Dislivello Culturale

[Zell]

Salve a tutti!

Volevo porvi il mio problema e sentire le vostre opinioni in merito.

Mi capita a volte di confrontarmi in chat con persone, è brutto dirlo, al di sotto del mio livello culturale (non che sia chissà quanto alto) :P.

Questo mi blocca inevitabilmente e tendo a scartare immediatamente i ragazzi anche se magari potrebbero essere belle persone. Non ci posso fare niente ma coniugazioni dei verbi sbagliati e sopratutto H sbagliate mi fanno accapponare la pelle...

D'altro canto se noto che una persona è troppo cervellotica ha troppi interessi culturali e artistici tendo a comportarmi nel medesimo modo e la scarto.

E' normale scegliere un potenziale partner anche in base a questo? Oppure dovrei lasciarmi andare e conoscere le persone a prescindere?

Voi vi siete mai posti il problema?

[LU_]

Mi capita a volte di confrontarmi in chat con persone, è brutto dirlo, al di sotto del mio livello culturale

 

Oddio, spero di non essere uno di quelli!

 

Questo mi blocca inevitabilmente e tendo a scartare immediatamente i ragazzi anche se magari potrebbero essere belle persone. Non ci posso fare niente ma coniugazioni dei verbi sbagliati e sopratutto H sbagliate mi fanno accapponare la pelle...

 

Bella, non sono io.  :P :P

 

Quello che esponi te è un bel grattacapo Zell, perchè pone tutti noi in mezzo a due situazioni, secondo me, equamente scomode.

 

Da un lato potresti avere un individuo che non sa articolare una frase di senso compiuto senza necessariamente stuprare l'italiano. In quel caso, oltre al fatto che mi cadrebbero le palle, io sentirei moltissimo l'incompatibilità tra me e lui. Ovviamente non puoi fermarti alla semplice scrittura e ortografia, perchè quella può essere compensata dalla sua eventuale apertura nel parlare del più e del meno. Nel caso anche questa facoltà non fosse presente, beh...cestiniamo l'individuo.

 

Dall'altro lato potresti avere un figlio della letteratura italiana, uno di quelli che mette le lettere maiuscole ad ogni iniziale di frase e azzecca gli accenti gravi o acuti delle parole "perché", "sé" o "né". In quel caso la situazione è antitetica a quella precedente; non potendoti basare solo sull'apparenza grafica, devi azzardarci un discorso, ma in questo caso il "gioco degli argomenti" può volgere a tuo sfavore. Una persona di cultura può sì avere più argomenti di cui parlare, ma c'è la possibilità che sappia farlo in un modo così intenso che ti stenderebbe al tappeto, te e la tua autostima culturale.

 

Morale della favola: col sottoculturato ti renderesti conto che stai perdendo tempo; tu hai tanto da dire e lui scarsa facoltà di comprenderlo, col superculturato invece avresti tanto da dire, ma la scomoda sensazione che, essendo lui sia un passo più in là, quello che "potrebbe non comprendere" sei tu.

 

L'ideale sarebbe trovare una persona di buona cultura, ma con la quale tu non debba sentirti in difetto. Una persona, anzi, che ti stimoli ad allargare il tuo bagaglio culturale parendo dalla tranquilla constatazione: "Io so di non sapere" (c'aggiungerei anche un "Pace."). Lui, d'altro canto, dovrebbe essere una persona molto umile, che non sfoggi la sua superiorità come trofeo, ma che anzi si renda conto che non si finisce mai d'imparare. La cultura di una persona si misura in più dimensioni; lui ti contaminerà con la sua, e tu farai lo stesso con lui.

[Almadel]

Capita solo se rimorchiate in chat;

dal vivo è difficile fare queste distinzioni.

[HaNKy87PaNKY]

È vero, in chat te ne accorgi prima, mentre dal vivo ci vuole un po' più di tempo per capire il "livello culturale" delle altre persone. Io posso solo dire che mentre stavo andando ad un appuntamento con un ragazzo, ricevetti da lui un sms con scritto "HO APPENA PARCHEGIATO LO SCUTER". Non mi ha mai più visto, ho fatto retrofront e magari è ancora lì di fianco allo scooter che aspetta da 7 anni (cazzo, sette anni).

Tutti potenzialmente sono delle belle persone -anche i serial killer- ma dato che la vita è breve e ce la dobbiamo godere senza essere circondati da cani e porci tanto vale fare subito una scrematura e dare fuoco -anche virtualmente- a un po' di anime!

[Hijack]

Beh penso sia una cosa abbastanza normale "puntare" ad una persona che è più o meno al "tuo stesso livello", o almeno anche e me succede così. Se ho davanti a me una persona di una cultura sconfinata tendo a sentirmi un po' un demente e anche un po' fuori luogo visto che probabilmente non saprei nemmeno tenere testa ad una conversazione seria con lui. D'altro canto trovarsi a parlare con un ventenne che ha il cervello di un bambino di 8 anni non è molto soddisfacente. Qualcuno secondo me potrebbe però gradire la sensazione di superiorità data dal parlare con un personaggio che non sa ancora dove vanno le H e dove no  :P

[dreamer_]

E' una cosa del tutto normale, succede anche nella realtà. Nella realtà ti colpisce prima la personalità e poi la cultura, nelle chat spesso accade l'inverso.

Poniti delle domande

- Hai avuto relazioni in passato? Se la risposta è no pensa se nelle tue amicizie più strette è importante il livello culturale o è un tratto secondario delle personalità con cui hai legato?

- Ti ritieni anche una persona troppo cervellotica? Pensa che nella cita reale le persone fanno emergere molti tratti positivi e negativi che nelle chat non appaiono

 

Tieni conto infine che le persone che parlano solo o sopratutto di cose acculturate ed intelligenti, per esperienza, sono un po' carenti sul piano relazionale ed è per questo che finiscono sempre in discussioni "alte".

Al contrario troverai dei decerebrati che parleranno solamente delle proprie relazioni sociali o di interessi molto distanti dalla cultura alta e con cui quindi ti troverai a discutere del nulla, perché avete poco in comune.

 

Buona fortuna, spero che i miei consigli siano di qualche utilità =)

[wb]

Anche a volte a me sembra di avere a che fare con persone che hanno un livello culturale inferiore al mio. Spesso però questa percezione è dovuta a interessi diversi che non si sovrappongono; questo non significa che non esista gente culturalmente disinteressata, ma è piuttosto un fenomeno più limitato di quanto appaia  :P

[coeranos]

se c'è una forte differenza è facile che il discorso diventi così:

-ciao

-ciao

-che fai?

-mangio

-ah

è una questione di compatibilità ma non è sempre così, mi è capitato di conoscere qualcuno con cui dialogare piacevolmente nonostante le differenze culturali. dipende anche da altre cose.

[Zach]

Non riesco a capire.. Che cosa intendete con livello culturale? Non so voi ma io quando parlo in chat con qualcuno non mi metto a discutere della teoria della relatività di Einstein  :P

[wb]

No ma se ti chiede cos'hai fatto quel giorno e tu gli dici che sei andato a vedere una mostra di Burri e lui dice che preferisce la margarina capisci che qualcosa non torna

[schopy]

Bè sì, capita di percepire il dislivello culturale, ovvio.

 

Però appunto, succede più spesso che non si sappia subito di che parlare, in chat potrei raccontare un sacco di cose su Plotino ma preferisco parlare di orge...chiaro no?

 

Detto ciò, dipende da che cerchi. Se è solo mper una scopata non pretendo che sia laureato e poliglotta.

[AndrejMolov89]

a volte è semplice arroganza, nè più nè meno. Ci si sente schiacciati dalle nostre pretese che si è sadicamente portati a estendere queste pretese su altri.

[Ziguli]

per fortuna non ho mai chattato nel mondo gay :P

 

paradossalmente ho chattato solo con ragazze quando mi credevo etero.

Bhè.. un po' di dislivello lo riscontravo ma raramente...(parlo più che altro di errori banali di lingua italiana)

non potete capire quante risate quando una mia ex mi scrisse una lettera d'amore con almeno 8 orrori di ortografia :P

[Zach]

Poverina! Non dirmi che le hai riso in faccia! Magari l'aveva scritta con il cuore!  :P

[Ziguli]

si, infatti l'ha scritta col cuore ma un po' di cervello poteva mettercelo :P

 

scherzi a parte.. la lettera la lessi per conto mio e la mia faccia fu questa alla vista di quegli errori: :P

piano piano mi passò la cotta e..... finì tutto...

ovviamente fui contento della lettera, ma fui un po' stroncato alla vista di quelle "cose"

[Zell]

Bene! Allora non solo il solo per fortuna a pensarla così.

Ovviamente mi riferisco alla ricerca di un potenziale partner, anche perché non mi è mai capitato di cercare qualcuno solo per scoparci!

Comunque ci tengo a precisare anche che per livello culturale non intendo ceto sociale eh..

Uno può anche fare l'operaio o il benzinaio ma avere, perdonatemi la ripetizione, interessi interessanti.

 

La mia prima esperienza con un individuo di questo tipo è durata anche troppo. Era il primo ragazzo che frequentavo e sbagliava completamente verbi e H, i suoi sms erano orribili. Tuttavia era molto bello e anche di buon cuore e per questo è durato 1 settimana quando ahimè avrei dovuto scrivergli addio quando in uno dei primi sms mi scrisse "Vieni ha larci stasera?". Dove per larci intendeva l'arci gay della mia città  :P

Da allora io e il mio amico lo abbiamo soprannominato Marco Larci (visti gli innumerevoli Marco gay che conosciamo)  :P

[Fry]

Concordo totalmente con Zell, tendo ad avere poca considerazione per chi non riesce neanche a scrivere decentemente nella propria lingua madre, a prescindere da dove lo si incroci :P

[AndrejMolov89]

non scrivo bene nella mia lingua madre, ditemi che sono stupido, o che per questa ragione, al di là di tutto quello che potrei dare, o fare, ricevere, sono indegno di voi menti eburnee di intelligenza. 

Signori, cioè, alcuni errori grammaticali e o ortografici derivano da tanti fattori, ponete caso di epistolare con un dislessico?

E' un modo di cernita assolutamente assurdo, inutile e veramente arrogante.

E sì, sostanzialmente mi sento preso in causa. :P

[purospirito]

Il mio possibile partner o comunque una persona che vuole instaurare con me un rapporto alla pari deve essere di un livello culturale uguale almeno o preferibilmente maggiore del mio. Mi sono rotto i coglioni a parlare con persone che non capiscono un H, che non hanno flessibilità mentale e che non sanno argomentare un discorso al di fuori delle loro pippe estetiche ed esistenziali...

 

Leggete ragazzi e fatevi una cultura!!!!  :P

[Almadel]

Io ho provato entrambe le situazioni:

il piccolo genio della Fisica e l'operaio con la terza media;

non mi pare di aver particolarmente sofferto

né di complessi di inferiorità né di mancanza di dialogo.

 

E' importante frequentare persone che ci stimolino;

ma questi stimoli derivano dalle passioni comuni

e non necessariamente dal livello culturale simile.

 

Un professore di Greco si troverà meglio

con uno studente del Liceo Classico

che con un professore di Chimica, diplomatosi perito.

Perché con lo studente avrà interessi culturali simili,

anche se su livelli diversi.

 

Un benzinaio appassionato di manga

si troverà meglio con un avvocato con la sua stessa passione;

piuttosto che con un altro benzinaio che pensi solo alla Juventus.

 

Non posso credere che la questione riguardi solo l'ortografia!

 

Io di solito chiedo sempre - alla persona con cui sto -

se preferisce che io la corregga o che ignori i suoi errori.

Ho ricevuto risposte diverse: e mi sono adeguato...

[purospirito]

Vabbè un discorso sugli interessi è più che giusto, perché in teoria l'interesse dovrebbe spingere all'approfondimento...

 

Ma in fin dei conti se sei limitato c'è poco da fare...

 

In più la gente tende sempre di più a stereotiparsi!!!!

 

Il mio desiderio più grande è quello di conoscere una Persone, con la P maiuscola... mi sono un po' scocciato a dire la verità di essere circondato da amebe!!!!

[Barduffula]

Io cerco di essere tollerante, nel senso che se noto qualche piccolo errore ci passo sopra, non mi lascio certo condizionare. Però se il livello è proprio basso, basso un po' d'imbarazzo lo provo. Una persona mi deve stimolare anche e soprattutto intellettualmente, altrimenti sono dolori! E' anche vero che ci sono persone che fanno errori nello scrivere, ma che hanno comunque una cultura, degli interessi, in prospettiva degli argomenti interessanti su cui confrontarsi. Voglio dire, se dici/scrivi te per tu o se credi che l'essere pertinente di qualcosa si scriva centri e non c'entri soprassiedo, ovviamente! Ma se proprio non azzecchi due parole in riga, ti esprimi per monosillabi, allora qualche retropensiero non positivo me lo susciti! D'altra parte in chat ci si deve basare sulla parola scritta e una qualche forma di selezione avviene proprio su forma e contenuti.

[Hinzelmann]

A livello personale, a me disturba solo la stupidità

la trovo poco attraente. Certo gli interessi diversi

alla lunga pesano...ma all'inizio mi incuriosiscono anche.

 

Quanto alla cultura, alla educazione, al modo di

esprimersi, mi è capitato di sentirmi in imbarazzo

per la persona che frequentavo di fronte al giudizio

di terze persone.

 

Se ti ci trovi in mezzo, concretamente e la cosa

prende una certa piega, l'imbarazzo c'è perchè

vorresti non vedere giudicata la persona a cui tieni

ed al contempo non vorresti peggiorare la situazione

intervenendo.

 

In genere divento "aggressivo" per rappresaglia.

[Ghost77]

Dietro ad una sgrammaticatura si può nascondere una mancata possibilità in età scolare... chi sono io per giudicare il vissuto altrui?

Credo vada molto a carattere, ma avrei speso 2 minuti a far notare l'errore al ragazzo dell'Arci, capendo così se dietro si nascondesse solo un menefreghismo dei confronti dell'alfabetizzazione oppure una semplice ignoranza mai corretta.

 

Lasciarlo anche se era "buono e di buon cuore" per una cosa del genere e per di più apostrofarlo con un soprannome, ecco, questo lo trovo un gesto sgradevole, poichè se l'uno è un problema di forma, questo è uno di sostanza d'animo. Quel ragazzo continuerà a sbagliare se nessuno lo prende per mano e gli dice "ehi, stai sbagliando, ma ora ci sono io ti posso aiutare a far meglio per quanto posso", e a volte un rapporto è fatto anche di quello, di crescita; d'altronde trovare un ragazzo perfetto, dando quindi per scontato di esser anche noi perfetti ai suoi occhi, sarebbe come comprarsi un cibo precotto da microondare.

 

Come dice Hinzelmann, anche a me disturba la stupidità, che però a volte si può presentare non solo in quelli che sanno solo parlare in pubblico della starlette canora di turno ma anche nel voler troppo sproloquiare di massimi sistemi e di filosofi imparati al liceo (abitudine molto, troppo frequente tra molti giovanissimi gay) giusto per darsi un tono.

[SleepingBeauty]

Sinceramente condivido il pensiero di Zell: anche io provo un certo disagio per le carenze nella forma. E' vero che se i contenuti poi sono intellingenti, sensati e pertinenti e la persona si dimostra piena di interessi e curiosità, la questione grammaticale può essere almeno parzialmente superata. Non pretendo di stare con Foscolo, per carità, però mi piacerebbe che il mio partner parlasse la sua lingua almeno al mio stesso livello, basso o alto che sia. Al di là di problemi, quali la dislessia, tante volte coloro che parlano male la propria lingua madre sono persone che non hanno mai avuto molta voglia di prendersi la briga di impararla e pensano "Che mi importa! tanto mi capiscono!". My fair lady, ma dove sta scritto che io debba per forza capirti? La comunicazione si basa su convenzioni che hanno delle regole e trovo che sia indispensabile acquisirle, anche come forma di rispetto nei confronti dell'interlocutore che si ha davanti.

Inoltre, per non essere del tutto ipocriti, c'è anche da dire che, soprattutto in alcune situazioni, trovarsi con una persona che non sa parlare può risultare davvero imbarazzante. I vari "vadi", "vadino" e "venghino" detti dal mio ragazzo, onestamente, mi mettono a disagio. Secondo me questo è il grosso della questione: abbiamo paura della disapprovazione della gente (e la rifuggiamo come il diavolo rifugge l'acqua santa). Badiamo bene: non sto parlando di titoli di studio. Avevo un amico che, con la sua semplice terza media, parlava e scriveva meglio di tanti altri coetanei ben più acculturati e non mi ha mai creato imbarazzi. Di contro, conosco laureati in lettere che non sanno assolutamente scrivere (ovviamente non sono sgrammaticati nel parlare).

Per quanto concerne la versatilità e la profondità degli argomenti, quello è ancora più complesso. Una persona priva di interessi, sia questa l'ultimo dei manovali o il superpresidentenaturale, non stimola. Quindi non posso che concordare con chi dice che ciò che davvero conta è la capacità di suscitare la conversazione, stimolarla e nutrirla. Operazione che è necessario fare da ambo le parti, ovviamente.

 

GhostHunter, sinceramente in quanti accettano davvero la correzione e a quanti frega davvero di essere corretti? Secondo me sta molto alla sensibilità del "correttore" capire quale terreno sia buono per la semina e quale no. E' una vita che correggo mio padre ed è una vita che se ne sbatte altamente.

[Ghost77]

Sleeping ma se uno non prova a correggere non sa se l'altro accetterà o meno! Quindi, se l'alernativa è mollare subito, tanto vale provare e perdere quei 5 minuti in più!

[Zell]

@ Ghosthunter

No io gliel'ho detto e glielo dicevo le prime volte, ma lui pareva abbastanza offeso e soprattutto non cambiava niente.

Poi uno secondo me non ha abbastanza confidenza con una persona conosciuta in meno di una settimana per permettersi certe cose.

Considera che mi ha detto persinio di aver disabilitato il T9 sul cellulare perchè altrimenti ci metteva trippo a mandare i messaggi 

[Ghost77]

Beh allora è un caso limite, il tentativo l'hai fatto !!

[ben81]

Certi errori possono farmi sorridere, ma mai mi sono sognato di selezionare le persone (fidanzati o amici che siano stati) in base a come scrivevano o a come parlavano.

Trovo tale metodo di selezione irritante e pregno di superficialita', come trovo ridicole e maleducate quelle persone che, nel web come dal vivo, fanno notare gli errori altrui.

[GlassOnion]

E' chiaro che, conoscendo virtualmente qualcuno, non do credito soltanto a come scrive, anche perchè potrebbe benissimo capitare di star parlando con un sofista: tanta bella forma ma nessun contenuto - quindi anche a COSA scrive. Comunque sia, devo ammettere di essere abbastanza classista su questo punto. Non nego che possa esistere gente magari non diplomata che ha la vivacità intellettuale di un plurilaureato, ma nel corso delle mie esperienze non ho potuto fare a meno di notare che, pur provando a non badarci, inconsapevolmente ed inconsciamente cerco l'affinità intellettuale ed intellettiva e, spesso, questa la trovo in persone che o fanno/hanno fatto studi affini ai miei o che comunque, pur in diversi ambiti, hanno raggiunto gradi abbastanza alti negli studi.

Per quanto riguarda la questione ortografica, sono perlopiù intollerante a qualsiasi tipo di refuso. 

Dal vivo, poi, ci metto decisamente poco a smascherare il livello culturale di qualcuno. Non che io mi reputi Umberto Eco, ma mi bastano pochi piccoli accorgimenti.