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La distanza - come fare per non viverla male?


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Per andare da lui ogni due settimane faccio 7 ore di viaggio, prendendo 3 treni. Ma questo non mi scoraggia. Stiamo insieme da 9 mesi.. e lo amo ogni giorno di più. La distanza mi pesa, ovvio.. ma ho imparato a non viverla male (come succedeva agli inizi).. e poi.. sono convinto che se le cose continueranno ad andare bene come sta succedendo ora.. il rapporto potrebbe evolversi. Io mi trasferirei molto volentieri.. anche se ora non è proprio possibile. :cry:(E a Marzo.. si parte per Madrid!! :cry:)

  • 1 month later...
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Come è capitato a me mi son innamorato di una persona molto speciale ... un ragazzo che conosco da 8 mesi che ultimamente abbiamo cominciato a sentirci + frequentemente.Dopo vari corteggiamenti da parte mia ... spinto da suoi complimenti x quanto dolce e carino fossi; x lui 200 km di distanza son troppi e nn può vedere una persona a cui vuole bene solo il fine settimana ... questo è perfettamente vero ma è giusto mettere una limitazione hai proprio sentimenti solo x un'ora e mezza di viaggio ?Io personalmente penso che posso aspettare anche un anno se ci sono i progetti che un giorno qualcuno dei 2 si sposta definitifamente. Io volevo andarlo a trovare un giorno ma ho la paura solo di rendermi solo conto di quello che nn posso avere e stare + male di quello che sto, ma nn è nemmeno giusto nn provarci... che mi consigliate di fare? :gha:

consiglio? so che non è facile, ma lascia stare prima che sia troppo tardi.Il mio primo ragazzo l'ho avuto fuori provincia: io di padova, lui di verona ma studiava a venezia, ed era senza auto. Salvo imprevisti, il mercoledì sera lui veniva a padova da venezia in treno, e poi ci vedevamo la domenica (a venezia o a verona). Certo, non sono 200 km, non mi lamentavo neanche troppo, mi andava bene così. Ma poi è finita, e ho trovato un altro ragazzo, di padova. Beh, è tutta un'altra cosa! E spero di non innamorarmi mai più di qualcuno fuori provincia..Per mia esperienza, se non c'è la distanza si vive meglio un rapporto.

nn nego che anche a me piacerebbe trovare qualcuno di milano ma ho scoperto che ste fighette di milano nn fanno x me ... cerco gente + semplice che guardi meno il modo di vestire, e qui a milano sono veramente rari e quelli che c sono o sono occupati o nn piaccio eheheh :gha: quindi nn so magari me ne andro a roma pena possibile[modbreak=Lux]Il topic esiste già, lo puoi trovare qui: http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=2027.0 - ti invito a non usare un linguaggio abbreviato/stile sms. Resto a disposizione per dubbi e/o chiarimenti in privato attraverso gli mp oppure nella board Bug&Desideri[/modbreak]

io non potrei mai vivere una storia a distanza! io non riesco stare neanche un giorno senza vedere la mia ragazza e stiamo a 6-7 km di distanza!!! Devo essere un caso patologico ... devo vederla e sentirla il più spesso possibile... Altrimenti cado in depressione! :gha:

Guest stars2000

Dopo sole esperienze negative ho deciso di chiudere definitivamente con le storie a distanza. Anche se per certi versi possono sembrare più intense rispetto ad una storia "normale" non fanno altro che appesantire il tutto. Già è difficile portare avanti una storia omosessuale di suo, figuriamoci poi con la distanza. "l'amore sià,è una cosa fantastica.ma la lontananza riesce a logorare anche il più solido dei rapporti.io c provo giono dopo giorno,ma non so come andrà a finire."Cito le parole di un conoscente, con cui sono pienamente d'accordo...anzi, tristemente d'accordo... :gha:

Se io sto con una ragazza non voglio avere limitazioni nel vederla. Devo avere la possibilità di fare cose semplici, come passare da lei quando voglio, anche per poco.
Stavo rileggendo questo topic e volevo solo rispondere a questa frase, perché onestamente mi sembra una cosa un po' portata all'estremo. Pur essendo d'accordo a non avere molta fiducia nelle storie a distanza, allo stesso modo mi sembra eccessivo chi dice che la storia la vuole nello stesso quartiere. Io e la mia ragazza prima di trasferirci abitavamo tutte e due a Roma, quindi non era una storia a distanza, ma ci voleva un'ora ad andare da casa di una a casa dell'altra (anche di più a seconda dei capricci dei mezzi pubblici...) quindi io non sarei mai potuta "passare da lei quando volevo" per farle una sorpresa, senza pianificarlo prima. Però riuscivamo comunque a vederci tutti i giorni.Per quanto riguarda il problema di Eddy direi che sì, devi rinunciare a questa persona, ma solo perché lui non mostra alcun interesse a costruire una storia con te. Se poi un giorno troverai un ragazzo, anche a distanza, che ti dice di voler provare con la prospettiva che uno dei due poi si trasferisca, allora sarebbe un altro discorso, ma questo ragazzo chiaramente per la risposta che ti ha dato non ricambia il tuo amore con la stessa intensità.
Dream_River

Grazie al Cielo ho avuto la fortuna di trovarmi un ragazzo che non gli pesa molto viaggiare (E anche un pò matto perchè per riuscire a sopportarmi e arrivare in romagna solo per me bisogna essere abbastanza matti :gha:) perchè altrimenti non so come avrei fatto :roll:Cmq, penso che riuscire a vivere un amore a distanza sia un dura ma importante prova di amore, perchè ne mette alla prova la solidità e la costanza :gha:

Dr_Funkenstein

Anche io sono del parere che una storia a distanza sia molto difficile da portare avanti. E' vero, una storia deve essere basata anche sul contatto fisico, e, abitando in luoghi lontani, questo spesso viene a mancare. Di sicuro non è un motivo valido per rinunciare ad una persona, perchè credo che l'amore vada oltre il potersi vedere poco, però di sicuro questo rende tutto molto più pesante e complicato!

  • 4 weeks later...

Si ci credo la sto vivendo tutt'ora 600 km [Milano-Roma] diciamo che sto da cani però è una minima parte rispetto all'amore che mi da e che io provo per lei, e nonostante ci vediamo poco [davvero poco ogni due mesi] perchè abbiamo problemi con i genitori anche ultimamente, quei momenti sono i piu belli della mia vita :P

Il titolo del topic mi suggerisce un brevissimo aneddoto, che però riassume piuttosto bene quel che penso delle relazionia distanza - premettendo che ne ho vissuta una Milano - Roma, che mi ha costretto a prendere il treno praticamente tutti i venerdì alle 13 e le domeniche alle 18:30. Insomma, tornando all'aneddoto. Un giorno un nuovo studente di mio nonno (che insegnava chimica) gli chiese titubante: "Professore, mi hanno parlato tutti di chimica come di una materia pericolosissima... volevo sentire subito un suo parere, che la insegna da tanti anni: ci sono metodi per minimizzare i rischi o accorgimenti particolari che mi consiglia per evitare di incorr..." "Studiare legge".

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