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Australia: la chiesa può discriminare i gay nelle adozioni


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Sai che novità; la chiesa discrimina a suo piacimento e non ha pure intenzione alcuna di negarlo, lo fa sfacciatamente.

 

Dal catechismo: "Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione."

 

Non ogni marchio di discriminazione, ma ogni marchio di INGIUSTA discriminazione.

Perché ne esistono di giuste.  :gha:

Metamorphoseon90

Mi sembra ovvio... se ne occupa qualcuno che ha proprie idee in merito e si riseva di escludere chi non rientra nei canoni. Non mi scandalizza (nel senso che non mi stupisco)

 

Non ogni marchio di discriminazione, ma ogni marchio di INGIUSTA discriminazione.

Perché ne esistono di giuste.  :gha:

Sul web avevo letto dei documenti che spiegavano come potessero esserci anche giuste discriminazioni, beninteso sempre ad opinione della Chiesa. Ora dovrei ritrovare il documento per mostrarvelo.

 

Questo mi porta sempre maggiori dubbi insolubili.

 

edit: non ho trovato quello che dicevo io, ma solo la lettera pastorale del 1986

 

in italiano

in latino

consiglio le proposizioni 7, 11, 17  :gha:

Il problema è che secondo questo ragionamento puoi discriminare sulla base della religione. Siccome per la tua religione non va bene, anche se è legge che i gay possano adottare, tu puoi rifiutarti di permettere loro l'adozione.

Metamorphoseon90

Ma sono associazioni religiose, se loro si occupano di adozioni non puoi farci nulla, hanno i loro statuti etc. Lo sai già, o accetti o sei fuori.

Sarebbe come chiedere ad un circolo di A.A. di ammettere moderatamente gli alcolici alle loro riunioni.

Va bene questa cosa ma seguendo questo ragionamento, se c'è una legge contro l'omofobia ad esempio, un vescovo può fare esternazioni omofobe perché la sua religione dice così? Va bene avranno i loro statuti ma prima c'è la legge dello stato, no?

Perché ne esistono di giuste.  :gha:

Certo che ne esistono. Noi discriminiamo i pedofili e i razzisti. La discriminazione può essere quindi considerata giusta, ma solo ed unicamente se la base di base di ragionamento alla sua base è considerata umana e civile.

Mi sembrava importante portare alla luce questa discrepanza. Fine OT (se ne si vuole discutere, si apra adatto topic)

 

WYWH ha sollevato il problema che è alla base. Una religione non potrebbe incitare a qualsiasi forma d'odio contro altre persone ma per il Vaticano si fa uno strappo alla regola. In realtà essa non "obbliga" nessuno, ma avendo una presa forte sulla coscienza comune alla fine influisce in modo reale anche sul potere temporale. E comunque si potrebbe sollevare la questione se esistesse una legge dello stato che impedisca di fare affermazioni di questa linea ma ovviamente non essendoci nessuna legge contro l'omofobia lo stato non potrebbe, volendolo, tutelare gli omosessuali. Bella fregatura, no?  :gha:

Metamorphoseon90

Allora:

-tutta l'Australia permette l'adozione LGBT? (è una domanda)

-dall'articolo apprendo che è stato concesso da un tribunale amministrativo

ne conseguiamo che non è contro la legge.

 

Se poi è giusto o no qui non mi esprimo, la mia opinione a riguardo è alquanto nebulosa e confusa.

 

Se però ci fosse una legge che prescrivesse chiaramente che nessun'associazione può discriminare le coppie gay nell'adozione, allora la cosa non sarebbe tollerabile.

Al riguardo delle esternazioni omofobe ritengo che sia responsabilità del singolo (perseguibile) prendo ad esempio la religione cattolica: non è cogente urlare "Froci a morte", non mi sembra sia l'undecimo comandamento. Se poi mi prendi ad esempio la Westboro Baptist Church... mucchio di esaltati. Comunque ribadisco: in presenza di una legge credo siano perseguibili, mi confermate? 

http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_legge_negli_stati_australiani

Ora non so dove sia successo il fatto, poi vedo di informarmi di più. Comunque non è tanto la notizia in sé, ma la riflessione alla fine dell'articolo ad avermi colpito.

Un attimo: qui non è il classico "vescovo che fa affermazioni omofobe", non si tratta di una questione chiesa -> esterno, ma privato -> chiesa. Si potrebbe fare un parallelo con le notizie a riguardo di discriminazioni in scuole private religiose o al no ai sacerdoti gay.

Per quanto si tratti comunque di un trattamento ingiusto, mi sembra che usare la laicità come argomentazione non sia la strategia giusta per averla vinta (normalmente sono (o dovrebbero) essere ospiti, ora giocano in casa).

Certo che ne esistono. Noi discriminiamo i pedofili e i razzisti. La discriminazione può essere quindi considerata giusta, ma solo ed unicamente se la base di base di ragionamento alla sua base è considerata umana e civile.

Mi sembrava importante portare alla luce questa discrepanza. Fine OT (se ne si vuole discutere, si apra adatto topic)

 

Stiamo parlando di omosessualità, quindi, cosa c'entrano i pedofili o i razzisti?

:sbav:

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