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La Chiesa si apre agli omosessuali?


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DI REDAZIONE@GAY.TV

03 Febbraio 2011

 

Prima un prete siciliano, poi due parroci lombardi invitano i membri omosessuali delle proprie comunità a vivere il proprio orientamento alla luce del sole, anche in chiesa.

  L'Italia fatta di persone, l'Italia vista dal basso sta lanciando flebili segnali di cambiamento che potrebbero rincuorare la comunità lgbt, specie la parte credente.

 

http://www.gay.tv/articolo/1/13980/Preti-gay-friendly--da-nord-a-sud-la-Chiesa-si-apre-agli-omosessuali-

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https://www.gay-forum.it/topic/16490-la-chiesa-si-apre-agli-omosessuali/
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Diciamo che é un passo avanti... Anche se tre preti nn credo possano fare quella grande differenza di fronte a ''milioni'' di ecclesiastici omofobi...Comunque, apparte questo, trovo bella questa frase :D

Meno male che la chiesa é fatta di persone e non solo di dogmi.

Questi preti sono degli esempi da seguire. I piani alti, invece, restano ancora terribilmente marci (un giorno, però, anché lì ci saranno persone educate al rispetto, il cambiamento arriverà anche tra le cariche più importanti). Per ora, tuttavia, non si può dire che la Chiesa si stia aprendo agli omosessuali, sono membri dell'istituzione (e non) che si discostano dai dogmi dell'istituzione stessa, almeno secondo me.

Non è il primo segnale positivo che arriva dalla comunità ecclesiastica: importante anche l'incontro di Arcigay con il vescovo di Pavia mons. Giovanni Giudici. Naturalmente più le questioni omosessuali vengono liberate dagli stereotipi e trattate con la serietà che meritano più è possibile vedere positive reazioni di aperture da parte di chi l'omosessualità la considera ancora contro natura, in primo luogo la Chiesa.

 

http://www.arcigay.it/arcigay-pavia-incontra-vescovo-giovanni-giudici

Il fatto è che in Italia si ha la tendenza a costruirsi una "religione fai da te", prendi il cattolicesimo e ne dai un'interpretazione tua personale alla quale aggiungi le teorie che preferisci. E ovviamente i sacerdoti non fanno diversamente, anche loro professano il cattolicesimo ma con visioni diverse (vedesi tutti gli ordini religiosi) e diverse opinioni su temi scottanti.  :sisi:

vorrei proprio vedere che accadrebbe in un paese medioorientale anche solo a provare una cosa del genere (anzi no, è già successo, con la scissione dell'ebraismo, che tuttavia è rimasto ben veicolato in poche correnti, no che "ognuno ha dato la sua versione" ridicolaggine tutta nostra)

Sono d'accordo, ma (premetto che sono ignorante in materia) le religioni non dicono di essere qualcosa di immutabile nel tempo?

Cioè, se fanno riferimento a Dio (che ha regola tanto mutabile non dovrebbe essere) non dovrebbero avere anche loro questa caratteristica?

Anche se lo dicono (ma non lo dicono neanche), nei fatti non lo sono (almeno le religioni monoteistiche). Mutano, come la società, e si adattano. E del resto, non potrebbe essere diversamente, perché la religione è parte integrante della società, quindi il progresso di una influisce sul progresso dell'altra.

Secondo me, possiamo sperare in un tempo anche molto minore!!!  :sisi:

 

 

C'è molto di più dietro all'ostilità della Chiesa contro i gay.

Sono secoli che le "vocazioni" servono a nascondere gli omosessuali;

se tu colpevolizzi gli omosessuali e li convinci che non hanno diritto alla felicità,

allora è molto più probabile che decidano di reprimersi e diventare sacerdoti.

 

Da quando è iniziata la Liberazione Omosessuale

le vocazioni nei Paesi Occidentali sono precipitate

(continuano a reggere solo nei Paesi in cui essere gay è molto difficile).

 

Quindi l'omofobia è un investimento per la Chiesa.

(Ma ne saranno consapevoli?

Voglio dire, il documento di pochi anni fa che escludeva i gay dal sacerdozio è frutto di ipocrisia o semplice cecità?)

 

Comunque, se consideriamo l'omofobia -o la sessuofobia, più in generale- come un investimento, io vedo il guadagno della chiesa più in termini di potere sulle coscienze. Che poi i gay "sublimino" la sessualità repressa nel sacerdozio è solo un vantaggio aggiunto.

Sinceramente non mi interessa niente della chiesa. Per quanto apprezzi certi insegnamenti della bibbia non sento per nulla il bisogno di dover appartenere a una religione e trovo che senza si stia molto meglio.. Ho gia`lo mia coscienza per capire quello che e` giusto e quello che e` sbagliato, non serve che me lo dica un prete :P Comunque per chi ci tiene spero che la chiesa cattolica faccia veramente qualche passo avanti, pero`ne dubito :P

(Ma ne saranno consapevoli?

Voglio dire, il documento di pochi anni fa che escludeva i gay dal sacerdozio è frutto di ipocrisia o semplice cecità?)

 

Comunque, se consideriamo l'omofobia -o la sessuofobia, più in generale- come un investimento, io vedo il guadagno della chiesa più in termini di potere sulle coscienze. Che poi i gay "sublimino" la sessualità repressa nel sacerdozio è solo un vantaggio aggiunto.

 

Il "potere delle coscienze" di cui parli

ha o non ha un diretto vantaggio economico?

 

Intendo dire che la Chiesa non parlerebbe contro le unioni civili

se non avesse il business del matrimonio,

né contro la contraccezione se con i battesimi

non guadagnasse un tot per ogni bambino;

né contro il testamento biologico

se non possedesse ospizi od ospedali privati.

Dietro a ogni presa di posizione c'è un calcolo economico,

non certo l'ossequio a una qualche tradizione evangelica

(Gesù parla male del matrimonio e non ha detto nulla

su contraccezione, eutanasia e neppure sui gay)

 

L'omofobia è una strategia di reclutamento

e il "controllo delle coscienze" serve solo per pagare meno

i "lavoratori" (una suora costa meno di una badante)

o per attirare maggiori "clienti" ("ti senti in colpa? facci l'elemosina").

Beh, non si mette certo in dubbio che chi detiene il potere ha sempre anche un tornaconto economico.  :P

 

Ciò nonostante, la tua visione economica mi sembra un po' troppo "schematica", passami il termine.

Le cause che hanno portato la dottrina della chiesa ad essere quella che è sono frutto di una stratificazione che non puoi ridurre al solo dato economico. Certo la tradizione evangelica ha avuto un ruolo molto ridotto il tutto il processo*,  ma all'inizio, e in certi periodi, non si può negare che l'abbia avuto. Hanno avuto un ruolo anche i giochi di potere tra una fazione e l'altra, per cui sappiamo che il prevalere di una certa visione oggi è dato da fattori politico-militari più che religiosi.

 

Voglio dire: alla fine qualsiasi struttura si crea perché economicamente regge; se riduci questo discorso al dato economico di base, non vedi più le sue specificità, perché appunto il discorso dell'utilità economica  vale per qualsiasi cosa.

 

Inoltre, obiezione: se la chiesa accettasse l'omosessualità incrementerebbe gli affari dei matrimoni (in fondo anche gli etero non credenti si sposano in chiesa, "è così suggestivo"). Però non lo fa, e anziché perseguire l'interesse economico preferisce tenersi stretta la tradizione repressiva. Dopotutto,  teologi cattolici sostengono che scappatoie ce ne sarebbero, per l'omosessualità, come per la contraccezione, come per tutto il discorso del fine vita, eppure la dottrina continua a rifiutarle.

 

 

*(processo che si auto-consolida, tra l'altro: vedi Trento e l'affermazione della veridicità della Tradizione ecclesiastica, vedi l'infallibilità papale...)

Beh, ma stiamo parlando di una multinazionale

quindi è facile ridurre tutto al profilo economico.

 

Il matrimonio gay con rito religioso non si farà

perché per certi prodotti si preferisce la "formula originale";

anche la Coca Cola potrebbe vendere anche il Cuba Libre,

ma preferisce la formula, il marchio e la confezione originale

perché questo crea fidelizzazione nei clienti.

 

Se la concorrenza dei matrimoni religiosi gay da parte dei Protestanti

togliesse una fetta di mercato troppo ampia, allora forse ci ripenserebbe:

ma siamo troppi in pochi perché valga la pena.

La Coca Cola non farebbe mai una Coca Cola anche trasparente

solo per un 5% dei clienti, perché i vecchi clienti

lo considererebbero un tradimento che rovina l'immagine della ditta.

"La Coca Cola è scura, altrimenti non è Coca Cola"

  • 11 months later...

Personalmente Almadel pur essendo Ateo e e anti-cristiano le indicazioni morali che da la chiesa o anche precise scelte politiche, come far mancare il quorum ad un preciso referendum, non le ho mai considerate un'ingerenza, proprio perchè il compito della chiesa e guidare "il gregge" alle scelte che reputano migliori, semmai il problema è avere moltissima gente incapace di pensare con la sua testa ed avere peggio ancora un parlamento composto da baciapile. La chiesa fa soltanto "il suo lavoro".

Nella fattispecie dell'argomento mi teneva sottolineare come caute aperture della chiesa possano rasserenare un dibattito su i diritti civili degli omosessuali.

Ragazzi, mi fate tenerezza (dico sul serio, non in senso ironico :-)). Il problema è che voi siete

molto giovani e... un po' disinformati! XD. Venti, trent'anni fa l'atteggiamento, non di singoli preti, ma proprio di una parte non irrilevante del basso e medio clero (preti, parroci, qualche monsignore)

era abbastanza diverso da quello di oggi. Gli omosessuali erano visti senza ostilità, anzi

si parlava di una qualche loro purezza. Insomma, «Dio è amore, amiamo tutti, anche voi».

Un po' quello che in misura mooolto minore rifa capolino in tre o quattro preti oggi.

 

E' proprio per reagire a questa cauta accettazione del sentimento omosessuale (non certo del sesso), accettazione o meglio apertura giudicata (giustamente) pericolosa, che Ratzinger scrisse

nel 1986 sotto il pontificato di Jean Paul II la famosa Lettera per la cura pastorale delle persone omosessuali.

 

La conoscete? Come gay avete il dovere di leggervela. Scaricatela in rete. E' una lettura odiosa, ma dovete farla.

 

Insomma, nihil sub sole novi...Sono corsi e ricorsi. Non siamo all'alba di un nuovo giorno.

Personalmente Almadel pur essendo Ateo e e anti-cristiano le indicazioni morali che da la chiesa o anche precise scelte politiche, come far mancare il quorum ad un preciso referendum, non le ho mai considerate un'ingerenza, proprio perchè il compito della chiesa e guidare "il gregge" alle scelte che reputano migliori, semmai il problema è avere moltissima gente incapace di pensare con la sua testa ed avere peggio ancora un parlamento composto da baciapile. La chiesa fa soltanto "il suo lavoro".

Nella fattispecie dell'argomento mi teneva sottolineare come caute aperture della chiesa possano rasserenare un dibattito su i diritti civili degli omosessuali.

 

Rasserena il clima che contribuisce ad avvelenare?

 

E' legittimo o no che lo Stato Italiano

- per bocca del Presidente della Repubblica o di un Ministro -

dia consigli sulle leggi che dovrebbe approvare o non approvare

la Francia, la Russia o il Vaticano?

 

Ti immagini Napolitano che dica: "Il Papa apra il sacerdozio alle donne"

O "Gli Italiani invitano i Cardinali a non votare Ratzinger come Pontefice"?

 

Io proprio no.

E io stesso la giudicherei un'ingerenza ridicola.

Almadel a parte che ingerenze di questo tipo ci sono sempre state, e non sono mai andate di modo tanto come in questo periodo.

Ciò detto devi distinguere tra vaticano e Chiesa, e allo stesso modo tra il papa come Sovrano e il papa come ministro di Dio.

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