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I tempi stanno cambiando?


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Ciao a tutti. Sulla base di discussioni che ho avuto con vari ragazzi omosessuali delle mie parti, apro un topic con una leggera vena d'ottimismo (che non mi è abituale).

 

I tempi stanno cambiando?

 

Dalle mie parti (e parlo della retrograda e tradizionalista provincia astigiana), secondo molti miei amici ci sono stati più coming out pubblici negli ultimi tre anni che nei 10 precedenti. Si ha il sentore che le persone inizino ad avere meno paura, tendano a trovarsi a fare gruppo e anche a esporsi e lottare per i propri diritti.

 

A questo si accompagna una maggiore condivisione del problema da parte della popolazione eterosessuale.

 

Cosa ne pensate? È forse un mio mero "wishful thinking"?

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https://www.gay-forum.it/topic/15500-i-tempi-stanno-cambiando/
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Bohh.

Erroneamente (e ne sono pienamente consapevole) non sono portato a pensare alla comunità omosessuale.

Nel senso che sono un egoista,penso alla mia situazione e fintanto che sto bene io,bom,tutto il resto va a quel paese (sempre in ambito sociale politico in relazione al discorso omosessualità).

Pero' devo dire che,almeno nella mia città,io non ho avuto alcun problema di sorta a rivelare chi sono e a vivere apertamente la mia "condizione".

E anche con estranei,amici di amici piuttosto che gente davvero conosciuta la stessa sera,visto che esco spessissimo in coppia col mio compagno (ed è lampante a chiunque che stiamo insieme)sono me stesso e non sono/metto a disagio.

Pero' non saprei se sono passi avanti.

Sono sempre dell'idea che se l'omosessualità venisse meno mitizzata e piu' conosciuta le cose sarebbero cambiate da tempo.

E per conosciuta non intendo che se ne parli,ma che si viva.

Perche' io vedo le facce spiazzate di questa gente qui (quelli che non sono amici miei ma amici di amici) quando capisce che il ragazzo seduto accanto a me non è un mio amico ma il mio fidanzato,e la faccia è quasi sempre un "cazzo,ma allora i gay sono persone normali".

Nel Nord Italia la gente non è più tollerante e semplicemente diventata menegreghista e politicamente corretta. La gente critica ,ma non ti dice mai nulla in faccia , tacita convivenza tra individui che non si sopportano! Però quando possono le cattiverie te le fanno, e non lo vieni nemmeno a sapere nella maggior parte dei casi...

 

I tempi stanno cambiando?

Dalle mie parti

 

 

Secondo me si può tranquillamente dire che ci sono segnali in questo senso.

Troppo pochi per mutare davvero la situazione italiana sul piano dell'impegno

nella rivendicazione dei diritti costituzionali; però di più nell'implementare una

maggiore visibilità, una maggiore serenità. Situazione che può benissimo

coesistere con elementi opposti, di stasi: non è e non sarà mai una situazione omogenea.

 

Mi piacerebbe pensare (è sempre stata la mia segreta speranza) che il regresso

determinato dal "non-mi-definisco" sia stato anche una sorta di sdrammatizzazione

dell'identità omosessuale, un, almeno in parte, reculer pour mieux sauter,

da parte di giovani e giovanissimi.  

Sono sempre dell'idea che se l'omosessualità venisse meno mitizzata e piu' conosciuta le cose sarebbero cambiate da tempo.

E per conosciuta non intendo che se ne parli,ma che si viva.

Perche' io vedo le facce spiazzate di questa gente qui (quelli che non sono amici miei ma amici di amici) quando capisce che il ragazzo seduto accanto a me non è un mio amico ma il mio fidanzato,e la faccia è quasi sempre un "cazzo,ma allora i gay sono persone normali".

 

Quoto in pieno questo concetto.

 

Secondo me le cose stanno cambiando. Un mio carissimo amico gay di 55 anni mi fa spesso notare che lui a 20 anni non aveva potuto viversi la sua omosessualità come ora potrebbe fare un ventenne. Certo, i pregiudizi e l'omofobia esistono ancora e in alcune persone sono molto marcate queste caratteristiche, ma sarà, io di etero per niente omofobi ne conosco una marea e conosco anche molte persone omosessuali che la loro omosessualità la riescono a vivere tutti i giorni senza ricevere discriminazioni o altro.

Rispetto al passato secondo me anche sono aumentati i CO.

Io in questo senso sono abbastanza ottimista in un miglioramento anche se in ogni caso non si può negare che stiamo ancora parecchio indietro.

Sono sempre dell'idea che se l'omosessualità venisse meno mitizzata e piu' conosciuta le cose sarebbero cambiate da tempo.

E per conosciuta non intendo che se ne parli,ma che si viva.

Perche' io vedo le facce spiazzate di questa gente qui (quelli che non sono amici miei ma amici di amici) quando capisce che il ragazzo seduto accanto a me non è un mio amico ma il mio fidanzato,e la faccia è quasi sempre un "cazzo,ma allora i gay sono persone normali".

 

Un atteggiamento del genere più che da persona tollerante che conosce l'omosessualità mi sembra da persona ipocrita che ha a che fare con l'omosessualità

Infatti Mina non stava parlando di persone tolleranti che conoscono l'omosessualità, ma di persone che non la conoscono e pertanto ne hanno una visione stereotipata e mitizzata che li porta ad essere omofobi.

Queste persone magari, conoscendo un omosessuale però possono ricredersi e cominciare finalmente a capire che non siamo degli alieni.

Io il discorso di Mina l'ho interpretato in questo senso.

A me è capitato di vedere per strada coppie gay che, anche se magari non si baciavano sulla bocca, da come si comportavano era palese che stessero insieme (abbracci, distanza molto ravvicinata, braccia sulle spalle dell'altro).

Penso che anche solo dieci anni fa sarebbe stato impensabile quindi si, ritengo che i tempi stiano per fortuna cambiando.

i tempi cambiano per forza, ma qui i tempi mutano con estrema lentezza.

 

purtroppo vedo che si parla di noi solo quando ci sono aggressioni, poi per il resto andiamo a finire nel dimenticatoio..

non so quante aggressioni/morti ci vorranno per vedere dei cambiamenti seri in questo paese

zigulì è agghiacciante ciò che hai detto..però non posso che darti ragione perché è vero non si fa altro che parlare di omosessualità per via di aggressioni o peggio morti o se ne parla ipocritamente per far vedere quanto siamo tolleranti in TV...ma questo è risaputo per tutto quindi non mi dilungo ^^''

c'è forse più ''libertà'' o diciamo spensieratezza ma non ne vedo questo grande vantaggio per ora...forse sarò troppo pessimista..però è un dato piacevole sapere che anche in una piccola provincia ci siano ragazzi che se ne freghino complimenti...partendo da questo si potrebbe arrivare a tanto.

Scusate, però teniamo distinte la questione politica (che è disastrosa) dalla questione di costume

e di individuale, e magari collettiva, emancipazione. Altrimenti anche questo topic finirà in

una serie di lagnanze e basta. Parliamo di quello che facciamo o non facciamo noi, di come

vediamo muoversi le persone intorno a noi, di quali strumenti abbiamo per renderci visibili,

di come possiamo essere più sicuri di noi, più consapevoli dei nostri diritti, più esigenti nei confronti

dei politici e partiti politici, e di cose del genere.

Se devo analizzare quello che sto percependo io in questi pochi giorni, il bilancio è molto negativo. Ragazzi, miei coetanei che parlano senza sapere, plagiati dai luoghi comuni e soggiogati dall'ignoranza. C'è ancora qualcuno, nel 2010, che pensa che l'omosessualità sia una malattia. Aiuto! Ormai la prendo con filosofia, ma non posso censurare la mia preoccupazione. D'altra parte, i miei compagni di università hanno opinioni totalmente diverse, forse perché più acculturati e attenti al sociale. Sono però ottimista, ma non me ne spiego il motivo, forse perché sono un utopista sognatore.

Penso che partire da un piccolo gruppo sia una buona idea.Quind la 'forza' generata da una collettività mi sembra una buona idea ripeto.

Ma la mia unica domanda è a quanto può servire?

E' vero che si deve lottare per i propri diritti e si debba andare al di sopra di ogni ingiustizia ma dobbiamo essere tanti soprattutto per quanto riguarda la sfera politica.

Farci sentire dal partiti è possibile,però solo se questi un minimo di attenzione ce la danno.

Come hai detto tu Isher la situazione è distrastrosa e cavolo non so che altro consigliare di concreto anzi a dire il vero mi sembra che i miei consigli girino a vuoto.

La massa italiana sappiamo come è fatta fortunatamente c'è una parte che ragiona e che non si lascia 'influenzare'.Quindi conterei su questo...il nostro punto di forza è l'unione di persone forti e determinate.

Gli strumenti? Per ora confido nello spirito di iniziativa.

Insomma dappertutto ci si potrebbe render visibili e farsi sentire...basta trovare le persone adatte.Allora come banale consiglio do quello di parlare e confrontarsi con i propri coetanei e non e farsi valere e far ragionare anche quei bigottoni e/o omofobi.

E formare un gruppo,per poi ambire a cerchie più grandi.

Ci sono associazioni,e altre forme di 'protesta' se solo ci si desse una mossa,sarebbe possibile un tantino svegliare altre 'buone' menti.

Secondo me è tutta una questione di età e di generazioni, io ho 17 anni, quasi completamente dichiarato, e se ne ho visti pochi di casi di omofobia. Quindi sí, nella società le cose sono cambiate.

 

Il problema è che la classe politica ha un'età un po' piú altina.

Esatto Isher, era questo il punto che volevo sottolineare. Il mio sentore è che nonostante una situazione politica (in gran parte guidata dalla chiesa, da noi imperante) disastrosa (dici bene), dal basso le cose stiano cambiando.

Io per primo (come ho detto in un altro topic) mi sono visto chiudere il mio locale sotto gli occhi per motivi che ho ragione di ritenere siano legati alla mia sessualità ma dal basso ho sentito un coro unanime di persone che mi appoggiano (e non parlo solo di omosessuali) in un progetto che, garantisco, appena tre o quattro anni fa sarebbe sembrata a tutti un'oscena assurdità.

beh allora parlando con la maggiorparte dei miei amici etero, i più non son per niente omofobi, cioè è una cosa che acccettano senza problema. nella mia zona c'è qualche locale, qualche luogo ma nessuno ha mai creato aprticolari problemi(ripeto i cojone di turno ci sta sempre ma appena lo becco lo ssistemo :eek: :)).

Il discorso è un po diverso con le persone adulte....molte di loro son influenzati da un omofobia più teorica che reale, perchè magari hanno in mente certi stereotipi estremi di gay o lsb.Alcuni di loro son dei casi senza speranza, da rilegare e chiudere, molti di loro, magari mettendoli a contatto con la realtà omosessuale, tendono ad accettarla o almeno ad essere tollleranti.

L'unica cosa che ogni tanto si vede in giro per la città magari è qualche anziano che lancia qualche frecciatina se vede coppie gay passare :) :bah: :) :asd: :bah:mentalità del cavolo!

Ovviamente pretendere un'accettazione da parte della media delle persone anziane sarebbe davvero troppo. Si tratta di persone cresciute respirando una mentalità molto diversa. Concordo nel fatto che le persone di mezza età tendono a rifiutare l'idea omosessuale più che persona omosessuale. La vedono spesso come una cosa lontana a loro aliena. Con il contatto diretto con persone omosessuali spesso si rendono conto che si tratta di persone normali e le posizioni si attenuano.

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