Jump to content

[Andrògino] I° CO effettuato


Nau

Recommended Posts

Ho chiesto a Lux di cambiare il mio nick in Nau, (abbreviazione di Nausicaa), colgo l'occasione per farlo presente fin da subito.

 

Ora, una mezz'ora fa ho confessato a mio padre quel che non riuscivo più a nascondergli, la mia disforia di genere; s'aspettava un duro colpo dato che da già due-tre settimane lo tenevo in allarme. Gli ho chiesto se gli andava di accompagnarmi, dovevo acquistare un paio di jeans, un'opportunità per fare un giro insieme qua e là, il tempo di trovar il coraggio di parlare. Ce l'ho fatta, son molto turbat* ora, forse a partire da oggi la Terra riprenderà a girare per il verso giusto per me, ma il senso di liberazione che dovrei provare è disturbato da un forte disagio, ho dovuto dire una cosa che avrei voluto tenere per me, per sempre. Inoltre non credo sia una buona notizia per un genitore, anzi non lo è e basta, ma forse tardo a riferire la cosa più importante, ha reagito bene, non m'ha ripudiato, cosa che non mi sarei mai aspettat* per carità da una persona meravigliosa e buona come lui, non ha detto molto... qualche domanda, come faccio a saperlo, chi me l'ha certificato. Che sarà adesso non so, però per quanto male faccia è stato di certo un passo in avanti.

 

Ciao a tutti.

Link to comment
Share on other sites

E' una cosa buona, mi pare che tuo padre sia un gran fico :hail:

 

Io capisco che effettivamente ci può essere del disagio a sentirsi costretti a parlare di affari propri ma... come dire... tu sei sicur* che questo disagio corrisponda solo a questa cosa?

Credo che comunque faccia bene riuscire a vivere con gli altri con un po' più di sincerità, è una cosa positiva :hail:

 

p.s. Nau è molto carino... mi ricorda un gatto :hail:

Link to comment
Share on other sites

....evvaii!  :hail:

 

Grande Nausicaa!!!  ...stai facendo degli ottimi passi in avanti!  :hail:

 

Ma chi è Nausicaa?  :hail:

http://it.wikipedia.org/wiki/Nausicaa

Nausicaa è un'ancella che giocava a palla con le altre ancelle.... quando ad un tratto esce da un cespulio Ulisse tutto nudo che chiede aiuto (qualche straccio per coprirsi le vergogne)...  e tutte la ancelle fuggono impaurite mentre Nausicaa, l'unica rimasta, accoglie con eleganza e cortesia lo sconsciuto (Ulisse) e lo aiuta a coprirsi.  :hail:

Nausicaa perciò è un'ancella gentile!  :hail:

Link to comment
Share on other sites

Grazie Fratty,

grazie Sissy.

:hail:

 

Speriamo bene.

Sarò un'ancella sì...  :hail:

 

Mio padre è un fenomeno Fratty,

senza dubbio.

 

Ciao!  :hail:

 

P.S.

Ero così nervos* prima che ho sbagliato la posizione dell'accento, qualche moderatore lo può rimettere al suo posto sulla ò per cortesia?

 

:hail:

Link to comment
Share on other sites

Anche se credo che ora stai un po' in confusione per via della rivelazione, presto le cose volgeranno verso un equilibrio!

 

ma una curiosità... perché scrivi con l'asterisco a posto della lettera finale?

probabilmente non vuoi rivelare il tuo sesso o magari sei in una fase di confusione? (butto là qualche idea)..

Link to comment
Share on other sites

Dai che è andata bene. :hail:

 

Mi ha colpito molto questo passaggio:

 

ma il senso di liberazione che dovrei provare è disturbato da un forte disagio, ho dovuto dire una cosa che avrei voluto tenere per me, per sempre

 

PS: Nausicaa non era un'ancella, ma una principessa vera e propria, figlia di  Alcinoo [maledetto Liceo Classico :hail:]

Link to comment
Share on other sites

Voglio subito chiedere scusa ai moderatori se andrò fuori tema, perché già so che lo farò, ma aprire un altro topic non mi pare sia il caso, e dato che questo porta già il mio (vecchio) nick tanto vale ch'io continui e riporti qui una buona parte di quel cocktail inespresso che mi porto dentro, aggiungo inoltre che scriverò al femminile onde evitare una valanga di fastidiosi asterischi, e che per cercare di alleviare l'intervento gli darò un titolo un poco stupidino.

 

Le notti di Nausicaa

 

Capitolo I°

'L'inquilina del terzo piano'

 

Dunque, sono inquieta dalla scorsa notte, infatti ho preso sonno solo dopo le tre, una matita spuntata tra le dita, un quaderno vergine sotto le coperte; prima di mettermi a letto con l'intenzione di annotare idee per un racconto che mi erano sembrate valide, ho cercato pagine di un diario cestinate un mese fa (perché giudicate inutili) che desideravo riportarvi; poco sorpresa dalla mia sconsideratezza mi son mossa avanti e indietro senza sosta per la stanza rivoltando e lanciando in aria carte che mi son sembrate fuori posto, per il puro piacere di ritrovarle la mattina e riordinarle con calma, ma è già sera e sparse sopra e sotto un centinaio di libri restano. Tra queste una lettera lunghissima che lo scorso aprile scrissi alla mia psicologa, chiaramente al maschile, vi riporto solo qualche stralcio per questa ragione.

 

"Sfortunamente non riesco a presentarmi a gran parte degli appuntamenti, e ne sono molto dispiaciuto, ancora non ho ben chiaro se e quando la questione verrà risolta, ma non intendo lasciar perdere. Ed è un evento ch'io le scriva, sono assolutamente determinato a portare avanti questa cosa, almeno fino a quando sarà possibile immaginare una parvenza di luce tra le pagine di questo piccolo dramma personale. Aggiungo inoltre che senza dubbio quel che a voce non riuscirei mai a dire, su carta potrebbe finalmente prendere un poco di colore, ché d'altra parte è molto più semplice liberarsi privatamente nella mia stanza a quest'ora di notte, quasi di prima mattina, che nel suo ufficio, intimorito non tanto dalla sua presenza, ma dalla paura di rivelare verità che sono così in profondità... che il riuscire a riportarne qualche frammento in vita e persino a condividerle potrebbe sorprendere me che queste pagine le nascondo da almeno vent'anni, non meno di chi si sentisse raccontare questo capitolo di un vecchio diario per la prima volta.

 

E per paura che il tempo mi sfugga definitivamente, e ogni tentativo di rendere accettabile la mia esistenza sia reso vano, mi sento costretto, nonostante un notevole imbarazzo, a muovermi nel modo più diretto che riuscirò ad inventarmi. Il punto con lei è già stato affrontanto, ma nonostante diverse parole importanti a riguardo siano state spese, mi rendo conto, ed è molto più che un'impressione, d'averle mutilate e consapevolmente messe in secondo piano. Ho ancora timore di essere chiaro, con me stesso in primis, a maggior ragione di fronte ad altre persone. E come quando chi si rende conto d'aver rivelato troppo senza volerlo, cerca di bilanciare l'errore fatto aggiungendo parole ad esso legate nella speranza di mutarne l'effetto, ecco che anch'io mi sono ritrovato a muovere fili ora da una parte ora d'altra; senza menzogne per carità, solo i sentimenti ingabbiati per anni in modalità ristretta m'hanno reso particolarmente vulnerabile; limitare l'influenza dei moti dell'animo nella vita (che sono l'essenza della vita stessa) equivale a tirarsi una zappa sui piedi, cercare di liberarsene ci rende meno liberi; insomma, inventarsi tiranno dei (propri) sentimenti non ha alcun senso, ci si fa solo del male. Ma arrivo al punto, non riuscendo a gestire genuinamente le emozioni, ecco che queste spesso alimentano un imbarazzo che solo in parte riesco a mascherare, e che sempre determina in buona misura quel che dico, e per quanto io mi sforzi, la verità più pura, la mia soltanto, si muove spesso per dei sentieri che solo talvolta riesco a percepire, ahimè mai con chiarezza, ed è un disagio che almeno in parte di certo lei è riuscita a cogliere. Ma il punto qual è?

 

Il punto è la ricerca della femminilità, il sentirsi donna. Ed è incredibile che nel rileggere quanto appena scritto mi senta uno scrittore di pessimi romanzi sensazionali, o mi immedesimi invece in un ragazzo che si è da poco scoperto omosessuale mentre completa la pagina serale del suo diario travolto da mille emozioni. Purché non si tratti di me, va tutto bene. Di questo si tratta, io non mi accetto per ciò che sono, e quindi immagino di essere cento altre persone, o fantastico di me stesso come protagonista di un libro o di un film - (nelle parti più tristi e disperate, De Niro in Toro Scatenato, l'elephant man di David Lynch, ancora De Niro in Taxi Driver, o l'Alfred Hitchcock che Truffaut nella sua celebre monografia descrisse in modo commovente, un individuo che non credeva d'avere il diritto d'amare ed essere amato, che invitava il grande pubblico ad immedesimarsi in protagonisti belli, pieni di vità, a cavallo di mille avventure, mentre egli si riconosceva invece nell'antagonista, il brutto, il debole, il cattivo, l'ostracizatto; Truffaut ne scrive così nelle ultima pagine del suo libro sul cinema di Hitchcock, e sono sicuramente quelle che mi struggono di più) - ogni vita ha un fuoco assolutamente indipendente dall'intelligenza e dalle esperienze acquisite, e non si può soffocare, esso troverà sempre un via di fuga."

 

Ancora prima di rileggere questa lettera interminabile, che qui ho tagliata brutalmente, rincasata verso l'una, trascorsa una piacevole serata in compagnia di amici e un paio di dolcissimi cagnolini, mi son messa al computer assai sconfortata con l'intenzione di spiegarvi perché al ritmo isocròno delle oscillazioni d'un pendolo accumulo passioni tese all'amore per il prossimo e le disperdo senza motivo braccata da morbose pulsioni di morte. Voglia di scrivere non mancava, ma ahimè nemmeno confusione, cefalea e stanchezza, e così mi sono addormentata in bianco, come le pagine del mio quaderno. L'inquietudine resta, e il bisogno di scrivere, ma dato che non so davvero da dove cominciare mi permetto di citare la domanda di Fratty, con la quale di me ho parlato più volte direttamente.

 

Tu sei sicur* che questo disagio corrisponda solo a questa cosa?

 

L'indeterminatezza della domanda, dovuta al garbo ed alla squisitezza della persona, mi rende un poco più semplice esprimere quel che sento nel muovermi in caduta libera, nel sentire mie pena e sorte d'una foglia in autunno. Non son degna d'esser vista, penso a come farla finita senza perdere il controllo di me stessa, ché potrei solo vanificare l'intenzione, non immagino salvezza, speranza nessuna la fine è giunta e pur disperata gioisco nell'intuire che non dovrò più soffire, mai più! Sono stufa, sono sfinita, mi tormento tra le lenzuola ed in sogno si scatena la fantasia, eccomi tragica protagonista di frammenti d'un racconto nero, disperata al chiuso d'una cella, una chiave, la fuga, a seguire il nulla, poi una luce fioca, il tremolio d'una lanterna mossa nella notte illumina un selciato, ma quale mano la leva?, ho paura, non vedo, non v'è più luce, un'altra cella, una nuova chiave da inventare, e così all'infinito; la morte, infine il risveglio e la fine dell'incubo, ma anche d'ogni illusione di salvezza e di rinascita. Sto meglio, mi rilasso, consapevole che il peggio è passato, che nulla cambierà.

 

Ma non sto dicendo nulla di concreto, se non come mi sento sul punto di crollare. Scrivo e ripenso alla confessione fatta a mio padre due giorni fa, ancora fatico a credere d'essermi liberata di un tale peso, sarà forse che nei suoi sguardi non colgo nessun mutamento? La montagna da smuovere sarà mia madre, che è tanto buona ma così all'antica... non riuscirebbe a ragionare con me di sessualità, non capirebbe. Ma sto cercando di nascondervi la mia reticenza, fumo negli occhi facile facile, non riuscirò a rientrare pienamente in tema, e francamente non ne ho gran voglia, anche perché dubito d'aver molto da aggiungere ora, e difficilmente ci saranno altri coming out nei prossimi mesi.

 

Taglio qui che son cotta, e posto prima di cancellare tutto com'è mio solito.

Appena me la sento riprendo col secondo capitolo, ma prima ci ragiono un po'.

 

P.S.

 

Fratty, son sempre più convinta di soffrire d'un disturbo bipolare.

Confermo quanto scritto da Sissy, mi piacciono solo le donne.

Domani rileggo tutto, son troppo stanca per farlo ora, perdonatemi eventuali follie.

Link to comment
Share on other sites

Sono un mtf bigender.

 

 

Innanzitutto complimenti per i tuoi outing.

 

Però questa frase mi lascia alquanto perplesso, in quanto chi è bigender sente di appartenere ad entrambi i sessi allo stesso modo, seppur avendo un sesso biologico specifico ( quindi o maschile o femminile ), per cui non capisco come fai a definirti transessuale MTF e bigender allo stesso tempo, perché le due cose si annullano a vicenda. Puoi spiegarmi il tuo punto di vista? :)

Link to comment
Share on other sites

Intendevo sottolineare a Wax il mio essere biologicamente uomo in transizione.

Sono stat* impreciso sì, hai ragione.

 

Grazie per la cortesia Lestat.

 

Ciao.  :)

Link to comment
Share on other sites

Ma secondo me il termine MtF già rende chiaro il sesso biologico di appartenenza e il sesso "desiderato". Bigender ha un significato totalmente differente e ci tengo molto che non vengano confusi, anche perché sto lottando, anche su un mio gruppo facebook, per far conoscere questa realtà molto sconosciuta nella comunità LGBT.

 

Scusami per l'Ot :)

Link to comment
Share on other sites

Scusami tanto Nau per la mia ignoranza, e grazie della precisazione!

MA quindi, se ora ho capito bene, la tua situazione ideale sarebbe essere una donna lesbica.

bene, una volta capito questo, posso dirti che ciò ch stai facendo è molto buono (scrivere i tuoi pensieri)..

Però evita di pensare troppo a ciò che ti circonda, sennò rischi di vanificare i sentimenti!

Link to comment
Share on other sites

E' colpa mia, Wax... mi son spiegat* male.

Non so proporti una situazione ideale.

Quando son felice è perché, in quel dato momento,

mi sento più donna, ed è per questo che mi sto

femminilizzando, quando son più triste invece

è perché riconosco il mio lato più mascolino, talvolta

davanti allo specchio, e ci sto un gran male.

Non riesco ad aggiungere altro, oggi sono un poco

stravolt* scusa.  :)

Link to comment
Share on other sites

Ecco, l'ultima notizia appena giuntami è che mio padre insiste perché io mi rivolga ad un secondo psichiatra, a sue spese.

Crede a quel che dico ma vuole saperne di più.

 

Questo il primo effetto concreto del mio co.

Link to comment
Share on other sites

beh...  secondo me forse è che un po' i tuoi dubbi si riflettono su tuo padre.... 

sono sempre dal parare che il miglior metodo per far capire che sei una femmina, sia quello di adattare il più possibile il tuo aspetto a quello di una femmina...  non dico che una debba far miracoli, ma darsi un look (capelli-vestiti-trucco) per aggiungere una percezione estetico-fisica di femminilità a quella psichico-comportamentale.

 

...in ogni caso, se devi andare da un 2° psichiatra allora vedi con furbizia di scegliere te un secondo psichiatra che sia una uno "aperto verso il transessualismo" ...no perchè (non voglio spaventarti) ma non è detto che tutti gli psichiatri lo siano... ad esempio sentento per TV, il famoso psichiatra Raffaele Morelli lui è scettico verso noi.

 

...ecco Morelli che parla di tranessualismo in TV:  :asd:

http://www.youtube.com/watch?v=l6knzvEiS7U&feature=player_embedded

....vabbèh  ...ognuno la pensa come vuole!  :gha:

 

....insomma se riesci vai quì:

Milano

Ospedale Niguarda Ca' Granda - P.za dell'ospedale maggiore, Milano

Centro Sterilità - Dott. Maurizio Bini. Telefono 02 6444 2034

Assistenza integrata medica e psichiatrica alla transizione. Il protocollo applicato, non ONIG, prevede analisi mediche e valutazioni psichiatriche.

 

o al DISEM di Genova

http://www.disem.unige.it/

 

oppure a Padova dal Dott. Marco Inghilleri

Telefono: 3498632076 - 0499875002 | Fax: 0499875002

 

...almeno da questi hai la certezza che c'è un'apertura verso il transessualismo.  ...in bocca la lupo;)

Link to comment
Share on other sites

Mio padre non può in alcun modo, e nemmeno vuole, impedirmi di proseguire per la mia strada.

Solo vuol rivolgersi ad uno psichiatra di fiducia, ma non ho la minima idea di quali saranno i criteri della scelta.

 

Per il resto manca poco Sissy, se son fortunat* manca davvero davvero poco.

 

Ciao Sissy.  :gha:

Link to comment
Share on other sites

...no perché (non voglio spaventarti) ma non è detto che tutti gli psichiatri lo siano... ad esempio sentento per TV, il famoso psichiatra Raffaele Morelli lui è scettico verso noi.

 

...ecco Morelli che parla di tranessualismo in TV:   :asd:

http://www.youtube.com/watch?v=l6knzvEiS7U&feature=player_embedded

....vabbèh  ...ognuno la pensa come vuole!  :gha:

 

Argh! Non me lo nominare quello che mi fa salire la bile!

Dio santo quanto lo reputo stupido...  :)

 

Piuttosto, dei centri che hai nominato sconsiglio il Niguarda. Ci lavora (lavorava) la famigerata Dottoressa Hartmann. Meglio evitare...

Link to comment
Share on other sites

'Un CO mancato'

 

Questa sera ho trovato il coraggio di lasciare il posto di lavoro.

La paga non era malaccio, percepivo circa 1.300 €.

Ma non mi restava altra scelta, e son molto content*.

Ne ho messi da parte circa 4000 in questi mesi,

e vedrò di trovare il modo di spenderli bene.

 

La mia datrice di lavoro m'ha preso in simpatia, molto più di

quanto immaginassi, dopo averle spiegato perché mi son

sentit* costrett* a lasciare, ma dei miei problemi

psicologici vagamente le avevo già accennato,

senza alcun riferimento alla mia disforia di genere... ovvio,

ecco che parte in quarta e mi sintetizza la sua intera vita,

il rifiuto dei genitori, i privilegi della sorella, del marito che la

picchiava, di un figlio affidato ai nonni per allontanarlo da un padre tarato,

dei successivi compagni che più volte la cornificarono, ecc.

Sembrava persino sul punto di scoppiare in lacrime.

Un dramma dopo l'altro insomma, non potete immaginare

la mia sorpresa nel sentirmi confidare segreti tanto riservati,

ci conosciamo da più d'un anno ma non era mai giunta

a tali livelli di confidenza, ma continuo...

infine, ed è la terza persona sul posto di lavoro che lo fa,

in riferimento ai miei problemi, a quella parvenza di verità

che le ho concesso, ecco che inizia a discutere

di omosessualità, di due colleghi di lavoro gay

e della necessità di non far trapelare la cosa,

di suoi conoscenti che in passato han cambiato sesso,

della difficoltà di confessare a sé stessi, ancor prima che

al prossimo, verità sconvolgenti, talvolta in età avanzata.

 

Forse a modo suo ha voluto lasciarmi capire che ha

intuito quali sono i miei problemi, ed io, un poco

commoss* son stat* sul punto di dirle sì, sono in transizione!

Ma ho resistito.

Evidentemente quel che non credevo percepibile,

agli occhi dei più attenti è piuttosto evidente.

La cosa mi dà non poco pensare, ma d'altra parte è

confortante sentirsi compresi da chi poco o nulla ha

a che fare con la tua vita.

 

Fine pistolotto.  :sisi:

Ciao!

Link to comment
Share on other sites

....ma sei sicura di ciò che hai fatto???

...alla fine hai trovato il coraggio di fare la cosa più "comoda" ma forse non la cosa più giusta...

cioè, il lavoro ti permetteva di guadagnare, di poter progettare la tua vita... 

il CO con la tua datrice di lavoro, ti avrebbe potuto dare maggior tranquillità e sicurezza....

 

....secondo me dovresti ritornare sulla tua scelta (anche perchè puoi farlo senza problemi) e spiegare la tua situazione...  potresti digli che l'hai fatto per via dell'incertezza...

 

scusa se mi permetto di darti dei consigli così decisi...  però vorrei farti riflettere su cos'è che secondo te guadagni nel licenziarti e a non fare il CO?

 

:ok:

 

...sinceramente mi dispiace!  :)

Link to comment
Share on other sites

Ciao Sissy.  :)

 

Non ha senso far CO con una persona che probabilmente non rivedrò.

Quel lavoro non lo potevo più fare, ho bisogno di denaro certo,

ma l'ho lasciato con relativa tranquillità perché

è molto probabile (tocco ferro) che in un paio di mesi ne ottenga

uno molto migliore, e francamente non ce la facevo più...

Avrò tempo di fare e meditare!

 

Continuo a scriver di me, il coming out più importante, (il primo, l'ultimo), quello che maggior mente mi preoccupa, e che temo non avrò mai il coraggio di fare, è con:

 

- Rob, il mio migliore amico, lo conosco dai tempi dell'asilo, nato in Australia, sposato (curiosità, la moglie partecipò alle olimpiadi di Barcellona!) con due bambini, un altro in arrivo, gli feci da testimone (con mio grande stupore) al matrimonio nel 2004, di famiglia benestante, bello, intelligente, laureato, quando ci ritrovammo ai tempi delle medie rappresentava tutto quel che avrei voluto essere, praticava sport con discreto successo, le ragazze, le più belle, gli ronzavano sempre intorno, tutto gli riusciva bene, la modestia non gli faceva difetto, ed era impossibile non affezionarcisi; da allora pian piano, ci son voluti degli anni, ci siamo lentamente scoperti amici fraterni, e se ci vediamo molto poco ora, il lavoro e la famiglia, ci vogliam bene anche se nessuno dei due riuscirebbe a dirlo all'altro, perché non ce ne bisogno... la mia trasformazione potrebbe rivelarsi un attacco ai buoni valori, ai sani principi che la madre, bravissima persona sia ben inteso, ho l'impressione gli abbia inculcato, e non credo mi capirebbe, è molto difficile, ad oggi preferirei allontarmi da lui (e dalla moglie e i figli che adoro), trasferirmi lontano, piuttosto che spiegargli quanto m'è accaduto, ché se dovesse, a torto sì, ripudiarmi, mi sentirei tanto più sol* e abbandonat*.

Link to comment
Share on other sites

....vabbene se tra due mesi hai un lavoro migliore è ok...  però magari potevi aspettare la certezza...

 

sul CO a farsi a Rob...  se è una persona molto importante per te dovrai dirglielo...  e forse sarebbe meglio farlo con gradi man mano che le trasformazioni della transizone divengono sempre più evidenti.

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...

Son un poco stanc* e non me la sento di approfondire, mi par giusto però far presente che ieri pomeriggio ho effettuato il mio secondo CO con una conoscente di vecchia data. Non è rimasta stupita da quel che le confidato, d'altra parte ha 40 anni, solo un poco perplessa quando le ho precisato che pur essendo in transizione mi sento bigender, e che sono attratt* esclusivamente dalle donne. La rivedrò domani, potremmo diventare buoni amici. I mesi volano e son sempre più stanc*, di pari passo meno mi pesa confidare nel prossimo, prima o poi imploderò e lo dirò a tutti.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...