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vergognarsi di?


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quanto scrivo verrà orse bollato come pazzoide e/o idiota da molti ne sono sicuro, spero non sia grave almeno! :lol:

 

scusate se piombo qui bruscamente, è che volevo fare una domanda come spunto di riflessione perché non riesco a capire me stesso tanto a fondo e forse potrei prendere spunti di riflessione dalle vostre risposte.

 

 

in primis non sono gay.

sono un ragazzo eterosessuale che posta qui ma per un motivo diverso dalla solita domanda per cercare di comprendere l'orientamento sessuale.

anche se forse la cosa è correlata in un certo senso (psicologico/emotivo), ma sono sicuro non c'entri il mio orientamento sessuale quanto invece la -sensibilità dell'anima- mia nei confronti del sesso in generale.

 

in buona sostanza (per farla breve), ho atteggiamenti un po' effemminati e spesso ho sentito persone bisbigliare (<<secondo me è gay>>). ma, ok vabeh, è anche vero che sono io stesso a gruogiolarmi in quest'aura poco maciosa, nel senso che lo faccio un po' a posta come per "protesta" a dimostrare chi sono in realtà dentro. per esempio non sono sempre stato così, in passato, fino a 20 anni per dire, ero invece l'attore che si calava nella parte del figo: mi sentivo dannatamente figo. poi la vita mi è crollata a dosso per vari motivi pesanti e ho perso perfino la mia sicurezza interiore (ora a qualcuno può sembrare abbia degli atteggiamenti leggermente effemminati).

 

il punto?

 

è che mi vergogno del fatto che mi piacciono le donne, le ragazze, proprio un sacco... mi piacciono da matti. mi innamoro spesso, fino a piangere e digiunare per amore, ma non sono mai riuscito ad essere ricambiato da una ragazza di cui mi fossi innamorato.

 

in pratica mi a volte ho atteggiamenti fanciulleschi (questo specie con mia madre), e altre volte forse, come dicevo, un po' effemminati (questo in pubblico) e sono estremamente sensibile a tutto e a tutti, inoltre ho modi da "maggiordomo" nel senso che cerco sempre di accomodare tutte le persone con infinita gentilezza, anche se non mi ci troverei mai bene con loro.

 

non rispondo mai male, non mi arrabbio ---MAI--- con nessuno (cioè non lo esterno), non ho mai mandato nessuno a quel paese (ma avrei dovuto farlo davvero tante di volte in passato, ora che sono "cresciuto" "lo so").

 

per finire e tornare al punto "mi vergogno profondamente che mi piacciono le donne", spiegherò in che senso:

 

avete mai visto un film hard? la donna è usata come un pezzo di stoffa imbottita da ingroppare? il volto e il corpo sono afferrati come macchinari industriali per costruire oggetti da vendere all'ingrosso, come si stesse usando un fottutissimo aggeggio meccanico o qualcosa di simile? pure industrial? 

 

ecco io, anche se so che quei film sono FINTI, e capisco che nella realtà NON è sempre in quel modo (non quelle scene), credo anche che ALLA BASE alle donne piace l'idea di essere possedute, afferrate e un po' "SBATTUTE". questo non mi va giù.

 

ma vedo questo istinto come primordiale e non mi ci interfaccio, lo identifico come COERCIZIONE = -violenza- (nemmeno mettendomi nei loro panni, cioè come fossi io al loro posto, è una cosa che mi fa incazzare lo stesso, e anche se io sono lì e arriva una figa da paura e mi usa come bambolo gonfiabile... idem mi da fastidio).

non è in me questa COERCIZIONE o meglio: -è in me- ma cerco con tutte le mie forze altro. cerco qualcosa di differente. di diverso.

 

mi fa incazzare a morte questa sensazione perché credo non ci siano 2 persone in quel momento, ma una soltanto, l'ego di ciascuno o ciascuna, e niente alto più. mi vergogno di questa sensazione. cerco qualcosa di più.

 

quindi sono anni che non faccio sesso, da quando avevo 23 anni (ne ho 28), vivo recluso in casa, e quando esco mi sento diverso da tutte le persone del mondo.

inoltre non è che mi guardo i film hard, ma preferisco la castità piuttosto che certe schifezze. molto meglio una torta di mele calda in caso (scherzo ovviamente)........

 

è come avessi una moglie che mi aspetta in un'altra dimensione lontana, che aspetta il mio ritorno, e io l'amassi ancora nonostante nella dimensione attuale, per me  fredda gelida, non abbia più alcun ricordo di lei. la mia idea insomma è l'unione. mentre tutto intorno a me vedo solo "separazione", e in certi casi "saccheggio" e altre cose ben peggiori.

 

 

dunque io mi vergogno se sto a fianco ad un'amica, non riesco a guardarla bene per intero. perché magari mi piacciono fisicamente. mi vergogno se sto perfino a fianco a mia madre (perché è giovane e molto bella come "forma", ovviamente solo per la forma e basta), perché le vedo come "donne" e invece faccio di tutto per non guardare il gentil sesso, perché mi piace, ma non mi piace l'idea della violenza.

insomma mi vergogno del piacere che provo nel solo guardare...........

 

non mi aspetto risposte certe perché non c'è una vera e propria domanda: come dicevo magari cerco solo qualche opinione, qualche "secondo me" sul mio racconto di stasera, che posso leggere per prendere degli spunti di riflessione personali su cui riflettere ecco.

 

quindi vi ringrazio enormemente per la lettura e l'aiuto ,in un certo senso, a schiarirmi un attimo le idee! :D

 

p.s.

 

 

nella mia vita ho subito moltissimi traumi violenti (non di natura sessuale), di altro genere proprio (psicologico e poi hanno fatto del male ad una persona che amavo), e li ho raccontati ad una psichiatra, ma poi sono andato via perché sentivo di non aver bisogno del suo aiuto (sono stato solo 3 volte). :D 

 

byez! :D

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Ciao Hotshots, sembri possedere una mente piuttosto addestrata a scelte che ad un livello meno descrittivo paiono non appartenerti.

Non riesco a riportarti un giudizio utile poiché non capisco bene il significato del tuo post, soprattutto non ne capisco il luogo, se non sei gay, perché scrivere qui?

Hai menzionato tua madre, e ne hai descritto le caratteristiche, puoi descrivere il rapporto con essa?

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Ciao Hotshots, sembri possedere una mente piuttosto addestrata a scelte che ad un livello meno descrittivo paiono non appartenerti.

Non riesco a riportarti un giudizio utile poiché non capisco bene il significato del tuo post, soprattutto non ne capisco il luogo, se non sei gay, perché scrivere qui?

Hai menzionato tua madre, e ne hai descritto le caratteristiche, puoi descrivere il rapporto con essa?

grazie per i complimenti, sono molto introspettivo perché credo fermamente in una via d'uscita a tutto. dato che spesso "tutto" mi è piombato tipo cometa addosso cerco di "allenarmi" il più possibile sulla riflessione della mia interiorità attraverso la mente appunto.

scrivo qui perché "sento" che una persona se è omosessuale è anche più sensibile forse di chi magari si identifica come un duro della strada (classico ragazzo eterosessuale MA di quelli ignoranti).

spero di trovarvi maggiore sensibilità e in questa spunti di riflessione più alti rispetto a quelli che potrei trovare se parlassi di queste cose in un forum "diciamo etero", dove mi direbbero: "devi solo scopà!" (ma forse, io ci rido, ma è davvero lì il collo di bottiglia). :D solo che questa l'ho già sentita e cerco altri spunti su cui riflettere, non mi convince, mi lascia una sensazione di vuoto. come di chi deve compiere un furto per entrare a far parte di una gang, mentre invece vorrei capire come conquistare ciò che cerco.

 

tornando IT credo il rapporto con mia madre sia di profondo rispetto reciproco, un rispetto che io cerco di elevare in modo forzato quasi etereo, quasi esemplare. più leggero che non si può.

le voglio molto bene, e c'è affetto e dolcezza tra madre e figlio reciproca, da sempre, è un rapporto bellissimo ma lei è anche molto preoccupata per me. ed è anche per questo che mi spingo fin qui per riflettere. :D

 

ma se servirà tornerò per un consulto psicologico non c'è problema, lo dico sempre, che se sarà necessario, lo farò.

 

con mio padre invece è finita, non ho un rapporto. è uno stronzo, una persona con un ego immenso, che mi ha reso succube per tutta la mia infanzia (non abusando sessualmente ma psicologicamente). ma non voglio palarne pubblicamente.

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ciao HotShots

...per quanto ho capito tu sei un "ragazzo di strada" con una vita particolare alla spalle... vivi in un contesto urbano molto competitivo, dove il più debole è messo sotto... e tu sei stato messo sotto probabilmente da molta gente... pure da tuo padre...

beh se sei così mi ricordi un po' come ero io... però devo dire che io ho sempre avuto le idee chiare di cosa volevo essere.

Te invece sei molto confuso... per capire meglio le tue questioni sessuali dovresti semplicemente analizzare le tue fantasie tipo... quelle che usi per l'autoerotismo... cioè cos'è che pensi mentre ti autogratifichi??? 

poi dovresti provare a pensare cose nuove o diverse, immaginarti in dei panni diversi, immaginare rapporti di vario tipo con varie persone, maschi, femmine, trans... immaginare vari tipi di fetish e tutte le pratiche possibili...  fatto ciò, individuate le cose che ti attirano di più, saprai con certezza cos'è che ti piace... 

quindi non ti resta che cercare di mettere in pratica i tuoi desideri...

nei momenti di autoerotismo ti immagini come un bel ragazzo vestito bene che fa sesso in una certa maniera con una ragazza di un certo tipo...

allora cercati di essere il ragazzo che ti immagini e cerca una ragazza sia fisicamente che come indole caratteriale corrispondente a quella dei tuoi sogni erotici...

...altrimenti se i tuoi sogni sono diversi cerca di seguire quelli...

 

 

...quello che ti volevo dire infine è che non c'è un modo standard di essere etero, di essere gay, di essere lesbica o trans...

..ci sono miriadi di sfumature...

sii te stesso e cerca di raggiungere i tuoi sogni fregandotene dei giudizi... e vedrai che sarai felice!!!  :D

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Ciao hotshotsII, come dicono gli altri la mia prima proposte è "sii te stesso" è la miglior cosa, fregate di cosa pensa la gente e cosa ti dicono alle spalle.

La paura di vergognarsi forse viene da qualcosa di più complesso e da te interiormente, vinci questa paura, esci all'esterno frequenta nuovi ambienti, vecchi amici e creati nuove amicizie. La miglior soluzione è quella di uscire dal guscio.

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Sulle fantasie erotiche, beh, per esempio non ne ho. Le uniche risalgono a quando avevo 15 anni, che volevo essere incatenato da una bella ragazza poco più grande di me al muro di una cantina, per scoprire che desiderasse fare lei a me (dato che io non sapevo che fare con le ragazze all'epoca, dato che ero -davvero- inconsapevole del sesso, ero abbastanza innocente), ma è da 13 anni che non penso più a questo desiderio (penso comunissimo a quell'età).

 

"oggi", se sono innamorato pazzo ma ancora devo essere ricambiato nell'amore, non penso che a lei tutto il giorno, anche appena sveglio e ci soffro moltissimo. però, per pudore e rispetto nei suoi confronti, nell''"autogratificazione", non penso a lei perché mi sentirei falso dopo, come se stessi rubando qualcosa dalla sua immagine, per me è molto importante questo (dato che non mi ha ancora accettato nella realtà, non forzo il pensiero, per me sarebbe una sorta di violenza).

 

poi c'è questa "dualità": quasi skitzofrenica che ho adesso, perché se da una parte cerco di preservare l'immagine della ragazza che amo per rispettarla (ma devo ancora conquistarla), dall'altra non so cosa potrei fare con lei una volta che mi sono messo insieme a lei. per non farle una violenza.

forse la mia è solo una paura infondata, non lo so ancora. forse fare l'amore esiste davvero, non solo nei miei sogni.

 

comunque sono ignorante in tema di rapporti interpersonali tra amanti, lo affermo con tutto me stesso, dato che come dicevo sono passati talmente tanti anni dai miei ultimi istanti... ed anche all'epoca ho avuto talmente poco tempo per conoscere questo mondo... che non posso davvero esprimermi in merito (se si vuole commentare un libro tocca prima leggerlo tutto, non basta la prefazione).

 

dunque giro la domanda a voi se è possibile, mi interessa solo di capire se il sesso (fare l'amore) ha a che fare con la coercizione e la violenza anche in minima parte. se questi atteggiamenti sono parte di questo mondo umano, in -tutte- le persone e in tutti i rapporti di tutte le coppie, anche quelle "più sagge", anche negli amori più puri.

se insomma, in fondo, l'"uomo" desidera la coercizione della "donna" e se la "donna" desidera la coercizione dell'"uomo", insomma un "imho", un "secondo me", un vostro parere.

 

per me è uno spunto di riflessione molto importante questo, e vi ringrazio infinitamente peri vostri pareri personali! :sisi:

 

p.s.

grazie per il consiglio di iniziare una terapia seria con uno psicologo, come detto nei post precedenti è in programma e lo farò se sarà necessario, non preoccupatevi perché davvero non mi vergognerei di questo.

 

ciao! :no:

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io nel post di hot ci vedo, non so, una sorta di senso di colpa, forse inconscio, che lo ha turbato nel passato

 

Il sesso non è necessariamente una forma di violenza (anche se molte donne purtroppo lo vivono, eterosessualmente, così) ma credo che hot lo sappia...

 

il punto è che se non riesce a farlo perché gli sembra di fare una violenza c'è secondo me un senso di colpa inconscio che va risolto ed analizzato. L'unione di cui tu hot, parli, si realizza anche nel sesso..

 

ps: io ho vissuto il sesso eterosessuale come forma di sottomissione ma c'è anche da dire che non l'ho mai fatto con un uomo che amavo. Credo che se c'è dell'amore non esiste nessuna forma di violenza nè di sottomissione, ma solo, appunto, l'unione.

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La possibilità che una comunità di gay e di lesbiche

ti persuada che il sesso etero può essere dolce e romantico

è - in verità - piuttosto remota; tanto che viene da chiedersi

per quale motivo tu chieda a dei vegetariani

di aiutarti a risolvere i tuoi problemi col mangiare carne...

 

Posso supporre che tu sia asessuale o transgender

o un masochista che non si accetta

o una combinazione di alcune di queste cose.

Non so però l'utilità di queste mie supposizioni.

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Sulle fantasie erotiche, beh, per esempio non ne ho. Le uniche risalgono a quando avevo 15 anni, che volevo essere incatenato da una bella ragazza poco più grande di me al muro di una cantina, per scoprire che desiderasse fare lei a me (dato che io non sapevo che fare con le ragazze all'epoca, dato che ero -davvero- inconsapevole del sesso, ero abbastanza innocente), ma è da 13 anni che non penso più a questo desiderio (penso comunissimo a quell'età).

...sì quel desiderio è comunissimo e c'è lo aveva avuto pure un mio amico a 13 anni...  però aveva avuto più fantasia di te, e nel suo sogno erotico veniva calato dall'alto con uno strano marchingenio su una ragazza ipervogliosa. Ora però lui è felicemente sposato con figli.

...te invece ti crei tanti problemi...

...ti consiglierei innanzi tutto di leggerti il libro "La gioia del sesso" di Alex Comfort... la Bibbia del sesso per 8 milioni di americani... è un libro datato e non sono citati gli ultimi fecicismi d'avanguardia... però lo stesso potrà aiutarti molto.  :sisi:

Ad esempio capirai come il sesso non è mai una violenza...  il sesso è un gioco... si gioca alla violenza ma non la si fa... è un po' come quando i bambini giocano alla guerra... mica si ammazzano sul serio, giocano e divertono... e così è anche per il sesso.

Nel libro sono citati casi di prostitute inesperte che di fronte al desiderio di un masochista di essere picchiato lo picchiano per davvero (...roba che può capitare!)... il cliente non tornerà mai più perchè in realtà non voleva veramente subire la violenza... voleva solo giocare alla violenza... una cosa psicologica dunque!

Poi ti consiglio di vedere il film "Tokyo decadence" che è molto bello.... mentre tu non devi assolutamente mai vedere "Le 120 gionate di Sodoma" un film di Pasolini... è una storia di fantscienza sessuale horror ad ambientazione storico-fascista... resteresti traumatizzato. In ogni caso quel film di Pasolini non racconta la realtà mentre il film Tokyo Decandece sì, quella è la realtà.

Quindi metti da parte queste tue pare sulla violenza... certo nel sesso molte ragazze amano essere dominate sia a livello fisico che psicologico... amano essere prese in giro in un modo vezzoso... te però non mi sembra che hai questi instinti... tu sei DANDYMAN il gentleman del sesso!!!  :D

...a parte gli scherzi, probabilmente tu cerchi un po' di essere dominato, o sbaglio... questo non fa di te per forza un gay (perchè non tutti i gay sono passivi), così come questo non ti esclude per forza dagli etero (non tutti i maschi etero sono dominati) ...non è che sei forse un "uomo-micio" (l'opposto dell'uomo macho) o una sorta di "lesbico" (l'uomo che si rapprta a letto con le femmine come loro pari).

In definitiva, rispondendo alla tua domanda... sì è come la pensi tu.. però si tratta (come ho già detto sopra) di una simulazione e non di violenza vera...

dunque il sesso è un po' come giocare alla lotta...

e a questo punto, tocca a me farti una domnda...  indipendentemente con chi prefersici fare la "lotta" (il sesso) ... a te piace di più darle o prenderle?

Capito cosa vuoi non ti resterà altro che cercarti un partners che sia compatibile con tue esigenze.  :no:

 

P.S. confrontarsi quà nel GAY FORUM ti aiuta a capire i misteri della sessualità e a risolvere i prooblemi di natura psico-socio-sessuale molto di più che non andando sotto analisi da uno strizzacervelli! I psicologi sanno le cose solo per teoria...  noi del G.F. attraverso la pratica! ...e in più il GAY FORUM è gratis!!!

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una volta un ragazzo aveva scritto qui sul forum che non guardava film porno con donne e guardava solo quelli con uomini perchè non tollerava vedere le donne trattate così, ovviamente era solo una scusa per non accettare l'omosessualità. ma non dico che questo caso sia simile, anche perchè qui non si parla di attrazione per lo stesso sesso.

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Dunque:

io sono in psicoterapia da diversi anni, e non mi vergogno di questo. Sono stata anche da uno psichiatra, e non mi vergogno neanche di questo.

Entrambe le cose mi hanno aiutato, e ormai inizio a pensare che tra un po' potrei non avere più bisogno della psicoterapia dato che credo inizi a non essercene più bisogno.

 

Quello che tu dici riguardo al sesso l'ho provato anche io, anche se da un punto di vista femminile, ed è stato effettivamente uno dei motivi per cui ho iniziato ad andare da una psicologa.

Purtroppo ritengo che questa visione del sesso nella nostra società, sia nel porno sia nei corpi femminili mostrati come oggetti a ogni piè sospinto, siano una cosa molto negativa, perchè svilisce prima di tutto le donne e svilisce anche l'atto sessuale dal punto di vista di "attività piacevole che entrambe le persone fanno assieme per procurare e ricevere piacere". Insomma, il fare l'amore.

 

Sicuramente io ritengo che la psicoterapia ti potrebbe tornare utile (ma non con uno psichiatra, con uno psicoterapeuta, non ti servono medicine ma ti serve di parlare).

Oltre a questo, mi sento di darti alcuni consigli che potrebbero aiutarti: cerca di non essere troppo passivo, e cerca di tirare fuori quello che sei veramente.

Esempio: sei arrabbiato con qualcuno? Diglielo, o dimostraglielo, e spiegagli il perchè.

Quello che ti sto dicendo non è di essere violento, ma di imparare a essere assertivo. Assertività vuol dire imparare a far sì che i bisogni degli altri non calpestino i tuoi. Non devi essere tu a calpestare gli altri, ma devi far sì che gli altri non calpestino te.

 

Questo te lo dico perchè mi ricordi un po' me una decina di anni fa, queste cose le ho dovute imparare per stare meglio :sisi:

 

 

p.s. io ritengo che i traumi che hai subito, anche se non sono di natura sessuale, abbiano influito molto... non li sottovalutare. Però ricorda anche che non c'è niente di irreparabile. :no:

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privateuniverse

A me pare che, in sostanza, la tua sia repulsione per il sesso. Nel mondo di oggi, nel quale il sesso è dappertutto, e anzi è ostentato ed esibito sempre e comunque, sei un marziano; ma, in realtà, il sesso non funziona nel modo in cui se ne parla. La sessualità è qualcosa di strettamente intimo e personale; chi non è conforme non è necessariamente sbagliato.

Quello della pornografia è un mondo d fantasia. La vita sessuale di alcune persone probabilmente vi si avvicina in una qualche misura, magari anche molto; ma, per la maggior parte delle persone, non è così, purtroppo e per fortuna. :sisi:

Io cercherei di lasciarmi alle spalle una serie di questioni che mi sembrano, onestamente, accessorie. Se l'eterosessuale medio ha un atteggiamento diverso dal tuo, questo non significa necessariamente che in te ci sia qualcosa da correggere. Il fatto che tu non faccia sesso da cinque anni e che, anche prima, non abbia fatto molta esperienza, significa che forse affetti un giudizio su qualcosa che, in realtà, neanche conosci bene; probabilmente un atteggiamento più umile ti farebbe bene, perché saresti più indulgente con te stesso e potresti concederti di esplorare un po' di più la sessualità, tua e altrui. Eviterei anche di mettere il carro davanti ai buoi: di fronte ad una ragazza che ti piace, poniti il problema del sesso più avanti e segui il tuo istinto.

Come dice un mio amico, la paura e la vergogna sono due brutti compagni di viaggio. Identificarne i connotati e le cause ha la sua utilità. Ma, per capire che cosa provi veramente e perché, il modo migliore è esporvisi, non elaborare un piano a tavolino e fare dei ragionamenti che, essendo poco basati sulla realtà, finiscono inevitabilmente per essere astratti.

(Queste cose te le dico per esperienza personale perché neanch'io ho un rapporto facile con il sesso.)

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Il sesso non è violenza. Entrambe le persone si scambiano sensazioni che danno piacere all'altro. Meglio ancora l'amore, quando al godimento fisico si aggiunge quello interiore.

Non devi aver paura di non rispettare l'altra persona. L'uomo piace proprio per il suo approccio sessuale più rude, indistintamente dagli atteggiamenti virili o effemminati.

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"...sicuramente per come sei non piacerai a tutte...  ma non è problema, ti basterà trovare quella a cui piaci così come sei!"

 

...ho guardato ieri sera un film (FAWLESS) è c'era questa bellissima frase che credo vada bene anche per te!  :P

 

...credo che i commenti-ipotesi-consigli più significativi che ti abbiamo dato sono questi:  (...però in chiave umoristica :D)

Ciao Hotshots, sembri possedere una mente piuttosto addestrata

sei molto confuso...

fregate di cosa pensa la gente e cosa ti dicono alle spalle.  ...  ...

La miglior soluzione è quella di uscire dal guscio.

mi sembra un problema piuttosto serio

e credo che sarebbe opportuna della psicoterapia.

Concordo con Almadel

il mondo non gira intorno alla pornografia!

c'è secondo me un senso di colpa inconscio che va risolto ed analizzato.

Posso supporre che tu sia asessuale o transgender

o un masochista che non si accetta

o una combinazione di alcune di queste cose.

tu sei DANDYMAN il gentleman del sesso!!!  :D

... ...non è che sei forse un "uomo-micio" (l'opposto dell'uomo macho) o una sorta di "lesbico" (l'uomo che si rapprta a letto con le femmine come loro pari).

era solo una scusa per non accettare l'omosessualità. ma non dico che questo caso sia simile

cerca di non essere troppo passivo

Se l'eterosessuale medio ha un atteggiamento diverso dal tuo, questo non significa necessariamente che in te ci sia qualcosa da correggere.

L'uomo piace proprio per il suo approccio sessuale più rude, indistintamente dagli atteggiamenti virili o effemminati.

 

....ovvio che i nostri discorsi vanno considerati in totale e non a stralci (presi come li ho presi io, certi commenti fanno pure un po' ridere!)... 

boh... alla fine... non quasi quasi citerei la metafora della NIKE  :D

 

...non importa che tu sia leone o gazzella  ...l'importante è che tu inizi a correre!

 

...il che, tradotto per te, significa: non importa a qualche specie faunistica sessuale tu appartenga (etero, gay, bsx, trans, fetish, s/m, ab/dl, queer, bondage ecc... ecc...) ...  l'importante è che ti goda la vita e che tu sia felice!!!  :P

 

...per fortuna le goie della vita non sono prerogativa solo di qualche specie precisa e limitata di persone...  tutti quanti possono averle, l'unica cosa necessaria è saperle trovare... perchè ci sono, e per tutti!  :roll:

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io sinceramente credo che a noi non deve interessare il motivo x cui lui si stia sfogando in un forum gay.

comunque al di là della chiave umoristica accennata da Sissy io penso seriamente al senso di colpa, altrimenti non mi spiego questo approccio col sesso, questa paura di violenza.

L'unico modo x spiegarla o è un ricordo (magari inconscio) di aver fatto qcosa che lui ha percepito cme violento o è un desiderio di violenza che lui sta reprimendo.

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io sinceramente credo che a noi non deve interessare il motivo x cui lui si stia sfogando in un forum gay.

 

Il problema non è che sia un etero che è venuto a chiedere consigli in un forum gay, la cosa fastidiosa è che spesso accade che gente (etero e non) venga qui, faccia uno o due post chiedendo consigli e poi si eclissi del tutto appena avuti  :P

 

Quindi Hostshots, non ci abbandonare una volta che avrai avuto abbastanza consigli, ogni tanto se ti va continua pure a partecipare, gli etero sono benvenuti! :P :D

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anche io, come frattaglia, noto spesso la stessa cosa.

comunque sì, può interessarci perché ha scritto nel forum, sia perché fa parte nella dinamica della situazione ma anche perché essendo gli etero rari sul forum è normale che susciti curiosità e se rimangono partecipanti attivi ci può pure fare piacere.

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...boh... io forse non pretendo che HotShot diventi un utente attivo... però che ci dica almeno cosa pensa delle nostre teorie, questo sì!

 

...infondo ci siamo messi così tanto di impegno per aiutarlo... una risposta da lui ce la meritiamo proprio!  :P

 

P.S. scusa Sunshine... tra le mie citazioni, alcune avevano un senso, come la tua... altre no, erano fatte a posta per cambiare il senso in chiave umoristica... tipo la citazione di Frat... lei intendeva dire che HotShot deve cercare di non essere troppo passivo con la gente normale, nel senso che doveva arrabbiarsi se ce ne era il motivo... io però ho quotato solo "cerca di non essere troppo passivo" ...perchè detta così fa un po' ridere e fa alludere a tutt'altro!  :P

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A me pare che, in sostanza, la tua sia repulsione per il sesso. Nel mondo di oggi, nel quale il sesso è dappertutto, e anzi è ostentato ed esibito sempre e comunque, sei un marziano; ma, in realtà, il sesso non funziona nel modo in cui se ne parla. La sessualità è qualcosa di strettamente intimo e personale; chi non è conforme non è necessariamente sbagliato.

Quello della pornografia è un mondo d fantasia. La vita sessuale di alcune persone probabilmente vi si avvicina in una qualche misura, magari anche molto; ma, per la maggior parte delle persone, non è così, purtroppo e per fortuna. :pausa:

Io cercherei di lasciarmi alle spalle una serie di questioni che mi sembrano, onestamente, accessorie. Se l'eterosessuale medio ha un atteggiamento diverso dal tuo, questo non significa necessariamente che in te ci sia qualcosa da correggere. Il fatto che tu non faccia sesso da cinque anni e che, anche prima, non abbia fatto molta esperienza, significa che forse affetti un giudizio su qualcosa che, in realtà, neanche conosci bene; probabilmente un atteggiamento più umile ti farebbe bene, perché saresti più indulgente con te stesso e potresti concederti di esplorare un po' di più la sessualità, tua e altrui. Eviterei anche di mettere il carro davanti ai buoi: di fronte ad una ragazza che ti piace, poniti il problema del sesso più avanti e segui il tuo istinto.

Come dice un mio amico, la paura e la vergogna sono due brutti compagni di viaggio. Identificarne i connotati e le cause ha la sua utilità. Ma, per capire che cosa provi veramente e perché, il modo migliore è esporvisi, non elaborare un piano a tavolino e fare dei ragionamenti che, essendo poco basati sulla realtà, finiscono inevitabilmente per essere astratti.

(Queste cose te le dico per esperienza personale perché neanch'io ho un rapporto facile con il sesso.)

quando ho letto questa frase mi son sentito davvero pieno di speranza, perché devi sapere che nel mio imprinting (paterno) c'è proprio questo atteggiamento (esasperato proprio, nel suo caso patologico) nei confronti dell'ignoto. insomma ho avuto esempi un po' estremi dai quali trarre ispirazione, e ti dico che quando capisco che c'è un'alternativa alle pippe mentali casco sempre dalle nuvole.

parli di umiltà e per me questa parola non ha mai avuto un suono più dolce come nel contesto del tuo discorso.

 

cut

Oltre a questo, mi sento di darti alcuni consigli che potrebbero aiutarti: cerca di non essere troppo passivo, e cerca di tirare fuori quello che sei veramente.

Esempio: sei arrabbiato con qualcuno? Diglielo, o dimostraglielo, e spiegagli il perché.

Quello che ti sto dicendo non è di essere violento, ma di imparare a essere assertivo. Assertività vuol dire imparare a far sì che i bisogni degli altri non calpestino i tuoi. Non devi essere tu a calpestare gli altri, ma devi far sì che gli altri non calpestino te.

 

questo è proprio un bersaglio di quelli difficili da cogliere e ti ringrazio per averlo indicato anche a me, lavorerò per capire il significato di questo atteggiamento visto che riguarda per altri motivi anche me, e in modo davvero pesante, direi totalitario della crescita nella mia infanzia.

ora posso solo arrivarci con l'intuizione e con la comprensione, ma cercherò anch'io di conquistarmelo duramente! :roll:

ti ringrazio davvero infinitamente per averne parlato! :asd:

 

 

@Sissy potrà sembrare infantile, ma quando ho letto la tua frase "il sesso è un gioco... si gioca alla violenza ma non la si fa... è un po' come quando i bambini giocano alla guerra... mica si ammazzano sul serio, giocano e divertono... e così è anche per il sesso."

 

... beh mi sono sbloccato a livello mentale, come una diga proprio, e non ho avuto più la forza intellettuale di rispondere ai vostri messaggi.

ho riflettuto però e sto incominciando a sentire tutto questo come parte di me. Ti ringrazio per gli aiuti grandissimi che mi hai dato!! :lol:

 

byez! :P

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Caspita, avevo già intuito che ci fossero sotto brutti traumi, ma devo dire che di sfortuna ne hai avuta veramente tanta! :roll:

Ovviamente questo problema che tu hai con il sesso non è che uno dei sintomi... io sono andata dallo psicologo per relativamente molto meno, credo che sia veramente il caso per te di lavorare sulla brutta situazione in cui ti trovi. C'è da dire che sia tua madre che tuo fratello mi sembrano molto compensivi, qualcosa di positivo c'è. :asd:

Hai tutta la mia comprensione.  :pausa:

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Ho letto ora il tuo ultimo post e non faccio in tempo a modificare il mio per dare una risposta migliore, sperando che comunque in queste righe ci sia qualcosa che possa darti spunto!

 

 

 

Per certi aspetti mi ritrovo nelle tue parole, soprattutto nell'astinenza dei rapporti sessuali con donne e per la questione della sensibilità che è molto importante secondo me, perché da quella parte il tuo comportamento generale. In tutto quello che hai scritto trovo importante sottolineare per prima cosa il rapporto non benevolo con tuo padre che ti ha segnato profondamente minando il tuo carattere.

Ti domando: ti senti una persona sicura di se? Com'è la tua autostima? Quanto cerchi di soddisfare realmente la tua vita? Oppure sopravvivi passivo tra le righe di un'esistenza grigia? Se uno o più di questi quesiti ti ha suscitato uno spunto per riflettere e/o da cui partire, ben venga.

Inoltre secondo medevi capire non tanto di chi ti puoi innamorare ma di cosa sei innamorato, perché ho il sospetto che tu abbia idealizzato a tal punto l'amore in se che ne hai perso il reale significato a livello terreno.

Poi assolutamente ti devi togliere dalla testa qualsiasi luogo comune sul sesso cruento, sicuramente nella realtà c'è a chi piace in quella maniera, ma c'è anche tanta gente a cui piace la delicatezza.

Hai amici? Ti trovi bene con loro? O senti il bisogno di nuove amicizie che possano rispettarti  ed interagire meglio con te?

Se fossi in te non metterei il sesso come punto di partenza per trovare una strada e neanche l'amore come l'ho intendi tu per ora. Proverei con donne giuste per te una strada che parta da una semplice amicizia, moderatamente e soprattutto senza cercare affannosamente un risultato dopo pochissimo tempo e non accontentarti subito dei primi risultati positivi, quando saranno.

Ma soprattutto sopra ogni cosa devi capire quanto rispetti e quanto ami te stesso, perché se questi aspetti vengono meno sarai sempre un'ombra, un fantasma e siccola la vita va avanti, non si può sempre mettere tutto da parte e vivere di inutili e dolorosi rimpianti. Sfrutta la tua sensibilità, hai doti creative? Devi imparare ad essere libero e a tirare fuori il carattere, devi capire come sei e chi sei solo ed esclusivamente per il tuo bene, perché esso è la fonte della tua felicità epuò divenire la felicità condivisa con altri.

Pensa bene di te e comincia con un bel sorriso, stai con i piedi per terra per capire ma non perdere mai l'istinto per vivere.

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grazie HotShot!  :asd:

 

P.S. il complesso di Elettra all'incontrario esiste... lo so perchè io stessa ne soffro...  :roll:  ...non credo però di essere l'unica/o a soffrirne, penso sia un grandissimo tabù che la psicologia non è stata ancora in grado di affrontare, ma c'è, esite ed è tra noi!!!  :pausa:

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