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Quali sono i film a tematica gay che vi sono piaciuti di più? (donne/uomini)


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On Saturday, July 22, 2017 at 5:17 PM, freedog said:

 

 

Krampank non l ha visto nessuno?

(A freedog...scusa se in caso esce il quote al tuo messaggio... non so perchè fa cosi ma non riesco a toglierlo... hahaha)

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On 25/7/2017 at 6:22 PM, Krad77 said:

The attack cosa avrebbe di gay?

No, non è un film a tema gay

E' un film queer sul genere, quindi è gay in termini solo di cultura

Un po' il filone che porterà poi a Queen Kong del 1976

 

Ho visto il film russo The Student tradotto in italiano in Parola di Dio

La cinematografia russa inizia timidamente a muovere i primi passi : You I love ; Padre e Figlio ; A winter's tale ; The Student

(Tralasciando il controverso You and I, sulle controverse TATU...e le travagliate vicende produttive e distributive)

38 minutes ago, Hinzelmann said:

Ho visto il film russo The Student tradotto in italiano in Parola di Dio

La cinematografia russa inizia timidamente a muovere i primi passi : You I love ; Padre e Figlio ; A winter's tale ; The Student

(Tralasciando il controverso You and I, sulle controverse TATU...e le travagliate vicende produttive e distributive)

mi pare sia uscito anche qua l'autunno scorso (strano ma vero) -la solita copia e mezza semi clandestina proiettata in qualche sgabuzzino d'essai-.

cmq questo russo da una parte potrebbe essere un filone narrativo interessante, chè ne avrebbe di storie da raccontare (magari riadattando pièces teatrali su pellicola come mi pare siano i titoli che citi);

dall'altra è anche un po' rischioso: in patria non sono temi amatissimi (diciamo così),

e -come ben si sa- senza incassi è difficile che sia un filone che possa uscire dalla semi clandestinità nella quale vivacchia ora

Edited by freedog

Beh, certo non bisogna nascondere i problemi, anche questi film da me citati hanno dei pregi ma pure

dei limiti...lo sfasamento culturale della Russia rispetto all'occidente è visibile.

D'altronde io ignoro quale sia la vitalità dell'industria cinematografica russa, in Italia quando l'omofobia è calata

il cinema è crollato ( non per colpa nostra...ovviamente XD ) per cui i benefici sono stati "relativi"

Non sono in grado di dire se è una cosa che si ferma qui, in Russia intendo...

1 hour ago, Hinzelmann said:

.lo sfasamento culturale della Russia rispetto all'occidente è visibile.

mah.. i russi son pieni di contraddizioni, pure peggio di noi:

spaziano dal bigottismo più becero ai supercafonissimi eternamente ciucchi che sembrano gangster con pupa (o pupe) figherrima al seguito,

insomma quelli che sto periodo infestano la Versilia e Monaco (nel senso del principato).

e hanno i noti enormi problemi di omofobia, anche legalizzata (citofonare Cappato, che laggiù se la vide brutta assai)

Il problema dei Russi - in senso etnico e culturale - è difficile analizzarlo separatamente dalla questione "Sovietica"

Alcune costanti esistono nel senso che come sotto lo Zar si consentiva una certa tolleranza ad alcuni omosessuali

in cambio di una ferrea fede politica reazionaria, così in epoca Sovietica era impossibile che Eisenstein in quanto omosessuale velato ( ma conosciuto )

potesse in qualche modo esprimere l'omosessualità nelle sue opere o sviare da un ferreo comunismo

Al contempo però il terrore di massa ( l'arbitrarietà delle accuse...) la statalizzazione di tutto, l'uso strumentale dell'omofobia in chiave antifascista hanno

aggravato drammaticamente la situazione ( fenomeno di cui troviamo traccia pure in Rossellini )

  • 2 weeks later...

L'altra sera mi han fatto vedere Il diavolo veste Prada. "Non puoi dire di essere gay se non l'hai ancora visto!", quindi suppongo valga come film a tematica.

 

In teoria ha senso perché:

1) C'è un personaggio gay

2) Le cose alla fine gli vanno male

Brooklyn bizarre non l'ho visto (Krampack sì, quando è uscito).

 

"Il diavolo veste Prada" pur non essendo a tema gay, nonostante il personaggio da te citato che c'è ma non può bastare, è per diritto camp e presenta una vera diva da adorare, che infatti ha mandato in visibilio schiere di gay. Poi non so se magari qualcuno lo descriverebbe queer o old queer cinema.

16 hours ago, Beppe_89 said:

Opinioni da condividere?

Mi ero riproposto, dopo averlo visto, di rivedere In Extremis, per rinfrescarmi la memoria cosa che poi non ho fatto

E' un film costruito su una serie di suggestioni, non è facile giudicarlo né ovviamente la sospensione dal giudizio per quel breve periodo della vita in cui fragilità e disordine emotivo rendono possibile tutto e niente, può estendersi al film in sé. Probabilmente lo devo rivedere, a tratti l'ho trovato suggestivo ma non mi ha convinto

@Shell il personaggio gay de il diavolo veste Prada è stato molto "edulcorato" sia rispetto al libro che al personaggio reale a cui si ispira, diciamo che tanto è iconica ed eccessiva Miranda tanto il gay si addomestica e @Krad77 non arriva a scomparire - letteralmente - come in un vecchio film queer in cui l'elemento gay è solo codificato, camp, ma certo il meccanismo è simile e paragonabile.

Edited by Hinzelmann
On 8/8/2017 at 11:21 AM, Hinzelmann said:

@Krad77 non arriva a scomparire - letteralmente - come in un vecchio film queer in cui l'elemento gay è solo codificato, camp, ma certo il meccanismo è simile e paragonabile.

Non arriva a scomparire ma tu quante "g" gli daresti, seguendo una classificazione come quella di cinemagay.it?
 

Spoiler

cinemagay.it gliene dà una... come Regression di Amenabar, Star Trek Beyond, Le invasioni barbariche di Arcand.
In pratica: omosessualità menzionata e punto, tipicamente in un personaggio secondario. Niente baci niente sesso niente scene di coming out.
Assolutamente insufficienti per arrivare a gtm (gay themed movie)


 

9 hours ago, Krad77 said:

Non arriva a scomparire ma tu quante "g" gli daresti, seguendo una classificazione come quella di cinemagay.it?

Non so...nel film c'è un elemento di commedia -favolistico- con tanto di "morale", per carità gradevole, ma estraneo alla nostra cultura

Ciò che mi ha lasciato perplesso è che alcuni gay americani, facendo leva sull'interpretazione "iconica" della Streep sono arrivati poi a definire icona gay Margaret Thatcher, che non espresse esattamente dei governi friendly ( neanche fece quel poco che pure Reagan fece...). Questo discorso è collaterale, non riguarda questo film, serve ad introdurre un interrogativo sui limiti - in generale - rispetto alla commistione dei generi o al fatto che alcuni notri topos culturali sono diventati oramai patrimonio comune

Fino a che punto si può sostenere che è gay e quando può sorgere il dubbio che alcuni topos della nostra cultura, possano essere utilizzati in questo caso ai fini di commedia morale? Da un lato si rischia di apparire dei "puristi", perchè il film è piaciuto tantissimo ai gay, dall'altro però il problema esiste ( ed il biopic sulla Thatcher mi serve ad evocarlo perchè ovviamente è un biopic politico che solleva dubbi più forti rispetto ad una innocua commedia...che comunque smorza l'elemento camp )

Io penso che lo avrei valutato forse GGQ, o GQQ, insomma una formula che esprima da un lato il fatto che il prodotto è "spurio" ma ha una sua "potenza", che non può essere negata o ridimensionata.

 

Ti sfugge che nella classificazione Q non sta per queer inteso come cultura queer...
semplicemente è l'incrocio, l'unione di tematiche G L o T tra di loro, infatti l'unico film classificato QQQQ è Dimenticare Venezia (G+L)

Ah ok, mi pare un criterio di classificazione discutibile trovo più giusto il mio XD

Comunque non potendosi usare la Q, è probabilmente G ma non credo si renda giustizia al significato che oggettivamente il film ha

... Shell più che altro è un po' stranito dal fatto che non solo non si sia colta l'ironia del suo messaggio, ma anche che ne sia derivata pure una discussione seria a riguardo.

 

:lol:

Edited by Shell
  • 2 weeks later...
On 25/8/2017 at 10:49 AM, Krad77 said:

Handsome devil non l'ha visto nessuno?

Forse bisogna intenderci su cosa si intende per -tematica gaya-...avevo letto recensioni non troppo entusiaste su "cineblog", tuttavia mi sono imposto di vederlo e dopo ciò devo dire che mi ritrovo in molte argomentazioni portate a detrazione: è un film che parla piu che altro di deprimente bullismo omofobico (ma non solo) in un covo di deprimenti adolescenti machisti , in un deprimente college in cerca della loro vittima sacrificale, infine lezioncina buonista con prevedibile lieto  fine  (certamente condivisibile e dovuto allo spettatore), un film che sul versante della rappresentazione gay, a parte accenni di sofferta velataggine, non racconta nulla , non osa come non osavano i films del genere di 30 anni fa quindi, per me, non è neppure definibile  a tematica gaya... l'ho trovato pesantuccio e sicuramente non rimarrà a lungo nella mia memoria

...che è deprimente l'ho detto??:lol:

12 hours ago, Tex said:

Krampack l'ho visto, e ancora mi chiedo cosa ci trovasse il ragazzo omo nell'amico etero ;)

vabbè, era la classica infatuazione preadolescenziale per l'amichetto del cuore che conosce dall'infanzia

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