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[OT] La psicologia per scoprire le cause dell'omosessualita' / Cosa costituisce Omofobia


TheQuestion

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Questo topic e' nato come OT in un altro topic non pertinente e percio' e' stato diviso.

 

Oh, Isher, Isher, Isher. Dovresti aver capito che criticare il libro non s'ha da fare perche' la signora Argentieri ha un titolo di studio che dice "psicologa" sopra e noi no e pertanto di fronte al suo, il nostro pensiero non conta niente.

 

Al di la' degli scherzi, io non vedo perche' dovrei perdere tempo a leggere questo libro, qualsiasi cosa dica e a maggior ragione se ci ripropone la solita pappetta riscaldata con contorno di malcelata omofobia. Io so cosa sono e non ho bisogno che me lo dica un libro. Altri non sono altrettanto fortunati. E leggerlo a titolo informativo non vedo come possa essere considerata un'attivita' ricreativa, visto che probabilmente mi farebbe solo incazzare. Il mio tempo libero e' sacro e la lettura dovrebbe essere dedicata a qualcosa di piacevole, non a qualcosa che provoca rabbia nel lettore.

 

Vedi...tu sei la prima a non accettare che qualcuno possa avere idee diverse dalle tue...guarda io che vado dallo psicologo prendo la psicologia molto con le pinze perché non la considero assolutamente una scienza esatta ma più che altro uno spunto di riflessione e di crescita perché quel che può essere vero per una persona può essere del tutto sbagliato per un'altra...

 

Il mio psicologo (che non è un cretino ma un professore universitario) la pensa più o meno come quel libro...non è assolutamente una persona omofoba e non gliene frega una mazza di dare giudizzi morali sui comportamenti della gente...ne tantomeno pretende di "curare" gli omosessuali...io cosa penso di tutto ciò? beh se fossi un cretino dovrei dargli ragione a spada tratta perché lui è un professore universitario ed un luminare...invece no...mi reputo un essere pensante e come ho già detto prendo la psicologia come uno spunto di riflessione ed eventualmente formulo le mie idee in merito (idee che talvolta possono rimanere anche nel boo perché non stà scritto da nessuna parte che proprio io debba dipanare i misteri della mente umana...il giorno che riuscirò a dipanare i misteri della mia mente già sarà un successone hehe)

 

Ma questo non significa essere omofobi...ti faccio un altro esempio...a me piacciono SOLO le ragazze piccole d'altezza...lui mi ha proposto una sua teoria sul perché a me piacciono solo ragazze bassine: alcune cose mi tornano, altre meno...lo prendo come uno spunto di riflessione e comunque il suo discorso non ha nulla di accusatorio nei miei confronti come non lo ha quando và a dire ad un omosessuale: "per me sei gay per questo, questo o quest'altro motivo"...rimane uno spunto di riflessione che puoi condividere o meno...nessuno ti stà insultando o giudicando però...se ti senti offesa o giudicata sono solo problemi tuoi perché lui è il primo a dirti: "io la penso così, te sei liberissimo di non condividere"

 

E' appunto il discorso che ti facevo prima citando le tue stesse parole: ti stanno dicendo che non hai il diritto di esistere ?!?! NO, qualcuno ti stà dicendo che se fai certe cose sbagli? NO !!! Ti stanno togliendo la scelta ? NO !!! Ti stanno dando un giudizio morale? NO !!!

Ti stanno solo dando la loro idea e ti stanno anche dicendo: "se non la condividi, amen...non muore nessuno, libera di fare le tue scelte" ...mica si stà parlando di psicologi cattolici che pretendono di "convertire l'invertito" con quella che il mio psicologo ad esempio reputa una forma di violenza psicologica e nulla più...però se tu puoi avere le tue idee e ti senti libera di promuoverle in giro...beh devi accettare che fintanto che uno non ti offende o non ti giudica moralemente...beh può avere le sue idee e può essere libero di promuoverle senza essere giudicato un cretino non pensante...

 

Quì le tue parole:

"Ripeto: intolleranza significa dire a qualcuno che non ha diritto di esistere ed essere uguale a tutti gli altri.

Una repressa ha tutto il diritto di vivere la sua vita come vuole, ovvero nella vergogna e nella negazione che cio' che e'. Nessuno glielo vieta. Io come essere pensante, ho il diritto ad avere un'opinione pero'."

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quando và a dire ad un omosessuale: "per me sei gay per questo, questo o quest'altro motivo"...rimane uno spunto di riflessione che puoi condividere o meno...

 

 

Il tuo psicoanalista ha spiegato a te perché sei eterosessuale?

In modo che tu possa anche, tra l'altro, approfondire questo spunto di riflessione?

Oppure si limita a spiegare solo ai gay perché sono gay?

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Il tuo psicoanalista ha spiegato a te perché sei eterosessuale?

In modo che tu possa anche, tra l'altro, approfondire questo spunto di riflessione?

Oppure si limita a spiegare solo ai gay perché sono gay?

 

Se un gay và da lui per cercare di capire perchè è gay lui gli dà la sua opinione in base all'idea che si è fatto parlandoci.

 

Se un gay và da lui per cercare di capire una situazione che non ha nulla di inerente alla sfera sessuale (magari inerente a stress lavorativo o a problemi relazionali...tanto per fare due esempi) lui non credo tirerà fuori minimamente il discorso omosessualità perchè fintanto che non sei te a chiedergli una cosa non si fà problemi e non gliene frega una minchia di cosa ti piace e di cose non ti piace, non stà là per giudicare

 

Io sono etero e ci sono andato per problemi mie...è uscito fuori che sessualmente mi piacciono solo le donne molto piccole (nonostante io sfiori i due metri) e mi ha dato una sua interpretazione della cosa...

 

Credo che la tua domanda sia provocatoria ma cercherò di risponderti...credo che se un etero vada da lui e gli dica: "Dotto mi piace la patata ma vorrei capire il perchè..." beh penso proprio che lui in qualche modo approfondirebbe la questione perchè è il suo lavoro farlo e perchè è una persona eccezionalmente colta e professionale...poi non mi chiedere come farebbe perchè io ho questioni mie di tutt'altro tipo hehe :-P

 

E comunque lui è il primo a dirti sempre: "Io la penso così, per me è così...se te la pensi diversamente per me non c'è problema...se la pensi diversamente su tutto beh sei liberissimo di andare da qualcun altro e non sarò io a cercare di farti cambiare idea" perchè comunque è una persona che oltre ad una grande cultura ed esperienza ha anche una grande umanità e sopratutto umiltà !!!

 

La cosa che mi fà strano è vedere un luminare con 40 anni di esperienza ed una cattedra universitaria che ti dice serenamente: "Io la penso così, tu puoi pensarla diversamente, non sarò certo io a darti giudizzi morali" e della gente che non accetta le altrui idee...anzi che rifiuta proprio di considerarle idee a prescindere che le reputi sbagliate

 

Posso capire che questa società è schifosamente omofoba e che gli omosessuali si siano rotti le palle di sentirsi ingiustamente giudicati, ma fintanto che nessuno punta l'indice dando un giudizio morale o ti dica come dovresti vivere secondo me una persona è libera di esprimere una sua idea...poi si può discutere e si può anche pensare che sia un'idea sbagliata per carità...

 

tutto quà...spero di non averti offeso perchè non sarebbe proprio mia intenzione farlo

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Non ci stiamo capendo, vedo.

 

La mia domanda non è una provocazione. E' una domanda per sapere.

 

Se tu dici che il tuo psicoanalista spiega a un gay perché è diventato gay, vuol dire che il tuo psicoanalista

sposa una teoria in basa alla quale:

 

1. si diventa gay

2. se ne può dare una spiegazione in termini psicoanalitici.

 

E' del tutto indifferente che questo gli sia chiesto da una persona che (stoltamente) gli chieda

perché è diventato gay: la cosa essenziale è che lui fa riferimento a quella teoria e a quei due presupposti.

Se non facesse riferimento all'una e agli altri, suo dovere sarebbe rispondere a questo ipotetico gay, fosse

pure un ragazzo disperato: non c'è nessuna risposta. Lei è omosessuale perché la omosessualità è

una variabile naturale del comportamento sessuale. Esiste ed è diffusissima in natura e tra gli

animali, and so on.

 

Quell'altra, invece, è una teoria omofobica. Perché considera l'eterosessualità una condizione «normale» che non

abbisogna di spiegazione alcuna, e l'omosessualità una condizione che invece va spiegata, che ha una genesi in

qualcosa, che non sta sullo stesso piano, assiomatico e non-bisognoso di una spiegazione, dell'eterosessualità.

 

Questo è il punto che voglio sottoporre alla tua riflessione.

 

Per il resto, non mi hai minimamente offeso, e non ti scusare perché non ce n'è affatto bisogno!

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Non ci stiamo capendo, vedo.

 

La mia domanda non è una provocazione. E' una domanda per sapere.

 

Se tu dici che il tuo psicoanalista spiega a un gay perché è diventato gay, vuol dire che il tuo psicoanalista

sposa una teoria in basa alla quale:

 

1. si diventa gay

2. se ne può dare una spiegazione in termini psicoanalitici.

 

E' del tutto indifferente che questo gli sia chiesto da una persona che (stoltamente) gli chieda

perché è diventato gay: la cosa essenziale è che lui fa riferimento a quella teoria e a quei due presupposti.

Se non facesse riferimento all'una e agli altri, suo dovere sarebbe rispondere a questo ipotetico gay, fosse

pure un ragazzo disperato: non c'è nessuna risposta. Lei è omosessuale perché la omosessualità è

una variabile naturale del comportamento sessuale. Esiste ed è diffusissima in natura e tra gli

animali, and so on.

 

Quell'altra, invece, è una teoria omofobica. Perché considera l'eterosessualità una condizione «normale» che non

abbisogna di spiegazione alcuna, e l'omosessualità una condizione che invece va spiegata, che ha una genesi in

qualcosa, che non sta sullo stesso piano, assiomatico e non-bisognoso di una spiegazione, dell'eterosessualità.

 

Questo è il punto che voglio sottoporre alla tua riflessione.

 

Per il resto, non mi hai minimamente offeso, e non ti scusare perché non ce n'è affatto bisogno!

 

 

 

Esatto, lui pensa che non si nasca gay ma che sia uno sviluppo alternativo che può essere preso per vari motivi (bada bene che è moltooo diverso dal discorso di SCELTA) ma non ti dice che la cosa è a priori sbagliata.

 

Io sono convintissimo che un motivo ci sia nell'omosessualità perchè secondo me non è una cosa biologica con cui ci nasci ma questo non vuol dire che stia dicendo che sia sbagliato\immorale\malato quindi non ci vedo nulla di omofobo ma solo un discorso piuttosto razionale visto che viviamo in un mondo governato dal principio di causalità: CAUSA --> EFFETTO, dove ogni cosa è condizionata da una motivazione...tutto quà, non ci vedo proprio nulla di omofobo...anche io la penso più o meno così eppure...ho tanti amici omosessuali, sono sempre il primo con cui si sono andati a confidare, esco con loro e con i loro compagni\compagne e gli auguro tutta la felicità del mondo nella vita di coppia con la persona cui stanno perchè se stanno bene non ci vedo nulla di malato\sbagliato\immorale !!!

 

Trovo alquanto sciocco dire che chi dà una spiegazione psicoanalitica all'omosessualità è un omofobo per i seguenti motivi:

 

1) Non è detto che se penso che ci sia una spiegazione ti stò giudicando moralmente o ti stò considerando un malato

2) Non è detto che se penso che ci sia una spiegazione penso che sia giusto tentare di cambiarti

 

Al più puoi pensarla diversamente da me e nessuno te lo vieta ma non puoi darmi dell'omofobo alla luce di tutto ciò perchè non è mia intenzione ne negarti il diritto ad esistere, ne darti del malato, ne tantomeno volerti curare da una cosa che non reputo una malattia, ne toglierti dei diritti (anzi sia io che lo psicologo di cui parlavo pensiamo che le troppe ingerenze della chiesa nella politica italiana portino un'enorme arretratezza per quanto riguarda i diritti delle persone omosessuali...pensa te...questa al più è un'idea diversa dalla tua ma non è omofobia)

 

Poi cerco di farti un discorso un po' più sottile che non sò se sono in grado di esporre bene perchè non ho le competenze...se tu vai dallo psicologo e gli dici che sei gay e che per te non è un problema quello al più cercherà di darti una spiegazione (se appartiene alla scuola di pensiero che l'omosessualità ha una causa) ma se è una persona seria non cercherà di cambiarti.

 

Cosa ben diversa è se tu vai da quello stesso psicologo e gli dici: "Dottore penso di essere malato perchè sono gay", allora sei te che ti sei dato del malato e che devi essere curato...e se ti dai del malato da solo è evidente che SEI malato perchè oggettivamente non stai bene con se stesso. Quando si parla di cura poi è tutto un altro paio di maniche, che vuol dire cura? Beh se ti metti nelle mani di qualche ignorante filo cattolico che dice che sei guarito quando sei diventato etero...beh semplicemente hai scelto molto male la persona a cui rivolgerti...un qualsiasi psicologo serio per cura intende fare in modo che tu stia semplicemente bene con te stesso ed a prescindere dal fatto che pensi che l'omosessualità abbia una specifica causa o meno nel 99% dei casi il suo lavoro consisterà nel farti accettare la cosa, nel fartela vivere bene ed in maniera serena e nel consigliarti per quanto riguarda eventuali problemi satellite che potresti dover affrontare nella fase di accettazione tipo il come parlare con la famiglia e come gestire situazioni che potrebbero essere oggettivamente non facili.

 

Poi a me pare molto serio uno psicologo che invece di farti accettare passivamente la cosa scava un tantinello più a fondo prima, per esempio ho un carissimo amico omosessuale che è andato per scoprire le motivazioni della sua omosessualità (tra l'altro credo che il suo psicologo fosse a sua volta omosessuale e che a sua volta fosse convinto che l'omosessualità abbia una causa...quindi non me pare per forza omofoba questa idea), a suo dire la ha scoperta, a suo dire dopo averla scoperta ha accettato molto più facilmente tante cose di se stesso perchè ha capito a fondo che lui così stà bene !!! e ciccia...nessuno lo ha provato a cambiare...prima non si accettava...ora si accetta, si vuole bene e stà molto bene con se stesso !!!

 

Ti faccio un altro esempio che conosco (sempre riferitomi da questo mio amico su una persona che lui stesso ha mandato in terapia perchè pensava che ne avesse bisogno)...c'era questo tizio che oggettivamente era omosessuale perchè oggettivamente traeva in qualche modo piacere ad andare con gli uomini (anche se oggettivamente si trattava di un piacere malato ed in qualche modo profondamente "masochistico"), inoltre non era minimamente interessato alle donne perchè troppo preso da tutto ciò che ti stò per riferire...in pratica questo aveva una serissima motivazione per andare con gli uomini (e non era una motivazione dovuta ad uno sviluppo alternativo avvenuto in età infantile): era convinto di avere il pene molto piccolo...ed in pratica erano 10 anni che aveva sviluppato piacere nel fare sesso solo con uomini superdotati conosciuti per lo più in chat perchè fare sesso con loro gli causava un senso di compiacimento malato nel dire: "Vedi, avevo ragione...un altra prova che ho il cazzetto minuscolo"

 

Ecco questo da quello che sò dopo 2 anni di terapia s'è fatto passà sta fissa ed ha preso ad andare solo con donne !!!

 

Il mio amico è un omosessuale che reputo non sano...SANISSIMO !!! Sicuramente mentalmente è 1000000 volte più sano lui di me.....quest'altro tizio era omosessuale in maniera un tantinello meno sana...e non trovo nulla di male nel fatto che uno psicologo scandagli eventuali motivazioni (sopratutto se gli viene richiesto dal paziente stesso)...e ti ripeto una persona seria non cercherà MAI di cambiarti !!! Bada bene che anche il secondo esempio che ti ho raccontato nessuno ha provato a cambiare il tizio che pensava di avere il "nano pisolo"...questo ha risolto il problema che lo portava ad essere omosessuale e risolto quello è cambiato lui....il mio amico invece a suo dire ha capito le ragioni della sua omosessualità, ha visto che non erano dei problemi e ha detto: "Ma io stò tanto bene così !!!" e con lo psicologo ha lavorato solo su cose come accettarsi, volersi bene, come gestire la situazione familiare, come dirlo agli amici !!!

 

Questo è quello che dovrebbe fare uno psicologo serio che pensa che l'omosessualità abbia una causa...tra l'altro cercare di invertire brutalmente l'orientamento sessuale oltre che impossibile è anche vietato dal codice deontologico credo...penso che ti possono radiare dall'albo se usi un approccio del genere...e ripeto, credo sia usato solo da estremisti cattolici & company...

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Ti faccio un altro esempio che conosco (sempre riferitomi da questo mio amico su una persona che lui stesso ha mandato in terapia perché pensava che ne avesse bisogno)...c'era questo tizio che oggettivamente era omosessuale perché oggettivamente traeva in qualche modo piacere ad andare con gli uomini (anche se oggettivamente si trattava di un piacere malato ed in qualche modo profondamente "masochistico"), inoltre non era minimamente interessato alle donne perché troppo preso da tutto ciò che ti stò per riferire...in pratica questo aveva una serissima motivazione per andare con gli uomini (e non era una motivazione dovuta ad uno sviluppo alternativo avvenuto in età infantile): era convinto di avere il pene molto piccolo...ed in pratica erano 10 anni che aveva sviluppato piacere nel fare sesso solo con uomini superdotati conosciuti per lo più in chat perché fare sesso con loro gli causava un senso di compiacimento malato nel dire: "Vedi, avevo ragione...un altra prova che ho il cazzetto minuscolo"

 

Ecco questo da quello che sò dopo 2 anni di terapia s'è fatto passà sta fissa ed ha preso ad andare solo con donne !!!

 

 

a questa storia ci credo meno di zero.

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TheQuestion, allora diciamo che IL COMPORTAMENTO omosessuale può avere una causa identificabile, ma l'omosessualità no.

Il tuo amico della storiella di cui dubita coeranos semplicemente non è mai stato omosessuale, se la storia è vera ha avuto una parentesi di comportamento omosessuale.

 

Vitabassa potrebbe, per esempio, ritrovarsi tra cinque anni a riscontrare un disinteresse totale verso le donne, come prima: in questo caso potrebbe affermare che ha avuto una parentesi lesbica, ed è eterosessuale.

Ma ora che nella parentesi ci sta cosa vuol dire definirsi fluida?

Stai scrivendo tantissimo su una questione che più semplice non si può: si può essere biondi con striature rosse, castano scuri o qualunque cosa, ma tranne in quel periodo in cui ci si fa la tinta, di un solo colore di è, e quello deve stare sulla carta d'identità, o biondo o moro, eccetera eccetera...

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a questa storia ci credo meno di zero.

 

libero di non crederci...ti ripeto...è una storia che mi è stata raccontata dal mio amico che è omosessuale e che ha conosciuto di persona questa persona...io ci credo perchè lo conosco molto bene e sò che non racconta palle...se tu vuoi credere che io racconti cazzate o che mi siano state raccontate cazzate a cui ho creduto...liberissimo di farlo...

 

Comunque sapessi quante storie assurde ho sentito e visto con i miei occhi...magari non riferite ad ambiti sessuali...ma il discorso è lo stesso...

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Non te la prendere a male, TheQuestion, ma è difficile discutere con te perché

 

1 non sempre dai prova di un rigore assoluto

2 non hai le idee chiare su che cosa è omofobia

3 non rispondi alle domande che ti sono state fatte e scantoni.

 

Cerco di chiarirmi con te su almeno alcuni punti fondamentali.

 

Esatto, lui pensa che non si nasca gay ma che sia uno sviluppo alternativo che può essere preso per vari motivi

(bada bene che è moltooo diverso dal discorso di SCELTA) ma non ti dice che la cosa è a priori sbagliata.

 

 

Torno a ripeterti che l'omosessualità è una variabile naturale, rispetto all'eterosessualità, del comportamento umano.

Se il tuo analista nega questo, che è attualmente il pronunciamento ufficiale della comunità scientifica sull'omosessualità,

allora è un omofobo, e tu con lui.

 

Se tu credi che dire che l'omosessualità «non è sbagliata» sia qualche cosa di veramente significativo, ai fini del nostro

discorso, beh, miri basso. Non credo che tu sia Calderoli! o Bagnasco! Lo dò per scontato che tu non pensi questo.

Tra l'altro ti faccio notare che se non dai questo per scontato, e quindi come cosa di cui neppure mette conto

parlare, allora vuol dire che confondi la professione dello psicoanalista con quella del prete o del pedagogo.

Lo psicoanalista non dà per definizione giudizi morali: altrimenti esce dalla psicologia del profondo ed entra nella pedagogia

(o nella sacrestia) e nella morale.

 

Questo, in teoria: de facto il mondo è pieno di psicoanalisti o psicologi che hanno idee diverse, è pieno di

psicoanalisti omofobi: è quello che sto dicendo, e l'ho scritto in molti diversi contesti in questo Forum da anni.

 

 

Io sono convintissimo che un motivo ci sia nell'omosessualità perché secondo me non è una cosa biologica con cui ci nasci

ma questo non vuol dire che stia dicendo che sia sbagliato\immorale\malato quindi non ci vedo nulla di omofobo ma solo

un discorso piuttosto razionale visto che viviamo in un mondo governato dal principio di causalità: CAUSA --> EFFETTO,

dove ogni cosa è condizionata da una motivazione...

 

 

Allora torno a chiederti per la seconda volta: qual è la causa dell'eterosessualità?

 

Se viviamo in un mondo governato dal principio di causalità: CAUSA --> EFFETTO, dove «ogni cosa è condizionata da

una motivazione» - beh, qual è la causa della tua eterosessualità?  

 

Oppure in questo mondo interamente sottomesso a tali cause, tu e gli eterosessuali fate eccezione?

La causa vale per gli omosessuali, e senza dubbio anche i transessuali, ma non per voi?

 

Questa è omofobia, mio carino: non (solo) dare giudizi morali, che tutt'al più sono indizio di stupidità.

 

 

tutto quà, non ci vedo proprio nulla di omofobo...anche io la penso più o meno così eppure...ho tanti amici omosessuali,

 

 

Lo so che non ce lo vedi. La massima parte degli eterosessuali pensa che omofobia sia

- menare i gay

- insultarli, deriderli, giudicarli negativamente

- discriminarli

 

Ma questo è il grado più appariscente e forte di un'omofobia violenta. Non arrivi a capire che omofobia

è anche e soprattutto pensare l'omosessualità come

 

- diversità

- condizione non-naturale, ma effetto di cause speciali e specifiche

 

Trovo alquanto sciocco dire che chi dà una spiegazione psicoanalitica all'omosessualità è un omofobo per i seguenti motivi:

 

1) Non è detto che se penso che ci sia una spiegazione ti stò giudicando moralmente o ti stò considerando un malato

2) Non è detto che se penso che ci sia una spiegazione penso che sia giusto tentare di cambiarti

 

 

Perché, vorresti essere anche così violento da cambiarmi!  L'assicurazione che Tizio non vuole cambiarmi esaurirebbe il

campo della potenziale omofobia di Tizio? E' come dire che se il padrone di uno schiavo non lo malmena, o non ne abusa

sessualmente a suo piacimento, allora è pieno di rispetto verso di lui. Lo capisci da solo che questa non è logica.

 

Quanto alla spiegazione psicoanalitica, non hai capito una cosa: per me, una "spiegazione psicoanalitica" dell'omosessualità

non è certamente una spiegazione psicoanalitica. E' morale e pedagogia travestite. Ma questo sarebbe troppo lungo

spiegarlo.

 

 

Al più puoi pensarla diversamente da me e nessuno te lo vieta ma non puoi darmi dell'omofobo alla luce di tutto ciò

perché non è mia intenzione ne negarti il diritto ad esistere, ne darti del malato, ne tantomeno volerti curare da una

cosa che non reputo una malattia, ne toglierti dei diritti (anzi sia io che lo psicologo di cui parlavo pensiamo che le

troppe ingerenze della chiesa nella politica italiana portino un'enorme arretratezza per quanto riguarda i diritti delle

persone omosessuali...pensa te...questa al più è un'idea diversa dalla tua ma non è omofobia)

 

 

Senti, andiamo al sodo:

 

Tu ritieni che l'omosessualità abbia una causa e che le persone omosessuali siano delle persone la cui umanità non è,

autosufficiente e completa, co-originaria al loro puro e semplice essere, e che abbisognano di un ulteriore

motivo, di ulteriori ragioni e cause per essere quello che sono.

 

Tu ritieni che l'eterosessualità non abbia una causa e che le persone eterosessuali siano delle persone la cui umanità è

autosufficiente e co-originaria al loro puro e semplice essere, e che non hanno bisogno di ulteriori ragioni cause e motivi

per essere quello che sono.

 

Questa è omofobia.

 

Modifica il tuo pensiero - perché come sto cercando di spiegarti la tua omofobia risiede nel modo di pensare l'omosessualità

(non nel giudicarla negativamente, non nell'osteggiarla, o violentarla) - e non sarai, mentalmente, omofobo.

Liberati!  :afraid:

 

Viceversa, tu hai tutto il diritto (oddio proprio tutti i diritti no, ma non stiamo a sottilizzare) di fare una discriminazione

a priori degli esseri umani e di dividerli in due categorie quali le ho tratteggiate, e di pensarle così: ma io tutto il diritto di

chiamarti omofobo.

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Sono assolutamente d'accordo con Isher e credo che lui abbia spiegato in maniera eccellente tutto ciò che c'era da spiegare.

 

Mi devi chiarire però questa affermazione perché sinceramente la trovo priva di senso:

 

Io sono convintissimo che un motivo ci sia nell'omosessualità perché secondo me non è una cosa biologica con cui ci nasci

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mi chiedevo soltanto perché facesse riferimento alla biologia...

che cosa NON è biologico? è ovvio che l'omosessualità è una questione biologica, non siamo fatti mica di plastica.

 

Mi sono rotto di questi che pensano che l'omosessualità sia qualcosa di astratto e che si immaginano che uno diventa gay per chissà quali influssi.

Ma certo, è SATANA che si impossessa di noi... :afraid:

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condivido parola per parola il post di akira, e poi tanto si possono tirare fuori le più astruse teorie psicoanalitiche ma la presenza dell'omosessualità e della bisessualità in tante specie animali riporta tutto in ambito biologico.

 

Fine OT.

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mi chiedevo soltanto perché facesse riferimento alla biologia...

che cosa NON è biologico? è ovvio che l'omosessualità è una questione biologica, non siamo fatti mica di plastica.

 

Mi sono rotto di questi che pensano che l'omosessualità sia qualcosa di astratto e che si immaginano che uno diventa gay per chissà quali influssi.

Ma certo, è SATANA che si impossessa di noi... :afraid:

quoto completamente....

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mi chiedevo soltanto perché facesse riferimento alla biologia...

che cosa NON è biologico? è ovvio che l'omosessualità è una questione biologica, non siamo fatti mica di plastica.

 

Mi sono rotto di questi che pensano che l'omosessualità sia qualcosa di astratto e che si immaginano che uno diventa gay per chissà quali influssi.

Ma certo, è SATANA che si impossessa di noi... :afraid:

 

beh dire che non ci siano cause biologiche non significa che sia contro natura ma solo che non dipende da un fattore genetico...questo è provato scientificamente !!! Tant'è che ci sono coppie di gemelli omozigoti (quindi con lo stesso identico corredo genetico) in cui uno è omosessuale e l'altro non lo è, tutto quà !!! Non mettete parole in bocca che non sono state dette

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TheQuestion, allora diciamo che IL COMPORTAMENTO omosessuale può avere una causa identificabile, ma l'omosessualità no.

Il tuo amico della storiella di cui dubita coeranos semplicemente non è mai stato omosessuale, se la storia è vera ha avuto una parentesi di comportamento omosessuale.

 

Vitabassa potrebbe, per esempio, ritrovarsi tra cinque anni a riscontrare un disinteresse totale verso le donne, come prima: in questo caso potrebbe affermare che ha avuto una parentesi lesbica, ed è eterosessuale.

Ma ora che nella parentesi ci sta cosa vuol dire definirsi fluida?

Stai scrivendo tantissimo su una questione che più semplice non si può: si può essere biondi con striature rosse, castano scuri o qualunque cosa, ma tranne in quel periodo in cui ci si fa la tinta, di un solo colore di è, e quello deve stare sulla carta d'identità, o biondo o moro, eccetera eccetera...

 

 

Secondo me invece in alcune persone la causa può essere identificabile, in altre no perchè magari si tratta di tantissime piccole cose messe insieme...ed anche qualora  una cosa sia impossibile da identificare è tale per via della complessità della cosa ma non significa che non ci sia...e questo non me lo leva dalla testa nessuno...detto questo non ho dato nessuna accezione negativa alla cosa ma semplicemente penso che sia uno sviluppo che può benissimo essere sanissimo e non legato a nessun evento traumatico, di sofferenza o negativo...quindi in finale uno sviluppo perfettamente giusto dove non c'è niente di sbagliato...questa è l'idea che mi son fatto e credo che tutto sommato sia anche un'idea quantomeno rispettabile perchè non è che stò offendendo o giudicando male qualcuno...sia chiaro...

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.questo è provato scientificamente !!!

 

non dire falsità, non c'è nessuna ricerca che dimostri ciò, anzi. la questione dei gemelli non c'entra perchè come ho spiegato altrove non funziona così, oltretutto biologico non è sinonimo di genetico.

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Non te la prendere a male, TheQuestion, ma è difficile discutere con te perché

 

1 non sempre dai prova di un rigore assoluto

2 non hai le idee chiare su che cosa è omofobia

3 non rispondi alle domande che ti sono state fatte e scantoni.

 

Cerco di chiarirmi con te su almeno alcuni punti fondamentali.

 

Torno a ripeterti che l'omosessualità è una variabile naturale, rispetto all'eterosessualità, del comportamento umano.

Se il tuo analista nega questo, che è attualmente il pronunciamento ufficiale della comunità scientifica sull'omosessualità,

allora è un omofobo, e tu con lui.

 

Se tu credi che dire che l'omosessualità «non è sbagliata» sia qualche cosa di veramente significativo, ai fini del nostro

discorso, beh, miri basso. Non credo che tu sia Calderoli! o Bagnasco! Lo dò per scontato che tu non pensi questo.

Tra l'altro ti faccio notare che se non dai questo per scontato, e quindi come cosa di cui neppure mette conto

parlare, allora vuol dire che confondi la professione dello psicoanalista con quella del prete o del pedagogo.

Lo psicoanalista non dà per definizione giudizi morali: altrimenti esce dalla psicologia del profondo ed entra nella pedagogia

(o nella sacrestia) e nella morale.

 

Questo, in teoria: de facto il mondo è pieno di psicoanalisti o psicologi che hanno idee diverse, è pieno di

psicoanalisti omofobi: è quello che sto dicendo, e l'ho scritto in molti diversi contesti in questo Forum da anni.

 

 

Allora torno a chiederti per la seconda volta: qual è la causa dell'eterosessualità?

 

Se viviamo in un mondo governato dal principio di causalità: CAUSA --> EFFETTO, dove «ogni cosa è condizionata da

una motivazione» - beh, qual è la causa della tua eterosessualità?  

 

Oppure in questo mondo interamente sottomesso a tali cause, tu e gli eterosessuali fate eccezione?

La causa vale per gli omosessuali, e senza dubbio anche i transessuali, ma non per voi?

 

Questa è omofobia, mio carino: non (solo) dare giudizi morali, che tutt'al più sono indizio di stupidità.

 

 

Lo so che non ce lo vedi. La massima parte degli eterosessuali pensa che omofobia sia

- menare i gay

- insultarli, deriderli, giudicarli negativamente

- discriminarli

 

Ma questo è il grado più appariscente e forte di un'omofobia violenta. Non arrivi a capire che omofobia

è anche e soprattutto pensare l'omosessualità come

 

- diversità

- condizione non-naturale, ma effetto di cause speciali e specifiche

 

Perché, vorresti essere anche così violento da cambiarmi!  L'assicurazione che Tizio non vuole cambiarmi esaurirebbe il

campo della potenziale omofobia di Tizio? E' come dire che se il padrone di uno schiavo non lo malmena, o non ne abusa

sessualmente a suo piacimento, allora è pieno di rispetto verso di lui. Lo capisci da solo che questa non è logica.

 

Quanto alla spiegazione psicoanalitica, non hai capito una cosa: per me, una "spiegazione psicoanalitica" dell'omosessualità

non è certamente una spiegazione psicoanalitica. E' morale e pedagogia travestite. Ma questo sarebbe troppo lungo

spiegarlo.

 

 

Senti, andiamo al sodo:

 

Tu ritieni che l'omosessualità abbia una causa e che le persone omosessuali siano delle persone la cui umanità non è,

autosufficiente e completa, co-originaria al loro puro e semplice essere, e che abbisognano di un ulteriore

motivo, di ulteriori ragioni e cause per essere quello che sono.

 

Tu ritieni che l'eterosessualità non abbia una causa e che le persone eterosessuali siano delle persone la cui umanità è

autosufficiente e co-originaria al loro puro e semplice essere, e che non hanno bisogno di ulteriori ragioni cause e motivi

per essere quello che sono.

 

Questa è omofobia.

 

Modifica il tuo pensiero - perché come sto cercando di spiegarti la tua omofobia risiede nel modo di pensare l'omosessualità

(non nel giudicarla negativamente, non nell'osteggiarla, o violentarla) - e non sarai, mentalmente, omofobo.

Liberati!  :afraid:

 

Viceversa, tu hai tutto il diritto (oddio proprio tutti i diritti no, ma non stiamo a sottilizzare) di fare una discriminazione

a priori degli esseri umani e di dividerli in due categorie quali le ho tratteggiate, e di pensarle così: ma io tutto il diritto di

chiamarti omofobo.

 

 

 

 

 

Allora sono omofobo...e la cosa divertente è che lo sono anche almeno un paio di miei amici gay e feliccissimi di essere gay...che te devo dire...il mondo è bello perchè è vario...

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Ad ogni modo adesso tutta questa allegra digressione viene staccata e messa a fare topic a se', perche' non possiamo essere partiti dalle attrazioni verso gli uomini e finire a parlare di cause dell'omosessualita' (si nasce/si diventa) e di cosa costituisce omofobia. Ci sono tra l'altro topic per entrambi questi argomenti e nessuno trova il suo posto nella sezione donne!!! Si e' partiti da un discorso sulla fluidita' (che gia' di suo non e' l'argomento del topic") e si e' finiti a parlare di omofobia e psicologia quindi tanto vale staccare e spostare in una sezione aperta a tutti.

 

TheQuestion finira' comunque per avere un ban di 3 giorni per aver continuamente ignorato le richieste di non fare post multipli (perche' si sa, venivano da me e quindi se non e' stato possibile rigirarli come una frittatina si e' scelto di ignorarli).

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Massì dai, come la psicologa dalla quale mi portarono che assecondava la convinzione di mio padre, tutt'ora convinto di tale cosa, secondo la quale era tutto nella mia testa, dovevo solo NON guardare più i maschietti ed automaticamente sarei tornato "normale".

 

TheQuestion, ti arrendi di già? Ma approfondiamo ancora un po' la cosa, son curioso di vedere gli sviluppi  :afraid:

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Mah, guarda. Personalmente credo invece che ognuno di noi, aldilà di sfumature e di preferenze relative, nasca bisessuale alla nascita e che, fondamentalmente, sia il forte condizionamento ambientale a renderti etero.

 

Dopotutto vivi da piccolo (generalmente) in un mondo etero, di mamma e papà che, ti insegnano, si vogliono bene e ti vogliono bene e che fanno "la famiglia", etc etc. L'abitudine dei bambini è di voler bene a entrambi i sessi e di vedere come modello di adulti che si amano la coppia padre-madre. A scuola ti insegnano a voler bene a mamma e papà, ti insegnano che ci sono i maschietti e le femminucce e ti insegnano che c'è una "differenza" che susciterà in te la curiosità fin da piccolo. I bambini, ti dicono, nascono dall'amore di babbo e mamma, e quindi tu riconosci che la tua esistenza dipende da un legame etero..

Nei tempi antichi poi era il clan, la prosecuzione della specie, i bambini che nascono sono la ricchezza del clan sono i nuovi cacciatori e le nuove sqaw etc. La religione dominante professa la coppia, crea riti appositi per le unioni etero etc.

 

Su, diciamo che a 8 anni sei stato abbastanza edotto sull'argomento..

 

Certamente in alcuni, paradossalmente, la persistenza del fattore "gay" contro tanto condizionamento ambientale può essere ascritto a problematiche psicologiche.. come dire che se io ci ho messo tanto impegno per convincerti che sei etero, se sta cosa ha funzionato e funziona con la maggiorparte delle persone e tu, bamboccio, mi rimani gay/bisex, allora qualche cosa non va in te..

 

E in alcuni c'è da dire che rimane talmente inculcato il messaggio per cui "etero = bene / gay = male", che poi il vivere un certo tipo di preferenze crea per forza un disagio psicologico e mentale.

 

Però, come dire, in questi casi non è la natura gay ad essere "malata", lo è il contrasto con l'educazione standard dei bambini.

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In realtà, sui gemelli omozigoti, da statistiche è emerso che se uno dei due è gay anche l'altro avrà circa il 50% di probabilità di essere gay (che è una probabilità molto più alta rispetto a quella che una persona qualsiasi sia gay.

Per il resto non credo che potrei aggiungere niente ai discorsi degli altri.

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In realtà, sui gemelli omozigoti, da statistiche è emerso che se uno dei due è gay anche l'altro avrà circa il 50% di probabilità di essere gay (che è una probabilità molto più alta rispetto a quella che una persona qualsiasi sia gay.

Per il resto non credo che potrei aggiungere niente ai discorsi degli altri.

 

Allora...per la storia del possibile gene gay ho chiesto a mia sorella che è biologa e stà facendo un dottorato in genetica e si è messa abbastanza a ridere...cioè...il disocrso è un po' più complesso di così...sostanzialmente secondo la scienza ufficiale non c'è alcun gene che possa essere considerato causa dell'orientamento sessuale di una persona...l'unica eccezione pare una particolarissima e molto rara forma di omosessualità maschile, e la domanda è: "Ma se un carattere genetico tende ad andare avanti nel tempo solo se in qualche modo l'individuo tende a riprodursi più degli altri com'è possibile che questo carattere genetico maschile continui ad andare avanti se tendenzialmente gli omosessuali maschi si riproducono statisticamente meno probabilmente degli omosessuali etero?" La risposta è che è un carattere genetico tipicamente maschile ma a trasmissione femminile, cioè mi spiego meglio...è un carattere genetico presente nella donna (dove nella donna non ha alcun effetto perchè ha effetto solo sui machi) che può trasmettere con una certa probabilità ai figli maschi...i ricercatori si sono accorti che è un carattere prevalentemente associato a donne molto fertili...ma da quello che ho capito è una condizione veramente molto rara.

Altre motivazioni biologiche si era pensato che fossero motivi ormonali ma sono tutte ipotesi accantonate da anni e dimostrate infondate...

 

@Frattaglia: beh anche quì credo sia un po' più complicato...per me se ci fosse il cosidetto gene gay se uno è gay anche l'altro dovrebbe esserlo, invece non sempre è così, è vero che la probabilità è più alta ma essendo cresciuti insieme, nello stesso ambiente ed avendo quindi fatto esperienze molto simili tra loro penso che sia puù questo il motivo...poi vabbè rimane una mia opinione che non voglio imporre a nessuno

 

@Giobbe04: ti consiglio di rileggerti i miei post sulla psicologia di prima, mi dispiace per quello che hai vissuto...posso solo dirti che penso che la persona che ti seguiva (che non mi sento di definire una psicologa) era un cane più che un professionista !!! Nessuno psicologo serio ti farà mai un discorso del genere perchè oltre a non aver senso rischia anche di fare grossi danni !!! Ti ripeto...lo psicologo in genere ti mette davanti a delle domande a cui sei TU e soltanto TU a dare delle risposte, poi quello che eventualmente succederà dipende dalle tue personalissime risposte...come il caso del mio amico gay che a suo dire ha capito le ragioni della sua omosessualità, le ha accettate e vive serenissimamente la sua vita omosessuale volendosi bene...secondo me ha ottenuto un gran bel risultato perchè prima non stava bene con se stesso. Tengo inoltre a precisare che uno và dallo psicologo solo ed esclusivamente se ne sente il bisogno perchè stà male, se uno è omosessuale e non sente il bisogno di trovare una ragione alla cosa e vive benissimo così...beh non gli serve a niente andarci perchè evidentemente se non stà male con se stesso è una persona sana per definizione, perchè buttare soldi se sei sano ?!?!

 

@korio:  su certe cose la pensiamo in maniera simile, su altre meno...poi rileggo bene e vedo di risponderti quando ho un attimo di tempo, comunque concordo in pieno con la tua frase:

"E in alcuni c'è da dire che rimane talmente inculcato il messaggio per cui "etero = bene / gay = male", che poi il vivere un certo tipo di preferenze crea per forza un disagio psicologico e mentale"

Infatti molti gay finiscono dallo psicologo non perchè sono problematici in quanto gay ma perchè hanno un enorme conflitto interiore perchè la loro natura si scontra con i preconcetti inculcati (anche involontariamente a volte) dalla famiglia, dalla società, dalla cultura che ti dice in continuazione cosa è giusto e cos'è sbagliato...quindi magari te sei gay e ti senti giusto e sbagliato allo stesso tempo...ti senti giusto perchè percepisci che la tua natura è quella e che ciò che ti rende felice e completo è quello ma ti senti anche sbagliato perchè và in conflitto con i valori ed i preconcetti che ti sono stati inculcati...infatti al 99% lo psicologo andrà ad agire su questo conflitto più che sul perchè sei gay...perchè il conflitto causa autoaggressione e l'autoaggressione causa depressione e\o ansia

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Perchè non ci parli della sua teoria sul perchè ti piacciono le ragazze piccole?

Così capiamo meglio anche il suo approccio all'omosessualità, visto che mi

pare di capire che oltre ad essere piccole le tue ex erano pure lesbiche :afraid:

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perché non ci parli della sua teoria sul perché ti piacciono le ragazze piccole?

Così capiamo meglio anche il suo approccio all'omosessualità, visto che mi

pare di capire che oltre ad essere piccole le tue ex erano pure lesbiche :afraid:

 

Questo però mi pare un colpo moltooo basso e temo sia fatto apposta in qualche modo per offendere, ma vabbè non me la prendo...comunque anche l'attuale ragazza è piccinina di statura ma lesbica non è (oddio spero...fino a prova contraria ahahaha)

 

comunque non mi và di parlarne per 3 motivi:

 

1) E' un discorso lunghissimo e risulterebbe tedioso ai più

 

2) Come già detto benchè reputi il mio strizzacervelli un luminare ed è una persona che stimo moltissimo...beh non prendo quello che mi dice come verità rivelate (non è che mi è apparsa la madonna che mi ha detto: "Così sia") ma più come spunti di riflessione...e questa cosa è una cosa su cui stò ancora riflettendo sul quanto possa essere così o meno...e non mi và di dire una cosa su cui io per primo non ho ancora dato una risposta

 

3) Sono cazzi miei, come non pretendo di sapere i cazzi intimi altrui non mi và di condividere col mondo certe cose mie personali...e credo che sia normale...tra l'altro è una cosa di cui ho parlato solo con una mia carissima amica...nulla di così scabroso in finale ma ci son cose che reputo molto personali  :salut:

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Come ebbi a far notare in un altro topic, per gli scienziati che procedano secondo, appunto, il metodo scientifico, studiare lo sviluppo dell'omosessualità è utile proprio in quanto permette di capire anche come si sviluppa l'eterosessualità. Perché a conti fatti se c'è una cosa sicura quella è che l'orientamento sessuale si "sviluppa", quale che esso sia.

Le cosiddette ragioni biologiche ormonali non sono affatto state accantonate, e anzi oggi sono di grandissimo successo. Bisogna fare dei distinguo: le teorie secondo le quali la causa dell'orientamento sessuale sono i livelli ormonali nell'adulto sono baggianate, ma sono molto solide (e in alcuni studi su animali dimostrate) le teorie che connettono l'orientamento sessuale ai livelli ormonali cui si è sottoposti durante lo sviluppo, cioè in gravidanza.

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Non ti imbarazza questa disparità?

Dell'omosessualità si può parlare

solo perché non ti riguarda?

E i luminari sono tali

solo quando parlano degli altri?

(E' vero, può sbagliare sulle ragazze basse

come può sbagliare sui gay: ma allora che luminare è?)

 

Noi ormai al "discorso sulle cause" ci siamo abituati.

Ma ti immagini che brutto se Focus dedicasse i suoi servizi estivi

alla "cause sull'attrazione per le basse"?

Non avresti come un senso di rifiuto verso tutti coloro

che tirano in ballo questo argomento?

 

Vabbè, a parte questo simpatico argomento

è in effetti divertente vedere un mondo di paragoni...

Quasi tutti i ragazzi che amano i maturi ti diranno:

"Mi piacciono più grandi per un senso di protezione"

(penso che gliel'abbia detto il loro psicologo);

ma se domandi a un maturo perché gli piacciono i ragazzi

ti risponderà probabilmente: "E che? Dovrebbero piacermi i vecchi?"

Nessun "amante della carne fresca" crederebbe mai a "una causa"

(un po' come gli etero rispetto ai gay:

essere nella maggioranza, ti fa sentire la Norma

e se sei normale non c'è bisogno di una spiegazione)

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aggiungo nel dire che l'argomento "se ci fosse un gene gay si estinguerebbe" è falso perchè, come la sorella biologa avrà studiato, esistono situazioni come "il vantaggio dell'eterozigote" in cui una situazione apparentemente sfavorevole risulta vantaggiosa.

per il resto è ovvio il parallelismo, se c'è una causa dell'omosessualità dev'esserci anche per l'eterosessualità.

una volta una bella donna mi aveva messo involontariamente le tette in faccia ma non sono diventato etero ihihi

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@Giobbe04: ti consiglio di rileggerti i miei post sulla psicologia di prima, mi dispiace per quello che hai vissuto...posso solo dirti che penso che la persona che ti seguiva (che non mi sento di definire una psicologa) era un cane più che un professionista !!! Nessuno psicologo serio ti farà mai un discorso del genere perché oltre a non aver senso rischia anche di fare grossi danni !!! Ti ripeto...lo psicologo in genere ti mette davanti a delle domande a cui sei TU e soltanto TU a dare delle risposte, poi quello che eventualmente succederà dipende dalle tue personalissime risposte...come il caso del mio amico gay che a suo dire ha capito le ragioni della sua omosessualità, le ha accettate e vive serenissimamente la sua vita omosessuale volendosi bene...secondo me ha ottenuto un gran bel risultato perché prima non stava bene con se stesso. Tengo inoltre a precisare che uno và dallo psicologo solo ed esclusivamente se ne sente il bisogno perché stà male, se uno è omosessuale e non sente il bisogno di trovare una ragione alla cosa e vive benissimo così...beh non gli serve a niente andarci perché evidentemente se non stà male con se stesso è una persona sana per definizione, perché buttare soldi se sei sano ?!?!

Risposte condizionate dagli sguardi, se così si possono definire,  pieni di pretesa di papà e mamma che ti guardano quasi in lacrime  :afraid:

 

Detto questo sono d'accordo con korio. Insomma, si nasce bisessuali, ma si diventa quel che si diventa a causa dell'ambiente, dell'educazione, ecc...

 

(un po' come gli etero rispetto ai gay:

essere nella maggioranza, ti fa sentire la Norma

e se sei normale non c'è bisogno di una spiegazione)

 

Giustissimo... In pochi riflettono davvero su questo aspetto. Ho cercato di spiegarlo all'amica di una mia amica, che sembrava come se avesse il cervello fluttuante  :salut: Più ottusa di un analfabeta! Tra l'altro sta st****a è, con molte probabilità, bisessuale, ma non vuole ammetterlo a se stessa e agli altri.

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Non ti imbarazza questa disparità?

Dell'omosessualità si può parlare

solo perché non ti riguarda?

E i luminari sono tali

solo quando parlano degli altri?

(E' vero, può sbagliare sulle ragazze basse

come può sbagliare sui gay: ma allora che luminare è?)

 

Noi ormai al "discorso sulle cause" ci siamo abituati.

Ma ti immagini che brutto se Focus dedicasse i suoi servizi estivi

alla "cause sull'attrazione per le basse"?

Non avresti come un senso di rifiuto verso tutti coloro

che tirano in ballo questo argomento?

 

Vabbè, a parte questo simpatico argomento

è in effetti divertente vedere un mondo di paragoni...

Quasi tutti i ragazzi che amano i maturi ti diranno:

"Mi piacciono più grandi per un senso di protezione"

(penso che gliel'abbia detto il loro psicologo);

ma se domandi a un maturo perché gli piacciono i ragazzi

ti risponderà probabilmente: "E che? Dovrebbero piacermi i vecchi?"

Nessun "amante della carne fresca" crederebbe mai a "una causa"

(un po' come gli etero rispetto ai gay:

essere nella maggioranza, ti fa sentire la Norma

e se sei normale non c'è bisogno di una spiegazione)

 

 

Cristodio non nominarmi neanche Focus che mi vengono le bolle...quella rivista (e tutti i suoi cloni) sono solo un ammasso di cazzate con una parvenza pseudoscientifica, sò buoni solo per essere letti sotto l'ombrellone dalle casalinghe annoiate...è robaccia che stà veramente al livello di Novella 2000...se si deve parlare di cose serie che se ne parli in ambitto accademico o su riviste scientifiche VERE...non su riviste di gossip che magari trattano l'argomento in modo nel milgiore dei casi superficiale perchè è un argomento "pruriginoso" che sbattuto in copertina fà vendere di più il numero del mese...holè...

 

Per il tuo discorso capisco cosa intendi e comprendo il tuo pensiero...se Focus e 1000 altre riviste, persone, situazioni trattasse l'argomento: "La nanasessualità negli anni 2000 haha" oggettivamente mi darebbe fastidio perchè comunque lo troverei un discorso sterile e che ha come unico scopo il fare pettegolezzo e chiacchiericcio su cose abbastanza intime...se ne parlassero in ambito accademico o ne parlassi (come ne parlo) con il mio psicologo...bah no problem...anzi sono il primo a trovarlo un discorso interessante...comunque capisco quello che dici e spero di non averti offeso perchè non era la mia intenzione e bada bene che per me un gay è una persona al 100% normale...il fatto di "diventare" gay non è inteso come qualcosa di patologico o sbagliato...semplicemente credo che quando nasci non sei niente (non sei etero, non sei gay, non sei bisessuale) perchè la tua mente è ancora una pagina bianca, poi puoi svilupparti in un modo o in un altro o in un altro ancora in base alla tua esperienza ma non intendo mica dire che se cresci in un ambiente sano cresci etero mentre se c'è qualcosa che non và cresci gay...non intendo assolutamente questo...conosco persone eterosessuali cresciute in ambienti devastanti e persone omosessuali cresciute in ambienti sanissimi. Non lo vedo assolutamente come un qualcosa di negativo o di intoppo...semplicementi nasci che non sei niente poi in base al tuo percorso sviluppi il tuo orientamento...e nel fatto che l'orientamento omosessuale sia un orientamento di minoranza secondo me non significa che sia sbagliato...è semplicemente una cosa che statisticamente capita meno frequentemente...la metto più o meno allo stesso livello di nascere biondo in calabria...beh si può capitare ma è sicuramente meno frequente che in Svezia...c'è qualcosa di sbagliato nel nascere biondi in Calabria? mmm non credo

 

Per il discorso del luminare ti spiego nuovamente il concetto...io lo considero un luminare perchè è una persona di una cultura enorme e che in meno di un annetto mi ha aiutato a risolvere un'infinità di problemi, quindi questa è l'idea che mi sono fatto di lui...poi però ragiono con la mia testa e traggo le mie conclusioni che possono anche andare nella direzione opposta alla sua perchè non mi piace prendere le cose che mi dice come la verità rivelata dalla madonna scesa in terra e perchè in finale l'ultima parola voglio che rimanga sempre e comunque mia

 

ciao

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