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Riforma Gelmini


DoctorNievski

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DoctorNievski

Oggi in tutta Italia si svolte numerose manifestazioni contro sta "benedetta" riforma.

Ovviamente i telegiornali ne hanno parlato con la solita parzialità che va tanto di moda in questo periodo nel nostro Paese: cioè che è stata una manifestazione che ha avuto come effetto quello di bloccale il traffico e creare disagio nelle maggiori città italiane..e del fatto che ci sono stati scontri tra studenti e polizia..  :look:

 

Mi chiedo, che ne pensate voi di questa riforma?

 

E sopratutto ha senso oggi protestare nei confronti di un governo sordo alle richieste di chi questa distruzione la vive sulla propria pelle (studenti e ricercatori in primis)?

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Riforma dagli obiettivi confusi e poco chiari, strutturale ma assolutamente "fuori target" rispetto alle reali esigenze di questa Università, dal mio punto di vista

Cerca di proporre innovazioni tratte dall'estero (come, ad esempio, il famigerato discorso di inserire i privati all'interno delle Università convogliandone i finanziamenti  nell'ambito della ricerca e dell'insegnamento, realizzando Fondazioni di diritto privato) inserendole in un contesto strutturale italiano e sostanzialmente "vecchio", creando quindi un mischione inefficace e non attuale

 

Sulle proteste, per me protestare ha SEMPRE senso, il governo può essere sordo fin che si vuole, ma la propria posizione è fondamentale farla sentire, non ha senso imbavagliarsi da soli.."ritirarsi sull'Aventino", secondo me, non ha mai portato da nessuna parte: ergo, lottare, lottare, lottare fino in fondo

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Ne penso tutto il male possibile. Lavoro all'università, anche se non faccio parte del corpo docente, ma ce n'è veramente per tutti. Il personale tecnico amministrativo marginalizzato da una riforma che rischia di cancellarne le democratiche rappresentanze in seno agli organi accademici, i precari della ricerca, cui per anni è stato chiesto di svolgere un compito non loro (la didattica) che si vedono di fatto azzoppati e ingabbiati in un precariato senza vie di fuga, le risorse (a partire dal vitale FFO) sempre più contratte e sostituite dal contentino della premialità per gli atenei virtuosi (che però sono quelli già messi meglio: cortocircuito pazzesco). La qualità e quantità dell'offerta didattica depotenziate di molto (non si fanno le nozze coi fichi secchi). Il tutto condito da questa voglia di aziendalismo che può essere applicato solo parzialmente al mondo della ricerca e dell'alta formazione. D'altra parte l'università, nel suo stesso nome, si occupa dell'unversalità del sapere, ivi incluse le scienze pure, le scienze umane, l'arte, tutto ciò, insomma, che può non avere ricadute immediate di tipo economico, ma che serve valorizzare, specie in un paese bellissimo, ma poverissimo di materie prime, come l'Italia. Peccato che nel comune sentire l'università sia solo baronaggio e concorsi truccati...

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Non ne ho una buona idea, ma personalmente se dovessi protestare, lo farei solo contro tutto il sistema scolastico italiano, non solo contro questa riforma. Non protesto per tornare indietro, vero che ora la scuola fa schifo, ma anche prima non era tutto questo granché.

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DoctorNievski

Sul fatto di protestare sono pienamente daccordo, anche se di recente mi sento scoraggiato dal fatto che la partecipazione di solito è bassa (il mese scorso ci sono stati 2 cortei in città con una partecipazione di gente da far ridere..  :D), e non capisco perché non frega quasi a nessuno far sentire la propria voce (oggi fotrunatamente è stata un eccezione..).

 

Al tg prima sentivo addirittura una nuova minchiata (passatemi il termine, perché tale è..)aggiunta dal ministro per osteggiare il baronaggio: cioè che non si può essere assunti come professore o ricercatore in una università se lì vi lavora già un parente entro il quarto grado. :ok:

Pura idiozia e follia:come se il talento e le buone menti fossero subordinate al grado di parentele (per cui, puoi essere candidato al Nobel per la Fisica, ma se tuo zio lavora nella tua stessa università, non c'è nulla per te..)..  :look:

 

[Piccolo ot per capire un po' meglio perchè il Paese va a...rotoli..

http://www.controlinformazionemanipolata.com/?p=3078

fine]

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Oggi 30 nov il governo è andato di nuovo sotto alla camera con un emendamento proposto da Granata, ulteriore segno che la riforma passerà perché FLI ha detto che la voterà, e con esso la nuova maggioranza che si è formata alla camera.

 

Quello che so è che la scuola in Italia andrebbe davvero ripensata in modo unitario, nel senso che il progetto di studio di uno studente va progettato dalla prima elementare fino alla laurea. Qui, invece, si continua a considerare ogni livello un "problema" assestante.

 

In questi ultimi anni si è passati da una riforma all'altra senza che nessuna si sostituisse mai completamente alla precedente. La Gelmini/Sacconi/Tremonti arriva per ultima e tutto pare tranne che sia animata da reali propositi di migliorare la formazione. I soldi sono il fine che deve muovere l'istruzione, sia dal punto di vista del risparmio sulla spesa pubblica (Tremonti), sia sullo scopo che deve muovere l'apprendimento ispirato dalle esigenze del mercato del lavoro (Sacconi), sia la professionalità di chi lavora nell'azienda scolastica (Gelmini). Questo mi pare il succo di tutta l'operazione.

 

Questa è la scuola?

 

Certo è che non abbiamo un passato da cui attingere, perché la storia della pubblica istruzione è uno sfascio dal principio alla fine. L'Italia non ha mai tenuto in grande considerazione la sua scuola, anche se poi ha continuato a sfornare cervelli mirabili, un altro dei tanti paradossi italici.

 

Sulla protesta naturalmente sono sempre d'accordo, ma come vado postulando in questi giorni in riunioni e assemblee di movimenti vari (ce ne sono come manco funghi dopo una pioggerellina d'autunno), non basta dire "no", bisogna anche proporre qualche alternativa valida.

 

L'Università così com'è è un carrozzone ingrippato che non va avanti, i ricercatori non è che ieri se la passavano bene con stipendi da fame e finanziamenti che si perdevano in rivoli oscuri, senza mai arrivare là dove servivano. Certo che non si può buttar via il pupo con l'acqua sporca, ma "tecnicamente" se non si approvasse questa riforma, il sistema politico non riuscirebbe a partorirne un'altra entro 4 o addirittura 6 anni; e questo sì, favorirebbe l'aspetto più deleterio di un istituto che si metterebbe in moto per pararsi le terga, Invece, un'Università riformata potrebbe ripartire da zero e tra qualche anno strutturarsi comunque in modo nuovo, sperimentare, inventarsi, al limite riformarsi in alcune parti; insomma,al solito qui da noi bisogna scegliere il male minore.

 

Personalmente avrei sperimentato la formula della cooperativa di docenti ...

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Sulla protesta naturalmente sono sempre d'accordo, ma come vado postulando in questi giorni in riunioni e assemblee di movimenti vari (ce ne sono come manco funghi dopo una pioggerellina d'autunno), non basta dire "no", bisogna anche proporre qualche alternativa valida.

Io in questi giorni ho preso parte alle varie assemblee e manifestazioni, oggi in particolare eravamo tantissimi, ma siamo stati praticamente ignorati. Come dovremmo fare a proporre qualche alternativa, se nemmeno vogliono starci a sentire? Anziché un insulso video messaggio, non sarebbe stato più utile un confronto anche con una rappresentanza di studenti e ricercatori? Io in questo momento sono parecchio sfiduciato, voglio vedere quali saranno i grandi cambiamenti che verranno introdotti da questa riforma epocale, perché quello che si profila già a partire dall'inizio di quest'anno accademico non è per nulla rassicurante.

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Come dovremmo fare a proporre qualche alternativa, se nemmeno vogliono starci a sentire? Anziché un insulso video messaggio, non sarebbe stato più utile un confronto anche con una rappresentanza di studenti e ricercatori?

 

Purtroppo il confronto / contraddittorio rischierebbe -dal punto di vista dei promotori della riforma- solo di trasformarsi in un ulteriore sputtanamento, per cui (come è già accaduto su un'esagerazione di altri temi) questo verrà bellamente evitato

 

Come proporre qualche alternativa?

Bella domanda..ormai è già molto riuscire ad ottenere risalto mediatico con le sole proteste, e per riuscirci bisogna ricorrere a forme progressivamente più eclatanti (vedi le "occupazioni", siano esse di tetti, di gru o di carceri in dismissione)

 

Sinceramente mi sembra una situazione tesa all'inverosimile, e la speranza è solo che caschi il governo

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ITALIANI PROTESTANO ANCHE A PARIGI OCCUPATO L’ARC DU TRIOMPHE ( la culla di tutte le libertà è sempre la Francia :salut: )

A l'assaut de l'Arc de Triomphe : la révolte étudiante italienne touche la France

 

ddl01.jpg

 

Arriva fino all'Arco di Trionfo, uno dei monumenti simbolo della Francia, la protesta degli studenti italiani contro il ddl Gelmini. «Da Parigi è un no. No al ddl. Riprendiamoci il futuro», recita lo striscione di 12 metri per 4.

ddl03.jpg

 

“Abbiamo finto di scattare una foto ricordo, e intanto alcuni di noi srotolavano lo striscione”, racconta all’ANSA Martina, una studentessa di Scienze politiche che ha partecipato alla protesta.

“Un gruppo di manifestanti, circa una ventina, tutti italiani, sono giunti sul tetto intorno alle dieci di mattina – ha detto all’Ansa un responsabile della sicurezza dell’Arco – Quando ho visto lo striscione, ho chiamato gli agenti di polizia, che sono intervenuti subito, espellendo i ragazzi, identificandoli, e sequestrando lo striscione. Il tutto – precisa il sorvegliante – si è svolto in modo assolutamente pacifico, senza problemi”.

In un comunicato, gli studenti di Parigi spiegano di aver agito in ricordo di una frase del regista Mario Monicelli, scomparso ieri all’età di 95 anni: “Dovete usare la vostra forza per sovvertire, protestare. Fatelo voi che siete giovani”.

 

http://www.fabula.org/actualites/article41367.php

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Oggi sul "Corriere della Sera" uno strano ma interessante (e, in certi passaggi, perfino convincente) articolo a favore della riforma Gelmini, se lo trovo lo linko perché è un notevole spunto di riflessione  :salut:

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Al tg prima sentivo addirittura una nuova minchiata (passatemi il termine, perché tale è..)aggiunta dal ministro per osteggiare il baronaggio: cioè che non si può essere assunti come professore o ricercatore in una università se lì vi lavora già un parente entro il quarto grado. :lol:

Pura idiozia e follia:come se il talento e le buone menti fossero subordinate al grado di parentele (per cui, puoi essere candidato al Nobel per la Fisica, ma se tuo zio lavora nella tua stessa università, non c'è nulla per te..)..  :salut:

Hai ragione, questa è pura idiozia. Per non parlare del fatto che i favoritismi si fanno non solo ai parenti, ma anche (e forse soprattutto) agli amici. Non so voi, ma se io fossi un professore poco incline alla correttezza, cercherei di dare una cattedra a qualche mio amico, qualche compagno di scuola, amici di amici... non ai parenti di quarto grado, che personalmente neanche conosco.

 

Ma tanto la norma è stata cambiata rispetto a come era stata proposta dall'Idv, quindi è totalmente inutile (infatti la fanno passare come grande rivoluzione):

http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201011301742-eco-rt10370-universita_di_pietro_gelmini_berluschina_salva_baroni

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E' inaccettabile che un governo senza maggioranza in parlamento, che sta in piedi solo perché l'uomo del monte (Napolitano) ha congelato la crisi di governo per l'approvazione del piano economico, ne approfitti per fare ciò che non ha fatto per anni, fregandosene di tutto e tutti. L'imperativo categorico è fare in fretta prima che la navi affondi.

 

Il Ddl Gelmini, ora che ha superato il voto incerto della camera, è stato calendarizzato da Schifano per il 13, putacaso il giorno prima del D day per il governo. Praticamente non resta che fare una contrapposizione dura e senza sosta, sperando d'indurre ad un passo falso questa manica d'inetti.

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A me è piaciuto molto l'intervento di Di Pietro contro il decreto:

 

Comunque questo governo è veramente ignobile e i finiani sembrano recitare una parte voltafaccia solo per poi tornare indietro e dare la fiducia al governo.. che schifo...

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Di Pietro al solito fa scandalo gridando la verità, mi chiedo quale sia il nome per quel paese dove la verità fa scandalo? Finiranno nel mettere il bavaglio ai bambini temendo che qualcuno di loro urli che il re è nudo.

 

La camera è stata chiusa perché non compiace il governo, come se essa dovesse essere espressione dell'esecutivo e non il contrario, ulteriore prova del golpe strisciante che è stato messo in atto da un governo che di fatto ha delegittimato la repubblica parlamentare (per stessa ammissione del presidente del consiglio). Si è comunque riusciti ad impedire che il Ddl Gelmini fosse calendarizzato prima del 14 dicembre, ora sta ai politici decidere se questo pseudogoverno del "fare" (i fatti loro) debba cadere, ma questo è tutt'altro che scontato.

 

Un segno evidente della qualità dei politici cui spetta questa decisione, l'ha dato la risposta che è stata data all'emendamento proposto dall'on. Tobacci (API [Rutelli]) in cui si chiedeva di finanziare i contratti dei ricercatori togliendo 20 milioni ai 100 milioni di euro dati al fondo per i rimborsi elettorali ai partiti. Il Pd aveva dato opinione favorevole, ma poi l'onorevole Sposetti (Pd) dice che "non s'ha da fare". Di Pietro e Granata votano l'emendamento ma il Pd si divide, votano contro Sposetti: Fioroni, Veltroni e altri come tutto il blocco parlamentare dei radicali, però contano molto le astensioni di personaggi come D'Alema e Fassino, che alla fine si aggiungono ai voti contro l'emendamento che non passa a causa dei 64 voti contro del Pd. Insomma, tutti pronti a salire sul tetto della facoltà di architettura, ma poi quando si tocca l'interesse privato dei partiti nella cosa pubblica , Bersani preferisce non prendere parte al voto.

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Il governo non reagisce perché sa che alla fine le proteste dicono poco o nulla sulle elezioni.

Tanto chi partecipa a queste manifestazione non darebbe mai a loro il voto. E chi prima lo dava, lo dà anche ora.

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io sono una studentessa al III anno di giurisprudenza presso l'ateneo senese. per quanto piccola la città ci stiamo muovendo!

oltre ad essere una studentessa sono anche una di quei tanti studenti che hanno la borsa di studio, quindi immaginate quanto mi stia a cuore tutta questa faccenda.

Se il ddl gelmini dovesse essere definitivo non saprei come fare per continuare gli studi, dato che le borse di studi si trasformeranno in prestiti d'onore. diventeremo una vagonata di laureati-debitori.

 

forse la regione toscana verrà toccata poco, per quanto riguarda le borse di studio, ma chi potrà usufruirne saranno veramente pochi.

 

l'unica speranza è che cad il governo...ma non so più se è un utopia o uno straccio di realtà

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Carissima Ladynoir il tuo post è simile a tanti altri che si leggono in giro, compresa la lettera della studentessa romana 21enne che sta avendo molto seguito sul sito de'"Il  fatto quotidiano" (III anno di giurisprudenza come te).Trovo che sia importante che lasciate traccie di voi ovunque potete per smentire la bugia che vi dipinge come fannulloni fuori corso a carico di mamma e papà, meri strumenti in mano a fantomatici baroni politicizzati.

 

Oggi per roma è stata un'altra giornata di fuoco, studenti a piazza Venezia e cortei a Largo Argentina, ma la città è con voi e la prova l'hanno data gli automobilisti che durante il primo giorno di militarizzazione della capitale, bloccati sulla via del Muro Torto, sono scesi ad applaudire gli studenti. Vi assicuro che dopo mesi di passione per il traffico cittadino che si è visto una media di due manisfestazioni a settimana dall'inizio dell'estate scorsa, qui si guida con i nervi scoperti, tuttavia la scuola tocca tutte le famiglie e questa riforma è davvero la goccia che fa traboccare il vaso.

 

Per rispondere al fatalismo secondo cui tutto questo non muoverebbe un solo voto; beh, ieri ha scioperato anche il "Convitto nazionale" e oggi hanno partecipato ai cortei con una delegazione. Per chi non conoscesse questa scuola vi dico solo che è frequentata da figli illustri tipo Alemanno, Alfano e Storace ... sì, è un istituto di destra molto esclusivo, come ha ricordato ieri il rettore per 300 posti ha ricevuto 1000 domande d'iscrizione. E' una scuola pubblica con una legislazione particolare data da un regio decreto del 1925. Insomma, mi sa che anche a destra questa riforma non piace. "Blocco Studentesco" che è un'organizzazione legata a Casa Pound (destra destra) ieri hanno occupato il rettorato  di Tor Vergata. Un portavoce di Blocco Studentesco (Noah Mancini) ha dichhiarato che alcune liste di sinistra si sono unite alla loro azione di protesta per chiedere al rettore (Lauro) di prendere chiaramente posizione sul Ddl Gelemini.

E po a Napoli gli studenti hanno cercato di occupare il teatro San Carlo,  e poi proteste a Bologna e cortei un po' ovunque. La tensione è alta e tutti devono fare la loro parte come stanno facendo.

 

Intanto anche i il Popolo Viola domenica 5 dicembre in occasione del primo anniversario del NoB-Day, organizza un incontro al Teatro Vittoria dal ttolo "dalle Piazze di oggi al futuro di domani", centrale sarà la discussione sull'università. Hanno accettato d'intervenire tra gli altri anche Dario Fo e Girorgio Bocca e tra i politici spiccano gli interventi previsti di Vendola, Di Pietro e Pannella, ma ci saranno anche rappresentanti di tutte le aree di sinistra. Abbiamo già prenotato la piazza per il 14 dicembre (con i dovuti scongiuri).

 

Bisogna crederci e non mollare!

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ciao silver  :P

si è verissimo, non bisogna mollare.

Tanto per citare chi dovrebbe rappresentare, io studente borsista per mantenere la borsa di studio sto a casa a studiare, non me la danno solo per il reddito ma, come giusto che sia, c'è anche meritocrazia. La signora Gelmini doveva vedermi, così come tanti studenti, come stavo lo scorso anno! In questi 3 anni mi sono aumentati i capelli bianchi per lo stress!

 

Cmq....il 14 dicembre anche gli studenti delle università toscane scenderanno a manifestare a Roma.

 

Noi continuiamo nella "lotta"! Non ci arrendiamo! Ci DEVONO ascoltare! Il diritto allo studio è tutelato dalla nostra Costituzione!!!!!!!

 

Mi fa rabbia poi, vedere che tanti studenti se ne fregano giustificandosi con una frase vergognosa! "Che me ne frega! io ho finito"!!!

Io, anche ho finito (teoricamente) ma i diritti in questione non sono individuali, ma collettivi, quindi molto più importanti e se ora non interessa a loro un domani coinvolgerà i loro figli!

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Per rispondere al fatalismo secondo cui tutto questo non muoverebbe un solo voto; mi sa che anche a destra questa riforma non piace.

Lo so che a destra anche hanno protestato, ma sono sicuro che quando sarà il momento di eleggere il voto alla destra continueranno a darlo.
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Probabilmente andrò controtendenza ma.. Come sostiene un articolo sul 'Corriere della Sera' io credo che invece la Gelmini abbia fatto bene. Dopotutto, ha semplicemente tagliato quelle facoltà obsolete talmente poco frequentate da avere insegnanti nullafacenti con si e no 2 studenti per corso. E' un dispendio di denaro non indifferente e uno spreco di risorse.. Ritengo sia più idoneo pertanto mantenere vive ed efficienti quelle facoltà che sono produttive, detengono un elevato numero di studenti e vadano per il verso giusto, piuttosto che organizzare a creare millemila facoltà e indirizzi a cui parteciperanno in due.

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io credo che la protesta, se ci si crede vada fatta. quando ero studente universitario (fino a qualche mese fa) avevo partecipato a manifestazioni contro i tagli al sistema universitario.

 

Però bisogna capire contro cosa si sta protestando. Ho visto insiemi di persone (quella che veniva definita "onda") inneggiare a proteste contro tutto, contro il sistema, contro ogni riforma. Senza una chiara idea di università e senza spirito propositivo. Questo oltre ad essere inefficace è anche poco credibile...

E poi quello che è importante è non passare per chi vuole mantenere lo status quo.

 

Dobbiamo capire (secondo me) che il nostro sistema universitario è decisamente malato, quindi una riforma serve: abbiamo, tanto per fare alcuni esempi, interi atenei che non fanno ricerca, che erogano didattica senza qualità e che sono nati solo per piazzare docenti o nell'interesse di qualche amministrazione comunale, il tutto a spese dello stato e quindi del sistema universitario. Esistono università che bene o male mantengono i conti in ordine e altre che spendono oltre il 100 % dei finaziamenti statali che ricevono, in stipendi ai professori, senza fare un investimento né ricerca in modo soddisfacente. I concorsi bene o male sono pilotati dagli ordinari (questo si sa) in un sistema che premia l'anzianità. Nella mia esperienza ho visto professori "a contratto" (quindi precari) fare lezione gratis accanto ad ordinari lautamente stipendiati, ho visto dottorandi fare didattica (anche se non gli spetterebbe) pagati 7 € all'ora...

 

Ora in questo sistema io credo che si debba differenziare, premiare i migliori aumentando fondi e autonomia e sanare le università problematiche (e chiudere quelle più inutili). Il DDL gelmini parte da alcuni di questi presupposti, ma per quanto ci ho capito credo che non risolva niente. Sulle borse di studio è una vergogna che chi si dice a favore della meritocrazia tagli i fondi agli studenti meritevoli, ma privi di mezzi. Su questo è fondamentale protestare, anche perchè di sprechi da tagliare ce ne sono...

 

Sui ricercatori, forse non è del tutto negativo limitare situazioni di precariato a vita e quindi persone che per 10-20 anni lavorano sottopagati per l'ordinario di turno in attesa di un concorso che può anche non arrivare. Quindi mettere il limite al periodo di tempo per la ricerca ha anche una sua razionalità. Il problema è che per come è strutturato il sistema italiano con concorsi più o meno pilotati, tagli e blocchi del turnover... si rischia di "bruciare" tanti potenziali ricercatori/professori che, con le nuove regole, si vedrebbero tagliati fuori da tutto anche se meritevoli.

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AndrejMolov89

@lukas

 

Sì, ma ricorda bene che questo lo si poteva fare anche con risorse costanti. Apposto di tagliare, si poteva semplicemente mantenere gli stessi fondi e chiudere i rami morti. Invece, si è ridotto il fondo per tutto. I presupposti potevano essere giusti, ma è stato attuato solo per diminuire i soldi destinati alla ricerca al paese.

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Io farei notare anche questo:

 

Non è invece stato approvato un emendamento dell'Api che mirava a a finanziare contratti di ricercatore a tempo indeterminato ricorrendo ai fondi per il finanziamento pubblico ai partiti.

 

Tra cui contro era anche Bersani, quello insieme agli studenti hehehe

 

I politici sono tutti uguali alla fine  :ok:

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