abbozzo di una passione perduta

[Guest Courtois]

Provo qualcosa per te. Per un attimo mi dimentico del mondo e vedo la tua testa davanti, ne conosco le dimensioni, posso accarezzare la sua sagoma come se fosse qui a due soffi dal mio naso. Sento la sensazione del contatto con la tua pelle, liscia, i tuoi tratti lunghi e le mie mani che scorrono su di loro, li confortano, li corteggiano con la vibrazione del loro desiderio. I tuoi occhi a mezzo dire mi interrogano con una espressione svuotata e i miei li fissano pregandogli di svelare quel mistero e li esortano a dire qualcosa, a dire quel sí che non mi vuoi piú dare. E scendono sulle labbra, ampie, carnose, cosí vicine al mio respiro. Sento la mia aria rimbalzare su di loro e tornare a me con una nuova freschezza, entrando per la fessura che lascio socchiusa della mia bocca, sento un po' di te, del tuo odore di vicinanza che sta risvegliando in me un battito d'emozione. Mi immagino di baciarti, di premere le mie labbra sulle tue, di farne parte del mio morso di amore, di leccarle tutte e di poterle aprire per poter comunicarmi con te veramente, per fondere i nostri fiati, per respirare piú profondamente e insieme. Chiudo gli occhi e tocco la tua faccia dalla mascella, come se potessi sollevare un trofeo per poi scivolare ed esplorare i fianchi del tuo collo, poi dietro la nuca passando le dita tra i tuoi capelli corti come il loro spessore per spingerti di nuovo verso di me, verso il mio bacio d'amore. Sogno di poter chiudere le mie braccia dietro la tua schiena e premermi contro il tuo corpo, di potergli offrire anche solo un po' di me, un po' del mio ritmo, un po' della mia essenza. Sogno di poter osare con una mano, di poter profanare il centro della tua forza, di perforare la serratura dell'elastico dei tuoi pantaloni, e sentirlo forte, pronto ad affirmare la sua statura, ieratico, scorso da flutti di pulsazioni di sangue, di vita e di desiderio. Sogno di poterlo avvolgere nel mio pugno, di poter infrangere la sua postura fiera e di scoprirlo dall'arco teso della sua punta alla sua base, fino al seme del suo ergersi, passando tra la sentinella di peli radi e arricciati, poter massaggiare la forte pelle rugosa, poter sorreggere i tuoi tesori sospesi. E penso di poter inginocchiarmi, come in ossequio, e di conoscerti meglio, omaggiando la tua potenza, guardandola in faccia, e lasciandola penetrare nella mia bocca. La sento che si introduce per tutta la sua lunghezza, fino a riempirla, impadronirsene. Imparo da lei, la mia lingua la avvolge con la sua secrezione, sento il gusto di te, sento la punta finale di ogni tuo desiderio, la marco con il mio volere, il mio volerti, e penso che in questo momento sei solo mio e che vorrei averti qui con me per tutta la vita. Lo sento che mi accarezza la gola, sento che le mie labbra bagnate non lo mollano mai, sento il mio palato che lo copre, la lingua che gli offre un tenero cullare e massaggia il suo peso. Gli occhi chiusi e un ritmo, su e giú, come se ti dovessi comsumare, come se il contatto diventasse una fusione. Mi immagino tutto questo, mi immagino di amarti, mi immagino un giorno di poter immaginare cosa puó significare averti dentro, arrivare ad essere davvero uno, arrivare ad essere te, sentirti fino al mio interiore, alla mia anima. Questo sogno veramente, sogno di poter sognare, sogno che mi farai sognare. Sogno, e intanto tu resti grigio impassibile rimanendo oggetto di questo desiderio che é aria, é fumo di sigaretta che si dissolve sventolando la mano. E non resta niente, neanche l'allucinazione della sagoma del tuo viso, un primo piano sgombro come un foglio trasparente. Pieno solo di senso di solitudine e mortificazione...