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Paolo Villaggio: provocazioni su religione, morte e Berlusconi


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Paolo Villaggio stupisce tutti con dichiarazioni molto forti, ospite di Radio 2.

 

 

Il grande attore Paolo Villaggio scatenato nel corso del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'. Villaggio, in collegamento telefonico, ha attaccato il Papa e la Chiesa spiegando “che ha ancora una filosofia medievale in tutto: eutanasia, preservativi e via dicendo. La Chiesa, se non si rinnova, muore”. 2730748201_6551139108.jpg

Villaggio ha proseguito, con l'ironia dell'attore comico, parlando anche di Benedetto XVI: “Questo Papa, che parla molte lingue, soprattutto il tedesco, senza dubbio se comparisse sul balcone di Piazza San Pietro con la sua voce ma vestito come Himmler farebbe svenire di paura molti ebrei”.  :) :) :asd:

L'Onorevole Gianfranco Rotondi, cattolico fervente non ha preso bene lo sfogo di Villaggio e ha interrotto l'attore: “Questa è una provocazione inaccettabile. C'è un limite all'ironia. Lei non ha il diritto di mancare di rispetto  nei confronti del pontefice e degli ebrei che sono morti davvero”.

Ma le provocazioni non sono mancate nemmeno sulla sua persona: “Sto pensando seriamente al suicidio, so già la data della mia morte”.  Paolo Villaggio ha risposto così alla domanda dei conduttori se si sentisse coetaneo di Berlusconi avendo solo quattro anni in più di lui.

Quando Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, stupiti, hanno chiesto all'attore genovese di spiegarsi meglio, lui ha risposto: “So la data della mia morte, me l'ha detta una maga russa". E come fa a sapere che la maga ci indovina? "Ha rivelato ad una decina di miei amici la data della loro morte con 20 anni di anticipo”.

E quando dovrebbe avvenire la sua morte? “Questo non glielo dirò, ma di sicuro non sarò sepolto”. Non contento, Villaggio ha rivelato un altro particolare della sua 'dipartita': “Berlusconi ha promesso che dirà due parole al mio funerale. Manderà un video. Anche io per lui, sinceramente, farei un necrologio gratuito”.

 

http://it.tv.yahoo.com/06122010/21/paolo-villaggio-provocazioni-religione-morte-berlusconi-0.html

Guest burro.e.miele

La Chiesa non morirà, seppur non si rinnovi. Alla maggior parte di coloro che si proclamano romano-cattolici, poco interessa cosa detta la Chiesa: vivono la loro vita contravvenendo la morale e le direttive vaticane per il "buon cattolico", sbattendosene altamente. Pensate davvero che chiunque sia favorevole al preservativo, guardi come atto d'umanità l'eutanasia, sia un antipapista? Semplicemente esprimono quello che pensano realmente, ma non mettono in atto il loro pensiero, con atti concreti... il perché non lo so, poco mi riguarda direttamente, tuttavia suppongo (quindi potrei sbagliarmi) che tutto nasca dalla paura, in primis di essere giudicati negativamente dagli altri cattolici (generalmente la famiglia o le conoscenze), in secondo luogo vivono la religione come qualcosa di irrilevante. L'importante è dichiararsi romano-cattolici, per le apparenze, per il resto ognuno viva come vuole. Mi viene in mente un mio compagno di classe delle superiori, con cui spesso mi capitava di discutere di religione... un ciellino convinto, che trombava a destra e a manca prima del matrimonio, passava le mattine della domenica in doposbronza, invece di andare alla casa del Signore,... ma lui era un devoto cattolico, difensore del Papa e quintessenza della moralità, mentre io solamente un perfido ateo...  :)

Ho trovato la frase leggermente offensiva verso gli ebrei (o verso i tedeschi) anche se per il resto sono d'accordo con tutto quello che scrive Burro e Miele, soprattutto l'ultima frase! ne conosco anch'io qualcuno...

Andrej-Bolkonskij-95

La Chiesa non morirà, seppur non si rinnovi. Alla maggior parte di coloro che si proclamano romano-cattolici, poco interessa cosa detta la Chiesa: vivono la loro vita contravvenendo la morale e le direttive vaticane per il "buon cattolico", sbattendosene altamente. Pensate davvero che chiunque sia favorevole al preservativo, guardi come atto d'umanità l'eutanasia, sia un antipapista? Semplicemente esprimono quello che pensano realmente, ma non mettono in atto il loro pensiero, con atti concreti... il perché non lo so, poco mi riguarda direttamente, tuttavia suppongo (quindi potrei sbagliarmi) che tutto nasca dalla paura, in primis di essere giudicati negativamente dagli altri cattolici (generalmente la famiglia o le conoscenze), in secondo luogo vivono la religione come qualcosa di irrilevante. L'importante è dichiararsi romano-cattolici, per le apparenze, per il resto ognuno viva come vuole. Mi viene in mente un mio compagno di classe delle superiori, con cui spesso mi capitava di discutere di religione... un ciellino convinto, che trombava a destra e a manca prima del matrimonio, passava le mattine della domenica in doposbronza, invece di andare alla casa del Signore,... ma lui era un devoto cattolico, difensore del Papa e quintessenza della moralità, mentre io solamente un perfido ateo...  :asd:

 

Sono d'accordo. Ormai prende sempre più piede, almeno fra i giovini che conosco io, una sorta di scetticismo nei confronti della chiesa (ed è quasi sempre un scetticismo pòser, ma tant'è), e anche il moralismo dei più credenti va a farsi benedire se non nei soliti discorsi ufficiali. Io credo che, in realtà, se guardiamo tutto lo scorrere della storia, siano stati rari i veri credenti che seguissero alla perfezione le dottrine della chiesa. Sono sempre più convinto che Benedetto XVI non creda in dio ( :)).

Oggi abbiamo inoltre la fortuna che il consumismo e il capitalismo, come dice Pasolini, stanno diminuendo il potere che la chiesa aveva prima. Solo che, per me, ciò è totalmente positivo.

Non è che state facendo confusione

tra quanti credono veramente in quello che dice la Chiesa

e l'effettivo potere che la Chiesa ha in Italia?

 

Sapere se davvero le famiglie si identificano in quella del Mulino Bianco

non ci dice nulla sul reale potere economico della Barilla;

né è molto interessante sapere se "Scavolini" è davvero "la più amata dagli Italiani";

quello che ci importa sapere è il suo reale fatturato.

 

In sintesi, tutte le "belle parole" e le "scemenze" che la Chiesa dice

fanno semplicemente parte del suo progetto di marketing;

ma il potere della Chiesa è fondato sugli sgravi fiscali, i contributi statali per le opere di carità,

il controllo delle banche, la gestione del turismo, il funzionamento delle scuole private,

l'arrichimento del suo patrimonio immobiliare, la "vendita" di battesimi, funerali e matrimoni...

 

Il Partito Comunista Cinese continua ad avere il potere in Cina

a prescindere dal fatto che sia realmente comunista o che lo sia la Cina stessa.

Andrej-Bolkonskij-95

Il mio discorso era fatto dal punto di vista puramente morale. La cultura del capitalismo distrugge quella del cristianesimo. Non dubito minimamente che la chiesa abbai in realtà un peso politico ed economico molto grande.

A voler essere proprio pasoliniani - e a fare un po' di OT -

si potrebbe dire che l'industrializzazione distrugge quella cultura contadina

nella quale il Cristianesimo aveva affondato le sue radici più profonde

perché in essa vi era una più sentita spiritualità.

(Se non l'hai già visto di consiglio lo stpendo "Teorema")

 

A voler essere più cinici, l'idustrializzazione ha portato benessere

e il benessere ha portato l'alfabetizzazione

e l'alfabetizzazione ha indebolito la superstizione....  :)

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