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Relazione al capolinea, rompere o no (e come?)?


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Ciao a tutti mi chiamo Alessandro e da circa febbraio frequento un ragazzo che qui chiamerò Claudio. Io e Claudio ci conosciamo da 2 anni perché lavoravamo nella stessa azienda che poi è fallita. Prima del fallimento non c'eravamo mai frequentati realmente, solo rapporti lavorativi. Siamo nel settore web ed entrambi siamo insospettabili e soprattutto, non dichiarati. Siamo giovani, under-30.

 

Quando l'azienda fallisce, Claudio mi fa che io e lui abbiamo le capacità per lavorare assieme e fare un piccolo studio web per conto nostro. L'idea mi intriga, sono a carico dei miei e disoccupato, quindi accetto e passiamo all'opera. Dopo le prime settimane di depressione perché non c'era lavoro, cominciano ad arrivare i primi contratti e l'umore è alle stelle per la felicità.

 

Fu proprio su uno dei primi contratti che avvenne il fatto galeotto. Come ho detto vivo dai miei, quindi solitamente ci vediamo da lui che invece ha un monolocale in affitto. Quella sera, vuoi l'alcol, vuoi l'eccitazione per il contratto, ci avviciniamo, poi ci avvinghiamo sul sofà ed il giorno dopo finiamo a letto.

 

I mesi successivi sono seguiti con una intensa passione devo dire, tanto da farmi addirittura preoccupare del fatto che forse stessimo trascurando un po' troppo il nostro nuovo lavoro dedicandoci di più al letto... ma a un certo punto, incredibilmente, qualcosa in me cambia.

 

Lo vedo un giorno e provo ribrezzo. Non riesco a farmi toccare da lui, mi rivesto e me ne vado salutando senza manco guardarlo in faccia... Il giorno dopo mi chiede cosa sia successo, ne vuole parlare, ma non so cosa dirgli se non che forse ho frainteso per amore quella che in realtà era un'amicizia intima. Ci rimane male, ma nonostante quell'episodio le cose vanno avanti lo stesso e fingiamo non sia successo nulla.

 

Tutto era tornato "normale" tra noi, fin quando non passiamo 3 giorni assieme a roma per discutere con un cliente riguardo un contratto. In hotel abbiam preso una stanza sola con due letti. La prima notte tentiamo di dormire insieme, ma a metà della notte mi alzo e vado nell'altro letto.

 

Le altre 2 notti non si pone nemmeno più il problema e io per mia scelta dormo senza che lui dica nulla nell'altro mio letto. Son finiti gli affetti, le carezze e il sesso, ma la cosa squallida è che ciascuno fa da sè a pochi metri di distanza.

 

Io so cos'è cambiato in me.... ma mi vergogno di dirlo perché mi sento di una superficialità e vuoto allucinante: lo trovo brutto.

Negli ultimi mesi è cambiato. Ha perso tanti chili, si asciugato, salta parecchi pasti. E' anoressico. E' un mucchietto d'ossa con la faccia secca.

 

Ogni volta che lo vedo provo disgusto, è più forte di qualsiasi mia volontà. Gliel'ho detto che secondo me è dimagrito troppo e questo ha accesso una discussione terminata con "fatti i cazzi tuoi". Sul piano lavorativo funziona tutto bene, ma sul piano affettivo direi che la nave è affondata, almeno per me! Non riesco quasi più a toccarlo né a farmi toccare, provo... "fastidio" quasi.

 

Credo lui ancora provi qualcosa che per me se dovessi dirgli "guarda, purtroppo provo ribrezzo a vederti ed è questa la ragione per cui voglio rompere" questo possa comportare gravi problemi anche in ambito lavorativo, senza contare che la società è intestata a lui e io figuro come dipendente, giusto perché per velocizzare le cose all'epoca avevam fatto così....

 

ragazzi ho bisogno di un consiglio, non ho nessuno con cui parlarne di questa cosa e non so dove sbattere la testa, mi rendo conto della enorme cavolata che ho fatto a mischiare lavoro con amore (ma era amore? forse solo sesso!), forse i detti popolari a volte bisognerebbe ascoltarli..

 

 

HELP :)

 

PS: Ho dimenticato di dire che per me questa era la "prima esperienza" :salut:

Ci hai chiesto un consiglio... ma alla fine dei conti il reale problema l'hai identificato da solo e dovresti essere proprio te la persona che più di chiunque può sapere che decisioni è meglio prendere.

Capisco che la situazione sia molto delicata per più motivi, ma se da un'amicizia eravate passati ad una relazione credo dovreste avere il giusto grado di intimità per poter parlare con sincerità. E non è questione di sbattergli in faccia il "ti trovo brutto" (che, per inciso, credo sia in realtà un'estremizzazione di quello che provi, che immagino sia più un "vederlo sciupato") ma piuttosto di farlo ragionare su cosa sta trascurando per il suo stesso bene.

 

PS: Ho dimenticato di dire che per me questa era la "prima esperienza" :salut:

 

Avevi dimenticato di dire la cosa più importante.

 

Considerando che questa è la prima tua esperienza, che tu non sei dichiarato, che vivi con i tuoi genitori,

che sei certamente giovane ma forse non più un ragazzetto, io ti consiglio di prendere seriamente

in considerazione l'ipotesi che tu abbia delle resistenze a vivere questa storia, e che tu stia estremizzando

un dato pur reale ma che avresti potuto trattare diversamente. Insomma non escludere che ci sia una nota

autodistruttiva (ti privi di questa storia, te la neghi)/distruttiva (verso la storia e verso lui) in tutto ciò.

 

Anche il modo, alquanto violento, in cui lo hai trattato la prima volta, e in cui tu stesso hai trattato il vostro

rapporto:  

 

 

Lo vedo un giorno e provo ribrezzo. Non riesco a farmi toccare da lui, mi rivesto e me ne vado salutando

senza manco guardarlo in faccia...

 

mi fa pensare che tu debba esaminare più a fondo te stesso, prima di ogni altra cosa.

Io sono una persona solitamente sincera, però non ho mai rotto con nessuno e sta volta c'è di mezzo anche la questione lavorativa... cioé se rompiamo o mi devo trovare un altro lavoro o comunque sicuro non lavoreremo più come adesso! Cavolo proprio ora che abbiamo tra le mani pesci grossi! Certo, ammesso che lui non faccia il furbetto e mi "licenzi" per ripicca visto come stupidamente avevo permesso venisse definita la cosa "per velocizzare" come diceva lui.

 

Credo di essermi lasciato trasportare già fin dalla prima volta. Dopo tante delusioni con etero e porte in faccia, finalmente qualcuno mi dedicava attenzioni... non credo proprio lui sia il mio tipo ed ora che è dimagrito così tanto da vedersi le ossa me ne rendo davvero conto, forse prima ci facevo meno caso per via del testosterone e dell'eccitazione per la novità dell'esperienza.

 

Non avevo pensato che questo "ribrezzo" potesse essere qualcosa che mi son creato io per fuggire da una relazione, ma io ora provo proprio "fastidio" e repulsione a stare in intimità con lui, mentre quando lavoriamo non ho assolutamente problemi, anche se siamo un po' più litigiosi.

 

Cioè, non può mai essere stata una storia d'amore la nostra, se son bastati 9 mesi per farmi accorgere che lui in realtà non mi piace... per me amore vuol dire un'altra cosa, una cosa che ho provato finora solo sempre per persone per le quali era tempo sprecato in quanto "impossibile".

 

Ma io ora come glielo dico dopo 9 mesi? "Sai ho scoperto che non sei il mio tipo e ti mollo?" :salut:

Gli ho già detto che è troppo magro e son stato mandato a quel paese.

Mi fa senso toccarlo, mi sembra di toccare uno scheletro di laboratorio. Mi meriterei uno sberlone e già mi sento urlare "Mi hai preso in giro per 9 mesi", frase che ci starebbe tutta. Se mi avessero fatto una cosa così, sarei andato su tutte le furie e non mi aspetto accada diversamente...

 

Il problema vero è che voglio salvare capra e cavoli, voglio salvare la mia attività che va benone e chiudere la storia senza spargimenti di sangue. Ciò che dico io è, conviene che io non dica nulla secondo voi pur di salvare la mia attività e praticamente "sopporti" questa presenza oscura nella mia vita per chi sa ancora quanti anni oppure che svuoti il sacco e vedere che strade mi apre il destino (col rischio di tornare disoccupato)?

 

Sembra una domanda stupida, ma non lo è.. per me questo lavoro è davvero importante, ma lo è anche chiudere questa relazione il più in fretta possibile e nel migliore dei modi possibili :)

Caspita,ma scherzi?Cioé,non puoi stare insieme a lui solamente perché c'é di mezzo il lavoro,perché prima o poi questa storia/relazione finirà,non potete andare avanti così per tanto tempo eh,penso che questo tu lo sappia.

 

Io mi ero trovato nella tua stessa situazione quando convivevo e pensavo come te:"se gli dico che non mi piace più,mi tocca pagare tutto l'affitto,perché lui non starebbe sotto lo stesso tetto con me".Alla fine arrivato ad un certo punto,ho detto:"chissene" e gli ho detto come stavano le cose..

 

Ma poi dico,un rapporto di amore non si basa sull'aspetto fisico..ovvio,all'inizio incide un po'..ma se il ragazzo del quale sono innamorato,che inizialmente era tutto muscoli,tutto ad un tratto diventa pelle e ossa,mica lo lascio se lo amo..

 

Sei troppo insicuro,finché non troverai la sicurezza sarà dura troncare tutto..cioé,da quel che ho capito l'unica cosa che ti lascia legato a lui é il lavoro..boh,ma come fa lui a non capire che non c'é niente tra voi?

Scusami se sono molto franco e duro.

Ma sei una mignotta che stai con quel povero cristo solo per soldi/lavoro?

 

Per il rispetto per la persona con cui comunque hai passato del tempo insieme, che ti ha dato la possibilità di lavorare e ti ha dato anche sufficiente autostima da ritirarti su dopo tante mazzate, dovresti essere dolce e onesto e troncare la relazione...

boh,ma come fa lui a non capire che non c'é niente tra voi?

Perché a parte le mie azioni con cui l'ho allontanato e l'avergli spiegato che forse ho frainteso inizialmente "amore" con una amicizia intima, gli ho solo detto che si stava sciupando troppo a non mangiare... ma non gli ho mai detto "è finita qui", sinceramente non so cosa gli frulli nel cervello... secondo me ha preso atto del mio allontanamento e non vuole affrontare il problema perché esattamente come me, sa che di mezzo c'è la questione lavorativa. Se fosse così sarebbe un bene perché potremmo tagliare in tronco tutti i sentimenti e limitarci al rapporto professionale. Magari semplicemente vive tra le nuvole, non so :)

 

@Korio, di questi tempi trovare un lavoro ed essere anche soddisfatti di ciò che si fa è una cosa difficile e abbandonare un'impresa che sta andando così bene e che promette molto bene per il futuro per via di una relazione scoccia e parecchio. Si tratta di problemi personali versus quello che potrebbe essere e rimanere il mio lavoro per l'arco di una vita. Lui non mi ha dato la possibilità di lavorare, sebbene io risulti come dipendente, è in realtà un 50% e 50%, forse prima di fare mosse avventate dovrei fare quello che dico da tempo, ovvero far modificare l'assetto... solo che così sarebbe ancora più spietato, perché prima divido 50 e 50 e poi lo mollo e magari mi porto via il 50% delle risorse e dei clienti... così è proprio una bastardata.

 

L'unica cosa che gli devo è come hai detto tu, l'autostima di me stesso. Quello sì. Fino a un mese prima ero impazzito per un etero che mi ha freddamente chiuso la porta in faccia, un amico tra l'altro... quindi ha fatto ancora più male.

 

So che non posso nascondere all'infinito questa brutta verità, il problema non è forse davvero se dirlo, perché io voglio farlo prima o poi... ma è come farlo...

Rimanere poi anche fregato e trovarmi disoccupato e ripartire da solo con una mia attività privata, ricominciare pubbliche relazioni, provare a ricontattare i clienti, etc... la vedo quasi impossibile... la mia unica alternativa sarebbe quella di fare un lavoro che non mi piace, ammesso di trovarlo.

 

Stavo quasi pensando di fargli cadere la cosa dall'alto... magari se invece di svuotare il sacco lo faccio arrivare da solo al succo del problema la sua reazione sarà diversa: se gli dico "secondo te in sto periodo va tutto bene?" o una roba simile e sentire cosa dice.. e poi dirgli che non sono più attratto da lui e vedere la sua reazione.

 

Mi sento un mostro, ma non ce la faccio più :salut:

Troppi mostri in giro... :salut:

 

Intanto dacci altezza e peso di questo ragazzo: prima e dopo

 

Poi chiediti se il lavoro non sia servito a crearti l'alibi di una necessità,

chiediti a cosa sia associabile nella tua testa questa magrezza che, eccessiva

o meno, non dovrebbe in ogni caso causare ribrezzo. Chiediti se il passare

dal classico innamoramento disperato per l'eterosessuale a questa storia,

non possa nascondere quel quid di disprezzo di sè in quanto omosessuale,

che si proietta poi sugli omosessuali "poco eterosessuali", ovvero su quella

apparenza esteriore che può essere rappresentata da un dimagrimento.

 

Chiediti se lo stai lasciando per il motivo vero, prima di chiederti se sia quello

giusto e non porti il problema della giustezza scansando quello della piena

consapevolezza sulla verità. Solo in questo modo il mostro ti mosterà qualcosa

che non vuoi vedere...

Guest Staralfur_84

Penso che tu abbia paura dell'intimità, altrimenti non si spiega che da un giorno all'altro tutto si è spento.. i sentimenti o ci sono o no, certo possono cambiare, ma così in un lampo lo trovo difficile.. non è che per caso hai avuto paura che la relazione stesse diventato troppo seria? quindi vera?

 

Lui poi credo che soffra da sindrome di abbandono, o paura della.. ecco perché è dimagrito così tanto. (io son così e mi sembra di rivedermicii un pò).

 

fatte queste riflessioni da quello che ho capito..

 

Consiglio di troncare, sia per te che chiaramente non riesci a stare in questo rapporto, sia per lui..

E consiglio verità e schiettezza, l'unico modo per una persona con il suo carattere (se mi somiglia) di starci il meno male possibile.. ed evitare che si arrovelli chissà per quanto tempo sui perché e per come le cose non sono andate bene e gli hai mentito.

 

:eek:

 

ps: mi ero dimenticato della cosa importante del lavoro..

 

Salvo miracoli comunque la storia andrà a rotoli, e tutte le volte che ho visto intorno a me situazioni simili una volta terminata la relazione ne ha risentito sempre anche il lavoro. le uniche occasioni in cui le coppie che conosco hanno cercato di salvare almeno l'attività lavorativa era perchè questa andava avanti da mooolti anni, e sapevano che era difficile iniziare da capo.

Ma tu sei giovane.. ti conviene correre il rischio, e semmai chiudere questa porta e trovare una strada nuova ora che puoi. Più passa il tempo, e più sarà difficile.

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