Jump to content

La Solitudine. Quanta ne abbiamo veramente sofferta?


cobardo

Recommended Posts

Ragazzi, una cosa me la chiedo da tanto, e molti amici e conoscenti come me hanno fatto la stessa  domanda, anche per esperienze di vita personalmente vissute.

Se siamo spesso e volentieri tanto discriminati, allontanati, già nell'età scolastica lasciati indietro dai compagni di classe chi si vergognano di salutarti, o cercano di non farlo in pubblico, se nelle feste tra loro non vieni mai invitato, se ti discriminano camminando per strada sfottendoti e deridendoti...se lo raccontano ad altri che sanno di te...se per un colloquio di lavoro vivi sempre nella paura che altri lo sappiano, come quando sul lavoro già ci sei... o i rapporti con i vicini di casa...e via dicendo in tutti i settori dove ormai quasi abbiamo paura di presentarci, sentendoci colpevolizzati, segnati a dito, perseguitati ...e tutto questo, lo sappiamo bene, inizia abbastanza presto nella vita di un gay, dall'adolescenza in poi, più o meno è così...insomma, tutto l'insieme di cose della nostra vita, tutto il lato negativo che tutti noi, più o meno, conosciamo così bene...

 

Domanda: quanta solitudine vera abbiamo sofferto in realtà giorno dopo giorno, nella nostra vita?

Quante volte ci siamo sentiti soli, perchè lasciati indietro, trascurati da coloro che avremmo voluto che ci considerassero?

Quante belle esperienze tra amici veri sono andate perdute?

I viaggi persi, gli sport che si potevano praticare insieme, le scampagnate...e ogni altra cosa???

 

Non vi aveva fatto male allora?  E ora non vi fa la stessa cosa?

 

Io avrei tanto da ricordare in riguardo a questo - ma ditemi anche voi, se per voi è andata così?

Link to comment
Share on other sites

Forse non in modo così drammatico, ma mi riconosco abbastanza. La solitudine è senza ombra di dubbio una "figura tipo" della vita di un gay. Anche se non è detto: qual ora ci vada davvero male e intorno scopriamo di avere tutti caini omofobi, basta farsi una cerchia di amici gay e cambiare ambiente.

Dopotutto la solitudine è forte specie quando pensiamo di essere i soli. Invece no, c'è un mondo di gay là fuori!  ;)

Link to comment
Share on other sites

Mi rispecchio moltissimo in quanto hai detto, specialmente per quanto riguarda la mia esperienza fino alla fine del liceo. Dopo per fortuna ho trovato qualche persona speciale che mi ha fatto sentire meno sola, anche se adesso, avendo cambiato paese, quella situazione a volte ritorna.

Quando ero ragazzina pensavo di impazzire per l'isolamento e la solitudine che provavo, pensavo di essere incapace di relazionarmi a qualsiasi essere umano.

Link to comment
Share on other sites

No, la solitudine non fa parte della condizione di gay. Non dico di non essere mai stato solo, anzi sono una persona che spesso ha bisogno di stare da sola a pensare, ma non posso certo dire che Gay = Solitudine.  :muro:

Può essere una condizione temporanea, non assoluta. Ho amici che sanno della mia gaiezza, altri che non lo sanno, ma sicuramente il mio essere gay non ha mai ostacolato né mai ostacolerà le mie amicizie!

Non dobbiamo stare a piangerci addosso... per quando mi riguarda l'essere gay è una cosa bellissima e dobbiamo viverci la vita come tutti gli altri.  ;)

Link to comment
Share on other sites

Quoto radioresa, anche per me l'essere gay non è mai stato causa di solitudine, mentre ho avuto la sventura di provarla in seguito ad un cambio di regione quando ero adolescente...all'inizio è stata un pò pesante, anche vista la non ospitalità degli autoctoni del luogo in cui mi ero trasferito.

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

Invece no, c'è un mondo di gay là fuori!  ;)

 

Come se condividere un orientamento sessuale significhi essere affini in qualche modo...

No, non è così.

Link to comment
Share on other sites

Come se condividere un orientamento sessuale significhi essere affini in qualche modo...

No, non è così.

 

Sono d'accordo, però non è neanche vero che siamo gli unici depositari di questa diversità. E' possibile esprimere la propria omosessualità con altri gay, e quindi non siamo soli.

Link to comment
Share on other sites

BruisePristine

Gay non vuol dire Solitudine, però spesso possono capitare dei casi nell'adolescenza.

Insomma, crescendo esci dalla scuola, la tua vita va avanti e ti circondi di altro (si spera).

 

Comunque per la mia personale esperienza, ne ho sofferta davvero tanta alle medie.

Ci soffrivo tantissimo, insomma ero un po' etichettato come il "frocio", "ricchione", "finocchio", "checca".. ecc.. anche se ero normalissimo nel vestiario.

Per esempio educazione fisica per me era un trauma, mi veniva l'angoscia, ero in soggezione, tanto mi sfottevano oppure avevo l'ansia di girare nella mia zona, se no magari mi gridavano qualcosa..

Gli unici amici che avevo erano etero con idee non molto belle sullo scenario gay.

 

Poi, vabbeh sono arrivate le superiori, sono continuate le prese per il culo verso le 2^ superiore, ma non mi facevano più molto male, cioè sì ci restavamo male, ma nulla in confronto alle medie nè... anche perché mi ero fatto un circolo di amici fuori dalla scuola tutti gay, quindi, non avevo già nessun problema e ora la mia vita prosegue su questa via ;D

Link to comment
Share on other sites

subceramente e sinceramente

io sono queer e con un gay condivido solo la ricerca del cazzo, quello vero.

Un'esperienza più interessante sarebbe una donna o colui che se la scopa, ovvero un etero, sempre & comunque.

Certo identificare la propria ricerca del cazzo con una personalità è un po mortificante. Ok, mi piace il cazzo quindi? ovvio che è una violazione della privacy, ognuno ha i suoi gusti, ma perché identiFIC©Arsi con un gusto e lasciare che gli altri ti identifichino per quello, principalmente: ovvero sei un gay quindi sei quello che che sta sotto, sempre! O perché si inginocchia a succhiare la sua fede o perché se ne lascia penetrare e compenetrare.  Oppure: sei etero perché hai anche una figlia, poi di notte lo prendi in culo nei locali, quindi?

Io lo trovo riduttivo tutto ciò OMHO ;)

 

 

 

e rientro in topic: siamo soli, nasciamo soli, muoriamo soli, tutta la vita è solitudine, nell'infanzia, nell'adolescenza, nella maturità, nella vecchiaia

 

 

essere glbtq significa esse solo un un po piu soli, tutto qui.

Link to comment
Share on other sites

BruisePristine

e rientro in topic: siamo soli, nasciamo soli, muoriamo soli, tutta la vita è solitudine, nell'infanzia, nell'adolescenza, nella maturità, nella vecchiaia

 

 

essere glbtq significa esse solo un un po piu soli, tutto qui.

grazie, se per questa sera avevo cercato di non farmi venire in mente come farla finita ora è tornato il mio pensiero fisso xD

Link to comment
Share on other sites

Sinceramente?

Ho sofferto poco di solitudine, vuoi perchè a volte è necessaria, vuoi perchè le persone che mi circondano sono le stesse da anni. E sono banalmente speciali.

 

Non si nasce soli, ma si nasce sempre da qualcuno, si cammina con qualcuno, si da amore a qualcuno, si muore lasciando qualcuno.

 

La solitudine, quella nera e apparentemente indistruttibile, ci abbraccia solo se le lasciamo colorare il nostro cuore e i nostri spazi. Finita una storia davvero importante, un grande, grandissimo amore, mi sono lasciato sedurre da quell'abbraccio. Cieco io, perchè senza accorgermene avevo intorno tante storie e persone, più vicine di quanto io avessi permesso loro di avvicinarsi.

Link to comment
Share on other sites

Praticamente mai stato da solo...

Da quando ho 12 anni sono stato single un anno e mezzo in tutto;

vedo i miei genitori ogni settimana, spesso ceno coi vicini di casa,

mio fratello viene a trovarmi regolarmente, esco un paio di volte a settimana.

Link to comment
Share on other sites

Praticamente mai stato da solo...

Da quando ho 12 anni sono stato single un anno e mezzo in tutto;

vedo i miei genitori ogni settimana, spesso ceno coi vicini di casa,

mio fratello viene a trovarmi regolarmente, esco un paio di volte a settimana.

 

Hum,quoto.

Sia in famiglia che fra gli amici sono stato sempre accettato per cio' che ero.

E complice la faccia da culo che mi ritrovo (che poi in realtà non è faccia da culo,è essere consapevolmente ingenui) anche le persone che conosco poco,pochissimo,mi hanno sempre rispettato per cio' che sono.

Sono sempre stato circondato di amici sinceri,non decine di persone,ma quei 4 o 5 che mi porto dietro da 25 anni.

Ho sempre mio fratello maggiore fra le palle, viene tutti i venerdi sera a cena da me e il mio compagno e poi si ferma anche a dormire se non ha voglia di tornarsene indietro.

Dai miei vado a cena una volta a settimana e i miei amici,o quelli del mio compagno,li vediamo praticamente tutte le settimane.

L'unica volta in vita mia che ho "provato" la solitudine l'ho vissuta 3 mesi nelle sere d'estate del 2000 perche' avevo deciso di fare un lavoretto,e quindi mi sono bruciato tutte le uscite con gli amici che si sono scoppiati i fantastici 3 mesi di vacanze scolastiche.

Mi spiace,ma ho sempre pensato che la solitudine non arriva da sola,non ti sorprende affatto.

Sono del parere che è la persona stessa che si lascia scivolare nella solitudine,lentamente giorno dopo giorno,inconsapevolmente forse,ma non è mai a causa di terzi.

Link to comment
Share on other sites

Ho provato periodi di enorme solitudine che poi è sfociata in depressione e successivamente in una fobia sociale. A provocare tutto questo è stata senza dubbio la mia infanzia fino agli 11-12 anni; da un lato non avevo un carattere socievole, intraprendente ed ero molto timido ma direi che questa è sicuramente stata, almeno in parte una risposta ad un'aggressività e ad una discriminazione da parte degli altri bambini. E venni isolato da tutti i maschi anche perché ero effemminato.

Andando avanti con gli anni mi sono aperto e adesso a 17 anni posso affermare che la solitudine dopo l'infanzia è sicuramente causata più dall' isolamento (volontario o inconscio) del singolo che da una discriminazione del mondo che lo circonda.

Link to comment
Share on other sites

Negli ultimi anni mi è capitato spesso...di sentirmi solo! Da quando verso i 18 anni ho avuto quel periodo di depressione e isolamento sociale non ho più la capacità di adattarmi subito alle situazioni e ai cambiamenti. Mi faccio troppe seghe mentali inutili, con ovvie ripercussioni nella vita sociale...Ma non è dovuto a qualche agente esterno, il problema è solo mio, ci sto lavorando, ma questa "ristrutturazione" va un pò a rilento :(

Link to comment
Share on other sites

pensa ad un 14enne senza motorino che vive in un paesino di 2000 anime in montagna...

 

Beh, hai ragione, ma io abito in una città di più di 20.000 abitanti a due passi da una delle città più grandi d'Italia, e non conosco nessun'altra persona gay (non direttamente, non tra i miei conoscenti). Ma questo vuol forse dire che soffro la solitudine? Sono single come la maggior parte dei ragazzi etero che conosco, e non penso che l'omosessualità cambi qualcosa nelle mie amicizie!

I miei amici mi accettano sicuramente in quanto gay, e quelli (pochissimi) che non mi accettano... vadano a stendere  :( di loro di sicuro non me ne faccio niente come amici!

Link to comment
Share on other sites

Quoto Ghiro, anche io a volte mi sento solo..ma non perchè gli altri mi evitano, più che altro sono io che spesso mi isolo consciamente e purtroppo a volte anche inconsciamente, ho avuto seri problemi di autostima da piccolo  :(

Link to comment
Share on other sites

...è incredibile...quante risposte...Grazie a voi.

Io, purtroppo devo essere sincero, la solitudine l'ho davvero provata - ho visto la discriminazione....quando, ad es. un conoscente ha detto ad un mio compagno di scuola..."ma tu lo saluti"? . . . capite?  Non dovevo essere salutato...

A volte ho sentito le mie sorelle che mi avevano riferito che io non ero gradito in una tale festa di ragazzi...e non avevo potuto andarci...

ricordo, a volte, gli sguardi degli altri, che mi guardavano per capire come potevo essere fatto, come mangiavo, bevevo un'aranciata, parlavo, camminavo....ero osservato dalla testa ai piedi, come un animale raro...

Gli ultimi anni la mia vita è cambiata tantissimo...sembra che la persecuzione sia finita...ma quante volte ho dovuto presentarmi in società, con una ragazza del momento, che si fingeva mia innamorata (lesbica) ...facevmo così, come per convincere che eravamo del tutto normali...

Oggi molti mi salutano, e sembra come se volessero parlarmi...Lo confesso, ho una grande difficlotà a perdonare, dimenticare...anche io ho escluso "gli altri" perchè non erano degni di me...- non è incredibile?

Ma lo ricorderò sempre, quando gli altri dicevano..."quel froscio...no, non invitatelo"...

questa nella giovinezza è autentica solitudine...

Pazienza, sono grandicello ormai, la vita è cambiata...

Link to comment
Share on other sites

BruisePristine

ricordo, a volte, gli sguardi degli altri, che mi guardavano per capire come potevo essere fatto, come mangiavo, bevevo un'aranciata, parlavo, camminavo....ero osservato dalla testa ai piedi, come un animale raro...

anche a me è capitata questa fastidiosa situazione, mi è successa pure di recente, ma per il fatto che avevo i capelli di colori improponibili  :( :(

Link to comment
Share on other sites

Domanda: quanta solitudine vera abbiamo sofferto in realtà giorno dopo giorno, nella nostra vita?

Tanta, tuttora.

Però io, nel mio caso, non individuo nella discriminazione una causa, a meno che non abbia letteralmente scritto "frocio" in fronte, a mia insaputa, e l'intera umanità sia omofoba.

Più semplicemente: io sono la colpa del mio isolamento, ovvio che per uscirne devo passare attraverso gli altri, altrettanto ovvio che il resto del mondo non sia lì ad aspettarmi a braccia aperte, per una miriade di ragioni.

Forse, se vogliamo parlare di "discriminazione", ho avuto modo di notare una certa diffidenza nei confronti di chi è solo.

 

Altro discorso è la questione "altri gay". Limitandomi a un approccio empirico, sto cominciando a dubitare della loro esistenza...

(in tal caso, sappiatelo: non siete altro che finzione  :()

Link to comment
Share on other sites

@Rbert Ovvio  :D Noi in realtà siamo degli psicologi che stanno studiando il comportamento di poche cavie sottoposte a test psicologici! Ci hai scoperto,  :( questo messaggio si autodistruggerà tra 10.. 9.. 8..  :(  :(

 

A parte 'sta stupidaggine  :D Anche io sono convinto che talvolta la causa della nostra solitudine sia dentro di noi, ma pensavo questo solo prima di dirlo alla prima persona! Poi ho capito che mi inventavo molti più problemi di quelli che realmente c'erano...  :(

Link to comment
Share on other sites

DoctorNievski

Più che di vera e propria solitudine, penso che sia estremamente comune per un omosessuale sperimentare una dimensione propria, in cui stare con se per cercare di mettere a fuoco più o meno rapidamente, chi si e'..

 

Io personalmente non ho mai avuto di questi problem(anche io come dexter ho degli amici "di lungo corso" che sono anche gli unici che sanno di me e che ci sono sempre stati..)..

 

In compenso sono un tipo che volendo sta bene anche senza avere contatti umani con qualcuno..

Sto sperimentando invece, in epoca post coming out, una nuova forma di solitudine, determinata dal desiderio di avere qualcuno accanto..

Ma questa e' un'altra storia..  :(

Link to comment
Share on other sites

BruisePristine

In compenso sono un tipo che volendo sta bene anche senza avere contatti umani con qualcuno..

Sto sperimentando invece, in epoca post coming out, una nuova forma di solitudine, determinata dal desiderio di avere qualcuno accanto..

Ma questa e' un'altra storia..  :(

penso sia una voglia di tutti, nessuno sopporta di passare una vita solo con se stesso..

Link to comment
Share on other sites

pierceyourbody

La solitudine, quella nera e apparentemente indistruttibile, ci abbraccia solo se le lasciamo colorare il nostro cuore e i nostri spazi. Finita una storia davvero importante, un grande, grandissimo amore, mi sono lasciato sedurre da quell'abbraccio. Cieco io, perché senza accorgermene avevo intorno tante storie e persone, più vicine di quanto io avessi permesso loro di avvicinarsi.

 

È esattamente così. Questa è la vera solitudine. Un po' di solitudine da ragazzini non fa altro che bene, ti fa crescere mentalmente diverso dalla massa in un'età in cui l'accettazione non può che derivare dal fatto che sei come loro, a 11-12-13 anni essere ignorati dalla plebe di quoziente intellettivo medio è solo un buon segno.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...