Sweet Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 L'articolo e' piuttosto lungo ma se avete la pazienza, leggetelo e condividete i vostri pensieri. Io ho dei sentimenti abbastanza ambivalenti in proposito. http://www.parentcentral.ca/parent/babiespregnancy/babies/article/995112--parents-keep-child-s-gender-secret Questi genitori stanno cercando di provare un punto, il che sulla carta e' onorevole, ma di fatto stanno coinvolgendo la vita di un'altra persona. Potenzialmente il loro figlio/a potrebbe crescere e sentirsi estremamente grat* al progressismo dei genitori che l'hanno liberat*, o potrebbe maledirli per avergli rovinato la vita col loro bizzarro esperimento. Ma soprattutto, che senso ha crescere un bambino senza gender e poi non mandare i propri figli a scuola? E' come prendersi una responsabilita' a meta': se vuoi cambiare il mondo, allora cerchi di proporre il tuo modello ad altri, non lo tieni rinchiuso tra le 4 mura di casa tua perche' allora e' chiaro che il modello sembrera' funzionante e perfetto, quando si sta solo tra gente che e' d'accordo. E' di fronte agli altri che bisogna vedere cosa succede. Insomma... per me questa e' un'idea piu' cattiva che buona o comunque mal realizzata. Altri pareri? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 è un esempio pratico che fa capire perché penso che queer theory e cose simili siano delle gran cavolate. questo non è far crescere il figlio senza pregiudizi quanto piuttosto creargli problemi del tutto inutili, specialmente dal punto di vista sociale. in italiano: http://www.giornalettismo.com/archives/126345/il-bambino-che-non-sa-di-che-sesso-e/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 Io sono ancora più critico di Sweet. Questi genitori stanno conducendo un esperimento sul** figli*. E la tesi che vogliono provare è sommamente ingenua: «Witterick and Stocker believe they are giving their children the freedom to choose who they want to be, unconstrained by social norms about males and females». Tutto il senso della Queer Theory (viene bene il richiamo) è che le norme sociali sono molto forti e non possono essere messe fra parentesi, come ingenuamente credono costoro, o "saltate", o che si può creare con il semplice nascondere il proprio sesso una sorta di zona protetta in cui non vigono. Queste norme possono solo essere avversate, criticate, decostruite appunto, il che implica innanzitutto l'accettazione e la pubblicità del proprio sesso, non il suo occultamento, e poi un'azione condotta in prima persona, da un Soggetto. Invece questi genitori stanno trattando come oggetto di un loro personale esperimento il/la bambin*. Non solo non lo stanno non-influenzando, ma gli/le stanno usando una violenza. Non so se un domani questi sarà grat* ai genitori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bad_Romance Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 Non è possibile eludere le regole sociali, il bambino deve crescere come gli altri, andando a scuola, conoscendo la propria identità sessuale e quant'altro. Questi esperimenti che vanno tanto di moda non fanno che male alla società. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 Questi esperimenti che vanno tanto di moda non fanno che male alla società. Non mi pare "vadano di moda", a dire il vero. E se faranno male a qualcuno, non sarà certo alla società. In generale sono più preoccupato che non vada a scuola. Già il fratellino vive un imbarazzo notevole. E poi mi colpisce negativamente questo ossessivo senso del pudore, come genitore libertario preferirei crescere mio figlio in un campo nudista piuttosto che rendere segreto quello che - in fondo - è solo un cromosoma. Interpretare precocemente l'eventuale transgenerismo del figlio in modo positivo, mi sembra già più che sufficiente per farlo crescere in modo equilibrato. Evidentemente l'esperienza col primogenito deve averli colpiti molto e hanno cercato un'alternativa educativa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted May 21, 2011 Share Posted May 21, 2011 Se penso che una coppia (non parliamo poi di una coppia omosessuale) che voglia adottare un figlio deve passare attraverso ripetuti esami psicologici di attitudine prima di essere riconosciuta idonea... Qualcuno dovrebbe pensare seriamente a sottoporre agli stessi esami una coppia che voglia generare un figlio! forse si eviterebbe che molti poveri bambini nascano in balia di genitori del tutto rimbambiti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Non capisco tutto questo scalpore. Certo, è una scelta bizzarra, ma non far sapere agli altri (in famiglia lo sanno tutti evidentemente) il sesso di qualcuno e cercare di non imporre un modello di genere al figlio non mi pare un'azione tanto scellerata. Non dico che debba essere per forza la scelta migliore, dico solo non ci vedo nulla di male. Ogni famiglia educa i figli secondo i propri valori, molti valori che vengono considerati normali li trovo molto più deleteri di questo modello qui. Come dice Almadel, mi sembra molto più preoccupante il disagio vissuto dall'altro fratello (almeno lì sappiamo che c'è un disagio), che ha deciso di non andare a scuola perché non si conforma al modello di genere. Ed è un problema di non facile soluzione. Ma che c'entra poco con l'argomento in questione: si sarebbe trovato in questa situazione anche se il fratellino/sorellina non fosse mai nato. Sono più che altro sorpreso del fatto che questa scelta sia veramente praticabile. Penso a tutti i documenti pubblici in cui il mio sesso compare... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Non capisco tutto questo scalpore. Certo, è una scelta bizzarra, ma non far sapere agli altri (in famiglia lo sanno tutti evidentemente) il sesso di qualcuno e cercare di non imporre un modello di genere al figlio non mi pare un'azione tanto scellerata. Non dico che debba essere per forza la scelta migliore, dico solo non ci vedo nulla di male. Ogni famiglia educa i figli secondo i propri valori, Proprio perché il child sarà riconosciuto come, poniamo, femmina in famiglia, mentre tale identità sarà occultata nel contesto sociale, l'infante stesso sarà sottoposto a un violento contrasto, che inciderà pesantemente sulla sua persona e sul suo sviluppo psicologico. I valori secondo cui la famiglia educa i propri figli devono poi trovare un limite in quelli che sono i due inalienabili possessi della persona nella nostra civiltà laica: il corpo e il pensiero. Ora camuffarlo in modo tale che il suo sesso sia celato (in pubblico) viola il principio fondamentale di disporre del proprio corpo liberamente. L'idea che è alla base di questo esperimento è semplicistica e ingenua, ma i mezzi messi in opera per realizzarla sono violenti e affermano una nuova forma di disporre dei figli che inquieta. Essa troverà tanti altri parallelismi, ma resta grave, tanto più in quanto (suppongo in buona fede, ma questo è irrilevante) viene presentata come garanzia della libertà di condizionamenti del child. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Questo però è quello che succede al primogenito, Jazz. In famiglia vive come una femmina e a scuola nessuno crede che sia un maschio. Eppure con lui la famiglia non si poteva comportare meglio di così. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Proprio perché il child sarà riconosciuto come, poniamo, femmina in famiglia, mentre tale identità sarà occultata nel contesto sociale, l'infante stesso sarà sottoposto a un violento contrasto, che inciderà pesantemente sulla sua persona e sul suo sviluppo psicologico. Questo sottintende che, siccome i familiari sanno che il figlio è di un determinato sesso, per questo motivo lo tratteranno secondo un determinato modello di genere. Ora, ho capito che tu nutri poche speranze che agire diversamente sia possibile, ma quella famiglia non vuole applicare un modello di genere al figlio, così che il figlio non sarà spinto a conformarsi al modello né in famiglia né fuori. Nessun contrasto. Intanto, l'unico vero violento contrasto riscontrabile finora è quello vissuto dagli altri due figli, causato dal fatto che tutti sanno che sono maschi. Certo, nascondere il sesso può non essere la soluzione migliore a nostro parere, così come non lo è aderire alle norme sociali per questi genitori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
noytia Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Altri pareri? Mi pare una cazzata. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sweet Posted May 22, 2011 Author Share Posted May 22, 2011 Almadel, credo che tu abbia frainteso l'articolo. Non c'e' scritto che Jazz vive "come una femmina", ma semplicemente che il suo colore preferito e' il rosa e gli piace tenere i capelli lunghi. Ma da nessuna parte viene detto "questo e' un bambino transgender", anzi, il punto che stanno cercando di provare e' che lui "masculo e'" e che se a un masculo non metti le restrizioni de "maschietti blu, femminucce rosa" puo' benissimo trovarsi a pensare che il rosa e' il suo colore preferito, o la Barbie il suo giocattolo preferito. In sostanza, hanno due figli maggiori, entrambi maschi e a entrambi viene lasciata liberta' totale di scegliere cosa indossare, e con cosa giocare, e fin qui niente di male, anzi. Ma con l'ultimo figlio hanno deciso di adottare una politica diversa e non dire proprio di che sesso e'. Poi in qualsiasi caso, adottare questa specie di "oasi" separata dal mondo reale, creera' uno shock culturale nel momento in cui questi (e prima o poi succedera'!) dovranno interagire con altre persone piu' conformi alle norme sociali. Onestamente ci sono un discreto numero di genitori di bambini transgender che si comportano molto meglio mettendo i figli davanti alle interazioni con terzi, certo possono scaturirne episodi che fanno soffrire i bambini ma almeno iniziano ad avere un'esperienza di cosa puo' essere la vita e che tipo di difficolta' ci possono essere. Vivere in questo mondo ovattato di massima liberta' di espressione non funziona mica se non c'e' confronto con gli altri. Da cosa esattamente ti stai cercando di distinguere? Da qualcosa con cui eviti il contatto/fai finta che non esista... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted May 22, 2011 Share Posted May 22, 2011 Questo sottintende che Ma no, non sottintende questo e non mi riferisco a questo. Mi riferisco al fatto che i genitori, un amico di famiglia, i due fratellini e le due ostetriche sanno qual è il sesso di Storm, mentre al resto del mondo questo viene tenuto nascosto. Suppongo che questa frattura tra quel che è nel piccolo contesto famigliare e quel che è nel resto del mondo nuocerà a Storm. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 23, 2011 Share Posted May 23, 2011 Almadel, credo che tu abbia frainteso l'articolo. Non c'e' scritto che Jazz vive "come una femmina", ma semplicemente che il suo colore preferito e' il rosa e gli piace tenere i capelli lunghi. Ma da nessuna parte viene detto "questo e' un bambino transgender", anzi, il punto che stanno cercando di provare e' che lui "masculo e'" e che se a un masculo non metti le restrizioni de "maschietti blu, femminucce rosa" puo' benissimo trovarsi a pensare che il rosa e' il suo colore preferito, o la Barbie il suo giocattolo preferito. In sostanza, hanno due figli maggiori, entrambi maschi e a entrambi viene lasciata liberta' totale di scegliere cosa indossare, e con cosa giocare, e fin qui niente di male, anzi. Ma con l'ultimo figlio hanno deciso di adottare una politica diversa e non dire proprio di che sesso e'. Poi in qualsiasi caso, adottare questa specie di "oasi" separata dal mondo reale, creera' uno shock culturale nel momento in cui questi (e prima o poi succedera'!) dovranno interagire con altre persone piu' conformi alle norme sociali. Onestamente ci sono un discreto numero di genitori di bambini transgender che si comportano molto meglio mettendo i figli davanti alle interazioni con terzi, certo possono scaturirne episodi che fanno soffrire i bambini ma almeno iniziano ad avere un'esperienza di cosa puo' essere la vita e che tipo di difficolta' ci possono essere. Vivere in questo mondo ovattato di massima liberta' di espressione non funziona mica se non c'e' confronto con gli altri. Da cosa esattamente ti stai cercando di distinguere? Da qualcosa con cui eviti il contatto/fai finta che non esista... D'accordo, d'accordo. Jazz ha le trecce, si veste di rosa e i suoi amichetti non credono che lui sia un maschietto e se andasse alle Elementari vorrebbe dei vestiti da maschio come i suoi compagni esattamente come gli altri bambini vogliono lo zainetto che hanno anche gli altri. I suoi genitori si sono accorti che la famiglia non è il solo luogo nel quale viene fissato il genere e hanno pensato a un'alternativa. In tutta sincerità, se i miei genitori mi avessero chiesto se volevo andare a scuola o "imparare solo facendo domande" avrei optato per la seconda ipotesi, anche senza vestirmi di rosa. E se mi avessero chiesto come volevo vestirmi, probabilmente sarei stato come il Bambino Volpe dell'Isola Che Non C'è. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted May 23, 2011 Share Posted May 23, 2011 Poi in qualsiasi caso, adottare questa specie di "oasi" separata dal mondo reale, creera' uno shock culturale nel momento in cui questi (e prima o poi succedera'!) dovranno interagire con altre persone piu' conformi alle norme sociali. E su questo sono d'accordo. L'isolamento non credo che sia benefico. Ed è per questo che quello che mi ha colpito di più dell'articolo è il modello di istruzione alternativa di Jazz. Perché per il resto, non rivelare il proprio sesso può essere anche quello un modo per approcciarsi agli altri. Poi vedremo come va. Sono sicuro qualcuno direbbe che anche crescere un bambino in una famiglia di due padri o di due madri è un esperimento personale che coinvolge la vita di un'altra persona, e che non sappiamo (o non sapevamo) se questo può nuocere al bambino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted May 23, 2011 Share Posted May 23, 2011 Troverei più coerente non dire al Child i sessi dei genitori, non trovate? Altrimenti ha da subito un modello e imiterà il genitore più simpatico o più affettuoso. :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted May 24, 2011 Share Posted May 24, 2011 Ma a che servirebbe? Come salta fuori sempre quando si parla di figli di coppie gay, la famiglia non è una bolla di plastica: i genitori non sono mica gli unici modelli esistenti. Lo scopo del modello educativo, a quanto ho capito, è evitare che il mondo esterno "corregga" il bambino/a se sceglie il modello sbagliato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted May 25, 2011 Share Posted May 25, 2011 In pratica stanno trattando il figlio come una cavia...che tristezza di genitori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
soledamore Posted May 26, 2011 Share Posted May 26, 2011 Ovviamente è vano tirare in ballo la queer theory, a proposito della vicenda di Jazz, allo scopo di screditarla. Essa non prescrive di educare un figlio evitando di rivelarne agli altri il gender e non mandandolo a scuola. Questa è una decisione che è stata presa esclusivamente dai genitori (che sono una coppia etero, molto progressista, non dimentichiamolo). Io sono sempre contrario ad adoperare un bambino per un fine, per quanto nobile esso possa essere. Perché il bambino stesso, come ogni essere umano, dovrebbe essere sempre un mezzo e non un fine. E' vero anche che questo "esperimento" è condotto per il bene del figlio. Il problema è che non si può stabilire autonomamente e a priori quale sia il bene del figlio, e in un ambito esclusivamente familiare. E' neccesaria anche la società, l'educazione non può avvenire solo con il padre e la madre. Rischiano comunque di triangolarlo edipicamente, anche se non rivelano il suo gender agli altri. D'altra parte, proprio in un una prospettiva queer, non vedo questa relazione obbligatoria tra sesso biologico e identità di genere. Quindi non vedo perché nascondere il sesso ad altri allo scopo di non stabilire un legame con una identità di genere univoca. Infatti il primo passo, anche per non legarsi ad una identità di genere, è (in genere) la consapevolezza del proprio sesso biologico o delle differenze secondarie rispetto al proprio sesso biologico. Sarebbe bello che questa consapevolezza avvenisse in modo non traumatico. Ma non credo che nascondere agli altri il sesso sia un modo efficace per raggiungere questo fine Ritengo poi molto grave che per proteggere l'altro figlio evitino di mandarlo a scuola. Proprio perché in questo modo si priva il figlio della crescita sociale, allo scopo di non fargli affrontare il giudizio degli altri. Tutto sommato una riflessione sull'omogenitorialità è difficilmente eludibile in questa vicenda. Qualora fosse possibile per una coppia gay crescere un bambino, questa dovrebbe senpre riflettere sulle difficoltà che affronterà con la maggior parte delle persone, quando si scoprirà che avrà due mamme o due papà. E spero che non adottino la soluzione della coppia canadese: evitare di mandare il figlio a scuola. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
k4lcif3r Posted May 27, 2011 Share Posted May 27, 2011 Ma è come il concorso del barattolo di fagioli dove chi indovinava si portava a casa il cuccuzzaro? Se qualche vicino o amico o passante indovina il sesso poi gli mollano il bebè? A me pare, con tutto rispetto per la coppia progressista, una ricerca di notizia a tutti i costi. Che poi sta cosa del nascondere il sesso è come il segreto di pulcinella, i documenti esistono. Ma sopratutto prima o poi il bambino dovrà fare i conti con la società e avendo avuto una educazione che non l'ha educato alla società una bella vita dallo psicologo non gliela leva nessuno. Io sono più convinto che sia maggiormente utile una buona e solida educazione al mondo e alla diversità che esso accoglie piuttosto che un esperimento da laboratorio arraffa popolarità Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
multicolor Posted December 11, 2011 Share Posted December 11, 2011 Ma è come il concorso del barattolo di fagioli dove chi indovinava si portava a casa il cuccuzzaro? Se qualche vicino o amico o passante indovina il sesso poi gli mollano il bebè? A me pare, con tutto rispetto per la coppia progressista, una ricerca di notizia a tutti i costi. Che poi sta cosa del nascondere il sesso è come il segreto di pulcinella, i documenti esistono. Ma sopratutto prima o poi il bambino dovrà fare i conti con la società e avendo avuto una educazione che non l'ha educato alla società una bella vita dallo psicologo non gliela leva nessuno. Io sono più convinto che sia maggiormente utile una buona e solida educazione al mondo e alla diversità che esso accoglie piuttosto che un esperimento da laboratorio arraffa popolarità Concordo pienamente. Lessi la notizia anche io e ne rimasi alquanto stupita! A mio parere non è la scelta più saggia, almeno se io avessi un figlio non lo educherei in questa maniera. Il bambino dovrà costruirsi un'identità di genere, in base alla società, alle relazioni con gli altri e soprattutto a come si "sente" lui stesso. Gli piace il rosa? Ok, io mi sento donna a tutti gli effetti e il rosa non mi è mai piaciuto deve semplicemente crescere senza restrizioni, aperto alle esperienze... e pensare ad un mondo "colorato" e non in bianco e nero :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nayoz Posted December 11, 2011 Share Posted December 11, 2011 verso quelli che hanno da ridire e che parlano di esperimenti e campane di vetro: /not signed. non sono d'accordo con voi. Probabilmente se ci trovassimo in periodo nazista da genocidio, mi verreste a dire che insegnare ai figli che tutti gli esseri umani hanno dei diritti fondamentali, sarebbe fare un esperimento, farli crescere in una campana di vetro, poiché ai figli degli altri viene insegnato che c'è solo 1 razza degna di vivere... e subito voi direste: cosa se ne fa la "nostra" società (che ricerca uomini razzisti pronti per portare il massacro) di persone così antisociali da comportarsi diversamente dal canone dell'epoca ? mi state dicendo: se il 99% uccide i diversi, anche l'1% deve farlo, perché sennò non si integra nella società... wow Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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