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150 anni dall'unità d'Italia; bah...


LU_

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150 anni dall'Unità d'Italia: Lega Nord, Lega Sud, regioni a statuto autonomo, la Fiat che lascia il Paese che l'ha resa grande...ma solo io sento sapore d'ipocrisia?

 

Io non mi sento molto italiano, a dire il vero. Ma non per rifiuto personale e volontario. Non sono semplicemente mai stato educato a sentirmi tale. Dalla stessa società italiana, sia chiaro.

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Ma vogliamo parlare di quell'infimo spot che ha mandato lo stato?  :muro:    Calcio, bambini, carabinieri e tutti uniti a cantare l'Inno provvisorio    :D

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Io terrei distinti due piani riguardo questo argomento. Da un lato non posso non pensare che in questi 150 anni ben poco - salvo qualche periodo - è stato fatto per l'Italia e soprattutto per gli Italiani. Non posso non ricordare che l'unità è avvenuta in modo storicamente riprovevole, con intrighi, accordi segreti, guerre non dichiarate, massacri rimasti impuniti e sconosciuti. Uno dei principali protagonisti di questa mitica impresa fu un bandito, un tale Garibaldi, che - dice la vulgata - fece insorgere gli italiani, che forse neanche sapevano di esserlo, contro i governi “oppressori” dell'epoca. Mentre altri eroi gloriosi del nostro Risorgimento furono individui in odore di ambiguità e illeciti, dai massoni alla casa dinastica meno nobile della storia, quella dei Savoia, che - elevata a rango di regnanti con la solita compravendita all’inizio del 1700 - sottomise l'intera penisola senza spendersi poi molto. Il nostro primo Re, il Re di tutti gli italiani, mantenne perfino la numerazione del vecchio Regno di Sardegna, cosicché lo conosciamo ancora come Vittorio Emanuele II Re d'Italia. Peccato che fosse soltanto il primo. Neanche una Costituzione pensarono di stendere: estesero lo Statuto del '48 a tutta la penisola, e tra un massacro e l'altro, in Parlamento andarono  avanti per decenni tra trasformismo e scandali finanziari.

Se dobbiamo considerare questi 150 sotto un profilo politico, economico, storico ed in qualche misura sociale, il bilancio non può che essere davvero triste. Questo paese è nato con tutta una serie di inganni e diavolerie, ed è stato portato avanti – nel senso più lato del termine - da individui che tennero parecchio di più alle loro tasche che non alla Nazione. Qualcuno è vero che si illuse per davvero - mi viene in mente il buon De Sanctis con il suo "Sia gloria a Machiavelli" - ma fu poca roba. E questo segno d'infamia continuiamo a portarcelo addosso, come un'onta, come un marchio. Perché se c'è una cosa a cui gli uomini non possono sottrarsi è il giudizio della storia. Ed il giudizio per l'Italia, traditrice e arrivista, sottomessa allo straniero, incapace di assumersi le proprie responsabilità, non può che essere pietoso e negativo.

 

Tuttavia, al di là di queste considerazioni amare che vanno pur fatte (altrimenti è ipocrisia), è giusto che questi 150 anni siano festeggiati per un'altra ragione. Essi rappresentano una tappa importante della storia del nostro popolo. Anche se il paese di nome Italia ci ha delusi tutti, e continua a deluderci, c'è un'anima di nome Italia che ha attraversato e vinto il silenzio dei secoli, infuso e acceso l'animo dei nostri più illustri antenati. E quello spirito d'italianità che esiste oltre ogni intoppo della storia, che si avverte da Como  a Messina, che ha a che fare con le rovine della civiltà romana e con il suono poetico della nostra meravigliosa lingua, con tutto l’enorme e sconfinato bagaglio culturale, civile e umano della nostra gente. Questo sentimento di appartenenza va ben oltre le concretizzazioni e le determinazioni della storia, ed è questo che io – personalmente – festeggerò e celebrerò per questi quindici decenni di unità patria.

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Hai la stessa analisi anche per l'unificazione tedesca?

 

 

Sbem! Seccato. Nazioni gemelle alla nascita, vite totalmente diverse in molti punti. Mi riservo il commento più articolato per i prossimi giorni (Ora sono di fretta; sorry :S)

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In che senso? Comunque no, l'unificazione del Deutsches Kaiserreich fu di ben altro tenore (basti pensare che nasceva sulla scia di un'epica vittoria a Sedan).

 

Ah, l'Inno non è più provvisorio dal 2005.  :muro:

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La storia contemporanea tedesca non mi pare priva di ombre:

 

Democrazia incompiuta, kulturkampf, due guerre mondiali,

nazismo, scissione...

 

 

 

Certo. Infatti parlavo del processo storico che portò all'affermazione del II Reich. Poi anche la Germania ha conosciuto periodi bui, molto più bui dei nostri. Considerando, tra l'altro, che fino a 20 anni fa era ancora un paese diviso.

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Di certo non controbuisce a farmi sentire italiano l'attuale maggioranza di governo, anzi mi fa vergognare di esserlo visto che siamo riusciti a raggiungere dei livelli di tale bassezza che spesso mi provocano sensazioni di disgusto.

 

Ma di certo non mi sento pdano, anche perchè la Padania non è mai storicamente esistita, esiste solo nella mente di qualche leghista per fini strettamente politici.

 

Per certi versi mi sento più cittadino europeo e mi auguro che l'Unione Europeo posso continuare a fare passi avanti, rafforzandosi sempre di più.

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Beh oramai se si vuole contare qualcosa a livello internazionale non si può pensare di presentarsi come 27 singoli paesi serve per forza costruire un'unità.

 

Poi la storia dei paese europei è di fatto una storia comune.

 

l'Unione Europea è stato lo strumento con cui l'Europa si è definitivamente pacificata, il che non mi sembra poco rilevante, inoltre grazie ai finanziamenti dell'Unione molti paesi e zone arretrare stanno crescendo e sviluppandosi.

 

Per altro le poche cose buone che vengono fatte in Italia spesso vengono fatte proprio per recepire direttive europeo o cmq sotto pressione europea.

Sui conti pubblici se non avessimo l'Unione che vigila e i parametri di Matrict da rispettare probabilmente saremmo già falliti come successe all'Argentina.

 

Lo stesso vale per gli altri paesi che hanno dovuto migliorare le loro legislazioni sotto pressione Ue oppure per paesi che ambiscono a far parte dell'Ue hanno dovuto modificare la propria legislazione facendo passi in avanti, si pensi alla Turchia che ha abolito la pena di morte perchè è uno dei tanti requisiti per entrare a far parte dell'Unione Europea.

 

Anche sulle unioni civili l'Unione Europea ha avuto posizioni molto avanzate non fosse che su questa materia sono competenti i singoli stati membri.

Ma cmq il Parlamento Europeo nel 003 ha invitato con una risoluzione i paesi membri a non discriminare gli omosessuali in materia di matrimonio.

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Vabbè, evitando riferimenti alla questione omosessuale, penso - molto brevemente che sennò finiamo OT - che l'UE sia una costruzione artificiale e mostruosa, una piovra che sta lentamente stritolando le nostre nazioni libere e sovrane (o che una volta si potevano definire tali). E' una mostruosità giuridica guidata e manovrata nel nome dei meri interessi economici, gli unici veri motori e pacificatori della nostra Europa uscita distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale.

Fortunatamente questa forma deviata e capitalistica di Sacro Romano Impero - nè sacro, nè romano, nè impero - ha il tempo contato.

 

Tornando IT, festeggiamo i 150 anni di Italia unita, finchè potremo, visto appunto come vanno le cose fuori dai confini nazionali (con strane corti straniere, distanti migliaia di chilometri, chiamate a giudicarci sulla base del nulla e decise ad un tavolino che nessun popolo di questi 27 stati ha mai gradito).

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Io considero la storia della Germania e quella dell'Italia

perfettamente simmetriche tra l'Unità e il Berlusconismo.

 

Unificazione dall'alto, il Conte di Cavour come Bismarck,

gli Hohenzollern come i Savoia con la sola differenza

che loro se ne sbarazzano dopo la Prima e noi dopo la Seconda;

e poi il Fascismo da noi e il Nazismo da loro:

gli anni della Ricostruzione e l'egemonia democristiana;

le Brigate Rosse e la Raf; l'economia industriale;

le disperità economiche e culturali tra Nord e Sud...

 

Eppure... dal Berlusconismo in avanti

qui in Italia si afferma - a differenza che in Italia -

una spinta secessionista e revisionista

adatta a raccogliere certe "perplessità"

che in Germania non hanno mai avuto

una reale presa come partito come partito di governo.

 

(Forse perchè la Lega Nord è un movimento di destra

e sono di sinistra tutti i movimenti separatisti d'Europa?

Questo è difficile da dire)

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Vabbè, evitando riferimenti alla questione omosessuale, penso - molto brevemente che sennò finiamo OT - che l'UE sia una costruzione artificiale e mostruosa, una piovra che sta lentamente stritolando le nostre nazioni libere e sovrane (o che una volta si potevano definire tali). E' una mostruosità giuridica guidata e manovrata nel nome dei meri interessi economici, gli unici veri motori e pacificatori della nostra Europa uscita distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale.

Fortunatamente questa forma deviata e capitalistica di Sacro Romano Impero - nè sacro, nè romano, nè impero - ha il tempo contato.

 

Che limiti la libertà dei singoli paesi mi pare logico come ogni organismo sovrannazionale di tipo federativo limita i poteri e le libertà dei singoli stati, il livello federale degli Stati Uniti limita il potere degli stati federali Usa, ma questo non è una male di per sè.

 

Non mi pare l'ìUnione operi per esclusivi interessi economici, certo lo stampo economico c'è perché l'Unione nasce come entità economica(CEE stava appunto per comunità economica europea) ma nel tempo quel tratto è venuto sempre più noralizzandosi e anzi si è sempre più rafforzato il potere del parlamento europeo che rappresenta gli interessi dei cittadini dei vari paesi che eleggono gli eurodeputati, in particolare con l'approvazione dell'ultimo trattato di Lisbona.

 

Non penso nemmeno abbia i giorni contati sia perché si sta andando nel senso oppsto con vari trattati cioè per un sempre maggiore rafforzamento non certo uno smantellamento.

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Eppure... dal Berlusconismo in avanti

qui in Italia si afferma - a differenza che in Italia -

una spinta secessionista e revisionista

adatta a raccogliere certe "perplessità"

che in Germania non hanno mai avuto

una reale presa come partito come partito di governo.

 

(Forse perché la Lega Nord è un movimento di destra

e sono di sinistra tutti i movimenti separatisti d'Europa?

Questo è difficile da dire)

 

Beh Berlusconi di suo non è un federalista del federalismo non gli frega nulla ma deve dare un contentino alla Lega Nord per tenere unita l'alleanza.

 

La Lega Nord per altro quando era nata si parlava di ''costola della sinistra'' infatti effettivamente come tu noti le istanze autonomiste trovano più spazio a sinistra che non a destra solitamente.

 

A livello Europeo gli indipendenstiti e autonomisti fanno un gruppo unitario assieme ai Verdi chiamato ''Verdi Europei - Alleanza Libera Europea''.

Anche in Italia i Verdi per esteso si chiamano Federazione dei Verdi proprio perché hanno una stuttura federale tesa a valorizzare le istanze e le decisioni locali, anche perché sono i Verdi che solitamente difendono l'ambiente il paesaggio e i prodotti locali(la Lega Nord infatti si trova su posizioni comuni con i Verdi nella lotta agli Ogm e la valorizzazione dei prodotti locali).

 

Che poi se andiamo a vedere ha fatto più la sinistra al governo per il federalismo che non la Lega, perché la Riforma Bassanini e la Riforma del Titolo V della costituzione sono 2 riforme di stampo federalista ed entrambe fatte dalla sinistra, la Lega non ha mai fatto nulla di concreto.

 

Per quanto riguarda la Germania c'è da dire che sono già un paese federale quindi la spinta separatista è meno sentita avendo i Lander ampia autonomia.

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Ah caro Sbuffo  :muro:, ma l'UE non è una federazione e non lo sarà mai. Il paragone con gli USA è molto infelice, significa fingere di dimenticare millenni di storia europea. L'UE nasce da una serie di trattati che la maggioranza degli europei ignora, e solo di recente ha sostituito interamente la CE (a sua volta il prodotto della fusione di tre comunità di carattere sempre economico, CEE, CECA ed EURATOM). Gli altri due pilastretti che avevano introdotto servivano proprio a sostenere quel famoso tempio greco molto zoppo e maldestro, che con una bandiera blu e 12 stelle insensate, mirava (e mira) ad ergersi a nuovo impero - chiaramente ed esclusivamente economico. Ed invece, con il Trattato di Lisbona o meno, resta soltanto una vecchia vergogna. Ma ripeto, parlandone finiremmo OT. Quindi ti pregherei se non rispondessi a questo mio brevissimo pensiero. Circa la sua imminente caduta sarà il tempo a dirci chi aveva ragione.

 

Unificazione dall'alto, il Conte di Cavour come Bismarck

 

Beh, è vero che le figure di Bismark e Cavour hanno parecchi tratti in comune: legati alla monarchia, conservatori, di estrazione nobile. Tuttavia è difficile paragonare il flaccido, seppur abile, Conte di Cavour, figura di spicco ma non certamente di grande effettivo potere, con Bismark, che fu il padre della RealPolitik, grande statista, innovatore, che tenne le redini d'Europa in mano, almeno fino a quando il giovanotto Guglielmo II Hohenzollern decise che era giunta l'ora di rompere la pace  e di mettere la Germania al centro dello scacchiere europeo. E da quel momento in poi la storia è stata davvero crudele coi tedeschi.

 

Sono due figure simili all'apparenza, ma molto diverse. Così come diverse furono le due unificazioni. L'unificazione tedesca fu incentrata sull'idea di Impero e trovava un fondamento storico molto importante nel passato Sacro Romano Impero. Senza contare che in precedenza - almeno dalla prima metà del 1800 - si andavano affermando politiche tese all'unificazione dei piccoli stati tedeschi (la Confederazione del Reno seguita dalla Confederazione germanica e così altre Leghe di carattere economico).

 

In Italia il precedente storico effettivo era dato dall'Impero Romano, e prima del 1861, i regni italiani rimasero sempre divisi da profonde fratture che duravano ormai da secoli. Un esempio indicativo può essere il Regno Delle Due Sicilie,  che vantava un'indipendenza rispetto alla restante penisola di ben 800 anni.

 

gli Hohenzollern come i Savoia con la sola differenza

che loro se ne sbarazzano dopo la Prima e noi dopo la Seconda

 

Gli Hoehenzollern, a parte le questioni dinastiche e storiche per cui non mi sento di valutare le due casate alla stessa maniera (anche se effettivamente hanno parecchi tratti in comune riguardo il titolo regale, acquisito in maniera faticosa), ebbero un atteggiamento sicuramente più coerente rispetto ai nostrani Savoia. Effettivamente furono imperatori del II Reich, mentre difficilmente i Savoia furono i Re d’Italia (forse un qualcosa di vagamente concreto si ebbe con Vittorio Emanuele III ai tempi del Fascismo).

 

e poi il Fascismo da noi e il Nazismo da loro:

 

Beh, qui ci sarebbero da fare tantissime differenze per cui usciremmo decisamente fuori tema. Credo siano esperienze molto diverse che hanno segnato in maniera diversa i due paesi. Già solo per un fattore numerico: da noi il Fascismo è durato 23 anni, contando pure gli anni della RSI, mentre il Nazionalsocialismo ha tenuto le redini della Germania per 12 anni. Ma ovviamente la questione sarebbe lunghissima.

 

gli anni della Ricostruzione e l'egemonia democristiana;

 

La Germania ha vissuto in modo molto più drammatico gli anni della ricostruzione. L’Italia, saltando sul carro del vincitore, ha avuto il carico dimezzato: occupazione militare chiamata in altro modo, crimini di guerra insabbiati, confini nazionali ridotti ma mai messi in discussione. La Germania invece ha conosciuto umiliazioni di ben altra natura, venendo snaturata nell’animo così come nei confini. Confini che, appunto, soltanto 20 anni fa hanno trovato pace. Il Muro di Berlino è stato lì a simboleggiare per più di 30 anni un dramma che l’Italia non ha conosciuto (o non ha conosciuto alla stessa maniera dei tedeschi).

 

le disperità economiche e culturali tra Nord e Sud...

 

Con l’aggiunta che la Germania conosce questo fenomeno disgregativo anche nelle sue componenti orientali ed occidentali. Anzi, si potrebbe dire che i “terroni” tedeschi siano più che altro i tedeschi dell’est, quelli usciti dalla povertà e dall’isolamento della DDR.

 

Eppure... dal Berlusconismo in avanti

qui in Italia si afferma - a differenza che in Italia -

una spinta secessionista e revisionista

adatta a raccogliere certe "perplessità"

che in Germania non hanno mai avuto

una reale presa come partito come partito di governo.

 

Soltanto perché la Germania applica leggi molto più dure e liberticide, in conformità proprio della  natura di nazione sconfitta. Ma non nazione semplicemente sconfitta, ma sconfitta tra le sconfitte. A proposito di revisionisti, mi vengono in mente le leggi tedesche che puniscono con la reclusione chiunque manifesti idee revisioniste in merito all’Olocausto.

 

(Forse perché la Lega Nord è un movimento di destra

e sono di sinistra tutti i movimenti separatisti d'Europa?

Questo è difficile da dire)

 

Considerando che la maggior parte dei politici della Lega Nord – in primis Bossi – hanno un passato comunista, mi riesce difficile collocare la Lega Nord a destra o a sinistra. E’ un partito multiforme e demagogico, senza una reale ideologia di fondo, che raccoglie svariati malesseri e li incanala nella maniera più grezza e nazionalpopolare possibile. Fa parte del teatrino italiano: ne è così visceralmente legato, che se il teatrino italiano dovesse  venir meno, la Lega cesserebbe di esistere assieme ad esso. Credo che la riprova di ciò sia data dal fatto che Bossi è sposato con una siciliana e che molti esponenti di quel partito provengono dal Sud.

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Io non festeggerò.

Faccio parte di quei sempre più numerosi meridionalisti che stanno conoscendo la verità circa l'unità d'Italia. Il Regno delle due Sicilie era una potenza tra le più ricche ed emancipate presenti in Europa. Aveva leggi che in Italia ancora oggi se le sognano e opere pubbliche che sono state copiate dal nord. Sono state propinate tante falsità, a cominciare dai 1000 che "liberarono" il sud. Fu una vera e propria conquista, con massacri e deportazioni nei primi campi di sterminio di massa. La situazione che viviamo oggi è dovuta al colonialismo che quelli del nord hanno praticato. Anche la Banca d'Italia ha confermato che la povertà del sud è originata dall'unificazione. Quindi, non vedo perchè festeggiare una farsa che anzi, ha significato la sofferenza di uomini, donne e bambini.

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Bry.kyn91, siamo nel 2011.

Oggi le differenze tra Destra e Sinistra sono - banalmente -

quelle che distinguono chi è stato comprato da Berlusconi

e chi ha deciso di non farsi comprare;

mentre il Centro è "in costante trattativa".

 

Puoi mettermela come vuoi:

a mio avviso le differenze tra Gemani e Italia

- a partire dall'unificazione al 1994 -

sono davvero troppo scarse per permettere

una così grande differenziazione tra le due situazioni.

 

A me - in effetti - dell'Unità d'Italia non interessa molto.

Se il Meridione fosse d'accordo, saremmo due o tre Stati già da domani.

Se "Secessione sarà" io andrò a vivere a Bologna o in Toscana,

in mezzo ai Comunisti che tanto mi piacciono :muro:

Certo non rimarrei in questo Veneto tristo o nel tristissimo Sud.

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Cavoli che negativi che siete. Su chi ha fatto l'unità dìItalia non penso sia il caso di sparare basso. Semmai l'unico errore commesso che dopo aver fatto l'italia, si sarebbero dovuti fare gli Italiani (come si disse). Purtroppo questo non è mai veramente accaduto. L'italiano soffre sempre del fatto che l'erba del vicino è sempre piu verde, ma io rivendico il fatto che la civiltà occidentale è cosi perchè i romani hanno conquistato un immenso impero, si sono appropriati di quello che di meglio i terreni conquistati avevano da offrire e lo hanno esportato su tutto il territorio dell'impero. Lo smembramento dell'italia è figlio della disgregazione dell'impero romano d'occidente. Il periodo fino all'unità è stato uno dei piu floridi da ogni punto di vista (artisstico, culturale, musicale, ecc..) Se viviamo in un paese che tutti nal mondo sognano, è perchè le rivalità hanno fatto si che tutti gli stati e le varie signorie facessereo a gara per dimostrare chi era la piu grande. Poi l'unità d'italia era un sogno che si covava da secoli. Forse e probabilmente qualcuno ha cavalcato questo sogno per secondi fini, ma non dimentichiamoci che chi è morto, è morto per un ideale che riteneva autentico. Lasciamo da parte tutte le dietrologie e beamoci di vivere in una Paese unico ch possiede una uantità paurosa di arte, che è la nazione in cui è nato il diritto in epoca romana, dove è nata la lingua da cui sono nate altre lingue parlate in tutto il mondo, terra di inventori le cui genialità sono sempre state precursoi dei tempi e chi piu ne ha piu ne metta. Io festeggerò l'unità dìitalia, io festeggero l'italia perchè sono dannatamente fiero ed orgolioso di essere italiano.

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Fenix, quoto tutto tranne la parte in cui spendi parole positive sul Risorgimento in senso storico e politico. Per il resto è esattamente quello che intendo a proposito di spirito nazionale da celebrare in occasione dei 150 anni dell'unità.

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A me il nostro inno piace, esprime molto bene quelli che sono i sentimenti che dovrebbero avere tutti. Ma purtroppo ora come ora l'amora patrio non và piu di moda... Chi lo proclama viene visto come figlio di altri tempi. Uno che si dice pronto a morire per il proprio paese magari viene deriso e io lo trovo triste. Questo penso sia conseguenza del fatto che alla maggioranza della gente tutto gli è dovuto e gli spetta, ma non sono disposti a sottostare a nessuno dovere confodendo libertà con anarchia.

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Indubbiamente l'inno tedesco è musicalmente più bello

essendo composto da Haydn.

 

Detto questo non c'è dubbio che il processo unitario

della Germania sia sia stato un disastro che ha condotto

ad un sostanziale suicidio della nazionalità tedesca.

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  • 1 month later...

Come già avete detto in tanti in effetti qualche problemino c'é .

Quoto bry 91 e aggiungo: l' esasperata unità é stata più il desiderio di pochi che dell'italia. Il sud si é visto apparire un re che non aveva

nessun diritto e che nn avevano mai visto, hanno avuto la leva militare, e nuove

regole che non gli andavano giu. Insomma a loro nn interessava per nulla,

vivevano come vivevano (nemmeno tanto male), sotto i nobili dando del "voi". Ecco che degli emeriti

sconosciuti si mettono in testa che vogliono "l'unità", ma chi saranno questi matti? Poi ci siamo messi a fare alleanze e accordi assurdi e ridicoli nei secoli avvenire per

avere "le terre irrendente" che non volevano essere redente. Tentando nel

frattempo una politica di integrazione assumendo milioni di lavoratori meridionali

che ancora rimpinguano i posti nelle imprese statali (andate alla motorizzazione).

Per non parlare dell'italia degli statuti speciali di città e regioni

intere, allora che italia é? Ora, c'é chi giudica l'impresa di garibaldi una emerita cazzata, per lo sfizio di

pochi, e sinceramente sono propenso a vederla più sotto questo aspetto, e non

come la vittoria della povera italia schiava degli stranieri dai tempi delle invasioni

barbariche....però... Oramai (la frittata) é fatta e non si può più tornare indietro. L'unità c'é stata, allora non rendiamola solo un mucchio di belle parole e soprattutto non politicizziamola

 

Ps. Il tutto lo dice un ragazzo per metà pugliese e 1/8 napoletano che crede che il

"sud" sia un posto magnifico e odia chi, non essendo mai stato sotto il Po, disprezza i "terroni"

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Bè,  su questo potrei anche essere smentito, ma se l'esercitino di garibaldi ha conquistato ils ud è perhcè un sacco di gente si è aggregata a lui contro i borboni. E perchè avrebbero dovuto farlo se erano cosi contenti?

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Ovviamente dobbiamo distinguere il valore morale ed epico dell'Unità rispetto alle mere coordinate storiche. Queste ultime lasciano effettivamente un po' a desiderare se pensiamo ai protagonisti materiali ed "esecutivi" del nostro Risorgimento.

I Mille poterono conquistare il Sud certamente pure perchè non trovarono grosse resistenze: un esercito spesso indisciplinato e corrotto, un popolino disinteressato ai fatti politici, una nobiltà di memoria feudale che credeva di poter recuperare gli antichi privilegi.

Però la gente, nel tempo, si ribellò eccome a quello che fu il tirannico dominio sabaudo, tanto che i borbonici - poco a poco - divennero briganti.

 

Il Regno Delle Due Sicilie fu dissolto per una serie sfortunata di circostanze, non perchè i napoletani si sentissero "piemontesi" o vedessero in Garibaldi un liberatore e nei Borboni dei tiranni. Anche perchè le cose non stavano così. Queste sono letture successive...  :ghgh:

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Ma leggetevi i libri veri!

Quei cavernicoli del nord sono stati aiutati da Paesi esterni, perchè il Regno era ricco e in una posizione strategica. Tutto il sud è insorto per l'invasione e hanno creato i primi campi di concentramento europei dove mandavano gente semi nuda a temperatura sotto lo zero, per farle morire! Molti paesi sono stati distrutti uccidendo donne e bambini. Leggete e poi parlate!

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Verissimo. noi piemontesi abbiamo creato i primi campi di concentramento. Abbiamo letteralmente invaso altri stati sovrani, abbiamo fatto dei referendum truffa per far "scegliere" alle varie regioni se diventare italiane o meno. Senza sovenzioni da stati e privati (tra cui lo stesso Dumas, avete presenti i tre moschettieri?) non saremmo riusciti neppure a conquistare capri e, personalmente, non mi sono mai sentito italiano come dice gaber nella sua canzone....

 

Eppure ormai sono anni che sventolo fiero il tricolore contro coloro che dicono di pulircisi il culo (citazione XD non bannatemi)

Perchè?

 

LA prendo alla lontana: LA Germania è nata quando un sovrano di un regno sperduto volle creare un'unica grande nazione e cominciò ad invadere i vicini (esattamente dieci anni dopo di noi, con il supporto delle nostre truppe).

L'inghilterra nacque con la famosa battaglai di Hestings in cui i Normanni sterminarono i popoli preesistenti ricacciandoli verso est. I gallesi ce l'hanno ancora a morte per essere stati invasi dopo 400 anni, am non minacciano l asecessione.

Gli americani manco a aprlarne. Sono tutti immigrati europei.

La Francia discende dai barbari frranchi ch espazzarono via le popolazioni ormai romanizzate e dopodichè si diedero batoste tra franchi del nord e franchi del sud...

 

l'Italia è diversa?

No. Soltanto è ancora culturalmente divisa, un po' per indole, un po' per storia, un po' perchè abbiamo sul nostro terriorio l'ultimo nonchè più antico re assoluto del mondo (un crocifisso a chi indovina chi).

Ciò non significa che dobbiamo rimarcare le differenze e ridividerci, significa che dobbiamo notare i punti in comune e riunirci!

Quando finalmente il nostro sarà un paese unito, potremo finalmente notare qunato simao smili ai popoli europei e unirci a loro.

Siamo italiani solo perchè nati da un certo lato delle alpi... ma siamo tutti uomini perciò dobbiamo tendere all'unificazione puttosto che alla divisione.

 

 

Inoltre, dal punto di vista gayo, come possiamo pretendere che non si facciano differenze di orientamento sessuale quando neppure tra stessi orientamenti non riusciamo a sentirci uguali gli uni agli altri?

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