Macud87 Posted May 3, 2011 Share Posted May 3, 2011 Premessa: ero al cinema a guardare questo film: http://www.youtube.c...feature=related Il film parla di un'ipotetica società in cui gli uomini (maschi) sono stati decimati da una terribile malattia ed il potere è praticamente tutto in mano alle donne. Nel film si parla di un ragazzo, discendente di samurai, che entra nel cosiddetto Ōku, in pratica l'organizzazione che unisce tutti i concubini (maschi) della shogun (donna). Qui sono rinchiusi alcune centinaia di uomini, in totale assenza di donne, e diversi di questi personaggi mostrano chiaramente tendenze omosessuali. Arrivo al punto: in una scena si vede uno di questi ragazzi, chiaramente gay ma assolutamente maschile nell'aspetto (anche se non sempre nei modi...). Il mio vicino di posto commenta con la moglie: "Guarda quel TRANS...". Sono rimasto veramente basito: ma quale trans??? Possibile che ci siano ancora persone che non conoscono la differenza tra gay e trans??? Voi che ne pensate, avete mai assistito a simili episodi di totale ignoranza? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dreamer88 Posted May 3, 2011 Share Posted May 3, 2011 Bè al punto da scambiare visivamente gay e trans no. Tuttavia temo che molto spesso ci sia ignoranza diffusa e confusione tra le due cose. Cioè ho l'impressione che a volte si ritenga un trans un omosessuale effeminato al punto da voler diventare donna, mentre invece non si capisce che il transessualismo è collegato all'identità di genere più che all'orientamento sessuale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bri.Kyn X Posted May 3, 2011 Share Posted May 3, 2011 Non è niente, c'è gente che confonde il travestitismo con la disforia di genere e con l'omosessualità. Quando il travestitismo coinvolge per lo più uomini eterosessuali. Ultimamente ho sentito uno che diceva "I gay non esistono". Per qualcuno è una malattia che conduce inevitabilmente al cambio di sesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
giannisgroi Posted May 3, 2011 Share Posted May 3, 2011 Sarò drastico, ma credo che serva un programma del governo per "insegnare" il mondo LGBT. Lo trovo un gesto di profonda civiltà. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marte Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 Secondo me bisogna cominciare dal nostro piccolo, e puntare in alto. Ci sono amministrazioni cittadine dove convivono insieme etero e gay e transessuali, cosa di estrema civiltà a mio avviso, nonostente questo sia il medesimo paese che parlando di mtf, chiama queste donne il trans, oppure fanno dimettere un politico perchè aveva relazioni con una trans, e non motivando la questione con il discorso della prostituzione, ma con il transgenderismo. Io sono un transessuale (si lo ripeto sempre) e sono omosessuale, secondo molti questo non sarebbe possibile per due motivi: 1. c'è chi sostiene che l'omosessualità maschile sia una sia un'espressione di sessualità femminile. O.O 2. c'è chi sostiene che essendo io nel mio genere di partenza eterosessuale, non posso soffrire di disforia di genere, in quanto in questa situazione sono etero. Ora sembrano la stessa cosa ma son sottilmente diverse. Devo dire che questa ignoranza dilagante andrebbe corretta con una corretta informazione, quindi basterebbe informare in maniera scientifica e corretta i giornalisti che dovrebbero essere imparziali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 Sì, è possibile che esista gente del genere. Sbagliano, fanno confusione perché sono totalmente ignoranti in materia, e del resto, senza un progetto governativo volto all'educazione, un cambiamento sarebbe molto difficoltoso (vista anche l'influenza dei media). Anche se in realtà il cambiamento può avvenire anche dal basso. Quel tizio non conosce omosessuali (dichiarati, perché è difficile che qualcuno non conosca omosessuali), né transessuali, con ogni probabilità, come curare la sua ignoranza? La gente dovrebbe in primo luogo rendersi conto che esistiamo, e non siamo lontani. Questo in molti casi non si verifica. Una soluzione (a copertura quasi totale) mi sembra molto lontana, comunque. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
shok Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 Marte ti dico solo che io, prima di approdare qui, quasi non sapevo esistessero anche ftm e cosa fosse la disforia di genere. E' un mondo che mi si è aperto, fatto di gente in carne e ossa (o meglio bit) come te .Ero (spero di poter usare l'imperfetto) semplicemente e totalmente ignorante. La gente comune trova questi argomenti estranei/divertenti se non rivoltanti. Il gay è una femmina mancata, il trans è un uomo che si veste da donna e batte sulla strada. Chiaro, evidente e (vedendola in questo modo) concordo, decisamente lontano dalla mia idea di rigidezza morale e di buon costume. Non sarebbe male cominciare con una bella legge contro l'aggressione omofoba Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marte Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 Esatto, è questa legge che manca e una buona istruzione. L'associazione presso cui vado per il consultorio ha fatto degli incontri nelle scuole della zona facendo informazione, ed ha avuto riscontri positivi. Posso capire in molti casi la paura di farsi vedere come si è perchè essere visibili rende più vulnerabili. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 è possibile. molte volte non conoscendo l'argomento le persone giudicano a priori.. quindi non è tanto questione di confondersi.. ma è questione di non sapere quali differenze ci sono tra i due termini e tra le due tipologie di persone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bri.Kyn X Posted May 4, 2011 Share Posted May 4, 2011 Certo, tendenzialmente capisco che agli etero può non fregare nulla di tutto questo. Però se sapessero che conoscono almeno un caro amico o un parente stretto e vicino o addirittura un familiare che è gay, allora sì che le cose potrebbero cambiare. Ma è un circolo vizioso: noi non lo diciamo perchè non ci capiscono e loro non ci capiscono perchè noi non lo diciamo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 6, 2011 Share Posted May 6, 2011 Generalmente infatti i passaggi sono: 1) Noi lo diciamo 2) Loro non ci capiscono 3) Noi ci spieghiamo 4) Loro ci accettano Ciascuna di queste fasi è più o meno lunga e dipende 1) Dal nostro coraggio 2) Dalla loro intelligenza 3) Dalla nostra preparazione 4) Dai loro sentimenti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bri.Kyn X Posted May 6, 2011 Share Posted May 6, 2011 Generalmente infatti i passaggi sono: 1) Noi lo diciamo 2) Loro non ci capiscono 3) Noi ci spieghiamo 4) Loro ci accettano Eh, credo che il punto 1 sia il vero scoglio. Dovremmo giungere ad un momento della storia in cui non dovremmo più "dirlo" e aspettarci tutti quei passaggi. E non so se questo possa mai avvenire. Per questo credo che quel cane che si morde la coda resterà più o meno una costante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Noel Posted May 6, 2011 Share Posted May 6, 2011 Non ho mai capito chi pensa che sia automatico che Gay = effemminato. Ognuno è un mondo a sè. nessuno è standard. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Macud87 Posted May 7, 2011 Author Share Posted May 7, 2011 Credo che l'ignoranza sia un problema non tanto per gay/trans dichiarati e sicuri di sé stessi, quanto soprattutto per tutte quelle persone che si trovano al passo precedente. Quanti di noi hanno passato un periodo di rifiuto di quello che sentivamo perché pensavamo fosse "sbagliato"? Se invece ci fosse una corretta informazione su questi temi magari il ragazzino di 13 anni che si sente attratto da altri maschi può evitare di flagellarsi e passare degli anni orribili in attesa dell'accettazione di sé, perché sa che l'omosessualità è una cosa perfettamente normale e che non deve temerla... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 7, 2011 Share Posted May 7, 2011 Eh, credo che il punto 1 sia il vero scoglio. Dovremmo giungere ad un momento della storia in cui non dovremmo più "dirlo" e aspettarci tutti quei passaggi. E non so se questo possa mai avvenire. Per questo credo che quel cane che si morde la coda resterà più o meno una costante. Il punto 1) è il vero scoglio perché è il primo :) Se sei fortunato dopo il CO tutto si risolve; altrimenti passi al problema 2) Con mio padre sono fermo al problema 4) e ho fatto CO tredici anni fa... Non mi immagino un'Utopia dove non ci sia bisogno di dirlo, arrivo al massimo a immaginare un mondo in cui essere gay sia come essere intolleranti al lattosio, mancini o parlanti tedesco. "Se sapevo che eri intollerante al lattosio, non ti portavo alla Sagra della Caciotta!" "Ehi, non mi ero mai accorto che eri mancino!" "Perché non mi hai mai detto che parlavi Tedesco? Ti avrei invitato a Monaco con me la settimana scorsa" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dreamer88 Posted May 8, 2011 Share Posted May 8, 2011 Quoto Almadel... è impossibile che non lo si debba affermare (direttamente o indirettamente)...nemmeno in un utopico futuro. Quello che dovrebbe/potrebbe (?) cambiare è il punto 2. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted May 8, 2011 Share Posted May 8, 2011 E allora chiediamoci perchè non cambia ( in termini generali e a partire dalle esperienze personali ) Intanto direi che l'ignoranza diffusa più che una mancanza di conoscenza sia una falsa conoscenza. Non è quindi solo un problema che si risolve dando informazioni ( con la semplicità con cui si risolve un problema del genere a chi non sa niente ) Forse un peso ce l'ha anche il fatto che il nostro interesse prevalente è sottarci al pre-giudizio degli stereotipi etero sull'omosessualità ( ma in questa maniera tendiamo a presentarci come eccezione alla regola, il chè non sposta l'opinione sulla omosessualità in generale, anzi conferma l'idea che delle regole esistano ) D'altronde il legittimo obiettivo ( dell' accettazione ) non può non limitare il nostro discorso ( cioè la spiegazione ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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