Diabolik Posted February 17, 2011 Share Posted February 17, 2011 Io credo che quello che vuol dire Sherlock (con cui io concordo) è che quando si ama qualcuno da cui ci si sente amati si riesce a tirare fuori il meglio delle nostre capacità. E' vero anche con l'amicizia, ma probabilmente l'amore è un carburante più potente, per quanto meno "affidabile". Io da quando sto con la mia ragazza sto accettando una serie di sfide in campo personale, cose che rimandavo da anni e su cui non pensavo di riuscire a mettere le mani... una piccola cosa per tutte, mi ha fatto venire il coraggio di guidare in autostrada, a una fifona automobilistica di prima categoria come me. Sento che lei si merita una persona al massimo delle sue possibilità, e cerco di mettere da parte la paura. Oh my god,pure a te?Anchio sono un fifone automobilistico di prima categoria..però con lui al mio fianco sono più sciallo,anche perché so che se dovessi andare in panico guida lui :) Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-464836 Share on other sites More sharing options...
Sherlock Posted February 17, 2011 Author Share Posted February 17, 2011 Bè, No way ha riassunto molto bene quello che intendevo! Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-464856 Share on other sites More sharing options...
purospirito Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Io non voglio apparire come il cattivo Disney ma il discorso può essere incentrato sul fatto che da soli non ce la facciamo... Questo perchè siamo carenti, semplicemente e oggettivamente, e non sappiamo scegliere in anticipo, o non riusciamo a vedere veramente ciò che ci circonda.... E' assolutamente vero che sbagliando si impara, ma quando hai la mente lucida per riuscire a capire gli errori, perchè altrimenti continuerai costantemente a commetterli... La giusta distanza di Coeranos è sacrosanta, finché non si diventa una persona matura e formata... e converrà con me Almandel che di formazione ne ha fatta abbastanza... ed sembra una persona matura... lui! :) Ribadisco il mio pensiero sui rapporti forti e autentici... Ma capisco le condizioni di molti... La bellezza della vita è che puoi dire che non c'è mai una fine... è sempre il momento giusto per iniziare... Perché parlo... perché la testimonianza è l'unica vera fede che conosco! Buon cammino... Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-464975 Share on other sites More sharing options...
Dexter Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Beh non LA testimonianza, Puro, UNA testimonianza, la tua. Con la stessa digniità e veridicità di quella degli altri. :) Credo che alcuni si siano infastiditi non tanto per il contenuto (che è un tuo rispettabilissimo pensiero), ma per i modi, perchè ogni volta vorresti far passare chi confida nell'amore o lo vive in modo diverso dal tuo come un deficiente. Magari lo sono e siamo, ma forse per altre cose. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-464977 Share on other sites More sharing options...
purospirito Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 No no le mie parole sono esattamente quello che esprimono... :) Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-464985 Share on other sites More sharing options...
Random Blinking Light Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Purospirito, scusa ma mi sa che ho perso il filo conduttore del tuo discorso Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465020 Share on other sites More sharing options...
Mina Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Ma tanto il punto è sempre il solito,siamo tutti diversi gli uni dagli altri,quindi quanto dice un purospirito o un dexter o un mina,non ha un valore universalmente riconosciuto. Che poi purospirito abbia un problemino piu' o meno conclamato con le relazioni,lo si evince in ogni suo post Però Purospirito ha ragione su una cosa,lui non è il cattivo della disney,perche' mi sa tanto che invece lui rappresenti uno di quei personaggi che alla "fine della storia" si redime e diventa la persona piu' dolce ed amorevole del mondo. Arriverà,arriverà.. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465054 Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Ma capisco le condizioni di molti... mi sa che non hai capito un tubo Mina oppure è quello che alla fine rimane solo e abbandonato, ma con le sue certezze e testimonianze con le quali potrà farci al massimo una partita a carte spero di no, lo spero per lui. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465074 Share on other sites More sharing options...
Sherlock Posted February 18, 2011 Author Share Posted February 18, 2011 Vabbé non andiamo fuori topic, non si parla di un utente qui, ma di altro:atteniamoci a questo Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465081 Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 Credo che per me una relazione con una certa distanza sia l'unica che possa funzionare. Ci sono cose che si possono fare insieme, ma quando rifletto o scrivo ad esempio voglio che se ne vadano tutti fuori dalle balle, e sono cose che faccio spesso. Vivere in due va bene qualche ora al giorno, e magari non tutti i giorni. Al limite dormire insieme, quello tanto è tempo che non puoi usare altrimenti. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465217 Share on other sites More sharing options...
giusca Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 purospirito, con questa ti rinnovo tutta la mia stima! per me, quando la cosa mi riguardava, le cose melense ci stavano bene giusto una volta ogni tanto, poi c'è tutta una parte di emozioni condivise e di giusta distanza per non sprofondare nella routine. è proprio la routine ad essere speciale quando c'è l'amore. Il discorso della distanza lo facevo anch'io prima di innamorarmi ed è un semplice discorso razionale ma un certo tipo di sensazioni non può spiegarsi con la razionalità. Poi la vita, le esigenze lavorative o quant'altro magari ti impediscono di vivere quotidianamente un rapporto ma, personalmente, vedere tutti i giorni il mio ragazzo è tutto benessere. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465314 Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted February 18, 2011 Share Posted February 18, 2011 No no le mie parole sono esattamente quello che esprimono... Il problema è che tu non sei la vodafone Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-465316 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 (edited) Vorrei un'opinione su una questione riconducibile a ciò di cui si discute qui. Non mi sembrava il caso di aprire un topic apposito. Scusate se sbaglio. Se il vostro partner NON vuole convivere, quindi passare molti di questi momenti con voi, (che a quanto pare sono per molti segno d'Amore... anche per quelli che non amano parlarne o scriverne su un forum) - vuol dire che non vi ama interamente? - ama più se stesso e la sua routine? - che per lui siete expendable? (non mi viene in italiano, sorry... qualcosa di cui si può fare a meno, tipo un optional) Vi pongo questa domanda perché il mio partner - il mio... Amore - non vuole neanche sentirne parlare!! Se voglio farlo incazzare mi basta dire "puoi restare da me tesoro!" e BAM! ...il finimondo. Devo ammettere però che ultimamente l'ho scocciato parecchio quindi è un po'... grumpy... (chiedo sinceramente scusa ma penso in inglese e non sempre mi viene la traduzione in italiano) e preciso che lui è un tipo MOLTO riservato che non ama "dare nell'occhio"... se capite cosa intendo, una convivenza attirerebbe certamente la curiosità degli indiscreti. Quindi forse intravedo i suoi perché. Ma a me non basta più fissare appuntamenti...Ho lasciato correre finora... da qualche tempo sento molto il bisogno di lui. Di voltare pagina non me lo sogno nemmeno! E' il primo uomo che Amo in tutta onestà. Che ne direste voi? Edited March 16, 2011 by Jay Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473697 Share on other sites More sharing options...
R.POST Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 Di voltare pagina non me lo sogno nemmeno! E' il primo uomo che Amo in tutta onestà. è irrilevante che tu lo ami se lui non ricambia con la tua stessa intensità, vale niente Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473743 Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 è probabile che ti ami in un modo diverso da te, o che ti ai meno di come lo ami te. Oppure che non siete fatti l'uno per l'altro. Lui ha mai parlato di VOI al plurale? che tipo è? Perchè sai, anche io sono così infatti vorrei esporre un po' anche la mia situazione tanto che sono in argomento. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473775 Share on other sites More sharing options...
Mina Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 (edited) edit pauroso Thread sbagliato lol Edit 2: (io l'ho detto che non capisco una fava in sto forum) Dicevo....quindi secondo voi se uno non vuole convivere significa automaticamente che non ama abbastanza il/la partner? Edited March 16, 2011 by Mina Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473818 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 è probabile che ti ami in un modo diverso da te, o che ti ai meno di come lo ami te. Oppure che non siete fatti l'uno per l'altro. Lui ha mai parlato di VOI al plurale? che tipo è? Perchè sai, anche io sono così infatti vorrei esporre un po' anche la mia situazione tanto che sono in argomento. Siamo diversi e amiamo in modo diverso. Io sono esplicito, a dir poco sfacciato. Irresistibilmente amabile Lui... se riesci a indovinare cosa gli passa per la testa, sei bravo! Molto bravo. Non è il tipo che dice "ti amo" (non l'ha mai fatto) ma a modo suo ti dà degli indizi. E non credo di illudermi troppo nel pensare di essere riuscito a sfiorargli il cuore. (una volta credevo che non lo avesse nemmeno! hehehehe era/è terribile, un cyborg!) Ci frequentiamo da 2 anni (è il mio record personale con un uomo) e ci conosciamo da 4. Lui è più giovane (31) e siamo... colleghi... In ufficio mi dà ancora del Lei... E' abitudinario. Ha una schedule (programma?) giornaliera ben precisa. 90% lavoro. Ho pensato che il suo rifiuto a convivere derivi anche da questa sua rigidezza mentale. Io faccio tardi tutti i giorni... lo manderei al manicomio con il mio disordine. Ma non pensate che sia lui quello che fatica ad adattarsi a me... Io ho solo una regola "no lamentele". Mentre per lui serve un manuale d'istruzioni!! E sicuramente non avrebbe il coraggio di negare che ormai lo conosco a memoria, tanto ci tengo a noi. Al plurale non parla... così come non vuole cambiare l'attuale situazione. Io a casa mia. Lui a casa sua. L'uno a casa dell'altro per fare sesso. Si dorme anche insieme, ma non si superano i 2-3 gg di convivenza. Dopo fugge. Non ha altri. Di quello non sospetto minimamente. Continuo a dirmi che è fatto così. Ha bisogno del suo spazio e del suo tempo. Pur dolente, aspetterò che faccia il suo percorso. Ci tengo troppo. Vorrei solo qualche certezza in più. Ma mi guardo bene dal fargli domande che potrebbero spaventarlo... Tu che tipo sei? Dicevi di rivederti in quello che ama la sua privacy. Menti simili, comportamenti simili. Mi potresti illuminare... Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473828 Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 secondo me forse dovresti parlargli e chiedergli se davvero ha bisogno di tempo o se è proprio così. Non vorrei che tu aspettassi senza esito positivo e ti dico un po' come la vedo e come sono io, per farti avere un'idea. Io sono un po' come il tuo ragazzo, cioè dopo 24 ore io già inizio a sentirmi soffocare, non ce la faccio a vedere/sentire troppo una persona, ma il troppo per me è la normalità per gli altri. Mi rendo conto che sono io che sono diversa e questa cosa me l'hanno sempre fatta notare. Io non parlo mai al plurale, non ho mai pensato nè visto il mio futuro con una persona, anche da fidanzata, e se voglio fare una cosa la faccio anche se il mio partner non è d'accordo, anche se mi ci dovrò separare. Ho fatto soffrire molto gli altri col mio carattere che può apparire egoistico ma in fondo io non ci trovo niente di male a seguire la mia strada. Ho sempre vissuto tutto questo con molta naturalezza finché anche il mio attuale ragazzo me lo ha fatto notare. Allora ho capito che con questo caratere forse è meglio che mi sto da sola perchè francamente non credo di cambiare a meno che io non trovi una persona molto simile a me, molto indipendente come me che mi faccia vivere l'amore con libertà, perchè il mio problema è questo: è che io vedo l'amore, o meglio, i rapporti, come una minaccia alla mia libertà. E mi rendo conto che, pur non volendolo, non solo poi sto male io ma stanno male soprattutto gli altri. Però è anche vero, e questo è importante, che non ho mai conosciuto una persona molto simile a me e forse è per questo che ho sempre pensato al mio futuro da sola. Se gli latri si lamentano del mio carattere io mi sono sempre crucciata del fatto che "Alla fine anche con te non ho nulla da condividere". E' probabile, anzi me lo auguro, che se trovo una persona (uomo o donna che sia) con cui io abvbia davvero molte cose da condividere cambierò anche il mio modo di vivere i rapporti e invece di dire "Io voglio fare..." dirò finalmente "Noi potremmo fare..." Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473835 Share on other sites More sharing options...
Nau Posted March 16, 2011 Share Posted March 16, 2011 (edited) Mi ricordo che anni fa la mia compagna (durò molto poco) si infuriò perché non mi feci sentire per cinque giorni di fila, non le scrivevo messaggi, non le telefonavo per chiederle come stava, non la chiamavo se non per decidere quando e dove trovarsi. Se sto con una ragazza non ho la necessità (la voglia) di confermare la relazione di ora in ora, parlo di me sempre al singolare, la mia vita può esser condivisa ma resta soltanto mia. Son così, ho bisogno della mia solitudine, (purché ogni tanto qualche amico venga a salvarmi), potrei viver mesi e mesi senza vedere nessuno, solitamente faccio il contrario di quanto mi vien consigliato, (anche se il più delle volte consigli non ne domando), se la maggioranza va a Nord, io vado a Sud. Probabilmente avrei notevoli difficoltà a convivere, quindi Jay, pur essendo io un poco folle e incapace di seguire alla lettera programmi prestabiliti a differenza del tuo fidanzato, ecco che mi sembra di poterlo comprendere. Sono in transizione da qualche mese e non ho idea di come rinascerò, sempre che questo sia possibile, ma dubito che cambierò più di tanto, non escludo anzi che la mia nuova condizione mi spinga ad isolarmi ancor di più, ma di certo non lo vorrei, mi piace star sol* ma la necessità di una compagna talvolta si fa sentire. Edited March 16, 2011 by Nau Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-473872 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 17, 2011 Share Posted March 17, 2011 @Divine e Nau: Le vostre descrizioni si potrebbero ricondurre al mio partner per diversi aspetti. Penso dunque che lo possiate capire meglio di me... (mi duole dirlo, ma io fatico a decifrarlo) Quello che mi è saltato all'attenzione e che entrambe accettiate la possibilità di un cambiamento d'attitudine nel futuro. Perché? Se vi riconoscete in quello che siete, cosa vi apre a questa possibilità? Il vero Amore!? Divine parla di incontrare la persona a lei simile... vuoi dire quella giusta!? Quella che ameresti!? Ho l'impressione che anche tu Nau faccia riferimento a questo evento come punto di rinascita... Deduco quindi che finora entrambe non abbiate mai amato davvero... giusto? Ovvero l'incapacità/rifiuto di rinunciare a voi stesse adesso derivi dal fatto che non n'è mai valsa la pena... Seguendo questa logica, se la vostra risposta dovesse essere sì, dovrei pensare/temere che lo stesso vale per il mio lui... Faccio grinze? Oppure anche se vi trovaste il compagno perfetto, restereste come siete? Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474104 Share on other sites More sharing options...
agentX Posted March 17, 2011 Share Posted March 17, 2011 è irrilevante che tu lo ami se lui non ricambia con la tua stessa intensità, vale niente Non ci sarà mai un rapporto assolutamente paritario in amore. Se si ama si decide automaticamente di volersi mettere in gioco e di vivere quello che di buono può arrivare. Per qualsiasi altro tipo di rapporto non ci si fanno tutte queste seghe mentali, ma in fondo l'amore non è tanto diverso da un'amicizia. La differenza la fa quanto ci si investe sopra. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474111 Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 18, 2011 Share Posted March 18, 2011 (edited) Quello che mi è saltato all'attenzione e che entrambe accettiate la possibilità di un cambiamento d'attitudine nel futuro. Perché? Se vi riconoscete in quello che siete, cosa vi apre a questa possibilità? Il vero Amore!? Divine parla di incontrare la persona a lei simile... vuoi dire quella giusta!? Quella che ameresti!? Deduco quindi che finora entrambe non abbiate mai amato davvero... giusto? Ovvero l'incapacità/rifiuto di rinunciare a voi stesse adesso derivi dal fatto che non n'è mai valsa la pena... Seguendo questa logica, se la vostra risposta dovesse essere sì, dovrei pensare/temere che lo stesso vale per il mio lui... Faccio grinze? Oppure anche se vi trovaste il compagno perfetto, restereste come siete? la persona simile a me sarebbe cmq per certi aspetti una persona un po' indipendente, cioè una persona che anche lei, a sua volta, non starebbe con me 24 ore su 24. sai cosa, è che come ha scritto qualche utente qua sopra, anche io per fare certe cose ho bisogno di stare da sola: per scrivere, pensare, riflettere, suonare la chitarra, ripetere quando devo studiare... ho bisogno che non ci sia nessuno. Sono molte le cose in cui ho necessità di stare da sola e una storia può durare solo se ho qusalcuno che soddisfi questa necessità. E solo una persona che ha la stessa necessità può capirla e soddisfarla SENZA SOFFRIRE e senza farmela pesare. poi tutto ciò è aggravato dal fatto che non ho trovato finora partner simili a me anche per quanto riguarda gli interessi ecc. Nel senso... già ho bisogno di stare da sola... figurati se devo passare 24 ore su 24 con qualcuno che la pensa diversamente da me, che mi mette nel piatto più pasta di quella che voglio effettivam mangiare, che ha idee politiche diverse dalle mie. Con un mio simile è tutto più piacevole. C'è sempre il bisogno di stare un po' da sola ma il tempo insieme sarebbe così piacevole che forse alla lunga non mi vergognerei più di ripetere, di suonare, di studiare... Con questo non dico che non avrei più bisogno di solitiudine ma sicuramente lo stare con qualcuno di profondam. diverso da me non fa che accentuare questo mio lato individualista perchè non ho stimoli o perchè gli stimoli che ricevo non mi bastano. La mia ex la amavo e tuttora c'è un legame molto forte con lei ma con lei non c'è futuro perchè, appunto, siamo troppo diverse. Non sono mai stata con un mio simile perciò non so dirti come amerei un mio simile. Cmq con la mia ex in fondo stavo bene, cioè nonostante la diversità mi sentivo a mio agio ma non avremmo mai potuto convivere perchè nella vita di tutti i giorni non ci trovavamo. Stavamo bene fuori casa, non dentro casa. Poi io sono dell'idea che una persona che ti ama non ti farebbe mai rinunciare a te stessa, nel senso io se ti amo voglio che tu segui le tue esigenze e se le tue esigenze sono diverse dalle mie non è che troviamo un compromesso o tu ci rinunci, semplicemente non stiamo più insieme. Così io seguo le mie esigenze e tu le tue. Cioè non è che si deve stare insieme per forza. Io non voglio rinunciare a me stessa per qualcuno, non lo trovo nè giusto nè sano. Io devo fare quello che mi rende felice e tu uguale. Se io e te possiamo essere felici insieme ben venga ma io non rinuncio a qualcosa per un altro (a meno che non sia mio figlio o una persona in stato di necessità) anche perchè se poi un domani ci lasciamo io cosa mi ritrovo? che ho perso tutto e ho perso anche te. E come io non rinuncerei alle mie esigenze per qualcuno, non voglio che qualcun altro rinunci alle sue per me, mi sentirei una responsabilità addosso, del tipo "lui ha rinunciato per me quindi ora io mi sento obbligata a renderlo felice ecc". Perderei la spontaneità. Cmq non posso dire se il tuo ragazzo sta bene con te oppure no.. possiamo fare delle ipotesi. E' probabile che lui abbia necessità di spazi suoi, che ti trovi diverso da lui e quindi qsto lato accentua il suo individualismo ma comunque non so... bisognerebbe vedere come va il vostro rapporto, quali sono le vostre esigenze ecc. Edited March 18, 2011 by Divine Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474213 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 18, 2011 Share Posted March 18, 2011 sicuramente lo stare con qualcuno di profondam. diverso da me non fa che accentuare questo mio lato individualista perchè non ho stimoli o perchè gli stimoli che ricevo non mi bastano. Argh! Questa fa male... se fosse il mio caso ci rimarrei... stecchito/sorpreso. Non vorrei apparire troppo confidente, ma penso di portare molto stimolo nella sua vita... Con me è una persona diversa. Nei suoi limiti, s'intende. A volte penso che abbia paura che io cambi troppo il suo equilibrio (non la chiamerei vita, più un'ossessiva dedizione al lavoro) Cmq con la mia ex in fondo stavo bene, cioè nonostante la diversità mi sentivo a mio agio ma non avremmo mai potuto convivere perchè nella vita di tutti i giorni non ci trovavamo. Stavamo bene fuori casa, non dentro casa. Poi io sono dell'idea che una persona che ti ama non ti farebbe mai rinunciare a te stessa, nel senso io se ti amo voglio che tu segui le tue esigenze e se le tue esigenze sono diverse dalle mie non è che troviamo un compromesso o tu ci rinunci, semplicemente non stiamo più insieme. Così io seguo le mie esigenze e tu le tue. Hum... non fa una piega e sono fondamentalmente d'accordo. La mia voglia di convivere è nuova. Relativamente... visto che sono stato sposato. Ma erano altri tempi. Io poco più che un ragazzo. Non sapevo quello che volevo. Quella esperienza me la fece passare quasi del tutto la voglia. Specialmente la fiducia nel rapporto di coppia. So cosa vuol dire dover condividere tutto con la persona sbagliata. Costruire una fortezza col "nemico". Non è questo che voglio adesso. E' un desiderio diverso. Ma non esistono certezze... Francamente non lo so. Ammetto di essere confuso. Cerco di focalizzare, ma non so se vedo solo ciò che vorrei vedere... Il mio desiderio però, quello è reale. Entrare in una casa vuota la sera. Doverlo cercare/rincorrere al telefono. Patteggiare un incontro... incomincia a deprimermi. Mi sento stanco. Ma a lui non rinuncio. Ho fatto molta più fatica a conquistarlo. E n'è valsa la pena! Il migliore che abbia mai conosciuto. E' una persona che ammiro e stimo prima di tutto. Chiunque altro non saprebbe darmi altrettanto. (il fatto che non provo alcuna tentazione da quando sono con lui ne è la riprova!!) Forse sono solo io ad essere di cattivo umore per l'incidente (mi sono rotto una mano) e ho particolarmente bisogno di coccole... potrebbe essere... Comunque devo dargli atto che da quando mi sono fatto male è molto presente. Nei suoi limiti... Cmq non posso dire se il tuo ragazzo sta bene con te oppure no.. possiamo fare delle ipotesi. E' probabile che lui abbia necessità di spazi suoi, che ti trovi diverso da lui e quindi qsto lato accentua il suo individualismo ma comunque non so... bisognerebbe vedere come va il vostro rapporto, quali sono le vostre esigenze ecc. Hehehehe... quando ripenso al nostro percorso mi rallegro subito. E' stato divertente entrare nelle sue grazie! Lo racconto, potrebbe servire. Se non altro è divertente. Pensavo che fosse ub gay in denial (scusate non so proprio come tradurlo, caso mai edito dopo) Sarà perchè ero/sono apertamente filantropo e non vado per il sottile, ma gli stavo apertamente sul ca**o. Mi ignorava se non addirittura evitava come la peste. Terrorizzato dal mio tocco magico... Da lì ho capito che gli piacevo... non me la si può fare! Ho un sesto senso per queste cose infallibile! All'inizio non ero interessato a lui. Un bel corpo, bella faccia, caratteraccio... un'irresistibile tentazione. Non altro. Toppai di brutto. E fu il mio primo calcio nei coglioni... letteralmente... Pensai "No, non è gay, no, per niente"... Però non mi licenziò (e sì, il ragazzo può disporre della mia carriera... umiliante ma vero) Mi minacciò solo. Giù le mani o addio stipendio. Inutile a dirsi, abbassai le armi. E... devo dire che quell'evento mi cambiò su più piani. La presi come una lezione di vita/di stile. Iniziai a stimarlo e a desiderare lo stesso da lui. Diventammo amici. E ne ero estremamente orgoglioso. Poi mi sono innamorato... (oh, god dovreste vedere che sguardo che ha il bastardo) non riuscii e celare bene i miei sentimenti e lui iniziò a guardarmi/trattarmi diversamente. Iniziò ad esserci fondness (esiste una traduzione?) tra noi. Ma io pensavo a quel punto che fosse etero! Per mesi e mesi ho patito credendo solo di aver trovato il miglior amico. Quello raro che ti vuole bene. Finché non ho ri-riconosciuto quello che avevo visto fin dall'inizio. Il desiderio ha uno sguardo particolare! Allora ho capito che lui ERA gay, ma uno di quelli ritrosi e conservatori. Uno di quelli che fanno le loro cose di nascosto zitti zitti... che spesso hanno una seconda vita/identità. Presi il rischio e alla prima occasione ri-sfoderai la mia classica strategia. Tutto subito o niente. Mi sentii il re della foresta! Vinsi il primo premio!! Che bel ricordo... trai migliori che conservo. Una soddisfazione senza uguali (e non mi riferisco a quella sessuale) Ma il paguro dopo tornò nel guscio, con occhi minacciosi... per un po' di tempo... finché non lo riprese il desiderio. E io ero rimasto lì ad aspettare... in agguato. Quindi ri-iniziammo da capo. Leone, premio, guscio, tempo, desiderio. Punto a capo. Finché il tempo si è ristretto ai minimi termini, il leone dormiva con la preda e il guscio rimaneva vuoto! Siamo più meno a questo punto. Ci desideriamo e ci prendiamo. Nella sicurezza di una amicizia e stima reciproche. Ma l'ombra di ciò che lo teneva lontano c'è ancora. Casa sua... il guscio. Spesso è vuoto. Spesso lo occupiamo in due. Ma lì resta... Ho paura che un giorno di questi lui torni nel guscio. E finisca lì. Se non sapessi cosa rappresenta per lui la sua casa - un via di fuga, la suo nascondiglio segreto -, forse non sarei così fissato. Da chi vuole fuggire? Da me? Da se stesso? Da tutti? Ho l'impressione che non lo saprò MAI... Penso che neanche lui lo sappia. Per questo non lo chiedo. Cerco solo di fargli capire che la mia porta per lui è aperta, sempre. Hehe... non sono mai stato così tanto a riflettere su una cosa in vita mia. Se questo non dimostra che mi importa, cosa lo fa? Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474264 Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 18, 2011 Share Posted March 18, 2011 allora può essere che lui ha dei problemi dentro di sè nel senso che forse è molto tormentato, magari è un po' insicuro e non riesce ad affrontare certio discorsi perciò si tiene tutto dentro e per questo è un po' scontante. che dici? Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474294 Share on other sites More sharing options...
cambiapelle Posted March 18, 2011 Share Posted March 18, 2011 come alcuni cari utenti sanno sono quasi fidanzato con un uomo magnifico :) e sto Gia pregustando quei meravigliosi momenti di cui alcuni di voi, giustamente, parla. se non ci fossero quei piccoli speciali momenti alla fine la vita di coppia non avrebbe molto senso. per me comunque le cose piu belle dello stare in coppia sono le lunghe passeggiate mano nella mano , gli sguardi pieni di ardore al ristorante, e la piacevole sensazione di essere importanti per qualcuno... e anche l attesa di tornare Nell ambiente domestico per fare l amore. io stesso quando sono single sono acido e insofferente , quindi capisco bene chi prende in giro queste piccole cose ESSENZIALI. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474403 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 18, 2011 Share Posted March 18, 2011 allora può essere che lui ha dei problemi dentro di sè nel senso che forse è molto tormentato, magari è un po' insicuro e non riesce ad affrontare certio discorsi perciò si tiene tutto dentro e per questo è un po' scontante. che dici? Tormentato forse, ma non della sua sessualità. Di cosa non saprei e non credo proprio che me lo direbbe, ammesso che sia così. Comunque è tutt'altro che timido o insicuro da questo punto di vista... anzi! E' bossy!! Quando ho scritto che fugge, non intendevo dall'omosessualità. Ma dalla gente. E' un asociale. E' emotivamente/affettivamente ritardato. Di brutto! Non si fida del prossimo... questo basterebbe a spiegare perché non vuole convivere. Ma di questo avevamo parlato e lui aveva detto che di me si fida... Mi sembrava sincero. Più ci penso e più credo che la risposta sia semplicemente la più ovvia. Non è sicuro di Noi... Infondo è giovane e non ha la metà delle mie esperienze alle spalle. Io sono pronto. Lui no. In amore non è una sciocchezza essere convinti. Non mi resta che aspettare e vedere come va. E trovarmi qualcun altro che mi aspetti la sera quando torno a casa... (un animale domestico!! non pensate male ) Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474415 Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 19, 2011 Share Posted March 19, 2011 allora prova ad aspettare però non farti del male, cioè aspetta fino a quando tu non inizi a soffrire. E' giusto dare tempo all'altro ma senza mai andare contro il nostro bene. x cambiapelle: ti quoto in pieno, le cose semplici sono anche le più essenziali Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474650 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 21, 2011 Share Posted March 21, 2011 allora prova ad aspettare però non farti del male, cioè aspetta fino a quando tu non inizi a soffrire. E' giusto dare tempo all'altro ma senza mai andare contro il nostro bene. La vita è un compromesso. Bisogna accettare che non si può avere tutto. Se mi sta amando a modo suo, non avrò mai il rimpianto di aver "sentito la sua mancanza". E' un (perverso) piacere anche questo sentimento. Ed è ancor più bello rifarsi del tempo perduto... Una cosa è certa però. La vecchiaia non la voglio passare da solo! (il mio incubo) Piuttosto mi sposo di nuovo con una donna e mi faccio riempire di figli. Lui... me lo tengo come amante... Ho l'impressione di aver scivolato il thread in OT! I beg my pardon!! Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474904 Share on other sites More sharing options...
Nau Posted March 21, 2011 Share Posted March 21, 2011 Perdonami se non t'ho risposto prima, in questi giorni son davvero pers*. Sto meditando che scriverti fin dalla prima lettura credimi, e pur non avendo un granché d'aggiungere mi sento in dovere di spender almeno qualche parola dato che m'hai posta qualche domanda, ma ho l'impressione che il mio sia un caso insolito e dubito che possa esserti d'aiuto, finirei solo con lo sfogarmi nel topic sbagliato. Come avrai senz'altro compreso sono un ragazzo bigender che sta assumendo ormoni femminili nella speranza di poter conquistare un accettabile equilibrio tra le due identità di genere, vorrei tanto risponderti ma sono in difficoltà, data la mia singolare condizione fatico a convincermi di un futuro condiviso con una donna. Ma non voglio nemmeno pensarci ora, non è davvero il momento d'innamorarsi. E quindi, quali cambiamenti immaginare e riferire? Dell'attitudine stravolta da un'eventuale incontro, che è quanto ti potrebbe interessare, o dell'influenza che la mia transizione tal gioia senza dubbio potrebbe corrompere? Tolta questa premessa guarda, tutto può essere, potrei cambiare chissà, a modo mio son un* sentimentale, persa la testa per una ragazza m'è capitato di dispiacermi, di star male anzi, nel vederla allontanarsi lungo un corridoio, nell'udire i suoi passi muoversi al di fuori d'una stanza, o di ingelosirmi un poco nel saperla in compagnia di altri, di patirne l'assenza e soffrirne persino fisicamente, son tutt'altro che di ghiaccio insomma, anche se talvolta penso all'amore come ad un malanno, un infelice ed insopprimimile istinto, ho un cuore anch'io! Dopotutto non amo star sol*, ma ne sento la necessità, ed è una convinzione profonda la mia, il fatto fondamentale dell'esistenza è la solitudine. Non ne faccio un vanto, al contrario, talvolta vorrei somigliare un poco più a chi passa di relazione in relazione con relativa semplicità... Comunque, come il tuo compagno anch'io non mi fido del prossimo, solitamente presto gran attenzione a quel che mi vien detto, ricordo persino i particolari più insignificanti di conversazioni passate, e se nel riprenderle la persona si contraddice ci resto un po' male, la sua parola, quel che ci siam detti, perde peso e potrebbe passarmi la voglia di rivederla. M'è capitato spesso, anche con carissimi amici. Ammetto però che ci son giorni in cui sarei capace di trovare (o di inventarmi) mille scuse pur d'evitare d'incontrare gente. Che io sia affettivamente ritardato, asociale quanto lui? Ho detto 'ti amo' una sola volta, anni fa, vivo a Brescia, ma per lei mi sarei trasferit* nelle Marche senza pensarci due volte, a convivere? Non so, all'epoca ero talmente pres*, vittima di quell'amore malato che capita un po' a tutti quando si è giovani, che avrei fatto qualsiasi cosa pur di starle vicino. Ma la vedo come la grande eccezione della mia vita, e se rientrava in buona parte nell'eventualità citata da Divine, eravamo così simili che quasi la sentivo (la credevo) un'altra me stess*, ho un ricordo di quel sentimento molto negativo, commisi un tremendo errore nel lasciarmi andare e ci rimisi le piume. Mh, e per ora basta così. :) Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-474936 Share on other sites More sharing options...
Jay Posted March 22, 2011 Share Posted March 22, 2011 Come avrai senz'altro compreso sono un ragazzo bigender Comunque, come il tuo compagno anch'io non mi fido del prossimo, commisi un tremendo errore nel lasciarmi andare e ci rimisi le piume. Non me n'ero accorto... però ho pensato fossi una ragazza. Forse per il modo delicato in cui ti racconti. Ho percepito una sensibilità femminile... Da quel che scrivi ti rivedo molto nel mio partner. Appare di ghiaccio (tutti lo pensano) mentre in realtà è molto dolce. Più di me anche, che sono un amore! Vede la solitudine come una necessità/preferenza. (se non è solo non riesce a fare "le sue cose") Accetta appuntamenti e poi tira bidoni a più non posso. (maledetto! solo fuori dall'ambito lavorativo...) Lui però se ne fa un vanto... E' orgoglioso della sua totale indipendenza. "La mia felicità non dipende dagli altri!" ha detto alcune volte... Sicuramente anche questo aspetto è causa del suo rifiuto a convivere! Ma! ...Non l'origine di tutte le cause, secondo me. Tu stesso scrivi che la volta che sei stato innamorato, ti sei lasciato andare. Dopo ti sei pentito, ma a quel tempo non hai potuto farne a meno, giusto? L'impulso troppo forte! Dunque, continuo a pensare che l'unica ragione per la quale una persona, qualunque sia la sua personalità, non si lasci andare del tutto all'amore sia solo quando NON è innamorata o NON è convinta di esserlo... L'origine, per me è quella. Non vorrei dover pensare questo del mio rapporto. Ma di fatto, lo faccio. Lui non è sicuro... Infondo l'ho sempre saputo. Vorrà dire che dovrò impegnarmi di più!!! Del resto, la prima volta che riuscii a farci l'amore mi disse "Ringrazia la tua perseveranza!" Morale della favola... non mi darò per vinto! Ma Nau, non dire che fu un grosso errore lasciarti andare!! Non è lo spirito con il quale va vissuta questa vita. Va bene essere responsabili, cauti eccetera eccetera, ma bisogna vivere tutto! Altrimenti, sai quante occasioni perse nel vano tentativo di non restare feriti? Perché si ci si ferisce comunque... da soli, scegliendo "il guscio". (Lo vedo...) E' bello scoprire gli altri, il mondo. Solo così si scopre anche se stessi. E si arriva alla fine senza rimpianti. Credimi... Anche perché, non tutti i fidanzati sono come me!! (subiscono, aspettano, rincorrono, insistono, si sforzano di capire) Molti non hanno altrettanta forza di volontà, e lasciano andare... Come si dice... Il destino è nelle nostre mani! Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/16588-quel-che-si-vive-in-due/page/2/#findComment-475126 Share on other sites More sharing options...
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