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Noi incurabili romantici e non...


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Apro questo topic per un mio dissidio interiore stile Petrarca  :afraid:

 

Ok scherzi a parte, mi si sono presentate di recente davanti delle situazioni di individui che hanno una visione della vita prettamente materialista.

Ho conosciuto una persona, la prima per quel che mi riguarda, che vede la vita come una continua ricerca della felicità, la quale viene ricavata dal piacere (ex: sesso, alcol, ecc...) e dalla realizzazione personale. Tutto qui, la vita è solo questo, niente più niente meno.

Questo mi ha fatto parecchio riflettere ed in parte mi ha reso parecchio triste. Secondo questa persona il nostro lato romantico è inutile e ci fa solo soffrire e vivere di meno.

 

Io non sono un credente, piuttosto mi ritengo agnostico. Studio musica e per studiarla si richiede una certa sensibilità e un certo sentimento. Diciamo che questa visione della vita da un punto di vista prettamente biologico mi sembra tenda a nullificare i sentimenti, ma intendo i sentimenti puri come l'amore, la tristezza, la gioia, la rabbia, ecc... che a questo punto vengono visti semplicemente come ideali. Non dico che si debba essere sempre felici o sempre tristi, ma se siamo felici o tristi anche per un solo istante, penso che questi sentimenti debbano pur venir fuori da qualche parte...

 

Mi rivolgo a voi per capire un po' come la pensate al riguardo, magari con qualche approfondimento sul perché la pensate così.

 

Un abbraccio.

 

G04

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https://www.gay-forum.it/topic/15385-noi-incurabili-romantici-e-non/
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"senza cuore saremmo solo macchine"

Questa frase la vedo perfetta per questo topic :D I sentimenti sono quella cosa in più che ci rende umani...E' un peccato non poterne provare l'essenza e viverne tutti i lati, positivi e negativi che siano :afraid:  

Temo di non aver capito molto.

 

Hai conosciuto un edonista e ti ha messo tristezza?

Con tutte le persone meschine che ci sono al mondo

credo che l'edonismo altrui al massimo ti dovrebbe essere

indifferente.

 

Non sono solo le persone romantiche a innamorarsi;

si innamorano più o meno tutti.

Semplicemente le persone romantiche

sono tristi fino a che non si innamorano;

mentre gli altri cercano di sentirsi "completi"

prima che questo accada.

 

Per me è inutile pensare all'amore quando si è single:

anzi è controproducente, gli altri crederanno

che non li ami perché sono speciali

ma solo "perché hai un gran bisogno di innamorarti"

 

E per questo gli "incurabili romantici"

si fidanzano quasi sempre con persone orribili;

perché proiettano su chiunque gli dia corda

sentimenti di cui bisognerebbe essere parsimoniosi.

 

Riguardo alla "sensibilità" è abbastanza risaputo

che gli artisti più grandi di tutti i tempi

erano alcolizzati, erotomani o tossicomani.

Il famoso "genio e sregolatezza", no?

 

I buoni padri di famiglia e i compagni devoti,

gli astemi e i tipi perbene non hanno mai

avuto un grande successo artistico, che io sappia.

OT/Rubinstein, grandissimo pianista, non era nulla di tutto ciò, ma il successo l'ha avuto eccome... Quindi non mi trovi daccordo al riguardo. parlando di artisti veri e propri poi, non ricordo che Leopardi facesse uso di sostanze stupefacenti e affini, almeno da quel che ricordo, potrei perfettamente sbagliarmi...\OT

un edonista sicuramente si innamora, ma si innamora dell'altra persona o dell'idea di averla? ho paura che riconduca tutto ad una questione materiale, di puro piacere personale, che ci puo' anche stare nelle dovute proporzioni, ma che portato alle estreme conseguenze produce delle persone insipide.

 

OT leopardi era tutto tranne che una persona normale, non si faceva di eroina, ma qualche turba l'aveva :afraid: /OT

Wikipedia non mi aiuta sulla vita privata di Rubinstein. :afraid:

 

Quando mi citi Leopardi intendi dire

che per te "romantico" coincide con "sfortunato"?

Cioè chi ha avuto amori soltanto sognati?

 

Non volevo dire che le grandi sensibilità

emergano solo negli eccessi edonistici;

volevo solo dire che sbagli se pensi

che ci sia un rapporto tra insensibilità ed edonismo.

Avevo letto INCULABILI...  ahhahahahaa   :awk::D :D :muro:

 

ok ora leggo il topic e dopo rispondo acidamente   :D

 

 

 

Letto...

Allora collegamenti essenziali. Chicco imparaun po a vedere la vita con più raziocinio così distingui bene le cose:

L'edonismo da che mondo è mondo è fine  a se stesso, quindi si può trovare bene solo con suoi simili.

 

La sensibilità è una cosa che mi fa vomitare, perchè ti rende debole, parlo di inettitudine sociale.

 

I sentimenti invece vanno vissuti, tutti fino in fondo, ma attenzione a non farvi vivere da essi alienando voi stessi appresso a idealizzazzioni che voi vi create ma che in realtà non esistono, come l'esempio del barbuto di prima che dice che i romantici si innamorano di persone orribili, è così; aprite gli occhi!!!

 

Il fatto di essere credente o meno può indirizzate lo stile dei tuoi pensieri a riguardo della morale di vita che vuoi assumere, ebbene sappi che S. Agostino diceva: "Ama e fa ciò che vuoi"!!!!

 

Se poi mi parlate degli artisti, beh se li bruci tutti su un rogo non raccogli nemmeno l'essenziale per farci una saponetta!!!

 

Parola dello Spirito!!!  :afraid:

 

 

E per questo gli "incurabili romantici"

si fidanzano quasi sempre con persone orribili;

perché proiettano su chiunque gli dia corda

sentimenti di cui bisognerebbe essere parsimoniosi.

 

 

 

Non credo sia il romanticismo la motivazione che induce le persone ad innamorarsi di persone orribili, come tu dici.

Credo che la causa sia imputabile ad un masochismo che trova spiegazione in meccanismi più profondi.

Io direi che più che di "incurabili romantici" si debba parlare di "incurabili dipendenti"!  

Solo chi ha conquistato il proprio stato personalissimo d'indipendenza può amare in modo sano, incluso il romantico. Quest'ultimo non è necessariamente una persona irrisolta in cerca di accettazione.

Metamorphoseon90

Non ho capito il discorso degli artisti al rogo... :afraid: devo abbonarmi per un posto tra i musicisti?

 

Per l'edonismo sono d'accordo con purospirito, aggiungo quindi che chi non è edonista non lo può comprendere questa visione della vita.

 

Sensibilità? Forse noi musici, quando siamo artisti e non musicanti, assieme agli artisti in generale vediamo e viviamo in modo differente le esperienze e i sentimenti che proviamo e quindi siamo portati a proiettare tutto questo anche negli altri, che però non è detto che abbiano il medesimo nostro modo di pensare etc.

Boh, sta di fatto che anche a me sorgono gli stessi dubbi tuoi

Non credo sia il romanticismo la motivazione che induce le persone ad innamorarsi di persone orribili, come tu dici.

Credo che la causa sia imputabile ad un masochismo che trova spiegazione in meccanismi più profondi.

Io direi che più che di "incurabili romantici" si debba parlare di "incurabili dipendenti"!  

Solo chi ha conquistato il proprio stato personalissimo d'indipendenza può amare in modo sano, incluso il romantico. Quest'ultimo non è necessariamente una persona irrisolta in cerca di accettazione.

 

Beh, magari.

Nessun "incurabile dipendente" ammette mai di esserlo.

Tutti loro si considerano romantici...

Non ammettere ciò che si è è la forma prima del masochismo.

 

Circolo Vizioso:

1) Sto male a stare da solo

2) Sono pronto a innamorarmi

3) Non trovo nessuno che risponda ai miei deseideri

4) Decido che Tizio sia la persona giusta

5) Soffrirò come un cane

6) Alimenterò il mio romanticismo con la mia sofferenza

7) Vai al punto 1)

 

A volte credo che solo gli Edonisti siano capaci di Vero Amore,

alla fine per i Romantici è solo una proiezione, un'esigenza, un circolo vizioso.

La sensibilità è una cosa che mi fa vomitare, perché ti rende debole, parlo di inettitudine sociale.

 

I sentimenti invece vanno vissuti, tutti fino in fondo, ma attenzione a non farvi vivere da essi alienando voi stessi appresso a idealizzazzioni che voi vi create ma che in realtà non esistono, come l'esempio del barbuto di prima che dice che i romantici si innamorano di persone orribili, è così; aprite gli occhi!!!

 

Il fatto di essere credente o meno può indirizzate lo stile dei tuoi pensieri a riguardo della morale di vita che vuoi assumere, ebbene sappi che S. Agostino diceva: "Ama e fa ciò che vuoi"!!!!

 

Se poi mi parlate degli artisti, beh se li bruci tutti su un rogo non raccogli nemmeno l'essenziale per farci una saponetta!!!

 

Parola dello Spirito!!!   :afraid:

 

Vomita pure se vuoi... Non ti do torto assolutamente, ma mi trovo più daccordo con Metamorphoseon90...

Evidentemente viviamo i sentimenti in modo diverso. Magari alcuni di noi (romantici) talmente tanto da sfociare nell'inettitudine, ma non è il mio caso.

 

OT leopardi era tutto tranne che una persona normale, non si faceva di eroina, ma qualche turba l'aveva :D /OT

 

Che io sappia era semplicemente malato e vittima di un'ambiente familiare un po' particolare... Non ho mai letto di droghe e alcol. Ma io non parlo di malattie, quindi...

 

EDIT: Almadel, ti ringrazio dal profondo del cuore per i consigli (che prendo con le pinze, come tutti gli altri). In effetti forse sono entrato in quel circolo vizioso da te descritto. Non mi resta che uscirne allora...

Vorrei precisare che un romantico è quello che vive la vita in sella alla passione, che si innamora centomila volte, che insegue oggi un progetto e domani pianta tutto perchè viene affascinato da una nuova idea e piange e ride e si gode l'estrema irrazionalità (apparente) di questo stile di esistenza, e che quindi è forse il più edonista di tutti.

 

L'uomo romantico è quello che pianta il proprio lavoro per farsi 3 mesi in giro da solo su una barca a vela, quello che rinuncia a posti di lavoro lucrosi per fare ricerca in una piccola università. E' il perdente per eccellenza, ma nelle sue sconfitte è la vera vittoria: quella dell'animo, della vita, della conoscenza in un senso più nobile, della spiritualità, contro la gretta darwiniana e meccanico/biologica efficienza.

 

E vorrei precisare che non è vero che un romantico si innamora di persone orribili perchè deve in qualche modo soddisfare il suo amore di principio. Il problema è un altro: è che un romantico si innamora di qualcosa e questo cancella il tutto. Ti innamori di due occhi verdi e anche se il tuo cervello ti dice ad ogni momento che è una follia star dietro a uno che non va bene per te, eppure questi occhi verdi lampeggiano di notte e, insomma, ti lanci nella storia, per poi magari piangere amare lacrime dopo.

 

Ma ok va bene piangere per aver goduto. Il romantico sa che la sua vita sarà più movimentata e si troverà in macchina, mentre fa i suoi 400 km del giorno, dopo aver pianto disperato per le prime due ore, a fermarsi in una piazzola e ridere a squarciagola e urlare perchè la sua vita splende e brilla nel bene e nel male.

 

Sicuramente la vita del romantico non è la migliore possibile. Fa bene chi riesce a tutelare se stesso, chi non si illude più di tanto, chi non ha aspettative, chi non rischia, chi si accontenta di una scopata e poi si vedrà, chi ottimizza.

 

Ma non c'è scelta. Ognuno è fatto come è fatto.

Vorrei precisare che un romantico è quello che vive la vita in sella alla passione, che si innamora centomila volte, che insegue oggi un progetto e domani pianta tutto perché viene affascinato da una nuova idea e piange e ride e si gode l'estrema irrazionalità (apparente) di questo stile di esistenza, e che quindi è forse il più edonista di tutti.

 

 

NO... chissu è nu scemo!!!!

 

Romantico è chi insegue il suo sogno! E il suo sogno diventa la sua vita!!!!

 

Con questo presupposto mi potete parlare forse di romanticismo!!!

Beh, magari.

Nessun "incurabile dipendente" ammette mai di esserlo.

Tutti loro si considerano romantici...

 

 

Ho come l'impressione che tu conosca dei romantici molto particolari. Se fosse come dici tu, tutti i romantici sarebbero dipendenti e tutti i dipendenti, romantici.

Una vera e propria regola... poco reale e molto confusa.

Inoltre non credo sia vero che tutte le persone dipendenti non ammettano di esserlo, al contrario, ne conosco diverse che sono pienamente consapevoli di ciò, che poi decidano di non voler superare questo stato è certamente un'altro discorso.

 

 

 

Circolo Vizioso:

1) Sto male a stare da solo

2) Sono pronto a innamorarmi

3) Non trovo nessuno che risponda ai miei deseideri

4) Decido che Tizio sia la persona giusta

5) Soffrirò come un cane

6) Alimenterò il mio romanticismo con la mia sofferenza

7) Vai al punto 1)

 

 

Mi sembra un circolo vizioso, comune a tutte le persone dipendenti, ma non per forza romantiche!

Punto 4)Decido che Tizio sia la persona giusta: apprendo ora che il romantico è anche una persona razionale!

 

Non riesco proprio a comprendere come tu possa intendere questi due termini come sinonimi, quando invece sono così distanti ed indipendenti tra loro.

 

NO... chissu è nu scemo!!!!

 

Romantico è chi insegue il suo sogno! E il suo sogno diventa la sua vita!!!!

 

Con questo presupposto mi potete parlare forse di romanticismo!!!

 

A volte è un sogno solo, a volte sono molti. La vita è strana, purospirito, sono contento che tu sia così pragmatico da poter avere la chiarezza delle cose.

 

Io ho 39 anni, e ho tanti, tanti sogni. Alcuni li ho realizzati e, una volta compiuti, ne ho perso l'interesse. Altri sono ancora li, irraggiungibili.

 

Sogno poi ogni volta. Imparo delle cose nuove, scopro delle cose nuove.

 

Non rimaniamo uguali, nella vita. Quello che per me era importante a 20 anni non lo è a 39. E i sogni che avevo a 20 anni non sono i sogni di adesso.

 

Forse sarò scemo, ma non credo.

 

Sono convinto che tu ti senta al sicuro nella tua torre, purospirito, fatta di certezze e di solidità. Sicuramente vivi in maniera più tranquilla di me.

 

Epperò io non scambierei mai e poi mai il mio posto con il tuo...

Mi sembra un circolo vizioso, comune a tutte le persone dipendenti, ma non per forza romantiche!

Punto 4)Decido che Tizio sia la persona giusta: apprendo ora che il romantico è anche una persona razionale!

 

Non riesco proprio a comprendere come tu possa intendere questi due termini come sinonimi, quando invece sono così distanti ed indipendenti tra loro.

 

Alt,  :D

 

Una persona razionale non arriva al punto 4!!!!   :afraid:

Guarda il mio avatar... leggi la mia frase sotto di esso...

 

Se con gli occhi guardo quello che gli umani ciechi non vedono...

se con le orecchie ascolto melodie che le sordità del mondo ignorano...

se vivo di una vita immaginata...

 

fidati che io volo tra le nuvole, e desidero di arrivare più su, per volare tra le stelle...

 

Non è una solida torre la mia casa, ma un mondo pieno di meraviglie da scoprire...

 

Ma se la Grazia mi ha donato la ragione, e mio compito usarla e metterla in opera.

E' bello che ci siano cosa da vedere quando hai gli occhi per osservare!!!

Ok scherzi a parte, mi si sono presentate di recente davanti delle situazioni di individui che hanno una visione della vita prettamente materialista.

Ho conosciuto una persona, la prima per quel che mi riguarda, che vede la vita come una continua ricerca della felicità, la quale viene ricavata dal piacere (ex: sesso, alcol, ecc...) e dalla realizzazione personale. Tutto qui, la vita è solo questo, niente più niente meno.

Questo mi ha fatto parecchio riflettere ed in parte mi ha reso parecchio triste. Secondo questa persona il nostro lato romantico è inutile e ci fa solo soffrire e vivere di meno.

 

Io non sono un credente, piuttosto mi ritengo agnostico. Studio musica e per studiarla si richiede una certa sensibilità e un certo sentimento. Diciamo che questa visione della vita da un punto di vista prettamente biologico mi sembra tenda a nullificare i sentimenti, ma intendo i sentimenti puri come l'amore, la tristezza, la gioia, la rabbia, ecc... che a questo punto vengono visti semplicemente come ideali. Non dico che si debba essere sempre felici o sempre tristi, ma se siamo felici o tristi anche per un solo istante, penso che questi sentimenti debbano pur venir fuori da qualche parte...

 

Diciamo che occorre fare un po' d'ordine.

Ammesso e non concesso che chiamiamo l'amore "sentimento puro",

io penso alla gioia, alla tristezza, alla rabbia come emozioni molto meno durevoli, transitorie...non sei d'accordo?

 

Non è che una visione prettamente biologica della vita nullifichi i sentimenti,

ma anche qui vi è da far delle precisazioni.

Ad esempio, partendo dalla materialità del proprio corpo,

si può scoprire che darsi una certa disciplina può aiutare a star meglio.

Ecco che, solo guardando alla fisiologia,

si può esser di umore migliore perchè si va a fare una corsa

o perchè si mangian cose più adatte al proprio organismo.

Anche questa è una forma di edonismo no...?

Il sesso e l'alcol sono di sicuro degli ottimi piaceri,

personalmente li ricerco fintantochè non mi creano disagio,

perchè allora il gioco non varrebbe più la candela.

 

Credo sia indispensabile avere una concezione della vita materialista,

perché è il modo più sicuro per evitare illusioni.

Sebbene tante illusioni alimentino fantasie capaci di generare emozioni positive o negative,

se so che sono melanconico perchè passo la giornata ad immaginarmi vicino il mio ragazzo ideale

è evidente che mi sto richiudendo in un'astrazione solipsistica,

e che non guardo bene alla realtà, al concreto...

 

Mi pare che tu chiami materialisti ed edonisti

solo quelli che fanno una vita alla Mick Jagger...

invece le cose sono un po' più complesse :afraid:

Beh, a parte purospirito che come da nick

è tutto inserito nel suo loop "Jane Austen"

su Ragione e Sentimento...in realtà la discussione

può incrociare vari snodi.

 

L'amore deve avere un corpo, un oggetto di desiderio:

se l'erotismo romantico implica una fuga dalla realtà, in positivo

determina l'esotismo questo di per sè può essere criticabile, ma

in quanto tale esiste.

 

Se invece l'erotismo romantico consiste nella fuga dal sesso, dal corpo

allora non è vero erotismo ma la idealizzazione di un amore astratto,

privo di contenuto. Ma questo può valere pure per il caso in cui

la fuga consista nella ricerca di una totale libertà fondata sulla ragione

( è un altro tipo di solpipsismo romantico...o almeno può esserlo,

anche se in genere chi lo sposa a differenza del primo fa sesso )

mi si sono presentate di recente davanti delle situazioni di individui che hanno una visione della vita prettamente materialista.

Ho conosciuto una persona, la prima per quel che mi riguarda, che vede la vita come una continua ricerca della felicità, la quale viene ricavata dal piacere (ex: sesso, alcol, ecc...) e dalla realizzazione personale. Tutto qui, la vita è solo questo, niente più niente meno.

Questo mi ha fatto parecchio riflettere ed in parte mi ha reso parecchio triste. Secondo questa persona il nostro lato romantico è inutile e ci fa solo soffrire e vivere di meno.

 

 

Purtroppo ne ho conosciute di persone così, ed anche molte, ad esempio in questo periodo, ho conosciuto una persona che per ottenere ciò che vuole schiaccerebbe qualunque iniziativa positiva (oggettivamente tale) che magari miri ad essere di supporto non ad una sola persona ma a varie persone, quindi che si rivolgesse alla collettività.

Mi rattristano molto tali personaggi, l'individualismo mi rattrista perchè nasconde e cela una verità, quella, secondo la quale, se siamo in tante/i possiamo ottenere maggiormente e cooperare per una finalità comune.

Quindi ti capisco.

Secondo me la discussione parte da premesse sbagliate

 

Un materialista non è detto che viva unicamente come viva la persona con cui hai avuto a che fare, al massimo potrà avere una visione molto drammatica della vita, come molti esistenzialisti

Allo stesso modo un idealista potrebbe benissimo fottersene di qualsiasi sentimento umano, in quanto può ritenere che l'unica cosa che conti veramente sia l'adesione all'ideale, tutto il resto sono solo dettagli di un mondo impuro e/o corrotto

 

La persona con cui ha avuto a che fare, da come la descrivi, sembra semplicemente una persona superficiale e magari egoista

 

Il mio pensiero è che le persone di questo tipo sono i più pericolosi degli ingenui

purespirit, adesso ho solo bisogno di consigli, non di battute, scusami...

 

Che qualcuno mi dia una dritta per favore, perché io non ci capisco più 'na mazza.

 

Dite che dovrei aprire un altro Topic per parlarne più dettagliatamente?

In realtà lui si definisce un Oggettivista...

 

OMG  :D :D :)

 

Rientra perfettamente nel secondo caso che avevo descritto, quello dell'idealista

Nel suo caso l'ideale a cui presta più attenzione di quella che dedica alla realtà è quello del "individuo"

Omg,voglio l'avatar di giobba,è bellissimo.

Detto ciò,è affascinante leggere come chi si definisce romantico da addosso a chi si definisce razionale,e viceversa.

Questo a prova che di fatto,in ognuno di noi,c'e' sia razionalità che romanticismo,o meglio sogni,e purospirito puo' negare a vita,ma sa anche lui che è cosi  :)

E non vedo nemmeno che male ci sia.

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