Amaranto Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 Cosa significa essere normali? Vuol dire omologarsi al pensiero comune? Mi sento sempre dire che devo essere normale, a casa, a scuola… non capisco, io sono normale esattamente come tutti gli altri e come tutti gli altri ho paura, rido, respiro, formulo pensieri…. Ma forse quel continuo dirmi di essere normale vuol dire fai quello che fanno tutti e non cantare fuori dal coro. Qualcuno di voi può aiutarmi a dipanare la nebbia che ottenebra il mio cervello e dare un significato diverso a questa parola. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 Io credo che la normalità, in assoluto, non esista. Esiste un concetto di normalità, che tra l'altro è diverso da società a società, ma, andando a vedere, ogni singola persona si stacca sempre in parte da questo concetto: tutti hanno le loro paranoie, chi più o chi meno, i loro interessi, il loro carattere... Insomma, andando a vedere bene, sostanzialmente nessuno è normale, perchè ognuno si stacca sempre per qualcosa (chi più chi meno) da questo concetto condiviso di normalità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 Secondo me molte volte la gente dice che una cosa o qualcuno è normale per comodità e/o per pigrizia. Nel senso che ad esempio se in un gruppo di 10 persone, 8 sono destrorsi ed 2 sono mancini potremmo dire che i 2 mancini non si comportano come si comporta la maggior parte della gente (in questo caso 8 destrorsi) Per convenzione si usa dire che non si comportano normalmente. Ma se consideriamo sempre lo stesso gruppo di persone magari alcuni si discostano dagli altri per altre cose e quindi qui quoto quello che ha scritto Frattaglia In generale il concetto di Normalità, potrebbe essere simile al significato di stereotipo: visione largamente condivisa su qualsiasi cosa. Personalmente lo vedo solo come un concetto superficiale che si usa, come ho detto prima, per comodità Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 la normalità è noia mortale la banalità è la normalità la normalità rende tutti uguale la banalità ci omologherà l'eccentricità ti rende speciale l'eccentricità vi conquisterà la normalità non è una cosa vitale l'eccentricità invece è vitalità ...questa canzoncina inedita (magari si può andare a SanRemo con questa ) dell'ultima ora te la dedico a te: Amaranto ...Forza Amaranto! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 Certamente la normalità non deve essere l'Ortodossia Ossia la conformità a un Modello eterosessuale di identità maschile. Esistono altri modelli possibili, solo che purtroppo non ti vengono prospettati, perchè viviamo in una società eteronormativa dove il modello è uno ed uno solo. Oggi tu hai una fortuna rispetto alla mia generazione, ci sono dei personaggi pubblici gay che han fatto CO, delle rappresentazioni alternative. Scegli un gay e fanne il tuo modello Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 Scegli un gay e fanne il tuo modello Sì sì, ha ragione Hinzelmman!!! ...e mi raccomando scegli uno del GAY FORUM... perchè quì, più che non da altre parti, ci sono dei grandissimi personaggi!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thelema 93 Posted February 3, 2011 Share Posted February 3, 2011 La normalità è il collante della società. Quando due individui si riuniscono si percepiscono come alterità l'uno per l'altro. Il trucco per farli vivere insieme e cooperare per un unico fine è quello di convincerli che entrambi sono uomini. Siamo tutti uguali nello spirito, siamo tutti intrinsecamente la stessa cosa, siamo tutti figli di Dio. Una volta che gli individui accettanto di distruggere la propria autonomia in favore del gruppo sociale umano, alcuni singoli individui guadagnano molto potere. Messi a comando dell'umanità, grazie alla spontanea rinuncia da parte degli individui alla propria libertà ed autonomia, essi hanno il compito di guidare questo eggregore fatto di "uomini". E' ovvio che quando la diversità si manifesta all'interno della società umana, il pericolo di una presa di consapevolezza da parte degli individui della propria identità distinta dagli altri "fratelli uomini" diventa incombente. Nella storia, si è sempre reagito a queste situazioni in due modi diversi. Il primo è la repressione: sei frocio? sei strega? dici che è la terra a girare attorno al sole? Allora ti brucio, ti passo per la vergine di ferro, ti faccio marcire in prigione, ti impicco, ti faccio lapidare dalla folla. La repressione è sempre accompagnata dalla manipolazione emotiva delle masse, ossia si instilla in loro il germe della paura, che le rende malleabili e pronte a reagire violentemente e sconsideratamente anche contro se stesse pur di eliminare il presunto pericolo: la diversità appunto, che porta all'inferno piuttosto che al pericolo di vita(meno male che ci sono i poliziotti armati a proteggerci dai malviventi) o al disordine (che istintivamente rifuggiamo, grazie all'educazione agli schemi che abbiamo ricevuto. Faccio notare che quando subodoriamo puzza di contraddizione anche solo in un ragionamento astratto ce ne allontaniamo tacciandolo di falsità...). Il secondo è la riassunzione della diversità nel sistema, che è proprio quello che succederà con l'argomento "Omosessualità". Ossia si rende la diversità parte dell'uniforme eggregore "uomini" e si elimina alla radice il problema dell'eventuale presa di coscienza. Quando a un individuo piaceranno individui dello stesso sesso infatti, grazie a questa misura di sicurezza, non si dirà più: oddio non sono come gli altri, bensì ci si classificherà nel sottogruppo "gay", senza per questo sentirsi diversi dagli altri uomini. Dunque la normalità secondo me altro non è che il sogno, la grande illusione, che ci tiene legati a questo mondo e a questa società, cosìcchè alcune persone possano dominare le altre, negando loro la libertà e il potere che esse stesse guadagnano. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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