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Sembra lo stesso "incidente" che era avvenuto a un altro ragazzo di Catania un paio di anni fa.

Si era fatto esonerare dal servizio militare approfittando degli assurdi regolamenti vigenti (per i quali l'omosessualità era motivo di esonero), ma il Ministero della Difesa aveva comunicato questa "indisposizione psichica" a tutti gli organi dello Stato, in barba alla legge sulla prvacy.

Cioè, non gli è stata negata la patente in quanto omosessuale, ma perché alla Motorizzazione risultava non avere i "requisiti psichici" sufficienti, senza saperne il motivo: il vero problema è quella norma antiquata dell'Esercito. Era senz'altro in vigore quanto il ragazzo ha preso la patente la prima volta: ora lo è ancora? Se lo è, ovvio che va cambiata.

Inoltre, senz'altro riceverà un risarcimento quantomeno per violazione della privacy. Sulla discriminazione ho i miei dubbi.

Ricordo che all'epoca per non svolgere il servizio militare alcuni si dichiaravano " omosessuali egodistonici", in parole povere omosessuali che non accettavano la cosa e che la vivevano male. Si veniva quindi esonerati poichè si andava a rasentare un disturbo di identità. L' "omosessuale egosintonico" è invece chi si accetta, ed infatti poteva svolgere il servizio di leva.

Questo escamotage l'ho sentito usare da molti sino all'eliminazione del servizio obbligatorio; certo è che è intuibile che un atto dle genere che va a coinvolgere un giudizio in ambito psichico possa avere poi delle ripercussioni. Sospetto quindi che qui si voglia tacciare di omofobia una "furberia" fatta all'epoca per non fare il militare ( e neppure il servizio civile... sarebbe bastato dichiararsi obiettori ).

Hinzelmann

Beh bisogna vedere, ad esempio Aldo Busi:

 

Nel 1968 ottiene l’esonero dal servizio militare

per dichiarata omosessualità (“politicamente dichiarata:

mica mi sono presentato coi tacchi alti dicendo di chiamarmi

Miriam”, ha affermato in un’intervista).

 

Una cosa è dichiarare la propria omosessualità, altra

cosa è fare una sceneggiata...in ogni caso non si può dare

per scontato che un omosessuale abbia ingannato uno psichiatra

di per suo ben disposto nei cfr. degli omosessuali.

 

I test sulla idoneità psicologica al servizio di leva non brillavano

per "modernità" e "apertura mentale" c'erano domande del tipo : Ti

piacciono i fiori? Ti piacerebbe lavorare come fioraio? Leggi riviste

di motocross? etc. Non so quando furono introdotti, come anche la visita

psicologica ( che fu introdotta sulla scorta del problema dei suicidi in

camerata e del nonnismo )

I test sulla idoneità psicologica al servizio di leva non brillavano

per "modernità" e "apertura mentale" c'erano domande del tipo : Ti

piacciono i fiori? Ti piacerebbe lavorare come fioraio? Leggi riviste

di motocross? etc.

 

Credo che non brillino tuttora da questo punto di vista. Lo dico perché tre anni fa ho sostenuto dei test per entrare in un'accademia militare e queste domande che hai portato ad esempio c'erano tutte e tre. Non so se nel frattempo le cose sono cambiate.

Più che altro non capisco cosa ci stiano a fare ancora domande del genere nel test quando in Italia l'essere gay non preclude il poter entrare in un corpo militare (ci sono infatti diversi gay dichiarati militari a cui la loro omosessualità non causa nessun problema al lavoro).

 

Quello citato da Fenix è comunque un evidente caso di omofobia che verrà punito dalla legge. E' triste vedere che ci sono persone con una mentalità del genere, ma c'è anche poco da stupirsi.

Hinzelmann

Intanto bisogna partire dal fatto che, se in Italia l'omosessualità

non ha mai costituito reato, questo non è vero per quanto concerne i

Codici Penali Militari, che prevedevano il reato di "Atti di libidine

contro natura"

 

Es. : CS FA e TS accusati di atti di libidine contro natura perchè la

notte del 9 Luglio 1939 in Elbassan si congiungevano carnalmente, cagionando

scandalo tra i militari della caserma. Rei confessi, condannati a 3 anni e 2 mesi.

 

dalla motivazione:

"Vero psicopatico sessuale, degenerato ed anche fisicamente repellente" (...) "privi

di senso morale, abietti e degenerati" "atti compiuti con foia bestiale...degradanti

del genere umano"

 

Fatta questa premessa storica, biogna anche considerare che la visita di leva obbligatoria

veniva fatta a 18 anni e non tutti i ragazzi a 18 anni sono così consapevoli come era Aldo Busi

nel 1968 o così furbi, come ipotizzato, pur con riguardo a casi più recenti.

 

Inoltre, queste sentenze rendono edotti del prezzo pagato, per il fatto che tali informazioni

riservate e vaghe "esonero per inidoneità psichica" potevano saltar fuori in ogni momento. La

qual cosa è ovviamente poco rilevante per uno scrittore, ma non per chi aspiri ad un pubblico

impiego ed aveva buone motivazioni per mentire o celare, pur se a rischio di comportamenti vessatori

o violenti in caserma.

 

A me è capitato una sola volta di sentire che il figlio di Tizio si era suicidato in

caserma perchè aveva subito violenza sessuale, in quanto particolarmente "sensibile"

così si diceva con riferimento ai figli di persone importanti - che ottenevano pure

una indagine seria della Procura Militare...ma si tratta di assolute eccezioni, credo.

Per il resto, silenzio e omertà assoluta.

Forse hanno paura che siano pericolosi perchè si truccano mentre guidano ...

 

Risate amare a parte, è l'ennesimo capitolo di quanto ancora ci sia da lavorare non tanto per i diritti, quanto per farci vedere come persone normali da una società tendezialmente omofoba. Quando smetteranno di vederci come invertiti o contro natura e ci vedranno per quello che siamo, nè più nè meno come gli altri, allora anche il riconoscimento di diritti basilari verranno da sè.

Metamorphoseon90

il vero problema è quella norma antiquata dell'Esercito. Era senz'altro in vigore quanto il ragazzo ha preso la patente la prima volta: ora lo è ancora? Se lo è, ovvio che va cambiata.

Ma sarebbe assurdo! Non ho capito cosa c'entri con la guida l'omosessualità... con la guida!!!!

E' anche vero che non erano ammesse le donne quindi posso mettermi in tale ottica (non giustificarla) per il passato... ma oggi?! :aiuto:

 

Presi bene... :bored:

Hinzelmann

Ragazzi, quanto siete ingenui... :rolleyes:

 

Ma lo sapete che ogni militare aveva una scheda informativa

personale e ci sono volute leggi su leggi per cercare di garantire

che queste schede informative non costituissero motivo di discriminazione

non sessuale bensì politica o religiosa o ideologica, con tanto di specifica

sulla possibilità di poter leggere liberamente(?!)in caserma riviste?

 

Se esiste una norma che mi consente di esonerare dal servizio di leva:

 

"personalità caratteropatiche con anomalie comportamentali"

(impulsività, esplosività, devianze sessuali, tossicodipendenze )

ad implicanza sociopatica

 

secondo voi ho bisogno di una norma specifica o ho una discrezionalità tale

che mi consente di decidere ciò che più mi aggrada, salvo il fatto che poi

la persona sempre sociopatica rimane?

Non ho capito cosa c'entri con la guida l'omosessualità... con la guida!!!!

È interessante come molti non abbiano capito nulla (e cito Metamorphoseon solo a titolo di esempio).

 

Nessuno, né gli organi istituzionali dello Stato Italiano, né la Motorizzazione, né l'Esercito, pensa che l'omosessualità pregiudichi le capacitò di guida.

Ma per un regolamento dell'Esercito, l'omosessualità era (o è ancora, questo non è chiaro) considerata una patologia psichica; e in quanto tale, meritevole di esonero.

Questa bizzarra diagnosi della visita di leva è stata (in barba alla legge sulla privacy) divulgata ad altri organi dello Stato, fortunatamente in pochi casi (questo è solo il secondo).

Alla Motorizzazione, e forse anche altrove, il protagonista di questa vicenda non risulta "omosessuale", ma affetto da una patologia psichica invalidante; né la Motorizzazione né nessun altro sa che questa definizione è stata data, durante la visita di leva, all'omosessualità. Ma alla Motorizzazione il ragazzo risulta affetto da malattia mentale, e per questo non gli è stata rinnovata la patente.

Si chiama BUROCRAZIA.

Pensare che un gay non possa guidare non c'entra niente con questa faccenda.

Hinzelmann

Qui ci vorrebbe una ricostruzione storica dei regolamenti sanitari-militari.

 

Perchè ovviamente non parliamo di legge, ma di fonti di secondo grado ( regolamenti

attuativi )si pongono al volenteroso che voglia fare questa ricerca tre problemi

 

1) il termine omosessuale-omosessualità tende a non comparire, non c'è un

divieto espresso in modo trasparente ( tipo quello americano : io non te

lo chiedo, tu non me lo devi dire...è sbagliato ma è chiaro cosa significhi)

 

Ad esempio nella norma da me citata, un D.P.R del 1986 bisogna arrivare a presupporre

che un omosessuale possa essere considerato un deviato, ma potrebbe anche non essere

considerato tale, oppure forse lo è ma non è sociopatico e non presenta anomalie

comportamentali ( insomma io ci vedo molto un implicito "cacciamo quelli che ci disturbano"

secondo ampi margini di discrezionalità )

 

2) queste norme implicano una conoscenza giuridica, una conoscenza medica e forse anche

medico-legale dei termini ( sempre per rimanere a quella norma...che significa in termini

medici? Per certi versi pare uscita da un testo di criminologia, più che di psichiatria...)

 

3) se manca un divieto espresso bisognerebbe vedere nella prassi quali norme sono state

usate per esonerare i gay, perchè a tali norme corrisponderà una diagnosi medica, questo

implicherebbe una ricerca d'archivio sulle pratiche degli uffici di leva e un esame delle

motivazioni legali sulla base delle varie diagnosi mediche.

 

Se mi riformano per nevrosi depressiva, forse la patente l'ottengo ma se mi riformano

in quanto sociopatico con anomalie comportamentali la cosa forse cambia. Ciò che colpisce

è l'arbitrio totale ( in regolamenti che invece sono molto dettagliati sulle varie patologie

genitali...il cui rilievo in termini di capacità militare non so valutare, ma trovo impressionante )

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