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Mostra Van Gogh al Vittoriano


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Stavo leggendo su una rivista di questa mostra, in realtà ero intenzionata ad andare alla mostra Paz e Pert del vignettista-illustratore anarchico Andrea Pazienza, però amo Van Gogh si può dire che mi sono avvicinata all'arte grazie a lui.

Ho divagato ma è colpa della mia mente, però volevo anche rispondere.

Come ho da qualche altra parte velatamente scritto, ci sono stato di recente.

Dal punto di vista didattico l'autore viene presentato molto bene da una accurata biografia ad inizio percorso: la sua vita travagliata, il rapporto col fratello Theo, l'avvicinarsi alla pittura ad un'età matura (27 anni), la sua attività di pittore durata appena dieci anni, la strana amicizia con Gaugin.

Il percorso espositivo è molto ricco, soprattutto di opere del primo periodo in cui prevalgono temi agricoli olandesi e colori molto cupi. Dell'ultimo periodo, quello caratterizzato da colori accesi e pennellate dense, però ci sono solo dipinti meno noti: mancano ad esempio i girasoli, la sua camera, il capo di grano con corvi, gli iris, il ritratto notturno della chiesa di Auvers, la notte stellata.

I pezzi più belli sono, a mio avviso, oltre alcuni autoritratti, la tela dei cipressi ( forse è questo ma non ne sono certissimo ) e quella dei bevitori  che sembrano degli spettri terrificanti .

Interessante è anche il fatto che vengono presentati numerosi quadri contemporanei di Gaugin, così da evidenziare le differenze di espressione fra i due pittori.

Ci si può andare quindi, ma senza grosse aspettative.

Non sono una patita d'arte visiva, ma se mi ci devo mettere posso tranquillamente dire che Van Gogh è uno dei miei pittori preferiti.

Volevo andare a vedere questa mostra, ma ora che leggo la recensione di gianduiotto e noto che mancano molti dei miei quadri preferiti direi che forse è meglio se mi evito lo sbattimento del volo Milano-Roma e conseguente visita tra mille altre persone...

Mi dispiace un po' però, cavoli ç_ç°

Avrei veramente voluto vedere Starry Night (mi vengono i titoli in inglese, scusate :D ).

Sarà per la prossima volta :D

Sono molto affascinato da 'Marguerite Gachet dans son jardin',che a modo suo segna per l'artista le ultime cose che ancora potevano emozionarlo prima di una fine ormai scritta. In particolare sono attratto da 'Champ de blé aux corbeau' che ne è l'estremo saluto al mondo.

Non sono una patita d'arte visiva, ma se mi ci devo mettere posso tranquillamente dire che Van Gogh è uno dei miei pittori preferiti.

Volevo andare a vedere questa mostra, ma ora che leggo la recensione di gianduiotto e noto che mancano molti dei miei quadri preferiti direi che forse è meglio se mi evito lo sbattimento del volo Milano-Roma e conseguente visita tra mille altre persone...

 

Più che altro a quello che so ormai è impossibile andarla a vedere, perché ci sono talmente tante prenotazioni che è tutto pieno.

Io non sarei tanto pessimista. Ci sono stato in un giorno festivo in cui non era possibile prenotare ed ho fatto una coda "ragionevole" di venti minuti, massimo mezz'ora (ero in compagnia e non ho fatto troppo caso all'orologio).

 

Comunque qui si possono acquistare on-line i biglietti per i giorni feriali e anche sotto feste ci sono delle disponibilità.

http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=542521

 

Quindi buona visita  :sisi:

  • 2 weeks later...
Cassius Hueffer

@ gianduiotto

Purtroppo per problemi vari non sono potuto ancora andarci, per questo non ho scritto più nulla... Però posso dirvi che alcune persone che conosco il 27 dicembre sono riuscite ad entrare dopo 1 ora e 20 di fila, ma senza prenotazione. Quindi con un po' di pazienza si può tranquillamente entrare

  • 3 weeks later...

Sono stata a vedere la mostra giovedì. Non ho trovato neanche un minimo di fila, siamo entrate immediatamente.

 

-Piccolo ma doveroso OT-

 

Prima di parlare di Van Gogh, desidero spendere due parole sulla mostra all'ingresso di Eleonora Brigliadori. Io dico che va vista, fosse per me organizzerei dei bus per tutti i bambini sotto i 10 anni per far loro "ammirare" il lavoro della soubrette. Non credo esista mostra che riesca a far comprendere cosa sia l'arte meglio di questa...perché ne è l'antitesi! Strass e specchi di ikea ovunque, contorniati da colori e soggetti permeati dal nulla. Diciamo che mi è costato non poco riprendermi dallo sconcerto che ho provato nel vedere che un museo (ma fosse stato pure un museo allestito nel reparto salumeria della conad e non il Vittoriano)abbia concesso una sala per quello spreco di colori ad olio e tele!

 

-Fine OT-

 

La mostra di Van Gogh ha rappresentato per me il coronamento di un sogno. Avevo 12 anni quando nella mia vecchia scuola media arrivò una prof che mi fece innamorare dell'Arte (e forse non solo di quella :D ) e fu allora che nacque il mio amore per Van Gogh, il primo artista ad essermi entrato nell'anima. Erano 13 anni che aspettavo di poterne ammirare le opere!

Il curatore della mostra ha, a mio avviso, fatto un pessimo lavoro nella disposizione delle opere e nella loro illuminazione. C'è una luce fortissima lungo tutto il percorso e si sente la mancanza di una disposizione dei faretti che segua la policromia dei dipinti. Si fa spesso fatica ad osservarne i particolari, vittime di riflessi davvero fastidiosi. Inoltre, le opere più complesse e travagliate (e c'è da dire che si contano sulle dita di 2 mani) sono praticamente "attaccate"  le une alle altre, con il risultato che l'attenzione di chi guarda riesce con molta difficoltà a perdersi in ciascun dipinto.

Nonostante questo, consiglio comunque agli amanti di VVG di vedere la mostra, perché resta comunque un'esperienza emotivamente forte, almeno per me!  :ok:

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