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Immigrazione


FleurDeLys

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C'è una considerazione pragmatica da fare:

per evitare la coercizione della famiglia sui figli

è necessaria la coercizione dello Stato sulla famiglia.

 

Un padre non vuole che la figlia minorenne esca in minigonna?

Bene, gli mandiamo i Carabinieri a casa,

regaliamo alla ragazza una minigonna di Stato

e i caramba la accompagnano in disco.

 

E si trovano misure analoghe per i padri cinesi che proibiscono il calcio,

per il padri cattolici che non pagano il matrimonio se non è in Chiesa

e per tutti i problemi che derivano - non dalla "cultura" -

ma dalla semplice dipendenza che si ha verso la famiglia di origine.

 

Ci sono molte famiglie, provenienti da tutte le culture,

che pretendono che i figli conservino le tradizioni dei padri.

Se sono Italiane le chiamiamo "razziste",

se sono straniere diciamo che "non si integrano"

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Bene. Allora siamo tutti aperti alla multiculturalità. Cosol, non ti lamentare se non hai potuto giocare a calcio, è perché è bello che tu abbia la tua cultura diversa della nostra, così il mondo è bello e colorato, come tanti coriandoli a carnevale. E di certo non è sintomo di apertura mentale andare a dire ad un musulmano che sua figlia non può essere costretta a sposare qualcuno, perché è intolleranza culturale. Chi ci autorizza a pensare che il nostro sistema di valori sia migliore rispetto al loro? E' bello che il mondo sia vario e se non pensi così è perché sei razzista.

 

Stai facendo tutto da solo, nonostante io vada dicendo da giorni che forse abbiamo veramente poco di più rispetto ad altri per sentirci migliori.

Le turpitudini stanno da ambo le parti, solo che qui tendiamo ad inorridire e considerare la chiusura mentale altrui perché una figlia, una presunta adultera o un gay finiscono picchiati, lapidati o impiccati; poi certo, qui di può altrettanto morire per l'intolleranza o subire violenze, però dalla nostra parte sono pecore nere o persone intolleranti, dall'altra è sempre un problema della X religione.

Caro Thelema, a me non interessa darti del razzista e neanche mi importa se qualcuno lo pensa di me perché non considero la mela marcia ricollegabile ad una sola religione, però fino a prova contraria sei stato tu a mettere in dubbio la mia esperienza a riguardo, non il contrario.

 

Infatti, io che penso che tutte le culture del mondo non siano altro che spazzatura, lo penso perché sono intollerante nei confronti di qualsiasi forma di coercizione sull'individuo. La mia chiusura mentale consiste nel non comprendere che l'individuo che intendo io è una costruzione mentale che non è migliore rispetto alla sovrastruttura individuale imposta dalle diverse culture/tradizioni.

 

In un tuo post precedente hai parlato di "paura": ciò che contesti ad altri e trovi intollerabile a prescindere, come le imposizioni, è come se lo applicassi anche tu per via di un'etichetta altrui.

L'atto stesso di considerare alcune persone più pericolose di altre in termini di cultura, indica un tuo basarti su una sorta di scala di pericolosità. Invece di considerare alcune azioni indice di chiusura mentale e pensare che siano riscontrabili tanto in un ateo quanto in un musulmano o in un cattolico, tu consideri certe persone portatrici di valori a prescindere.

Se ti presentasse un ragazzo musulmano che come Cosol dice "quella non è la mia tradizione", tu cosa faresti? Continueresti a considerarlo legato a dei valori pericolosi? Se ti si presentasse un ragazzo legato sì a dei valori ma non del tutto, tu cosa penseresti di lui?

 

Il problema è che il linguaggio è circolare, dice tutto e il contrario di tutto. Possiamo stare qui a discutere quanto vogliamo. ηρεμία può dire quanto vuole che io sono razzista, io posso dire quanto voglio che lei è indottrinata da una cultura buonista di sinistra (che a sua volta considero razzista), ma questo non cambia nulla.

 

Infatti sei tu ad aver messo in dubbio quanto ho detto e per motivi a me ignoti, io dalla mia sto facendo presente che si rischia di ricadere nel pregiudizio quando si afferma che alcune culture sono più pericolose di altre.

 

C'è solo una differenza. Io metto davanti la mia libertà e la libertà di tutte le creature. ηρεμία mette davanti la libertà delle idee e delle tradizioni. Probabilmente nessuno dei due ha veramente ragione, sempre che il concetto di ragione esista o, perlomeno, conti qualcosa

 

Se davvero mettessi avanti la libertà delle persone, non inizieresti col considerare alcune tra queste più inclini alla pericolosità di altre.

Io non considero un'idea pericolosa fino a quando non lede un'altra persona, tu consideri delle idee pericolose e hai paura delle stesse per ragioni che, anche qui, hai saputo solo spiegare in virtù di una "ferocia" generale da parte di due religioni.

La religione molto spesso genera mostri, però l'intolleranza in generale la si può trovare anche nel più ateo dei pensieri.

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