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Condannata perché fece scrivere 100 volte sono deficente a studente omofobo.


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Io darei un premio a questa insegnante, altro che. Sinceramente mi ritrovo molto nei suoi panni. Alla fine degli studi mi ritroverò anch'io ad insegnare in una scuola e se mi dovesse capitare un caso del genere non so come reagirò, non è facile. Sicuramente sarebbe stato meglio se invece di fargli scrivere sono deficiente gli avesse fatto scrivere "sono omofobo" oppure "non è giusto discriminare", così magari imparava anche dove va l'accento sulla è.

l'insegnante a sbagliato nel "deficiente" ma sul tutto il resto ha perfettamente ragione e ce ne fossero insegnanti così! ormai si esagera nel proteggere delinquentelli come fossero pargoli amorevoli.

Quoto ogni parola...

Il professore l'avrebbe potuto segnalare al preside, sospendere, punire, assegnargli più compiti, costringerlo a chiedere scusa, convocare i genitori. Questa è una stupida umiliazione che mi sa molto di rivincita personale.

E sarebbe stata denunciata ugualmente...Di scuse buone poi se ne trovano e di certo la ragione non l'avrebbero data all'insegnante, perché il ragazzo è immaturo per definizione :D

Ormai gli insegnanti a momenti se ne fottono altamente di ciò che fanno gli alunni, e la gente si lamenta...Poi arriva quello che si ribella e reagisce, e la gente si lamenta! :D

Certo, se la reazione è assurda. E' normale che il professore debba essere ammonito perchè - per definizione - sbaglia di più dell'alunno, proprio per la maggiore maturità che dovrebbe avere.

Ma che scherziamo...!

A me sembra che la prof sia stata fin troppo tenera, anni fa gli inseganti ti davano schiaffi per molto meno...io sono contario alle prepotenze gratuite da parte dei prof, ma dovrebbero avere libertà di punire chi fa qualcosa di platealmente grave.

Punizione violenta era prenderlo a bacchettate.

Fargli scrivere "sono un deficiente" è stata una punizione piu' che soft, e soprattutto ciò era la pura verità.

 

Il problema è che molti genitori di oggi stanno allevando piccoli maiali, una famiglia normale di soli pochi anni fa, alla notizia che il proprio stronzetto di figlio avesse umiliato un compagno, non si sarebbe sognata di denunciare il professore, ma avrebbe corcato di botte o quantomeno punito severamente.

se io fossi stato il docente avrei fatto sospendere il ragazzo. La prof. è stata coraggiosa a punire il bullo. Mi ricorda cosa mi successe quando frequentavo la scuola media pubblica: là iniziarono ad emarginarmi, chiamandomi con tutti i sinonimi offensivi della parola gay, ma i docenti non fecero niente, perché quelli che mi insultavano avevano i genitori commercianti e avevano paura di perdere i regali che ricevevano per far promuovere i figli con i voti più alti senza studiare. Infatti nella mia classe ci furono ben quattordici ottimo, ma io ebbi distinto, con il giudizio finale, scritto da quella di lettere, con ben due gravi errori di grammatica. Alle superiori al primo anno ho frequentato un istituto tecnico, e lì i miei compagni mi volevano bene e ancora ci salutiamo quando ci incontriamo, ma poi ho cambiato scuola e sono stato iscritto a un liceo, dove la situazione è peggiorata al punto che quando io piangevo per gli insulti i docenti hanno chiamato i miei familiari e mi hanno mandato dallo psicologo, poi dallo psichiatra. Nessuno ha parlato ai miei compagni di classe, discutendo di tolleranza, domandando cosa dava loro tanto fastidio dei gay. A me andò bene perchépresi la licenza con il voto più basso, ma altri miei compagni che - adesso lo capisco - sono gay come me, furono bocciati o dovettero cambiare scuola, o addirittura prendere la maturità in una scuola di recupero anni scolastici. La prima cosa che faceva paura di me è che potessi bcontagiare i miei compagni, come se l'omosessualità fosse una malattia. In una città di 80.000 abitanti non sono mica l'unico gay, no? 

Allora: spero di aver letto male... condannata ad un anno di carcere per una stupidaggine del genere????  :sbav:

Ok, sono d'accordo con alcuni di voi sul fatto che la prof. avrebbe dovuto trovare una punizione meno offensiva e magari anche più utile, ma in carcere????

Quindi offendere è un reato????  :awk:

Cioè, in giro ci sono assassini, stupratori, ,killer spietati e loro che fanno? Mettono in carcere una povera donna che ha solo commesso un piccolo e insignificante errore?

E' vergognoso.

Ma dopotutto siamo in Italia  :asd:

Il fatto è questo: l'insegnante ha sbagliato. Non perché la punizione potesse in qualche modo "traumatizzare" il piccolo bullo (sicuramente rimarranno più segni sulla sua vittima), ma perché scrivere cento volte "sono un deficiente" è completamente inutile; se fosse stato "sono un deficiente perché prendo in giro i miei compagni", avrebbe avuto più senso.

Ma poteva finire qui.

 

E invece, il padre del ragazzino si è permesso di offenderla pubblicamente e denunciarla; ed ora, dopo aver fallito miseramente nell'insegnare a suo figlio il rispetto per gli altri (ammesso che ci abbia mai provato), gli ha anche fatto capire che se qualcuno ha qualcosa da ridire per quel che fai, puoi non solo uscirne impunito, ma pretendere una punizione per chi ha osato contraddirti.

 

Da chi è stato danneggiato di più, il ragazzo: dall'insegnante o dal padre?

Il bulletto secondo me ha capito di aver sbagliato, ma ha pure capito che diventare adulti non significa diventare necessariamente anche maturi e sensati. In questo caso entrambe le figure che dovrebbero rappresentare l'autorità per eccellenza (genitori e insegnanti) si sono mostrati di parte, deboli, aggressivi e decisamente inopportuni.

esprimo tutta la mia solidarietà alla professoressa condannata ingiustamente.

"sono un deficiente" è una frase abbastanza forte da essere efficace nel far capire anche agli altri ragazzi della classe chi sta sbagliando, non solo sbagliando, ma anche facendo la figura, appunto, del deficiente o dell'ignorante. Forse alla prof stava molto a cuore la faccenda, ma credo che un segnale così forte fosse opportuno, soprattutto in determinati paesi dell'Italia.

Spero, però, che la prof abbia fatto seguire a questo rimprovero una breve lezione sul tema dell'omosessualità. Così forse il suo insegnamento sarebbe stato efficace ancora di più e più professionale. Bisogna vedere se, dato il tipo di ragazzo, ne valesse davvero la pena.

Adesso non stiamo a dire che l'insegnante ha esagerato, che ha fatto male o cose simile.Ora vorrei sapere quali sono stati i DANNI ricevuti dal ragazzo dopo una punizione di questo tipo.La risposta è NESSUNO.Si tratta solo di bieca omofobia anche da parte dei giudici, che hanno punito una persona che non solo era innocente, ma avrebbe meritato un premio.

la punizione scelta dall'insegnante è sbagliata, la situazione andava gestita in modo piu' maturo.

la condanna all'insegnante pero' è da delirio

(comunque la prima cosa che ho pensato quando ho letto il titolo del thread è stata: l'hanno condannata perché gli ha fatto scrivere deficente senza la i?)

Fabio Castorino

(comunque la prima cosa che ho pensato quando ho letto il titolo del thread è stata: l'hanno condannata perché gli ha fatto scrivere deficente senza la i?)

 

L'insegnante gli aveva dato come punizione scrivere 100 volte "Sono un deficiente" con la i, ma il bulletto l'ha scritto 100 volte senza la i, così oltre che bullo cresce pure ignorante...

  • 2 weeks later...
Guest burro.e.miele

Sceneggiate della famiglia del bulletto e psicologi a parte, rimane comunque sbagliata la punizione. Io ora non so l'età precisa del bambino etichettato come "bulletto", ma è ridicolo punire atti inconsci, per quanto crudeli, come quelli compiuti nei confronti del bambino-vittima. Mi riesce difficile pensare si tratti di omofobia, perché questo sentimento nasce dall'odio e dall'intolleranza, non è qualcosa di irrazionale e infantile. Il "bulletto" (lo si chiami così per convenzione) voleva solo offendere il bambino, cosa che capita durante l'infanzia, doveva essere punito per la mancanza di educazione e per il comportamento cattivo, con un bel castigo magari, non per qualcosa che non conosce realmente, come il sentimento omofobo, che magari tenta di emulare inconsciamente da alcuni discorsi o prese di posizione sentite in giro. Insomma, si tratta pur sempre di bambini... In ogni caso, in ambienti come la scuola, per rimediare ad un torto, ad un'umiliazione subita non è il caso di umiliare dall'altra parte chi ha commesso il torto, con punizioni inutili e prive di fantasia... Se il bulletto fosse stato messo in castigo, magari per un certo periodo, a guardare i compagni che giocano, mentre lui rimane fermo, sotto il cagnesco sguardo dell'insegnante, penso che il messaggio e l'inento correttivo sarebbero stati colti meglio, senza destare tutto questo polverone... è tutta una questione di metodi.

Condannata ad un anno per aver punito un alunno omofobo, facendogli scrivere cento volte sul quaderno: «sono un deficiente». La punizione è costata una condanna ad un anno di carcere a Giuseppa Valido, 59 anni, ormai insegnante in pensione a Palermo.

 

 

Quel Professore è stato fin troppo clemente. Era lo studente da condannare. Vergogna! :cry::asd:

 

Complimenti a quella insegnante "di un tempo" che forse però gli ha fatto scrivere la parola "deficiente" in un contesto in cui non c'entrava nulla.

Bè Faith, non è che 'sono un bambino omofobo' sia una frase ad effetto!!

Insomma se un bambino non riesce a capire che quello che ha messo in atto è un atteggiamento sbagliato....sicuramente non riuscirebbe a capire che il fatto che essere un bambino omofobo è una cosa negativa....

Bè Faith, non è che 'sono un bambino omofobo' sia una frase ad effetto!!

Insomma se un bambino non riesce a capire che quello che ha messo in atto è un atteggiamento sbagliato....sicuramente non riuscirebbe a capire che il fatto che essere un bambino omofobo è una cosa negativa....

 

non sono d'accordo, se un bambino viene colpevolizzato per il fatto di essere omofobo si rende conto (o meglio si dovrebbe rendere conto) che l'omofobia non è un atteggiamento corretto, e credo sarebbe opportuno insegnare questo sin da piccoli

Ma per favore...non mi sembra una punizione degradante nè tantomeno ingiusta.Se non gli si può nemmeno far scrivere che è stupido allora che bisogna fare, dirgli che è bravo? Ma dai...

Capisco un po' di buonismo, ma così è troppo.C'è una differenza molto sottile tra il tutelare qualcuno e il viziarlo.

Mother Fucker

Secondo me la sentenza è giusta.

A prescindere dal tipo di comportamento dell'alunno e del fatto in se,lei come insegnante non deve rispondere allo stesso modo,ha tutta una serie di strumenti da poter utilizzare(incontrare i genitori,nota sul registro,sospensione,dibatitto sull'omosessualità ecc) non può abbassarsi alla pratica dell'occhio per occhio dente per dente anche questo non è educativo e corretto.

Un anno è decisamente troppo. soprattutto se confrontato ad altri casi.

 

Però la maestra secondo me ha sbagliato frase da fargli scrivere (e non è nemmeno stata furba, sapendo che ci sono stupidi genitori che difendono i propri figli qualsiasi cazzata facciano). Avrebbe potuto fargli scrivere "non devo prendere in giro i compagni" (che è anche più lungo) o cose del genere.

 

(Nota: in primo grado era stata assolta, se Berlusconi scrivesse in questo forum, direbbe che con la sua riforma il PM non avrebbe potuto ricorrere in appello... :boh:)

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