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Religione e Idiozia


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Sogni nostri e sogni altrui.

 

 

Caro Cassio,

 

m'opponi:

"Quando ami una persona difficilmente troverai una maniera scientifica per dimostrare che questo è vero.".

 

Suppongo che Tu dica il vero, benché forse potremmo far scienza anche dell'amore, dando per certo che, quando siano compiute alcune specie d'azioni, allora arda l'amore.

 

Non di meno, la questione non è se alcuno veramente nel suo cuore abbia per certo amare un dio; bensì se il dio amato sia veramente, anche fuori del cuore dell'amante, il quale ne abbia quindi avuta esperienza certa e dimostrabile ovvero ne possa offrire altrui dimostrazione razionale.

 

Se tali dimostrazioni razionali non si possono inconfutabilmente dare, permaniamo fra sogni ed allucinazioni nostri privati, forse desiderabili, forse mirabili, forse lodabili, forse atti a sodisfare alle nostre spemi ed a sopire i nostri timori, ma ineluttabilmente inani.

 

 

Caro Tempo del Sogno,

 

a mio dubbio:

"Dunque, lasciando il primo caso, perché dubito che, nella mortale nostra brevità di tempo ed angustia di luogo, possiamo fare esperienza di ciò che dovrebb'essere eterno ed immenso",

 

annoti:

"Guarda, non ti consiglio di dubitare su questo.".

 

Forse Tu hai esperienza di ciò ch'è eterno e di ciò ch'è immenso oppure conosci alcuno, il quale abbia tant'esperienza ?:

e com'è possibile, di grazia, che tu od altri, se pur non siate divini, abbiate esperienza delle virtù proprie d'un dio ?;

com'è possibile che tu o altri, i quali un dì siete pur nati ed avete confini di tempo e di luogo, abbiate esperienza di ciò, che non ha mai avuto principio nel tempo e che non avrà mai fine; di ciò che non può essere misurato, definito e quindi razionalmente considerato ?.

 

Concludi:

"Vorrei far notare che i primi a sognare sono proprio gli atei.Sognano che, con la ragione, si possa conoscere qualsiasi cosa, che si possa arrivare a fare qualsiasi cosa.Sono gli atei i primi ad illudersi, arroganti che credono di essere gli esseri più potenti dell'universo, quando invece sono allo stesso livello dei vermi e nulla più, perchè sono solo uomini.".

 

Consento pienamente, se al meno alcuni atei opinino talmente; non di meno, il sogno altrui non verifica il nostro.

 

 

Anakreon.

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"Vorrei far notare che i primi a sognare sono proprio gli atei.Sognano che, con la ragione, si possa conoscere qualsiasi cosa, che si possa arrivare a fare qualsiasi cosa.Sono gli atei i primi ad illudersi, arroganti che credono di essere gli esseri più potenti dell'universo, quando invece sono allo stesso livello dei vermi e nulla più, perchè sono solo uomini.".

 

Wow, davvero?

E io che credevo che a pensare che

"gli uomini sono allo stesso livello dei vermi"

fossero gli Atei e non i credenti a pensarlo...

@ soledamore: i politici NON devono (dovrebbero) nemmeno provare a buttare un occhio al Vangelo o qualsivoglia testo sacro...la costituzione (e non sarebbe male pure qualche libro di diritto, scienza politica, storia, economia e relazioni internazionali) è ciò che devono guardare, almeno nella loro ATTIVITA' POLITICA. Nella loro vita privata si baseranno poi anche interamente sul testo sacro del loro credo.. Questo è il modo per non essere una teocrazia. Nella tua visione si è in una teocrazia. Punto secondo, il protestantesimo con gli atti della corona britannica NULLA ha a che fare. Te lo spiego meglio? Se io ti dico che il cattolicesimo è sbagliato nella sua interezza per l'oblatio tu saresti d'accordo?

 

@ dreamtime: se la gravità cambiasse direzione? mah probabilmente il mondo della scienza potrebbe trarre spunto dalle istituzioni religioni e raccontare che quello che era stato scritto in materia in realtà era una metafora... ma tutto il resto ovviamente no! Punto secondo, hai detto che ciò che causa l'imprecisione della scienza è che non si occupa della fede. Ma allora perchè quando si vuolte 'trattare in modo scientifico' i Testi Sacri si urla eresia? Peraltro....la scienza deve ignorare la religione nel cercare le sue risposte perchè il metodo scientifico deve fare ricerca su argomenti 'a mente aperta'. Poi, non sono stati bruciati abbastanza scienziati e libri scientifici per ritornare di nuovo ad argomentazioni sulla separazione tra scienza e religione?

Hinzelmann

Credo che l'ateismo non si potrà mai appropriare del sentimento.

Tra gli altri, spesso mai citato, c'è anche il filosofo danese - di una confessione diversa, ma cristiano. Il riscatto dal re inglese sporcaccione.

La resipiscenza del protestantesimo, insomma.

Scriveva opere sul concetto di ironia, e altre che in latino suonavano In vino veritas...Timor e tremor...

 

Se l'ateismo rifiuta la Fede, è una sua mancanza.

Non siamo tenuti ad emendarlo, non siamo missionari!

 

Forse non sono filologicamente corretto. Tutta colpa della traduzione.

 

Beh, se è per questo ci sarebbe pure l'esistenzialismo ateo di un Camus o di Sartre.

Nietzsche per certi versi può essere considerato un precursore dell'esistenzialismo

ateo moderno ( rispetto alla rappresentazione più angosciosa e romantica dell'ateo

Leopardi )

 

Poi c'è l'ateismo "irriducibile" edonista di Michel Onfray ( il trattato di ateologia )

il quale sostiene sia necessario fra procedere alla secolarizzazione la scristianizzazione

ideologica

Forse Tu hai esperienza di ciò ch'è eterno e di ciò ch'è immenso oppure conosci alcuno, il quale abbia tant'esperienza ?:

e com'è possibile, di grazia, che tu od altri, se pur non siate divini, abbiate esperienza delle virtù proprie d'un dio ?;

com'è possibile che tu o altri, i quali un dì siete pur nati ed avete confini di tempo e di luogo, abbiate esperienza di ciò, che non ha mai avuto principio nel tempo e che non avrà mai fine; di ciò che non può essere misurato, definito e quindi razionalmente considerato ?.

 

Esperienza personale.Ma perchè ti sembra impossibile o strano che una persona possa avere esperienza del Divino?

 

Consento pienamente, se al meno alcuni atei opinino talmente; non di meno, il sogno altrui non verifica il nostro.

E' vero anche questo.

Wow, davvero?

E io che credevo che a pensare che

"gli uomini sono allo stesso livello dei vermi"

fossero gli Atei e non i credenti a pensarlo...

 

Magari un cristiano ti risponderebbe diversamente, ma io non lo sono :)

 

@Dreamer88: Non chiederlo a me, chiedilo ai preti.Magari tra un bambino e l'altro il tempo lo trovano.Non essendo cristiano non prendo le difese della chiesa, e nemmeno ci vado d'accordo.

orodeglistupidi

Una causa prima ha messo ordine, là dove c'era il caos.

 

Poi, distratta, ha rimesso caos là dove c'era ordine.

 

E mentre i vermucoli umani si stringevano commossi intorno a tenerissime narrazioni, l'entropia rosicchiava sempre più l'universo, avvicinandolo alla sua morte termica.

 

Un ente metafisico che appartiene all'ordine soprannaturale ha stabilito un Progetto per l'uomo.

 

L'uomo si è evoluto da scimmia a soledamore; costui ha capito che, per dominare i suoi simili, poteva sfruttarne la paura per l'ignoto.

 

Il dominio di soledamore passa attraverso due fandonie: la prima consiste nella confortante risposta che soledamore offre ai suoi simili (non siamo qui per caso! Un ente metafisico che appartiene all'ordine soprannaturale ha stabilito un Progetto per l'uomo).

 

La seconda fandonia consiste nel rapporto privilegiato che soledamore spaccia di avere con l'ignoto, rapporto che gli consente di escludere dal conforto della precedente risposta chiunque non si conformi con la parola del Signore, cioè con quella di soledamore.

 

Quando esercita il potere costruito su queste perfette fandonie, l'ex scimmia soledamore è sempre la solita bestia che cerca di dominare per non essere dominata.

 

Un incredibile passo avanti, una felicissima evoluzione, un progetto davvero degno di una Mente superiore. :sorriso:

purospirito

La conversazione è degenerata in: Il Mio dio ce l'ha più grosso del tuo...

 

 

beh ho smesso di leggere il topic alle 2 pagina... ma non potevo fare a meno di buttarci un occhio qua e là e di vedere come si degenera su argomentazioni del nulla e del tutto...

 

buona continuazione e scusate l'OT torno nel mio angolino a pregare per la redenzione di tutti voi e affinchè possiate trovare pace e ristoro per il vostro animo inquieto.. Oh Nutella esaudisci la mia preghiera!!! <_<

E mentre i vermucoli umani si stringevano commossi intorno a tenerissime narrazioni, l'entropia rosicchiava sempre più l'universo, avvicinandolo alla sua morte termica.

 

La morte termica dell'universo significa perfetta uniformità.Degna di un Dio.

 

L'uomo si è evoluto da scimmia a soledamore; costui ha capito che, per dominare i suoi simili, poteva sfruttarne la paura per l'ignoto.

 

Il dominio di soledamore passa attraverso due fandonie: la prima consiste nella confortante risposta che soledamore offre ai suoi simili (non siamo qui per caso! Un ente metafisico che appartiene all'ordine soprannaturale ha stabilito un Progetto per l'uomo).

 

La seconda fandonia consiste nel rapporto privilegiato che soledamore spaccia di avere con l'ignoto, rapporto che gli consente di escludere dal conforto della precedente risposta chiunque non si conformi con la parola del Signore, cioè con quella di soledamore.

 

Quando esercita il potere costruito su queste perfette fandonie, l'ex scimmia soledamore è sempre la solita bestia che cerca di dominare per non essere dominata.

 

Un incredibile passo avanti, una felicissima evoluzione, un progetto davvero degno di una Mente superiore. :sorriso:

 

Per quanto io non sia d'accordo con parte delle posizioni di soledamore, su certe cose ha ragione e tu hai torto.Tu parti dal presupposto che nessuno di noi creda davvero a Dio, pensi che ce lo siamo inventato.Ed è qui che sbagli.Anche perchè mettiamo che io, anzichè essere cristiano, faccia parte di una religione in cui il rapporto col divino è riservato al singolo: la tua motivazione basata sul potere sugli altri cade del tutto.

 

@Purospirito: purtroppo c'è gente che crede di essere l'ottavo, il nono, il decimo ecc saggio, e quindi la cosa degenera per forza.

soledamore

Certo è davvero da etc.stupidi pensare che un credente sia un prete medievale!:)

 

Vorrei rassicurarvi, anche se so che non ce n’è bisogno: noi credenti non vogliamo dominare nessuno. Non abbiamo questo potere. Non facciamo parte di associazioni politiche che promettono diritti in cambio del voto per poi prendere per i fondelli. Al massimo possiamo farvi presente, se volete, che esiste un altro stile di vita. Che l’omosessuale non coincide con lo stereotipo del gaudente superficiale privo di freni morali, mosso solo dalla volontà di consumare e godere - in realtà in questa coazione si sa benissimo che c’è assenza di vero godimento.

 

Sempre tenendo ferma la teoria darwiniana, certi atei mi sembrano delle ex-scimmie dispettose, del tipo della bertuccia, così piene di orgoglio e sicumera grazie alla scienza e alla tecnologia, che credono di poter fare a meno di Dio. Insomma sembrano dei bruti che nonostante l’evoluzione non abbiano perso la loro bestialità, in fondo. Grazie a Dio hanno avuto il dono del linguaggio verbale, e non hanno bisogno più di gesticolare ed esprimersi con suoni gutturali. Tuttavia, quando si tratta di affrontare un concetto o un’idea astratta, non sembrano essersi evoluti molto. Ovviamente, nonostante l’apparenza, non possono essere così bestie! Se dànno questa impressione è perché hanno qualcosa da nascondere. C’è un non detto in ogni ateo fervente cattofobo!

 

In questa specie particolare di atei, specialmente se hanno tendenze omosessuali (giacché alcuni etero possono discriminarti perché sei gay, a me e a tante persone invece è capitato di essere discriminato come cattolico solo da altri gay, mai da etero, chi sa perché…), quel poco di sensibilità spirituale che ogni essere umano possiede in default, è così incistita nel rancore cattofobo, che fa credere loro che Dio serva solo come scusa ai sacerdoti per governare il “popolo bue”, dimenticando che la televisione e gli altri mass media oggi assolvono questa funzione meglio di chiunque altra divinità del passato.

 

Del resto l’utilitarismo è l’unica risorsa che costoro hanno per ragionare, quando sull’edonismo, ovvero sul disordine morale, hanno costruito la loro identità: e, secondo loro, Dio sarebbe solo un’ utile invenzione per dominare gli sciocchi, per spiegare ciò che scientificamente non è ancora spiegabile e per renderli infelici - perché loro credono che la felicità sia la mortificazione della carne nella sessualità promiscua e compulsiva.

Poi quando prendono qualche mts, sarebbero capaci di dare la colpa a Dio. E odiano i cattolici sani perché la loro fede diminuisce le probabilità del contagio.

 

Omettono volutamente che il loro odio nei confronti di Dio deriva dal fatto che Dio è Legge Morale.

 

Che credere in Dio comporta delle responsabilità, verso se stessi e gli altri.

 

Che Dio non creò l’omosessuale perché avesse come unico scopo nella vita quello di inginocchiarsi nel buio di una dark room, e tra gli umori appiccicaticci di sconosciuti adorare il dio Fallo, credendo che nel loro ano sia contenuta la spiegazione dell’universo. Perché diciamo la verità, in questo si risolve l’ateismo di certi omosessuali: legittimare la loro ritualità compulsiva che sostituisce il senso morale. Spesso chi non crede in Dio ha come divinità il sesso. Noi li compatiamo e li lasciamo crogiolare nella loro blasfemia quando insultano Dio in parole ed opere. La Provvidenza li ha messi sulla nostra strada come exempla negativi. Non bisogna curarsi di loro, solo concedere un fugace sguardo e poi passare oltre, come se fossero già anime in pena, in quello che è già il loro inferno concreto: la loro esistenza terrena. Poiché chi crede nel dio Sesso, è causa della sua stessa infelicità.

 

 

Fortunatamente la stragrande maggioranza dei gay non è così: molti gay sono credenti o hanno altre forme di spiritualità. E se sono davvero atei, non sono cattofobi. Diffidate sempre delle persone che pongono, nei tempi odierni, l’argomentazione “scientifica” o quella “instrumentum regni” nei confronti della religione.

 

In realtà sono loro che vorrebbero dominare le persone con qualche ideologia posticcia e credono di raggiungere l’immortalità attraverso la scienza. Insomma, sono “religiosi” anche loro (l’esigenza spirituale è infatti insopprimibile nell’essere umano). Ma quelli di cui dovete diffidare di più sono coloro i quali seguono ardentemente una religione sbagliata che spacciano per ateismo. Il loro disordine morale e spirituale si esprime in un culto che ho definito: fallocentrismo.

n universo che non abbia un fine non ha senso!

Il panteismo degli ateisti "scientifici", se fosse davvero

quello descritto da jessy sopra,.

sarebbe una forma molto primitiva di spiritualità.,

indegna per un intellettuale.

Del resto non si capisce come una "Mente universale"

non possa avere un obiettivo. Non potrebbe essere una Mente

sarebbe semplicemente un Cuore cosmico che pulsa.

Ma a che pro? E ritorniamo sempre allo stesso punto.

 

Il fatto che a te sembra primitivo non significa che oggettivamente lo sia. Personalmente trovo molto più primitivo credere che esista un Dio personale, che fa sacrificare suo figlio per un peccato, quello originale, che secondo la teologia cattolica è solo simbolico. Praticamente mandi tuo figlio a sacrificarsi per una colpa simbolica, mai commessa. :rolleyes:

A me l'idea di un Tutto interconnesso, come vorrebbe la fisica quantistica moderna, sembra un'idea molto elegante e raffinata, intellettualmente gratificante. Come vedi, la sua presunta primitività o eleganza sono parametri assolutamente soggettivi, che di oggettivo non ha nulla. E' come dire che, siccome un'idea non ci piace, allora non può essere vera...un criterio troppo soggettivo per stabilire ciò che è vero o meno. :grin:

 

Vorrei rassicurarvi, anche se so che non ce n’è bisogno: noi credenti non vogliamo dominare nessuno. Non abbiamo questo potere. Non facciamo parte di associazioni politiche che promettono diritti in cambio del voto per poi prendere per i fondelli. Al massimo possiamo farvi presente, se volete, che esiste un altro stile di vita. Che l’omosessuale non coincide con lo stereotipo del gaudente superficiale privo di freni morali, mosso solo dalla volontà di consumare e godere - in realtà in questa coazione si sa benissimo che c’è assenza di vero godimento.

Perdonami, hai dimostrato l'esatto opposto. Il fatto che tu non abbia godimento in uno stile di vita gaudente non significa che non lo abbiano altri. Quel "si sa benissimo che c'è assenza di godimento" è, di nuovo, soggettivo. Ah, è vero, hai la Verità assoluta, perché viene da Dio...Se per te va bene, allora va bene. Per altri va bene l'opposto, e non vedo come tu ti possa arrogare il diritto di dire se possono essere felici o meno. ^_^

Non condivido molti aspetti di un vissuto gaudente, ma non mi permetterei mai di giudicare dal pulpito. Andare nelle dark o meno non dipende dall'essere o meno credenti; sai quanti bravi cattolici che cantano nel coro della loro chiesa ho visto entrarci... :cheesy:

Mah, sono intervenuta solo una volta, ma sto topic comincia veramente a darmi sui nervi ed evito di parteciparvi a pieno attivamente (anche perchè mi riconosco nelle risposte di alcuni). Però soledamore hai un po' scocciato con tutte queste sentenze che stai sputando un po' su chiunque. Parli tanto di cattofobia ma mi pare tu soffra di odio e astio verso chiunque non sia cattolico. E poi parli come se non si potesse avere una morale o un certo stile di vita senza essere cattolici: sei ridicolo. Ci sono persone atee che hanno stili di vita molto più casti e puri di chi ateo non lo è. E per quanto riguarda la cattofobia più presente negli omosessuali che negli etero non ti sei mai detto che forse questo non avviene tanto perchè il cattolicesimo vieta tutta questa promiscuità, ma forse perchè la Chiesa e il cattolico medio hanno sempre delle posizioni verso i gay diciamo poco carine?. Non ti viene in mente che questo odio nei confronti della Chiesa sia dovuto ad una naturale risposta a chi ti dice che non sei normale, sei malato, sei peccatore (in quanto vai contro natura amando persone del tuo stesso sesso) e soprattutto non ti meriti diritto alcuno per quanto riguarda la tua vita sentimentale?

 

A me fa piacere che tu abbia ricevuto la Grazia e che ci siano persone che vivano felici della loro fede. Buon per loro. Ma sentire insultata tutto il tempo la categoria degli atei come persone di bassezza morale o che non hanno capito niente della vita proprio no. Qui intanto nessuno ha la verità in tasca o può sapere oggettivamente come stiano le cose. Ognuno ha le sue credenze e le sue convinzioni soggettive.

Appellazioni ed associazioni.

 

Caro Tempo del Sogno,

 

dichiari:

"Esperienza personale".

 

Anche dei sogni nostri facciamo esperienza e delle allucinazioni, ma ciò non porta seco necessariamente che il sognato o l'allucinato siano veramente fuori di noi.

 

Domandi:

"Ma perchè ti sembra impossibile o strano che una persona possa avere esperienza del Divino?".

 

Per certo no, se appelliamo divino alcunché, di cui ogni mortale abbia o possa avere esperienza; ma, se appelliamo divini l'eternità, l'immensità, la causa prima, il fine ultimo e simili nozioni, ho assai di dubbii che alcun mortale possa mai attingere ciò, ch'è divino, se pur sia alcunché di divino, perciò stesso ch'egli è mortale e quindi definito al meno nella sua esperienza di cognizione:

non senz'acume d'intelligenza gli antichi, si narra il primo sia stato Pitagora, appellarono filosofia, cioè aver cara la sapienza, la conoscenza umana, persuasi che la sapienza vera fosse solo cosa divina.

 

Asserisci:

"La morte termica dell'universo significa perfetta uniformità.Degna di un Dio.".

 

Mi pare, ché non ricordo eccezioni, che la nozione di dio fu ed è sempre associata a quella di vita, mortale od immortale, eterna o temporale, universale o singolare; vuoi associarla Tu a quella di morte universale e perpetua ?:

sia pure, ma che necessità abbiamo dunque d'un dio, s'egli neppur preserverà, quale fattore o quale motore primo, la vita universale ?.

 

Anakreon.

orodeglistupidi

La morte termica dell'universo significa perfetta uniformità.Degna di un Dio.

 

Il buon Anakreon mi ha preceduto nel criticare questa tua affermazione, non resta molto da aggiungere.

 

 

Certo è davvero da etc.stupidi pensare che un credente sia un prete medievale!:)

 

In effetti, a differenza dei preti medievali, sei venuto qui ad accusare un altro (Almadel) di vivere nel peccato, di essere privo di grazia divina e pertanto di essere destinato ad un'eternità di tormenti.

 

Sempre a differenza dei preti medievali, ti sei quindi prodotto in una predica contro coloro che si rifiutano di dare credito al tuo magistero, cercando di dimostrare che queste persone conducono una vita infelice, sciocca, priva di morale e irresponsabile verso loro stessi e verso gli altri.

 

 

Ora che affermi che la fede diminuisce per i cattolici il rischio di contagio da malattie sessualmente trasmissibili, mi tocca dare ragione ad Almadel: quante più fesserie scrivi, tanto più è ragionevole risparmiarsi di risponderti, perché ciò che dici già si squalifica.

 

 

Soledamore, non stai davvero discutendo: non fai che recitare il tuo mantra, un poker di parole magiche (cattofobia, fallocentrismo, peccato, promiscuità), nella speranza forse che scrivendolo una volta in più qualcuno (tu stesso, magari) possa riuscire a scorgerci dentro la realtà.

 

Non resta che augurarti buona continuazione.

Anche dei sogni nostri facciamo esperienza e delle allucinazioni, ma ciò non porta seco necessariamente che il sognato o l'allucinato siano veramente fuori di noi.

 

Già, ma questi "sogni" non li faccio di notte :P

 

Per certo no, se appelliamo divino alcunché, di cui ogni mortale abbia o possa avere esperienza; ma, se appelliamo divini l'eternità, l'immensità, la causa prima, il fine ultimo e simili nozioni, ho assai di dubbii che alcun mortale possa mai attingere ciò, ch'è divino, se pur sia alcunché di divino, perciò stesso ch'egli è mortale e quindi definito al meno nella sua esperienza di cognizione:

non senz'acume d'intelligenza gli antichi, si narra il primo sia stato Pitagora, appellarono filosofia, cioè aver cara la sapienza, la conoscenza umana, persuasi che la sapienza vera fosse solo cosa divina.

 

Appello divino tutto ciò che hai nominato, visto che sono panteista :)

 

Mi pare, ché non ricordo eccezioni, che la nozione di dio fu ed è sempre associata a quella di vita, mortale od immortale, eterna o temporale, universale o singolare; vuoi associarla Tu a quella di morte universale e perpetua ?:

sia pure, ma che necessità abbiamo dunque d'un dio, s'egli neppur preserverà, quale fattore o quale motore primo, la vita universale ?.

 

Anche la morte è Dio, e poi io discuto coloro che affermano che egli sia solo cose buone.Per quanto riguarda la vita hai ragione, ma non necessariamente da morti non si esiste più.Insomma, anche se nell'universo materiale nulla più si muove, non è detto che non si esista più nemmeno da un'altra parte oppure semplicemente in forma diversa :)

 

@Soledamore: tu sei cristiano, perchè dici che non ha senso?Dovrebbe averne anche per te in teoria.Poi, io non sono un esperto a proposito di bibbia, ma dopo il giudizio finale che se ne fa del mondo?Potrebbe benissimo tenerselo lì congelato.Non so se sulla bibbia vi sia scritto qualcosa di diverso, però con le mie conoscenze questa non mi sembra una stupidaggine nemmeno per i cristiani.

Questioni varie.

 

Caro Tempo del Sogno,

 

circa la congettura, se sia un dio, annoti:

"Già, ma questi "sogni" non li faccio di notte".

 

E mi sta pur bene che le congetture, se sia un dio, Tu faccia razionalmente desto:

io ho voluto solo confutare l'opinione che possiamo confidare che sia un dio, altrimenti che sognando, altrimenti che allucinando, altrimenti che vestendo, col nome divino, le nostre spemi ed i nostri timori.

 

Un'investigazione razionale, circa la causa prima, circa il fine ultimo, circa la natura e le virtù dell'universo, circa l'infinito e l'immenso, circa il perfetto, non appellerei per certo sogno ovvero allucinazione, dovunque pervenga o si persuada essere pervenuta:

ma vorrei distinguere appunto il sogno e l'allucinazione dall'investigazione razionale e dunque disputare con chi proponga una nozione razionale di dio, non con chi ne opponga una fiduciaria, quasi sempre fondata sull'imperizia del volgo.

 

Certifichi:

"Appello divino tutto ciò che hai nominato, visto che sono panteista".

 

Se tutto è dio, nulla è dio:

la moltiplicazione universale del concetto di dio è, in fine, una dissoluzione del concetto di dio.

 

Definisci:

"Anche la morte è Dio, e poi io discuto coloro che affermano che egli sia solo cose buone.Per quanto riguarda la vita hai ragione, ma non necessariamente da morti non si esiste più.Insomma, anche se nell'universo materiale nulla più si muove, non è detto che non si esista più nemmeno da un'altra parte oppure semplicemente in forma diversa"

 

Forse, piuttosto che dio, la morte dovrebb'essere opera di dio...

 

Quanto al resto, se tratti di morte apparente, la questione, è chiaro, non si pone.

 

Domandi:

ma dopo il giudizio finale che se ne fa del mondo?Potrebbe benissimo tenerselo lì congelato.

 

Le creature provviste d'anima immortale, cioè la specie umana e quella angelica, permarranno perpetuamente nello stato disposto dal dio con il giudizio estremo:

o dannate o salvate.

 

Tutte le altre, animate ed inanimate, saranno solo ad uso dilettevole di quelle salvate, come per altro già ora sono.

 

Anakreon.

soledamore

Qualche breve risposta alle persone che hanno letto più attentamente i miei post:

 

@Jessy, io non giudico nessuno. Sono un peccatore anch’io, del resto. E’ Dio che giudica, secondo la religione cattolica. Mi attribuite poteri e intenzioni che non ho. Proiettate su di me tutta l’immagine negativa che avete delle alte gerarchie ecclesiastiche. Vi comprendo, ma siete fuori strada.

 

@Madoka, non ho mai parlato di “bassezza morale” a proposito di certi atei (non ho mai generalizzato, se leggi attentamente) – ma semplicemente di amoralità, forse. Per la quale Dio è un intralcio, senza alcun dubbio. E l’ateismo è solo un pretesto.

 

@Dreamtime, dimentichi che dopo il Giudizio Universale c’è la Resurrezione della Carne – che mette in discussione, peraltro, la banale critica dell’anti-corporeità della filosofia cattolica. Non è esattamente così.

 

@Dreamer88, non è assolutamente ragionevole (e laico) imporre ai politici di non “gettare nemmeno un occhio sul Vangelo”. Non è che per fare politica devi rinunciare alla tua fede! Ma in uno stato laico devi ragionare in termini laici, a prescindere dalla tua fede. In Italia purtroppo questa è la classe dirigente che ci ritroviamo: legata a doppio filo, rosso e nero, con la Chiesa Cattolica. Incapace di avere una visione strategica per il corpo sociale. Confronta la nostra situazione politico sociale con quella spagnola, e rifletti, per favore.

 

Ovviamente non rispondo al solito provocatore di professione il cui unico scopo è creare l’ennesimo, sterile flame. Provo invece ad alzare il livello della discussione, grazie al suggerimento del sempre avvertito @Hinzelmann.

 

Proviamo a discutere di ateismo in modo serio, senza ressentment.

 

Sicuramente quando Onfray teorizza un ateismo non cristiano, pone la discussione su un livello differente. In questo senso smarca l’ateismo filosofico vero dall’ateismo cristiano che è solo un teismo contromimetico (quello dei cattofobi, insomma, che pongono il principio del piacere in luogo del Sacro).

 

Onfray non si accontenta di questo facile e ridicolo spostamento e parla di un vero e proprio ateismo anche come pratica nel quotidiano: insomma non mi dichiaro ateo semplicemente per inginocchiarmi in una dark room anziché in una sacrestia. Mi dichiaro ateo perché ho una mia filosofia di vita che nulla ha a che vedere con la episteme ebraico-cristiana. Sicuramente questa presa di posizione è più stimolante, come ipotesi di confronto con un credente cattolico.

 

Tuttavia i numerosi errori storici e filosofici contenuti nel libro gli sono stati già contestati in patria. Da noi, per quanto riguarda questa disputa intellettuale, è arrivato solo il “Trattato dell’ateismo”, tradotto giusto per fare scalpore nel mondo cattolico, ma non sono arrivate le puntuali confutazioni che gli hanno fatto in Francia, il che è sintomatico.

 

Per il resto, non è tutto da buttare in Onfray! Però, insomma, non ha detto nulla di nuovo. Tanto epicureismo, un po’ di scuola di Francoforte, un po’ di filosofia francese contemporanea è tanto anarchismo, di base. Spesso caotico. L’epicureismo e il materialismo non lo spingono ad una critica veramente radicale della società attuale (com’è accaduto a Marx) – tant’è vero che se anche è vicino a posizioni della Sinistra radicale, accetta la società capitalistica - ma semplicemente a ipostatizzare un libertarismo sessuale davvero fuori dei tempi, molto anni ’60.

 

E spesso è il suo stesso libertarismo troppo caotico a porlo in contraddizione: si dichiara a favore dell’omogenitorialità, però poi non crede nella famiglia, visto che due celibi (due macchine celibi direbbe Guattari) dovrebbero incontrarsi, secondo lui, solo per soddisfare la loro libido, non per costruire una famiglia. E il bambino adottato che fine fa? Lo mettono in una culla all’entrata della sauna, mentre loro tra i vapori si vivono la sessualità in senso ludico e creativo? E quando si sono annoiati lo regalano ad un’altra coppia? Il cui unico progetto è non formare mai una famiglia? Quindi attenzione, va bene leggere Onfray se si vuole dare una base più solida al proprio ateismo, ma da qui a ritenerlo un punto di riferimento per i pensatori glbtq, solo perché ha detto di sì all’omogenitorialità. Sarebbe come dare credibilità all'ateismo di un gay cattofobo :paura:

 

Personalmente credo che Onfray debba meditare di più su quello che hanno scritto i suoi conterranei Deleuze e Guattari, piuttosto che criticare Freud in modo così volgare come ha fatto nella sua ultima opera. Noi siamo stati già liberati dalla psicanalisi borghese freudiana e dalle sue triangolazioni grazie all’anti-Edipo. Almeno da una generazione. Onfray non si rende conto di essere una tipica macchina desiderante malfunzionante. E che i suoi celibi uniti solo dall'edonismo resteranno macchine celibi, non riusciranno nemmeno ad essere investite da un desiderio macchinato. La sua negazione di Dio è ancora negazione del Padre, inteso nel suo caso come Legge Morale e Maestro di verità (il parricidio intellettuale di Freud è sintomatico). Quindi è in pieno Edipo, totalmente territorializzato da quell’episteme giudaico-cristiana-borghese, in fondo, verso la quale ha lanciato i suoi strali velenosi da più giovane. Vorrebbe superare il disagio della civiltà credendo che il tabù sia rappresentato dal totem di Dio. E pensa che basti bruciare il totem perché il mondo riesca a liberarsi nella dissipazione sessuale, unico significato forte che sa dare all’esistenza. Quanto era più avanti, Nietzsche!

@ Soledamore rispondo solo alla parte in cui mi hai citato. Hai detto esattamente quello che ho detto io. Ho detto che nessuno deve rinunciare alla sua fede, ma produrre effetti politici per la comunità senza tenere conto di essa. Altrimenti dato che leggi e politiche dello stato verrebbero a coincidere con precetti religiosi, si sarebbe in teocrazia. Ovvio che poi per certe cose vi sarà coincidenza (vedi il divieto di omicidio), ma il punto di partenza o motivo di riflessione nella politica deve essere separato dal motivo religioso. Questo non per andare contro i cattolici, ma perchè si devono produrre politiche e leggi statali che possano adattarsi ad una società non formata da credenti di un'unica religione e nemmeno da solo credenti. Dato che è OT non continuo perchè penso la cosa sia chiara abbastanza.

 

@ Madoka: purtroppo, a volte, cercare di far notare certe cose non produce risultati ;)

@Madoka, non ho mai parlato di “bassezza morale” a proposito di certi atei (non ho mai generalizzato, se leggi attentamente) – ma semplicemente di amoralità, forse. Per la quale Dio è un intralcio, senza alcun dubbio. E l’ateismo è solo un pretesto.

 

Anche in nome di Dio si è ucciso, usando la religione come pretesto, esattamente come si può fare con l'ateismo. Non dipende dall'essere atei o credenti, ma dall'essere o meno caotici e distruttivi.

 

@Jessy, io non giudico nessuno. Sono un peccatore anch’io, del resto. E’ Dio che giudica, secondo la religione cattolica. Mi attribuite poteri e intenzioni che non ho. Proiettate su di me tutta l’immagine negativa che avete delle alte gerarchie ecclesiastiche. Vi comprendo, ma siete fuori strada.

Il tuo post mi sembrava abbastanza chiaro. Le hai presentate come le tue idee, in caso contrario facevi meglio a specificare che non le condividi, altrimenti è tutto fraintendibile.

 

@Madoka, non ho mai parlato di “bassezza morale” a proposito di certi atei (non ho mai generalizzato, se leggi attentamente) – ma semplicemente di amoralità, forse. Per la quale Dio è un intralcio, senza alcun dubbio. E l’ateismo è solo un pretesto.

Idem come sopra. Se non sei chiaro, non lamentarti se non ti si capisce.

Leggendo i tuoi post, ho la stessa impressione di Madoka:

"Spesso chi non crede in Dio ha come divinità il sesso. Noi li compatiamo e li lasciamo crogiolare nella loro blasfemia quando insultano Dio in parole ed opere. La Provvidenza li ha messi sulla nostra strada come exempla negativi. Non bisogna curarsi di loro, solo concedere un fugace sguardo e poi passare oltre, come se fossero già anime in pena, in quello che è già il loro inferno concreto: la loro esistenza terrena. Poiché chi crede nel dio Sesso, è causa della sua stessa infelicità." Sono parole tue: più che riportare il pensiero della Chiesa come semplice annotazione, sembrano essere anche le tue idee. Liberissimo di averle, però trasudano un certo disprezzo moralista.

Qualche breve risposta alle persone che hanno letto più attentamente i miei post:

 

@Jessy, io non giudico nessuno. Sono un peccatore anch’io, del resto. E’ Dio che giudica, secondo la religione cattolica. Mi attribuite poteri e intenzioni che non ho. Proiettate su di me tutta l’immagine negativa che avete delle alte gerarchie ecclesiastiche. Vi comprendo, ma siete fuori strada.

 

@Madoka, non ho mai parlato di “bassezza morale” a proposito di certi atei (non ho mai generalizzato, se leggi attentamente) – ma semplicemente di amoralità, forse. Per la quale Dio è un intralcio, senza alcun dubbio. E l’ateismo è solo un pretesto.

 

@Dreamtime, dimentichi che dopo il Giudizio Universale c’è la Resurrezione della Carne – che mette in discussione, peraltro, la banale critica dell’anti-corporeità della filosofia cattolica. Non è esattamente così.

 

@Dreamer88, non è assolutamente ragionevole (e laico) imporre ai politici di non “gettare nemmeno un occhio sul Vangelo”. Non è che per fare politica devi rinunciare alla tua fede! Ma in uno stato laico devi ragionare in termini laici, a prescindere dalla tua fede. In Italia purtroppo questa è la classe dirigente che ci ritroviamo: legata a doppio filo, rosso e nero, con la Chiesa Cattolica. Incapace di avere una visione strategica per il corpo sociale. Confronta la nostra situazione politico sociale con quella spagnola, e rifletti, per favore.

 

Ovviamente non rispondo al solito provocatore di professione il cui unico scopo è creare l’ennesimo, sterile flame. Provo invece ad alzare il livello della discussione, grazie al suggerimento del sempre avvertito @Hinzelmann.

 

Proviamo a discutere di ateismo in modo serio, senza ressentment.

 

Sicuramente quando Onfray teorizza un ateismo non cristiano, pone la discussione su un livello differente. In questo senso smarca l’ateismo filosofico vero dall’ateismo cristiano che è solo un teismo contromimetico (quello dei cattofobi, insomma, che pongono il principio del piacere in luogo del Sacro).

 

Onfray non si accontenta di questo facile e ridicolo spostamento e parla di un vero e proprio ateismo anche come pratica nel quotidiano: insomma non mi dichiaro ateo semplicemente per inginocchiarmi in una dark room anziché in una sacrestia. Mi dichiaro ateo perché ho una mia filosofia di vita che nulla ha a che vedere con la episteme ebraico-cristiana. Sicuramente questa presa di posizione è più stimolante, come ipotesi di confronto con un credente cattolico.

 

Tuttavia i numerosi errori storici e filosofici contenuti nel libro gli sono stati già contestati in patria. Da noi, per quanto riguarda questa disputa intellettuale, è arrivato solo il “Trattato dell’ateismo”, tradotto giusto per fare scalpore nel mondo cattolico, ma non sono arrivate le puntuali confutazioni che gli hanno fatto in Francia, il che è sintomatico.

 

Per il resto, non è tutto da buttare in Onfray! Però, insomma, non ha detto nulla di nuovo. Tanto epicureismo, un po’ di scuola di Francoforte, un po’ di filosofia francese contemporanea è tanto anarchismo, di base. Spesso caotico. L’epicureismo e il materialismo non lo spingono ad una critica veramente radicale della società attuale (com’è accaduto a Marx) – tant’è vero che se anche è vicino a posizioni della Sinistra radicale, accetta la società capitalistica - ma semplicemente a ipostatizzare un libertarismo sessuale davvero fuori dei tempi, molto anni ’60.

 

E spesso è il suo stesso libertarismo troppo caotico a porlo in contraddizione: si dichiara a favore dell’omogenitorialità, però poi non crede nella famiglia, visto che due celibi (due macchine celibi direbbe Guattari) dovrebbero incontrarsi, secondo lui, solo per soddisfare la loro libido, non per costruire una famiglia. E il bambino adottato che fine fa? Lo mettono in una culla all’entrata della sauna, mentre loro tra i vapori si vivono la sessualità in senso ludico e creativo? E quando si sono annoiati lo regalano ad un’altra coppia? Il cui unico progetto è non formare mai una famiglia? Quindi attenzione, va bene leggere Onfray se si vuole dare una base più solida al proprio ateismo, ma da qui a ritenerlo un punto di riferimento per i pensatori glbtq, solo perché ha detto di sì all’omogenitorialità. Sarebbe come dare credibilità all'ateismo di un gay cattofobo :paura:

 

Personalmente credo che Onfray debba meditare di più su quello che hanno scritto i suoi conterranei Deleuze e Guattari, piuttosto che criticare Freud in modo così volgare come ha fatto nella sua ultima opera. Noi siamo stati già liberati dalla psicanalisi borghese freudiana e dalle sue triangolazioni grazie all’anti-Edipo. Almeno da una generazione. Onfray non si rende conto di essere una tipica macchina desiderante malfunzionante. E che i suoi celibi uniti solo dall'edonismo resteranno macchine celibi, non riusciranno nemmeno ad essere investite da un desiderio macchinato. La sua negazione di Dio è ancora negazione del Padre, inteso nel suo caso come Legge Morale e Maestro di verità (il parricidio intellettuale di Freud è sintomatico). Quindi è in pieno Edipo, totalmente territorializzato da quell’episteme giudaico-cristiana-borghese, in fondo, verso la quale ha lanciato i suoi strali velenosi da più giovane. Vorrebbe superare il disagio della civiltà credendo che il tabù sia rappresentato dal totem di Dio. E pensa che basti bruciare il totem perché il mondo riesca a liberarsi nella dissipazione sessuale, unico significato forte che sa dare all’esistenza. Quanto era più avanti, Nietzsche!

 

E' inquietante che tu ci creda davvero, ma veramente tanto!

 

Sei al confine con un fanatico religioso e un drogato, senza offesa hahah!

Wow, davvero?

E io che credevo che a pensare che

"gli uomini sono allo stesso livello dei vermi"

fossero gli Atei e non i credenti a pensarlo...

 

più che altro è la scienza ad aver tolto l'uomo dal centro dell'universo, facendoci capire che la Terra è un granello di polvere in un universo praticamente vuoto, anche se contiene miliardi di stelle in miliardi di galassie...

proprio questo è uno dei motivi per cui, per me, non ha senso un dio: è come se avesse messo dei pesciolini rossi microscopici in un acquario più grande di un pianeta ehehe, è uno spreco inutile di spazio.

ovviamente i religiosi risponderanno che "non si può perscrutare la volontà divina" ecc... ma per me non è neppure un'argomentazione.

Ma non c'è solo il Dio Sesso ma anche il Dio Denaro e il Dio Potere, e chi li adora tutti e tre.

 

Quello che ha scritto Soledamore in chiave gay-atea si poteva scrivere benissimo in chiave cattolica, o etero, ma il significato si sarebbe recepito molto meno indirettamente.

 

Sono d'accordissimo sul discorso di non cercare di cadere nell'adorazione delle "religioni atee"

 

 

 

 

Io questi Atei che adorano il Dio Sesso non li conosco.

Tre giorni fa sono andato al banchetto dell'UAAR

ed erano tutti nerd di facoltà scientifiche... :)

 

 

Questo Ateo Sufureo piace molto a Soledamore,

ma non mi pare molto aderente alla realtà del 7% degli atei italiani.

E mi sta pur bene che le congetture, se sia un dio, Tu faccia razionalmente desto:

io ho voluto solo confutare l'opinione che possiamo confidare che sia un dio, altrimenti che sognando, altrimenti che allucinando, altrimenti che vestendo, col nome divino, le nostre spemi ed i nostri timori.

 

Un'investigazione razionale, circa la causa prima, circa il fine ultimo, circa la natura e le virtù dell'universo, circa l'infinito e l'immenso, circa il perfetto, non appellerei per certo sogno ovvero allucinazione, dovunque pervenga o si persuada essere pervenuta:

ma vorrei distinguere appunto il sogno e l'allucinazione dall'investigazione razionale e dunque disputare con chi proponga una nozione razionale di dio, non con chi ne opponga una fiduciaria, quasi sempre fondata sull'imperizia del volgo.

 

Mi piacerebbe molto potertene dare una razionale, ma purtroppo non c'è, così come non c'è una spiegazione razionale che dimostri che il mondo non ha assolutamente bisogno di Dio e mai lo ha avuto.Su questo si fa una scelta, o per ragione o per fede.

Io l'ho fatta per fede, e dopo mi sono ritrovato, pensando a questi argomenti (e studiandone anche alcuni a scuola :)), che alcuni si possono accordare ottimamente con la scienza e la ragione, anche se chiaramente non tutti.

In realtà per un ateo dovrebbe essere la stessa cosa, solo che spesso gli atei tendono ad essere più insistenti, perchè mettendo la ragione in primo piano fanno spesso salti impropri e hanno troppa fiducia nell'uomo.

 

Io penso di avere ragione, però non impongo la mia idea (questo perchè nel mio credo non c'è bisogno di fare proselitismo) mentre gli atei credono di poterla imporre, pur senza avere, di fatto, nulla per dimostrarla.

Insomma, io rispetto un ateo, ma non voglio che mi venga detto che sono certamente in errore.Considererei diversamente un "forse sei in errore", che è più aderente alla realtà e anche più rispettoso :)

 

Se tutto è dio, nulla è dio:

la moltiplicazione universale del concetto di dio è, in fine, una dissoluzione del concetto di dio.

E perchè?

E' come se tu dicessi che una nave troppo grossa smettesse di essere una nave.Non ha molto senso.

Oppure non ho capito cosa hai detto XD

Forse, piuttosto che dio, la morte dovrebb'essere opera di dio...

 

Quanto al resto, se tratti di morte apparente, la questione, è chiaro, non si pone.

 

Giusto, opera, perchè non è una cosa realmente esistente bensì una cosa più simile ad un'azione, anche se non saprei ben definirla :) Grazie per la correzione :)

 

Le creature provviste d'anima immortale, cioè la specie umana e quella angelica, permarranno perpetuamente nello stato disposto dal dio con il giudizio estremo:

o dannate o salvate.

 

Tutte le altre, animate ed inanimate, saranno solo ad uso dilettevole di quelle salvate, come per altro già ora sono.

 

Anakreon.

E questo ok, ma a sto Gesù il mondo servirebbe ancora o potrebbe lasciarlo lì com'è? XD A meno che per "stato disposto da Dio" non intendi il nostro mondo, posso dire di non aver capito XD

 

Ps, Anakreon sei un mito *-* Dov'è che hai imparato a scrivere così?

 

Coeranos:

più che altro è la scienza ad aver tolto l'uomo dal centro dell'universo, facendoci capire che la Terra è un granello di polvere in un universo praticamente vuoto, anche se contiene miliardi di stelle in miliardi di galassie...

proprio questo è uno dei motivi per cui, per me, non ha senso un dio: è come se avesse messo dei pesciolini rossi microscopici in un acquario più grande di un pianeta ehehe, è uno spreco inutile di spazio.

ovviamente i religiosi risponderanno che "non si può perscrutare la volontà divina" ecc... ma per me non è neppure un'argomentazione.

 

Al contrario, sostenendo che la ragione possa svelare qualsiasi mistero si pone l'uomo al centro dell'universo in quanto essere più potente.

Perchè Dio è una parola che rende di più l'idea di superiorità.

Considero comunque Dio come dotato di mente, ma anche come assolutamente neutrale e indifferente verso le vicende umane.Insomma, ha una mente perchè le leggi fisiche che gli scienziati scoprono ha dovuto idearle, ma ciò non significa che consideri noi in maniera particolare o che ci tratti con un occhio di riguardo.

"Superiorità"? Rispetto a casa?

Se Dio è Tutto, non può essere superiore a niente.

 

Ma se può esistere una Mente senza un cervello,

che bisogna c'era che un cervello si evolvesse?

Se uno Spirito può sostenersi nel vuoto,

non potremmo semplicemente avere vuoto il cranio?

 

E che bisogno c'è che qualcuno "inventi" le leggi della Fisica?

Se accetti l'idea che nessuno abbia creato Dio

perché non puoi accettare l'idea che nessuno abbia creato la Natura?

Perché la Materia deve avere una causa e Dio no?

"Superiorità"? Rispetto a casa?

Se Dio è Tutto, non può essere superiore a niente.

 

No, non hai capito, la differnza tra usare la parola Dio e la parola Natura per me è la stessa che c'è tra usare "mastodontico" oppure "molto grande" :)

 

Ma se può esistere una Mente senza un cervello,

che bisogna c'era che un cervello si evolvesse?

Se uno Spirito può sostenersi nel vuoto,

non potremmo semplicemente avere vuoto il cranio?

Il bisogno è legato all'interazione tra la mente e il mondo fisico.Mi spiego, senza un cervello la mente non potrebbe dare ordini al corpo.

 

E che bisogno c'è che qualcuno "inventi" le leggi della Fisica?

Se accetti l'idea che nessuno abbia creato Dio

perché non puoi accettare l'idea che nessuno abbia creato la Natura?

Perché la Materia deve avere una causa e Dio no?

 

Certo che accetto che nessuno abbia creato la natura, in quanto corrispondente a Dio, ma io sostengo che essa si sia autonomamente regolata e abbia deciso essa stessa il proprio funzionamento.Non dico che è stata creata :)

Citazione

"Superiorità"? Rispetto a casa?

Se Dio è Tutto, non può essere superiore a niente.

 

 

No, non hai capito, la differnza tra usare la parola Dio e la parola Natura per me è la stessa che c'è tra usare "mastodontico" oppure "molto grande" :)

 

E usare la parola "Materia"

per te è come dire "piuttosto grande"?

Tutta la discussione è davvero solo su questo?

 

Citazione

 

Ma se può esistere una Mente senza un cervello,

che bisogna c'era che un cervello si evolvesse?

Se uno Spirito può sostenersi nel vuoto,

non potremmo semplicemente avere vuoto il cranio?

 

Il bisogno è legato all'interazione tra la mente e il mondo fisico.Mi spiego, senza un cervello la mente non potrebbe dare ordini al corpo.

 

Figo!

E come fa la Mente di Dio a dare ordine all'Universo, senza un cervello?

Se Dio riesce a muovere le stelle senza un cervello,

perché noi ci abbiamo messo milioni di anni

per riuscuire a muovere - con i neuroni - una mano?

 

 

Citazione

E che bisogno c'è che qualcuno "inventi" le leggi della Fisica?

Se accetti l'idea che nessuno abbia creato Dio

perché non puoi accettare l'idea che nessuno abbia creato la Natura?

Perché la Materia deve avere una causa e Dio no?

 

 

Certo che accetto che nessuno abbia creato la natura, in quanto corrispondente a Dio, ma io sostengo che essa si sia autonomamente regolata e abbia deciso essa stessa il proprio funzionamento.Non dico che è stata creata :)

 

Ooook...

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