Jump to content

La mia -non-adolescenza.


Laen

Recommended Posts

Ascolta:

 

Quello che stai passando E' FISIOLOGICO PER OGNI GIOVANE GAY, non c'e' una soluzione o una scappatoia..devi soffrire come hanno sofferto quelli prima di te e quelli che verranno dopo di te.

Sono stato Chiaro?

 

Dopo questa fase ( che finirà da sè..) entrerai nella fase "CHE BELLO ESSERE GAY" e vedrai tutto in modo opposto, starai meglio, scoperai e ti sentirai migliore degli altri.

 

 

Anche questa fase finirà e poi inizierà il tempo della "SPERIMENTAZIONE SERIA DI SE STESSO" per cui cercherai cose importanti, amicizie, amore, lavoro, risultati concreti.

 

 

Da questa terza ed ultima fase DECIDERAI SE E' STATO BELLO ESSERE GAY O MENO.

 

Ma sarai ormai verso i 40 anni....dopo di che la tua vita andrà avanti con idee più chiare, positive o negative che siano.

 

 

Ovviamente ognuno poi trae le sue conclusioni.

Io non posso influenzarti insomma..

 

Ora devi soffrire e soffri....QUINDI SII CONSAPEVOLE DELLA SITUAZIONE, SII ORGOGLIOSO E STRINGI I DENTI OK?

 

Se vuoi qualche consiglio chiedimelo pure, potrebbe servirti.

 

Da me sentirai solo la verita' delle cose e del mondo, mai frottole.

 

 

Ancora continuo a non capire il nesso che alcuni vedono tra l'essere gay e l'avere dei problemi. Da come mi dici, sembra che gli etero non conoscano ciò, ma non è affatto vero perchè di storie analoghe alle mie se ne sentono spesso, e da tutti.

Se c'è una cosa con la quale sono a posto e non ho MAI avuto problemi, è stato l'essere gay.

 

Grazie infinitamente per i consigli ottenuti da tutti, di cuore...:D

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 65
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Laen

    19

  • LadyGodiva

    7

  • cambiapelle

    4

  • Hinzelmann

    4

Guest CelebritySkin

ciccino, sappi che sono d'accordo con te, l'essere gay non è un fardello e non lo si percepisce come tale specialmente quando si vive ogni giorno con la sensazione dell'inferiorità.

Probabilmente hai avuto, come me, una famiglia che non ha saputo dirti "bravo" e non ti ha incoraggiato quando in realtà serviva e magari vive le giornate facendo paragoni o dicendoti "Io questo non riuscirò mai a farlo in vita mia o Non sarò mai così ....... come quella persona".

Beh se così fosse ti dico che se non fai nulla alla fine ne esci comunque, in quanto il tempo , come ha detto LadyGodiva, ti porta a relativizzare ogni cosa e a capire che ci si è dannati per cose di piccolo conto che in realtà la vita è facile che ci si predispone bene a viverla .

Se invece , come hai detto , stai cercando di sbloccare la cosa il mio consiglio è quello di trovare persone profonde , di parlarne con loro , di dare sfogo alle tue ansie o paure anche andandole ad urlare in un posto sperduto insieme a qualcun'altro e di cercare di instaurare amicizie in cui non ci si giudica ma si viva la cosa con uno spirito di libertà che imposti le cose secondo il seguente pensiero (che è solo uno dei tanti possibili ):

"oggi proviamo a fare questo e vediamo come viene, vediamo se facendo la x cosa mi sento felice , se mi sento male , posso decidere di interrompere questa cosa che mi crea disagio quando voglio e magari quando me la sentirò posso anche rifarla in un altro modo (che può essere con persone più simpatiche al tuo fianco o con una situazione che ti dà meno senso dell' obbligo/oppressione )"

Non so se mi sono spiegato bene , non sono un drago con le parole purtroppo per me :D

ciao ciao

Link to comment
Share on other sites

Caro Luca, per quanto riguarda la connessione essere gay - problemi relazionali ti rimando al post di Isher, che spiega molto chiaramente quale potrebbe essere il meccanismo. Dal canto mio posso dirti che mi è successa una cosa molto simile: nel mio caso però non riuscivo a vedere l'esistenza di questa connessione a causa di un rifiuto assoluto della mia omosessualità, che consideravo qualcosa di assolutamente estraneo a me.

Capisco che il tuo caso sia diverso, ma ti inviterei comunque ad ascoltarti attentamente, meglio se con l'aiuto di uno specialista (se lo psicologo di prima non ti ha aiutato puoi sempre andare da un altro...) perchè ritengo molto probabile che all'origine dei tuoi problemi relazionali ci sia un conflitto di questo tipo, un'accettazione incompleta o mancante di qualche aspetto della tua persona. Non è detto che questi problemi siano riconducibili all'orientamento sessuale, ma non escludere a priori che sia così: riusciamo ad ingannarci da soli molto facilmente, purtroppo!

Buona fortuna!

Link to comment
Share on other sites

Bri.Kyn X

Quoto il discorso del noiosissimo Hinzelmann. :D

Io personalmente ho avuto (ed in parte ho) problemi molto simili ai tuoi. Non ho vissuto nessun tipo di adolescenza. E' vero, come ha detto qualcuno esistono più adolescenze, ma almeno la mia ha fatto piuttosto schifo: dove sono le uscite con gli amici? le prime esperienze con le ragazze da raccontare al "gruppo"? le serate in discoteca a corteggiare la bellona del gruppo? le scorribande, la prima sbronza e le stronzate da 16enni?

Io non ho vissuto niente di tutto questo. La mia adolescenza è stato un continuo ripiegamento su me stesso, totalizzato una profonda rabbia e un radicato odio verso il mondo esterno. Tanto che ero solo, talmente solo che pure quando parlavo con qualcuno - magari di classe - lo sottolineavo come a dire "ehy, guarda, se anche ti parlo io sono solo. fanculo". E' qualche volta risultavo perfino simpatico!

 

Pensavo che l'omosessualità non c'entrasse niente, o meglio che in origine avesse peggiorato le cose, ma che sostanzialmente fosse una cosa che potevo tenere a bada, lontano da me. Poi prima dei 18, due anni fa, decisi di andare da una psicologa. Le cose sono fortunatamente cambiate, progressivamente, ho ricostruito un'esistenza un po' più partecipata.

Taci totalmente circa le tue esperienze omo "reali". Teoricamente anche io avrei accettato la mia omosessualità, ma nei fatti? Non so fino a che punto sarei pronto, anche oggi, a vivere una relazione seria con un altro ragazzo. Non oso immaginare 3 o 4 anni fa come avrei anche soltanto lontanamente pensato di avere una dimensione di questo tipo.

Certo, non è giusto ridurre tutto all'omosessualità. Nel mio percorso ho analizzato tante cose, e alla fine ho capito che problemi del tutto simili li avrei avuti anche da etero. Ma appunto, problemi simili, non uguali. Quindi l'omosessualità è un elemento da considerare severamente per una "riuscita" finale.

Dici di voler accelerare i tempi. Beh, non puoi. E' una via sempre in salita, a piccoli passi, a piccole dosi, con conquiste che sembrano nulla ma che in realtà dicono tanto. E lo dicono solo a te, gli altri non potranno mai capire niente.

 

Spero ti capiti presto. :)

Link to comment
Share on other sites

Sarò l'ennesimo che ti dice: '' ci si passa, ci son passato, ci sto passando''; da quanto ho capito devi solo buttarti un po' in mezzo, metterti in gioco e non aver paura dei giudizi degli altri e non mi riferisco solo alla sessualità, ma a tutto. Magari ci si fa problemi perche' non ci si sente belli, o perche' non siamo i più fighi. E' normale nella vita aver questi pensieri, però tutto sta nel ripetere a se stessi: va bene cosi', sono migliorato e posso affrontare il mondo. Infondo se non ti convinci tu come possiamo convincerti noi^_^...contatti i tuoi amici/amiche , esci più che puoi e pensa solo che questa sia la tua cura:p secondo me andrà bene.

Link to comment
Share on other sites

Stasera sono uscito coi miei amici (pochi, rimasti) e altri ragazzi che ho conosciuto direttamente oggi e devo dire che.. mi sento bene, sono sereno, mi sono reso conto che non c'è niente di più bello che stare insieme a delle persone che tengono a te e alle quali vuoi un bene dell'anima. Mi sono reso anche conto che è inutile chiudersi, non mi porta da nessuna parte.

Sarà che stasera sono stato particolarmente bene, sarà che avevo bisogno di ciò ma... sto bene, finalmente.

E grazie di cuore a tutti voi che mi avete risposto, siete stati tutti, dal primo all'ultimo, di preziosissimo aiuto. :)

 

 

Link to comment
Share on other sites

Stasera sono uscito coi miei amici (pochi, rimasti) e altri ragazzi che ho conosciuto direttamente oggi e devo dire che.. mi sento bene, sono sereno, mi sono reso conto che non c'è niente di più bello che stare insieme a delle persone che tengono a te e alle quali vuoi un bene dell'anima. Mi sono reso anche conto che è inutile chiudersi, non mi porta da nessuna parte.

Sarà che stasera sono stato particolarmente bene, sarà che avevo bisogno di ciò ma... sto bene, finalmente.

E grazie di cuore a tutti voi che mi avete risposto, siete stati tutti, dal primo all'ultimo, di preziosissimo aiuto. :)

Finalmente! Contentissimo per te ;)

Link to comment
Share on other sites

Mi fa piacere che veda tutto bene, anche io spesso tendevo a isolarmi e apparentemente sembrava che stessi bene ma recentemente grazie a una persona del forum ho capito che mi sbagliavo.

Link to comment
Share on other sites

Icoldibarin

@ Cattolicsexboy, LadyGodiva, Hinzelmann etc.: Ma basta pensare che tutti i problemi derivino da una omosessualità repressa o da una non completa accettazione delle proprie preferenze sessuali, mi pare che kripto abbia più volte precisato di essere in pace con la propria omosessualità.

 

Detto questo anch'io condivido alcuni tratti che tu hai descritto. Sono consapevole del problema ma a volte non trovo davvero il modo giusto di reagire. Ho sempre ricondotto la mia autodiagnosi alla mancanza di giusti stimoli esterni e la mia cura ad una persona che mi stia accanto. Insomma ho una gran voglia di innamorarmi ma nello stesso momento una forte paura di non essere corrisposto. Questo mi porta talvolta ad assumere atteggiamenti passivi e troppo vittimistici nei confronti della vita. Probabilmente la mia autodiagnosi e la mia cura sono incorrette ma non so se in qualche modo anche tu ti ritrovi in questo.

Per il resto mi accodo a quanto detto da Sherlock.

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Per quanto riguarda me, ma scrivo al volo perchè devo uscire...

il discorso era rovesciato:

 

io gli chiedevo se, considerato che l'omosessualità non è causa di

problemi ma dovrebbe concorrere alla loro soluzione, ne avesse

parlato -in questi esatti termini- con lo psicologo.

 

Non mi ha risposto sulla domanda specifica ( ne abbiamo parlato o no )

e ho lasciato cadere il discorso.

 

Isher ha ipotizzato un bisogno "positivo" di autodifesa, è un discorso

che vale per tutti ( etero e gay adolescenti ) ma se l'adolescente è gay

mi pare difficile ignorare la propria omosessualità.

Link to comment
Share on other sites

io gli chiedevo se, considerato che l'omosessualità non è causa di

problemi ma dovrebbe concorrere alla loro soluzione, ne avesse

parlato -in questi esatti termini- con lo psicologo.

 

Non mi ha risposto sulla domanda specifica ( ne abbiamo parlato o no )

e ho lasciato cadere il discorso.

 

Isher ha ipotizzato un bisogno "positivo" di autodifesa, è un discorso

che vale per tutti ( etero e gay adolescenti ) ma se l'adolescente è gay

mi pare difficile ignorare la propria omosessualità.

 

Scusa, non avevo proprio notato la tua domanda.

Si, quando lo psicologo mi chiese di parlare un po' di me glielo feci immediatamente presente, al ché si pose (e mi pose) il dubbio che fosse quella la causa dei miei problemi,

al che io ho subito negato perchè conscio del fatto che non lo fosse. Cercò nonostante ciò di indagare ancora, ponendomi domande sempre più specifiche a riguardo,

ottenendo sempre la stessa negazione, su tutto. Non ho problemi ad essere omosessuale, TUTTI lo sanno, sia a casa che a scuola.

E' una cosa che non mi ha dato problemi neanche all'inizio, e siete liberi di crederci o meno.

Hinzelmann, mi chiedo perchè sia necessario sempre e per tutti inserire l'omosessualità come causa (o concausa) di problemi in un adolescente gay.

Io sono gay da sempre, me ne sono accorto diversi anni fa, ma non mi ha mai creato il benché minimo problema.

E sentirmi dire che devo soffrire perchè gay mi pare assai ridicolo (non è il tuo caso, parlo di un altro utente che mi ha risposto qui).

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Beh è abbastanza facile pensare: tu non stai vivendo

la tua adolescenza perchè non ti sei accettato come gay.

Il fatto che sia facile a pensare non significa che sia vero.

 

Ma è altrettanto sbagliato ritenere che la propria omosessualità

si risolva solo in un problema di accettazione, tale per cui cessa

di avere alcun rilievo, dopo che viene detta agli eterosessuali che

ci vivono intorno.

 

Vale come sempre l'esempio del contrario, un adolescente etero

che abbia problemi di relazione analoghi ai tuoi, a differenza

di te non avrebbe certo il problema di dire in giro di essere

etero, ma sempre dovrebbe crescere come etero e la parte più

formativa delle sue esperienze sarà quella che gli presenta delle

difficoltà da superare.

 

Banalizzando: avere la ragazza ( per lui ) ; avere il ragazzo

( per te )

 

Il punto magari è trovare uno psicologo con cui si possa

parlare liberamente della propria omosessualità, come si

parlerebbe della propria eterosessualità.

Link to comment
Share on other sites

Da questo punto di vista si, se vogliamo parlare dell'omosessualità collegata ai problemi

fisiologici che avrebbe da superare anche un etero con la propria eterosessualità, quello sì.

Ma che la mia fobia sociale sia causa dall'omosessualità è ben altro conto, e fidati che la causa

non è affatto questa. Problemi fisiologici intendo avere un ragazzo, superare l'imbarazzo, la timidezza

verso gli altri ragazzi, va bene. Ma non verso gli estranei, l'omosessualità non è certo il fattore che

determina la mia fobia sociale. :)

Link to comment
Share on other sites

ciao krypto,

scusa se mi intrometto come il "prezzemolo in ogni minestra", come si dice dalle mie parti :D, e se dico questa cosa avulsa dal contesto... ma leggendo il tuo primo post, con cui hai aperto questo topic, mi ha colpito particolarmente la frase su quegli amici che, tu dici, si erano "giustamente stancati di me" e ti hanno perciò abbandonato.

 

trovo questa cosa davvero brutta, ma brutta brutta davvero.

perchè un amico ci lascia proprio nei momenti in cui abbiamo più bisogno di lui? non ha senso. eppure capita.

 

 

mia riflessione serale :sorriso:

Link to comment
Share on other sites

Per Krypto: credo che ci siano diverse persone che sono nella tua stessa situazione... Io personalmente mi rispecchio in alcune cose: anche io poca fiducia in me stesso, mancanza di stimoli, molta voglia di vivere cose "convincenti" e autentiche che non trovo (o che trovo ma che non so apprezzare). Io anzi sono un pochettino giù, perché nemmeno io sono innamorato e le mie vite universitaria e familiare ultimamente mi mettono un po' in crisi.

Se avessi consigli da darti sarei probabilmente già uscito da questo meraviglioso periodo, ma mi permetterei comunque di smentirti su una cosa: un'adolescenza spensierata non è affatto la norma, perché per diventare uomini... non ci sono le istruzioni xD, devi cominciare a capire qualcosa della vita per conto tuo, e questo può significare anche lunghi momenti difficili e tormentosi.

Ti consiglierei, se lo ritieni utile e se ti può far stare meglio, di tornare dallo psicologo, ma in generale ti direi le solite cose: conoscere nuove persone, fare nuove esperienze. Gli stimoli probabilmente verranno cominciando qualcosa di nuovo!

 

Ma comunque sei stato un po' vago sui "gravosi problemi inutili" che ti assillano :D

Link to comment
Share on other sites

I miei gravosi problemi inutili che mi assillano sono perfettamente riassunti

in questa pagina di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Fobia_sociale

Ne più, ne meno. E per skanda87, hai perfettamente ragione, è una cosa assai brutta,

ma quando una persona esita a uscire, a stare insieme, per settimane e settimane,

forse è una reazione che la maggior parte delle persone avrebbe. Le mie migliori amiche mi sono sempre state

vicine, quello sì, però certe volte, non capendo l'entità del mio problema, rimanevano seccate, cosa comprensibile.

:D

Link to comment
Share on other sites

sai... non lo trovo affatto comprensibile un atteggiamento del genere, come lo definisci tu.

per me l'amicizia è tutto e se mi fossi trovata io nella tua situazione mi sarei chiesta: ma sti amici meritano di essere definiti tali?

:sorriso:

Link to comment
Share on other sites

Ti stai aiutando con una terapia farmacologica, Krypto? La fobia sociale si cura bene, e avere un sollievo da essa,

dalla sintomatologia assillante, sarebbe un grosso aiuto per combatterla fattivamente, uscendo di più, facendo

più cose nella realtà, eccetera.

 

Questo senza negare il discorso che ti facevo l'altra volta, più di costruzione interna, ma in aggiunta ad esso.

Link to comment
Share on other sites

La terapia farmacologica non l'ho mai fatta, il mio psicologo non l'ha ritenuta necessaria,

mi disse pure che poteva creare effetti di dipendenza assai forti, e che quindi si rivela utile solamente

per i casi particolarmente gravi. Ho preferito anche io così, riuscire con le mie forze.

Piano piano in questi giorni come ho già accennato ce la sto facendo, sembra che un barlume di luce si stia

accendendo, ce la sto mettendo tutta. :)

Link to comment
Share on other sites

Icoldibarin

Se i farmaci non sono necessari è tanto meglio, per esperienza vicina, non è esattamente bello come prendere una aspirina. Inoltre da soli hanno poco senso se non sono in parallelo ad una terapia psicologica o ad un ambiente positivo.

Link to comment
Share on other sites

Concordo, ci vuole la giusta combinazione di cose,

altrimenti sono una serie di interventi che non concludono nulla.

Un mio amico dovette prendere la paroxetina, per motivi più o meno analoghi ai miei,

ma gli creò una dipendenza dalla quale uscì a fatica.

Link to comment
Share on other sites

E' soggettivo il fatto della dipendenza.

La paroxetina e simili non creano tutta questa dipendenza, e al tuo posto, se dopo anni ti trovi sempre nella stessa situazione farei un tentativo.

Ricordati inoltre che NON puoi fare medicina (ma soprattutto il medico) ed essere affetto allo stesso tempo da fobia sociale, quindi se ci tieni davvero (come ho capito in chat) prendi da questo un ulteriore stimolo ad uscirne.

Il mio consiglio è questo, al dilà del farmaco, trovati un hobby o uno sport che ti piace e che ti "costringa" a stare in mezzo alla gente.

E per quanto riguarda le amiche, invece di soffermarti sul fatto che si scocciano a starti vicine in queste condizioni, pensa se tu magari le hai un po' trascurate nel loro momento del bisogno: quando si sta male, a volte, per stare meglio è più facile aiutare gli altri che parlare di sè. Un saggio mi disse una frase molto vera "tutti si preoccupano di avere degli amici ma pochi si preoccupano di essere amici".

Dopo questi consigli frammisti a qualche luogo comune non mi resta di augurarti di passare questo brutto momento ;-)

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Beh comunque farcela "con le proprie forze" non significa

da solo, c'è la terapia psicologia cognitivo comportamentale

ci sono i gruppi di auto-aiuto o la terapia di gruppo.

 

La terapia di gruppo sembra una stupidaggine, viene spesso

banalizzata, ma dà supporto emotivo, aiuta anche a non scaricare

tutto sul gruppo consueto di amici.

Link to comment
Share on other sites

No no non penso proprio che la terapia di gruppo sia stupida, mai neanche lontanamente pensato

E, riprendendo le tue considerazioni, Hinzelmann, non ho mai voluto scaricare le mie frustrazioni

sui miei amici, anzi ho sempre evitato di centrare il nocciolo della situazione perchè forse

non avrebbero capito a fondo, in quanto apparentemente ho sempre mostrato il velo della 'normalità', senza problemi

Forse ho fatto male ad escluderli del tutto, si sono ritrovati a pensare che non avessi più interessi nello stare con loro e

che forse fosse veramente meglio lasciarmi perdere.

Ora, visto il miglioramento, gli sto già raccontando il tutto e la situazione sta nettamente evolvendo. Speriamo in bene. :)

Link to comment
Share on other sites

sono contento anche io che le cose vadano meglio :) in parte ho vissuto qualcosa di simile a te nell'adolescenza, ed è anche per questo che non la "ricordo" granchè bene. Insomma preferisco 100mila volte il ragazzo che sono adesso, del 15-16 enne timido e spaurito che ero prima. Spesso spaventato dai giudizi degli altri, mi ritrovo in alcuni sintomi letti su wikipedia. Hai avuto coraggio a confidarti qui sul forum con degli sconosciuti, e non credo che proprio il fatto che siamo sconosciuti ti abbia aiutato. L'omosessualità al massimo penso abbia reso la cosa più difficile da gestire, in quanto non facilmente adattabile al contesto sociale in cui viviamo e quindi un ulteriore peso, in un certo senso. Ma come avete già detto tutti, non ne è la causa. La via da seguire è quella giusta che hai intrapreso: formazione della propria persona, sviluppare interessi, studiare, praticare sport, dedicarsi alle amicizie. Lo so, sto dicendo cose ovvie ma è ciò che ha funzionato per me, per quanto piccolo può essere stato e sia il mio disturbo rispetto al tuo.

 

PS. Krypto mi sembra di aver visto il tuo avatar in un altro forum, tempo fa: ricordo bene? ;)

Link to comment
Share on other sites

Grazie shok :)

Ho voluto confidarmi perchè me la sono sentita e anche perchè l'ho trovato un modo per farmi conoscere. E direi che ho fatto bene, visto che ne ho tratto un gran beneficio. L'omosessualità come non è stata la causa non è neanche stata un'aggravante. Non esiste, per me, distinzione ,sono così e basta, ho dei gusti diversi dagli eterosessuali, niente di pesante da sostenere. :)

 

Per la questione avatar, questo è di pochissimi giorni fa, ma ero iscritto ad un altro forum tempo fa, dove ero supermoderatore :)

Link to comment
Share on other sites

Bad_Romance

Ciao Krypto, sono contento che tu stia risolvendo i tuoi problemi, anche io ho avuto lo stesso problema ma pian piano se ne esce, anzi oggi forse sono esagerato nel senso contrario xD

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...