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Adozioni per coppie omosessuali


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Caro Riflesso Argenteo,mi pare Tu convenientemente distingua due giudizii, circa la figura di famiglia che convenga all’educazione d’un fanciullo:in primo luogo, il giudizio che, omettendo la figura di famiglia prevalente non solo per la morale nostra, ma anche per la morale della gran parte delle genti, considera una perfezione universale, fuori del tempo e del luogo presenti; in secondo luogo, il giudizio che vice versa, considerando ciò che possa e convenga essere fatto qui oggi, ha ben presente quale sia l’esemplare vigente per la famiglia e quanto, dunque, pericoli chi se ne diverta.Circa il Tuo primo giudizio, che cioè la figura di famiglia esemplare sia universalmente quella che componga padre e madre, annoto brevemente.E’ ben vero che un figlio, per natura, nasce da un maschio e da una femmina e che la femmina ha un corpo adatto a partorirlo ed a nutrirlo nei primi mesi di vita; non di meno, l’educazione dei fanciulli, nel grembo della società civile ovvero del consorzio umano è cosa un poco diversa dalla mera generazione e dalla semplice nutrizione. Quando hai per certo che il padre e la madre educano meglio un fanciullo, che farebbero altri, i quali non fossero genitori, uno solo o due o più di diverso o d’egual sesso, deduci la perfezione dalla condizione prevalente, della quale si può dire tutto, fuor che sia perfetta.Con ciò non voglio opporTi che un’altra figura d’educazione offrirebbe la perfezione, se non per altro, perché è difficile congetturare che la perfezione sia pronta per la natura umana; voglio solo farTi notare che l’osservazione del prevalente è cosa assai diversa che sia la cognizione del vero, se pur possiamo conoscere il vero.In somma, l’ordine comune alla gran parte dei popoli nei secoli fu ed è senz’altro quello dei due genitori che educano i figli, finché siano d’età maggiore; ma questo non dimostra che sia lo stato migliore per un fanciullo, se non se Tu voglia affermare che tutto ciò, che per lo più fu perpetrato, nei tempi passati, ed è ancora perseguito dal genere umano, conflitti omicidi, eversioni cruente, stragi immense, distruzioni empie, sia stato e sia ottimo, perché prevalente.Ma forse, la cosa grave non sta tanto in ciò, che il genere umano elegga piuttosto una forma di famiglia, che un’altra ovvero che ripudii del tutto la famiglia, quanto in ciò che alcuni abbiano una specie di famiglia, altri un’altra, altri nessuna.E quindi vengo al Tuo secondo giudizio, con cui consento ampiamente e dubito che alcuno possa efficacemente dissentire, benché forse non pochi preferiscano correre piuttosto il pericolo della diversione, che percorrere sicuri la via consueta.Veramente possiamo congetturare che in una società civile si compongano pacificamente famiglie che si fondino su principii opposti ?.Già oggi molti ripugnando diffidenti a coloro, i quali, in virtù delle proprie consuetudini Maomettane, chiedono poter avere più che una moglie, osservano che la nostra cultura umana ha fondamento nel matrimonio tra una sola moglie ed un solo marito e nella famiglia composta dei due genitori e dei loro figli.Quale eversione alle radici della morale e del diritto sarebbe una famiglia con due padri o con due madri ?; quale confusione se una tale famiglia non sostituisse per tutto, ma s’accostasse solamente a quella avita ?.Del primo delinquente che ne uscisse, del primo omicida, del primo ladrone, del primo violentatore, si direbbe: vedete che causa la diversione dalla famiglia naturale e consueta, la novità inaudita ?.Gli uomini debbono stare attenti, quando pongono mano ad istituti antichi ed universali:coloro, i quali giuocano col fuoco, troppo spesso ne sono arsi. Anakreon.

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Tanto per iniziare non vado in giro a spartire le mie idee perchè non è di mio interesse convincere nessuno. Ognuno è libero di avere le proprie idee, e se non si hanno le idee chiare ci sono molti mezzi per porre rimedio. Non serve di certo il mio aiuto.
Ma scusa, allora sei intervenuto nel topic perché ti abbiamo COSTRETTO?
Le motivazioni per cui IO dico di non essere contrario all'adozione omosessuale non vedo come possano incrementare credenze negative... sono principalmente 2 punti di vista soggettivi, ben chiari e definiti, che nulla hanno a che fare con l'omofobia e non vedo quindi come possano incrementarla...
Tu dici in pratica che, a parità di condizioni, un bambino cresce meglio con un padre e una madre. Non è questo sancire una inferiorità della condizione omosessuale e quindi un potenziale incentivo all’omofobia?
Non ho mai detto che molti gay sono tali perchè provengono da famiglie disastrate, ho semplicemente constatato che è una realtà.
Il fatto è che NON E’ una realtà e ancora non so da dove tu abbia tirato fuori questa idea balzana… Devo dire che sto rivalutando l’ipotesi degli allucinogeni.
Ho detto che 2 omosessuali crescerebbero un bambino necessariamente difettoso? Ma mi stai prendendo in giro? Ti evito la fatica di scrollare e ti quoto quel che ho precedentemente detto…
Eh, già. Il fatto è che tu ti contraddici. E io non posso farci niente. Dici di non avere – chiamiamoli – “pregiudizi” nei confronti degli omosessuali ma poi, di fatto, li applichi. E tu stesso ne fai un esempio autocitandoti.
Tutto qui? a te sembrano cose poco importanti? cose di poco conto?
No, non è che mi sembrano cose di poco conto. E’ solo che sono le classiche obiezioni che fanno tutti. Mi stupivo che il succo del tuo roboante intervento si risolvesse a questo.Ora, ad entrambe le obiezioni io ed altri abbiamo già risposto: (1) la società non è pronta ma potrebbe esserlo, (2) non è vero che è aprioristicamente meglio per un bambino avere un padre  e una madre: secondo me basta guardarsi intorno per appurare che la “famiglia tradizionale” non è quel paradiso che si suppone, anzi non esiste proprio.Ma certo, tu sei quello che è convinto che buona parte degli omosessuali provenga da famiglie non regolari… Figuriamoci se guardandoti intorno puoi arrivare alle nostre stesse conclusioni.(Tra parentesi: ma che omosessuali frequenti? tutti casi sociali?)
Infine voglio ribadire che a me non interessa un fico secco del bisogno di soddisfazione dell'istinto materno/paterno, a me interessa solo dei bisogni dell'infante, e a tal proposito gli unici autentici punti su cui IO ritengo fondamentale focalizzarsi sono quei 2.
A quei due punti si è già risposto. E anche ribadito che i “bisogni dell’infante” stanno a cuore a tutti (o almeno, se così è, lo stabilisce l’autorità competente): non occorre che tu ci faccia la predica.Quanto alla soddisfazione dell’istinto paterno e materno degli omosessuali, ti dirò:- la disponibilità di alcune coppie omosessuali ad adottare è semplicemente una risorsa che si può sfruttare (anche se questo ti fa ridere);- il fatto che alle coppie eterosessuali sia permesso adottare e a quelle omosessuali no è una INGIUSTIZIA sociale, quindi bisogna porle rimedio per puro principio (a meno che, naturalmente, non si sia – come te – convinti che gli omosessuali non possano degnamente allevare dei bambini).
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Silver Reflex
Ma scusa, allora sei intervenuto nel topic perché ti abbiamo COSTRETTO?
Ho dato semplicemente la mia opinione.Quanto il topic sarà chiuso ne farete propaganda politica? lo passate alla Bindi?Non lo sapevo mica...
Tu dici in pratica che, a parità di condizioni, un bambino cresce meglio con un padre e una madre. Non è questo sancire una inferiorità della condizione omosessuale e quindi un potenziale incentivo all’omofobia?
No, nemmeno un pò.Secondo questo tuo ragionamento, una coppia etero dovrebbe essere in tutto e per tutto identica a una omosessuale.Questa convinzione è ipocrisia, pura fantasia.Il fato che ci siano differenze fra i 2 tipi di coppia è naturale, non si tratta di omofobia.Una di queste naturali differenze secondo me è proprio questa...l'omofobia è ben altra cosa.
Il fatto è che NON E’ una realtà e ancora non so da dove tu abbia tirato fuori questa idea balzana… Devo dire che sto rivalutando l’ipotesi degli allucinogeni.
Ma non so cosa dirti...probabilmente vivimo in 2 mondi diversi.Le ricerche e le statistiche su fenomeni del genere si sprecano... te l'ho detto, se non mi credi fai una ricerca, apri un sondaggio su larga scala...
Eh, già. Il fatto è che tu ti contraddici. E io non posso farci niente. Dici di non avere – chiamiamoli – “pregiudizi” nei confronti degli omosessuali ma poi, di fatto, li applichi. E tu stesso ne fai un esempio autocitandoti.
Stai dicendo cose senza senso.. mi hai accusato di pensare che un figlio cresciuto da omosessuali sarà omosessuale (anzi hai fatto di peggio, mi hai messo in bocca la parola difettoso), quando proprio nel post precedente avevo scritto in maiuscolo che non lo penso affatto.
No, non è che mi sembrano cose di poco conto. E’ solo che sono le classiche obiezioni che fanno tutti. Mi stupivo che il succo del tuo roboante intervento si risolvesse a questo.
Ah, e il fatto che come tu dici "le fanno tutti" (poi chi sarebbero questi tutti?) cosa ti suggerisce?Evidentemente hanno un loro perchè, oppure siamo tutti deficienti e tu rappresenti la voce della verità :roll:Mha...a volte resto senza parole.
(2) non è vero che è aprioristicamente meglio per un bambino avere un padre e una madre:
Come tu dici, non è dimostrato come non lo è il contrario. Fino a che qualcuno non riuscirà scientificamente a toglierci ogni dubbio, entrambi i pareri hanno la medesima valenza
secondo me basta guardarsi intorno per appurare che la “famiglia tradizionale” non è quel paradiso che si suppone, anzi non esiste proprio.
Ci risiamo con la tesi "la situazione attuale fa schifo quindi noi non potremmo certo peggiorarla.."Continuo a dirti che non mi pare una motivazione adeguata in nessun ambito.E' come dire il fiume sta già straripando quindi se ci buttiamo ancora un pò d'acqua non cambia, anzi magari ne stimoliamo le correnti e migliora.
Quanto alla soddisfazione dell’istinto paterno e materno degli omosessuali, ti dirò:- la disponibilità di alcune coppie omosessuali ad adottare è semplicemente una risorsa che si può sfruttare (anche se questo ti fa ridere);
Si sinceramente mi fa ridere perchè, nonostante potrebbe essere una realtà, non la trovo una motivazione adeguata per convincere sull'adozione omosessuale...Proprio in un'era in cui adottare è diventata quasi una moda, in cui ci sono liste lunghe chilometri di coppie che aspettano (non tirarmi fuori la lentezza del sistema giuridico italiano... è vero, ciò non toglie che i genitori in lizza sono moltissimi), per non parlare dei vip, che fra un film e l'altro adottano a distanza 10 bambini per assicurarsi la prossima copertina su Vogue.In un'era come questa, in cui adottare è più IN che mai, mi si viene a dire "Ehi, però noi omosessuali potremmo essere un valido aiuto" :salut:
- il fatto che alle coppie eterosessuali sia permesso adottare e a quelle omosessuali no è una INGIUSTIZIA sociale, quindi bisogna porle rimedio per puro principio (a meno che, naturalmente, non si sia – come te – convinti che gli omosessuali non possano degnamente allevare dei bambini).
E' una tua idea. Ma ti ribadisco, perchè evidentemente non è chiaro da come ti esprimi, che io non credo che 2 omosessuali non possano allevare degnamente (sicuramente c'è chi lo crede) un bambino. Credo che 2 etero, per natura stessa, possano offrire qualcosa in più. E mettiti bene in testa che questo è un mio pensiero che nulla ha di omofobico, perchè deriva dalla constatazione che uomini e donne sono DIVERSI, ognuno con caratteristiche diverse dall'altro, talvolta perfino complementari. Di conseguenza, solo un uomo e una donna insieme possono offrire TUTTA questa vasta gamma di differenze. Non 2 uomini, non 2 donne.Su questo non c'è da discutere...e definire discriminazione una naturale mancanza di un sesso verso l'altro non ha senso!Se poi tu mi dici che fra uomo e donna le differenze non contano, o che adirittura non ci sono differenze sei libero di crederlo e dirlo..ma permettimi di dissentire non poco.
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Io ci vedo solo tre obiezioni.La prima riguarda le discriminazioni che un bambino incontrerebbe nell'essere figlio di due omosessuali.- Vorrei sapere se si può applicare anche ai bambini di colore.In Italia c'è molto razzismo, è un buon motivo per non adottare un piccolo africano?- E inoltre: anche i Mussulmani vengono discriminati: è un buon motivo per non dare in adozione figli ai Mussulmani? E i figli dei Mussulmani crescono di certo Mussulmani... - Seguendo il ragionamento di Silver Reflex daremo i bimbi solo agli Eterosessuali Cristiani?Riguardo alla possibilità che un figlio diventi omosessuale a seguito della mancanza di entrambi i sessi nella coppia adottiva.- Intanto se è vero che molti gay risultano figli di coppie in cui il padre è assente, è altrettanto vero che è statisticamente dimostrato che i figli delle coppie gay crescono gay quanto i figli delle coppie etero.- Se anche fosse vero (e come ho detto non lo è) impedire che ciò avvenga significa sostenere che essere gay è un handicap; un po' come non voler dare un bambino a una coppia di Ebrei per paura che cresca Ebreo. Riguardo invece alla Mistica della "complementarietà della coppia etero" e su come questa sia indispensabile alla buona crescita di un bambino:- Intanto vorrei ricordare che la coppia maschio-femmina che si occupa di un bimbo, nasce con la Rivoluzione Industriale. Prima i bambini erano allevati solo dalle donne (da tutte insieme, per giunta). Figuratevi che i Celti maschi non toccavano nè si facevano vedere dai figli maschi, se non dopo che questi avevano fatto il servizio militare (esagerati...)- Questa obiezione significa che due coppie (una gay e una lesbica) che si prendano cura di un bambino sono uguali a (o forse ancora meglio di) una coppia eterosessuale? Se sì, discutiamone.

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Mercy_on_me

io penso che due omosessuali potrebbero dare lo stesso amore di una coppia eterosessuale, però al tempo stesso penso pure che forse il bambino si troverebbe veramente male a volte con le prese in giro

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Io non ho detto che una coppia gay non è in grado di allevare un figlio.E' ovvio che ciò vale anche nei riguardi di una singoal figura genitoriale (io sono cresciuto solo con mia madre, e sono vivo direi)HO DETTO, (anzi questa parte relativa ai single la sto aggiungendo ora perchè prima nn era in discussione, cmq il ragionamento è lo stesso) che una coppia, nei riguardo di un bambino, è sicuramente in condizioni migliori di allevare piuttosto che un single.E, dovendo scegliere fra una coppia etero ed una gay, IO, ritengo uella etero in condizioni migliori.Direi che la differenza c'è ed è importante.Per quanto riguarda i nonni e gli zii è sempre la stessa cosa... ben vengano, e hai ragione a dire che questi spesso si ritrovano a sostituire la figura di genitore. Ma anche qui, se il nonno restasse il nonno, la zia la zia, e i genitori I GENITORI, credo sarebbe senz'altro meglio.
Ok, ma parli in linea teorica che sappiamo tutti essere quanto più lontano da ciò che poi è la realtà. Se tu affermassi che le coppie gay non possono allevare figli punto non ti risponderei neanche, ma tu stai dicendo che possono, ma semplicemente non saranno bravi come la famiglia del mulino bianco. Tralasciando quindi la teoria, la maggior parte delle famiglie si trova ad affrontare problemi di ogni sorta, e allora mi riallaccio alla domanda di SaintJust. Se, come credo sia giusto, si ritiene Famiglia una in cui manca un genitore, o dove c'è stato un divorzio etc etc , tutte condizioni che non rispecchiano la teroria della famiglia perfettamente equilibrata ma che comunque non sottraggono l'affetto al bambino, allora perchè non una con genitori gay?
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Mercy_on_me

mi intrometto:Pma io ifnatti penso che quello che voglia dire è non che una coppia omosessuale nn sia in grado di far crescere bene un figlio,ma che sicuramente gli verrà più difficile di qls altra coppia etero, poichè avrà contro qualche ostacolo in più, e nn lo si può negare

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Bè, stiamo proprio parlando di questo, che ci siano difficoltà è un dato di fatto, ma sono sufficienti a negare l'adozione?

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Mi intrometto pure io...Certo è ovvio che le coppie omosessuali avranno magari maggiori ostacoli davanti a loro dal momento che decidono di adottare un bambino, ma è anche vero che non è mica detto che gli etero siano meglio...Ci sono molte famiglie per benino che da fuori sembrano ok ma che poi se vai bene bene ad analizzare la cosa non sono poi tanto perfette...Madri che sempre più finiscono in depressione perchè il marito la tradisce con ogni donna che respiri, famiglie che si sposano magari perchè lei è rimasta incinta e poi finiscono in un tribunale a sfruttare il figlio per avere maggiori vantaggi...per non parlare di quelli che se ne fregano direttamente dei figli...Io non credo neanche che la coppia etero ora come ora possieda tutta quella gran capacità di crescere bene un figlio

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Mercy_on_me
Bè, stiamo proprio parlando di questo, che ci siano difficoltà è un dato di fatto, ma sono sufficienti a negare l'adozione?
se la mettiamo su questo piano no!però io non avrei il coraggio di farlo, PENSO.poi avbbe la voglia nemmeno c'è perchè ancora sono giovane
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Mi intrometto pure io...Certo è ovvio che le coppie omosessuali avranno magari maggiori ostacoli davanti a loro dal momento che decidono di adottare un bambino, ma è anche vero che non è mica detto che gli etero siano meglio...Ci sono molte famiglie per benino che da fuori sembrano ok ma che poi se vai bene bene ad analizzare la cosa non sono poi tanto perfette...Madri che sempre più finiscono in depressione perchè il marito la tradisce con ogni donna che respiri, famiglie che si sposano magari perchè lei è rimasta incinta e poi finiscono in un tribunale a sfruttare il figlio per avere maggiori vantaggi...per non parlare di quelli che se ne fregano direttamente dei figli...Io non credo neanche che la coppia etero ora come ora possieda tutta quella gran capacità di crescere bene un figlio
Da non confondere però l'adozione come la scelta tra il minore dei mali. Insomma, non cominciamo con "meglio due uomini che una pazza omicida". Quando si parla di problemi ci si riferisce a pressioni psicologiche che su un bambino hanno sicuramente un effetto maggiore, ma che alla fine è normale facciano parte di una famiglia. Famiglia normale secondo me è una in cui le difficoltà ci sono ma le si supera grazie all'affetto, che è la cosa importante nello sviluppo e nella formazione di un bambino e che va al di là del sesso dei genitori.
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Mercy_on_me

però se a volte avrei voluto evitare di sentire alcune cose che mi hanno dato fastidio, non vorrei ke succedessero a mio figlio, e soprattutto non vorrei essere io a regalargliele!

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Famiglia normale secondo me è una in cui le difficoltà ci sono, ma le si supera grazie all'affetto, che è la cosa importante nello sviluppo e nella formazione di un bambino e che va al di là del sesso dei genitori.
Sono d'accordo con te, prima non intendevo dire meglio due uomini che una pazza omicida, volevo solo cercare di esprimere il fatto che non si possono giudicare gli etero idonei e gli omosessuali no, perchè ce ne sono molte di "famiglie" che non si avvicinano neanche lontanamente al significato della parola :salut:
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Silver Reflex
mi intrometto:Pma io ifnatti penso che quello che voglia dire è non che una coppia omosessuale nn sia in grado di far crescere bene un figlio,ma che sicuramente gli verrà più difficile di qls altra coppia etero, poichè avrà contro qualche ostacolo in più, e nn lo si può negare
Oh! Ma era così difficile capire questo concetto?Mazza mi pare di parlare Arabo..E' questo che intendevo, e non mi pareva di averlo spiegato in maniera tanto equivoca...Leggendo i post dei nuovi arrivati (benvenuti a proposito), noto che alcuni mi chiedono spiegazioni su certi miei pensieri.Ragazzi, sono spiegazioni che ho già dato a domande perfettamente identiche alle vostre.Mi rendo conto che entrare in una discussione e trovarsi post chilometrici da leggere è noioso, però almeno un'occhiatina veloce dovreste darla perchè se no la discussione si ferma sui soliti punti...Si continuano a chiedere le stesse cose..
La prima riguarda le discriminazioni che un bambino incontrerebbe nell'essere figlio di due omosessuali.- Vorrei sapere se si può applicare anche ai bambini di colore.In Italia c'è molto razzismo, è un buon motivo per non adottare un piccolo africano?
C'è una grossa differenza.Tanto per iniziare, in questo caso la discriminazione ricadrebbe sul bambino, e non sui genitori.E se iniziamo a parlarne sconfiniamo sulla discriminazione in generale, argomento non solo assai complicato ma anche del tutto estraneo al topic.Inoltre, nel caso di adozione omosessuale, la discriminazione c'entra nel momento in cui il bambino si sente discriminato e quindi in una situazione di disagio a causa della sua famiglia.Nel caso che tu dici invece la discriminazione sarebbe di natura assai diversa..ma sopratutto estranea alla famiglia.E' tutto un altro discorso e non credo che il paragone calzi solo perchè in comune c'è una discriminazione.Stessa cosa per il tuo altro esempio.
Riguardo alla possibilità che un figlio diventi omosessuale a seguito della mancanza di entrambi i sessi nella coppia adottiva.
Ma basta :gha:Nessuno ha detto che genitori omosessuali provocano omosessualità nei figli, e se anche fosse nessuno ha detto che questo sarebbe necessariamente un male da evitare.Perchè continuate ad accusarmi di pensare questo?
Riguardo invece alla Mistica della "complementarietà della coppia etero" e su come questa sia indispensabile alla buona crescita di un bambino:- Intanto vorrei ricordare che la coppia maschio-femmina che si occupa di un bimbo, nasce con la Rivoluzione Industriale. Prima i bambini erano allevati solo dalle donne (da tutte insieme, per giunta). Figuratevi che i Celti maschi non toccavano nè si facevano vedere dai figli maschi, se non dopo che questi avevano fatto il servizio militare (esagerati...)
Va bene, ma alllora già che ci siamo perchè non mettiamo in discussione tutta la società e il modo su cui funziona?Cioè siamo arrivati al punto da mettere in discussione perfino la coppia come istituzione?Ma a che Pro?Non che non si possa fare per carità... ma attenzione, perchè poi allora non avremo da stupirci se si inzierà seriamente a parlare di "coppie" a 3, o perchè no... unioni fra bimbi di 7 anni con uomini di 40.D'altronde se vogliamo mettere in discussione TUTTO ok, facciamolo, ma i rischi li sappiamo?
Ok, ma parli in linea teorica che sappiamo tutti essere quanto più lontano da ciò che poi è la realtà. Se tu affermassi che le coppie gay non possono allevare figli punto non ti risponderei neanche, ma tu stai dicendo che possono, ma semplicemente non saranno bravi come la famiglia del mulino bianco. Tralasciando quindi la teoria, la maggior parte delle famiglie si trova ad affrontare problemi di ogni sorta, e allora mi riallaccio alla domanda di SaintJust. Se, come credo sia giusto, si ritiene Famiglia una in cui manca un genitore, o dove c'è stato un divorzio etc etc , tutte condizioni che non rispecchiano la teroria della famiglia perfettamente equilibrata ma che comunque non sottraggono l'affetto al bambino, allora perchè non una con genitori gay?
Louis, la tua domanda è legittimissima ma è la stessa di SaintJust a cui ho risposto nel mio topic precedente...perdonami se non riscrivo tutto ma se provi a scrollare vedrai che trovi il mio parere in proposito (ho proprio quotato Saintjust e ho risposto, lo vedi subito)
Mi intrometto pure io...Certo è ovvio che le coppie omosessuali avranno magari maggiori ostacoli davanti a loro dal momento che decidono di adottare un bambino, ma è anche vero che non è mica detto che gli etero siano meglio...Ci sono molte famiglie per benino che da fuori sembrano ok ma che poi se vai bene bene ad analizzare la cosa non sono poi tanto perfette...Madri che sempre più finiscono in depressione perchè il marito la tradisce con ogni donna che respiri, famiglie che si sposano magari perchè lei è rimasta incinta e poi finiscono in un tribunale a sfruttare il figlio per avere maggiori vantaggi...per non parlare di quelli che se ne fregano direttamente dei figli...Io non credo neanche che la coppia etero ora come ora possieda tutta quella gran capacità di crescere bene un figlio
Ok, ma le questioni che tu citi non derivano dall'essere eterosessuali ne omosessuali.Possono capitare in entrambi i casi, quindi perchè ci si dovrebbe basare su questi elementi per appoggiare l'adozione omosessuale?
Da non confondere però l'adozione come la scelta tra il minore dei mali. Insomma, non cominciamo con "meglio due uomini che una pazza omicida".
Per l'appunto.Ho notato che molti appoggiano il proprio "pro" basandosi su questo principio...a me non convince per niente.
però se a volte avrei voluto evitare di sentire alcune cose che mi hanno dato fastidio, non vorrei ke succedessero a mio figlio, e soprattutto non vorrei essere io a regalargliele!
Ecco.Mi trovi d'accordo anche qui.Questo è un modo di ragionare che io ritengo maturo, perchè guarda aldilà dei propri bisogni e desideri, e va a tutelare direttamente i bisogni dell'ipotetico bambino.Secondo me questo è il ragionamento di un buon padre, anche se attuare ciò potrebbe poi voler dire rinunciare a diventarlo..
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Mercy_on_me

grazie :)l'unico mio, come dire, impedimento sarebbe proprio questo.Perchè io adottando un figlio non ne risentirei assolutamente,alla fine la mia vita l'ho fatta e sono felice così, anzi mi arriverebbe solamente una gioia in più. Spero che la società faccia presto passi in avanti, cosicchè possa dare 1 risposta diversa:)

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Anche nel mio primo post ho detto che se devo pensare alle cose che possono succedere a lungo termine, e a come mio figlio verrebbe trattato dagli altri, sicuramente non so se farei il passo dell'adozione.Ma prima stavo dicendo che se la mettiamo in termini di loro sono meglio noi no, non ne sono poi tanto sicura tutto qui

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Rispetto all'argomento: no all'adozione gay, perché l'adottato/a subirà una pesante discriminazione da parte della società, è probabile che esso rifletta il grado di emancipazione rispetto ai tabù e all'omofobia sociali di chi parla. Una persona, anzi due persone, che vivono pubblicamente la loro omosessualità, che si sentono molto sicuri della loro unione, che arrivano al punto di voler adottare, avranno anche strumenti di carattere, di cultura, di esperienza, di reattività verso la società da essere in grado di difendere il bimbo o la bimba, da educarlo in una cultura dei diritti e non dei pregiudizi. Non si adotta a cuor leggero. Se ci fosse in Italia un'ipotetica legge che la consentisse ci sarebbe la stessa reazione che di fronte al diritto di contrarre matrimonio: molti preferirebbero continuare a rifugiarsi nella clandestinità o nella «discrezione»: pochi si sposerebbero; così specie all'inizio adotterebbero solo coloro che hanno la forza, la reattività, la capacità di dar vita a un nuovo modello sociale. A Silver Reflex:ti sei scordato di replicare all'obiezione (veramente intelligente) di Almadel:- Questa obiezione significa che due coppie (una gay e una lesbica) che si prendano cura di un bambino sono uguali a (o forse ancora meglio di) una coppia eterosessuale? Se sì, discutiamone.

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Silver Reflex
Rispetto all'argomento: no all'adozione gay, perché l'adottato/a subirà una pesante discriminazione da parte della società, è probabile che esso rifletta il grado di emancipazione rispetto ai tabù e all'omofobia sociali di chi parla. Una persona, anzi due persone, che vivono pubblicamente la loro omosessualità, che si sentono molto sicuri della loro unione, che arrivano al punto di voler adottare, avranno anche strumenti di carattere, di cultura, di esperienza, di reattività verso la società da essere in grado di difendere il bimbo o la bimba, da educarlo in una cultura dei diritti e non dei pregiudizi.
Si, questo è un fattore che non va ignorato.Tuttavia, per quanto una coppia possa essere sicura e tenere la situazione in pugno, non possiamo dire che non ci sarà cmq una % importante di discriminazione o difficoltà nella vita di quel bambino. (a meno che i genitori non abbiano facoltà psicocinetiche/telepatiche con cui controllare le menti delle persone attorno a loro :salut: )
A Silver Reflex:ti sei scordato di replicare all'obiezione (veramente intelligente) di Almadel:- Questa obiezione significa che due coppie (una gay e una lesbica) che si prendano cura di un bambino sono uguali a (o forse ancora meglio di) una coppia eterosessuale? Se sì, discutiamone.
Ah sorry, non ho commentato perchè sinceramente non sono sicuro di aver capito il concetto base..Cioè, dicendo "questa obiezione" si riferisce alla sua stessa obiezione secondo cui nel passato i bimbi venivano allevati solo da tribù di donne?Si ma come si fa a paragonare una situazione di un passato così lontano (stiamo parlando di 700-800 eh...mica degli anni 80), al giorno d'oggi? Cioè paragonare il contesto sociale di allora a quello attuale è giù piuttosto complicato, ma se il paragone ha alla base l'adozione omosessuale... il paragone lo trovo azzardato.Tanto per iniziare, il fatto che tutto ciò avvenisse non significa fosse un bene, il solo fatto che quei bambini siano in qualche modo ugualmente cresciuti dovrebbe dimostrare....cosa? che si sopravvive anche con una singola figura sessuale?Ah be...questa è una vera novità! :gha:Se è per questo allora c'è stato un tempo in cui l'uomo viveva allo stato animale...in qualche modo ci sono riusciti no?altro che discorsi politici, coppie di fatto, adozioni...Noi ci troviamo a vivere nel 2007, con tutto ciò che questa realtà comporta, quindi non capisco che attinenza possa avere andare a ripescare usanze del passato, dove cultura e concetto sociale erano totalmente diversi da quelli attuali, creando un contesto del tutto incompatibile.Se questo riferimento aveva lo scopo di dimostrare che tutto è possibile, e che è possibile crescere in diversi tipi di situazioni e non solo in quello della mulino bianco, be si è vero.... ma allora rispondo che se andiamo a vedere, si può crescere perfino senza genitori, ma non significa che questo possa essere socialmente accettato...
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Caro Silver Reflex (benedetto),1) (sul caso del nero adottato da bianchi) dici che in un caso la discriminazione la subirebbe il bambino e non i genitori? Ma non vuol dire nulla, anzi mi da ragione.Tu stai dicendo che a scuola i figlio di due gay verrebbe discriminato.Io ti posso dare ragione: ma non c'è differenza tra i bambini che urlano "Negro di merda torna al tuo paese" e quelli che gli direbbero "Figlio di froci, sei frocio anche tu!"Quindi se mi concedi che sia giusto adottare bambini africani e lottare contro il razzismo, dovrai ammettere che sia giusto anche far adottare i gay, no?Pvvero che le discriminazioni subite non possono essere un motivo per impedirle.Ugualmente io darei un figlio in adozione a due Ebrei ANCHE SE i suoi compagni gli dicessero "Hitler avrebbe dovuto finire il lavoro!"2) Scusa, s'era capito male riguardo alla possibilità che il figlio di due gay diventi gay.3) "Non che non si possa fare per carità... ma attenzione, perchè poi allora non avremo da stupirci se si inzierà seriamente a parlare di "coppie" a 3, o perchè no... unioni fra bimbi di 7 anni con uomini di 40"Per favore EVITA di paragonare la poligamia alla pedofilia. Questo mi fa solo capire che se tu fossi etero faresti lo stesso paragone anche con le coppie gay "matrimoni da uomini? E perchè non consentire anche la pedofilia?"Non ti dirò che è un meraviglioso pensiero da fascista.Quando verrà il momento farò un figlio con una mia amica e lui saprà che suo padre ha uno, due , tre e anche cento compagni se lo riterrà opportuno. Mi odierà per questo? A 15 anni mi odierà in ogni caso.4) Tanto a me non tocca questa questione della "complementarietà"; io un figlio lo farò con una donna; anche perchè non me lo farebbero adottare MAI (neppure con la più liberale delle leggi, in quanto poligamo, ovviamente).Però mi prendo a cuore le richieste degli altri gay e delle lesbiche (anche se mi gireranno le spalle il giorno che parlerò finalmente dei miei di diritti)5) La questione delle due lesbiche e dei due gay è mostruosamente semplice.Anche nella Comunità GLBT un bambino può avere tutte le figure maschili e femminili che gli servono. Non mi stupirei che intorno a una coppia gay ci fossero parecchie ragazze disposte a svolgere questo ruolo.

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Silver Reflex
Io ti posso dare ragione: ma non c'è differenza tra i bambini che urlano "Negro di merda torna al tuo paese" e quelli che gli direbbero "Figlio di froci, sei frocio anche tu!"
La differenza entra in gioco nel momento in cui la discriminazione non dipende dall'adozione in se :)La discriminazione razziale averrebbe indipendentemente, capisci?Cioè se io odio i neri e li voglio insultare, lo faccio nel momento in cui ne vedo uno...non conta se questo è adottato o è oslo di passaggio...è un problema di natura diversa.
Ugualmente io darei un figlio in adozione a due Ebrei ANCHE SE i suoi compagni gli dicessero "Hitler avrebbe dovuto finire il lavoro!"
Io no, se avessi come alternativa una realtà sociale meno drammatica per il bambino, sceglierei sicuramente la cosa migliore..come credo farebbe qualunque legislatore.Fare a tuo modo sarebbe si un modo per protestare/non dare fiato alla discriminazione, ma non possiamo negare che la volontà di combatterla sarebbe anteposta al bene del bambino...e non è giusto.
Per favore EVITA di paragonare la poligamia alla pedofilia.
No scusa, di certo non era quello il mio intento.Ciò che volevo dire è che se mettiamo in discussione (e volendo si può fare) istituzioni (e come tali del tutto create da persone come noi) come la coppia o la società in generale..allora possiamo anche mettere in discussione l'esistenza della maggiore età e una volta messa in discussione quella...perchè dovremmo continuare a considerare reato quel tipo di rapporto?D'altronde, tanto per citare un altro esempio dal passato... le donne di corte venivano date in spose giovanissime, si parla anche di 12-13 anni (delle bambine in pratica) a uomini che potevano essere i loro padri.... era una realtà, questo significa che solo perchè è successo, potremmo accettarlo?
Questo mi fa solo capire che se tu fossi etero faresti lo stesso paragone anche con le coppie gay "matrimoni da uomini? E perchè non consentire anche la pedofilia?"
Perchè capisci questo scusa?Le mie idee non dipendono dalla mia sessualità, ergo non cambierebbero se ossi etero.Il matrimonio è tutt'altra questione, e ne son ofavorevole se vuoi saperlo (lo sarei anche se fossi etero)Sulla pedofilia appunto...mi viene da chiederlo a te
Quando verrà il momento farò un figlio con una mia amica e lui saprà che suo padre ha uno, due , tre e anche cento compagni se lo riterrà opportuno. Mi odierà per questo? A 15 anni mi odierà in ogni caso.
Se ritieni che questo sia negli interessi del tuo bambino, sei libero di farlo.Anzi, in effetti se andiamo a vedere sei libero anche se non lo ritieni.
A 15 anni mi odierà in ogni caso.
Ah capisco...e allora che problema c'è!
4) Tanto a me non tocca questa questione della "complementarietà"; io un figlio lo farò con una donna; anche perchè non me lo farebbero adottare MAI (neppure con la più liberale delle leggi, in quanto poligamo, ovviamente).
Su questo hai sicuramente ragione.
5) La questione delle due lesbiche e dei due gay è mostruosamente semplice.Anche nella Comunità GLBT un bambino può avere tutte le figure maschili e femminili che gli servono. Non mi stupirei che intorno a una coppia gay ci fossero parecchie ragazze disposte a svolgere questo ruolo.
Eh ma allora la faccenda qui è un'altra... non si tratta più solo di coppie gay o etero..tu non credi nell'istituzione della coppia e nemmeno nelle figure genitoriali.A tuo giudizio una tribù di donne o di uomini o un miscuglio di tutto ciò è un ottimo surrogato del concetto genitoriale vero e proprio, di conseguenza è ovvio che tu non ti ponga il problema...Cioè per te avere dei genitori, essere adottato o crescere in una tribù di borigeni è la stessa cosa.
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1)Fammi capire.Un modo per impedire la discriminazione razziale di un bambino nero ci sarebbe.lasciarlo in Africa o affidarlo a una coppia di Harlem (NY)Tu non affideresti un bambino a una coppia di Ebrei, per timore che sia discriminato?Non ci credo. Ho sicuramente letto male.Nemmeno a un genitore paraplegico? "Guardate il figlio dello spastico!" Ai "terroni" che vivono a Milano glielo daresti? No, vero?Magari cresce con l'accento napotelano e sai come lo sfottono!Quella della discriminazione del bambino è un'idea che si presta a un sacco di esempi allucinanti (che fanno a pugni con la Costituzione).2) Per il solo fatto che esistiamo e che rivendichiamo dei diritti stiamo GIA' mettendo in discussione la Società. Rivendichiamo che il Consenso sia più importante della Riproduzione per fare una famiglia.Il divorzio in Italia non c'era mai stato, neanche le coppie gay che vivevano alla luce del sole, le donne erano praticamente proprietà del marito fino al 1976... Francamente mi sento libero di criticare tutto quello che è contemporaneo nello stesso modo in cui critichiamo l'antico.3) Sei tu che hai fatto il paragone tra poligamia e pedofilia.Ti ricordavo che anche molti etero fanno il paragone tra omosessualità e pedofilia. " Se si comincia così, chissà dove si va a finire".4) Eheh, ti assicuro che non sarò un padre peggiore di mio padre o del padre di mio padre o di suo nonno prima di lui.Sarò solo diverso, molto diverso.5) Sì, per me essere adottato, nascere in una famiglia o in una tribù di aborigeni è la stessa cosa.Anzi: essere adottato è meglio, perchè almeno c'è un giudice che controlla che non avvengano abusi e che il bambino sia felice.Mentre a nascere in una famiglia a caso può andarti bene come no.Riguardo agli aborigeni... non saprei... Non conosco tribù di aborigeni.La mia esperienza si ferma a tribù africane dell'Africa Occidentale: vengono fuori un po' fighetti (tutti cremine, belle scarpe e discoteca), ma forse è l'effetto della vita in Italia e non l'essere stato cresciuto dalle donne del villaggio.

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Silver Reflex
Tu non affideresti un bambino a una coppia di Ebrei, per timore che sia discriminato?Non ci credo. Ho sicuramente letto male.
No in effetti hai letto bene ma sono io ad aver sbagliato a leggere te, e me ne rendo conto solo ora rileggendo.Cioè quel che ho scritto lo penso ma non in funzione del tuo esempio che ho quotato.Sorry ma oggi ho passato buona parte della giornata a quotare e probabilmente sono uscito di testa.Allora, il concetto è quello che ti ho spiegato nel caso dell'adozione di un bambino nero.Ovviamente quel che ho detto vale anche nell'ipotesi del mussulmano.L'essere gay non è un fenomeno culturale ne razziale, e le discriminazioni che potrebbero derivarne da una coppia che adotta sono di altro tipo...C'è da dire che le discriminazioni razziali spesso sono motivate da uno spiccato senso nazionalistico che non da un odio per le altre razze in se (non che questo le giustifichi anzi..), ma lo dico per rendere l'idea della diversità.Inoltre non credo proprio che le discriminazioni verso un bimbo mussulmano possano essere della stessa entità di quelle che riguardano il nostro discorso..Ad ogni modo, per chiarire ulteriormente la questione del mussulmano, di certo non avrei problemi ad affidarlo a loro...Tuttavia non ci sarebbe poi tanto da stupirsi se, a parità di lizza, un legislatore preferisse una coppia italiana NON perchè italiana ma perchè probabilmente, in quel determinato ambito in cui si troverebeb a vivere, ci sarebbe la sicurezza di eliminare un eventuale problema in più per quel bambino. Non si tratterebbe nemmeno più di discriminazione, ma probabilmente una coppia italiana avrebbe meno difficoltà ad inserire il bambino semplicemente perchè conosce meglio l'habitat, è già inserita...ma tutto questo se fatto è solo nell'interesse del bambino, non è un torto al mussulmanoMa attenzione che questo è ben diverso dal dire non affido un bambino a dei mussulmani o adirittura a dei meridionali di milano...Guarda che la discriminazione razziale è già grave, ma se fosse come dici (d'altronde mi sono spiegato male quindi hai capito quello) guai
Quella della discriminazione del bambino è un'idea che si presta a un sacco di esempi allucinanti (che fanno a pugni con la Costituzione).
Si, ma non solo del bambino. La discriminazione in se è un argomento allucinante dove è possibile trovare mille cavilli.Pane quotidiano per avvocati.
2) Per il solo fatto che esistiamo e che rivendichiamo dei diritti stiamo GIA' mettendo in discussione la Società. Rivendichiamo che il Consenso sia più importante della Riproduzione per fare una famiglia.Il divorzio in Italia non c'era mai stato, neanche le coppie gay che vivevano alla luce del sole, le donne erano praticamente proprietà del marito fino al 1976... Francamente mi sento libero di criticare tutto quello che è contemporaneo nello stesso modo in cui critichiamo l'antico.
Ma appunto!! La situazione attuale non è certo perfetta, e proprio per questo mi pare assurdo andare a prendre ad esempio ciò che accadeva 200 anni fa... se da una ipoteica situazione ideale ci siamo ben lontani ora, figuriamoci 200 anni fa...
3) Sei tu che hai fatto il paragone tra poligamia e pedofilia.Ti ricordavo che anche molti etero fanno il paragone tra omosessualità e pedofilia. " Se si comincia così, chissà dove si va a finire".
Si ma non è certo così che lo intendevo, e mi pare di averti spiegato no?Ho detto che se vogliamo giustificare l'adozione omosessuale mettendo in discussione un pò tutto ciò che ci circonda, allora anche altri tipi di "persone" come i pedofili appunto, potrebbero fare lo stesso e se le motivazione che noi muoviamo sono quelle, e loro ci imitano.... ci ritroveremmo nella stessa siutazione di torto/ragione. Non è assurdo?
4) Eheh, ti assicuro che non sarò un padre peggiore di mio padre o del padre di mio padre o di suo nonno prima di lui.Sarò solo diverso, molto diverso.
Io credo che non si debba puntare ad essere non peggiore di... credo si debba puntare ad essere eccezionali.
essere adottato è meglio, perchè almeno c'è un giudice che controlla che non avvengano abusi e che il bambino sia felice.Mentre a nascere in una famiglia a caso può andarti bene come no.
Questo è un punto interessante e così, di primo acchito, mi trovi concorde :salut:
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Solitamente so cosa voglio dalla vita, ed ho sempre un punto di vista molto ben definito.Stranamente, per quanto concerne questo argomento, sono da sempre molto combattuto... non riesco a darmi una risposta, un'opinione precisa, e continuo ad arrovellarmi tra pareri e pensieri contrastanti che alla fine, mi riconducono sempre con i due piattelli della bilancia perfettamente allineati, a stringermi nelle spalle e sbottare un "mah, non saprei".Non posso esprimere, pertanto, un giudizio su ciò che sarebbe universalmente giusto o meno, ma posso solo parlarvi del mio smisurato amore per i bambini: li adoro e loro adorano me.So che sarei un bravissimo genitore e che saprei crescerne uno, due, cinque, dieci, cento: ognuno con il proprio temperamento, ma tutti con il marchio indelebile della mia educazione e del mio amore incondizionato.Eppure, anche quando si tocca lo scottante dilemma "meglio abbandonati in un orfanotrofio o adottati da una coppia gay?" la mia sicurezza e la mia determinazione sfumano in un'indecisione ed in una titubanza che non riesco a comprendere.Chissà..... :roll:

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Mercy_on_me
Una persona, anzi due persone, che vivono pubblicamente la loro omosessualità, che si sentono molto sicuri della loro unione, che arrivano al punto di voler adottare, avranno anche strumenti di carattere, di cultura, di esperienza, di reattività verso la società da essere in grado di difendere il bimbo o la bimba, da educarlo in una cultura dei diritti e non dei pregiudizi.
ma Il punto è proprio questo. Loro saranno pure pronti, ma il bambino? Andiamo è pur sempre un bambino, potrebbe subirne effetti non mlt piacevoli.Come potrebbe abche essere il bambino più felice del mondo.Allo zecchino d'oro tedesco o forse olandese , non ricordo, un ragazzino dagli 8 anni circa canta una canzone intitolata " Ho due padri", e parlava proprio di come era felice con loro, che non gli importava dei pregiudizi perchè a casa aveva l'amore :roll:
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Rimando al link del movimento politico di cui faccio parte.[modbreak=yrian]Rimuovo il link perché si tratta di sito generalista e non strettamente connesso alla discussione che si sta svolgendo; come tale, meglio inserirlo nell'apposita sezione ("Link"), cui rimando lo stesso Jean e tutti coloro che fossero interessati ad approfondire l'iniziativa.[/modbreak]

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Hinzelmann
Allora, il concetto è quello che ti ho spiegato nel caso dell'adozione di un bambino nero.Ovviamente quel che ho detto vale anche nell'ipotesi del mussulmano.L'essere gay non è un fenomeno culturale ne razziale, e le discriminazioni che potrebbero derivarne da una coppia che adotta sono di altro tipo...C'è da dire che le discriminazioni razziali spesso sono motivate da uno spiccato senso nazionalistico che non da un odio per le altre razze in se (non che questo le giustifichi anzi..), ma lo dico per rendere l'idea della diversità.Inoltre non credo proprio che le discriminazioni verso un bimbo mussulmano possano essere della stessa entità di quelle che riguardano il nostro discorso..Ad ogni modo, per chiarire ulteriormente la questione del mussulmano, di certo non avrei problemi ad affidarlo a loro...Tuttavia non ci sarebbe poi tanto da stupirsi se, a parità di lizza, un legislatore preferisse una coppia italiana NON perchè italiana ma perchè probabilmente, in quel determinato ambito in cui si troverebeb a vivere, ci sarebbe la sicurezza di eliminare un eventuale problema in più per quel bambino. Non si tratterebbe nemmeno più di discriminazione, ma probabilmente una coppia italiana avrebbe meno difficoltà ad inserire il bambino semplicemente perchè conosce meglio l'habitat, è già inserita...ma tutto questo se fatto è solo nell'interesse del bambino, non è un torto al mussulmanoMa attenzione che questo è ben diverso dal dire non affido un bambino a dei mussulmani o adirittura a dei meridionali di milano...Guarda che la discriminazione razziale è già grave, ma se fosse come dici (d'altronde mi sono spiegato male quindi hai capito quello) guai
Non sono sicuro di aver capito bene il complesso del tuo discorso. Comunque intanto introduci per altre forme di potenziali discriminazioni il criterio della "preferenza". Cioè dici che in altre situazioni sarebbero giustificati dei criteri di preferenza predeterminati per legge. Per quel che riguarda le distinzioni di razza e religione sarebbero palesemente incostituzionali.Se il discorso fosse che l'omosessualità o la religione dei genitori pongono una difficoltà di inserimento sociale del bambinoin Italia, questa difficoltà ( presumiamola ) può entrare a far parte della valutazione di idoneità dei richiedenti l'adozioneda parte di un giudice, che ne valuterà le capacità affettive, culturali, economiche al fine di stabilire se quelle persone sonoin grado di essere dei buoni genitori ( come noto ci si deve sottoporre pure a degli esami psicologici ). Non si può però direche determinate categorie di persone sono in generale e astrattamente inidonee. ( Poi ovviamente la realtà sociale è che si  va da un Don Mazzi di turno e si "compra" un bimbo biondo e cogli occhi azzurri in Ucraina, ma lasciamo stare...ciò attiene alla adozione internazionale, che consente di usufruire della legislazione straniera e delle locali corruttele )Chiaramente questo discorso allo stato non vale in Italia per gli omosessuali, che sono discriminati per legge ( anche perchè non possiamo essere coppia ) ma varrebbe per un mussulmano. In Italia cioè in quanto omosessuale la mia domanda verrebbe respinta, in quanto mussulmano dovrebbe essere valutata.Di fronte al quesito: preferisci due froci o due pakistani per educare una bambina italiana?Siamo sicuri che ad esempio una Fallaci avrebbe risposto che sarebbero da preferirsi i pakistani?Nell'esempio che formulo ovviamente il pregiudizio riguarda la condizione femminile in un'ottica laica( la Binetti sicuramente ruggirebbe: i pakistani....!! )Cito Fallaci e Binetti come due esempi di ottiche discriminanti che potrebbero portare ad esiti contraddittori.In realtà la discriminazione si fonda sempre su degli stereotipi negativi. Quanto a intensità d'odio dipende dalle situazioni storiche: vogliamo parlare dell'intensità dell'odio per glizingari? Credo che tutti qua riconosceranno che gli zingari sono più odiati di chiunque ( alcuni diranno openseranno pure a ragione...) Fra qualche anno potrebbero trovarsi in compagnia dei mussulmani.
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Silver Reflex
Se il discorso fosse che l'omosessualità o la religione dei genitori pongono una difficoltà di inserimento sociale del bambinoin Italia, questa difficoltà ( presumiamola ) può entrare a far parte della valutazione di idoneità dei richiedenti l'adozioneda parte di un giudice, che ne valuterà le capacità affettive, culturali, economiche al fine di stabilire se quelle persone sonoin grado di essere dei buoni genitori ( come noto ci si deve sottoporre pure a degli esami psicologici ). Non si può però direche determinate categorie di persone sono in generale e astrattamente inidonee.
Si, infatti è pressochè quel che intendevo e sono d'accordo..Ma il paragone che mi è stato portato era generale ed astratto, quindi a quello ho dato il mio parere..e' chiaro che ogni caso giuridico sia soggettivo (anche se il confronto a casi simili è un principio fondamentale della giurisdizione)
In Italia cioè in quanto omosessuale la mia domanda verrebbe respinta, in quanto mussulmano dovrebbe essere valutata.
In Italia la tua domanda verrebbe respinta se ti presentassi come coppia omosessuale.Il vero problema è la coppia. Per tutta una serie di ragioni (molte dellle quali, sono d'accordo con te, assolutamente infondante e discriminatorie..altre no), è già difficile concepire l'idea di una vera e propria coppia omosessuale (qui non sono d'accordo, la coppia omosessuale esiste e lo sappiamo).. l'idea che questa possa crescere un figlio è al momento blasfema.Il problema è che la blasfemia non deriva dall'omosessualità in se, perchè se così fosse non avremmo dubbi sull'incostituzionalità della discriminazione. La blasfemia deriva dall'idea di permettere, a lvl generale, di lasciare che i figli vengano cresciuti da un nuovo tipo di coppia.. una coppia dove manca uno dei sessi.La sfumatura è sottile ma non per questo non importante.A questo punto la questione mussulmana diventa completamente diversa...
Di fronte al quesito: preferisci due froci o due pakistani per educare una bambina italiana?
Personalmente non rispondo perchè è come chiedere preferisci dei pantaloni bordeaux o un taguaggio.Non c'è attinenza.Cito Fallaci e Binetti come due esempi di ottiche discriminanti che potrebbero portare ad esiti contraddittori.
In realtà la discriminazione si fonda sempre su degli stereotipi negativi.
Non sempre.Immagina una donna che riprende la sua carriera (esempio in una società) dopo una gravidanza.Questa donna aveva intenzione di far carriera, e diventare socia.I soci parevano concordi.Ma dopo la sua gravidanza, i soci non intendono più promuoverla.La donna si sente discrminata, e fa causa ai datori di lavoro.Apparentemente non ci sono dubbi sulla discriminazione avvenuta nei confronti della donna, giusto?è madre, e per questo le viene vietata una qualifica.Ma se la decisione su chi diventa socio, venisse presa in base alle ore passate in ufficio?Diventare madre significa anche aver diritto ad un orario più flessibile, significa avere il diritto a lavorare meno ore.E' innegabile che quella donna, non potrà rendere allo stesso modo di come rendeva prima... Quindi, i soci, che giustamente hanno una società da mandare avanti..perchè mai non dovrebbero preferire un uomo, o una non madre?Si potrebbe dire che la pretesa di un tot di ore lavorative, è già di per se una discriminazione perchè nessuna donna che diventa madre potrebbe mai adempiere a questo stile lavorativo...stile un pò maschilista volendo.Ma in realtà, la vera discriminazione è dare per scontato che tutte le donne vogliano diventare madri.Ci sono donne che non vogliono figli... donne che decidono di focalizzarsi unicamente sulla carriera, lavorando le stesse ore di un uomo. (d'altronde l'uomo non va in paternità..)Se una di queste donne si ritrovasse a lavorare con una madre, entrambe con la stessa qualifica (qualifica basata anche sulel ore di lavoro)... non si commetterebbe forse una discriminazione verso la donna che ha scelto di concentrarsi unicamente sulla carriera? non saremmo di fronte ad un vero e proprio favoritismo verso la donna madre?In questo esempi ci sono evidenti discriminazioni, ma non rispecchiano necessariamente degli stereotipi negativi
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Allora... esiste anche il ritiro di paternità... quindi potrebbero farlo anche gli uomini...Secondo poi... a te decenni di lotte per la parità dei sessi ti sono scivolati sopra come acqua non potabile si? :PIl tuo discorso è si maschilista, ma anche da uomo ottuso di qualche decennio fa se mi permetti... tu non lo sei, la tua mentalità in questo caso si.Quanto mi piacerebbe un mondo in cui voi maschietti avreste l'onere e l'onore di partorire.. sai quanta gente cambierebbe idea su questo discorso? :roll:

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Più che da "uomo ottuso di qualche decennio fa" il discorso è da puntata di "Ally McBeal". Pensa, Saint: ce n'è una (la 2x19, se non sbaglio) in cui Nelle Porter cita parola per parola Silver Reflex. Inutile dirti che lei, la sua causa, poi la perde... :roll:PS. Non mi uccidere, Yrian, per il clamoroso OT. Non sono riuscito a trattenermi... :roll:

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Mi pare che alcuni dimentichino che, se per generare figli non sono necessarie licenze o concessioni, per adottarne sono necessarie:i giudici, i tribunali, l'ordine giuridico, a torto od a ragione, pongono innumeri limiti ed impedimenti a chi voglia adottare figli altrui. Né possiamo stupire perché, considerando l'attitudine dei genitori adottivi e la felicità dei figli adottati, si misuri ciò che per lo più accade nella società civile e nel secolo, in cui vivrà la famiglia adottiva.Come già scrissi nel commento superiore, consento pienamente col nostro Alma, quando nega che la famiglia composta d'una sola madre e d'un solo padre, i quali nutrano ed educhino i proprii figli, sia in sé stessa la specie perfetta ed esemplare di famiglia.Nell'antica Lacedemone, città gloriosa e potente, i fanciulli erano tolti in tenera età alle famiglie, affinché fossero educati, coi compagni, da maschi giovani ed adulti:non di meno le virtù civili degli Spartani furono famose e lodate così allora come ora.Platone stesso, nella sua città perfetta, ripudiò la famiglia, preferendo che i fanciulli fossero educati piuttosto dai sapienti, che dai genitori.Ma, se dall'elucubrazione della perfezione escogitata, scendiamo all'osservazione delle azioni consuete al genere umano, non possiamo negare che la famiglia composta dei genitori naturali e dei figli da loro generati sia ampiamente ed universalmente prevalente.Potrà un giudice, un legislatore non tenere in massimo conto ciò che per lo più accade ?.Ne dubito assai.Anakreon.

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