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Quanto, secondo voi, influisce la società sulla percezione e sulla formazione dell'identità di genere di un individuo?


Andre_FtM

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Come scritto nel titolo:

 

secondo voi quanto può influire la società e tutti i suoi schemi sulla formazione dell'identità di genere di un individuo e quanto può incidere sulla percezione che hanno gli altri di identità di genere? [indipendentemente dall'inclinazione sessuale]

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Se penso a quello che ho vissuto, in parte è diverso dalle storie che mi hanno raccontato altri ftm, e sicuramente sarà diverso da quello che hanno vissuto altre persone. L'identità di genere è stato un problema che ho lasciato latente per molto tempo, in quanto convinto che non ci fosse una soluzione che mi potesse far sentire meglio.

L'educazione non c'entra, la mia sinceramente è stata libera, potevo esprimermi per la maggior parte come volevo.

Spesso si cerca di rimanere negli schemi che ti sono stati "venduti" come veri e ti rapporti al mondo attraverso quelli. Questo può farti avere percezioni non congruenti con quello che realmente rappresenta la situazione, oppure quello che la situazione è per te.

Vivi con un educazione uguale ad un'altra persona, come per mia sorella e per me, io sono un ftm, lei è una femmina in tutto e per tutto, posso dedurre empiricamente sulla base della mia esperienza che l'educazione non incide su questo. Incide altro che non riesco a sintetizzare, in quanto nemmeno io so bene cosa sia.

Come mi percepisco influisce su come mi percepiscono. Anche se ho passato un bel periodo a cercare di estremizzare quello che credevo fosse quello che dovevo essere per forza genetica, e con discreti risultati nella percezione degli altri di me.

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Non ho la certezza di aver capito...

 

La prima questione è:

quanto di ciò che noi consideriamo "maschile" o "femminile"

dipende dalla società nella quale viviamo?

 

E ancora: ci sono differenze sostanziali tra la nostra e altre società?

C'è un modo europeo, cinese o arabo di essere "maschile" o "femminile"?

 

In terza battuta possiamo invece chiederci se vi sono società

nelle quali un certo tipo di transgenerismo è più o meno accettato

(come il ruolo sociale delle trans mtf nella società indiana o mediorientale

o quello dei trans ftm nella società greca o albanese).

 

E infine possiamo domandarci - come risponde Marte -

se con "società" magari non si intenda "famiglia"

e quindi se il transgenerismo possa dipendere

da un determinato tipo di educazione.

 

Sono però quattro domande molto diverse

a cui bisognerebbe rispondere separatamente.

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Hai tirato fuori un discorso complesso.

Io prima di tutto partirei dall'idea che mi sono fatta nell'ambiente transgender, e che cioè alcune persone hanno un'identità di genere più forte rispetto ad altre. Ma non inteso al livello di "io sono più maschio/femmina di te", ma al livello di "io sono più sicuro di me". Questo è un discorso che, per ovvi motivi, si nota nel contesto transgender perchè, se una persona nasce cisgender (cioè in cui il sesso e l'identità di genere coincidono), la società durante la crescita la incoraggerà solo a essere tale e quindi non avrà problemi a riguardo. Invece all'opposto si è ovviamente costretti a ribellarsi a quello che la società vorrebbe da noi (cioè essere e comportarsi come il sesso di nascita), e in questo mi pare di notare alcune persone più "sicure di sè" rispetto ad altre.

 

Il discorso però è che in generale la propria identità viene plasmata dall'ambiente in cui si nasce e cresce. Una persona avrà una concezione di sè diversa a seconda delle sue esperienze, e avrà un carattere ovviamente diverso. Ma, basandoci sul carattere, è dimostrato che esistono delle predisposizioni innate, alcune persone potranno essere più predisposte a un carattere aggressivo, altre potranno essere più timide, ecc ecc. Quindi io suppongo che, anche nella concezione che uno ha di sè, possano esserci delle componenti innate. Anche perchè, sempre tornando all'argomento identità di genere, spesso i disturbi dell'identità di genere emergono molto presto, già verso i 3 anni, difficile relazionare il tutto alla semplice esperienza.

 

In sostanza... io credo che la concezione che un individuo ha di sè, cioè la propria identità, venga formata anche dall'esperienza. Ma di contro, ritengo che l'identità di genere abbia una grossa componente innata.

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Per quotare Almy... :asd:

Non ho la certezza di aver capito...

 

La prima questione è:

quanto di ciò che noi consideriamo "maschile" o "femminile"

dipende dalla società nella quale viviamo?

 

E ancora: ci sono differenze sostanziali tra la nostra e altre società?

C'è un modo europeo, cinese o arabo di essere "maschile" o "femminile"?

Io ritengo che la concezione di maschile e femminile sia dipendente dalla società in cui ci si trova. Magari in assoluto c'è un nucleo primario che è presente in tutte le società che possa indicare a grandi linee le due differenze (ad esempio credo che nell'inconscio collettivo di tutto il mondo la femminilità possa essere ricollegata alla maternità, per motivi più che ovvi), ma ogni società, addirittura ogni singolo paese ha delle diverse sfumature di che cosa voglia dire essere uomo o essere donna.

Ho letto un po' di tempo fa questo libro che ho trovato molto interessante.

 

In terza battuta possiamo invece chiederci se vi sono società

nelle quali un certo tipo di transgenerismo è più o meno accettato

(come il ruolo sociale delle trans mtf nella società indiana o mediorientale

o quello dei trans ftm nella società greca o albanese).

 

E infine possiamo domandarci - come risponde Marte -

se con "società" magari non si intenda "famiglia"

e quindi se il transgenerismo possa dipendere

da un determinato tipo di educazione.

 

Sono però quattro domande molto diverse

a cui bisognerebbe rispondere separatamente.

Per la terza questione, io direi che ovviamente si.

Il quarto punto è invece il più spinoso, si entra appunto nel campo della psicanalisi. Quanto influisce l'esperienza che ogni singolo individuo ha avuto?

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Si è un discorso davvero ampio e ricco di sfumature e visto che in un altro thread è uscita una questione, forse, analoga ho pensato di aprire una discussione su questo argomento quindi sentitevi liberi di interpretare, spezzare le domande e allargate pure le argomentazioni.

 

Intanto Almadel avresti voglia di spiegare questo punto?

 

[CIT da Alamdel: (come il ruolo sociale delle trans mtf nella società indiana o mediorientale

o quello dei trans ftm nella società greca o albanese).]

 

 

Io conosco la realtà Thailandese, non benissimo in ogni suo minimo dettaglio ma un pò la conosco.

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Nella società albanese una volta esistevano quelle che venivano chiamate "vergini giurate", cioè donne che, dopo aver fatto voto di castità, durante la pubertà venivano cresciute come uomini e assumevano in tutto e per tutto un ruolo maschile, ottenendo anche dei privilegi negati alle donne (come il poter ereditare e avere libertà negate alle donne).

E' una tradizione che era viva fino a qualche decennio fa nei piccoli paesi.

 

http://www.gay.tv/articolo/0/5490/LE-DONNE-UOMO-ALBANESI--CASTE-COME-VERGINI-E-DURE-COME-GUERRIERI

http://www.girlpower.it/mondo/storie_di_donne/vergini_giurate_albania.php

 

Ovviamente in queste società un ftm avrebbe avuto vita più facile rispetto al vivere in altre società.

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...la Thailandia è furba in quanto hanno i KATHOEY che sono le trans, le transgender e i gay effeminati-passivi ....questo modo di vedere le cose è molto avanti, perchè non si limita a una mera catalogazione delle gente in base al suo aspetto fisico, ma considera invece il sentire psico-sessuale. :wub:

 

...forse nei piccoli paesi dell'Albania un ftm avrebbe vita facile, purchè non sia uno ftm gay, specie se passivo ( :cry: ), altrimenti avrebbe molti più problemi che non da noi. :kiss:

 

@Almadel...

prima questione: il maschile e il femminile nella nostra società è solo che un pregiudizio... per fortuna gente come Angele Merkel o Danica Patrick dimostrano come sia ingiusto dire che una femmina non può diventare Presidente del Consiglio o un pilota di successo! :cry3:

 

seconda questione: ...tutto il mondo è paese... certo ci sono delle sfumature ma grosso modo pure in india le hijra sono trattate male... serve una nuova società più libera. :)

 

terza battuta: ...in un certo senso pure da noi è attualmente accettato il transgenderismo e in maniera di sicuro più liberale che non le società arcaiche... ok che dai Ming c'erano 50.0000 eunuchi (una forma di trans protozoica) ed essere eunuco andava pure di moda... ma erano comunque schiavi!!! Oggi nella nostra tanto sputtanata società occidentale le persone transgender sono LIBERE! :love:

 

battuta finale. ....può darsi che un cero tipo di famiglia spinga un po' al transgenderismo (o all'effeminatezza estrema dei maschi, o all'butchismo estremo nelle femmine)... non è detto, ma può darsi... pensa che nel libro Bibbia del Transessualismo d'Italia (di Fabris, Belgrano e Trombetta) sono segnalati quattro tipi di madri possibili per le trans mtf: la simbiotica, l'intrusiva, l'ostile e l'assente. Probabilmente le cause del transgenderismo sono sia epigenetiche che psico-sociali... dubito fortmente che siano genetiche e basta. :sbav:

 

...chi fa un'ottimo lavoro contro i pregiudizi di genere è l'asilo di Trodje in Svezia!!! :4:

http://www.leprotagoniste.org/nelle-scuole-svedesi-si-combattono-gli-stereotipi-maschio-femmina

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Non lo so sinceramente. Per quanto concerne il mio caso specifico non ho mai avuto imposizioni o pressioni da parte della mia famiglia. Ho sempre potuto scegliere con cosa o chi giocare, con cosa o chi crescere, che sport o che passioni intraprendere. Influenze della Società [terzi esterni alla mia famiglia]ne ho sentite durante gli anni della scuola dalle elementari alle superiori.

Queste pressioni erano solo un catalogare in base a ciò che è riportato sul documento anagrafico, un errore in cui molti ricadono anche quando hanno davanti una persona da tempo in transizione ma che non ha ancora potuto cambiare i documenti. Come la gente tratta l'individuo che ha davanti e simili. In linea generale sono riuscito a fare la mia vita senza imposizioni e senza farmi menare l'anima da terzi ma la transizione l'ho intrapresa pur avendo (nel mio piccolo) sufficente spazio vitale, definiamolo così, per vivere secondo i miei canoni. Non mi bastava, non era vita comunque.

 

Non so se riesco a rendere, sinceramente questa sera non ho facoltà mentali sufficenti per intraprendere una discussione logica e sensata però volevo allacciarmi un pò a ciò che è uscito dagli ultimi post e farvi questa domanda:

 

Secondo voi: In cosa la società dice la sua e influenza o cerca di influenzare l'identità di genere di un individuo?

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Beh, mio padre si stupisce molto

che un disoccupato come me riesca a fare del sesso:

in quanto se fossi etero le donne mi schiferebbero.

Conta come pressione di genere?

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Secondo voi: In cosa la società dice la sua e influenza o cerca di influenzare l'identità di genere di un individuo?

 

da tutto. a cominciare dal modo di trattarti come anormale se esci da certi ranghi.

Per poi passare al culto dell'eterosessualità nella nostra società. O da come vedi nelle pubblicità le tipiche famiglia Barilla che celebrano tutti allegri l'etrosessualità e l'essere uomo o donna...

 

Si impara ad essere uomini e donne nella nostra società stando con latri uomini e donne e se tu non diventi come loro sei considerato non più un vero uomo e non più una vera donna ("i gay sono effeminati, le lesbiche sono mascoline").

Ma questo vale in ogni cultura. In ogni cultura si impara ad essere uomini e donne e certo ogni cultura ha il suo modo di essere uomo o donna. Avevo studiato per l'esame di genere che tra gli inuit addirittura il genere lo puoi cambiare cioè quando tu nasci si dà per scontato che sei la reincarmazione di un antenato e se nasci donna ma sei la reincarmazione di un uomo vieni cresciuta da uomo. Solo che poi arrivati all'età della preocreazione.. devi diventare donna e procreare. (E poi mi sa che puoi tornare uomo).

 

Un semplice esempio ma calzante per dimostrare quanto il genere sia costruito.

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Beh, mio padre si stupisce molto

che un disoccupato come me riesca a fare del sesso:

in quanto se fossi etero le donne mi schiferebbero.

Conta come pressione di genere?

 

Come pressione di genere no essendo diretto all'inclinazione sessuale ma come pressione della società e della famiglia si direi proprio di si. Allarghiamo il contesto sia all'inclinazione sessuale che all'identità di genere.

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Non riguarda l'inclinazione sessuale, in senso stretto.

Somiglia più a ciò che disse la nonna a un mio amico gay:

"Eh, ti piacciono i maschi? Macchè, vuoi solo farti mantenere..."

Ovvero l'idea che il maschio debba comprarsi il sesso.

lavorando per mantenere il proprio partner.

Questa è una pressione sociale di genere.

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Non riguarda l'inclinazione sessuale, in senso stretto.

Somiglia più a ciò che disse la nonna a un mio amico gay:

"Eh, ti piacciono i maschi? Macchè, vuoi solo farti mantenere..."

Ovvero l'idea che il maschio debba comprarsi il sesso.

lavorando per mantenere il proprio partner.

Questa è una pressione sociale di genere.

 

...pure a me mi hanno detto roba simile... che volveo diventare donna per avere la vita facile e per avere i soldi facili!

..il bello è che me lo hanno detto le stesse che si lamentavano perchè secondo loro le donne avevano una vita più difficile, più discrminata, con meno opportunità e più faticosa.

...della seria che la coerenza e l'onestà culturale è proprio un OPTIONAL!!! :kiss:

 

...cioè se io sono così è perchè ho seguito il mio istinto... cioè tutto viene fuori per via del mio sentire sessuale... mentre il resto sono solo che gli effetti collaterali.

Infatti come può pensare una persona che uno si finga gay o trans per avere dei vantaggi? ...insomma la sessualità è un qualcosa che viene fuori naturalmente percui queste sono illazioni prive di fondamento. :)

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  • 4 weeks later...

Parto da un presupposto mio, che non so quanto sia condiviso dalla gente: io credo che omosessuali e bisessuali si nasca, e non ci sia nulla da fare. Non dirò nulla sul transessualismo, perché sinceramente ho le idee molto confuse al riguardo, e non vorrei mai sparare stupidaggini e finire per offendere qualcuno, che non è assolutamente il mio scopo.

 

Se questo è vero, allora trovo innegabile che la società, gli stereotipi e la morale che al giorno d'oggi prevale abbiano un influsso molto pesante sull'identità, e non solo quella di genere. Però, quella di genere è il caso secondo me più drammatico.. Quanti gay repressi, che non riescono a dichiararsi al proprio amore, alla propria famiglia e ai propri amici, che non riescono nemmeno ad accettarsi, perché la società rifiuta l'orientamento gay!? Ma non solo, gente che nemmeno riconosce da subito di essere gay, perché la sua famiglia, le sue maestre, la televisione, fin da quand'è piccolo lo convincono di essere necessariamente attratto dal sesso opposto! Ma questo è un continuo lavaggio del cervello.. per fortuna che la nostra natura è talmente forte che, nella maggior parte dei casi, riesce a riemergere :)

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Va bene secondo tempo censura su tutte le A (tranne quelle che mi riguardana me stessa) e alle altre darò il genere maschio se sono velate e non vogliono dichiararsi per convenzione di netetichette. Okkei?:muro:

 

Scusate la off topica Quindi vorrei dire io sono gayA senza complessi donna dentro tutta e anche un po fuori (meno di tante altre!!!)

 

scusatemi se siamo così:rolleyes: ma così siamo e non possiamo farci niente la fase dell'accettazione l'abbiamo superata e non abbimo paura delle gonne eprchè sotto sappiamo che c'è sd piu scusate il gioco di parole

 

 

e dico che donne si diventa!!!!:gha: anche quando una nasce maschia molto come me ha dovuto imparare a essere donna perchè la donnità di un gay è diversa dalla donnità femminile!!! e anche dalla donnità di una trans mtf!!! diverso è l'orgasmo prostatico da quello anale e da quello clitorideo e questi ultimi sono diversi da quello neoclitorideo o neopenico come puo confermare anche la Sissy....poi ho letto che secondo alcune in altri forum la transizione psicologica si accompagna a progressiva passivizzazione e "femminilizzazione" (che è diversa dalla femminilità o dal femmineo)..io mi ritrovo in questa esperienza sinceramente anche se non rinuncerò mai al mio corpo maschile ma se già chiamo questo corpo maschile dico una bugia perchè il mio essere moooolto maschile è diverso dall'essere maschio di un truzzo o un cafone etero eccetera o anche raffinato però viriloide!!! perciò noi consapevoli diciamo di noi che siamo "maschie" non "maschili" oppure: oggi quanto mi sento maschia (è un esempio)....quindi (e chiudo parentesi) vorrei dire alla Sissy: noi gay abbiamo un buon rapporto con il nostro corpo "maschile" (meglio dire "di maschie" okkei?) e quindi la società NON ha a fatto influito sulla mia indennità di genere, ma solo ed esclusivamente sul mio orientamento di genere (sessuale) nel senso che man mano che scoprivo che mi piacevano i maschi e li provavo mi passivizzavo prendendo coscienza della mia donnità!!! è il processo è ancora in corsa ma io non farò mai la transazione di genere!!!! perchè il mio sentirmi/essere/diventare donna è un concetto diversa dal volere-uncorpo-di-donna di una trans oppure vorrei-tanto-vestirmi-in-abiti-femminili di un travestito. Mi sento però vicina all'esigenza del travestito e comprendo anche la necessità dell*a trans!!! anche se io e come tante gay non la attueranno mai e mai!!! e secondo me sull'orientamento sessuale e l'idennità di genere influisce molto la società e soprattutto il denaro!!! infatti quando non giravano tutti questi soldi necessari per l'operazione non c'erano tutti/e queste trans e e nemmeno queste/i gays se ci fate caso sono tutti aumentati con il benessere e con la globalizzazione quindi è la globalizzazione che ci passivizza e ci fa diventare donne dentro (e alcune anche fuori e/o entrambe) infatti maggiore denaro ha diservificato i ruoli, prima i ruoli erano molto chiari c'era l'attivo e la passiva che chiamavano checca. Poi è nata la checca attiva e ipermaschia viriloide per l'omofobia anteriorizzata e da allora non si capisce piu niente!!! infatti da allora è sorta la confusione dei ruoli e il ruol0 è stato sostituito dalla ruolA oppure dalla ruolessA cosicchei abbiamo checche che odiano altre checche solo perchè più afemminate o si sentono piu maschie. :no:

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...ma sugli orgasmi è bene sapere che l'orgasmo anale nel maschio è cmq dovuto alla prostata... così come l'orgasmo clitorideo nella femmina c'è perchè il clito è cmq collegato al sistema sfinteriale genitale femminile (lo sfintere vaginale che è collegato all'utero, l'organo fondamentale nel sesso femminile per l'orgasmo)... e sugli orgasmi delle neovagine non posso confermare nulla visto che non ho fatto la srs... in ogni caso direi che l'orgasmo che tu sia maschio, femmina, gay o trans è sempre l'orgasmo... può essere più o meno intenso ma da in ogni caso sempre la medesima sensazione di perdita del controllo... perchè l'orgasmo in tutti i casi consiste in delle contrazioni involontarie sfinteriali. :blush:

 

Sul discorso del denaro... beh anche nelle società primitive esistono i ruoli sessuali... poi è chiaro che un uomo ricco ha più possibilità con le donne, però è un discorso relativo... pure un gay ha più possibilità se è ricco... insomma essere povero non fa ti te una passivona, anche se forse aumenta di un 1-2% la possibilità che lo diventi... però ripeto che è un discorso molto relativo, perchè secondo me ci sono altri elementi che possono influenzare di più la nostra sessualità.

Cmq è vero che finchè non c'è stata la possibilità medica di transizionare molte trans non esistevano... erano cioè ciò che sono stati prima della transizone cioè dei gay, delle traveste (in privato o in pubblico) o dei repressi.

 

Inoltre c'è da dire una cosa... che il termine maschia è attribuibile a dei soggetti di sesso femminile... cioè la donna può essere maschia, mentre l'uomo può essere effeminato... anche se devo dire che il termine maschia su un ragazzo efebico effeminato aggressivo a letto e parzialmente attivo, calza molto bene...

...ma secondo te Lady, sarai maschia per sempre? o a 35-40-50 anni come uomo ti vedrai sempre e cmq maschia??? :hm:

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cambiapelle

stiamo toccando cosi tanti argomenti che ho perso il senso del topic originale.

per quello che ne posso sapere io la società e' un componente fondamentale SEMPRE per la salute psicofisica di un individuo. io la penso cosi: un individuo nasce con un impronta ( inclinazione) gay o etero ( lasciamo stare per ora i trans che e' un mondo che non conosco) e quell impronta rimane per tutta la vita Dell individuo. il modo di affrontare la " differenza" nel caso di un impronta omo dipende da molti fattori : autostima, fiducia in se, forza di carattere ... e il clan sociale , specie nell adolescenza , rischia di creare un impronta nel carattere molto pericolosa . ci sono gay , come me, che hanno delle grosse lacune ed insicurezze a causa di un clan omofobo .

un individuo gay a questo punto può decidere se accettare la cosa , nasconderla e tutto dipende anche da tutti questi trascorsi.

quindi si. la società può essere incisiva ma solo nelle decisioni sul come affrontare un eventuale " diversità " e non certo sul farci diventare etero o gay.

 

scusate. forse sono stato poco chiaro ma argomenti estesi cosi mi mandano un Po in palla

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.

 

Inoltre c'è da dire una cosa... che il termine maschia è attribuibile a dei soggetti di sesso femminile... cioè la donna può essere maschia, mentre l'uomo può essere effeminato... anche se devo dire che il termine maschia su un ragazzo efebico effeminato aggressivo a letto e parzialmente attivo, calza molto bene...

...ma secondo te Lady, sarai maschia per sempre? o a 35-40-50 anni come uomo ti vedrai sempre e cmq maschia??? :hm:

 

 

quando un gay afemminato si proclama maschia fa un discorso politico e intende dire: ho un corpo maschile e me lo gestisco io, non me lo faccio gestire dalla chirurgia e allo stesso tempo questo corpo maschile è diverso dal corpo maschile di un etero, capito? onoltre ho trovato brutta sta cosa quando mi hai definito l'anello mancante della catena quasi come se noi checche siamo la scimmia che manca tra la donna e la tranZ!!!! questo è un pregiudizio tipico delle tranz che hai ribadito anche quando parlavi di donna part time (la checca che occasionalmente si traveste) e donna full time (ovvero l'ex checca che ha subito la castrazione ma che in realtà era una falsa checca e aveva bisogno solo di una nuova indennità di genere!!!) ...su altri forums mi hanno spiegato questa cosa e parlavano di castrazione narcistitica che è tipica solo delle tranz (mtf ovvio):no:

 

!!! la nostra maschilità la amiamo e col nostro corpo stiamo bene non vorremmo mai avere una vagina e un orgasmo diverso (qualitativamente e/oA/ qualitativamentediverso da quello tranz) a 40-50 mi vedo semplicemente piu passiva ma mi hanno spiegato che fa parte dell'evoluzione culturale di noi gays e puo darsi che saro piu eafemminata ma non credo in genere le piu afemminate a quell'età sono le velate anali che hanno scoperto tardi il vero godimento di noi gays per residui di omofobia anteriorizzata e si scoprono donnissime in età matura (40-50) e alcune per una serie di squilibri pissichici magari vorrebbero fare il tranzito completo perchè poi la presa di coscienza tardiva influisce l'indennità di genere...ma questi sono casi rari e parliamo del fenomeno del baracconismo che è un'altra sottocultura ma poi andiamo OT

 

 

quindi noi che ci siamo scoperte donne dentro subito e magari la fase etero non l'abbiamo nemmeno dovuta superare perchè l'abbiamo baipassata direttamente ci siamo liberate subito dell'omofobia anteriorizzata e abbiamo scoperto il vero godimento perchè meno represse quindi anche piu elastiche sul lato b capisci? quindi buon rapporto con gli sfinteri, le contrazioni pelviche, consapevolezza della prostata e del nostro apparato genitale che solo apaprentemente e tecnicamente è maschile ma secondo alcune ricerche il pene la zona perineale e l'ano della checca liberata ovvero del gay passivo costituiscono (almeno nella percezione pissicologica) un unico apparato uro genitale con le sue leggi cartteristiche, diverse da quelle maschili femminili e tranz!!!!

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...chiaro che te puoi gestire il tuo corpo come meglio credi... che poi il corpo di gay maschia sia diverso da quello di un uomo etero, sinceramente ho i miei dubbi... può darsi che hai un corpo androgino, dei fianchi femminili e dei lineamenti dolci, però non è che tutti gay hanno un corpo così.

 

Io non ho mai detto che sei l'anello mancante tra donne e trans... semmai l'anello mancante tra trans mtf e gay... dimostri come i confini siano molto sfumati.

E poi io parlavo di trans part time e trans full time... e che ci sia il narcisismo dietro alla transizione può essere benissimo vero, ma che esista la castrazione narcisistica non credo proprio... sai le trans che affrontano degli interventi chirurgici al sesso non lo fanno con il fine di castrarsi (che però è un effetto collaterale) ma per essere esteticamente più donne anche lì, per ottenere i documenti nel genere di elezione e anche per andare alla ricerca di nuovi piaceri sessuali femminili (che non è detto che si ottengano).

 

boh... se poi sei convinta di essere così tanto diversa dalla trans in quanto a sentire psicosessuale... sicuramente lo sei fisicamente, ma psicosessualmente io non ti vedo poi così diversa... certo ci sono trans con vissuti pretrans molto diversi e magari erano pure sposati come uomini, ma esistono trans che prima di diventare trans erano come te.

Comunque il tuo apparato sessuale (e se non ci credi vai a farti un esame medico) è identico a quello maschile, solo il modo in cui lo vivi ed interpreti le sensazioni che ti da è femminile.

 

P.S. Io sul lato B sono invincibile ...perchè la mia buchina (che sarebbe anal-oga della tua cula) è un OCM (organo chirurgicamente modificato ...da sfinterotomia parziale) è quindi un surrogato vaginale a pieno titolo e ovviamente surclassa la tua dotazione. :4:

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no Sissy...mi dispiace vederti cadere nel solito gioco sterile della tranz nei confronti dei gays facendo la gara a chi puo essere piu apettibile per un etero :no:

 

poi ricordati che gli ormoni fanno una grande differenza e influiscono sulla prostata che è l'organo dell'orgasmo gay quindi gli orgasmi gays non saranno mai quelli tranz....poi anche se hai l'ano OCM non potrà mai paragonarsi al complesso genitale dei gays e gli etro comunque preferiscono ani stretti e non slabbrati...se un etero sceglie la tranz è per altri motivi tipo i seni freddi (perchè plastidificati, anche se con le nuove tecniche vengono impiantati sotto muscolo e sembrano piu natrali ma non saranno mai quelli di una donna perche troppo perfetti e all'etero predilige il seno inperfetto eccetera) eccetera!!!!:aha:

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...ma la gara su chi sarebbe più appetibile per un etero non ha storia...

sull'orgasmo ti ho già detto come la penso, sono contrazioni sfinteriali involontarie in entrambi i sessi... alla fine l'orgasmo in tutti i casi da la medesima sensazione di perdita del controllo e si può parlare quindi solo di orgasmi più o meno intensi.

L'anatomia uro-sessuale di una trans può essere cambiata (purtroppo) solo in apparenza percui seppur influenzata dagli ormoni il sesso della trans mtf (anche dopo una eventuale srs) funziona come quello dei maschi e deve far comunque affidamento sulla prostata (che a causa degli ormoni è rimpicciolita ma non annullata del tutto) per raggiungere l'orgasmo.

E' vero che ho l'ano leggermente slabbrato, ma è per via di un prolasso regresso... ma a parte questo, il mio ano OCM (ma pure quando era di calibro naturale andava benone) non strozza con il sfintere i peni grossi... ma avviluppa così come fanno le migliori vagine... certo c'è chi preferisce l'ano alla vagina (ma credo più che altro per questione psicologiche ...sanno che analmente fanno più male quindi godono di più) ma è la vagina quella che avviluppando regala i migliori massaggi... questo perchè Dio l'ha creata per quel scopo, mentre il l'ano è stato creato per fare la popò.

E comunque il mio seno non è freddo... cioè capita che sia freddo, come capita che sia caldo così come succede anche alle donne normali... e io ho fatto l'intervento retroghiandola (e non sottomuscolo che esiste cmq già da una cifra di anni e però ha lo sconveniente che il seno resta alto e che i seni tendono a distanziarsi)... comunque il mio seno si scalda anche perchè non è tutto rifatto, un po' mi è cresciuto con la terapia ormonale e se esagero con i progestinici e scapito degli estrogeni produco anche dei piccoli spruzzi con un sottospecie di latte.

 

In ogni caso direi che te hai un certo astio verso le trans (che non sono tranz)... però ti dirò che la cosa è ingiustificata, perchè se ti piace diventare trans puoi diventare una ragazza trans, tanto il nostro non è un club esclusivo, ma aperto a chiunque voglia diventare trans... e se non ti piace puoi rimanere benissimo maschio e con il ruolo che preferisci (etero, gay, gayo, gaya, travestita, maschia, slave ecc...)... non vedo dove sta il problema... le trans mtf in genere hanno una sessualità femmnile e hanno modificato il loro corpo per sembrare/essere più femmine... i gaya come te hanno pure una sessualità femmnile ma non hanno modificato il loro corpo... alla fine entrambi hanno le loro ragioni perchè la transizione ha i pro e i contro e non è che ci sia una soluzione standard per tutti... ognuno deve valutare bene ciò che è meglio per se... perchè anche se siamo simili tra noi ci sono sfumate delle differenze...

per me andava meglio diventare una ragazza trans... per te essere un gaya maschia... e se siamo felici entrambe, non vedo dove sta il problema. :grin:

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no Sissy non ribattere la frittata te la suona e te la canti!!!:guitar: scusa ho dovuto pure rifare la posta perche mi hanno cancellata con un fed improvviso...certo ho controllato si scrive trans no tranz hai ragione quindi chiedo vena ma sai io sono di Milan e scrivo come parlo e a Milano diciamo tranz, tranzito, tranzizione eccetera...ma non starai mica illazionando per una banale questione ortogafica??? però ho notato che è vero c'è un po una specie di piccolo complesso d'inferiorità almeno questa è l'inpressione mia e delle mie amiche delle trans nei confronti delle gaye piu effeminate (che poi non velandosi sarebbero tutte così vabbè INHA) nel senso che le trans danno l'impressione d'indiviare un po le gaye piu afemminate come se volevano competere con loro nella conquista del maschio etreo virile eccetera...ma mi sembra una guerra inutile!!!! ogni etero ha i suoi gusti però ci sono solo differenze sociali ed economiche infatti ho notato (e anche molte mie amiche) che molti etero che vanno colle trans sono costrette a pagare il mercimogno mentre con i gays questo non succede perchè???? anzi spesso nelle realta meno civilistiche e piu dotate tipo la nordafrica eccetera i gays fanno il cadò all'etero dopo il rapporto ma questo mi hanno spiegato che si chiama scambio sinbolico, quindi???? allora voglio dire teniamoci le nostre differenze eccetera ma la femminilita gaya è diversa da quella della donna p della trans mtf ma anch'ella ha diritto di esistere no??? E poi la scienza statistica ultimamente ha scoperto che gli etero preferiscono o i gays oltre alle donne (insomma o la carne o il pesce come si dice) e che le trans mtf hanno perso un po di punti forse perchè c'è la crisi e chi si vende lo fa a prezzo troppo alto quindi non saprei!!!! però facciamo parte tutte dello stesso mondo quindi invece di farci la guerra dovremmo combattere unite per lo stesso obiettivo: il maschio vero biochimico, invece di fare la gierra tra noi donne!!! infatti il patriarcale ci sfrutta così vabbè stoppo se no vado fuori topica ...ritornando in topica mi domanda; non è che molte trans fanno questo transito perchè vittime della societa dei consumi che propone questo corpo delle donne da consumare??? quindi l'identità di genere nel caso delle trans dipende parzialmente o totalmente dal sistema sociale....è il sistema sociale che costringe le trans ad essere consumate dal maschio ovvero è il sistema sociale che costringe maschi biochimici a diventare donne per essere consumate meglio????? mah!!!!

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...ma perchè le trans dovrebbero invidiare i gaya??? cioè se volevano potevano restare gay pure loro o a limite possono pure detransizionare (se non hanno fatto l'srs ciò è possibile).

In ogni caso non è la società ma è la natura che determina come il corpo femminile sia più adatto al ruolo passivo... il seno, il culo grosso, le forme sinuose e dolci sono tipiche del corpo femminile e sono da sempre un forte richiamo per i predatori sessuali. Non a caso il gay dalla forme fisiche più femminili attirerà un certo tipo di gay più attivi e predatori, più che non un gay dal corpo muscoloso e dai linemaneti marcatamente maschili. Poi è chiaro che i gusti variano, però a grandi linee le dinamiche sono queste.

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sei proprio fuori strada Sissy!!! i trans attirano gli etero non i gays!!!!:aiuto:

ti ho già speegato che la transazione del gay non ha nulla ache vedere con la compravendita di un cirpo di donna per avere un'identità piu consola!!!!

la tranzazione gay ha a che fare con la passivizazione ed ha anche aspetti legati all'età (piu cresci piu ti gayzzy piu ti passivizzi) ma il corpo resta sempre quello di maschia!!! noi rifiutiamo istintivamente la castrazione narcisistica e/oA meno!!!;)

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...ma fuori strada de che? dai che scrivi le cose in un modo incoerente...

intanto sono le trans e non i trans, e poi è chiaro che la tipologia del maschio attratto dalle trans sia più etero che non il maschio attratto dai gay... in ogni caso è difficile da definire bene il maschio attratto dalla trans, per semplificare si può dire che è un po' al confine tra l'etero e il gay. Anche se è chiaro che sia gli etero che i gay possono essere così in mille modi diversi... perchè se un gay può essere attivo, passivo o versatile così anche un maschio etero può essere più attivo a letto o magari più micione. In genere le persone attratte dalle persone trans vengono dette transfan con le sottocategorie di tranny chaser, trans catcher, transsensual e tranny hawk.

 

...poi scusa ma il tuo discorso si fa confuso... cosa sarebbe mai la transazione gay? comunque quel che mi par di capire è che narcisisticamente forse preferiresti avere un corpo da femmina, però non hai intenzione di ormonarti perchè tieni (giustamente) al tuo piacere orgasmico che hai paura di dimunire facendo la transizione.

Questa tua posizione la trovo comprensibile e lecita... hai fatto le tue scelte ponderando bene e hai capito cosa è meglio per te. :cheesy:

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...no Sissy continui a deragliare cara...certo se una trans mi dice che gli ormoni e/o la castrazione dimunuiscono il piacere, noi gays troviamo solo una conferma nella nostra scelta maschia ma a posteriore!!!! pero se abbiamo scelto di essere maschie e non donne biochimiche e perchè amiamo il nostro corpo di maschie, perchè evidentemente non vogliamo rinuncuare alla nostra pisella (io chiamo pisella tutta l'apparto genitale gayo che secondo me costituisce un unico organo genitale che si articolizza internamente in prostrata sfintere eccetera e esternamente in pene, testicoli, zona perineale e ano). Inoltre non siamo interessate ad introdurre ormone di donne nel nostro corpo perchè non vogliamo diventare donne biochimiche ci sentiamo gia donne con il nostro dosaggio particolare e naturale di testosterone. non siamo donne mancate e non ci interessa diventare quella donna che nel tuo immaginatio è piu prostituta che donna, siamo donne a modo nostro!!!!:unsure:

 

 

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  • 1 year later...

è il vecchio dilemma natura vs cultura.

cosa è il ruolo, cosa è l'identità?

 

si dovrebbe riflettere sulle diverse percentuali di trans in paesi dove binarismo, machismo e sessismo sono piu' o meno accentuati (anche regioni di italia comunque).

 

che poi è implicito nelle domande fatte alle persone prima della transizione per "valutare" se lo fanno per se stesse o per ragioni sociali?

- transizioneresti in una società totalmente queer?

- transizioneresti in un'isola deserta?

 

possiamo prescindere la nostra identificazione verso un genere dal contesto sociale? secondo me no.

 

l'identità azzurra e rosa è calata dall'alto? come un'anima?

non credo.

 

c'è una predisposizione, ma la società fa il resto.

altrimenti non esisterebbero infiniti modelli di uomo e di donna da società a società.

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