shok Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 mi dispiace molto per questi martiri (tutte le minoranze sono perseguitate, dai gay ai cristiani )senza offesa ma lì si ammazzano in faide da una vita, e sono poverissimi e allo stato brado... La parola omosessuale non sanno nemmeno da che parte stia, e tolleranza é completamente sconosciuta. Prima bisogna che l'evoluzione faccia il suo corso e migliorino le condizioni di vita poi la gente comincerà a pensare ai diritti umani. Finché sono affamati e arretrati gli frega ben poco dei gay e del wwf Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 26, 2014 Share Posted February 26, 2014 intanto si attendono altri 200 morti probabilmente, visti i precedenti: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2014/02/25/Uganda-giornale-pubblica-black-list-200-gay_10141746.html Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mike Posted February 26, 2014 Share Posted February 26, 2014 Sì e l'ignoranza è figlia della povertà... GUARDA CASO i Paesi più omofobi sono anche i Paesi più poveri e viceversa... Vuoi risolvere l'omofobia? Bene, risolleva un'economia. E la Russia? Come la mettiamo? Che ha speso una cifra abnorme per i giochi invernali Il disprezzo non è una conseguenza economica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fabius81 Posted February 27, 2014 Share Posted February 27, 2014 Le cose li stanno andando sempre peggio : ecco il pensiero "illuminato" di un vescovo ugandese : http://africanvoicess.wordpress.com/2014/02/26/il-reverendo-ugandese-simon-lokodo-ha-detto-lo-stupro-di-un-bambino-meglio-dell-omosessualita/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 27, 2014 Share Posted February 27, 2014 @Fabius81 sono cose che penso anche il papa troverebbe sbagliate. o i giornalisti traviano le parole dette o quel vescovo è lui traviato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fabius81 Posted February 27, 2014 Share Posted February 27, 2014 Non è solamente un vescovo, ma è anche il Ministro per l'etica e l'integrita (sic!) dello Stato in Uganda. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2014 Share Posted February 27, 2014 Abbiamo esportato il Cristianesimo e questi sono i risultati :) bravi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted March 1, 2014 Share Posted March 1, 2014 Una buona notizia: http://www.gay.it/news/La-Banca-Mondiale-blocca-i-fondi-all-Uganda---Niente-discriminazioni Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted March 2, 2014 Share Posted March 2, 2014 Io non la trovo una buona notizia. L'embargo non è mai una soluzione ... colpisce solo le fasce della società più deboli ... è solo un modo facile, specie se si tratta di un paese come l'Uganda, per lavarsi la coscienza di un problema molto più grande di quanto possa apparire. Ora i promotori della crociata anti gay avranno una ragione in più per ritenerli causa di un ulteriore male. I diritti civili in Africa corrispondono oggi a quello che un tempo furono le conquiste sindacali in Europa. I gay sono attaccati per una loro caratteristica più scomoda, sono in genere intellettuali e portano avanti un'idea di società che in Africa collide con la cultura tribale. E' un discorso molto complesso da sintetizzare in poche righe. Secondo me, ogni resistenza all'evoluzione democratica è da ricondurre al concetto di inalienabilità della proprietà privata ... e lo so che pare voler prendere il problema troppo alla larga, ma da quelle parti, la suddetta questione, oltre che a muovere interessi internazionali, potrebbe minare alla base gli stessi confini nazionali. Parliamo di un posto dove una piantagione di monocoltura è grande quanto una provincia italiana ... i cui confini hanno influenzato parecchio chi tracciava il solco del confine statale e di questo non teneva conto delle diversità tribali che ci includevano. Le stesse che sono passate dalla schiavitù coloniale straniera, a una situazione ben peggiore. Le multinazionali si sono cresciute una casta di burocrati che avendo il colore giusto, si mimetizzano meglio, ma sono in realtà peggio dei bianchi perché almeno quelli non capivano le ragioni di certi odi atavici che corrono tra le diverse tribù. Ora questi burocrati/politici fanno gli interessi degli occidentali, ma devono anche dar conto al proprio clan di riferimento per mantenere lo status quo. La società Africana corre a due velocità. Esiste quella della città, che noi definiremmo "evoluta", che si sta espandendo, correndo lungo le arterie stradali che man mano si edificano, portando per esempio l'elettricità o anche solo un servizio postale capace di mantenere il contatto con le periferie. Poi c'è tutto il resto che non è l'Africa che ci viene narrata in letteratura, specie da cattivi narratori come Wilbur Smith. C'è poi da dire che non si può parlare di Africa come non fosse un continente enorme. Nella fattispecie dell'Uganda si sta parlando di una regione geopolitica fortemente instabile, dove si combattono quelle che si usa definire guerre a bassa intensità. L'intera regione è in continua fibrillazione politica che in Africa coincide sempre con quella etnica. L'Uganda seppure a noi ci potrebbe apparire come una repubblica delle banane, è una potenza regionale dalla cui stabilità dipende Ruanda e repubblica democratica del Congo, nonché agisce da stampella a quanto accade del sud Sudan e da cui arrivano tutti gli elementi destabilizzanti in Kenya. Si potrebbe essere portati a credere che si tratti di questioni lontane e che poco ci coinvolgono, specie se rapportate ai problemi planetari della crisi economica in corso. Invece no. In questa regione sono concentrati interessi internazionali fortissimi. Non mi voglio infilare in discorsi economici, vi basti pensare che senza il nord kivu non sarebbe pensabile nessuna evoluzione delle tecnologie wireless .. e non potremmo neanche berci il nostro gustoso Te o comprarci un paio di jeans ... almeno non al prezzo che conosciamo. Ora vi chiederete cosa c'entra questo con i diritti civili e nella fattispecie dei gay ugandesi. Immaginiamo una specie di risiko dove le multinazionali controllano le città che sono delle megalopoli in cui si sono urbanizzate le varie tribù e costituiscono una sorta di città stato. La vita democratica o comunque quel concetto di società occidentale esiste solo qui e blandamente lungo le arterie che collegano le città tra loro. Il resto dello stato è solo qualcosa che esiste sulle carte geografiche, dove rimane il controllo tribale. E' interesse delle multinazionali che non si sviluppi una coscienza di popolo e quindi i loro referenti politici che tengono le città, si guardano bene dal farlo. Per esempio non esiste un programma scolastico statale, che è a pagamento e nonostante questo le popolazioni rurali si tolgono il pane di bocca per mandare a scuola i figli, parlo di istruzione elementare non vi immaginate adesso liceo eccetera. I maestri come le infermiere, specie le ostetriche, sono spesso dei martiri non difesi dalle istituzioni cittadine e osteggiati a colpi di machete dal potere politico tribale esercitato dagli stregoni, unici custodi di quella che potremmo definire cultura tradizionale. Guarda caso i gay spesso sono proprio insegnanti e le lesbiche spesso sono infermiere. I primi veicolano una cultura che rende liberi e le seconde poi, le lesbiche intendo, si trovano a combattere in una vera trincea contro una condizione femminile tale da riportarci all'era della pietra. Ne sanno qualcosa i missionari e le suore che spesso sono stati uccisi nel loro intento di "civilizzare" queste regioni. Vorrei solo dire anche che non stiamo parlando di gente che vive nelle grotte, perché quando si parla di Africa spesso uno s'immagina i pittoreschi Masai .. no, quelli stanno nei parchi nazionali come gli elefanti. Questi stregoni sono come noi .. nel senso che vestono e vivono all'occidentale e spesso si possono anche permettere un SUV. Tenete conto che oggi la coscienza internazionale che ha acquisito il movimento lgbt è capace di esercitare pressioni politiche sulle stesse multinazionali. Tutti elementi che hanno portato alla radicalizzazione della lotta contro il movimento gay in quel paese. Io penso che la soluzione non sia in un embargo del resto impraticabile, bensì nell'appoggio politico al movimento attraverso sovvenzioni e allo stesso tempo, togliere ogni sorta di copertura giuridica e quindi finanziaria da parte delle multinazionali anche attraverso le fondazioni bancarie, ai partiti politici che propongono leggi coercitive verso i gay, ma anche rispetto ai diritti delle donne e dei bambini fino ai gruppi etnici minoritari. Ricordo solo che qui (specie nella vicina Tanzania) se nasci albino sono i tuoi stessi parenti che ti ammazzano e poi macellano per venderti agli stregoni, quegli stessi che in Sud Africa curano l'HIV dei maschi (gli unici che meritano di essere curati) facendoti stuprare una ragazzina ancora senza mestruo. Qui si toglie il malocchio ordinando di ammazzare l'ultimo nato dei tuoi bambini. Insomma stiamo parlando di un luogo pieno di contraddizioni e soprattutto dove la vita vale poco. Mancano quelle certezze civili che da noi, almeno fino a qualche tempo fa, erano date per acquisite. Bah, vediamo cosa succede ...chissà se il dibattere la questione omosessualità in una fase sociale ancora fluida, non costituirà in futuro un modello di sviluppo alternativo al nostro ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted March 2, 2014 Share Posted March 2, 2014 Che viaggio mentale! Il livello della società in Uganda è quello che è, ma direi che è doveroso dover punire le decisioni dall'alto e il togliere gli aiuti economici è l'unica arma effettiva che è possibile utilizzare. Poi tra l'altro io non ci riesco a fare il buonista e dirò pure una cosa impopolare, se la vita in Uganda vale poco meritano davvero di essere aiutati? Aiutare gente primitiva, malefica e selvaggia non mi sembra una priorità quando magari molti dei nostri connazionali hanno bisogno di aiuto e la gente li ignora (salvo poi preoccuparsi di gente in posti remoti). L'ipocrisia e la beneficenza facile e "tanto per farla" li trovo disgustosi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted March 2, 2014 Share Posted March 2, 2014 Secondo me questa iniziativa costituisce una sorta di ammonimento, non essendoci altre armi a disposizione, non è tollerabile che i diritti umani basilari vengano calpestati così Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 La questione ugandese spiegata in un fumetto (non so se qualcuno lo ha già postato) http://www.ilgrandecolibri.com/2014/03/omofobia-uganda-lively.html Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 Non è che mi persuada molto l'affermazione che la colpa di tutta legislazione gaycida in Uganda è del "pecoraio reclamante" Scott Lively, che tra l'altro non è neppure nero ed ugandese ma bianco e statunitense..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 Facciamo un 70%? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 @Prefy, potrebbe essere anche un 99%, ma bisognerebbe dimostrare che il "pecoraio reclamante" bianco e statunitense abbia un fortissimo ascendente sulla società e sulla politica ugandese: non conosco il caso ugandese se non vagamente, ma mi sembra difficile..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 Evidentemente le superstizioni religiose superano qualunque barriera razziale e geografica, ovvio che il suo proselitismo antigay è andato ad impattare su una cultura già fortemente omofobo, avevo letto che poi si era dissociato solo dall' estrema conseguenze che l' Uganda aveva tratto (anche) dal suo operato: la pena di morte, tutte lacrime di coccodrillo.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 @Mario1944, a Padova il documentario lo fanno stasera. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 (edited) avevo letto che poi si era dissociato solo dall' estrema conseguenze che l' Uganda aveva tratto (anche) dal suo operato: la pena di morte, Insomma un'emerita testa di cazzo anche per essere stato involontariamente, se almeno è sincero, "ut ignis in stipula"..... @Almadel, purtroppo non capisco l'inglese parlato, ma non mi sembra che un documentario possa giustificare che un solo uomo straniero e per di più bianco abbia spinto un'intera nazione africana a produrre e ad approvare una tale legislazione: evidentemente come dice Prefy la predicazione è stata solo la miccia occasionale dell'esplosione. Edited March 3, 2014 by Mario1944 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Akcent Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 Invece di baciare la terra ogni giorno in quanto miracolato sopravvissuto a un tumore letale...il sig Taormina passa le giornate ad aprire la bocca e spargere m....a Taormina: "Ha fatto bene l'Uganda. I gay sono disgustosi"Lunedì 3 Marzo 2014 L'ex deputato di Forza Italia spara a zero ai microfoni della Zanzara: "L'omosessualità è una disgrazia. La penso come il presidente Museveni: sono ugandese anche io.". "Ho appreso con piacere quello che hanno deciso in Uganda, perché ci sono situazioni di esibizionismo che vanno giustamente condannate. Questa gente non solo è omosessuale ma fanno certe esibizioni, vogliono un prototipo di società che non va bene". A parlare è Carlo Taormina, noto avvocato penalista (Ha difeso, tra gli altri, Anna Maria Franzoni accusata di avere ucciso il figlio a Cogne) ed ex deputato di Forza Italia, intervistato da Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo alla Zanzara, su Radio24.Non è la prima volta che Taormina tuona contro la comunità lgbt e lo fa con toni di questo tipo. Lo scorso ottobre, ad esempio, ci aveva tenuto a far sapere che nel suo studio professionale non c'è spazio per avvocati gay, mentre qualche anno fa, durante una lezione all'Università romana di Tor Vergata, aveva sostenuto che i gay sono vittime di abusi. Questa volta, le sue teorie omofobe hanno trovato spazio nella scaletta della Zanzara dove, a proposito dell'Uganda, Taormina ha dichiarato: "L’omosessualità è una disgrazia che ognuno si vive per conto suo, standosene a casa propria. In Uganda ci possono essere esagerazioni ma si deve evitare di instillare nella società l’idea che l’omosessualità sia una cosa normale. Perché si deve fare propaganda gay? Io non faccio quella etero". "L’omosessuale – ha concluso l'ex deputato – bisogna rispettarlo finché non rompe i coglioni. Rispetto a quello che facciamo noi ha fatto bene Museveni. Quale è il problema dei 14 anni di carcere se uno è incorreggibile? Ha detto che sono disgustosi? Allora sono ugandese pure io, la penso come il presidente ugandese". http://www.gay.it/news/Taormina---Ha-fatto-bene-l-Uganda--I-gay-sono-disgustosi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted March 3, 2014 Share Posted March 3, 2014 Ehm...esiste già un apposito topic su questo argomento Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted March 4, 2014 Share Posted March 4, 2014 Ehm, un pecoraio americano, come lo avete chiamato, conta eccome. Lo sapevate che il generale Nkuda era, prima che quelli lo scaricassero, un sacerdote della chiesa "Avventista del Settimo Giorno" ed ha sempre dichiarato di essere stato sovvenzionato e ubbidito alla guida dei Ribelli di Cristo statunitensi (?). Per intenderci il generale Nkuda è quello che in testa ai ribelli tutsi ha destabilizzato Ruanda, Uganda e causato la rivoluzione nella repubblica democratica del Congo nella seconda metà degli anni duemila ... e lo ha fatto seminando l'odio etnico i cui morti non è mai stato possibile contare, praticamente un eccidio con conseguente migrazioni bibliche di gente in fuga ... rapiva i bambini nelle scuole per farne dei perfetti killer ... e non vi sto a raccontare le altre barbarie condotte in nome di chissà quale disegno divino. Ora io non voglio neanche credere che i Ribelli di Cristo il cui scopo era diffondere il cristianesimo pentacostale nell'ex Zaire. immaginassero d'innescare una tale carneficina da condizionare il futuro geopolitico della regione. Sta di fatto che è successo ... sta di fatto che molti che vogliono pensare male, hanno rintracciato tra i benefattori di questi "missionari" anche fondazioni riconducibili a nomi che avevano un interesse a destabilizzare l'influenza francese nella regione eccetera che ... poi ... di fatto ... e con tutti i se del caso ... ma comunque ora la regione è passata dall'area d'influenza Francese a quella Statunitense. Leggendo il fumetto che ha postato Almadel ho avuto due impressioni. La prima è stata quella più lampante, un flashback, perché il fumetto è uno dei mezzi d'informazione più usati proprio dagli evangelisti e non solo in Africa, anzi, spesso si tratta degli stessi fumetti che usano negli states ... opportunamente "ricolorati". Insomma, mi ha fatto strano perché qui in Europa non mi era mai capitato d'imbattermi in questo tipo di "informazione". La seconda cosa che invece ho potuto cogliere proprio grazie a questa estrema sintesi, è stata la qualità delle invettive che Lively ha rivolto al movimento lgbt ugandese "queste persone mettono in funzione le camere a gas o commette omicidi di massa". Ora perché avrebbe richiamato alla mente le camere a gas se non per far aleggiare nell'aria Israele? Voi direte ---> e ma gli ebrei ci sono finiti nelle camere a gas, mica ci hanno mandato gli altri. Mah, io ora non conosco per intero il discorso che tenne, tuttavia non mi sorprenderebbe se Lively attingesse a fonti storiche non ufficiali, tipo quelle negazioniste secondo le quali le camere a gas furono un'invenzione sionista per tornare in Israele. Da qui, capite pure voi che l'assioma ebrei / omosessuali è facile, in quanto delle camere a gas "usufruirono" entrambi. Il punto è che la storia dell'Uganda s'incrocia spesso con quella di Israele. Infatti, l'Uganda era un possedimento britannico e fu discusso come alternativa alla fondazione di uno stato Israeliano in Palestina. Poi le cose andarono come andarono e comunque i Beta Israel o Falash da minoranza etnica culturale, rischiarono seriamente di diventare "padroni" dell'Uganda, seppure territorialmente non vi appartenessero. Questo ha sempre reso i rapporti tra i due paesi "fraterni" solo di facciata, perché sostanzialmente la dittatura di Idi Amin fu sempre filo palestinese. Fino a quando le relazioni dei due paesi precipitarono dopo il caso dell'Operazione Fulmine che Israele condusse per liberare l'aereo dirottato a Etebbe dal fronte popolare per la palestina in combutta con due altri comunisti tedeschi, chiedevano la solita liberazione di terroristi combattenti tenuti nelle prigioni di svariati paesi nel mondo. Ovviamente dopo l'operazione Israele ruppe ogni relazione con la dittatura di Idi Amin, compresa la fornitura dei caccia che gli servivano per aggredire la Tanzania. Per questo in Uganda Israele non è molto popolare. Metteteci anche che Israele appoggia notoriamente il movimento lgbt internazionale ... a tutto questo aggiungeteci pure che questi evangelisti americani hanno in viso gli ebrei in quanto li considerano ancora deicidi e ... ma qui potrei essere tacciato di essere di parte, però alcuni di questi evangelisti spesso sono collusi anche con i gruppi sovversivi neonazisti americani ... ok, fermiamoci o arrivo a parlare come un "pecoraro americano" XD. Ma insomma ... come vedete il discorso non è poi così campato per aria come potrebbe apparire "farneticante" se letto solo in una vignetta. @Ilromantico Io non volevo assolutamente sostenere che sono dei barbari e per questo dobbiamo lasciarli scannarsi. Mai fare di tutta un'erba un fascio. Io mi trovo spesso a discutere con sedicenti pacifisti che auspicano un meltinpot globalizzante solo in nome della fraternità o del pietismo .. proprio perché non si avvedono che queste persone provengono da realtà diverse, dove magari ammazzare a martellate un gay ti spalanca la porta dei cieli. Con questo però neanche voglio sostenere che l'unica via è sparare alle frontiere. L'embargo poi è altrettanto assurdo allo stesso modo come lo è pensare di aiutare economicamente questi stati quando sono palesemente controllati da interessi stranieri ---> praticamente ci si leva i soldi da una tasca per metterseli nell'altra. Ma vi siete mai chiesti dove li prendono i soldi gli africani per permettersi non solo le armi, ma soprattutto le munizioni da sparare? Perché un fucile te lo compri una volta e dura tutta la vita, ma le cartucce le devi comprare ogni volta e allora come fanno? io me lo sono sempre domandato ... e badate che stiamo parlando di quantità industriali di munizioni. Come potrai immaginare da solo, se in Africa la vita vale poco è anche colpa di qualcuno cui questo conviene. Qualche tempo fa, parlando con il ragazzo congolese della coinquilina del mio ex, discutemmo un pomeriggio intero di Africa e alla fine anche lui dovette desistere alla mia obiezione che per costruire una nazione si comincia portando una lampadina in ogni abitazione e glielo dimostrai ... ora non è il caso che ripeta quel luuuungo concetto. Però, io sono convinto che in Uganda si sta cercando di non far accendere quella lampadina ... pare poco, ma tutte le rivoluzioni sociali sono nate così. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 4, 2014 Share Posted March 4, 2014 Nel caso dell'Uganda noi abbiamo dei documenti storici abbastanza dettagliatiche ci descrivono come si è stabilito il dominio coloniale britannico sull'areaIn particolare il Buganda agreement ( l'amministrazione britannica fu sempreindiretta e sotto forma di protettorato, perchè gli Inglesi erano interessati allaposizione geopolitica del paese, ma non intendevano spenderci sapendo benedi non poterci guadagnare niente in termini economici )In estrema sintesi gli Inglesi fecero due cose: strinsero un patto con il Regno-tribùpiù potente e promettente ( Buganda ) lo costrinsero a rinunciare alle sue pretesedi vassallaggio ( che creavano problemi di ordine pubblico e guerre ) gli consentironolarghi margini di autoamministrazione, ma gli imposero la privatizzazione della terra ela recinzione dei campi.In pratica la tribù più potente si trasformò in un Regno di proprietari privati, il chè parveagli inglesi una razionalizzazione economica di stampo settecentesco, ma creò inevitabilmenteun criterio di esclusione sociale. L'esplosione demografica ha accresciuto il problema in modoesponenziale ( da 2.000.000 ab. stimati nel 1900 a 34.000.000 in poco più di un secolo )http://www.monitor.co.ug/SpecialReports/ugandaat50/-/1370466/1384920/-/uiyeidz/-/index.htmlNessun patto fu stabilito dagli Inglesi con le "tribù inferiori" ( corsivo mio ) perchè l'ingleseè pragmatico ma anche conservatore e aristocratico, non intendendo affatto sfruttare il paesema controllarlo per motivi imperialistico-politici, gli inglesi furono motivati ad assorbire gli inoccupatidelle tribù del Nord in un nucleo del futuro esercito del protettorato ( le tribù del nord di Obote e Amin...)Non molti lo sanno ma vi fu una Prima Guerra Mondiale in Africa, a cui l'Uganda partecipòcontro le Colonie Tedesche dell'Africa orientale e l'Uganda confinava appunto con una coloniaostile: http://en.wikipedia.org/wiki/East_African_Campaign_of_World_War_IEd ancora 77.000 Ugandesi servirono l'impero nella II Guerra mondiale impiegati control'Etiopia italiana prima e spediti all'estero a Burma contro i Giapponesi ( ovviamente poitornarono in Uganda... )La terza cosa che gli inglesi fecero...fu di affidare alle missioni religiose il controllo socialedi base, promuovendo una conversione di massa al cristianesimo. La qual cosa in un'otticaeurocentrica parve ai colonialisti un innegabile progresso ( rispetto a culture e religioni ritenuteintrinsecamente primitive ) e soprattutto....gratuito.Gli Inglesi agirono...da Inglesi, per loro era ovvio cristianizzare, era ovvio suddividere e recintarela terra in aziende di certe dimensioni e appoggiarsi alla tribù più potente e conveniva arruolare glialtri nell'esercito. Il problema è che ottenuta l'indipendenza le tribù del nord hanno preso il poterepolitico, sfruttando il fatto di essere state trasformate in tribù guerriere ( peraltro facendosi guerrafra di loro....tutti i dittatori ugandesi sono del Nord )La storia dell'Uganda contemporaneo è una storia del predominio della violenza sulla societàcivile e l'economia ( con tutte le ingiustizie che questa possa esprimere ) l'idea inglese di costituireuna società civile borghese nel sud non ha retto...il sistema è stato mantenuto solo come fonte digerarchizzazione sociale da parte di chi deteneva il potere di uccidere e dare a pochi ugandesi laricchezza come di volta in volta conveniva loro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 4, 2014 Share Posted March 4, 2014 Non è che mi persuada molto l'affermazione che la colpa di tutta legislazione gaycida in Uganda è del "pecoraio reclamante" Scott Lively, che tra l'altro non è neppure nero ed ugandese ma bianco e statunitense..... No, ovviamente non è vero La colpa va equamente condivisa da tutte le confessioni religiose presenti nell'Africa sub-sahariana: cristiano-protestanti islamici e cattolici e sia dai responsabili delle chiese locali, che da coloro che li sostengono-finanziano o tollerano dal mondo occidentale Le responsabilità dei cattolici sono le più evidenti e gravi in realtà - ma solo per la struttura centralistica della chiesa cattolica che le mette in evidenza una lettera della CEI al presidente della Nigeria come quella che segue dopo l'approvazione delle leggi omofobe in Nigeria ne dà l'esempio: Ti lodiamo per questa decisione coraggiosa e saggia e preghiamo Dio affinché continui a benedire, guidare e proteggere te e il tuo governo contro la cospirazione del mondo sviluppato. Esso vorrebbe trasformare il nostro stato e il nostro continente in una discarica in cui promuovere tutte quelle pratiche immorali che, nei loro paesi, sviliscono incessantemente il progetto di Dio per l’uomoQuesta lettera mette in evidenza chiaramente come per i religiosi locali l'omosessualità sia una degenerazione ed una cospirazione del mondo civilizzato, ma al contempo impegna l'intera chiesa cattolica nigeriana, come un'organizzazione integralista americana non potrebbe nei confronti dei Metodisti etc. A parte questo l'atteggiamento è comune e non deve meravigliare, se esistono agenzie omofobiche è logico che facciano più presa in certi paesi, dove riescono a produrre gli effetti peggiori. Ma è anche vero che questi paesi sono responsabili di ricevere l'omofobia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sampei Posted March 4, 2014 Share Posted March 4, 2014 L'omofobia è potere, perchè permette banalmente di trovare come capro espiatorio una minoranza sparuta, semi-invisibile, facile da distruggere ma di carattere perpetuo, quindi ottima in ogni epoca storica e in ogni società. Il capro-espiatorio è il mezzo ideale attraverso il quale le élites di potere possono convogliare l'odio e l'attenzione della popolazione, autogenerando prezioso consenso e preziosissima disattenzione rispetto alle condizioni di asservimento del popolino. L'ugandese medio, così come l'italiano medio, se è tutto preso ad incanalare le proprie frustrazioni contro la categoria astratta "persone gay" si dimenticherà di accorgersi che nel frattempo i militari, i religiosi e le autorità politiche gli parassitano il groppone allegramente ed impunemente servendosi di lui come lo schiavo perfetto. Perchè, appunto, lo schiavo perfetto è inconsapevole di esserlo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
radioresa Posted March 4, 2014 Share Posted March 4, 2014 Ho visto questa sera il documentario God Loves Uganda. Devo dire che è davvero ben fatto, anche se come molti documentari di denuncia tende a nascondere i (pochi) elementi che vanno contro corrente, come le organizzazioni LGBT ugandesi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted March 5, 2014 Share Posted March 5, 2014 @Hinzelmann L'area del golfo del Niger è così geopoliticamente esplosiva che paradossalmente anche la chiesa cattolica deve confrontarsi con la maggioranza islamica in termini di fondamentalismo, nel senso che la guerra di trincea tra le confessioni si vince dando prove di santità estreme. Con questo non voglio dire che sia giusto quanto c'è scritto in quella lettera ... ma è comprensibile una specie di licenza alla real politik. Inserisco questo video che ci mostra in toni molto "cattolici" quella che potrebbe apparire come una follia, cioè la Cattedrale di Yamoussoukro in Costa d'Avorio, seconda solo a San Pietro, cui somiglia moltissimo. I numeri di questa opera lasciano attoniti oltre che per le architetture, soprattutto per i denari: costata 300 milioni di dollari e necessita di oltre un milione e mezzo di dollari l'anno per la sola manutenzione ordinaria ... Non travate che somigli a una moschea? A parte la Madonna e Cristo rappresentati esclusivamente sulle vetrate e la croce posta sopra il cupolone, non ci sono altre rappresentazioni tipiche del pantheon cattolico ... secondo me questo perché il cristianesimo in Costa d'Avorio si confronta con l'Islam iconoclasta e deve allontanare l'accusa di essere una fede pagana. Il cattolicesimo si è sempre comportato così, assorbe camaleonticamente i diversi credi religiosi, a volte anche acquisendone aspetti negativi. Vi ricordate quel prelato africano che travisò l'esorcismo cattolico facendone un culto di massa? Non mi ricordo il nome ... quello che poi è stato richiamato a Roma ed è finito per sposare una tizia orientale ... bah, lasciamo stare sto discorso. Tornando, invece, al discorso Ugandese. Il Cattolici sono sicuramente la maggioranza, tuttavia mai fidarsi dei numeri africani. Come è accaduto nel caso dell'HIV e la "medicina" cattolica che avrebbe salvato l'Uganda dal flagello accaduto nel resto del continente. Cosa che in Costa d'Avorio per esempio non sarebbe successo perché il concetto di famiglia islamico non ha cambiato la tradizionale cultura del clan, dove i maschi impollinano tutte le femmine che poi tirano su la prole. In Uganda la regola cosi detta "ABC" ---> Astinenza - Fedeltà coniugale - Preservativo; avrebbe permesso al paese di passare dal 30% d'infetti degli anni ottanta al 4% del duemila. Tuttavia la "C" del condom è sempre stata ritenuta scomoda e peccaminosa, questo per sottolineare che si è sempre rimarcato il "dovere patriottico" della "A" e la "B", mentre la "C" si concedeva ai cattivi cittadini pur di contenere l'odio del padreterno. Ora però si contestano questi numeri perché sarebbero frutto di rilevazioni fatte solo in alcune cliniche delle città. Chi pensa male come me, sostiene che i numeri sono stati proprio taroccati per incassare i soldi della Banca Mondiale, dati a sostegno del programma anti infezione "miracoloso". In realtà il tasso d'infezione sarebbe rimasto intorno al 20% ma, come dire? In realtà secondo me sono sempre cifre stimate da verificare. Il presidente del comitato nazionale contro la diffusione dell'HIV ---> un reverendo anglicano ---> ha dichiarato che è stata la promozione dell'uso del preservativo a distruggere quanto di buono aveva fatto la regola dell'astinenza sessuale. Io credo che anche il fattore HIV, con il suo impatto devastante, abbia favorito la visione di una società "virtuosa". Portando poi con sé tutto il nugolo degli interessi di parte ... perché io rimango sempre dell'idea che in Africa ogni "buona" intenzione ne celi una "cattiva" e la denominazione dell'una e dell'altra rimane una mera questione di punti di vista. Chi si ricorda gli anni ottanta, quando scoppiò il delirio della "peste del millennio", anche qui certe posizioni "virtuose" ripresero piede in maniera quasi veemente. Si sentivano gli stessi discorsi sulla giustizia di Dio e poi, la regola della A e della B di fatto sono state applicate anche qui, tanto che negli ottanta era il single promiscuo il modello sociale vincente, quando oggi è praticamente scomparso a favore di una rinata vocazione alla famiglia. Le stesse associazioni gay sono state foraggiate con soldi pubblici al fine di promuovere la "continenza" sessuale ... mentre il preservativo è una questione ancora aperta. Certo non siamo arrivati ai livelli ugandesi, ma tenete conto anche che siamo la civiltà più ricca e all'avanguardia del mondo ... noi abbiamo sempre avuto la speranza di trovare una medicina ... ma se avessimo avuto l'impatto di un ceppo virale devastante come quello africano, con un escalation della malattia prolungato nel tempo come è accaduto in Africa ----> Io me li ricordo quelli che pensavano già a dei lazzaretti per quanti continuavano a perseverare nei "rapporti occasionali"; quindi non so se a un Giovanardi non sarebbe venuto in mente di chiamarci emissari del demonio e promuovere così una qualche misura drastica per contenere la degenerazione sociale ... e magari, proprio per questo, la gente lo avesse eletto "democraticamente" per realizzare proprio quel modello di società tradizionale in grado di preservarli dall'apocalisse ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 5, 2014 Share Posted March 5, 2014 Per certi versi la situazione mi pare anche peggiore in senso politico Da un lato abbiamo governi largamente condizionati da religiosi, dall'altro opposizioni armate tipo l'Esercito di Resistenza del Signore, che al di là del fatto di essere annoverata fra le organizzazioni terroristiche etc, mi paiono altrettanto permeate di fondamentalismo religioso Ideologicamente il gruppo si presenta animato da una miscela sincretica di misticismo tradizionale africano, nazionalismo Acholi e fondamentalismo cristiano[3][4] Il gruppo afferma di voler istituire uno stato teocratico sulla base dei Dieci Comandamenti e della tradizione Acholi http://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_di_Resistenza_del_Signore Insomma la mia sensazione è che la religione sia diventata un collante ideologico in assenza di idee politiche, di un po' tutti i movimenti presenti nell'Africa sub-sahariana Dal punto di vista sociale è chiaro che l'epidemia di AIDS ha creato un terreno fertile per l'omofobia, su questo non ci piove. A questo si somma l'amministrazione di fatto di ospedali e scuole Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted March 7, 2014 Share Posted March 7, 2014 la Cattedrale di Yamoussoukro in Costa d'Avorio, seconda solo a San Pietro, cui somiglia moltissimo. Sì, gli assomiglia moltissimo, come le Vele di Scampia assomigliano alla Reggia di Caserta! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ragazzopio Posted March 8, 2014 Share Posted March 8, 2014 @Mario1944 Il valore di una chiesa non è estetico. Ma contenutistico. La Chiesa è la casa di Dio, non un opera d'arte. Imparate da Francesco! Che Dio vi possa avere in grazia! Cordialmente RP Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted March 9, 2014 Share Posted March 9, 2014 Assodato che la chiesa cattolica è un soggetto politico di primo piano in Africa, chiediamoci cosa ne pensano loro dei problemi di quel continente. Nel 2013 si è tenuto un simposio vaticano sullo sviluppo sostenibile dell'Africa, durante il quale ha tenuto una lectio magistralis il primate d'Africa cardinale Mosengwo (arcivescovo di Kinshasa); il quale essenzialmente ha indicato come tutte le soluzioni possibili siano già indicate nella "Caritas in Veritate" del Papa emerito Benedetto XVI. In altre parole non c'è bisogno di cambiare nulla nella politica estera vaticana. Per il resto i missionari intervenuti sono di diversa opinione convenendo nel sostenere che la visione internazionale dell'Africa appare distorta dagli interessi economici delle multinazionali, invece, individuano i problemi concreti in fattori legati alla cultura tribale. In altre parole, anche l'africano urbanizzato rimane legato alla tradizione animista, portando avanti pratiche d'inaudita violenza soggette a timori che noi definiremmo superstiziosi, come il malocchio o anche solo paura d'inimicarsi spiriti eccetera. Una condizione questa che si può far risalire all'analfabetismo assai diffuso. Le scuole funzionano solo nelle città, dove però l'analfabetismo di ritorno è altissimo. Nelle zone rurali, ma io aggiungerei che le bidonville che circondano le metropoli sono peggio delle zone rurali, le scuole sono quasi inesistenti e là dove esistono hanno a malapena un gessetto per scrivere su una lavagna. Idem come sopra accade per quanto riguarda la sanità. Il tribalismo radicato è la prima causa della corruzione dilagante. L'etnia o la tribù d'appartenenza impedisce un sentimento di popolo. Aggiungo io, che l'odio di razza è così esasperato da giustificare ogni sorta di comportamento delittuoso nei confronti del proprio vicino. I militari detengono un potere tale che li rende una vera e propria casta, senza il quale appoggio non è attualmente possibile alcuna scelta politica. I militari sono direttamente collusi con gli interessi stranieri, i quali li sovvenzionano e soprattutto armano proprio per renderli garanti di uno status quo a loro favorevole. In altre parole, questi militari sono pagati e armati per fomentare i suddetti odi tribali e, soprattutto, affinché non si sviluppi una coscienza di popolo. Poi, ovviamente, il Vaticano ritiene che il problema si risolvi proprio con la ricetta Ugandese. Cioè, facendo tabula rasa della cultura animista e soppiantandola con le sane virtù cattoliche. Ma al di là di questo, mi sembra che i missionari individuano chiaramente quali sono i reali problemi dell'Africa; i quali attualmente dipendono essenzialmente da interessi economici talmente grandi da rendere meri strumenti dei propri scopi ogni altro stimolo democratico. Insomma la mia sensazione è che la religione sia diventata un collante ideologicoin assenza di idee politiche, di un po' tutti i movimenti presenti nell'Africa sub-sahariana A mio avviso questi fondamentalismi non sono che un'altra forma di destabilizzazione messa in pratica da nuovi attori che cercano di entrare sulla scena. Ovviamente non è il caso della Chiesa Cattolica che ha un buon controllo sul territorio ed è capace di esercitare anche pressioni esterne sulle multi nazionali. In Mozambico la Comunità di Sant'Egidio ha disinnescato una situazione a dir poco esplosiva, allo stesso tempo la chiesa, proprio in questi giorni, si è schierata con i contadini e contro le multinazionali Brasiliane che hanno la concessione mineraria di sfruttamento delle miniere di carbone in Mozambico. insomma, la chiesa Cattolica Ugandese non è la stessa che opera in Mozambico ... questo per dire che si fa presto ad alzare l'indice, ma poi bisogna andare a vedere se quel "peggio" sia "il meno peggio" possibile in quel posto ... e quando si dice peggio si parla di certi abissi di violenza che noi Europei abbiamo conosciuto raramente e mai comunque in modo sistematico come accade in quei posti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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