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Solidarietà ai ragazzi della "Bottiglieria" occupata d Milano


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Milano, 15 ott. (Apcom) - Uno dei sette militanti antagonisti è sceso dal tetto in cui si trovava da ieri mattina quando è stato sgomberata la 'Bottiglieria Occupata' di via Savona 18 a Milano. Il ragazzo sarebbe stato preso dagli agenti della Digos dopo essersi avvicinato alla botola che conduce alla scale per cercare di recuperare uno zaino con dei viveri. Una volta sceso il giovane si è unito ai circa 150 suoi compagni che si sono radunati in viale Conizugna all'imbocco con via Savona dopo essere partiti, intorno alle 19, da piazza XIV Maggio in un corteo di solidarietà per gli sgomberati.

La situazione al momento è tranquilla e da quanto è possibile apprendere i sei anarchici rimasti sul tetto dell'edificio non avrebbero intenzione di scendere malgrado siano molto provati.

 

Ora è di moda chiamarli "esponenti dell'aria antagonista", ieri erano "anarcoinsurrezionalisti", altri li additano come "black block"; quanti sforzi per catalogare chi non vuole essere schedato in una società il cui solo interesse è l'esproprio dello spazio vitale di ogni individuo. Oggi è proibito tenersi per sé il proprio tempo, sottrarlo alla gestione aziendale di stato - niente più tempo libero. Bisogna lavorare, produrre, esportare. Mettiamo all'indice gli sfaccendati che pretendono di avere il fine settimana libero, starsene a letto con un raffreddore o, peggio, pretendere di vivere al di fuori di un contratto nazionale per uno stipendio che non ti permette manco più di arrivare alla fine del mese.

 

Domani a Roma, alla manifestazione della Fiom, i ragazzi della "Bottiglieria Occupata" non ci saranno, ma spero che qualcuno dal palco si ricorderà anche di loro.

anch'io sono molto perplesso da questa ansia di normalizzazione

una classe politica intelligente (nè di destra nè di sinistra, semplicemente intelligente)

dovrebbe capire che è vitale per l'intera società se certi spazi sono lasciati "poco presidiati"...

il confine tra la protesta politica e l'illegalità è molto sottile, ma deve sempre essere oggetto di continua e attenta valutazione

la legge non si può applicare come un manganello

altrimenti (rovesciando i termini della questione) si corre il rischio di scivolare dalla dialettica democratica alla propaganda di regime

  • 3 months later...

 

Ora è di moda chiamarli "esponenti dell'aria antagonista", ieri erano "anarcoinsurrezionalisti", altri li additano come "black block"; quanti sforzi per catalogare chi non vuole essere schedato in una società il cui solo interesse è l'esproprio dello spazio vitale di ogni individuo.

 

 

hai dimenticato Comunist*, anche qyuella definizione al negativo va parecchio di moda.

Io ammiro chiunque resista allo stato di cose esistenti perché è davvero deleterio quello che in 20 anni hanno compiuto, lo smantellamento dei diricci sociali in primis, ed ho semplificato, quindi hanno tutta la mia empatia.

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