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Quando il sentimento non vuole sparire..


Radhamantis

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Ciao a tutti ragazzi. Finalmente trovo 2 minuti per presentarmi come si deve (anche se scrivo già sul forum da diverse settimane). Avevo una marea di cose da mettere nel calderone e se avessi scritto di getto la mia presentazione avrei dipinto un mondo che capisco solo io, una marea di parole senza senso, senza punti e a capo. Ecco.. infatti. La questione del punto e a capo quanto mi sta tormentando..

 

Tutto ebbe inizio 4 anni fa. Ero in un mondo che oggi pare impossibile d'aver vissuto. Ero un testimone di geova pieno di dettami, di regole. Ero continuamente alle prese con una "coscienza" che non mi lasciava vivere. Le ipocrisie all'interno di quella religione erano evidenti. Ogni giorno era un peso in più da portare. La mia sessualità però, pareva risentirne solo marginalmente. Avevo avuto diverse ragazze al liceo (cosa per la mia religione sbagliatissima: si ci frequenta solo in vista del matrimonio e solo con membri della stessa religione pena la ripresa pubblica) e spesso eravamo andati oltre ciò che mi era consentito fare. Le pulsioni erano quelle e dio poteva pure dirmi che ero un pervertito, non l'avrei assecondato mai. Ciononostante, questo dio fece la sua presenza quando conobbi un mio compagno di scuola. Frequentare un liceo artistico e per di più come quello che frequentai io, significa vivere l'essenza del vagabondaggio, del poeta maledetto. Si prova qualsiasi cosa, si sente qualsiasi cosa. Vivevere significa lasciarsi inghiottire da ciò che è lontano, esotico, affascinante. Ecco perché la mia prima canna al quarto liceo, passatami da questo mio compagno, divenne un abituè. Durante le nostre piccole fughe scoprii che lui nutriva delle "attenzioni" particolari nei miei confronti. Attenzioni che spesso erano esplicitamente fisiche. Io, che non avevo mai avuto intenzioni di "quel genere", mi rifiutai spesso. Era sbagliato. Era strano. e soprattutto dio era contrario (come se non fosse contrario al resto delle cose che facevo).

 

Con il tempo le sue attenzioni, la sua bellezza (che non era indifferente), il suo ciuffo continuamente fra i suoi occhi e la canna, tesero la loro trappola. Io venni baciato.

Tutto quello che immaginavo potesse essere quel gesto era imbrattato di religione, di pregiudizio, di timore e di sballamento. Non capii nulla. In vero non mi ricordavo nemmeno, nei giorni seguenti che questa cosa fosse mai accaduta.

Ma accadde. Di nuovo. Non ci siamo mai spinti oltre il bacio. Io non ero in grado di concepirlo fisicamente. Baciarlo era come dipingere un capolavoro. Era come compiere un atto insurrezionale. Mi rendeva un poeta maledetto. Era il mio vero grande peccato. Mischiava me e tutto ciò che ritenevo sbagliato. E questo per me era irresistibile. E questo mi condizionò. A mia insaputa.

 

Dopo alcuni anni, a 24, io uscii dai testimoni di mia volontà. Troppe cose erano cambiate dentro di me. Non ero più sottomettibile. Il mio desiderio di conseguire la laurea in psicologia veniva ostacolato continuamente essendo considerata questa scienza una pura macchinazione demonica. Fu così che mi ritrovai ribelle di nuovo. La scuola era un ricordo. Ma quei momenti no. Fu così che decisi di capire meglio cosa ci fosse dietro l'omosessualità.

 

Il mio indirizzo universitario mi aiutava parecchio. Riuscivo, uno ad uno a rimuovere tutti i preconcetti che mi avevano chiuso l'anima. Fu così che decisi di terminare quel viaggio appena iniziato a scuola. Conobbi Luca. questo ragazzo era a metà fra il disperato e il genio. Fra l'amore fantastico e il tormento. Fisicamente era molto carino, per me almeno. Ma già da subito lo spauracchio che ci avrebbe portato dove siamo ora albeggiava minaccioso. Io ero diventato il guerriero di una libertà individuale. Io avevo abbandonato tutto e tutti (perché uscire dai testimoni significa l'emarginazione sociale). Avevo lasciato i miei amici per un io che aspettava vendetta. Lui era un cane frustrato che credeva di meritarsi la vita che aveva. Gli avevano insegnato che, benché in famiglia manca l'affetto, manca anche il solo rispetto, il vivere quieto, l'importante è che ci sia sovrano il vile denaro. Gli era stato inculcato che la realizzazione professionale viene prima di qualsiasi altra cosa. Che i soldi sono il motivo per cui si vive. Che la famiglia si crea per avere qualcuno a cui lasciare la grossa eredità accumulata con avidità negli anni.

 

E' così che i quattro anni passati insieme sono stati un disatro. Pieni di momenti fantastici, non c'è dubbio, ma con molti altri da strazio continuo. Per farvi qualche esempio:

 

Per il mio primo compleanno (24 anni, il mio primo perché fra i testimoni non si può festeggiare il compleanno) che per me era una rinascita individuale, io esistivo, io avevo la mia vita (e lui questo lo sapeva perché mi aveva vissuto durante la mia uscita dalla religione) lui inventò a casa sua che era da un'altra parte con altri amici suoi. Mentre a me riempiva di frasi romantiche, in verità io non ero abbastanza da esistere. Non pretendevo di certo una qualificazione, sono al compleanno del mio ragazzo, ma di certo non ero un delinquente. Di certo meritavo onestà.

 

Ancora dopo un anno da allora (nonostante le sue promesse di darmi rispetto e dignità) siamo andati in viaggio ma lui era ufficialmente con altri ma non con me o con altri e me perché questo non era possibile. Ad un passo dalla sua laurea io scoprii che il problema era doppio. Non solo io ero uomo ma non ero nemmeno di classe agiata. Non ero ricco. Questo per la sua famiglia era un problema. Ecco che la sua ennesima promessa: "Sei la mia vita e quindi meriti di avere il posto che ti spetta" si tramutò in una cerimonia di laurea con una transenna oltre la quale solo la famiglia poteva accedere ed io in mezzo ad una folla di sconosciuti, in una marea di gente che per lui non contava più di tanto, appiattito fra conoscenti e amici alla lontana.

 

Iniziò qui, mentre me ne andavo in silenzio chiedendomi se fossi troppo povero, troppo stupido, troppo idealista, la mia crisi di identità.

Io sono sempre stato un ragazzo fuori dagli schemi. Sono sempre stato quello che guarda alla speranza anche oltre la condanna. Sono sempre stato senza cattiveria e malvagità. Avevo da sempre creduto alla possibilità che l'individuo fosse degno di un affetto incondizionato che va al di là di ciò che il mondo fa credere egli meriti. Ma amare Luca mi aveva corrotto l'anima.

Avergli dato un tetto, una casa che mantenevo con i miei sforzi in una Sicilia dove il lavoro va strappato con i denti, per i momenti in cui avevamo bisogno di intimità, non era abbastanza. Le mie attenzioni, le mie premure, i miei tentativi di farlo entrare nella mia famiglia (che seppur con molti difetti è stata ammirevole nel comprendere la scelta di amare un altro uomo) sono stati tutti inutili. Non ho mai meritato il primo posto nella sua vita. Nemmeno il podio credo d'aver mai conquistato.

 

Il giorno in cui gli chiesi di venire a vivere con me lui mi disse parafrasando che ero un poveraccio e che non era vita senza soldi. Che arrivare giusti a fine mese non era abbastanza (perché io lavoravo ma lui doveva ancora abilitarsi). Lo mollai. Gli dissi che era finita. E lui allora disse che voleva. Che voleva vivere con me. Durò abbastanza da farmi sentire tanto felice quanto bastasse a distruggermi. 3 Giorni dopo tornò a casa sua.

 

Quel giorno decisi. Decisi che dovevo smetterla di amarlo.

Ho fatto le valigie e sono andato da alcuni amici in Friuli.

 

Ora scrivo proprio da lì. Da qui.

Siamo distanti 2000km ma questa storia non riesce a spegnersi. Non riesco a smettere di sentirlo dentro. Ci sono state delle cose in lui che mi hanno reso felice ma altre che ritengo importantissime che mi hanno avvelenato l'anima.

 

Una sola amara domanda mi lega ancora a lui: Troverò qualcuno migliore di lui?

 

Una signora, amica mi ha detto una sera: "Se stare con lui ti fa stare cosi male, credi che sia difficile, arrivati a questo punto, trovare qualcuno che ti faccia stare meglio? Questa persona ti da talmente poco che ormai non ci vuole niente a trovare di meglio.."

 

Effettivamente ha ragione.

Eppure non riesco ad accettarlo. Non riesco a tagliare questo legame.

 

Ho bisogno di trovare il modo.

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Sarò onesto,non ho mai sopportato i testimoni di Geova  ;)

E comunque benvenuto!

Mi verrebbe da dire "bella storia" come se l'avessi letta in un libro.

Ma considerando la sua veridicità di bello ha davvero poco.

Forza e coraggio!

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Non mi manca la forza, nè il coraggio.. mi serve un modo per metterle in campo.

Ho sempre quella sgradevole sensazione di star buttando via quello che un giorno sarà un grande amore. Ora, siamo chiari, non sono scemo. So bene che non lo è stato nè tanto meno lo sarà. Purtroppo pero le emozioni vivono di vita propria ed io devo star lì ad ascoltare i lamenti della mia mente balorda che ripete: sei tu che non hai aspettato abbastanza, sei tu che hai preteso troppo, sei tu che.. che palle.

 

Comunque grazie. Se ti consola stanno sulle palle ancor di più a me, i testimoni di geova

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Questo topic dovrei spostartelo in Amore&Relazioni, sai?

Non è proprio la sezione adatta. Qui ci si presenta in generale, non si sottopongono questioni di varia natura al vaglio dei consigli e giudizi degli utenti :ok:

Per ora te lo lascio qui, poi si vedrà cosa fare.

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come spesso si dice.. c'è sempre qualcuno migliore di te...

come c'è qualcuno migliore di lui...

 

di persone speciali ne esistono, le persone uniche invece sono rare.

ma credo che lui al massimo possa essere una persona speciale, quindi non mi preoccuperei.

Devi superare il momento perché tu te ne possa accorgere.

 

ma visto che stiamo comunque in un topic di presentazione.. quanti anni hai?

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ma visto che stiamo comunque in un topic di presentazione.. quanti anni hai?

te l'ho già detto :ok:

 

visto che questa è una sezione di presentazione, siamo tutti curiosi di conoscerci meglio.. chi più chi meno :D

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That's Right!

 

Sono Acquario. Nato il 29 Gennaio. La patente mi scade a luglio, faccio l'investigatore privato e.. vediamo.. Scrivo dal Friuli Venezia Giulia ma in vero sono Siciliano DOC

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BruisePristine

Una sola amara domanda mi lega ancora a lui: Troverò qualcuno migliore di lui?

io ho imparato che non bisogna mai paragonare i vari amori, è troppo autodistruttivo.

 

 

comunque benvenuto  :D .. e pure mia nonna fa parte dei testimoni di geova, contenta lei contenti tutti.

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e te pareva.. no no il mio segno me piace parecchio (anche il tuo a dirla tutta) però vedi? Io avrei modificato il quote tu cornutello no.. XD

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