Cat Eye Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 Parafrasando Amleto, parliamo della società di oggi: dopo l’epoca del tutto subito e della vita facile (i famosi anni 80) è arrivata l’epoca del tutto prima di subito e del “posso essere quello che voglio, quando, come e dove voglio”. Il risultato è il seguente, sempre più persone faticano ad accettarsi per ciò che sono a livello fisico, mentale, culturale, sessuale, socio-economico, religioso e finiscono così col fare di tutto per cercare di essere quello che non sono. Non sarebbe meglio cercare di accettarsi e lavorare per migliorare ciò che si è e ci è stato dato piuttosto che spingersi per continuare a diventare altro da noi? Anche perché non ci si limita ad applicare quest’ottica solo verso sé stessi ma la si impone anche agli altri e si passa la vita a cercare amori e amicizie perfette e impossibili in una vita che di per sé è imperfetta ma possibile. Io condivido l’opinione di Bianca Maria Fracas, psicologa e consulente sessuale, quando afferma: “Oggi a causa dei media, la società richiede alle persone la perfezione: non si accettano sbagli ed errori, non si presuppone il fatto che non si arrivi a determinate mete ed obiettivi e questo ovviamente carica chiunque di eccessive aspettative. Oggi l’essere vincenti in ogni campo è diventato quasi un comandamento ineludibile, e le conseguenze sono davvero deleterie: ci si sente sempre sotto pressione e non all’altezza dei compiti che ci sono stati affidati e dei modelli di bellezza e successo che ci vengono imposti. Molte persone continuano a specchiarsi in modelli assurdi, fuori dalla propria portata e in questo modo l’autostima precipita e porta a considerare se stessi delle nullità. Per questo è fondamentale liberarsi dai falsi miti, limitando perfezionismo e autocritica e ripetersi che noi valiamo per ciò che siamo!” Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
simply_dreamer Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 quoto ciò che dice la psicologa e anche ciò che scrivi te. è vero, oggi come oggi si vuole sempre di più dalla vita, a volte perchè siamo noi a volerlo, a volte perchè gli altri ci influenzano. a volte è più facile rincorrere la perfezione, piuttosto che accettarsi per ciò che si è veramente nel complesso, sapendo quali sono i propri limiti. c'est la vie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 L'estetica domina il nostro tempo e se uno fuggi dai canoni tende a non accettarsi perchè si sente giudicato. Io stesso non sono contento del mio aspetto e mi piacerebbe essere diverso da uel che sono e a volte cio mi rattrista non poco. Per questo sono nonostante tutto sono un timido e il mio approccio alle relazioni in genere è stato sempre frenato da una insicurezza del mio aspetto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Random Blinking Light Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 Essendo un'insicura cronica, e avendo passato buona parte della mia vita schiacciata dall'ineluttabilità del mio destino di insoddisfazione (sul piano estetico ma anche intellettuale, non mi sono mai sentita "abbastanza"), ho riflettuto molto su questo argomento, e ce ne sarebbero tante da dire... A me aiuta molto cercare di tenere presente che è il mercato (il "sistema", si potrebbe dire usando una parola forse un po' antiquata) che ci vuole perennemente ansiosi di far vedere quanto siamo perfetti, e di conseguenza perennemente frustrati: così compriamo di più. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 ...credo che il problema nasca quando gli obiettivi che ci poniamo sono irragiungibili (o difficilmente raggiungibili), ecco che in questi casi bisogna fare i conti con un po' di frustrazione... però non è che in tutti casi la frustrazione deve far resistere dai propri obiettivi... se uno ha un obiettivo veramente importante fa bene a cercare di realizzarlo anche se sarà difficilissimo da raggiungere ...anche perché a volte pure il rinunciare a provare causa frustrazione. In linea di massima ritengo che il volere migliorarsi, cambiare se stessi in un modo che riteniamo migliore sia giusto... anzi credo sia uno dei "motori" che fa andare avanti il Mondo. L'importante è quando si cambia lavoro, si cambia taglio di capelli, si fa della chirurgia estetica, si fa un nuovo investimento ecc... ecc... lo si faccia con cognizione di causa, cioè prendendo tutte le precauzioni possibili affinchè il cambiamento sia veramente migliorativo e non invece che ci peggiori. Sui modelli perfetti che la nostra società ci propone... è vero ci sono ma semplicemente perché viviamo in una società ricca, avanzata e di 6 miliardi di persone... quindi è ovvio che guardando la TV vediamo la "crème" con cui non sempre si può competere e questo può essere un po' avvilente... però per stare meglio basta guardarsi un po' attorno e confrontarsi con la gente che incontriamo in giro tutti i giorni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
btw Posted January 30, 2011 Share Posted January 30, 2011 A me aiuta molto cercare di tenere presente che è il mercato (il "sistema", si potrebbe dire usando una parola forse un po' antiquata) che ci vuole perennemente ansiosi di far vedere quanto siamo perfetti, e di conseguenza perennemente frustrati: così compriamo di più. cioè sarebbe in realtà una strategia di marketing? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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