Fenix73 Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Leggete questa http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=127821 Ora certo che se sento a stò esserere, il mio essere cattolico subisce una battuta di arresto. E pensare che un minimo di apertura al preservativo mi faceva vedere un barlume in fondo al tunnel... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Ok, l'Omosessualità è una "prova"... Una "prova" come molte altre... Ma quali sarebbe le altre "prove"? "Essere paraplegici" immagino sia una prova; ma se l'omosessualità è una malattia come fa a essere "moralmente sbagliata"? Io una malattia moralmente sbagliata non me la immagino. Forse non pensava a una malattia, forse pensava a qualeche altra "prova". Ma sul serio non mi è venuto in mente nulla che potesse essere sia una "prova" sia una "cosa immorale"... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDeLys Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Che idiozia!!! La castità è contro natura, povero vecchio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
simply_dreamer Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Leggete questa http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=127821 Ora certo che se sento a stò esserere, il mio essere cattolico subisce una battuta di arresto. E pensare che un minimo di apertura al preservativo mi faceva vedere un barlume in fondo al tunnel... aspetta e spera... :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fantom Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 l'esempio del paraplegico è azzeccato: uno sulla sedia a rotelle vive la sua vita come una grande sfida, gli viene riconosciuta la malattia percependo un assegno di invalidità, può fare le paraolimpiadi senza sentirsi dire che è sbagliato perché deve vivere con dolore il suo stato. Chi considera l'omosessualità una malattia allora dovrebbe farci percepire anche a noi un assegno di invalidità! perché io devo essere malato e pagare le stesse tasse che paga un cittadino normale? e vivere il mio stato con dolore? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
R.POST Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 immagino si potrebbe dire che i gay possono sempre "guarire" a differenza dei paraplegici Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 ma secondo me è una scelta voluta quella di parlare prima dell'uso del preservativo, in modo da dare una parvenza di apertura, e poco dopo uscirsene così. comunque: niente di nuovo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Ecate Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 immagino si potrebbe dire che i gay possono sempre "guarire" a differenza dei paraplegici Eh ma infatti su ragazz* dobbiamo ammettere che il papa ha ragione!!! (ovviamente sono sarcastica per mascherare la mia rabbia) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niebla Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Secondo me, sinceramente, questa volta il papa (o il suo responsabile di marketing) ha cercato semplicemente di buttare lì la più banale delle provocazioni per alzare un po' di polverone e, magari, vendere qualche libro in più... Detto questo, la contradditorietà con cui viene trattato il tema è palese a priori. Lo è, ad esempio, la preclusione del sevizio sacerdotale per gli omosessuali. Se diciamo che essere gay è una scelta (condizione indispensabili per poter considerare peccato l'omosessualità), sarebbe sufficiente dire che per essere sacerdoti è sufficiente non fare quella scelta. Dal momento che, poi, ai sacerdoti è preclusa qualsiasi forma di relazione di coppia, il problema non dovrebbe porsi affatto. Quando cui decido di essere sacerdote, faccio un voto di celibato e castità. Di conseguenza se io mai avessi deciso di amare gli uomini (scusate il non-sense) o meno, ora decido di rinunciare a ogni forma di amore carnale. Viceversa, vietando alle persone con tendenze omosessuali il servizio sacerdotale si riconosce implicitamente all'omosessualità una valenza non volontaria che, in quanto tale, non può costituire peccato. Ok, si tratta di considerazioni estremamente banali. Ed è proprio questa banalità che mi fa riflettere. Perchè mai una persona colta come il nostro papa presentare delle argomentazione così facilmente contestabili? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Sembra proprio un'operazione di marketing, se non si parlasse di un Papa non ci sarebbe alcun ombra di dubbio, ma un Papa si potrebbe davvero abbassare a tanto? Forse lui no, ma la casa editrice, quella sì. Se così fosse significherebbe che " er sor cuppolone" non tira più al botteghino. Altro che 50mila copie della prima tiratura già vendute, qui si sta usando la finestra su San Pietro per fare pubblicità occulta a un prodotto commerciale che scricchiola. Da notare che in Italia, riguardo l'uso del preservativo, si è tradotto "prostituto" con "prostituta", cioè, la società civile è più bscchettona del Papa! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Sul piano dei contenuti nessuna novità. Sapevamo già il discorso sul sacerdozio proibito ai gay dagli atti ufficiali, come la condanna della pratica omosessuale quale peccato e dell'orientamento sessuale come tendenza moralmente disordinata. La prova a cui il Papa richiama un gay cattolico è quella di non essere gay di non assumere la propria omosessualità ad elemento identitario, ma considerarla una menomazione di identità, di non viverla, di non mostrarla etc. etc. La novità è il fatto di dire queste cose in uno strumento di propaganda agile come un libro intervista e di scegliere di ribadirle in questa forma. Rientra nel complessivo programma comunicativo inaugurato da GPII che vuole una catechesi semplice, fatta di tanti messaggi brevi con spiegazioni semplici e aderenti ad un senso comune etc. etc. Il fatto di ribadire la condanna dell'omosessualità in ogni sua forma e rilievo ecclesiale, in modo puntuale, ci fa capire l'importanza che viene riservata dalla Chiesa Cattolica alla propaganda omofobica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Leggete questa http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=127821 Ora certo che se sento a stò esserere, il mio essere cattolico subisce una battuta di arresto. E pensare che un minimo di apertura al preservativo mi faceva vedere un barlume in fondo al tunnel... :) C'è da dire che nel suo libro-intervista già c'è un'apertura al profilattico (niente doppi sensi, prego ), se poi diceva qualcosa di diverso sull'omosessualità era palese che il Papa fosse stato ucciso e sostituito da un sosia buontempone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
everlook Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Io rimango ancora tristemente sorpreso delle tremende contraddizioni in tutti questi bei messaggi celestiali che il papa ci riserva, e soprattutto della gente che ci crede o, ancora peggio, fa finta di crederci per comodità...mi chiedo, ma sapranno quello che abbiamo passato e passiamo tutt'ora per l'ambiente che hanno contribuito a creare? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Detto questo, la contradditorietà con cui viene trattato il tema è palese a priori. Lo è, ad esempio, la preclusione del sevizio sacerdotale per gli omosessuali. Se diciamo che essere gay è una scelta (condizione indispensabili per poter considerare peccato l'omosessualità), sarebbe sufficiente dire che per essere sacerdoti è sufficiente non fare quella scelta. L'omossessualità è riconosciuta come un'inclinazione contro natura, non scelta, dalle cause ignote. L'atto sessuale omosessuale sarebbe invece il peccato, in quanto scelta di allotanarsi da Dio infatti il papa esorta al "rispetto" di queste creature che vanno contro il volere divino per loro malviagia natura intrinseca. D'altro canto qui viene da chiedersi se davvero questo non sia semplicemente un'idea contraddittoria o una concezione allucinante del concetto di rispetto: davvero crede che si possa rispettare una cosa che sul piano ideologico va odiata? A me pare semplicemente una contraddizione e una scusante per convincere che in realtà stia spronando al rispetto e non al contrario. Segue quindi la negazione al sacerdozio degli omosessuali. Essi quindi sono dei deviati che possono quindi aver scelto di allonarsi da Dio o sono delle creature che sono con questa tendenza (escludiamo l'atto che di per sé abbiamo assodato come peccato) per natura intrinseca o per eventi a loro inevitabili e quindi parte del mosaico divino? La negazione del sacerdozio presuppone prima ipotesi ma l'idea della "tendenza omosessuale" è che gli omosessuali sarebbero tali senza peccato perché colpiti in disgrazia non per loro volere ma per ragioni sconosciute alla chiesa e chiaramente opera divina o umana. Come lo storpio è da compatirsi perché vittima non del suo volere ma dell'opera divina o umana non è anche da compatirsi l'omosessuale che è colpito da disgrazia contraria al suo volere che tende a Dio? Questa negazione dela possibilità di negare l'atto peccaminoso del sesso omosessuale diventa quindi in contraddizione con le teorie cattoliche precedenti. Che dementi non sono nemmeno lineari nei loro ragionamenti da razzisti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brown424 Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Io rimango ancora tristemente sorpreso delle tremende contraddizioni in tutti questi bei messaggi celestiali che il papa ci riserva, e soprattutto della gente che ci crede o, ancora peggio, fa finta di crederci per comodità...mi chiedo, ma sapranno quello che abbiamo passato e passiamo tutt'ora per l'ambiente che hanno contribuito a creare? dubito gli interessi, il loro obiettivo è quello perlomeno di cercare di fare in modo che tematiche inerenti all'etica e alla famiglia siano ancora soggette alle loro direttive, altrimenti cos'altro avrebbero da dire?? C'è da dire che nel suo libro-intervista già c'è un'apertura al profilattico (niente doppi sensi, prego ), se poi diceva qualcosa di diverso sull'omosessualità era palese che il Papa fosse stato ucciso e sostituito da un sosia buontempone sarà voluto correre ai ripari per non perdere i suoi fans più sfegatati, già mi immagino schiere di bigotte intente a stracciarsi le vesti qualora avesse preso delle posizioni così eretiche :)..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
parole_alate Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Ok, l'Omosessualità è una "prova"... Una "prova" come molte altre... Ma quali sarebbe le altre "prove"? "Essere paraplegici" immagino sia una prova; ma se l'omosessualità è una malattia come fa a essere "moralmente sbagliata"? Io una malattia moralmente sbagliata non me la immagino. Forse non pensava a una malattia, forse pensava a qualeche altra "prova". Ma sul serio non mi è venuto in mente nulla che potesse essere sia una "prova" sia una "cosa immorale"... Beh, ma non è l'omosessualità (la "tendenza omosessuale") ad essere moralmente sbagliata, è la sua pratica. Allo stesso modo, per riprendere il tuo esempio, avere la SLA ad uno stadio grave è una prova; decidere di porre fine alla propria vita a causa di questa malattia è immorale (e infatti, lo condannano). (Poi, è vero, la Chiesa non ha mai davvero scelto se considerare l'omosessualità malattia o vizio; se adesso opta per la colpa "moralmente disordinata" è solo per ipocrisia e opportunità.) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
polipet Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 Al limite dell'hot , ma ancora sul tema del libro ingervista del papa, segnalo questo articolo dove si discute della sbagliata traduzione di "prostituta" che sul testo tedesco è "prostituiti" http://www.diritto.net/index.php?option=com_content&view=article&id=6350:per-il-papa-il-condom-e-giustificabile-solo-per-i-prostituti&catid=259:diritto-di-critica&Itemid=176 Mi sembra che ormai non sanno proprio più dove parare ai pasticci che combinano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 in effetti da un po' di tempo quando cercano di correggere i loro errori fanno di peggio eheh Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fran86 Posted November 23, 2010 Share Posted November 23, 2010 il papa dovrebbe inciampare e cadere dalla finestra rimbalzando sul colonnato per poi spiaccicarsi in pubblica piazza... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niebla Posted November 24, 2010 Share Posted November 24, 2010 Ragionando sulle posizioni su omosessualità e preservativo mi pare semplicemente evidente che l'ufficio di marketing vaticano (decisamente efficiente) ha scelto come "clientela di riferimento" la media borghesia. Posizioni inflessibili sull'omosessualità e aperture atte a rendere più agevole la vita al borghese medio vanno evidedentemente in questa direzione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anakreon Posted November 24, 2010 Share Posted November 24, 2010 Il morbo ed il peccato. Caro Alma, ultimo fautore del Cane Celeste, domandi: "l'Omosessualità è una "prova"... Una "prova" come molte altre... Ma quali sarebbe le altre "prove"?". Ogni allettamento ad operare il male, cioè a peccare, è prova, cioè esperimento, onde il dio investiga l'alacrità dell'uomo nell'operare il bene: gli allettamenti sono profferti all'uomo dal demone calunniatore, ma, volendo ben considerare, tutto l'ordine universale e dunque anche il demone calunniatore e le sue malizie sono creazione del dio. Un morbo in sé non è per certo peccato, ma può essere fomite a compir peccati e può pur essere indizio dell'ira divina contro l'insano. Nel caso singolare dell'amor Greco, mi pare che negli ultimi decennii del secolo passato, il magistero Romano sia trascorso, fors'anche temerariamente, dal giudizio di peccato al giudizio di morbo; non di meno, ciò non impedisce che l'atto venereo tra maschi sia tuttavia giudicato per sé stesso peccaminoso, al meno quando l'uomo possa, dirigendo rettamente il suo arbitrio, astenersi dal compirlo, ancorché ne sia morbosamente inclinato. La questione, dunque, ora dovrebb'essere: quando un uomo maschio, morbosamente affetto dal desiderio di compire atti venerei con un altro uomo maschio, possa spontaneamente resistere all'inclinazione morbosa verso tali atti peccaminosi ?. Ma a tale questione la risposta non dovrebb'essere piuttosto proposta secondo la medicina dell'uomo, che imposta secondo la religione d'un dio ?: se è un peccato, si chiami il sacerdote, ma, se è un morbo, non si consulterà il medico ?. In somma, non sarebbe stato più opportuno che Roma lasciasse la dottrina immutata e che i Sodomiti permanessero piuttosto nel peccato, che incorressero in un morbo ?; oppure, concedendo che sia morbo, non sarebbe più opportuno che il sacerdote tacesse e dicesse il medico ?. Per altro, chi non preferirebbe essere stimato piuttosto peccatore, che insano ?: forse chi teme che il peccato rovini l'uomo nella perdizione perpetua; ma non è timore universale. Anakreon. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 24, 2010 Share Posted November 24, 2010 Trovo sia molto efficace il paragone di Parole_Alate. La SLA sta all'Eutanasia come la Tendenza omosessuale alla sua Pratica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
polipet Posted November 24, 2010 Share Posted November 24, 2010 Anche io trovo il paragone di parole_alate molto chiaro. Il passaggio da peccato a malattia in realtà, all'interno dei meccanismi perversi di questi teologi da 4 soldi, è un passo in avanti. Infatti nasce dal riconoscimento che l'omosessualità non è un difetto di volontà, ma in una qualche modo è un difetto di natura, quindi in natura. Il passaggio da malattia a prova è ancora un passo in avanti per queste mezze calzette del sillogismo. Infatti la mattia prevede una cura (da cui le infami terapie riparatrici), ma col passaggio da malattia a prova siamo al riconoscimento che l'omosessualità è una malattia inguaribile (come fa implicitamente notare parole_alate). Quindi un passo in avanti. Sono arrivati sull'orlo del precipizio. il prossimo passo sarà inevitabilmente che le persone omosessuali possono vivere felici. Ci vorranno forse 20 anni, ma ormai sono li, sull'orlo. Salva l'eventualità che i Legionari di Cristo prendono il sopravvento e ritornano a dire che è peccato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 25, 2010 Share Posted November 25, 2010 No Polipet, su un piano politico non è un passo in avanti. Quando noi interpretiamo un documento o una presa di posizione Vaticana dobbiamo sempre distinguere il profilo teologico da quello politico, alla luce della pretesa della chiesa cattolica di fare politica, cioè di permeare la legislazione degli stati della cd. Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. La chiesa sa benissimo che l'argomento "peccato" non è spendibile in ordinamenti democratici pluralistici, perchè si rivolge solo ai fedeli. Dire che l'omosessualità è una prova, significa dire che è una tentazione permamente al peccato ( in pensiero, parole, opere e omissioni etc ) significa dirlo in modo apparentemente inclusivo, come se esistesse una pastorale anche per i gay cattolici. Mentre dire: sono dei peccatori incalliti brucieranno all'inferno, suonerebbe decisamente male. Ma c'è un vero passo avanti? A me non pare...c'è la scelta di una forma di comunicazione più efficace Dire che l'omosessualità è "contro natura", andare cioè all'essenza del precetto eteronormativo della Bibbia ( andate e moltiplicatevi ) significa invece richiamarsi all'esistenza di un Ordine Morale Naturale, che vale per tutti, fedeli e non fedeli. Un ordine che legittima leggi che escludano ogni riconoscimento di ciò che, in quanto innaturale, non può essere riconosciuto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marty23 Posted November 25, 2010 Share Posted November 25, 2010 sarà voluto correre ai ripari per non perdere i suoi fans più sfegatati, già mi immagino schiere di bigotte intente a stracciarsi le vesti qualora avesse preso delle posizioni così eretiche ..... hehehe quoto mica il ppa può perdere le schiere dei suoi seguaci...mi son allontanata tempo fa dal mondo cattolico e non me ne sono mai pentita,una simile chiusra mentale non dovrebbe essere accettata....la colpa comunque non è del papa, che a modo suo fa il suo lavoro(che pensi pregare piuttosto che giudicare), ma di coloro che lo seguono e gli danno ascolto.....il papa condanna l'omosessualità...ma i cattolici chi li condanna? non è stato forse loro insegnato a non giudicare gli altri? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
polipet Posted November 25, 2010 Share Posted November 25, 2010 @Hinzelmann hahahahah, si hai ragione tu! Non fa una piega Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
doriangray Posted December 6, 2010 Share Posted December 6, 2010 ...io non capisco perchè allmeno i non credenti\praticanti ovvero coloro che per SCELTA devono seguire le norme e i dogmi della ccar (per cui non piangersi addosso per gli scivoloni del papa! lui fa il suo mestiere,brutto, ma qualcuno deve farlo, se nongli va liberi di CREDERE altrove, ci sono un sacco di chiese cristiane evangeliche protestanti molto più moderne adatte e pronte ad affrontare i temi dei tempi) ma un pò di informazione scientifica giusto per controbattere non guasterebbe ho cercato in vari siti libri riviste ecc ecc la cosa interessante è che ci si è posti una domanda logica dal punto di vista evolutivo, ovvero se i gay non si riproducono e considerando che l'omosessualità è presente in ogni specie, come mai questo gene, apparentemente dannoso per la specie è ancora presente? contravvenendo a tutte le leggi sulla trasmissione dei cromosomi in cui sono presenti alleli recessivi? gli etologi si sono messi a fare ricerche e sembra con ottimi risultati una prima ipotesi è che in realtà la presenza di un 5% di omosessuali nella comunità studiata favoriva la riproduzione di soggetti più forti in quanto li privavano di sfidanti, inoltre si è visto che è legato anche al gene "dell'altruismo" (che è dannosa per l'individuo ma utile per la specie) in qualche modo l'omosessualità all'interno della comunità studiata ne diminuivalo stress da competizione sessuale se pur ho riportato malissimo queste ricerche (una delle quali l'ho letta su Focus,quindi semplice semplice visto che l'ho capita anch'ioo!!!) inutile ribattere con filosofia mitologia o pretendere chissà quale comprensione da parte della chiesa siamo mille anni avanti: mentre loro ancora parlano di peccato e di morale dalla parte razionale cominciano ad arrivare le risposte quelle che anche noi vogliamo e non ci hanno mai dato by Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 7, 2010 Share Posted December 7, 2010 come mai questo gene, apparentemente dannosoper la specie è ancora presente? Semplicissimo: non è un gene. Non c'é un gene per l'omosessualità, come non c'è un gene per essere leghista. visto che è legato anche al gene"dell'altruismo" (che è dannosa per l'individuo ma utile per la specie) Se ti leggesse Dawkins ti mangerebbe vivo :) Il fatto che io sia gay favorisce la riproduzione di mio fratello o quella di mio padre o quella di mio figlio? Se la risposta è "no", questo gene non si riprodurrà. Come è allora possibile che si riproduca? La risposta è semplice: "non è un gene". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrej-Bolkonskij-95 Posted December 7, 2010 Share Posted December 7, 2010 Io mi chiedo se ci sia ancora gente che presta veramente attenzione a ciò che dice quell'uomo. Insomma, l'essere cristiani è out e, purtroppo, se se ne va via la credenza in un'entità superiore, tuttavia rimangono i preconcetti acquisiti. Tutto ciò secondo le mie personalissime esperienze. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted December 7, 2010 Share Posted December 7, 2010 Beh, Almadel ma non porta alcun svantaggio alla riproduzione, anzi aumenta il numero di femmine per maschio. Quindi l'ipotesi genetica non è da scartarsi. Per altro come fanno delle malattie genetiche ereditarie ad esistere ancor oggi? Tiro ad esempio fuori la Fibrosi Cistica, che oltre a provocare enormi problemi ad entrambi i sessi e quindi diminuire notevolmente le probabilità di accoppiamento, rende al 98% l'uomo sterile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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