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Casi (reali o presunti) di molestie sessuali da parte di membri del clero


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Confermo. Nel documentario viene chiaramente detto che il documento fu scritto nel 1962, ma che fu rivisto e riconfermato da Ratzinger nel 2001, quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. La sua responsabilità quindi non è minore per il fatto che non abbia scritto lui il documento originale ma è se mai superiore, perché lo ha riconfermato e ha ribadito la segretezza dei casi di pedofilia, pena la scomunica immediata. Il motivo ufficiale era che la Chiesa doveva svolgere le proprie indagini, mentre quello reale era che così facendo insabbiava tutto per evitare lo scandolo, arrivando a terrorizzare e minacciare le vittime degli abusi.

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il documento è del 62, questo vuol dire che lo fece il "papa buono".Meno male che era buono altrimenti che altro combinava?So tutti uguali sti preti, il più buono andrebbe bastonato come fecero con quel prete polacco pedofilo circa 20 anni fa <(credo che quel cane si chiamasse Popuzko).Diamo la massima diffusione a qeusto filmanto, è un ottimo strumento contro la religione e contro la chiesa.

si calcola (sulla base di arresti ecc) che la pedofilia nel nostro paese veda responsabili il 4% dei preti, con probabili correzioni verso l'alto. Magari poi scopriamo che è come in Brasile: il 10% del clero.Il 70% dei sacerdoti sarebbero omosessuali, e il 50% praticanti.E poi questi hanno il coraggio di fare la morale agli altri?Quando hanno un papa che copre i pedofili ma si circonda di gay (cercate in internet mons. Franco Camaldo detto Jessica, tanto per fare un nome........e cercatelo anche su "immagini" e stupitevi pure).
Riporto la prima parte del post di Rigoletto. Il seguito è stato rimosso (n.b. non cancellato, ma spostato nel topic a parte) a causa della flame provocata

Intanto la rai ha comperato il filmato e probabilmente lo trasmetterà.i filopedofili (perchè questo oramai sono i preti) stanno scegliendo la strada dello scontro duro.Hanno scelto di definire un bluff quel filmato, e magari tenteranno di spostare l'attenzione su altri argomenti.Manteniamo alta la tensione su qeusto argomento, magari è la volta buona che le vittime italiane della pedofilia trovino il coraggio di accusare i loro aguzzini.Abbiamo una buona occasione, grazie a questi scandali e a un papa tanto goffo quanto cattivo, di dare un colpo micidiale alla chiesa e al cristianesimo.

Tra enormi difficoltà, si sta scoprendo un "vaso di pandora" anche in Italia...Il silenzio è sacro"Quaranta casi noti, molti rimasti nascosti. Le curie italiane difendono il segreto. A costo di non rimuovere i molestatori o denunciare le vittime"http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-silenzio-e-sacro/1438587&ref=hpsp

stasera al tg hanno fatto vedere il reportage sull'arresto di una catena di pedofili (si scambiavano i filmini via computer).Per la prima volta hanno fatto vedere un prete missionario portato in manette, gli hanno beccato oltre 1000 filmini a questo porco.La chiesa lo ha sospeso a divinis, ma questo non ci deve fregare più di tanto, sono cose interne ad una organizzazione socio-politica . pure io verrei espulso da arcigay se facessi il pedofilo, ma quello che conto è che non si sfugga alla legge e alla giustizia.Eccovi la notizia: notate che ridicolo indennizzo. Negli USA le vittime hanno ricevuto indennizzi per milioni di dollari, tanto che le tonache si sono dovuti vendere tutte le proprietà della diocesi di BostonDon Marco Dessì, ha scelto il rito abbreviato e ha avuto una riduzione di un terzoDovrà risarcire le sue vittime con 100 mila euro ciascunoParma, 12 anni al missionario pedofiloAbusava dei bambini in NicaraguaPARMA - Dodici anni di reclusione con rito abbreviato per don Marco Dessì, il missionario sardo accusato di abusi sessuali nei confronti di minori e detenzione di materiale pedopornografico. Il Gup del Tribunale di Parma Roberto Spanò ha riconosciuto il sacerdote colpevole di tutte le accuse che sono state mosse dalla procura parmigiana. La sentenza tiene conto dello sconto di pena di un terzo previsto dal rito abbreviato con il quale il missionario di 59 anni è stato giudicato. La Pm Lucia Russo, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del comando Provinciale di Parma e ha sostenuto in aule le accuse, aveva chiesto una condanna a 16 anni di reclusione. Le motivazioni saranno depositate entro quindici giorni. Alla lettura del dispositivo, Dessì, presente in aula, non ha avuto alcun tipo di reazione. Ai tre ex ragazzi del coro del Gestsemani, vittime degli abusi perpetrati dal sacerdote e oggi tutti maggiorenni, il Gup ha riconosciuto una provvisionale "immediatamente esigibile" di 100 mila euro ciascuno. I ragazzi si erano costituiti parti civili attraverso l'avvocato reggiano Marco Scarpati, che rappresentava in giudizio anche le associazioni 'Rock no war' di Modena, 'Solidando' di Cagliari e il Comune di Correggio (Reggio Emilia). Le due associazioni di volontariato per anni avevano aiutato don Dessì nella raccolta dei fondi da destinare alla missione 'Betania', creata dal sacerdote a Chinandega una poverissima città del Nicaragua. Il sacerdote venne arrestato alla fine del 2006 al rientro in patria a Cagliari per farsi curare da una grave malattia. Proprio dalle denunce raccolte in Nicaragua dai volontari italiani sono partite le indagini della procura parmigiana. Le violenze sessuali contestate al sacerdote (da mesi sospeso a divinis dal Vaticano) si riferiscono a ad abusi commessi a metà degli anni '90 su piccoli componenti del coro fondato da Dessi'. Quella per il sacerdote è "una pena severa che deve essere accolta con rispettò", ha detto la Pm Russo. L'avvocato Romano Corsi, che assiste Dessì assieme al collega cagliaritano Pierluigi Concas, ha già annunciato che la difesa ricorrerà in appello appena preso visione delle motivazioni della sentenza. Prima di essere ricondotto in carcere, Dessì, come ieri sera, ha ricevuto il saluto e l'incoraggiamento di alcuni amici e sostenitori. "Abbi fede, Marco", hanno gridato al sacerdote mentre questi montava sul cellulare che lo avrebbe ricondotto nel carcere di via Burla. (23 maggio 2007) repubblica.it

Prima di essere ricondotto in carcere, Dessì, come ieri sera, ha ricevuto il saluto e l'incoraggiamento di alcuni amici e sostenitori. "Abbi fede, Marco", hanno gridato al sacerdote mentre questi montava sul cellulare che lo avrebbe ricondotto nel carcere di via Burla.
Ma guarda queste brutte teste di c---- :muro:Che rabbia.... :love:

State tranquilli....i preti non sono pedofili siete voi che lo siete....Ah...della questione dei preti pedofili ha parlato anche L'Avvenire e non solo i giornali comunisti...E un'altra cosa...il Papa negli anni 60 era un sacerdote e quindi non c'entra nulla con l'accusa a lui rivolta...

L'avvenire è un giornale ignorante.Guardati il documentario. Nel documentario si incolpa Ratzinger NEL 2001 per aver firmato LA CONTINUAZIONE DEL CRIMEN SOLLICITATIONIS non quello del 62!E nel 2001 Ratzinger era già cardinale.I giornalisti di avvenire dovrebbero guardarlo il documentario prima di dire cavolate per difendersi INUTILMENTE.Scusate l'acidità del post.:P

Guest Irish Dragon
L'AVVENIRE NON E'UN GIORNALE IGNORANTE!!!!!!!lO SARANNO QUELLI COMUNISTI...Comunque il video l'ho visto e non l'ho trovato così scandaloso....Lo facessero un video sui froci pedofili...
Buon ban e trovati un altro posto dove esprimere la tua opinione con tale "veemenza".Se poi vorrai partecipare, allora ti consiglio di farlo in maniera consona al regolamento e non offendendo gratuitamente gli altri.
State tranquilli....i preti non sono pedofili siete voi che lo siete....Ah...della questione dei preti pedofili ha parlato anche L'Avvenire e non solo i giornali comunisti...E un'altra cosa...il Papa negli anni 60 era un sacerdote e quindi non c'entra nulla con l'accusa a lui rivolta...
Verissimo, il papa a quell'epoca era solo un influente studioso di teologia (partecipà ai lavori del concilio).Infatti quel documento venne fatto dal cardinale Ottaviani (un altro essere schifoso distintosi nel favori i nazisti in fuga) e da Giovanni XXIII (il papa buono......per i pedofili).Quindi il primo amico dei pedofili è Giovanni XXIII, e quell'amicizia venne riconfermata dall'extracomunitario di Cracovia e dal suo ideologo bavarese.
Si ma nel documentario RATZINGER è criticato per aver firmato la riconferma del documento nel 2001...e nel 2001 era già un bel cardinale e manovrava per bene tutta la giostra del Vaticano.
appunto.lui ha solo riconfermato quello che vollero Ottaviani e Giovanni XXIII.
  • 2 months later...

Vi ricordate il seminario austriaco dove svolgevano i festini gay?Tutti possono baciarsi e con chi vogliono, ma certi sbaciucchiatori che poi giudicano gli altri dovrebbero tacere e evitare di farsi fotografare (anche perchè una volta finite in rete.......)giudicate!http://laici.forumcommunity.net/?t=8065694&st=0#lastpost

40.000 foto!!!!!!!neanche la redazione di un giornale porno ne avrebbe una tale quantità!!!!!http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM...DNotizia=115045Austria - Sesso in seminarioPubblicate le foto pedo-pornografiche che coinvolgono seminaristi ed insegnanti nel seminario diocesano di St. Poelten. Almeno 40mila le immagini sequestrate. Ex-seminarista siciliano scrive al vescovo: Tu sapeviVIENNA - Si allarga il presunto scandalo di pedo-pornografia e contatti omosessuali tra direzione e seminaristi nel seminario diocesano di St. Poelten, in Bassa Austria, dopo che il settimanale di Vienna Profil pubblica oggi fotografie che sostengono le accuse avanzate all’inizio di luglio in un’intervista anonima trasmessa dalla televisione austriaca.Due le foto che incriminano la direzione del seminario: una mostra il rettore, Ulrich Kuechl - dimessosi dal suo incarico già il 5 luglio, in reazione alle accuse - e l’altra il vice-rettore, Wolfgang Rothe, in atteggiamenti inequivocabili ciascuno con un seminarista. Secondo Profil, anche Rothe (che è anche consulente del vescovo ultra- conservatore di St. Poelten, Kurt Krenn) si sarebbe già dimesso.Il settimanale scrive anche che nel frattempo la procura di St. Poelten avrebbe trovato «nelle stanze dei seminaristi almeno 40mila fotografie e alcuni filmati» con scene di sesso «in parte perverse che mostrano anche giovani preti di St. Poelten con superiori».«Si fotografavano vicendevolmente, perché anche in questa maniera si eccitavano», ha detto un inquirente a Profil.Già una decina di giorni fa la procura di St. Poelten aveva confermato che su un computer del seminario erano state trovate undicimila foto scaricate da internet, tra cui anche immagini pedo-pornografiche.«Un largo fronte di personalità ecclesiastiche della diocesi di St. Poelten trovano insopportabile il doppio gioco e si sono decisi a un’azione concordata per portare alla luce la verità, dopo che per anni i loro tentativi dietro le quinte non hanno avuto successo», scrive Profil. Il settimanale scrive anche che il vescovo Krenn sapeva già da molto tempo cosa stava succedendo nel seminario e sei mesi fa ne era anche stato informato per iscritto. Krenn avrebbe però cercato di trascurare la vicenda e cercato di influenzare le indagini. «Nel contesto delle notizie sul seminario di St. Poelten c’è un’urgente bisogno di azione da parte della Chiesa», ha fatto sapere la conferenza episcopale austriaca in una prima reazione, aggiungendo che «è fuori questione che tutto ciò che ha a che vedere con omosessualità praticata o con pornografia, non può avere posto in un seminario».12/7/2004

  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

non per dire...  ma uno che colleziona 40.000 foto porno cosa fa il resto del giorno? le foto non pornografiche dei preti che si baciano andrebbero bene da mostrare in qualche manifestazione con il giusto slogan!

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