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Ennesima tragedia del degrado, morti in un incendio 4 fratellini


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Confondi un po' i tempi delle migrazioni indoeuropee.

Comunque non era questa la discussione, quindi rimandiamo ad altra sede.

La discussione non è nè storica nè antropologica: i rom sono difficilmente integrabili, ora e nella nostra società, e giustificare i loro comportamenti con il motivo della povertà è molto riduttivo e certo non ci aiuterà affatto ai fini pratici.  :aiuto:

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Certo che il problema è la "povertà"!

 

Il disoccupato Gennaro Esposito delinque

sicuramente più di Moira Orfei e di tutte le sue colombe.

Kakà delinque meno di una sua connazionale brasiliana

che si prostituisce per 10 euro in stazione.

 

Fintanto che ragioni in termini di "cultura" e non di "classe"

non avrai nessuna possibilità di ragionare con me.

 

Anche perché io ti saprò portare mille esempi

del fatto - per me auto-evidente -

che a parità di classi la cultura non conta

e che a parità di cultura le classi contano eccome

e tu mai mi potrai dimostrare che Pirlo (rom)

si compora diversamente da un calciatore con lo stesso reddito.

@Bry.kyn91: Capisco la tua posizione, e credo che qui nessuno neghi che buona parte delle persone Rom (perché sono persone, e Rom è un aggettivo) attualmente vive nell'illegalità, né che questa illegalità vada condannata. Non credo però che rubare faccia parte della loro cultura (ma dipende dal valore attribuito al termine), semplicemente molti di loro hanno verficato che rubare funziona, e non si fanno scrupoli nel perpetrare questo modus operandi. D'altra parte hanno poche alternative, dal momento che noi siamo prevenuti nei loro confronti: chi di noi (anche chi si professa di mentalità aperta) incontrando casualmente uno zingaro Rom non starebbe un minimo all'erta? Quante persone vorrebbero avere uno zingaro Rom come dipendente? Se siamo così prevenuti nei loro confronti, come possiamo pretendere che si sentano in dovere di collaborare e cambiare parte delle loro abitudini?

Il punto della questione è che non possiamo farli sparire magicamente (e imho non sarebbe giusto farlo, ma non è rilevante), quindi vanno in qualche modo integrati nella società. Però perché possano essere integrati, è troppo facile dire "basta trovargli un'occupazione" e fargli rispettare le nostre regole. Il passo da compiere per una eventuale integrazione richiede la partecipazione di entrambe le parti.

Certo, ma l'unico modo concreto è che loro abbandonino determinate credenze, a partire dal nomadismo che è una condizione del tutto inconciliabile col nostro modello di società. Il problema è tutto lì: sei disposto ad abbandonare la tua cultura? Se la risposta è "no", neanche è pensabile di dover spendere milioni di euro per contenere gli eventuali pericoli e problemi provenienti da una mancata integrazione, e tenersi gruppi di persone potenzialmente pericolose ai margini delle nostre strade.

 

Per questo sarebbe stato intelligente prevenire il problema.

A quanto leggo qui (anche se è Wikipedia, ci sono le fonti), attualmente le popolazioni Rom non sono nomadi, e ci sono già organizzazioni che si occupano di favorire la loro integrazione, senza ricevere appoggio dalle amministrazioni locali.

Poi non vedo perché dovrebbero abbandonare la loro intera cultura. Quali sarebbero gli aspetti della loro cultura che per te risulterebbero inconciliabili con un'eventuale l'integrazione?

Non so, per esempio quella di mandare all'accattonaggio i propri figli di pochi anni, far prostituire le ragazzine, vendere i loro organi ai trafficanti, trattare le donne come spazzatura o come giocattoli sessuali, vivere di espedienti ed evitare il lavoro. Questi forse non sono aspetti della loro cultura in senso stretto, ma sono aspetti del loro modo di vivere, che fanno parte di una certa mentalità e di un determinato pensiero.

Non è difficile capire che integrare queste persone è difficilissimo, e spesso impossibile.

 

E ciò non toglie che ogni singola persona sia un caso a sè e che quindi ci saranno non uno, ma centinaia di rom che hanno voglia di lavorare, vivere in una casa e condurre uno stile di vita civile. 

Ad ogni modo, ora è tardi per ricamarci sopra: l'Italia doveva pensarci prima che non aveva le risorse per ospitare un fenomeno migratorio di questa portata. Ora ci troviamo in questa situazione e l'unica cosa è integrarli. Poi certo c'è un "problemino", e cioè che una fetta dei fenomeni migratori è gestita dalla criminalità organizzata, e riguarda il nord per lo più, perché tutte quelle persone che in continuazione sbarcano a Lampedusa e sembra che affollino il paese in realtà sono una minoranza!

perché li vedo fare l'elemosina alle strade imperterriti e determinati? Perché non vanno a lavorare? Perché non vogliono abbandonare le loro tradizioni ed integrarsi ecco perché. Perché é più facile rubare. Chi l'ha detto che devono continuare a fare gli accattoni anche in italia? Cerchino un lavoro umile e comincino a fare come tutti gli altri immigrati (ci sono neri, musulmani che si spaccano il culo). Li volete? Teneteveli in casa vostra, di certo le persone che abitano vicino ai campi non sono felici. Andatelo a dire a loro che bisogna sostenerli e integrarli.

Se vieni in italia, vieni in un paese straniero e non ti puoi fare i tuoi porci comodi. Vuoi lavorare? Bene. Se no a casa. Non a bighellonare e a delinquere

 

Ps. Giusto per la cronaca, un conoscente di mio fratello é andato a comprare un 42 pollici da un amico ragazzo zingaro. Dice che lo zio di questo ragazzo aveva tipo un arsenale tecnologico nel campo di roulotte vicino a casa mia. Quel campo riceve quotidianamente dei lauti sussidi dal comune per farli stare buoni

perché li vedo fare l'elemosina alle strade imperterriti e determinati? Perché non vanno a lavorare? Perché non vogliono abbandonare le loro tradizioni ed integrarsi ecco perché. Perché é più facile rubare. Chi l'ha detto che devono continuare a fare gli accattoni anche in italia? Cerchino un lavoro umile e comincino a fare come tutti gli altri immigrati (ci sono neri, musulmani che si spaccano il culo). Li volete? Teneteveli in casa vostra, di certo le persone che abitano vicino ai campi non sono felici. Andatelo a dire a loro che bisogna sostenerli e integrarli.

Se vieni in italia, vieni in un paese straniero e non ti puoi fare i tuoi porci comodi. Vuoi lavorare? Bene. Se no a casa. Non a bighellonare e a delinquere

 

Ps. Giusto per la cronaca, un conoscente di mio fratello é andato a comprare un 42 pollici da un amico ragazzo zingaro. Dice che lo zio di questo ragazzo aveva tipo un arsenale tecnologico nel campo di roulotte vicino a casa mia. Quel campo riceve quotidianamente dei lauti sussidi dal comune per farli stare buoni

 

 

Ora ti diranno che è un caso isolato, e che sei razzista, perche' anche in Italia ci sono quartieri pieni di delinquenti come Scampia ecc.

Ecco quella è gente che generalizza, perchè sappiamo che scampia è la classica eccezione (quartiere ad alta concentrazione delinquenziale), in una città in cui la maggior parte della gente è gente onesta e che lavora.

 

Nel caso dei campi rom, la proporzione è invertita, perchè sappiamo bene che in tali campi le attività principali svolte da chi ci vive principalmente furti e accattonaggio, e qui non parliamo di un singolo campo che, come scampia, potrebbe essere l'eccezione, ma della routine di tutti i campi.

....l'altra settimana sono andata a Vicenza per lavoro a fare un giro per uffici pubblici...  quindi vedo il mio amico sceriffo (di solito ci fumiano una sigaretta insieme) che mi presenta l'uomo degli assegni famigliari e fumando insieme gli parlo della questione rom... e lui mi dice "che non bisogna generalizzare e che ogni tanto vede qualche rom in cerca di lavoro... poi è vero ci sono quelli vestiti bene che non lavorano mai, però non bisogna generalizzare e rispettare la loro cultura" ...io gli dico "ok io rispetto i loro balli, i loro costumi ma se un cultura è sbagliata come i matrimoni combinati che loro hanno e anche noi avevamo una volta... o come quei africani che infibulano le figlie per cultura... ecco io non accetto una cultura se è sbagliata...  per me i figli dei rom andrebbero dato in affido...  belle case, una cameretta tutta loro con l'intimità, possibilità di studiare di farsi una vita e poi i giochi, lo sport, la TV, internet, i bei vestiti, la doccia e l'igiene orale...  insomma così avrebbero una possibilità e si spezzerebbe il circolo vizioso" ...l'uomo degli assegni famigliari mi risponde scettico verso ciò che ho detto "ma sai forse i rom stanno meglio dove stano!"  ...ma che provasse lui a vivere in quei campi! Ovvio che un bambino rom di 11 anni è irrecuperabile perchè è come un cane sciolto (è come voler far vivere in appartamento un cane o un gatto che fin'ora ha sempre vissuto libero in campagna), ma un bambino rom di 6 anni lo si può rieducare e gli si possono dare delle diverse prospettive di vita... non una sola... ma dargli le stesso possibilità che abbiamo NOI!!!!!

 

Poi il giorno dopo sono andata a Bologna...  in via Stalingrado a un semaforo mi ferma una giovane ragazza rom...  gli do un Euro e gli dico che è bella (anche se era molto sporca) e lei mi fa un sorriso... le chiedo se stà a Bologna e lei mi dice di sì... le chiedo se è Bosniaca, Montenegrina, Rumena o Italiana e lei mi dice che è Rumena....  quindi le dico che mi dispiace tantissimo per la tragedia del campo rom di Roma... che veramente mi dispiace un sacco e gli racconto, per confortarla, che il governo vuole fare qualcosa per loro (me lo sono inventato per fargli un piacere)... però questa ragazza rom rumena non sapeva niente di quelle tragedia... NULLA... NON SAPEVA NULLA... IGNORAVA TUTTO!

 

....allora mi sono domandata... ma se anche noi costruiamo per i Rom dei campeggi a 4 stelle, le prospettive di vita cambieranno per i rom... almeno per i loro figli??? purtroppo la risposta più probabile è no.... bisogna intervenire su altro....

 

P.S. Non dimentichiamoci che la cultura si evolve...  la cultura dell'Italia anteguerra faceva pena... donne succubi, matrimoni combinati, fanatismo cattolico....  e così come'è cambiata la cultura dell'Italiano medio, sempre in nome del progresso e della giustizia, deve cambiare anche la cultura dei Rom.  :D

Forse non vi rendete conto che state sostenendo proprio la causa dell'integrazione.  :hail:

Cosa che non è possibile se non vengono forniti dei servizi minimi e la possibilità per i bambini di andare a scuola (e il fatto di non discriminare i rom quando cercano lavoro).

 

Tra l'altro non mi stupisce che una persona che non ha internet, non guarda la tv e non legge i giornali non sappia nulla di una cosa successa in un'altra città

Nonostante alle Medie il mio migliore amico fosse cinese

in quegli anni non esisteva il razzismo come lo conosciamo oggi

e io ignoravo di essere antirazzista.

 

Me ne sono accorto ascoltando i discorsi contro i "terroni";

ma - nonostante il mio migliore amico delle Elementari fosse Siciliano -

non avevo davvero capito che quelle battute si riferissero a lui.

 

La cosa che cominciò da subito a infastidirmi era un paradosso.

Non potevo accettare che i Napoletani*

"non avessero voglia di lavorare"

e allo stesso tempo "ci rubassero il lavoro"

 

* All'epoca tutti i Meridionali erano Napoletani e tutti i Nordafricani erano Marocchini.

 

Sono cambiati i tempi, ma non i paradossi.

Sotto l'ombrello della xenofobia ci sono due razzisti

che stranamente non litigano mai:

quello che vuole l'Integrazione

e quello che ha paura di scomparire.

 

I Rom non devono vivere nelle roulotte,

ma se qualcuno osa dare loro delle case;

allora qui da me si urla: "Prima ai Veneti!"

La quasi totalità dei cinesi si fanno il culo dalla mattina alla sera, non stanno sui marciapiedi mostrando bambini di pochi mesi quando fuoti ci sono 4° o 40° per chiedere elemosine, nè mi risulta che vivano volontariamente in baracche in condizioni igieniche spaventose, nè che siano dediti al furto... quindi non mi sembra un paragone calzante, come ti ho già detto un conto è essere razzisti in base a pregiudizi e per partito preso (es. i negri puzzano, i napoletani non hanno voglia di lavorare"), un conto è criticare uno stile di vita che cozza con quello della nostra società, basata sul lavoro e su condizioni di vita normali.

E non è nemmeno una questione di povertà, visto che nel mio condominio ci sono 2 appartamenti in cui vivono proprio cinesi: visto che evidentemente non avevano disponibilità per affittarne uno per ogni persona/nucleo familiare, ci vivono tipo in 6 per ogni appartamento e si dividono le spese, tra l'altro sono persone pulite, gentili (salutano sempre e ti tengono il cancello) e lavoratrici (lavorano tutto il giorno, a casa ci vengono la sera)...di certo non gli è passato per la testa di vagabondare invocando aiuti dal cielo, nè di costruire baracche di lamiera sotto i ponti dell'autostrada, soluzione di certo piu' economica, ma illegale e non allineata con la nostra cultura...quindi nessuno pretende che gli stranieri abbandonino le proprie usanze o i propri costumi (i cinesi ad esempio ci tengono molto), ma solo che si adeguino in quanto a educazione, lavoro, igiene, ed onestà...tutti elementi quasi sempre ignorati dagli zingari.

Non era quello che intendevo dire, infatti.

 

Volevo solo dire che l'Europeo Medio è come sospeso

tra il biasimo per lo straniero che non lavora (il Rom)

e il terrore per lo straniero che lavora troppo (il Cinese).

Il terrore di chi "lavora troppo" finora l'ho sentito solo dagli industriali leghisti che nei tiggì si lamentano, nonostante loro stessi si fossero da tempo avvalsi di manodopera straniera o abbiano delocalizzato...ma mai dal cittadino comune...normalmente il lavorare tanto è considerato un plus.

 

Sulle case. non esistono solo case del comune, non l'hanno data nemmeno a mio cugino, eppure vivono in 3 con 1000 euro, quindi non mi sembra che ci sia questa abbondanza di case popolari, anzi...non capisco invece una cosa: perchè gli indiani, i cinesi, gli africani, se non hanno possibilità condividono appartamenti con altre persone dividendosi le spese, (cosa fatta anche da tanti studenti o lavoratori italiani, peraltro), mentre gli zingari non hanno mai fatto qualcosa del genere?

Te lo dico io: perchè in un appartamento sarebbero piu' controllati, non avrebbero piu' la vita "da campo" che amano, e perchè dovrebbero pagare un fitto...quindi, come vedi, non gliene frega niente di integrarsi nei modi di vita del paese ospitante.

La quasi totalità dei cinesi si fanno il culo dalla mattina alla sera,

 

Vero. Ma la comunità cinese non mi sembra un buon esempio di integrazione, anzi pessimo: cercano di avere una "bilancia dei pagamenti" sempre attiva nei confronti della nazione in cui si trasferiscono.

Veramente c'è sia la mafia cinese che la prostituzione, oltre al famoso fenomeno dei cinesi che "non muoiono mai".

Solo che la maggior parte dei crimini avvengono all'interno della comunità.

Il fenomeno dei cinesi che non muoiono mai è una leggenda metropolitana, alimentata anche dal fatto che è una popolazione giovane per cui funerali sono davvero rari.

Sulla mafia cinese: esiste, e la possiamo paragonare ai fenomeni mafiosi italiani.

 

Ma il punto di discussione non è la possibilità che, all'interno di un gruppo di immigrati, possano essercene di delinquenti, cosa ovvia, ma lo stile di vita generalmente adottato da un certo gruppo...se la mafia cinese è un fenomeno a cui appartengono alcuni cinesi, il il vivere nei campi, rubare, accattonare, sono comportamenti attuati dlla stragrande maggioranza dei rom.

...per me i figli dei rom andrebbero dato in affido...    Ovvio che un bambino rom di 11 anni è irrecuperabile perché è come un cane sciolto (è come voler far vivere in appartamento un cane o un gatto che fin'ora ha sempre vissuto libero in campagna), ma un bambino rom di 6 anni lo si può rieducare e gli si possono dare delle diverse prospettive di vita... non una sola... ma dargli le stesso possibilità che abbiamo NOI!!!!!

 

Spero di non aver capito...intendi dire che dovremmo togliere ogni bambino rom ai propri genitori? A questo punto si potrebbe pensare ad una sterilizzazione di massa, così togliamo il problema alla radice!  :hail:

 

Per quanto riguarda i cinesi, ci sarebbe un discorso infinitamente lungo da fare.

Anzitutto, la leggenda del "non muoiono mai" non è assolutamente tale.

Molti di loro, pur non vivendo in baracche o svuotando appartamenti, hanno uno stile di vita quantomeno atipico. Basta fare una passeggiata nel quartiere esquilino, qui a Roma, per notare che i loro negozi sono perennemente vuoti. Negozi di scarpe o vestiti che di fatto hanno fatturato zero. Come fanno a sbarcare il lunario?

Mistero.

Di fatto, se provi ad entrare, ti spiegano in perfetto italiano di non parlare la tua lingua, invitandoti senza troppi complimenti ad uscire. Bah!

I negozi vuoti all'esquilino non sono altro che coperture per commerci all'ingrosso (ogni tanto scoprono l'ennesimo traffico). In pratica fungono da magazzini illegali.

 

Comunque ben il discorso che fai tu può andar bene fino a un certo punto: sappiamo tutti che la situazione abitativa a roma è terrificante. affitti alle stelle. Se un rom andasse a chiedere una casa in affitto, sempre che abbia i soldi, gliela negherebbero comunque anche per via di una, in parte giustificata, diffidenza.

Le case popolari sono un sogno anche per gli italiani (e lì ci sarebbe molto da dire su come vengono gestite... e anche sugli affitti irrisori di molti appartamenti in centro), quindi in sostanza questa gente è costretta ad andare a vivere per strada, che altro può fare?

Discorso simile l'accattonaggio (e un'altra cosa che forse non notate... ci sono tantissimi che frugano nell'immondizia alla ricerca di cose da riciclare). Già la disoccupazione è alta, non è che c'è molto da fare.

Riguardo al furto, ovviamente chi sbaglia dovrebbe essere processato, punito e possibilmente riabilitato. Benissimo, negli ultimi anni c'è stato il blocco delle assunzioni delle forze dell'ordine, non ci sono fondi neppure per la benzina delle volanti, i tribunali sono oberati di lavoro e le carceri sono al collasso. E questa situazione negli ultimi anni è peggiorata, per responsabilità di... beh mi sembra inutile dire. Quindi ci credo che ai criminali di tutte le etnie venga lasciata mano libera.

 

Il discorso vero e proprio però è: che bisogna fare allora? Nascondiamo la polvere sotto il tappeto e li cacciamo in posti sempre più lontani dalle città e sempre più invivibili, senza far nulla per risolvere la situazione? Oppure che altro fare?

Da un punto di vista di "invio soldi all'estero" hai ragione, parlavo da un punto di vista di ordine civile... mai sentito di cinesi borseggiatori o ladri, ad esempio.

Il danno economico che viene dai cinesi e dal loro commercio illegale e non a norma è assai pesante sull'Italia e quindi sugli italiani (non sono due facce delle stessa medaglia, sono la stessa cosa).

 

Secondo me è una pretesa illogica credere che i rom siano più dannosi perché borseggiano o fanno furti nelle case. Focalizzare l'attenzione su episodi più eclatanti fa dimenticare quelli nascosti, con la conseguenza che gli ultimi crescono a dismisura mentre la polizia è intenta a sgombrare gli accampamenti.

 

L'ordine civile non viene attentato da qualche centinaio di rom - esclusivamente. Per ristabilirlo ci vorrebbe più coscienza civica e maggiori fondi per le forze dell'ordine: il governo attuale non mi sembra stia lavorando nè in senso nè nell'altro.

...continuate pure con i vostri discorsi (io quel che avevo da dire l'ho detto)...

...intervengo solo su una cosa perchè sono stata citata....

 

Spero di non aver capito...intendi dire che dovremmo togliere ogni bambino rom ai propri genitori? A questo punto si potrebbe pensare ad una sterilizzazione di massa, così togliamo il problema alla radice!  :rotfl:

Ma guarda che sei offensiva a insinuare tutto ciò....  dove cavolo avrei mai detto di sterlizzare i rom? dove???  ....dare in affido i bambini dei genitori rom che non garantiscono una vita un minimo decente e serena ai loro figli mi sembra GIUSTO!  ...lo fanno gli assistenti sociali con alcuni bambini italiani per portarli via da situazioni difficili... dargli la possibilità di studiare, avere dei giochi, una cameretta tutta propria, andare a scuola, avere una doccia, lavarsi i denti, avere internet...  insomma potersi costruire un futuro!!!

Ti sembra una cosa riprovevole??? ...non, so...  forse per te è meglio che un bambino cresca in un campo rom, tra la sporcizia, senza farsi una doccia, senza lavarsi i denti, andando si e no a scuola.... magari obbligato dai genitori a rubare o mendicare.... essere emarginato... crescere senza un futuro e poi... per via delle tradizioni rom, nemmeno essere libero di sposarti con chi vuoi.... ma fare i matrimoni combinati sottostando alle leggi dei clan rom che ti impongono la sudditanza verso il patriarca del clan...

 

....se per te è più giusto lasciare i piccoli bambini figli dei rom (che non hanno scelto loro di nascere rom...  è stata un po' una sfortuna....  e sfido chiunque a dire che si è fortunati se si nasce rom!!! si è fortunati se si nasce in una famiglia con due genitori autorevoli e affettuosi in un ambiente benestante, non certo se si nasce in una roulotte!!!) crescano così come è usanza tra i rom.... sinceramente non so che dire... sono basita....  dove stà la tua sensibilità-emapatia femmnile nel capire le sofferenze e disagi di quei piccoli bambini rom???

 

...mi sa che sei giusto un pochetto preventua nei mei confronti (perchè non sono una di sinistra  ....sono una ultraliberale, radicale e non odio Berlusconi)...  se vuoi rileggiti tutto ciò che ho scritto sull'argomento, perchè io NON sono razzista verso i rom... però diamine nel mondo rom ci sono dei problemi...  il loro stile di vita, la loro cultura non sono il massimo....  e le culture si evolvono... insomma così come, anche a fatica, si è evoluta la nostra cultura (emancipazione delle donne....  stop ai matrimoni combinati...  sempre maggiori libertà sessuali...  maggior laicità...  stop alle punizioni corporali come metodo educativo....) così DEVE evolversi anche la cultura/stile di vita dei rom, perchè così com'è è inacettabile... 

 

....cioè ma secondo voi un rom può essere gay? ...secondo me magari troverà lo stesso delle occasioni per fare sesso gay ma alla fine sarà costretto a sposarsi in un matrimonio combinato! 

....e essere lelle è possibile per una rom???  ...secondo me se una zingara viene presa a fare la lella prende tante di quelle botte dal particarca del suo clan che non lo farà più....

 

....insomma io vogliono difendere le persone rom, ma sono contraria ad alcuni aspetti del loro modo di vivere...  è per questo che auspico l'affido (che non va confusa con l'adozione) dei bambini rom che vivono in condizioni non accettabili, in delle affettuose e benestanti famiglie italiane (poi ovvio che se una famiglia rom garantisce ai suoi figli una vita degna, i loro figli vanno lasciati dove stanno)... perchè se per i più grandi forse è ormai tardi, con i bambini rom invece, possiamo ancora intervenire per regalargli lo stesso futuro che abbiamo noi (prospettive... libertà di sceltà... un minimo di benessere...)...  credo che questo sia un vero atto di amore e di soliderietà (certo alcuni genitori rom ci resteranno male, ma faremo comunque del bene ai loro figli) certamente meglio che non lavarsi del tutto le mani del problema dicendo semplicemente "voi siete razzisti con i rom" come se fosse sufficiente questo per cambiare l'infaustro destino del 99% dei rom.

 

...sono un po' giù per come vengo attaccata.... non so ma alcun* mi vogliono sempre far passare per stronza... ma in realtà non è così, io vorrei che tutti potessero vivere bene la loro vita... e per raggiungere questo bisogna per forza fare qualcosa di nuovo per risolvere i tanti problemi che ci affliggono.  :)

 

Ma guarda che sei offensiva a insinuare tutto ciò....  dove cavolo avrei mai detto di sterlizzare i rom? dove???

 

Veramente quella sulla sterilizzazione era una battuta MIA, sulla scia delle tue dichiarazioni circa l'affido.  :)

Trovo alquanto miope che tu veda le mie considerazioni quali prevenute, magari unicamente in luce di fedi politiche opposte.

Non ti ho mai definita razzista, mi limito a riportare le tue parole, e devo ammettere che faccio anche fatica nel farlo.

Prima dici che i figli dei rom andrebbero dati in affido, poi specifichi che andrebbero dati in affido solo quelli che non sono in buone mani.

Sarò limitata, ma a me sembra tanto un lanciare il sasso e poi ritirarsi la mano.

Generalizzi --> vieni attaccata---> moderi le considerazioni.

 

Sarei comunque molto interessata alla tua visione dell'affido.

Fammi capire.

Se un bambino rom si trova in condizioni tali da non permettergli una vita "degna" ed ha 6 anni, gli troviamo una bella casa di italiani benestanti così ha le cose per costruirsi un futuro, MA, se il bambino in questione ha 11 anni allora NO!Ormai è un cane sciolto, un randagio. Irrecuperabile (parole tue). Allora? Che proponi di fare?

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