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Cosa sta accadendo alle associazioni GLBT?


Amaranto

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Temo che fra molti/e tesserati e tesserate Arcigay sia la disillusione a farla da padrona. Guardiamoci intorno e cerchiamo di essere sinceri. Alla società “civile” i nostri problemi e le nostre rivendicazioni non interessano, anzi moltissimi ci guardano con fastidio.

 

http://www.gay.tv/articolo/1/13997/Cosa-sta-accadendo-alle-associazioni-GLBT-

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Non si dovrebbe vedere Arcigay solo come un trampolino di lancio per la politica (o per qualche poltrona).

 

Ecco, questo riassume in breve uno dei problemi principali delle organizzazioni italiane, dove comunque si riproducono troppo spesso le medesime dinamiche dei partiti.

Poi diciamo la verità purtroppo il disinteresse di una parte della comunità lgbt italiana a lottare per i propri diritti riflette in scala il disinteresse di una parte di cittadini italiani che si disinteressano di qualsiasi forma di vita civica  :pausa:

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purtroppo è indubbio che ci siano gay italiani non interessati alla lotta per i propri diritti, talvolta sono i primi a scagliarsi contro pride, manifestazioni ecc. Un po' come succede con le donne che in questi giorni difendono il premier invece di sentirsi offese come identità femmile (e non femminista come semplificherebbe qualcuno), sono coscienze dormienti, abituate a un modello che non prevede loro di alzare la testa, forse sentendosi anche un po' ridicoli nel farlo.

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...ma quali sarebbero queste spaccature all'interno del direttivo Arcigay???

...io non vedo quale problema dovrebbe esserci... intanto si punta uniti al PACS/DICO, poi raggiunto questo si vedrà.

 

...forse le sinistra non appoggia più di tanto i gay (ma forse non l'ha mai fatto in un modo decisivo) perchè adesso c'è Vendola che vuole candidarsi alle primarie e così minaccia la leadership storica dei PD (ex PDS, ex Ulivo).

 

P.S. ...sul Premier e le sue "concubine"...  bisogna dire che già 30 anni fa le femministe cercava di tracciare un nuovo sentiero di libertà che liberasse tutte dall'onta della "lettera scarlatta"  ...in poche parole le femministe non sono affatto contro alla LIBERA prostituzione (ma contro lo sfruttamento)... "il corpo è mio e me lo gestisco io"  ...se una vuole guadagnare con il suo corpo, sono fatti suoi.

Quindi queste Ruby varie (ammesso che si prostituissero per davvero... anche perchè cosa vuoi che faccia una con il nostro Premier, alla sua età, con un intervento alla prostata alla spalle... e poi durante a delle feste dove c'era tantissima gente... mi sembra assurdo!!!) non sono altro che figlie delle maggior libertà di cui godono le donne attuali... logicamente, essendo libere, non tutte scelgono di fare le "vallette" per feste private (o le ragazze immagine, le cubiste, le veline, le hostess al Motor Show), altre puntano sull'intelletto o su altro ancora... il punto stà è che una deve essere LIBERA di fare ciò che vuole... e se una vuole fare la valletta deve essere libera di farlo così come ritengo che sia giusto che i gay siano LIBERI di sposarsi.

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Sì ma vediamo di non essere così egocentrici...

 

Il gay pride è un tuo problema, non è certo il

problema delle associazioni GLBT, il cui problema

semmai è chi lo gestisce, come e con quali mezzi.

 

Quello che è successo è che è stato espulso Marrazzo

da Arcigay, in base a fatti "talmente gravi" che non sono

stati resi noti in forma pubblica...alcune associazioni locali quindi

hanno parlato di epurazione politica etc. etc.

 

Insomma un casino. :sisi:

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beh un po' è stato reso noto...

 

In buona sostanza abbiamo scoperto, come ammesso dagli stessi, che erano i fondatori di un'associazione di volontariato, denominata Gay Help Line Due, del tutto diversa dalla Gay Help Line nota come gestore del servizio telefonico e che è invece un'associazione temporanea di scopo. Tale Gay Help Line Due, sconosciuta ai soci ed alle socie, mantenuta nascosta ad Arcigay ed al Consiglio nazionale, è fatta solo da persone fisiche senza quindi essere un'associazione di governance; senza mandato democratico di nessuna assemblea dei soci romani, senza nessuna relazione statutaria con Arcigay Roma, ma capace però attraverso queste stesse un'associazione di persone fisiche, all'insaputa dei soci si intestava un bene percepito come di Arcigay persone fisiche, tra cui Fabrizio Marrazzo (ormai ex presidente di Arcigay Roma, ndr), di intestarsi la sede di via Zabaglia che tutti hanno sempre ritenuto essere intestata ad Arcigay Roma. A nostro avviso le violazioni statutarie sono state molto gravi: violazione del principio di trasparenza, di lealtà, della circolazione delle informazioni, ma anche dei meccanismi di democrazia e di dibattito democratico. Che cosa sarebbe accaduto se un ignaro contendente alla presidenza romana avesse sconfitto Marrazzo in congresso? Si sarebbe potenzialmente trovato nella condizione di essere sbattuto fuori, dopo aver appreso che la sede di via Zabaglia non era di Arcigay

 

http://www.gay.it/channel/attualita/31249/Arcigay-espelle-Marrazzo-E-spunta-un-altra-associazione.html

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Domadina?  ...ma si può entrare nel ditrettivo ARCIGAY senza essere del PC, ma politicamente FREE LANCE, non ANTI-BERLUSCONIANI, con un forte RADICAL-feeling ma comunque con dei forti sentiementi PROGAY???

 

...sul GAY PRIDE il mio parere è questo: dovremo separare l'aspetto goliardico festaio da quello poltico....  in pratica, secondo me, andrebbero fatte delle manifestazioni-cortei nazionali nella metropoli italiane con lo specifico scopo di rivendicare un diritto (es. il matrimonio-dico gay  ...penso che sia meglio rivendicare un diritto alla volta onde avere maggior enfasi mediatica) senza esibizionismi colorati e magari fuori luogo (si tratta di manifestazioni serie fatte nei centri storici dove non è necessario, ne opportuno far vedere quanto i gay possano essere sexy!  ...insomma le manifestazioni per i dirtti delle femmine non sono dei festival del burlesque... quelle dei gay, i gay pride, in un certo senso sì!)...  e poi anderebbero organizzati i GAY PRIDE veri e propri, con anche delle rivendicazioni poltiche ma in 2° piano perchè lo scopo principale sarebbe quello di fare una festa per l'orgoglio gay dove i colori e le stravaganza la farebbero da padrone... questi nuovi GAY PRIDE non andrebbero fatti nei centri storici ma nelle località turisti (come Cortina, Courmayeur, Ortisei, San Remo, Viareggio/Torre del Lago, Ostia Mare, Taormina, Salento, Rimini/Riccione, Jesolo e Lignano) nei periodi fuori stagione (così si avrebbe di sicuro il pieno appoggio delle località che così rilancerebbero il turismo).

Propongo ciò, perchè l'aspetto gliardico, colorato e festaioli dei GAY PRIDE (davvero molto belli e divertenti) tolgono serietà ai temi impegnati dell'evento... cioè alle rivendicazioni serie che vengono fatte durante queste manifestazioni.  :asd:

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Ecco, questo riassume in breve uno dei problemi principali delle organizzazioni italiane, dove comunque si riproducono troppo spesso le medesime dinamiche dei partiti.

Poi diciamo la verità purtroppo il disinteresse di una parte della comunità lgbt italiana a lottare per i propri diritti riflette in scala il disinteresse di una parte di cittadini italiani che si disinteressano di qualsiasi forma di vita civica  :asd:

 

 

Concordo perfettamente, non si tiene "il timone" della rivendicazione politica ed anzi si opta per la poltrona e/o per il sistema che porta alla poltrona (magari anche sapendo si non ottenerla) ma questo non è solo il male della politica è una cultura, perché avviene anche nel lavoro, nell'avanzamento di posizione, oppure anche solo per il semplice complimento che si "offre" a chi cerca di primeggiare in un ambiente, insomma è una metastasi questo modo di agire.

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Io non sono del tutto d'accordo... allora qual è lo scopo dei gay pride? Trovo che siano principalmente due, tra loro collegati:

1. Mostrare, a chi non ci crede ancora, che una comunità gay esiste e non è formata da due individui in croce sperduti chissà dove!

2. Mostrare a tutti quei ragazzi gay o bi o questioning che si sentono soli e in qualche modo sopraffatti, che invece non sono soli e c'è qualcuno che non solo vive la propria sessualità in maniera tranquilla, ma è anche capace di sbandierarla di fronte a tutti se vuole farlo. Peraltro.... eddai in televisione se ne vedono di ben peggiori!!!

Il problema reale è che l'unica occasione ormai in cui la comunità gay si fa sentire è quella dei gay pride, quindi è quello l'unico lato che le persone vedono della comunità LGBTQ (peraltro, io non sono mai stato a un pride, ma ritengo che non ci siano solo carri stile burlesque, ma anche persone tranquillissime e associazioni che tutto fanno meno che mettersi in mutande in piazza).

 

Non scollegato rispondo anche alle problematiche delle associazioni, almeno secondo la mia opinione: dove sono queste associazioni? Perchè non si trovano anche delle associazioni (almeno io non ne ho mai sentite) a livello universitario, scolastico, specifiche per determinate città oltre ad Arcigay? Se ci fossero potrebbero anche più facilmente attivarsi sul piano sociale nella specifica comunità, mostrando un'altra delle mille faccie della comunità LGBTQ!!

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perché non si trovano anche delle associazioni (almeno io non ne ho mai sentite) a livello universitario, scolastico, specifiche per determinate città oltre ad Arcigay?

 

Perché - evidentemente - nessuno ha le palle per fondarle.

Se ci fosse qualcosa di diverso da ArciGay io aderirei;

visto che non c'è nulla e per fare qualcosa devo stare lì,

evidentemente sono ancora iscritto.

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Io non sono del tutto d'accordo... allora qual è lo scopo dei gay pride? Trovo che siano principalmente due, tra loro collegati:

1. Mostrare, a chi non ci crede ancora, che una comunità gay esiste e non è formata da due individui in croce sperduti chissà dove!

cioè una vetrina dello spaccato gay??? ma con tutti i mezzi di comunicaziona (media e tv inclusi) è proprio necessario occupare i centri storici solo per frasi vedere??? Non sarebbe più giusto farlo per solo rivendicare dei diritti, tralasciando per altri eventi il lato esibizionista*?

* Il lato esibizionista spesso è controproducente per i dirtti dei gay perchè fa crecere alla gente che i gay siano tutti dei pazzoidi seminudi assetati di sesso (e non ci sarebbe nulla di male ...ma sapete che la gente è spesso bachettona e non perdona nulla!) ma non è così, la stragrande maggioranza di gay è gente normale... far capire questo alla gente permetterebbe di ampliare il nostro consenso.

 

2. Mostrare a tutti quei ragazzi gay o bi o questioning che si sentono soli e in qualche modo sopraffatti, che invece non sono soli e c'è qualcuno che non solo vive la propria sessualità in maniera tranquilla, ma è anche capace di sbandierarla di fronte a tutti se vuole farlo. Peraltro.... eddai in televisione se ne vedono di ben peggiori!!!

Il problema reale è che l'unica occasione ormai in cui la comunità gay si fa sentire è quella dei gay pride, quindi è quello l'unico lato che le persone vedono della comunità LGBTQ (peraltro, io non sono mai stato a un pride, ma ritengo che non ci siano solo carri stile burlesque, ma anche persone tranquillissime e associazioni che tutto fanno meno che mettersi in mutande in piazza).

...appunto c'è la tele e internet che serve a questo...  e poi i Gay Pride vengono fatti nelle grandi città dove la gente, gay parade o meno, ha visto e conosce molti gay, anche stravanganti e pure trans che vivono liberamente la propria condizione.

P.S. io sono stata al GAY PRIDE di Verona, ma è stato un Gay Pride in tono minore.

 

...per tanto la mia proposta sui GAY PRIDE è questa:

dovremo separare l'aspetto goliardico festaio da quello poltico....  in pratica, secondo me, andrebbero fatte delle manifestazioni-cortei nazionali nella metropoli italiane con lo specifico scopo di rivendicare un diritto (es. il matrimonio-dico gay  ...penso che sia meglio rivendicare un diritto alla volta onde avere maggior enfasi mediatica) senza esibizionismi colorati e magari fuori luogo (si tratta di manifestazioni serie fatte nei centri storici dove non è necessario, ne opportuno far vedere quanto i gay possano essere sexy!  ...insomma le manifestazioni per i dirtti delle femmine non sono dei festival del burlesque... quelle dei gay, i gay pride, in un certo senso sì!)...  e poi anderebbero organizzati i GAY PRIDE veri e propri, con anche delle rivendicazioni poltiche ma in 2° piano perché lo scopo principale sarebbe quello di fare una festa per l'orgoglio gay dove i colori e le stravaganza la farebbero da padrone... questi nuovi GAY PRIDE non andrebbero fatti nei centri storici ma nelle località turistiche (come Cortina, Courmayeur, Ortisei, San Remo, Viareggio/Torre del Lago, Ostia Mare, Taormina, Salento, Rimini/Riccione, Jesolo e Lignano) nei periodi fuori stagione (così si avrebbe di sicuro il pieno appoggio delle località che così rilancerebbero il turismo).

Propongo ciò, perché l'aspetto gliardico, colorato e festaioli dei GAY PRIDE (davvero molto belli e divertenti) tolgono serietà ai temi impegnati dell'evento... cioè alle rivendicazioni serie che vengono fatte durante queste manifestazioni.  :aiuto:

 

Non scollegato rispondo anche alle problematiche delle associazioni, almeno secondo la mia opinione: dove sono queste associazioni? perché non si trovano anche delle associazioni (almeno io non ne ho mai sentite) a livello universitario, scolastico, specifiche per determinate città oltre ad Arcigay? Se ci fossero potrebbero anche più facilmente attivarsi sul piano sociale nella specifica comunità, mostrando un'altra delle mille faccie della comunità LGBTQ!!

...sarebbe bello che il mondo GLBT si emancipasse dal mondo ARCI (ASSOCIAZIONE RICREATIVA COMUNISTI ITALIANI)... il matrimonio tra comunisti e gay giova di più ai primi che non ai secondi... essere gay non è una questione ne di sinistra, ne di destra, essere gay è una questione sessuale...  per il mondo GLBT essere politicamente free-lance, magari in seno ai RADICALI, permetterebbe di trattare per l'ottenimento die nostri diritti con QALUNQUE partito in maniera libera e indipendente, non come ora dove siamo vincolati all'interno del "pacchetto di prosposte" dei Comunisti (ma ci siamo per davvero nel pacchetto dei proposte o ce lo vogliono solo far credere) che probabilmente frena le nostere ambizxioni invece di rilanciarle.

Pretendere che noi gay, il 5% dell'Italia (20% con i bsx) voti compatto per un partito Comunista è PURA UTOPIA.... pensare che invece si possa fare lo stesso con un partito più liberale, free-lance, svincolato dai giochi di potere di sinistra e destra... insomma con un partito come i RADICALI ITALIANI di PANNELLA e BONINO, credo sia possibile.

Con un piano politico chiaro, liberale, pro-gay, pro-eutanasia, pro-unione politica dell'Europa e che prometta, a qualunque governo venga eletto, un leale appoggio e aiuto in cambio della possibilità di far passare qualche nostra legge...  di sicuro sfonderemo lo sbarramento del 4%! ne sono sicura!!!  Se diamo l'idea di essere il partito dei RICONCILIATORI,in un epoca di risse politiche per futlili motivi come questa, la gente ci voterà di sicuro, perchè è stufa vedere come queste polemicucce silim gossip rallentino le ben più importanti riforme necessarie al nostro paese ...e a tutti noi.

 

Perché - evidentemente - nessuno ha le palle per fondarle.

Se ci fosse qualcosa di diverso da ArciGay io aderirei;

visto che non c'è nulla e per fare qualcosa devo stare lì,

evidentemente sono ancora iscritto.

...sarebbe bello (almeno per i miei gusti) fondare una nuova associazione pro GLBT, con la partnership dei Radicali... findare un'associzione, almeno a livello burocratico è semplice, serve solo andare da un commercialista!  :)

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Non mi pare che neanche i comunisti godano di buona salute: fuori dal parlamento,

fuori dalle regioni, stimati attualmente all' 1,2%...nei sondaggi.

 

Se io prendo il programma del PD alla voce economia leggo : "liberalizzazioni"

Il PD rifiuta di dirsi Socialista, perchè mira a realizzare un progetto riformista

che guarda al centro cattolico. La questione non è più il comunismo, ma la laicità

questione su cui il rapporto storico fra Arcigay e sinistra riformista si è interrotto.

 

Resta una identificazione forte fra associazioni gay antagonisitiche e area della

sinistra radicale.

 

Certi Diritti, comunque esiste già. Non mancano iniziative partitiche dei radicali

a favore dei gay:  http://www.certidiritti.it/

 

Forme di collaborazione e partnership potrebbero sicuramente essere

implementate, fermo restando che una associazione LGBT non potrà mai

identificarsi con una associazione di partito.

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Certi Diritti, comunque esiste già. Non mancano iniziative partitiche dei radicali

a favore dei gay:  http://www.certidiritti.it/

QUOTONE  :)

 

Forme di collaborazione e partnership potrebbero sicuramente essere

implementate, fermo restando che una associazione LGBT non potrà mai

identificarsi con una associazione di partito.

...purtroppo la stupidità degli esseri umani è grande...    e pure quella dei gay, lesbiche e trans!  :)

 

...ma mai dire MAI!    ...la SINGOLARITA' è vicina e con essa l'ILLUMINAZIONE di noi umani!  :aiuto:

http://www.estropico.com/id259.htm

 

...quel che vorrei dire, è che probabilmente è più conveniente per il popolo GLBT votare in modo unitario i Radicali alla Camera dei Deputati...  mentre il voto per il Senato, e le amministrative, può anche essere libero, a discrezione di ogni gay, lella, trans o bsx...  di sicuro con questo semplice accorgimento la lotta per la conquista dei diritti di noi GLBT potrà essere condotta in un modo più efficace!  :)

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:) GRAZIE!

 

...sul SEL (Sinistra Ecologia e Libertà)? ....sinceramente preferisco i Radicali... però sono onesta, se il SEL mi offrisse la possibilità di entrare in politica ne sarei profondamente ONORATA e accetterei subito e di buon grado....  per me non è importante che colore ha la bandiera che dovrei sventolare... per me l'importante è cosa possa dire la mia, che possa esprimere liberamente le mie idee... certamente per dare lustro al partito che mi ospita e appoggia, ma soprattutto per far progredire tutta la nostra società. :aiuto:

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Sissy, ma in Italia si può seriamente parlare di visibilità sui media? Insomma, internet ok, ma la televisione...mi spiace ma proprio non si può parlare di visibilità! Quindi si la piazza secondo me resta un luogo di visibilità. Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che i gay pride possano 'scandalizzare' o essere stravaganti. Questo però, a mio parere, non esclude che siano leciti. Mi spiego meglio... il problema è che i pride sono l'UNICO momento in cui la comunità gay si mobilita pubblicamente. Se accanto ai gay pride vi fossero altre iniziative pubbliche (anche diverse da manifestazioni) e dirette tanto a promuovere i diritti LGBTQ, tanto a 'farsi conoscere', si perderebbe il carattere burlesque che viene associato a gay/bi/trans, senza per questo doversi omologare. Io personalmente non mi sentirei assolutamente di sfilare vestito in modo chissà come stravagante, ma perchè non fa parte della mia persona. Questo però non significa che se qualcuno sente la voglia/necessità di farlo debba essere biasimato perchè danneggia l'immagine LGBTQ. Anche perchè altrimenti si andrebbe a confermare quella visione estremamente negativa del 'ok sei gay/bi o whatever, l'importante è che non si veda'.

 

Per quanto riguarda la politica....il problema fondamentale è che il fatto di essere gay, bi, trans o questioning non significa per forza avere le stesse visioni politiche, soprattutto se si guarda alla politica economica. Ci sono persone con un approccio di destra o di sinistra. Lo stesso vale per tanti altri argomenti, quindi penso sia veramente difficile riuscire a riunire la comunita LGBTQ e LGBTQ-friendly verso uno specifico partito, anche se ce ne fosse uno 'nuovo'. Vedo più probabile un'attività di lobbying.

 

Scusate l'italiano un po' 'impreciso'....ma sono in fase coma  :pausa:

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dreamer, non farci caso, in realtà l'argomento del "bisogna fare i gay pride sobri perchè abbiano effetto" è un falso argomento, nella realtà non funziona così. per i diritti, in tutto il mondo, hanno avuto più effetto le "carnevalate" festose e colorate che i cortei lugubri dove non va nessuno. questo è un dato di fatto e non un'opinione (basta pensare a stonewall)

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Non so se abbiate mai fatto politica GLBT,

ma né i Pride né l'orientamento politico del Movimento

sono mai stati oggetto di discussione.

 

Quando si fanno le "manifestazioni sobrie"

ci sono tutti quelli che vengono ai Gay Pride

MENO tutti quelli che vanno al Pride per fare casino.

Non c'è più gente, ce n'è molta meno.

 

I gruppi omosessuali apolitici, reazionari o liberali

semplicemente non esistono.

La gente di Destra non esce di casa:

a manifestare per Berlusconi erano in 150

a manifestare contro Berlusconi quasi un milione.

Ci sono singoli individui gay di CentroDestra

- capaci di fare comunicati o post su un forum -

ma sono troppo pochi per fare qualsiasi altra cosa.

 

Le Associazioni Gay si dividono e si combattono

per cose molto più semplici e pratiche:

finanziamenti a Telefoni Amici o a campagne sanitarie,

a campagne elettorali o a feste di auto-promozione.

 

In Italia o gay che non amano i Gay Pride sono la maggioranza

e quelli che si riconoscono come "gay di Destra" sono tanti quanti quelli "di Sinistra";

ma sono o incapaci o svogliati e non sanno proporre alcuna alternativa.

Quindi sono assenti da un vero dibattito (e dall'IT di questo topic)

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@Dreamer88  ...ma secondo me in TV ci sono diversi gay, molte trasmissioni parlano di tematiche gay (ne avrò viste a centinaia, soprattutto su Canale5, Rai2, Rai1 e Italia 1)...su Google digiti la parola gay e compaiono 329 milioni di voci...  adesso non penso che il gay-pride sia poi così decisivo (per far venire fuori una persona dall'esser represso), anche perché avviene solo nella grandi città e quindi è visibile solo ad una piccolissima percentuale delle popolazione...

secondo me la gay-carneval-parade nei centri storici è una "atto di forza" che fanno i gay nei confronti dei residenti...  in questo modo si possono attirare sia le simpatie che molte antipatie (che altrimenti magari non ci sarebbero state)...

quindi per me sono giuste le manifestazioni pro diritti GAY  ...ma le Gay Carneval Parade andrebbero fatte come ho già detto nelle località turistiche nei periodi di bassa stagione...

questo non significa che un gay deve essere "nascosto" ...anzi sono io la prima a dirvi di travestirvi, di farvi le sopracciglia e di truccarvi (ohhh solo se lo volete bene inteso  ...essere gay per un maschio non significa dover copiare le femmine... anche se la moda femminile fa sempre scuola vedi con i jeans skinni!)... solo che riunirsi in stile rave party in centro città non lo trovo corretto...

perché i Gay pride sì mentre i rave party no??? ...infondo i drogati pasticcomani hanno più bisogno dei diritti che non i gay, perché sono perseguitati penalmente cosa che (per fortuna) ai gay non accade più.

 

@Coeranos  ...certo che fa più effetto... ma nel bene e nel male... se tu vuoi lo scontro... l'impatto allora fai la carnevalata sexy che sconvolge molta gente (una parata di gay diapers lover sarebbe il massimo   ...a Madrid mi sembra ci sia stato un carro così, in Italia non credo ci sia nessuno che abbia avuto il coraggio di farlo)... se tu vuoi l'accettazione, la lotta per il matrimonio gay allora forse è meglio far vedere il lato che si ha in comune con il resto della gente... l'umanità, l'amore, l'orgoglio, la dignità!

...prima di Stonewall le trans e i gay venivano picchiati a New York (ma presumo anche altrove) dalla polizia... così ci fu la RIBELLIONE dei gay a Stonewall, capeggiati dalla trans SYLVIA RIVERA.

Ora che i gay debbano fare festa mi sembra legittimo, che debbano farlo nei centri città meno. Che i gay debbano manifestare per ottenre i diritti che gli mancano mi sembra legittimo e che lo facciano nei posti dove hanno maggior visibilità mi sembra logico e giusto. Che i gay debbano RIBELLARSI alla società non mi sembra conveniente se si vuole ottenere la piena accettazione e il superamento dei conflitti.

Sbattere in faccia alla gente il lato trasgressivo-sensual-provocante non mi sembra sensato se si vuole evitare di disturbare la sensibilità dei più...    pudici!

 

@Almadel  ...però penso che alla riunione nazionale ARCIGAY'S di Bologna non si parlasse del telefono amico ma di qualcos'altro, ad esempio di che linea politica attuare al fine di ottenere alcuni diritti (sacrosanti) come quello del matrimonio (o unioni civili che siano).

Fosse per me, alla riunione nazionale dei gay proporrei di fare la SECONDA RIVOLUZIONE SESSUALE ...perché i maschi sono costretti dalla nostra società ad essere (o almeno far finta) di essere il sesso forte... mentre non è così   ...anche in questo, ci vuole la parità dei sessi (non bastano le leggi uguali... serve decretare la partità psicologica tra i due sessi), perché nascere maschio non significa essere sessualmente più forte delle femmine... questa è solo una congettura dettata dal fatto che apparentemente gli sfinteri sessuali femminili sono più lascivi... in realtà però dipende da caso a caso e comunque rientrano in gioco tantissimi fattori psicosessuali che alla fine, oggi come oggi, rendono il maschio anzi più insicuro (e quindi più debole) sessualmente delle femmine. E' per questo che bisogna fare la SECONDA RIVOLUZIONE SESSUALE (...è una cosa che mi sono inventata io ...e per la quale mi piacerebbe essere ricordata nella storia dell'umanità :pausa:), anche per consolidare la Prima Rivoluzione Sessuale, per raggiungere il vero equilibrio tra i sessi e per preparare l'umanità al nostro futuro prossimo dove le differenze di genere avranno sempre meno senso anche perché metteremo a punto dei diversi modi di concepire figli a prescindere dal sesso genetico....

...e tutto questo per un futuro più libero e più vero, per il benessere di tutt* noi  esseri umani :rotfl:  

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