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Sondaggio sulla moralità


Bromuro

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Io voglio capire una cosa, se poteste scegliere di potervi arricchire alle spalle di altri, che quindi finiscono in miseria, lo fareste oppure rinuncereste in tutto, o in parte, a questa ricchezza perché in qualche modo provate pietà per chi vi sta attorno?

E se queste persone a cui lo mettete in tasca fossero dei vostri parenti o amici cari?

 

Poi vi spiego il motivo di questa domanda, ora non ho tempo. :-)

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Non nego che probabilmente sarei tentato, però non penso di riuscirci, mi sentirei troppo in colpa poi.

 

E se queste persone a cui lo mettete in tasca fossero dei vostri parenti o amici cari?

Non ho capito, intendi se le persone che mandiamo in miseria fossero amici o parenti? A maggior ragione, la risposta è sempre no!

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Non capisco che cosa intendi provare con questo test di una domanda sola, ma la mia risposta è sì. Sì sarei disposto a turlopinare defraudare e arricchirmi in vario modo a scapito di chi capita fuorché a quella ristetta cerchia di amici e parenti affezionati per i quali, in quanto tali mi sarebbe ovviamente impossibile.  :ok:

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Si, certo.

Mi sento un po' una persona orribile a rispondere così, ma ne faccio una questione di fiducia: c'è da essere sicuri che le persone che farei finire in miseria, ora risponderebbero "no"?

Seguendo lo stesso ragionamento la risposta su "parenti e amici cari" vien da sé.

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Ok ora vi spiego tutto :look:

L'altro giorno mio babbo mi porta a un convegno per giocare in borsa dove c'è questo tizio che praticamente ti racconta come si è arricchito, il che è un po' una contraddizione, diciamo che vuole infinocchiare la gente perché vada ai suoi convegni. Ad ogni modo viene fuori che questo qua si è arricchito speculando sul disastro della British Petroleum nel Golfo del Messico, sulla caduta delle borse in Grecia e ora sulla crisi in Irlanda.

 

Oggi a pranzo ne parlo co' i' mi' babbo e gli dico che secondo me quell'uomo è uno stronzo (eufemismo) e che manca totalmente di una morale degna di un essere umano rispettabile (parere mio).

Lui mi comincia a dire che la mia mentalità è sbagliatissima, che io non andrò mai avanti nella vita, e cose di questo genere, tentando palesemente di far presa sulla mia psicologia. Mi dice che faccio 'il signorino' (?). Al che mi incazzo veramente e gli dico che lui 'non ha un ca<<o di valori' e che per me è un po' una merda dal punto di vista umano.

Poi mi fa un discorso strano sulla famiglia, mi dice che chi ti si ritorce contro sono sempre i parenti più stretti, cosa che mi ha fatto cadere la stima in lui a zero; vuol dire che è arrivato a dubitare della lealtà di chi gli sta attorno? Dice poi che se questo tizio non avesse speculato su quei disastri, lo avrebbe fatto qualcun altro (il che è vero ma è troppo facile giustificarsi così).

 

Mio padre a 55 anni suonati è praticamente solo, non ha amici e vive per il suo lavoro e per giocare in borsa (guadagnasse almeno...). Meditando sulla sua posizione oggi pomeriggio sono arrivato alla conclusione che evidentemente, essendo lui solo, non gliene frega nulla degli altri e che quindi, secondo lui, è lecito arricchirsi alle spalle degli altri, anche se questo vuol dire perdere chi ti sta vicino.

 

Il mio pensiero è invece opposto. A me non me ne può fregare di meno di diventare un riccone con i milioni in banca (il che non vuol dire che io non voglia avere un reddito rispettabile); metto davanti a questa cosa le persone che ho attorno, specialmente la famiglia. Penso che mio padre rimarrà sempre più solo; anche se si arricchisse rimarrebbe in fondo infelice. La stessa cosa penso di quella specie di uomo che c'era a questa pseudo-conferenza.

Sarò un coglione, non diventerò mai ricco ma chi se ne frega, sinceramente preferisco non arricchirmi che essere come il tizio della conferenza. Lo dico proprio davvero.

 

Non so se avete risposto sinceramente ma volevo vedere come la pensavano gli altri in merito alla questione. Purtroppo nella vita, nel capitalismo, valgono le leggi della natura, c'è sempre uno più forte che schiaccia il più debole, se ne lamentavano i grandi poeti del XIX secolo e se ne lamenta la gente tutt'oggi. Non cambierà il mondo perché io la penso così ma detto sinceramente, non me ne frega proprio niente, sono fatto così e mi va benissimo, fattacci miei, mi ritroverò male, che devo fare, diventare uno stronzo di prima categoria? 

Forse è vigliaccheria, oppure è perché sono stato cresciuto con questi valori, non lo so ma per il momento sono fermo sulla mia idea.

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Non ho capito, intendi se le persone che mandiamo in miseria fossero amici o parenti? A maggior ragione, la risposta è sempre no!

Entrambi :D

 

Non capisco che cosa intendi provare con questo test di una domanda sola, ma la mia risposta è sì. Sì sarei disposto a turlopinare defraudare e arricchirmi in vario modo a scapito di chi capita fuorché a quella ristetta cerchia di amici e parenti affezionati per i quali, in quanto tali mi sarebbe ovviamente impossibile.  :ok:

Non voglio provare niente, era solo per capire se sto male io o se c'è chi la pensa come me. :look:

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certo che si!! è inutile dire di no. io lo farei, e forse la mia famiglia lo fece (??). (idem per i famigliari che litigano per l'eredità e io ne ho viste delle belle)

non ci vedo niente di male.

sarà un discorso egoista ma...prima penso a me e alla mia famiglia poi...il resto si vede.

 

almeno sono sincero. diciamo che quelli che rispondo no o assolutamente no è solo perché non gli si è presentata l'occasione.

 

intanto quel tizio e la sua famiglia ora vivono in una situazione di tranquillità (o immensa) economica. mentre alcuni di noi continuiano a vivere con l'acqua alla gola perché non arriviamo a fine mese.

 

forse in questo momento non lo farei perché non mi posso lamentare delle mie (intese famigliari) ricchezze (ah che parolone) ma nel futuro certamente.

 

se ti si presentasse l'occasione tu non lo faresti??

poi ogni cosa ha un limite: una nostra conoscente ha guadagnato 100'000€ usando come 'arma' dei bambini e questa è la cosa più brutta che potesse fare.

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Lollone è vero, a me non si è mai presentata l'occasione ma non me la vado neanche a cercare. Come ti ho detto non mi interessa diventare milionario per il momento, ho ben altre priorità. Chiaramente, come ho già detto, un reddito rispettabile è sempre il benvenuto.

 

forse in questo momento non lo farei perché non mi posso lamentare delle mie (intese famigliari) ricchezze

Se se, ti manca l'occasione!! :look:

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Da come avevi aperto credevo fosse molto meno seria la tua discussione.

Comunque credo di no, sono sempre stato una persona molto onesta.

Bromuro90, mi fa piacere vedere che c'è qualcun altro della mia generazione che disprezza questi comportamenti.

A quanto ho potuto sperimentare, si sta sempre piú diffondendo l'atteggiamento opposto: onesto vuol dire fesso. lollone95 è l'esempio di come per molti di noi la disonestà sia ritenuta qualcosa di cui vantarsi.

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lollone95 è l'esempio di come per molti di noi la disonestà sia ritenuta qualcosa di cui vantarsi.

mi sembra che il mio discordo sia già stato fatto anche da qualche altro utente. te la prendi con me perchè sono il più piccolo? (scherzo eh  :look:).

 

non è un motivo di vanto, è l'assoluta verità. io scrivo quello che penso.

e poi mai giudicare perchè potrebbe essere che nella vita tu dovrai usare mezzi illeciti per guadagnare e se vedrai tuo figlio (sempre se vuoi figli) che ti chiede delle cose e tu non riesci a dargliele e ti senti male vedrai che ci farai più di un pensierino.

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se sapessi che mio padre avesse usato mezzi illeciti mi farebbe uno schifo ben superiore alla delusione di non aver avuto qualcosa di troppo costoso

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adesso ti fa più schifo!

torniamo indietro negli anni e la faccenda cambia un po'...forse non ve lo ricordate perchè ormai siete molto grandi e avete rimosso dei ricordi ma io me lo ricordo bene. e questo non significa che io sia viziato.

 

ma perchè nasconderci dietro un filo d'erba??

 

(basta di predicare bene e razzolare male)

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BruisePristine

torniamo indietro negli anni e la faccenda cambia un po'...forse non ve lo ricordate perché ormai siete molto grandi e avete rimosso dei ricordi ma io me lo ricordo bene. e questo non significa che io sia viziato.

in parte hai ragione.. cioè è brutto essere un bambino e non avere le possibilità economiche di aver le cose che sono di moda al momento, i giochi o cose simili.

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Non so a chi ti riferisci Lollone ma io non voglio fare la predica a nessuno. Ho aperto questo post per riuscire a capire se il mio pensiero è da idioti oppure è condiviso.

La morale me la tengo per me, se condividi bene, mi fa molto piacere; se no amici come prima, ci si vuole sempre bene. :look:

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tornando indietro negli anni faccio fatica a sopportarmi visto che ero davvero un rompiscatole ogni qualvolta volessi avere qualcosa, ma neanche da bambino avrei di certo voluto che i miei genitori andassero a rubare per accontentarmi, allo stesso tempo non mi posso lamentare ne prima ne ora perchè hanno sempre cercato di accontentarmi ogni volta che potevano/possono........

 

rispondendo alla domanda no, avrei i sensi di colpa  :look:........

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BruisePristine

rispondendo alla domanda no, avrei i sensi di colpa   :look:........

io penso che ogni situazione è diversa e ci sono infinite possibilità..

cioè se una famiglia fa la fame si attacca a tutto per salvarsi un minimo, stare meglio loro e dare un futuro ai figli.

pure io avrei i sensi di colpa, però se fossi in situazioni economiche precarie (cioè non ho soldi) penso che lo farei e non direi MAI a mio figlio cosa ho fatto.

questo non vuol dire viziarlo.

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se fossi in situazioni economiche precarie (cioè non ho soldi) penso che lo farei e non direi MAI a mio figlio cosa ho fatto.

questo non vuol dire viziarlo.

 

qualcuno inizia a ragionare! ma ci saranno sempre

quelli che diranno: io piuttosto faccio la fame!

è un classico.

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orodeglistupidi

diciamo che quelli che rispondo no o assolutamente no è solo perché non gli si è presentata l'occasione.

 

L'occasione di guadagnare a spese degli altri si presenta troppo spesso nella vita di ciascuno perché la tua supposizione sia fondata.

 

...forse non ve lo ricordate perché ormai siete molto grandi e avete rimosso dei ricordi ma io me lo ricordo bene. e questo non significa che io sia viziato.

 

Un bambino può desiderare qualunque cosa, anche il proprio male. E' preferibile che il genitore lo assecondi nei suoi capricci, anche a costo di danneggiare altri, o è il caso che gli insegni i confini del suo desiderare?

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qualcuno inizia a ragionare! ma ci saranno sempre

quelli che diranno: io piuttosto faccio la fame!

è un classico.

 

Dire che non si scenderebbe mai a simili espedienti per potersi garantire una buona condizione economica mica vuol dire voler fare necessariamente la fame, semplicemente preferirei farlo onestamente, in modo tale da poter dire di essere stato in grado di raggiungere una certa stabilità economica restando in pace con la coscicenza......

 

io penso che ogni situazione è diversa e ci sono infinite possibilità..

cioè se una famiglia fa la fame si attacca a tutto per salvarsi un minimo, stare meglio loro e dare un futuro ai figli.

pure io avrei i sensi di colpa, però se fossi in situazioni economiche precarie (cioè non ho soldi) penso che lo farei e non direi MAI a mio figlio cosa ho fatto.

questo non vuol dire viziarlo.

 

 

certo che cambia a seconda della situazione, se fossi padre anch'io cercherei in ogni modo entro le mie possibilità di garantire un futuro dignitoso ai miei figli, e sarei ancor più contento se in futuroi saranno poi loro in grado di condurre una vita migliore rispetto a quella che gli ho potuto offrire, togliendosi magari ogni sfizio che  magari non sono stato in grado di garantirgli.......

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Il discorso di tuo padre e quello di quella sorta di individuo che ti è stato fatto alla borsa sono i discorsi di questo capitalismo che crea povertà, marginalità sociale e che è criminale di fatto, (ah! e che ha fallito... pure questo particolare non è di poca rilevanza...) il modello che ci dicevano era l'unico possibile, io sono comunista figurati se posso condividerlo, per me la felicità e la gioia stanno nel dialogo, nel confronto nello scambio per il gusto di condividere e non per accumulare o speculare, inoltre essendo pure un artista non riesco proprio ad approcciarmi ai ragionamenti di queste persone.

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Beh, calma un attimo -arricchirsi- a danno degli altri è diverso da -tirare a campare- "rubacchiando" agli altri.

Arricchirsi non è necessario per vivere, avere qualcosa nel piatto da mangiare invece lo è.

 

E questo è anche il mio metro di valutazione riguardo alla domanda iniziale: se uno "ruba" perché non ha voglia di lavorare e vuole farsi la villa con piscina lo giudicherò molto più severamente di uno che "ruba" perché è senza lavoro e ha una famiglia da mantenere.

 

Io personalmente non penso agirò mai nel primo modo e spero di non essere mai costretto ad agire nel secondo.

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Mercante di Luce

Il discorso secondo il mio modesto parere è un po' complesso e difficilmente catalogabile negli "assolutamente".

Non ho mai avuto, al momento, occasioni di questo genere e non ho mai vissuto, come credo la maggior parte di noi, in una condizione di opulenza economica.

La tentazione, probabilmente, ci sarebbe. Un po' come la tentazione di giocare al Lotto, il pensiero di perdere l'occasione della vita eccetera.

Ma raramente agisco di impulso e valutando il tutto capirei che forse la bilancia tra vantaggi e svantaggi non è esattamente equilibrata né inclinata verso i vantaggi, un po' come si capisce solo lucidamente che è altamente improbabile una vincita al Lotto che quindi non vale quell'euro tre volte a settimana.

In fine, credo che risponderei di no, assecondando la mia morale senza nessun rimorso.

 

Si tratta comunque di un problema molto attuale, tutto il meccanismo della corruzione nella pubblica amministrazione (e non solo...) è strettamente legato alla risposta a questa domanda.

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