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Dare del "frocio" è reato


Fenix73

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Dare del "frocio" è reato

 

[Cagliari - 02.03.2011] - Dare del “frocio” a qualcuno è reato. Lo ha confermato al Corte di Cassazione occupandosi del caso di un operaio cagliaritano che tre anni fa, durante un litigio in famiglia, aveva insultato il cognato dicendogli, appunto, «brutto frocio».

 

Il Giudice di pace di Cagliari lo aveva condannato per ingiurie al pagamento di una multa di 350 euro ma lui aveva fatto ricorso in Cassazione, così nei giorni scorsi è arrivata la pronuncia della quinta sezione penale della Suprema Corte, che ha confermato la sentenza, affermando il principio che l'espressione «frocio», a chiunque indirizzata, fa scattare immediatamente il reato di ingiuria.

 

La vicenda risale al 2008, quando un quarantenne cagliaritano aggredì verbalmente il cognato nel corso di un acceso diverbio. In quell'occasione l'imputato aveva usato l'espressione «brutto frocio», in quanto pare che in famiglia girasse la diceria che l'uomo, pur sposato e con figli, fosse di fatto omosessuale. Da qui era scaturita la causa davanti al Giudice di pace che, l'anno dopo, aveva riconosciuto l'imputato colpevole del reato di ingiuria e lo aveva condannato a una multa di 350 euro.

 

Ora sulla vicenda è arrivato anche il pronunciamento definitivo della Cassazione, a cui l'imputato si era rivolto con un ricorso. Gli avvocati della parte offesa hanno sostenuto, davanti ai supremi giudici, che l'epiteto «frocio», pronunciato in presenza della moglie, fosse gravemente lesivo dell'immagine dell'uomo ed altresì ingiurioso nei confronti della famiglia.

 

I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Giangiulio Ambrosini, hanno definitivamente dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato, confermando così la sentenza di primo grado

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Forse sarò polemico, ma non so se sia proprio un bene. Insomma dare del frocio è un'ingiuria perchè? Perchè è sintomo di omofobia (allora va bene, anzi benissimo) in quanto viene usato come insulto mentre insulto non è? O perchè dare a qualcuno del frocio è un'offesa incommensurabile?

Scusate... stasera sono nervosetto e un po'.... diciamo della serie nell'uovo non ci trovo un pelo, ma una pelliccia intera!

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ma secondo me tutto dipende dal tono di come è detto, nel senso che se qualcuno mi dà del frocio potrei pure non offendermi se non vedo disprezzo od odio nel dirlo....viceversa se mi dice omosessuale con disprezzo ecco che invece mi incazzo... ovviamente qualsiasi parola detta con disprezzo mi fà incavolare..detto ciò credo che il reato dovrebbe essere nell'atto o nelle accuse omofobiche non nel termine

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Beh, è ingiuria nei confronti degli omosessuali. No?

Così come dare del "brutto negro" o "brutto terrone" o "brutto ebreo" a qualcuno è offensivo, rispettivamente, per persone di colore, persone provenienti dal sud italia o ebrei. O forse se non c'è nessuno della categoria citata ad ascoltare si ipotizza che non ci sia nessuno che possa offendersi?

Non sono sicuro di comprendere il messaggio che vogliono far passare i giudici: dare del "brutto frocio" a qualcuno è profondamente sbagliato... per quale motivo?

Forse che l'offesa verso la persona ingiuriata sia nell'aggettivo "brutto" piuttosto che nel sostantivo che segue?

Qualcuno che se ne intende di legge dovrebbe darci un'illuminazione.

 

Hinzelmaaaan!!  : D

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Dubito che se chiamo mio fratello "brutto sfascia vagine" io possa essere accusato di inguria.

A volte l'omosessuale viene letteralmente trattato come un animale in via d'estinzione.

E' ridicolo.

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Basta "frocio" al reato di ingiuria:

 

"Il giudice edulcora e svaluta la portata lesiva della frase pronunciata, contravvenendo patentemente

alla logica ed alla sensibilità sociale, che ravvisa nel termine “frocio” un chiaro intento di derisione e di

scherno espresso in forma graffiante”.

 

Cass. Penale sez. V Sent. 24513/06

 

Precedenti analoghi : (cfr. Cass. 13.1-1.2.2000, ric. Pizzocaro; Cass. sez. V n. 25033 del 22.6-

19.7.2002, ric. Benvenuto; Cass. sez. I n. 19967 del 23.5-12.6.2006, ric. Schiavone; Cass. sez. V n.

11242 del 14.2-13.3.2008, ric. Currò).

 

Non solo

 

Corte di Cassazione - Sezione I penale - Sentenza 15 marzo 2010 n. 10248

 

Dare del gay a qualcuno, con l'intenzione di denigrarlo, è reato. La Corte di Cassazione

con la sentenza n. 10248 bolla come ingiuria il contenuto di una lettera, con cui un 71enne

offendeva il destinatario ricordando il suo "essere gay". Una preferenza sessuale, si faceva

notare nella missiva, che era chiaramente emersa durante una vacanza in montagna trascorsa

dall'interlocutore con un marinaio. Nello scritto si faceva riferimento anche a un allontanamento

subito dal destinatario da un club sportivo frequentato da ragazzini (...)  Scelta confermata dalla

Suprema corte che ha sottolineato come l'uso del termine gay - che in genere non ha una connotazione

offensiva -  l'aveva acquistata nel caso specifico per il suo collegamento con due precisi episodi, da cui si

evinceva il chiaro intento denigratorio e l'intenzione di adombrare un'accusa di pedofilia. Paradossalmente

ha giocato contro l'imputato anche il suo dichiarare di essere "laico e apertissimo" e di "non giudicare i costumi

sessuali di nessuno": una "excusatio non petita" che il Pm aveva invece interpretato come la chiara dimostrazione

della "riprovazione dell'imputato per le tendenze sessuali del contraddittore".  

 

E' un po' surreale, aggiungerei, dover leggere puntualmente vostri interventi

in favore della libertà di ingiuria agli omosessuali... :)

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Ah, ecco, stavo per dire che mi sembrava fosse la quarantesima volta che la Cassazione dava un verdetto simile; grazie Hinzelmann.

 

Dare del gay a qualcuno, con l'intenzione di denigrarlo, è reato.

Credo che la frase sottolineata sia quella che dovrebbe far capire perché è considerato reato.

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E' vero che c'è questa sottile differenza. Però resta aperto un problema: perchè dire "sporco etero" o "sfascia-vagine" non avrebbe gli stessi effetti e nessuno adirebbe una corte per una cosa simile (e se lo facesse sarebbe una chiara provocazione)?

Comunque si sottolinea una certa condizione di svantaggio - perfino numerica - dell'omosessualità, che necessita di una (triste, per noi) tutela maggiore. Questo non mi piace.  :)

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Se a un etero gli dai dello "sfascia-vagine", lo prende come un complimento.

Non credo di dover spiegare perché (anche perché la sola parola "maschlismo" dovrebbe essere sufficiente).

E la Cassazione non è responsabile di questo. Ha semplicemente preso atto che alcune espressioni, nel sentire comune, sono considerate come offensive, e si è comportata di conseguenza. Ciò non significa che in qualche modo voglia giustificare il ritenere l'omosessualità un'offesa.

La Cassazione è un organo giuridico, mica un'associazione per i diritti dei gay. :)

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la differenza sta nel fatto che gay è una minoranza e etero una maggioranza.

 

Così come dare a uno dell'ebreo (che in sè non è un'offesa, come gay) può risultare offensivo, perchè quella ebraica in europa è una minoranza che nella storia è stata discriminata.

 

Magari in Libia dire "sporco italiano" è altamente offensivo :) eppure da noi è normale :ok:

 

è tutto relativo e conta anche il modo in cui lo si dice. Se io dico "frocio" ad un mio amico gay tendenzialmente non è offensivo, mentre nel caso descritto nell'articolo è giusto che il soggetto che lo ha usato sia stato condannato.

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Forse sbaglio o sono troppo integralista, ma a me queste parole fanno venire l'orticaria e proprio non le sopporto e soprattutto non sopporto che gli etero la usino specialmente se uomini, dato che non hanno nessun insulto così offensivo...

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Penso che dipende molto dal contesto in cui la parola viene detta. Penso che per palesarsi come reato, non basta dirlo ma dimostrare che è stato pronunciato in un contesto palesemente offensivo. Se ci si da del forcio fra amici è un conto, se invece è uno sconosciuto che ti apostrofa in maniera aggressiva è un'altra.

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Se a un etero gli dai dello "sfascia-vagine", lo prende come un complimento.

 

Esatto,e perche' un gay dovrebbe offendersi sentendosi dare del frocio?

Non lo è forse?

Perchè la checca anziche imparare a difendersi e a rispondere a tono, deve correre da papa' tribunale?

Ti danno del ricchione? E tu rispondigli che la sera prima anche suo padre te lo gridava mentre era a novanta.

Se io in un momento d'incazzatura mi rivolgo ad una mia collega e le urlo chiudi la bocca brutta puttana,puo' denunciarmi perche' sono in ambito lavorativo,ma 99% mi risponde a tono.

E questo denuncia il cognato perche' si è sentito dire frocio durante un litigio?!?

Again,ridicolo.

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Esatto,e perche' un gay dovrebbe offendersi sentendosi dare del frocio?

Non lo è forse?

perché la checca anziche imparare a difendersi e a rispondere a tono, deve correre da papa' tribunale?

Ti danno del ricchione? E tu rispondigli che la sera prima anche suo padre te lo gridava mentre era a novanta.

Se io in un momento d'incazzatura mi rivolgo ad una mia collega e le urlo chiudi la bocca brutta puttana,puo' denunciarmi perche' sono in ambito lavorativo,ma 99% mi risponde a tono.

E questo denuncia il cognato perche' si è sentito dire frocio durante un litigio?!?

Again,ridicolo.

 

Bisogna vedere il grado di sopportazione di una persona: io ade esempio mi irrito subito, sarà che alle medie, solo perchè studiavo danza, me lo sentivo dire almeno una volta al giorno-.-

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Si ma dio santo,era un litigio!

Nessuno usa appellativi amichevoli quando litiga.

Si chiamano litigi apposta

 

Vabbè neanche io lo avrei denunciato, certo che se però sarebbe bello se si pensasse ogni tanto prima di parlare-.-

Vabbè io vivo nel mio mondo utopico dove sono tutti gentili :)

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Nel caso da me citato, lettera ingiuriosa di un 71-enne,

mi pare più dignitosa la querela no?

 

Su questo dovrebbero esserci pochi dubbi... :ok:

 

Quanto al fatto che denunciare una aggressione, verbale

o fisica, implichi automaticamente essere una checca debole

e incapace di difendersi da sola...è una generalizzazione che

corrisponde ad uno stereotipo.

 

Vi ricordo che su questo forum vi sono utenti che hanno

denunciato delle aggressioni :)

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Quanto al fatto che denunciare una aggressione, verbale

o fisica, implichi automaticamente essere una checca debole

e incapace di difendersi da sola...è una generalizzazione che

corrisponde ad uno stereotipo.

 

 

Al di la del fatto che era una provocazione,non sono d'accordo.

E' sicuramente una generalizzazione,ma non sempre corrisponde ad uno stereotipo.

Diciamo piuttosto che ci piace pensarla cosi,è molto piu' semplice e mette d'accordo tutti

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....domandina!  :hm:

 

...ma se dico "frociazzo" posso venire lo stesso denunciata ...oppure ho aggirato con furbizia la legge???  :ok:

 

:) 

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Al di la del fatto che era una provocazione,non sono d'accordo.

E' sicuramente una generalizzazione,ma non sempre corrisponde ad uno stereotipo.

Diciamo piuttosto che ci piace pensarla cosi,è molto piu' semplice e mette d'accordo tutti

 

La storia degli omosessuali è una storia di aggressioni non denunciate

perché denunciarle significa fare CO di fronte ad una intera comunità

quando la notizia va in cronaca, cosa per la quale occorre molto più coraggio

oltre al fatto di avere un valore pubblico e politico ( capisco che entrambi

gli aspetti a molti di voi appaiano esotici...ma è un limite enorme dei gay

italiani rispetto al movimento gay internazionale )

 

In secondo luogo corrisponde ad una concezione stereotipata della

maschilità sul piano culturale ed ovviamente questa subalternità culturale

si regge insieme al limite politico evidente della non-comunità gay italiana.

 

Quanto al fatto che sia una provocazione, lo escludo perché di interventi

simili ( ahimé ) sul gay forum ne ho letti decine e decine, quindi purtroppo

corrisponde ad una sensibilità fin troppo diffusa qui dentro.

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Dovrei denunciare un sacco di miei compagni di classe che lo utilizzano come intercalare in ogni frase u.u Si danno tra di loro del frocio per ogni tipo di azione stupida che l'altro commette. Come se gay,frocio,finocchio avesse assunto un valore pari a quello di stupido,cretino,testa di ca**o.

Questo mi preoccupa parecchio!

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Se a un etero gli dai dello "sfascia-vagine", lo prende come un complimento.

Non credo di dover spiegare perché (anche perché la sola parola "maschlismo" dovrebbe essere sufficiente).

E la Cassazione non è responsabile di questo. Ha semplicemente preso atto che alcune espressioni, nel sentire comune, sono considerate come offensive, e si è comportata di conseguenza. Ciò non significa che in qualche modo voglia giustificare il ritenere l'omosessualità un'offesa.

La Cassazione è un organo giuridico, mica un'associazione per i diritti dei gay. :)

 

Ahah, nessuno ti vuole toccare la tua Cassazione. Il mio era un discorso generale, un'amara riflessione sulla realtà: siamo ancora percepiti come una minoranza, un gruppo separato. La cosa mi dà fastidio ed è contrario al mio modo di intendere e di guardare alla società.

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ovviamente è giusto che ci sia una condanna quando viene dato del frocio con la chiara intenzione denigratoria (e non detto per scherzo), per chi è contrario alla condanna vorrei vedere se rimane davvero impassibile in situazioni di vera violenza verbale.

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Mi sembra una sentenza giusta.

 

Per altro in quest'ambito mi pare si stia consolidando la giurisprudenza, mi ricordo che tempo fa era uscita una sentenza dello stesso tenore:

http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/cronaca/cassazione-2/cassazione-2/cassazione-2.html

 

Poi per il reato di ingiuria si procede sotto querela quindi se uno me lo dice scherzando è logico che non lo querelo, e comunque bisognerebbe leggere le motivazioni della sentenza ma credo che conti anche il contesto e l'intento con cui viene pronunciata tale parola cioè se c'è l'intento di offendere.

 

Non mi pare nemmeno si possa generalizzare mettendoci dentro di tutto cioè dal frocio, all'omosessuale, al gay, perché nel caso specifico come in quello che ho riportato io si parla solo di ''frocio''.

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però a me sentenze tipo questa lasciano sempre un dubbio di fondo

voglio dire, la sentenza dice che "frocio" è ingiurioso a prescindere, oppure che è ingiurioso in quello specifico  contesto perchè indirizzato ad un uomo con moglie e figli?

il sospetto che sia vera questa seconda interpretazione mi è venuto leggendo questa frase:

 

Gli avvocati della parte offesa hanno sostenuto, davanti ai supremi giudici, che l'epiteto «frocio», pronunciato in presenza della moglie, fosse gravemente lesivo dell'immagine dell'uomo ed altresì ingiurioso nei confronti della famiglia.

 

se fosse vera questa interpretazione diverrebbe una sentenza in odor di omofobia (secondo me)

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Ahah, nessuno ti vuole toccare la tua Cassazione.

No, ma non volevo difenderla a spada tratta.

È che mi sembrava che il topic fosse deviato dalla decisione della Cassazione all'uomo che ha denunciato il cognato.

Se pensate che un etero denuncia che qualcuno perché gli ha dato del frocio è omofobo (e credo anche io lo sia), comunque la sentenza della Cassazione c'entra poco.

Quelle che ha postato conrad sono le dichiarazioni degli avvocati (che rispecchiano fedelmente la velata omofobia della parte "offesa"); ma mi era parso di capire che il giudizio della Cassazione, in questo e altri casi analoghi, fosse dovuto all'intenzionalità di offendere, più che alla sostanza dell'offesa.

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Bè ovviamente la Cassazione, come ogni tribunale, agisce sulla base di una specifica situazione. Ed è anche vero che fintanto mancherà una legge che punisca l'omofobia, l'unico modo di tutelare da comportamenti verbalmente aggressivi sarà sempre questo.

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