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Essere gay a Padova: un'oasi felice nel deserto veneto (?)


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Girando per il tubo ho trovato questo video molto carino.

 

(parte 1)

(parte2)

 

Parla di Alberto, un ragazzo gay che è nato in provincia di Treviso ma che da anni vive a Padova. Pur percependo l'atmosfera omofoba della regione in cui vive, Alberto spiega come e perché Padova in questo contensto può essere definita "un'oasi felice".

 

A me ha lasciato molto di stucco; non pensavo potesse esserci una realtà LGBT così solida in Veneto. Poi fa un commento sull'opinione pubblica sul mondo gay...agghiacciantemente vera!

 

Voi cosa ne pensate?

Gratta-gratta saltano fuori diverse difficoltà, amici etero a Treviso,

amici etero a Padova, gaylife ristretta al WE e poche amicize, due

fidanzamenti senza essere innamorato...e un innamoramento non

dichiarato ad un fidanzato "non ufficiale".

 

Comunque direi interessante anche per la sincerità del ragazzo.

Sono di Padova, conosco Alberto e devo dire

che le "oasi felici" non cadono dal cielo.

 

E' il frutto di un lavoro fatto su molti livelli:

le Giornate di Cinema Omosessuale dal 1996;

il Gay Pride nel 2001, il Pride Village dal 2008;

gli incontri nelle scuole dal 2005;

le battaglie in Consiglio nel 1999

per un testo contro l'omofobia.

 

Io mi sono dichiarato nel 1995 e da allora

praticamente ogni anno c'era un passo da fare;

ma raccontarli tutto quello che è stato fatto

rischierebbe di apparire noioso.

 

Le cause? Città universitaria,

lunga amministrazione di Sinistra

e il coraggio di singole persone.

Alberto paragona Padova a Treviso

e - in generale - la mia città fa un'ottima figura

rispetto a ogni altra realtà del Nord-Est.

 

Penso che solo Bologna sia più aperta;

anche se Milano lo è, seppur in modo diverso.

Penso che solo Bologna sia più aperta;

anche se Milano lo è, seppur in modo diverso.

 

Milano non fa testo. Qui c'è una realtà paradossale, totalmente ipocrita per quanto mi riguarda. Se nel Mondo, si crede, la media degli omosessuali dichiarati si aggira attorno al 5%, a Milano penso sfiori il 15%. Ma nonostante questo resta sempre qualcosa di sotterraneo, e ill lavoro maggiore sei tu a doverlo fare. Sei tu che devi rimboccarti le maniche e andare incontro alla comunità gay. Più che altro perchè un'amministrazione CENTENARIA di centro e centrodestra (vedi DC e Popolo delle Assurdità) non le ha permesso di respirare all'aria aperta. Mi sembra paradossale perchè Milano è la capitale italiana della Moda...e questo dice tutto.

Sì, è bene dire che è aperta "in modo diverso". Non ufficiale, insomma.

 

Parentesi a parte, secondo me l'aspetto negativo dell'esperienza di Alberto (in questo caso) è dovuta alle sue scelte personali e non alla realtà di Padova o di Treviso. Impantanarsi in una relazione senza essere innamorato o non essere in grado di mixare le compagnie etero sono state decisioni tutte sue.

 

Sono di Padova, conosco Alberto e devo dire

che le "oasi felici" non cadono dal cielo.

 

[...]

 

Le cause? Città universitaria,

lunga amministrazione di Sinistra

e il coraggio di singole persone.

 

Quoto in pieno. Immaginavo che tutta questa tolleranza non fosse spuntata dal nulla, ma non avevo idea di tutta questa crociata. A dire il vero pensavo che Padova fosse stata sempre di centro o di centro destra :S

 

Beh, buon per voi ;)

Metamorphoseon90

Alberto paragona Padova a Treviso

e - in generale - la mia città fa un'ottima figura

rispetto a ogni altra realtà del Nord-Est.

Soprattutto, credo, rispetto a Treviso... se ancora mi ci potrei pensare a tentare d'esser me stesso per Padova, a Treviso no. E rimaniamo nei capoluoghi. Le altre città non saprei, ma non sarei così fiducioso

 

Interessante il video, comunque

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