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Il classico amico / non amico


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Ciao a tutti.

Vengo a voi a chiedere consiglio su una situazione che non mi è affatto chiara.

 

Dunque, ho conosciuto qualche tempo fa, inizio novembre o giù di li, un bel ragazzo nella mia zona, più o meno della mia età (36). L'ho beccato al volo su un sito di incontri ma essendo a pochi km da dove vivo, e per "ispirazione" non siamo stati li a chattare, ci siamo incontrati a prenderci un aperitivo e via.

 

E li è nato un bel feeling, nonostante un inizio un po' freddo, e ci sta, visto che non c'è stato il filtro di qualche parola prima. In questo momento di gelo iniziale ci sono state le "dichiarazioni di rito": lui è appena (beh, da giugno) uscito da una storia che lo ha sfiancato, io ancora in fase di comprensione del mondo gay e di me stesso ... Le mani avanti, insomma.

 

Siamo usciti dal primo incontro con le basi di una buona amicizia, mentre a livello.. incontro/relazione.. boh, si è creata una sorta di distanza, probabilmente voluta anche dalle situazioni presenti.

 

Con questa persona ci siamo continuati a sentire e a frequentare in maniera discretamente intensa, sai aperitivi ogni tanto, messaggini, telefonate, e il livello di amicizia, di intimità e di confidenza è aumentato di un po'... ma sempre con grande cura di non andare oltre a una data soglia..

 

Intanto il mio mondo è andato avanti, ho completato tutta la via crucis di cose precedenti, ho avuto giornate complicate e lui è stato sempre li, quando lo chiamo lui se può c'è, si esce etc. Una bella amicizia insomma..

 

Una amicizia a cui tengo molto e che non voglio perdere.

 

Il massimo però si è avuto martedì scorso. Ho avuto, sia lavorativamente che emotivamente, delle giornate PESSIME, sfociate in un classico momento di profonda crisi. Ci sentiamo, gli dico che avevo bisogno di coccole e se aveva voglia di uscire ero a sua completa disposizione e che non avrei preso nessuna iniziativa di nessun genere, frase esplicitamente ambigua e sufficientemente allusiva perchè.. perchè come dire bisogna anche capire dove si sta andando.

 

Ora lui ne tanto ne quanto si è curato di liberarsi dei suoi impegni, mi ha portato a cena e poi mi ha invitato a casa sua, ma per far nulla se non chiacchierare, vedere xfactor e così. Tra noi, sul divano, e anche prima a cena, grande conversazione anche piccante (si è parlato di perversioni e feticismi ) la sensazione di comodità ma ancora una leggerissima distanza, rotta da qualche sporadicissimo contatto e segnale ma niente di chiaro o allusivo, e anche una certa minima tensione sessuale, come dire "non mi avvicino a darti una pacca come un amico perchè.."

 

Distanza che lui non aumentava ma neanche andava a chiudere. E io sinceramente, aldilà della stanchezza psichica che avevo, mi sono anche, come dire, preoccupato di non andarlo a forzare in nessun modo... dopotutto gli avevo detto e ribadito che era una serata in cui lui prendeva le iniziative, siamo a casa sua, l'inesperto dopotutto sono io..

 

Al che poi dopo un paio d'ore è arrivato il suo coinquilino, anche lui gay, ci siamo messi a chiacchierare in 3 e insomma la questione un po' si è bloccata li.

 

Sia chiaro, la serata è stata per me bellissima, un massaggio al mio ego dolorante. Una serata però ambigua. Disponibilità, coccole, affetto da coppia datata, nessuna iniziativa di altro tipo se non sguardi, accenni, piccoli tocchi, molto esitanti.

 

Insomma, la sua occasione di farsi avanti l'ha avuta tutta e non l'ha sfruttata. E' anche vero che era la prima volta che mi invitava a casa sua, ma comunque non siamo adolescenti.

 

Io tengo molto alla sua amicizia. E' una persona molto molto cara. Il fatto che poi sia anche una personcina estremamente godibile dal punto di vista fisico non ci sta male, è chiaro. Ma è la persona che mi piace.

 

Stasera ci vediamo di nuovo. L'ho sentito e dava per scontato che ci si rivedeva di nuovo...

 

Adesso, parliamoci chiaro. Io sono single, lui è single. Lui è u bel guaglione e un po' per piacergli gli piaccio. Affinità ci sono. Problematiche di tipo "fisime sul sesso" non ce ne sono in lui e neanche in me, almeno per quello che può venir fuori da conversazioni.

 

Mi invita ad uscire con lui e "solo" con lui, ma non si preoccupa di farmi vedere dai suoi amici (ecco, a differenza mia..).

 

Lui non ha preso grandi iniziative, ma è un tipo ricettivo, che aspetta per dare ma che evidentemente anche per il suo momento, non si lancia. Insomma, non è il maschio alfa etc. E io dopotutto, un po' attivo lo sono ma non ho preso grandi iniziative se non qualche suggerimento qua e la che lui ha sicuramente colto perchè non è stupido.

 

Però non è che c'è questa evidenza di coinvolgimento emotivo. Uno poi vede nell'altro quello che vuol vedere, è chiaro, quindi bisogna starci attento in un senso o nell'altro.

 

E' anche chiaro che lui ha paura di farsi coinvolgere in un'altra storia. Per quanto mi riguarda, io non so bene se sono in grado di reggere una relazione solida..

 

D'altro canto, se si rimane così a distanza, la magia alla fin fine finisce, nasce la consuetudine e temo che entrambi poi finiamo per guardare altrove, il che è una possibilità in un certo senso, ma è anche una occasione persa di una buona relazione comoda in un altro.

 

Comunque sia, se qui qualcuno deve muoversi, a meno di colpi di scena, sono io.

 

Al che la domanda. Voi, al mio posto, cosa fareste stasera?

 

a) lascereste il pallino comunque a lui, perchè dopotutto a me va bene in tutti i casi e quindi lascio che sia lui che si prenda tutto il tempo che ha bisogno per elaborare, con il rischio di far fallire tutto? così è come ho fatto finora.

 

:look: prendo io l'iniziativa e senza mettergli pressione sposto l'interesse della relazione verso un possibile alternativo percorso, anche fosse solo parlandone tipo "ma alla fine ti attizzo almeno un poco?" aprendo i giochi e così via con il rischio però di perdere l'amicizia? così come una persona matura farebbe, confidando nell'intelligenza di entrambi per non rovinare tutto, ma il rischio è notevole e soffrirei molto a perdere la sua amicizia.

 

c) aumento le mie allusioni e i miei contatti senza fare una azione definiitiva, in modo che lui possa essere spinto più facilmente a prendere delle decisioni in merito? questa via di mezzo ha i pregi e i difetti di entrambe le altre opzioni e pur se sembra ovvia, mi sembra un po' debole come strada..

 

d) ??

 

A voi, per i vostri consigli. Grazie.

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/15756-il-classico-amico-non-amico/
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quando ce n'è si sente l'elettricità nell'aria... bando alle ciance facciamoci avanti! non si rovina di certo l'amicizia per un tentativo di abbordaggio. ma non iniziare a pensare subito a una relazione ecc. ecc. Goditi il momento senza appesantire il tutto. Unica cosa da fare, non chiedere "ti attizzo almeno un poco". Se c'è bisogno di chiederlo, la risposta è no. Ma meglio non arrivare a farselo dire...

Hum,non ho capito bene una cosa.

Hai detto che è una persona con cui hai un ottimo feeling,parlate di tutto o comunque di molto,e che è diventato uno splendido rapporto di amicizia che ti andrebbe bene "anche cosi".

Immagino che quindi la tua paura sia quella di "sforare" provandoci in termini di relazione,e quindi di perdere l'amicizia?

Perchè se cosi fosse,lascia correre,mettere pressione a lui e a te stesso non serve a nessuno.

Ti interessa davvero dove andrà a parare il vostro rapporto,o hai solo fretta.....di che?

@Purospirito@ una botta in amicizia?! O_o

 

ù_ù Comunque, tornando al discorso..

Per la mia poca esperienza, a risponderti mi trovo in panne anche io a dirla tutta  :ghgh:

Penso però che:

1) Dovresti capire che cosa vuoi te da questa persona (come sopra hanno già detto)

2) Riuscire a capire (forse non è facile, premetto) se magari la contentezza che ti da è perché lo consideri una persona importante, che ti è vicino e che ti ascolta ( già tanto oserei dire :S ) vedendolo appunto come un amico, particolare?  Dato che ( penso, ribadisco data la mia poca esperienza) potresti capire se effettivamente ti piacesse per altro che un'amicizia!

 

Non so se son stato confusionario, in caso dì che rispiego meglio, ma sono anche sicuro che tanto anche altri daranno consigli utili :eek:

Devi anche sbatterci un pò di testa tua, per quanto ti si consigli, non sappiamo ciò che senti :beer:

 

:eek:

 

PS: Mi sono appena accorto che hai risposto al mio post ed io al tuo, ne approfitto per dire

Crepi il lupo ù_ù

innanzi tutto grazie per le risposte. Avete letto tutto! uff sono logorroico ultimamente..

 

Mah.. cosa voglio io.. non lo so esattamente. Sicuramente voglio la sua amicizia, ma boh.. siamo forse un pelino sul bordo..

 

Onestamente è un gran bel ragazzo e io ho l'ormone che corre :eek: , un pensierino uno ce lo fa, e non credo ci sia nulla di male.

 

e' una situazione anomala per me.. e anche il momento mio personale non mi rende facile distinguere "il bene dal male"...

 

ma non mi piace agire senza controllo, lasciare che le cose vadano per loro conto mi è complicato.

Ma al "conchiudimento"? 

Che te lo vuoi fare si è capito...  e ritorniamo come sopra: Una botta in amicizia...

 

Ma poi vuoi che la vostra amicizia continui su questa riga o evolva in qualcosa di più?

Se dici davvero di trovartici più che bene allora aspetta di poter far nascere un bel sentimento... e nel momento che senti che la cosa è ricambiata o almeno non è osteggiata provaci... così almeno capisci se è solo attrazione o ce dell'altro!!!  :eek:

No, non si tratta di seghe mentali. Si tratta di capire delle cose.

 

In realtà stasera siamo usciti insieme, mi ha voluto preparare la cena, per dire, ed è stato piacevole e tenero, anche se ho capito che vuole stare con me ma non vuole darmi spazio per un tentativo di evoluzione al momento. E' stato chiaro con il suo agire. Preferisce rimanere li al bordo tra amicizia e qualcosa in più. O forse sono io che do segnali in questo senso. Forse anche io voglio rimanere li.

 

Probabilmente entrambi abbiamo bisogno dell'altro in questa maniera e di tempo.

Una amicizia è sempre un dono del cielo. Questa amicizia è nata in maniera paradossale (e questo è un messaggio a chi si scandalizza tanto per i siti di incontri...), e la prendiamo com'è.

 

Vedremo come va..

Mi sembra in effetti che abbiate chiarito la vostra posizione già dal principio. Da un lato vi siete conosciuti in un sito d'incontri, che tendenzialmente prelude a qualcosa di più di una amicizia, dall'altro avete avuto buona cura nel segnare le distanze durante il vostro primo incontro (l'aperitivo). Dunque la vostra è una relazione amichevole, ma con la consapevolezza di base che in fondo "non si sa mai". Avete quasi fatto un patto, vi siete chiesti reciprocamente del tempo.

 

Io a questo punto in effetti ci andrei piano, ma senza censurare dei pensierini in più e qualche spontanea mossa più affettuosa :eek:

In fondo vi conoscete da meno di un mese...

E' molto positivo che tra voi sia nata una amicizia. Un po' imprevista, un po' stramba vista la situazione in bilico, ma è stata davvero una buona cosa.

A te questo ragazzo piace, cioè, ce lo hai fatto il pensierino, ma ovviamente sei combattuto sul da farsi, anche perché lui non da segnali in quel senso lì..

Io condivido il non voler essere ciechi e farsi trasportare da quello che si sente al momento, perché ci sono momenti e momenti, e non sempre la cosa più giusta è agire appena si sente l'impulso. Per fortuna siamo in grado di ragionare e valutare i pro e i contro.

 

E' anche vero, però, che a volte le cose si lasciano morire lì perché ci prendiamo troppo tempo per pensarci su, o comunque siamo condizionati da ciò che vediamo/sentiamo/proviamo a caldo.. Quindi, hai valutato l'ipotesi della via di mezzo? Cioè non buttarti a pesce, ma neppure continuare "passivamente" l'amicizia. Provare a vedere se lui in qualche modo prova qualcosa verso di te, senza però rischiare troppo.

Mah, forse la chiave di volta di questo incontro potrebbe essere

quella di vivere la cosa con rilassatezza, rinunciando ad ogni risolutezza.

 

Forse entrambi condividete il problema di voler apparire sciolti nelle

relazioni interpersonali, per proiettare su situazioni esterne ( da chiarire,

da determinare ad ogni costo ) una fondamentale insicurezza interiore.

 

La rilassatezza invece è una perdita di tensione che potrebbe essere

per entrambi salutare. Occorrerà poi condividere delle esperienze che

facciano da catalizzatore dell'interesse, cioè rivalutare le situazioni esterne.

Non sono abituato a non pensare, almadel.. lasciare che le cose vengano come vanno mi è innaturale come respirare sott'acqua..

Evidentemente è il momento di imparare a farmi crescere le branchie...

 

E si, hinzelmann hai le tue ragioni, almeno da parte mia la cosa è un po' così. Ed è una situazione arrivata prendendomi in uno stato di profondo scombussolamento da precedenti situazioni, per cui mi coglie anche un po' con la voglia di calma..

 

E' che tutto è profondamente insolito. Come del resto ogni cosa che mi sta succedendo ultimamente. Quindi faccio fatica a capire la giusta direzione...

Se sarai tu a fare il primo passo non cadrà certo il mondo. Non penso se alla fine la tua mossa di rivela "sbagliata"il vostro legame si spezzerà. Da quello che hai scritto credo che sia una bella amicizia.

Mah, forse la chiave di volta di questo incontro potrebbe essere

quella di vivere la cosa con rilassatezza, rinunciando ad ogni risolutezza.

 

 

FORZA SUPERKORIO!!! :eek:

Dato che non sei uno che non riesce a non pensare, proprio come me >_>  , mi viene da pensare ad una cosa...che forse farei al posto tuo!

Con molta calma, garbo e delicatezza, in un momento tranquillo vi sedete sul divano comodi.....ti prendi coraggio e parli della cosa con lui  :eek:

Magari...potresti risolvere!

è un'idea ...poi vedi te se fosse possibile o no quest'idea!

  • 1 month later...

Ok, oggi è il 30, domani non penso di essere collegato quindi.. boh, riesumo questo post per me e come forse una storia buona per altri, come augurio di buon anno.

 

Credo Barduffola ha riesumato il mio post di "ingresso" in questo forum, il 7 di giugno di quest'anno. Solo 6 mesi fa, eppure è un mondo e un tempo che sembrano essere lontanissimi. E mi è ritornato in mente questo post, di come certe cose accadono, di come certe cose si evolvono, di quello che può succedere.

 

Fino al 7 di giugno, pensavo sinceramente di essere un "diversamente innamorato", visto che era per me impossibile valicare la soglia di illogica follia che separa due persone tra "l'avventura" e "la relazione".

 

Io e Oscar oramai siamo insieme. Alcune parole non "possono" essere dette, ma a volte non ce ne è un gran bisogno, conta cosa succede e come si vive la situazione.

 

Ci vogliamo molto bene, stiamo molto bene insieme, e siamo coinvolti molto più di quello che entrambi avremmo pensato solo.. solo un mese fa.. incredibile. E' passato solo un mese eppure sembra di nuovo un altro universo.

 

E sono felice di dirlo, e di urlarlo al mondo. Magari domani (beh, magari domani no, almeno dopo capodanno.. ;) ) la mia storia con Oscar finirà, ma comunque rimarrà solo come ricordo positivo nella mia vita.

 

La certezza, ovvero, che anche a 39 anni, anche magari non bellissimi, anche se un po' complicati, ottusi, bloccati sentimentalmente, incerti sessualmente.

 

Anche in queste condizioni c'è spazio per rinascere a nuova vita, risorgere e vivere un po' di felicità. Ricominciare, buttare all'aria la ruggine di tante, troppe fisime mentali, e concedersi di guardare a 10cm di distanza il bel viso del proprio compagno, meravigliarsi della sua bellezza, sorridere e vederlo sorridere e sentire che, realmente, il tempo non ha nessuna importanza.

 

Con questo augurio, forse un po' presuntuoso, ma cazzo, una volta che sono felice io lo voglio urlare a tutti..

 

Con questo augurio per tutti, di vivere al meglio la propria vita, vi saluto per uno splendido 2011

 

Ido

A parte il mio nick storpiato, ma a questo ci ho fatto il callo (scherzo, korio) sono felicissimo del tuo percorso personale che, avrai abbondantemente compreso, ho preso come spunto incoraggiante per me stesso... Questa infatti la ragione per cui ho rispolverato l'altro tuo post di giugno. Mi viene facile identificarmi nella tua storia per mille motivi, dall'età, alle incertezze, al prevalere della parte razionale. Il mio augurio personalissimo di un felicissimo 2011 e di anni avvenire ancora più densi di gioia, amore e complice condivisione.

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