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Attenti all'educazione sessuale, parola di Ratzy!


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http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_10/appello-papa-medioriente-cristiani_54ccb986-1ca5-11e0-a4b5-00144f02aabc.shtml

Insomma, non sia mai che i vostri figli imparino cosa è un preservativo.  :sbav:

Ormai prendo sempre sul ridere le sue dichiarazioni, però mi infastidisce parecchio che spesso nessuno, almeno a livello politico, qua in Italia lo zittisca.

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figuriamoci se lo zittiscono, proprio ieri al tg hanno fatto vedere una delegazione bipartisan (tra i quali ho visto ad esempio Bersani, Casini, Cesa, e Cicchitto mi pare) che lo acclamava in piazza S. Pietro durante l'Angelus.. e questo la dice lunga sull'interesse che hanno da entrambi gli schieramenti per acaparrarsi il voto dei cattolici  :sbav:..

Io ho deciso che non ci faccio più caso, dare peso alle parole di una persona è come dar peso alla persona stessa, per me è solo un uomo vestito in maniera buffa che dice cose buffe davanti a gente buffa. ( e mi spiace per la gente buffa.)

Io ho deciso che non ci faccio più caso, dare peso alle parole di una persona è come dar peso alla persona stessa, per me è solo un uomo vestito in maniera buffa che dice cose buffe davanti a gente buffa. ( e mi spiace per la gente buffa.)

 

Me too.

 

Ormai il messaggino subliminale (che di sub ormai ha ben poco direi) del Papa è diventato un appuntamento del popolo italiano.

 

Mi ha fatto sorridere un episodio del libro "Eat Pray Love" di Elizabeth Gilbert. Mentre la scrittrice viveva in Italia, ridefiniendo il concetto di "Mangia" (appunto), ha inevitabilmente fatto un tuffo nella nostra cultura. E di fisso, quando si fermava a guardare un telegiornale, constatava che ogni giorno si faceva rapporto sulle condizioni di salute del Papa. "Oggi il Papa sta bene...oggi il Papa benedice i fedeli nel talposto". Niente di più vero.

 

Ma il bello è che quell'uomo per me non esiste. E sorrido pensando che né il suo staterello né la sua alta gerarchia sono citate in una sola pagina del mio libro di Relazioni Internazionali. Ormai lui non conta più nulla, fa solo tendenza...per le scarpette di prada intendo! :sbav:

AndrejMolov89

Sfortunatamente è una persona pesante, non solo per i drappi dorati che indossa, o per i vari gioielli che rasentano il peso specifico di 13 grammi per centimetro cubo, ma anche perché lui è a capo d'una religione che ha molti accoliti.

I gay cattolici che ho conosciuto bene, fin'ora non concepiscono le relazioni gay alla pari di quelle etero, proprio perché l'educazione cattolica e ciò che hanno detti i papi non le riconoscevano, è evidente che sia un problema. A noi non ce ne può fregare una mazza, ma coloro che credono e che stanno in posizioni organizzative influisce e come. I corsi di educazione sessuale sono importantissimi, come avere un supporto psicologico gratuito durante l'adolescenza per chi ne ha bisogno, se uno di potere mediatico e spirituale come quel pezzo di oro ambulante vestito di prada dice ste stronzate è veramente grave.

Ma poi anche la cavolata di dare nomi Cristiani ai propri figli come la vedete?

Sto papa veramente è anziano e retrogrado anche tra i suoi coetanei.

Finchè la Chiesa sarà questo non sarà altro che un ostacolo che prima sparisce e meglio è per tutti.

E parlo da Cristiano forzatamente non Cattolico.

Il mio intervento era ironico, ma celava un significato abbastanza chiaro.

 

Parlerò con un pò di ironia nera.

 

Il Papa è un cancro per la nostra società, e se noi che siamo i primi ad esserne malati (cioè chi viene attaccato da questo "cancro") non vogliamo guarirne, figuriamoci chi non viene disturbato da esso.

Gli attacchi fan male se colpiscono, se non ci facciamo caso, se smettiamo di parlarne e di dargli importanza tutti (ossia chi davvero non crede più nella sua figura, e siamo tanti, cattolici e non) la sua forza e la forza delle sue armi svanisce.

 

Sono un pò utopistico lo so, ma nel mio piccolo lui non vale niente.

 

(PS: Anche Vendola è un gay cattolico...ma non credo la pensi come quello.)

Andrej-Bolkonskij-95

"Nella Ue l'educazione sessuale e civile minaccia la libertà religiosa"

 

Il solo titolo mi ha convinto a non continuare la lettura. Francamente, mi sembra veramente ridicolo poter anche solo pensare a prendere sul serio frasi del genere. A parte che in Italia, comunque, l'educazione sessuale non c'è e quella civile è carente.

Secondo me di cosa dice Ratzinger dovremmo fregarcene.

 

Lui parla ai cattolici/ai fedeli, per cui chi non è credente dovrebbe fregarsene.

 

Per altro è il vertice di una chiesa che da 2000 anni a questa parte ha sempre avuto una determinata posizione sulla morale sessuale per cui non credo nemmeno che ci si possa spettare che da un giorno all'altro si svegli e dica ''basta mi sono stufato facciamo che da domani si cambia e scopiamo come ricci'', per cui non sorprende nemmeno che dica quelle cose la Chiesa lvisto che e ha sempre dette.

 

Poi in questo specifico caso possono anche esser in parte condivisibili nel senso che ultimamente avevo sentito parlare della possibilità dell'insegnamento dell'educazione sessuale alle elementari.

Secondo me l'educazione sessuale ci vuole certamente alle medie o alla superiori ma alle volte secondo me si esagera se la si vuole portare anche nelle scuole elementari, io penso che i bambini a quell'età abbiano il diritto di conservare e godersi almeno in quel periodo la loro ingenuità, non ha senso catapultarli nel mondo della sessualità a quell'età visto che anche il corpo matura dopo.

 

In ogni caso secondo me il problema non è tanto il Papa e la Chiesa che parlano ai fedeli e dicono quelle cose da 2000 anni, ma sono semmai i politici che su quelle posizioni si appiattiscono e fanno da megafono o da servi agli alti prelati vaticani.

 

Perché quando un politico è libero e indipendente il problema nemmeno si pone, il Papa può dire quello che vuole tanto il politico decide in modo indipendente e sulla base delle necessità e dei problemi della gente.

Non ce ne possiamo fragare invece.

La Chiesa ha un enorme potere economico e sociale e la sua continua ingerenza in tutti i campi deve finire.

Segui questo filo.

La chiesa parla ai cattolici tra cui i politici che si dichiarano cattolici e portatori della morale cattolica.

Questi politici rendendo palese la propria religiosità si guadagnano quei voti e prefererenze alle elezioni, voti e preferenze che significano CANDIDATURE, quindi POTERE e SOLDI.

D'altro canto la Chiesa da quei politici vuole in cambio favori legislativi del tipo più disparato sia dal punto di vista economico (vedi lo schifo sull' 8x1000) che dal punto di vista morale (vedi aborto e eutanasia).

Sì ma il problema non è tanto della Chiesa che dice quelle cose e che le ha sempre dette e che ha una dottrina millenaria fondata su quelle cose ma semmai è di quei politici che si appittiscono su quelle posizioni e che fanno da semplici megafoni e servi.

 

Perchè la Chiesa quelle cose le dice da noi come nel resto dell'Europa eppure tranne noi e la Grecia siamo l'unico paese ad esempio a non avere una legge sulle unioni civili.

Allora non siamo noi che siamo paranoici :sbav:

 

Il Papa non sta chiedendo "non parliamo di condom a catechismo"

sta dicendo "non fate educazione sessuale nelle scuole pubbliche".

Ca Catechismo - come nelle Scuole Coraniche - possono insegnare quello che vogliono

e questo mi sembra ovvio e non va neppure sottolineato.

 

Però l'idea che - se un professore dice ai suoi allievi che "essere gay non è sbagliato" -

possa sconvolgere questi vecchi malvissuti è davvero allucinante.

 

Sarebbe come se il Ku Kulx Klan non volesse che si insegnasse Genetica,

per paura che ci si renda conta che la "teoria della razza" è folle.

 

Ovviamente possiamo fregarcene: chiuderci nel nostro giardinetto

fatto da Atei, Agnostici, Buddhisti, Cattolici dissidenti, Pagani e Satanisti

nella speranza che i nostri vicini di casa non leggano le parole del Papa:

oppure possiamo reagire.

Sì ma secondo me non è questione di chiudersi nel giardino.

 

Il Papa e la Chiesa dicono quelle cose da 2000 anni, non sono novità per cui ci sia da stupirsi, le dicevano prima le dicono oggi e continueranno a dirle domani qualsiasi cosa noi facciamo e non possiamo nemmeno credere che domani si sveglino di punto in bianco e inizino a dire qualcosa di opposto .

 

Per cui per me il problema non è tanto il Papa che dice quelle cose e le ha sempre dette e verso il quale non ho particolari speranze che cambi idea dall'oggi al domani ma semmai per me il problema rimane i politici che invece di essere indipendenti si vanno ad appiattire su quelle decisioni, perché sono poi i politici che decino se l'educazione sessuale si deve insegnare o no così come sono sempre i politici che decidono se le unioni civili devono essere legge o no, non è il Papa.

 

Il modo per reagire per me è premiare elettoralmente i partiti laici che non si appiattiscono sulle posizioni della Chiesa e che si impegnano quindi a realizzare leggi come le unioni civili piuttosto che l'educazione sessuale nelle scuole.

diciamo che quando parla, il Papa, con un solo discorso può influenzare il pensiero ed il comportamento di svariati milioni di persone, quindi ignorare i suoi messaggi va bene da un punto di vista personale, ma sarebbe un errore sottovalutarne gli effetti sulla società.

E come influenza comportamenti, sposta (indirettamente) anche voti verso determinati candidati e partiti, motivo per cui i partiti e i loro dirigenti sono quasi tutti dietro a lui, alla Chiesa e ai vari movimenti cattolici...

 

Per quanto riguarda l'educazione sessuale, non capisco bene in che senso minaccerebbe la libertà religiosa, come se fornire educazione sessuale nelle scuole togliesse la libertà di credere in Dio, di andare in chiesa, di convincersi che i comportamenti sessuali prescritti dalla chiesa siano da seguire...

 

Io credo che molte dichiarazioni di questo tipo siano dettate a volte dalla non conoscenza effettiva di cosa siano i programmi di educazione sessuale nelle scuole.

 

Non so quanto vado OT, ma vorrei citare un caso molto differente per rilevanza, ma simile per le dinamiche, che aveva interessato il mio liceo (a Milano) quando lo frequentavo. Ai tempi un professore di religione era venuto (non si sa bene come) in possesso di materiale realizzato da studenti con operatori dell'azienda sanitaria locale che tenevano educazione sessuale nelle scuole (cartelloni con su un brain's storming riguardante il tema del sesso, si può immaginare cosa ci fosse scritto) e lo portò in una trasmissione televisiva stupida di una TV locale lombarda, creando un mezzo scandalo che si è protratto per un paio di settimane sulle pagine locali dei giornali nazionali, in cui si criticava il liceo dicendo che i docenti insegnavano a fare sesso, che era una scuola per prostitute e via dicendo. Ecco, a volte basterebbe maggiore conoscenza dei fatti e meno strumentalizzazione...

Metamorphoseon90

Ma poi anche la cavolata di dare nomi Cristiani ai propri figli come la vedete?

Guarda, io ho un nome normalissimo e vent'anni fa il prete non voleva battezzarmi perché "nessun santo ha avuto quel nome", e poi ha battezzato altri con nomi esotici. Ha anche fatto questioni con mia madre perché voleva imporle di scegliere un altro nome. Secondo me è una grandissima idiozia, uno dà il nome che vuole (oddio, chiamare uno Xyz forse no, però neanche obbligati a Pio, Maria, Giovanni......)

 

Poi i miei risposero: "Facciamo anche a meno di battezzarlo qui eh?"

 

E parlo da Cristiano forzatamente non Cattolico.

Hm, sai quanto mi stuzzica la cosa.

A me le dichiarazioni di Ratzinger hanno fatto venire in mente il nano Dotto, che quando è nervoso scambia le parole..

"La libertà religiosa è minacciata dall'educazione sessuale"..dai, è chiaro che qua sono stati invertiti gli aggettivi  ;)

In linea di massima, come ebbe già a dire qualcuno "più famoso di gesù cristo", I couldn't care less.

 

Però ora mi sembra sia la prima volta che a "educazione sessuale" ci affianchi "e civile".

Avesse detto che i concetti trasmessi dalla prima siano contrari a dei precetti religiosi, avrebbe affermato l'ovvio, tante grazie.

Qua invece non entra nel merito del contenuto, bensì si scaglia contro il rischio che si sviluppi un minimo di senso del dubbio, di pensiero critico in delle menti altrimenti disinteressate (mentre quelle ciecamente osservanti sono sia troppo poche per avere un peso significante, sia troppo inamovibili per destare preoccupazione).

Non è scemo, sa benissimo che nei suoi confronti questo è ben più pericoloso di tanti precetti palesemente ignorati.

Ma ognuno si fa portavoce delle proprie posizioni e delle proprie idee. E' giusto avere opinioni discordanti rispetto al Papa, nessuno ce le viene ad imporre, però non è giusto - secondo me - offendere e sminuire le sue parole come se fosse un cretino. Non è detto che essere favorevoli o contrari a qualcosa sia necessariamente una posizione intelligente, aperta, progressista e giusta. Sono argomenti tanto complessi su cui è lecito esprimere opinioni diverse. E se molti italiani sono d'accordo, non è che possiamo uccidere il Papa per ammutolirlo. Dove è finita la Realpolitik?

Un po' di apertura mentale pure nell'accettare chi la pensa diversamente... (accettare per accettare, non accettare coi coltelli...  ;)).

Bry son d'accordo con te alla fine, infatti ho deciso di ignorarlo; è però brutto vedere come la Chiesa riesca sempre a mettere le mani nella nostra politica, ma questo purtroppo è un altro discorso in effetti.

 

C'è chi venera le citazioni di Jim Morrison, chi quelle di Fabio Volo e chi quelle del Papa.  ;)

Andrej-Bolkonskij-95

Ma ognuno si fa portavoce delle proprie posizioni e delle proprie idee. E' giusto avere opinioni discordanti rispetto al Papa, nessuno ce le viene ad imporre, però non è giusto - secondo me - offendere e sminuire le sue parole come se fosse un cretino. Non è detto che essere favorevoli o contrari a qualcosa sia necessariamente una posizione intelligente, aperta, progressista e giusta. Sono argomenti tanto complessi su cui è lecito esprimere opinioni diverse. E se molti italiani sono d'accordo, non è che possiamo uccidere il Papa per ammutolirlo. Dove è finita la Realpolitik?

 

 

E perché non sarebbe giusto? Mi risulta, empiricamente, che coloro che realmente danno peso alle parole del papa sono nella maggior parte dei casi degli imbecilli; e penso che lo stesso papa sia una persona viscida e spregevole. La "realpolitik" non mi impedisce di giudicare qualcuno per ciò che è. In ogni caso qui nessuno ha negato ai favorevoli di rispondere.

Certo, ma su che basi si può instaurare un dialogo con chi reputa l'altra parte imbecille o viscido? Come vedi il rispetto è una costruzione tutta umana che per essere edificata necessita di due termini disposti ad assoggettarsi ad una comune ipocrisia (nell'accezione buona, eh  ;)). Per cui, se voglio discutere, devo partire dal presupposto che tu sia un pochettino di più che un viscido imbecille. Altrimenti è guerra.

Punto di vista che neppure disprezzo, ma che per forza di cose si deve tradurre in un discorso coerente. Ovvero sia, non si può da un lato reclamare dignità, rispetto, tolleranza, apertura, dialogo ogni qual volta ci conviene (perché siamo gay) e dall'altro insultare un miliardo di persone perché sono cattoliche.

 

C'è chi venera le citazioni di Jim Morrison, chi quelle di Fabio Volo e chi quelle del Papa.  ;)

 

Ecco.  :eek:

il Papa ha fatto riferimento ai «Paesi nei quali si accorda una grande importanza al pluralismo

e alla tolleranza, ma dove la religione subisce una crescente emarginazione.

 

Se anche fosse vero, questo non è un problema degli Stati, ma della o delle Chiese.

 

Si tende a considerare la religione - ha spiegato -, ogni religione, come un fattore senza importanza,

estraneo alla società moderna o addirittura destabilizzante, e si cerca con diversi mezzi di impedirne

ogni influenza nella vita sociale».

 

Chiamasi separazione tra Stato e Chiesa, principio laico elementare che è alla base della modernità.

La religione appartiene alla coscienza individuale.

 

«Si arriva così - ha aggiunto - a pretendere che i cristiani agiscano nell'esercizio della loro professione

senza riferimento alle loro convinzioni religiose e morali, e persino in contraddizione con esse, come,

per esempio, là dove sono in vigore leggi che limitano il diritto all'obiezione di coscienza degli operatori

sanitari o di certi operatori del diritto».

 

Propaganda facinorosa. Nessuno «pretende». Ci sono leggi dello Stato che debbono essere valide per tutti,

ma è prevista l'obiezione di coscienza. Certo in Vaticano non c'è l'obiezione di coscienza  ;)

 

Per il resto, ha ragione Sbuffo quando dice che la cosa grave non è tanto che il papa parli così, ma che i politici

di destra e di sinistra lo stiano a sentire e ne ripetano le parole. Bati pensare solo alla Francia. Anche un Le Pen,

che è un fervente repubblicano, non permetterebbe a un vescovo o a qualunque prelato di dare indidazioni o

parlare così allo stato laico repubblicano: non parliamo dei leader democratici.

 

Se ne vada questo papa? Il prossimo sarà molto peggio. Basta che lo prelevino dal Sudamerica o dall'Africa.

(tra 20 anni il numero dei cattolici in Africa sarà superiore a quelli in Europa).

La laicità in Italia ha carattere positivo, però. La religione è vista come un fenomeno "positivo", importante, da valorizzare, non da emarginare ed escludere come un fardello di cui si può fare a meno. E poi penso sia tra le facoltà dei politici di destra o di sinistra agire anche in conformità alle proprie idee e posizioni. Sta agli elettori votare o meno quel particolare politico invece di un altro.

Altrimenti il richiamo a certi tempi bui di non molti decenni fa è pressocchè immediato. ;)

Sì, ma anche escludere e squalificare una persona perchè "è cattolica", oppure pretendere che un politico non agisca in virtù dei suoi ideali e delle sue posizioni, lede parecchie libertà. Le cose non sono poi così semplici come alcuni prospetterebbero dal basso di io non so cosa.  ;)

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