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AndrejMolov89

Più che il fine di un evento naturale, ci dovremmo chiedere il perché è un carattere che si reitera nel tempo. Apparte che è osceno usare il termine fine, in un discorso naturale. Cioè, qual'è il fine del magma, creare i pavimenti dei palazzi nobiliari? XD Cioè, la filosofia qui c'entra poco, amenoché voi non cerchiate di costruire un sistema di pensiero che ammetta l'omosessualità come carattere utile e che abbia un fine in un disegno. Ma qui si dovrebbe aprire una piccola finestra: se il mondo è un disegno, ci deve essere un disegnatore necessariamente... quindi, se non c'è un disegnatore, che senso ha domandarsi il fine, che è sostanzialmente frutto di un atto di volontà, quando si deve scoprire il come? :)

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Causa e fine, almeno nella mia ottica di panteista, sono due cose indissolubili.Dunque, almeno per me, l'effetto è un fine della causa.Poi si può condividere o meno, però non sto parlando a caso.

 

@Almadel:

"Per me scrittore la Bellezza è un a priori,

mentre per la Natura è un a posteriori.

Io ho come fine la realizzazione di un mio progetto,

mentre il progetto della Natura si "realizza" a partire dal caso."

 

Per la natura è a posteriori solo il mezzo con cui raggiungere un determinato fine, ma non il fine in sè :) Si vuole il raggiungimento della bellezza? Bene, il caso opera in tal senso.Quando trova il modo, a forza di tentativi falliti, e quindi fini non raggiunti, la volontà iniziale si realizza.

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Un mio amico sosteneva, a mio parere con una visione piuttosto fantascientifica, che l'omosessualità fosse frutto di un processo evolutivo volto a diminuire il problema del sovrappopolamento globale :hm:

 

....diciamo che in parte è vero... l'omosessualità si è sviluppatta ancora tra le scimmie e gli uomini-scimmia in quanto i maschi andavano a caccia per lunghi periodi separandosi dalla donne... così i due sessi separati per evitare le tensioni hanno pensato bene di fare del sesso tra loro....

ora la maggior apertura della nostra società verso l'omosessualità è dettata dal subcoscienza globale (un po' come subcoscienza del formicaio le fa costruire immensi formicai senza che la formica in se capisca bene il perchè) che ha capito che valorizzare l'omosessualità significa controllare meglio la sovrappopolazione. :sorriso:

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ora la maggior apertura della nostra società verso l'omosessualità è dettata dal subcoscienza globale (un po' come subcoscienza del formicaio le fa costruire immensi formicai senza che la formica in se capisca bene il perchè) che ha capito che valorizzare l'omosessualità significa controllare meglio la sovrappopolazione. :sorriso:

 

il problema è che i paesi che fanno tanti figli sono prevalentemente quelli in via di sviluppo e in molti di quei paesi l'omosessualità non è molto "valorizzata"...

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Per quel che ho studiato di Biologia, qualsiasi cosa faccia la Natura lo fa per un motivo preciso. Non c'è niente nella biosfera che non sia collegato/motivato, e se c'è vuol dire che la Scienza ancora non ha trovato un modello formale per trovarlo: inoltre l'evoluzione ha a che fare con delle leggi fisiche che non la aiutano molto, e chi ha delle minime basi di termodinamica lo sa bene. Dubito che la Natura si permetta sprechi di energia come il colore di un aculeo: se è fucsia un motivo ci sta.

(Chiaro che questa non è una teoria, ma dei miei ragionamenti accostati al sapere scientifico)

Comunque, penso che l'omosessualità derivi da fattori sociali, culturali, psicologici e in minima parte biologici. Il motivo?La diversità, garantisce la sopravvivenza di una specie più di qualsiasi altra cosa.

(anche perchè riuscireste a immaginare un mondo di soli eterosessuali o di soli omosessuali?La cosa mi terrorizzerebbe.)

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AndrejMolov89

Definisci motivo. E' vago, potrebbe essere causale, oppure decisionale. La natura non è lineare.

In ogni caso, secondo me, hai torto pensando che pesino di più i fattori ambientali. Due persone possono vivere la stessa e medesima vita ed essere di orientamento sessuale diverso. ^^

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Sì, possono vivere la medesima vita ed avere orientamenti diversi, ma è anche vero che ogni persona è nel suo genere unica, quindi determinati fattori ambientali potrebbero influire su un tizio A ma non su un tizio B, ma magari sotto altre condizioni può valere il viceversa.

Non me la sento di parlare di motivo decisionale perchè non ne avrei neanche le prove e penso non avrebbe neppure senso :D, in ogni caso mi riferisco ad un motivo di tipo effettuale: data una causa la Natura opera tramite un effetto. Per questo è difficile che agisca producendo elementi inutili.

 

 

P.S.: ho usato termini come "operare" e "agire" solo per farmi capire, non penso che la natura abbia una propria volontà.

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No.

 

La natura non agisce "per un motivo".

La nostra comprensione della natura non può fare a meno di collegare i suoi fenomeni secondo una catena causale.

 

L'omosessualità "si dà".

Chiedersi quale sia la "causa finale" dell'omosessualità significa ricercare la risposta ad una domanda malposta.

O meglio, una domanda che di principio non può esser posta alle scienze naturali.

Si può speculare su quale sia la "convenienza" dell'omosessualità a livello di selezione naturale,

ma francamente non mi viene in mente nulla...

 

Probabilmente è come dice almadel,

è tutta una questione di fucsia.

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Dream_River

Non c'è alcuna ragione per cui dovrebbe avere un fine

 

Schopenhauer è sicuramente un filosofo molto interessante, ma non è certo molto completa sotto l'aspetto cosmologico

 

Fra l'altro "omosessualità" è un termine prima di tutto scientifico, non filosofico (E il pensiero scientifico da tempo ha abbandonato qualsiasi istanza finalistica)

 

Per discutere in termini filosofici sull'omosessualità sarebbe più attinente porsi domande su questioni che, in qualche modo, possono essere integrate con l'esperienza di vita di noi omosessuali (Visto che prima di tutto la filosofia è porsi domande sulla vita e per la vita); ad esempio che cosa sia il bello, quali sono le fondamenta di un rapporto affettivo (che sia di amicizia o di amore), in che misura la nostra dimensione biologica partecipa alla nostra identità, ecc ecc

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secondo me si nasce omisessuali perchè ad alcune persone dotate dio (per chi ci crede o chiamiamolo il caso oppurre la natura insomma chi esso sia) ha dato la possibilità di esprimere la propria femminilità anche se si ha un corpo maschile, una cosa che agli etero per esempio non è concessa!!!

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E perchè un etero non ptrebbe esprimere la propria femminilità?

O per femminilità intendi prenderlo nel posteriore?

 

femminilità significa sentirsi donne dentro e anche comportarsi da donna con un maschio (vero quindi attivo)!!! Gli etero si lasciano fare la fellazio ma dietro non lo prendono stanne certa, sono solo attivi quindi hanno poco da esprimere!!!!:banana:

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ladygodiva, premesso che si capisce che non stai scrivendo seriamente, ma secondo il tuo ragionamento, come fanno ad esistere gay attivi? :aha:

 

 

io scrivo serissimA, esprimo quello che sento dentra a differenza delle altre perchè io sono sincerA!!! a me piace tanto la vocale a

 

perchè è così rotonda e inclusiva mentre la vocale maschile esclude ed è razzista ma queste sono particolarità mie poi se mi ritieni poco seria mi dispiace per te vorrei ti libereresti di piu

allora io non ho studiata molta però in italiano so scrivere e se scrivo piu con le : a invece che con le: o è perchè così mi vien piu naturale e allora???

 

comunque quelli che fanno gli attivi esistono e sono etero :roll2: :roll2:

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Ma la vocale maschile, la O, è a forma di buco di culo.

Dovrebbe piacerti.

 

 

no! mi piace di piu la A perchè ha la forma di triangolo più simile al pene!!! ma tu che sei passiva come me (immagino) non dirmi che ti piace solo il buco di c++o???:rolleyes:

anch'io la lecco ma poi se non vengo penetrata da un vero pene non godo :bua: tu godi solo leccando la culessa???

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DoctorNievski

Ma la vocale maschile, la O, è a forma di buco di culo.

Dovrebbe piacerti.

 

 

Millemilioni di punti per Dexter(mi mancavano le sue battutine sagaci.. XD)

per la cronaca, sono maschio, mi piacciono i maschi e mi sento maschio..

 

E tu, o hai il quoziente intellettivo di un fermaporta, o EVIDENTEMENTE sei un troll..motivo per il quale mi chiedo dove siano gli amministratori.. <_<

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Mi dispiace cara ma non sono scema! è evidente che tu e la tua amica siete due trolle professionali per questo mi hai chiamato fermaporta e quell'altra bxxx di xxxx ma io non cadrò nel vostro fleming sono troppo superiore a queste cose infantili :4:

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Il fine dell’amor greco.

 

Caro Dì Fatale,

 

opini:

“sappiamo tutti che l'omosessualità non è una scelta”.

 

Opinare che l’amor greco non sia eletto, ma congenito, è opinione diffusa; non di meno, se pur sia verisimile, non per ciò è necessariamente vera.

 

Asserisci:

“sappiamo tutti che l'omosessualità (omissis) non è in nessun modo qualcosa "inventato" dall'uomo.”.

 

Considerando che la specie umana è parte della natura delle cose dell’universo, ogni invenzione umana difficilmente possiamo asserire non sia naturale:

a mio giudizio è più aderente all'apparenza delle cose distinguere tra atti od abiti necessarii alla mera conservazione della specie comune ovvero della vita dei singoli uomini ed atti od abiti che procurino una vita, pubblica o privata, universale o singolare, stimata più grata o meno ingrata ai viventi.

 

Solo dunque per comodità di dizione, la prima specie d’atti o d’abiti possiamo appellare natura e la seconda artificio.

 

Domandi:

“Ma allora, secondo voi, qual è lo scopo dell'omosessualità?”.

 

Potremmo domandarci quale sia il fine dell’amicizia ovvero del decoro delle vesti ovvero anche della poesia o di moltissime altre cose, le quali null’altro ufficio hanno, se non quello di far che sia più grata ovvero meno ingrata la vita mortale.

 

Mediti:

“È amore fine a se stesso. Ma non sono sicuro se questa sia una cosa positiva o negativa, o quantomeno facile da accettare.”.

 

E’ opinione comune che l’amore non sia degno di tanto nome, se non abbia altro fine, che l’amore:

dunque l’amor greco pare per ciò essere migliore dell’amore genitale, perché non ha e non può avere, per sua costituzione, il fine di generare prole.

 

Ma io penso che ogni azione umana abbia un fine, nobile od ignobile, lodabile o vituperabile, singolare od universale, perenne o caduco.

 

Se concediamo che l’amore genitale, al meno quando sia efficacemente genitale, abbia quale fine la perpetuazione dell’amante in virtù della generazione d’una prole sua propria, possiamo congetturare che l’amor greco abbia qual fine la gratificazione dell’amante in virtù della soddisfazione dell’appetito di gioventù e beltà che naturalmente eccita ogni cosa animata.

 

Concludi:

“Personalmente ritengo l'omosessualità come una disfunzione naturale.”.

 

Quale sarebbe dunque mai la mala funzione di quest’amore ?.

 

Anakreon.

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Ma allora, secondo voi, qual è lo scopo dell'omosessualità? Perché esiste?

È amore fine a se stesso. Ma non sono sicuro se questa sia una cosa positiva o negativa, o quantomeno facile da accettare.

----

Le cause dell'omosessualità ci sono in parte ignote, l'ipotesi più plausibile è che l'omosessualità sia di causa genetica. Personalmente ritengo l'omosessualità come una disfunzione naturale, perfettamente naturale.

Voi cosa ne pensate? Avete mai riflettuto su questi argomenti, e se sì, come vivete la vostra condizione?

Io sono ancora indeciso.

 

 

Io credo essere molto sensata una teoria di cui ho letto qualche mese fa, che trovo molto illuminante.. Dovrebbe essere una specie di sistema di "feedback", che funge da controllo delle nascite.. Io credo che se facessero ricerca sulle specie non in estinzione, troverebbero una quantità di individui omosessuali (in particolare degli individui di sesso maschile che, in tutte le specie sono coloro che incarnano la maggiore spinta all'atto sessuale) tale da limitare un eccesso riproduttivo della specie.

 

L'uomo, poi, sappiamo tutti che ha qualcosa di diverso dal resto degli animali, che lo si voglia chiamare ragione, coscienza, cuore, anima, spirito o come vi pare, ci sono mille definizioni, ma tutti lo sappiamo. Per questo noi siamo consci del fatto che amiamo, e ci sentiamo portati a trovare una spiegazione all'amore. Beh, per gli eterosessuali è scontato che una di queste spiegazioni, e forse quella portante, è quella della riproduzione. Nel caso omosessuale verrebbe addirittura a mancare, quindi rimarrebbe la pura relazionalità, quell'amore fine a sè stesso di cui parlavi tu; il caso transessuale è più complesso, ed ha certamente radici più profonde, per cui non mi sentirei di avanzare ipotesi al riguardo.

 

Riguardo all'ultima parte, sono d'accordo dunque con te: l'omosessualità, dal punto di vista dell'istinto di perpetuazione della specie, è una sorta di disfunzione. Ma noi, che siamo esseri pensanti, e che soprattutto la viviamo sulla nostra pelle, ce ne rendiamo ben conto di quanto non sia sbagliata, almeno, dopo che l'avremo accettata. Cioè, a ben guardarci, non è una vera e propria disfunzione: è un modo diverso di funzionare, e non solo legittimo, ma necessario dal punto di vista naturale!

Come potrà, dunque, essere condannabile dal punto di vista morale? Qualunque messaggio passi in questi tempi, io rimango convinto che ciò che è nella natura dell'uomo, non deve affatto essere condannato. La moralità e la morale, in ultima analisi, non sono altro che un tentativo di organizzazione della vita sociale tra gli uomini, un insieme di regole che dovrebbero permettere di vivere serenamente ed armoniosamente. Quando manca l'armonia, allora c'è un problema nella morale comune. Al giorno d'oggi, direi che il problema comune non è che noi esistiamo, bensì che qualcuno (e non sono neanche sicuro che siano solamente i soliti paladini, come la Chiesa, il governo, ecc.) non vorrebbe che esistessimo, o comunque, chiude gli occhi a sé e anche a noi stessi sul fatto che noi siamo esseri umani come loro, solamente nati con un condizionamento che non è innaturale, ma è ritenuto innaturale perché il concetto stesso di naturalità che impera al giorno d'oggi è fortemente incompleto, e va integrato dovutamente.. Noi non siamo veramente "diversi".

 

Spero di essere stato chiaro :) E non esageratamente persuasivo XD mi piace quando le persone arrivano a capire le cose dal profondo di sé stesse, un po'alla maniera di Socrate :)

 

 

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Ma la vocale maschile, la O, è a forma di buco di culo.

Dovrebbe piacerti.

 

Dopo aver letto il tuo commento Dexter ho riso e ho poi pensato che ti avrei probabilmente chiesto di sposarmi potendo :rotfl::rotfl::rotfl:

 

Al di là di questo... bè prima di tutto ritengo totalmente normale e positivo il pensare a questo genere di cose... siamo esseri pensanti... dimostriamolo :D!!

bè non ritengo l'omosessualità una disfunzione, essendo una forma di attrazione. Infatti gli omosessuali sono in grado di riprodursi, ma sono attratti da persone dello stesso sesso, dunque, posto che si ponga al centro della propria vita affettiva l'attrazione e l'amore e non la mera riproduzione, l'omosessualità è in realtà la funzione dell'umano e naturale concetto dell'amore e della più animale (nel senso di fisicamente istintiva) ricerca di piacere sessuale. Se parliamo a livello di riproduzione, ritengo plausibile che sia una sorta di alt della natura per una specie che ha evidentemente invaso il pianeta (ovviamente utilizzandone le risorse). Nel caso ben venga...

Poi bisogna anche vedere cosa ciascuno considera come "mantenimento della specie". Mi spiego meglio....se si intende con mantenimento della specie la semplice riproduzione è un conto (ma non mi sembra che siamo a rischio di estinzione...se non per le puttanate che noi stessi facciamo, ma nel caso sfornare figli a nulla serve), ma si può ritenere il mantenimento della specie anche a livello intellettuale, nel senso di come si contribuisce al proseguimento della vita umana attraverso le proprie attività e azioni e nel caso l'orientamento sessuale è irrilevante (o addirittura si potrebbe vedere l'essere omosessuali o bi come un fatto che può portare a battersi per la tolleranza nei confronti della diversità e che, di conseguenza, è un fatto positivo per la civiltà -> ergo per l'evoluzione e il mantenimento dell'uomo)....

Inoltre, mi è venuta in mente una cosa, ma non ne sono sicuro al 100% quindi potrei dire cavolate. La maggior parte delle specie animali non provano piacere nell'atto sessuale, ma ne hanno semplicemente un bisogno istintivo. L'uomo è differente. Ne sente un bisogno a livello di impulso (meno forte rispetto, tuttavia, alle altre specie animali) e ne trae piacere fisico. Se ne può dedurre che l'uomo sia in qualche modo progettato, più che per figliare soltanto, per provare soddisfazione. Ne consegue che l'omosessualità è perfettamente in linea con la struttura biologica dell'essere umano. Se a questo si aggiunge che l'uomo è anche portato a sentimenti e soprattutto all'amore (ma questo ovviamente anche per influsso sociale), l'omosessualità diventa più che naturale per l'uomo: in base alla propria attrazione si cerca piacere sessuale (ovviamente con il sesso che attrae) e coinvolgimento emozionale. Non so forse sto scrivendo una marea di minchiate... :boh:

Ad ogni modo io la vedo più come: il mio scopo è ciò che riuscirò a fare di buono nella mia vita, le mie relazioni faranno parte di questo (dunque ciò che conta è che sia sufficientemente innamorato da poter affrontare le mie relazioni nella miglior maniera possibile) ed anche i miei figli (eventuali) faranno parte di questo, ma perchè ciò che avvenga non importa davvero che siano biologicamente miei.

Ho evitato di parlare nuovamente dei concetti nella filosofia classica o moderno-contemporanea perchè già se ne è parlato... ma volendo qualcosa si può sempre aggiungere :D!! Bisogna però sempre contare che la filosofia è sempre ricollegata al modo di percepire la conoscenza in un dato periodo storico.... quindi applicare il pensiero di molti filosofi alla vita d'oggi, per quanto siano affascinanti i loro pensieri, può trarre in inganno... Non sempre, ma bisogna fare attenzione!! Per esempio quando si analizza il concetto che Hobbes aveva sulla natura dell'uomo allo stato di natura, per quanto possa essere convincente, non deve essere mai scollegato dal contesto storico durante cui tale concezione è nata!!!

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La continenza incontinente.

 

Caro Giacomino,

 

opini:

"Io credo essere molto sensata una teoria di cui ho letto qualche mese fa, che trovo molto illuminante.. Dovrebbe essere una specie di sistema di "feedback", che funge da controllo delle nascite.. Io credo che se facessero ricerca sulle specie non in estinzione, troverebbero una quantità di individui omosessuali (in particolare degli individui di sesso maschile che, in tutte le specie sono coloro che incarnano la maggiore spinta all'atto sessuale) tale da limitare un eccesso riproduttivo della specie.".

 

Se pur si conceda che la natura delle cose ordini l'universo in tal modo, che le singole specie non eccedano nella moltiplicazione di sé stesse, perché mai essa dovrebbe impedire la moltiplicazione d'una specie, favorendo l'amore tra membri di sesso eguale e non piuttosto facendo nascere sterili una parte dei membri di quella specie ?:

un uomo sterile per certo non genererà mai prole; di contro, un uomo fertile, il quale prediliga l'amore verso uomini del suo stesso sesso, potrà, se vorrà, pur tuttavia generare prole.

 

Perché la natura delle cose dovrebbe correre il pericolo che la continenza della moltiplicazione d'una specie fosse resa vana dall'incontinenza dei membri di quella specie ?.

 

Anakreon.

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Per Anakreon.

 

Individui che nascono sterili dovrebbero aver ereditato tale condizione geneticamente, il che potrebbe risultare molto pericoloso, in termini di genetica, per il fatto che fortuitamente potrebbero incontrarsi molti individui portatori di questo eventuale allele recessivo, e dare dunque origine ad una generazione a grande maggioranza sterile.

 

Ti propongo anche questa considerazione sull'omosessualità umana.

Un individuo puramente (magari geneticamente) omosessuale, certo non potrà mai provare attrazione per un individuo di sesso opposto, a meno che non accada un caso analogo a quello che si verifica nella specie umana, dove i condizionamenti sociali tendono ad imporre regole comportamentali non da tutti condivise.

Se partiamo dal presupposto che la natura di un individuo omosessuale sia ben determinata, anche dal punto di vista genetico, e dunque scientifico, allora può essere legittimo ammettere che queste regole comportamentali sono giunte al punto di contraddire il naturale ordine delle cose. Per cui, l'incontinenza di cui parlavi tu, secondo me non esisterebbe se l'uomo non avesse posto a sé stesso tali castrazioni.

 

Se trovi qualcosa di strano in questo ragionamento fammi pure sapere :) il confronto costruttivo mi ha sempre molto affascinato :)

 

Giacomo.

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Un mio amico sosteneva, a mio parere con una visione piuttosto fantascientifica, che l'omosessualità fosse frutto di un processo evolutivo volto a diminuire il problema del sovrappopolamento globale :hm:

 

 

Questo è quello che lessi tempo fa in un altro forum (ho copiato e incollato senza modificare, ovviamente era nel vivo di una discussione):

PUNTO NUMERO UNO: recentissimi studi sembrano evidenziare una percentuale decisamente maggiore di componenti omosessuali in famiglie particolarmente prolifiche. Nel caso in cui non si riuscisse a fare 2+2, la cosa suggerirebbe che l'omosessualità sia una specie di meccanismo di tampone demografico della specie.

Di seguito vi metto due link che erano nella solita discussione, dovrebbero essere inerenti (devo ancora leggerli per bene):

http://docs.google.c...NLb0am8iA]link1

http://docs.google.c...V-VHdYJng]link2

aspettate un pochino dopo averli aperti, vi manda alla pagina html

Avrei dell'altro materiale, ma è roba che io stesso devo finire (o in alcuni casi cominciare a guardare) perché sono dei papiri.

In ogni caso credo che di filosofico ci sia poco.

Abbiamo due situazioni alla quale fare riferimento: la sopravvivenza e il benessere.

Quando la prima delle due è scontata cerchiamo la seconda; la ricerca del benessere può essere far attraversa la vecchietta senza mancia in cambio, ma ci possono essere altri motivi, uno dei quali può essere l'ego.

 

(ho letto i post molto sommariamente, ora guardo meglio ed eventualmente modifico questo messaggio)

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Silverselfer

“(…)In definitiva, ciò che attira con tanta esclusività e con tanta forza dueindividui di sesso diverso, è la volontà di vivere dell’intera specie” eccetera… citazione dalla Metafisica della sessualità di Schopenhauer

 

PerKant gli omosessuali sono dei poveracci di cui bisogna avere solo pietà …Platone? Di lui mi piace la definizione che da dell’amore: “La ricchezza di unamancanza”.

 

Ah!Ci sono poi i crotali dei naturalisti, pare che nascano ermafroditi quando siriproducono troppo, Io però preferirei involvermi in una scimmia bonobo, sonocerto che filosofi e naturalisti bonobo avrebbero illuminazioni assai diverseda quelle dei sapiens sapiens.

 

Cosapenso io? Beh, al solito mi trovo in perfetta sintonia intellettuale conAlmadel (Almadel hai mai pensato di entrare in politica? Almeno saprei per chifare campagna alle prossime amministrative).

 

Volendoapprocciarmi in modo naturalistico alla faccenda, non posso non far notare chela matrice della natura è femmina: le api, le formiche e ogni insetto “sociale”si fabbricano i maschi da sé. Le cernie diventano maschi lungo il corso dellaloro esistenza, per non parlare della lumaca che oltre ad essere ermafrodita èanche sadomasochista e poi c’è quella lucertola australiana di cui non miricorderò il nome manco fra cent’anni, dei maschi non ha bisogno nemmeno perriprodursi. Del resto anche la matrice originale del feto umano è femmina, tant’èche il famigerato punto G pare che non sia altro che un abbozzo di prostata enegli uomini quella sutura che corre lungo il perineo fino a contenere loscroto, altro non sia che la sutura di una vagina primordiale. Che vuol direquesto? E non lo so, forse che siamo sostanzialmente delle matriosche? Dentro aun sesso c’è l’altro sesso e per quando ci dispiaccia, la parte neuro corticaledel nostro cervello non potrà mai scrutare la parte limbica dell’en/cefalo?Bah, io in genere finché non limono non lo so da che parte della sponda sto …per cui lassamo sta.

 

Insommaquello che penso è che la sfortuna di un omosessuale è che anche gli etero sonoano-dotati, e ogni volta che hanno un rodimento si spaventano di cotantosollievo in quel grattino che gli fa scodinzolare la sacralità del proprioosso, da diventare istantaneamente omofobi.

 

 

 

Causaed effetto? Boh. Però un fine gli omosessuali lo hanno eccome. Mi ricordo unabattuta di un autore teatrale (è inutile che cerchi di ricordarmi il nome, sequalcuno la riconosce magari lo scriva), che fa – lui romano ai milanesi –Quanno voi stavate ancora sopra all’alberi, noi romani già eravamo froci. Questoper dire che un dato distintivo di una civiltà evoluta è la tolleranza verso l’omosessualità.Il contributo degli omosessuali all’evoluzione della specie è incommensurabile,e non parlo solo dei grandi nomi o a imprese storiche. Questo stesso forum dala cifra delle persone che siamo, ma da quale altra parte uno perde tanto tempoper rispondere e di sponda a leggere. Dove altro potrei trovare qualcuno come teche mi regali il prezioso tempo della propria vita, per leggere ste menate.Voglio dire, siamo utili, il mondo sarebbe decisamente più brutto senza di noi …….PERCHE’ NOI VALIAMO e non solo perché notoriamente teniamo di più alla cura ela lucentezza dei nostri capelli (ok, la pianto).

 

 

 

Mancodal forum da mesi e la cosa meravigliosa che ho provato iniziando a leggerequesta discussione, è stata snocciolare i vostri dotti pensieri. Ogni nuovopost mi fregava quello che volevo scrivere io (ora capite anche perché dellapochezza di quanto ho scritto). Il mio intelletto con voi vibra per simpatia.

 

Perconcludere – Se per Schopenhauer (che stimo e adoro) l’amore è l’afflato dellanatura, diciamo che secondo me lo scopo degli omosessuali è quello dell’igienistadentale (NO! Non fraintendete).

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