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Intervista ad un gay che "ce l'ha fatta ad entrare nel salotto buono"


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http://www.mariomieli.org/spip.php?article2089

 

Leggevo questa notizia sul sito del mario mieli, non ho postato nella sezione dedicata al circolo perché il link (a sua volta) proviene da un altro sito e quindi ho deciso di postarla in questa sezione, il titolo esprime il mio pensiero sul come si potrebbe (il condizionale è d'obbligo) quando si viene accettate/i da una società che personalmente ritengo malata per svariati fattori politici e culturali, avete paura di diventare come quelle/i che ci discriminano ed assumere il loro pensiero e le loro filosofie?

Questo è il succo della notizia di attualità che vi ho linkato, datemi le vostre opinioni.

Premetto che sono una donna che ha un rapporto fortissimo con la madre, ma questo non mi para gli occhi, secondo me l'amore fa crescere le persone, la sincerità e l'amore e certo l'amore non è necessariamente solo materno, con questo ho sintetizzato il mio pensiero.

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Questo articolo è l'editoriale dell'ultimo TV Sorrisi e Canzoni di cui Signorini è direttore.

Sarò controcorrente, ma sono perfettamente d'accordo con lui con un però.

Per gli omosessuali dovrebbero esistere le adozioni ma non gli utero in affitto...non ha senso, è puro egoismo...ma perchè mai dovrei dare dei soldi a una donna per farle tenere in grembo un figlio che comunque non potrà mai essere in toto mio e del mio compagno????

Non so se Signorini è inqualche modo imbavagliato...forse sì, forse no...o forse semplicemente lo è come buona parte dei direttori di testate giornalistiche o tv...perchè lui dovrebbe fare eccezione, perchè è gay? non credo proprio

Vabbè ma Signorini con ''Sorrisi e Cazoni'' e ''Chi'' è un house organ del Pdl, sono giornali di Berlusconi che propagandano la sua politica e la sua cultura clericalpopolare ed ipocrita.

 

Signorini è un altro Emilio Fede o Lele Mora, un cortigiano leccaculo ed individualista.

 

Una volta da Chiambretti aveva anche detto di essere contrario alle unioni civili omosessuali.

Lui è organico al Pdl e alla sua politica per cui non fa altro che propagandarla.

 

Basta vedere l'ultima farsa che ha inscenato con Berlusconi nel suo programma Calispera.

http://www.youtube.com/watch?v=CYaDUqI77Ns

 

Poi tanto lui è ricco e potente cosa vuoi che gli freghi delle unioni civili o dei matrimoni gay, anche perché solitamente i diritti sono a tutela dei più deboli mentre chi è ricco e potente dei diritti ne ha meno bisogno e nemmeno credo gli interessino.

ma non mi interessa! dico hanno un figlio e penso che cresca molto meglio di tanti altri con un educazione e al sicuro dove vivere e avere la totale stima per sua papà! e non penso che lì manchi l'amore! Signorini può tacere una volta per tutte uomo totalmente condizionato e folgorato dal grande fratello & Co. Penso che ok, non è uno dei modi migliori ma hanno fatto male a qualcuno? e stento a credere che quel bimbo crescerà male o chissà quale trauma riceverà o almeno cosi vogliono far sembrare

Non capisco questo masochismo, come si può andare contro sè stessi?

 

Concordo ma evidentemente esiste una scala di valori, per noi sono alcuni, come il riconoscimento di uguali diritti, per lui saranno i soldi... e altre cose sulle quali non mi pronuncio altrimenti otterrei nell'immediato l'etichetta di comunista :gha:

Ha svenduto i diritti degli omosessuali per soldi, fama e potere personale.

Questo gli sta fruttando visto che attualmente è contemporaneamente direttore di Chi, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, critico fisso del Grande Fratello, presentatore di un programma tutto suo su Canale5 cioè Kalispera.

 

Poi se sei ricco e potente i diritti e le unioni civili ti servono meno perché sei di ceto sociale alto sei conosciuto e hai influenza poi per singoli diritti puoi eventualmente supplire andando da un notaio e lasciando scritto il tuo testamento e tutto quello che vuoi prevedere per via privatistica in favore di un eventuale compagno.

 

Inoltre non è detto che a Signorini nemmeno interessino certi diritti, magari è un omosessuale a cui non interessa avere un compagno fisso e di verdersi riconosciuta un'unione, magari è più tipo Lele Mora o Karl Lagerfeld che si fanno circondare sempre da giovani e muscolosi modelli ma ma non sono interessati al compagno e al riconoscimento giuridico.

Per carità, Signorini è liberissimo di pensare e dire ciò che vuole.

Solo che, a fronte di migliaia di famiglie omogenitoriali nel mondo dove i figli crescono benissimo con due figure paterne o due materne, le sue affermazioni sono oggettivamente sbagliate.

Il fatto che lui stesso sia omosessuale rende il tutto solo sensibilmente più grave; ma la menzogna ormai è detta, poco importa da dove provenga.

 

non ha senso, è puro egoismo...ma perché mai dovrei dare dei soldi a una donna per farle tenere in grembo un figlio che comunque non potrà mai essere in toto mio e del mio compagno????

Perché non potrà mai essere "in toto" della coppia che adotta?

 

Perché non potrà mai essere "in toto" della coppia che adotta?

 

Un figlio fatto prendendo in affitto un utero è l'esatto contrario di un'adozione, quint.

E' mistificare la realtà parlare di "adozione"

 

Credo che mayonaise volesse dire che chi paga una donna perché affitti il suo utero,

per poi dire ciao ciao a costei, e far vivere il bambino con sé stesso e il proprio compagno,

si illude che quel figlio sia in toto suo, se tale è la sua illusione, perché vistosamente non è così.

Continuo a non capire.

La maternità surrogata non è altro che l'adozione di un bambino nato da una madre nota e pagata.

L'unica differenza con l'adottare un bambino da un orfanotrofio è che con l'utero in affitto si ha la possibilità di donare gli spermatozoi e avere un figlio che ha metà patrimonio genetico di uno dei due genitori adottivi.

Sici che l'eventuale coppia gay possa sentire il figlio "più proprio" per qualche sezione i DNA in comune?

Il figlio è di chi lo cresce.

Se poi qualcuno vuole ancora dar valore al "sangue di famiglia", faccia pure, ma per me è un'idea medievale che non si concilia con avveniristiche tecniche di inseminazione e omogenitorialità.

 

Questo sempre se ho capito bene cosa intendevi.

L'adozione è per definizione assumere come figlio un bambino che non è stato generato da te.

 

La tua definizione di maternità surrogata - fare un figlio con una donna pagata per dare

il suo utero, e che è madre biologicamente di questo figlio - come adozione è mistificante.

 

Hai paura di chiamare le cose con il loro nome?

Se l'adozione è "assumere come figlio un bambino che non è stato generato da te", allora la maternità surrogata è proprio un'adozione, e non capisco la tua obiezione.

Non vedo di cosa aver paura.

Piuttosto non ho ancora capito se avevo inteso bene quale fosse il problema (la priorità "genetica" rispetto a quella affettiva nel considerare un bambino proprio figlio).

http://www.mariomieli.org/spip.php?article2089

 

Leggevo questa notizia sul sito del mario mieli, non ho postato nella sezione dedicata al circolo perché il link (a sua volta) proviene da un altro sito e quindi ho deciso di postarla in questa sezione, il titolo esprime il mio pensiero sul come si potrebbe (il condizionale è d'obbligo) quando si viene accettate/i da una società che personalmente ritengo malata per svariati fattori politici e culturali, avete paura di diventare come quelle/i che ci discriminano ed assumere il loro pensiero e le loro filosofie?

 

 

Solo perchè gay non vuol dire essere irrimediabilmente in eterna contrapposizione con chi ha un modo diverso di amare dal nostro su tutto. Quindi non sento di avere paura di condividere alcuni (e non tutti) i pensieri anche con chi ci è contro. Comunque approvo per una coppia di persone dello stesso sesso la possibilità di adottare un bimbo da crescere. Però poi dovrebbe nascere un discorso più ampio rivolto anche a chi è solo/a o a chi vive in situazioni sentimentali dove ci sono più di due persone che vivono una storia d'amore... spero non vorremo discriminare questi diversi modi di concepire una famiglia, vero?

Se l'adozione è "assumere come figlio un bambino che non è stato generato da te",

allora la maternità surrogata è proprio un'adozione

 

 

 

Quint, non vale la pena discutere se fai sofismi di questo genere.

 

Quella di cui stiamo parlando si chiama inseminazione uterina.

 

Se un gay non la realizza in questo modo, ma copulando con una donna, la quale sarà

ingravidata, salvo poi cedere il figlio generato, questa è una procreazione a tutti gli effetti,

non certo un'adozione.

Se proprio vogliamo fare i precisini a tutti i costi, sarebbe piu' figlio nostro un figlio avuto da una donna che affitta l'utero, usando il nostro sperma, piuttosto che un figlio adottato.

Comunque sia non capisco bene dove vuoi andare a parare, ognuno sceglierà la via che piu' gli sembrerà consona, ma in entrambi i casi stiamo parlando di scelte private e personali e quindi, per loro natura, non sindacabili.

 

Comunque sia non capisco bene dove vuoi andare a parare,

 

 

:gha:  Questo c'entra come i cavoli a merdenda.

 

Sto parlando di che cosa è un'adozione e di che cos'è affittare un utero.

 

 

ognuno sceglierà la via che piu' gli sembrerà consona, ma in entrambi i casi stiamo

parlando di scelte private e personali e quindi, per loro natura, non sindacabili.

 

 

Ciò fa parte dell'ovvio.

Ovvio Isher, ma qui nessuno sta parlando di gay che copulano con donne. :gha:

E' sì una procreazione, ma solo per un componente della coppia. Ad ogni modo, è legalmente un'adozione.

E continuo ad avere l'impressione che le tue risposte non siano inerenti ai problemi che pongo, scusami. A differenza di ben81, che ha espresso una posizione opposta alla mia e sulla quale mi sono già espresso, ma almeno ha capito la domanda (altro che cavoli a merenda).

Solo perché gay non vuol dire essere irrimediabilmente in eterna contrapposizione con chi ha un modo diverso di amare dal nostro su tutto. Quindi non sento di avere paura di condividere alcuni (e non tutti) i pensieri anche con chi ci è contro. Comunque approvo per una coppia di persone dello stesso sesso la possibilità di adottare un bimbo da crescere. Però poi dovrebbe nascere un discorso più ampio rivolto anche a chi è solo/a o a chi vive in situazioni sentimentali dove ci sono più di due persone che vivono una storia d'amore... spero non vorremo discriminare questi diversi modi di concepire una famiglia, vero?

 

 

Qui non è questione di avere un diverso modo di amare ma quello di vederci riconoscere il diritto alla genitorialità.

Io nemmeno ho paura di condividere con chi mi è contro un idea è solo che non la condivido, ripeto sono stata cresciuta praticamente solo da mia madre ma io non dico che due persone omosessuali non possano crescere una/un figli*, non è paura è essere di parte, da una parte specifica, ovvero quella dei diritti.

Questo post era specificatamente sull'omogenitorialità, non sono contro le persone sole che crescono figlie/i, però se poi vogliamo mistificare possiamo farlo... :gha:

 

E' sì una procreazione, ma solo per un componente della coppia. Ad ogni modo, è legalmente un'adozione.

 

 

Tu avevi detto che era un'adozione (ad esempio di Mario e Quint).

Non avevi detto che c'è prima di tutto una procreazione. Per questo ti ho risposto.

Non mi sembra corretto, per definire ciò di cui si sta parlando, omettere

l'antecedente. Ora consenti con me che c'è, prima di tutto, una procreazione (tra Quint e Ginevra).

Tutto bene, così.

 

 

 

qui nessuno sta parlando di gay che copulano con donne. :gha:

 

 

Infatti il topic è partito da quello che comunemente si chiama "utero in affitto"

ed è a questo che ho risposto. Per completezza ho, poi, prospettato anche il caso di un

ingravidamento realizzato non con inseminazione uterina bensì in via naturale ma sempre

con lo stesso obiettivo.  

 

E continuo ad avere l'impressione che le tue risposte non siano inerenti ai problemi che pongo, scusami.

 

 

Ho riletto il tuo post, al quale ho risposto, e non sono riuscito a trovare dei problemi

che tu ponessi. In ogni caso come potrai vedere, se anche tu mi rileggi, io mi sono limitato

a rispondere a questa tua frase:

 

 

Perché non potrà mai essere "in toto" della coppia che adotta?

.

Dunque, io direi che quello che colpisce è non tanto il dissenso

di Signorini rispetto al metodo scelto da Elton John di ricorrere

all'utero in affitto, ma la disinvoltura con cui Signorini utilizza questo

caso, che ovviamente colpisce l'immaginario del lettore medio, per poi dire:

 

Perciò sono d’accordo con Papa Benedetto XVI quando afferma che i bambini

devono crescere in una famiglia dove ci sono un papà e una mamma. E senza mettere

in discussione le rivendicazioni dei gay, lasciatemi dire che Elton e David secondo me sono

andati un po’ oltre i propri «diritti».

 

Di fatto se la figura della madre è insostituibile e se ci si dichiara d'accordo

con Benedetto XVI si è contrari alla omogenitorialità in toto. Quantomeno

alla omogenitorialità maschile...non all'utilizzo di questa tecnica specifica.

 

Poichè questa opinione proviene da un gay, si rafforzerà nel lettore l'idea

della irragionevolezza delle pretese alla omogenitorialità ( anche perchè si

sceglie il caso che si presta a rappresentare nell'immaginario collettivo italiano

il ricco e famoso che soddisfa ogni suo desiderio-capriccio ) in assoluto.

Io nemmeno mi stupisco, Signorini ha dimostrato piu' volte di essere la classica checca, lo potremmo paragonare alle oche etero che fanno le ospiti in tv, insomma personaggi la cui peculiarita' e' l'essere frivoli e vivere di cazzate e di gossip.

DoctorNievski

Vabbè, che vi aspettavate da uno del genere: lui ha la sua posizione privilegiata, in cui lottare per certi diritti non è necessario, ed in più sappiamo da chi sono mossi i fili che lo tengono in piedi..  :sbav:

 

 

 

Poi tanto lui è ricco e potente cosa vuoi che gli freghi delle unioni civili o dei matrimoni gay, anche perché solitamente i diritti sono a tutela dei più deboli mentre chi è ricco e potente dei diritti ne ha meno bisogno e nemmeno credo gli interessino.

 

Sta cosa comunque l'ho notata in altri omosessuali Dichiarati, ma "arrivati"..vedi Dolce&Gabbana..  ;)

Ok, Isher, ho capito dov'era il fraintendimento.

Sostanzialmente, sei partito dalla mia domanda Perché non potrà mai essere "in toto" della coppia che adotta? contestando il mio uso del verbo adottare, che qui sarebbe improprio poiché uno dei due membri della coppia in realtà procrea.

In tal caso comunque deve esserci un'atto di adozione, da parte del compagno del padre biologico. Quindi si può dire che il figlio è adottato dalla coppia, ma non procreato dalla coppia, perché biologicamente procreato solo da metà della stessa.

 

Mi sa che è questo che tu intendi per sofismi; ma poco importano le definizioni adesso.

 

Quando hai risposto alla domanda, ti sei concentrato sul verbo adottare, mentre io sono (un po' troppo precipitosamente) giunto alla conclusione anticipando una possibile risposta alla persona a cui avevo posto la domanda (che peraltro era mayonese e non te): mi è parso che intendesse dire che in una gravidanza surrogata il figlio non è "in toto" della coppia perché non interamente generato da essa. Se così fosse, chissà cosa pensa di un'adozione... ma magari corro io e gli sto mettendo in bocca parole che non direbbe.

 

Fatto sta che rimane sempre la questione: perché alcune persone (mayonese ad es.) ritengono che un figlio nato da maternità surrogata non sia "in toto" della coppia? perché alcune persone (ben81) ritengono che un figlio da maternità surrogata sia "più figlio" di uno adottato?

Ecco, era qui che stavo portando la questione, ma forse non sono stato chiaro.

Ne converrai che poco importa stabilire se è più giusto parlare di procreazione o di adozione.

per poi dire:

 

Perciò sono d’accordo con Papa Benedetto XVI quando afferma che i bambini

devono crescere in una famiglia dove ci sono un papà e una mamma. E senza mettere

in discussione le rivendicazioni dei gay, lasciatemi dire che Elton e David secondo me sono

andati un po’ oltre i propri «diritti».

 

Di fatto se la figura della madre è insostituibile e se ci si dichiara d'accordo

con Benedetto XVI si è contrari alla omogenitorialità in toto. Quantomeno

alla omogenitorialità maschile...non all'utilizzo di questa tecnica specifica.

 

Poichè questa opinione proviene da un gay, si rafforzerà nel lettore l'idea

della irragionevolezza delle pretese alla omogenitorialità ( anche perché si

sceglie il caso che si presta a rappresentare nell'immaginario collettivo italiano

il ricco e famoso che soddisfa ogni suo desiderio-capriccio ) in assoluto.

 

 

Esatto è un pensiero che crea cultura, o che tenta di crearla, comunque è un pensiero omofobo, e credo che questo sia fuori da ogni dubbio.

Si Quint, io parlavo di una cosa, e tu ne avevi in mente un'altra

(come anche Ben, il quale visibilmente mi ha attribuito dei retro-pensieri che io non ho affatto).

In linea generale, trovo che discutere di inseminazione vaginale, che è una cosa seria da tutti i

punti di vista, a partire da una dichiarazione di Signorini, il quale cita Benedetto XVI, sia sbagliato,

perché non può portare a nulla di buono.

Non so se Signorini è inqualche modo imbavagliato...forse sì, forse no...o forse semplicemente lo è come buona parte dei direttori di testate giornalistiche o tv...perché lui dovrebbe fare eccezione, perché è gay? non credo proprio

 

Uhm, vado un attimo OT

ma solo per dire che personalmente non riconoscerei a Signorini nemmeno quel briciolo di dignità derivante dall'essere imbavagliato da esigenze "editoriali"

Come sottolineato in precedenza, è solamente una "velina", in un sistema di informazione asservito all'area politica afferente a Berlusconi..personalmente non lo definirei neanche giornalista  ;)

 

 

Non capisco questo masochismo, come si può andare contro sè stessi?

 

Con un po' di assegni circolari :-)

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