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CO coi genitori e minacce finanziarie


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Ho appena sentito che un amico di un mio amico (entrambi gay) ha fatto CO coi suoi. Lui è di Brescia, quindi potete capire il livello di Legalità  che regna nella zona. Beh, oltre ai soliti convenevoli discriminatori e all'imposizione dello psicologo, hanno minacciato di tagliargli le finanze. Lui studia qui a Milano, e ha un appartamento che naturalmente è pagato di tasca loro...quindi il problema è abbastanza grave. Questa minaccia vuole essere sopratutto l'espediente per sottrarre il povero ragazzo alla perversa metropoli e relegarlo in una situazione in cui la sua omosessualità sia più facilmente "controllabile".

 

Come comportarsi? Va bene essere sé stessi, va bene ribadirlo con orgoglio...ma caspita: qui la minaccia è grave! :salut:

 

Ps: magari questo ragazzo è anche un utente del forum (se ci sei batti un colpo, F.!)

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https://www.gay-forum.it/topic/16158-co-coi-genitori-e-minacce-finanziarie/
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Se non ha un lavoro....bhe può far ben poco in realtà. Se non ha un lavoro, invece già va meglio, i genitori non possono evitare di mantenere un figlio finchè egli non dimostra di essere autosufficente (casa in affito a proprio nome e lavoro). Potrebbe partire anche lui con una bella minaccia: VI PORTO A FORUM IN TELEVISIONE XD

No apparte gli scherzi, non ci sono molte cose che può fare se non rimboccarsi le maniche, trovarsi un lavoro e mantenersi da sè, che non è poi nemmeno male come alternativa.

Ho appena sentito che un amico di un mio amico (entrambi gay) ha fatto CO coi suoi. Lui è di Brescia, quindi potete capire il livello di Legalità  che regna nella zona. Beh, oltre ai soliti convenevoli discriminatori e all'imposizione dello psicologo, hanno minacciato di tagliargli le finanze. Lui studia qui a Milano, e ha un appartamento che naturalmente è pagato di tasca loro...quindi il problema è abbastanza grave. Questa minaccia vuole essere sopratutto l'espediente per sottrarre il povero ragazzo alla perversa metropoli e relegarlo in una situazione in cui la sua omosessualità sia più facilmente "controllabile".

 

Come comportarsi? Va bene essere sé stessi, va bene ribadirlo con orgoglio...ma caspita: qui la minaccia è grave! :)

 

Ps: magari questo ragazzo è anche un utente del forum (se ci sei batti un colpo, F.!)

 

Situazione grave ma purtroppo non è un caso isolato.

 

Dallo psicologo, anzi dallo psichiatra, dovrebbero andarci loro, i genitori.

Magari sono ancora tra quelli che credono che si possa 'guarire' dall'omosessualità con qualche seduta :salut:

 

Io mi chiedo cosa possa portare un genitore (=che ti ha generato) a complicare o a rendere impossibile la vita di un figlio, perchè di questo si tratta. Cosa pensano che togliendogli il mantenimento per gli studi gli farannoi pagare e scontare qualche colpa primordiale?

non ci sono molte cose che può fare se non rimboccarsi le maniche, trovarsi un lavoro e mantenersi da sè, che non è poi nemmeno male come alternativa.

 

Eh...nel bel mezzo di una crisi finanziaria, è una parola!!

 

Io mi chiedo cosa possa portare un genitore (=che ti ha generato) a complicare o a rendere impossibile la vita di un figlio, perché di questo si tratta. Cosa pensano che togliendogli il mantenimento per gli studi gli farannoi pagare e scontare qualche colpa primordiale?

 

Anch'io resto senza parole ogni volta che sento storie di questo genere. Ma quando alla privazione immotivata dell'amore, che in un genitore dovrebbe essere anzi spontaneo e incondizionato, si aggiunge anche la privazione alla tua istruzione...lì si sfocia nel grottesco. Parodossale e grottesco. :salut:

Quando mia madre ha saputo di me inizialmente minacciò anche lei di tagliarmi il finanziamento per lo studio e trasferta.

Ma è stata la reazione (esagerata) del momento, sono bastati qualche giorno che l'idea si è dissolta completamente.

L'impedirgli di studiare, di certo, non gli cambierà l'orientamento sessuale, ma credono così di poterlo controllare meglio, quindi, a meno che anche la loro è stata la reazione istintiva e non razionale, allora avrà ben poco da fare se non, come dice Lunaville, rimboccarsi le maniche, anche se mi rendo conto che è difficile, sia trovare lavoro, ma sopratutto trovarne uno che ti permetta di vivere solo e che, allo stesso tempo, ti lasci tempo e modo di studiare (oltre che di pagarsi anche la retta).

Io sono sempre stata del parere che uno in una cittàgrande il lavoro lo possa trovare senza problemi. La mia è una piccolissima cittadina eppure abbondano possibilità. Laurearsi uno o 2 anni dopo mantenendosi non è una tragedia per nessuno  :salut:

Beh a Milano ci sono moooolte possibilità, sta tutto nel vedere cosa vuole e non vuole fare.

Spesso anche nelle università proprio assumono ragazzi, oppure come cameriere o lavapiatti.

Insomma non può di certo puntare al lavoro da 2000 euro, però in caso se vuole lo trova...

 

Più che altro mi dispiace per lui per la reazione dei genitori...

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