Jump to content

Alessandra perde la sua battaglia, il giudice impone il divorzio


Recommended Posts

Sentenza della Corte d'appello sul destino di due bolognesi: "lui" era diventato "lei" dopo le nozze ma non intendeva separarsi dalla compagna

 

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/06/16/news/alessandra_perde_la_sua_battaglia_il_giudice_impone_il_divorzio-17767875

Non mi sorprende, se avessero accolto la proposta avrebbero di fatto dato il via libera al matrimonio gay e sappiamo tutti benissimo che questo non si vuole.

Bisogna vedere ora la Cassazione che dirà, e immagino che proveranno anche a rivolgersi al Tribunale europeo.

Silverselfer

Correggetemi se sbaglio, ma in Italia non esiste una legge che vieti espressamente l'unione di due persone dello stesso sesso.

 

Cioè, per formare una coppia tra persone dello stesso sesso c'è bisogno di una legge che non c'è, tuttavia non ne esiste neanche una che lo vieti; bisognerebbe prima approvarla, o sbaglio?

 

Trovo poi che sia stato un abuso d'ufficio quello del funzionario comunale, che ha trovato "naturale" cambiare lo status civile di una coppia regolarmente sposata.

Correggetemi se sbaglio, ma in Italia non esiste una legge che vieti espressamente l'unione di due persone dello stesso sesso.

 

Cioè, per formare una coppia tra persone dello stesso sesso c'è bisogno di una legge che non c'è, tuttavia non ne esiste neanche una che lo vieti; bisognerebbe prima approvarla, o sbaglio?

 

Trovo poi che sia stato un abuso d'ufficio quello del funzionario comunale, che ha trovato "naturale" cambiare lo status civile di una coppia regolarmente sposata.

 

Sai che non lo so?

Pero' so per certo che non esiste una legge che impone il divorzio ad una coppia.

Correggetemi se sbaglio, ma in Italia non esiste una legge che vieti espressamente l'unione di due persone dello stesso sesso.

 

Cioè, per formare una coppia tra persone dello stesso sesso c'è bisogno di una legge che non c'è, tuttavia non ne esiste neanche una che lo vieti; bisognerebbe prima approvarla, o sbaglio?

 

Il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso non è espressamente enunciato, ma si ricava dall'interpretazione sistematica di certe norme, tra cui gli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143-bis e 156-bis del codice civile. Che furono infatti i famigerati articoli su cui era stata sollevata la questione di incostituzionalità.

 

 

Comunque casi come questo rendono ancora più palese come questo divieto sia illogico.

Silverselfer

Il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso non è espressamente enunciato, ma si ricava dall'interpretazione sistematica di certe norme, tra cui gli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143-bis e 156-bis del codice civile. Che furono infatti i famigerati articoli su cui era stata sollevata la questione di incostituzionalità.

 

 

Loup io ho piena fiducia in quanto dici, ma per quanto mi concerne questi numeri posso solo andarmeli a giocare.

 

Interpretare significa che si deduce per via indiretta da norme che però non trattano direttamente il punto in questione?

 

Cioè è qualcosa di discrezionale? In tal senso si potrebbe anche sperare che la Cassazione decida di capovolgere la sentenza data in Appello?

Silverselfer

A ecco ... mi mancava la 194.

 

Bisognerebbe stilare un elenco di tutti questi bei numerini contro la libertà di essere e amare, e poi farne un manifesto o boh ... magari mandarle a un tribunale internazionale per la difesa dei diritti umani ... boh ... è sconsolante. Davvero sconsolante.

Loup io ho piena fiducia in quanto dici, ma per quanto mi concerne questi numeri posso solo andarmeli a giocare.

 

Interpretare significa che si deduce per via indiretta da norme che però non trattano direttamente il punto in questione?

 

Il codice civile non morde mica! :D

 

Comunque mi scuso, ho sbagliato la citazione. Dei numeri corretti degli artt. e del perché se ne ricava il requisito della diversità di sesso dei coniugi avevo parlato diffusamente in questo topic.

Silverselfer

miaoooo ... aiut.gif

 

Non morderà ma ringhia di brutto.

 

Io non ce la faccio a leggermi quelle cose, mi viene un attacco letargico al terzo comma richiamato in calceSTRUZZO.

 

In ogni modo mi sembra di aver capito che ci si rifà al fatto che tutte quelle norme richiamano figure famigliari "convenzionali": marito e moglie eccetera.

 

Non mi pare che ci sia scritto da nessuna parte un divieto esplicito a famiglie formate da individui dello stesso sesso. Anche nel caso in cui si fissano i crismi di una famiglia riconosciuta legalmente, si fa riferimento a concetti per così dire arcaici, ma non ispirati per esempio a concezioni di famiglia in senso religioso.

 

Ripeto, ho piluccato qui e là e potrei anche dire castronerie, ma non mi pare di aver letto che si riconosce una famiglia solo se la stessa possa procreare figli, ne dico una per dire.

 

Io ho l'impressione che tutte queste norme siano state scritte ignorando l'esistenza di un problema, piuttosto che negarlo, o impedirgli dei diritti civili.

 

Però, anche quello che si discuteva in quel topic, sulla effettiva possibilità di abrogarle con l'intervento referendario. Ammesso che ci si riesca, ma poi chi riscriverebbe queste norme potrebbe persino renderle più esplicitamente restrittive verso di noi.

 

Comunque sono sempre convinto che fare qualcosa è sempre meglio di starsene ad aspettare che piova la manna dal cielo.

 

Come dice Sherlock, questo caso potrebbe offrire lo spunto per una raccolta di firme, il momento storico è anche proficuo, la gente basta che vede un banchetto si accosta per sapere di che si tratta. Poi 500mila firme con tempi non strettissimi e il patrocinio di un partito dietro, non sono impossibili da raccogliere. Una volta indetto il referendum, anche se poi difficilmente raggiungerebbe il quorum, avrebbe una valenza politica fortissima. Costringerebbe a uscire allo scoperto quanti oggi nicchiano, magari ci vengono a mettere le bandiere ai pride, come IDV e FLI, solo per far propria un'eredità liberale che in Italia non c'è mai stata.

 

Insomma, sono sicuro che si smuoverebbe un bel dibattito, e poi .. e poi ... arriverà domani, luminoso giorno in cui si potrà vivere amando senza imposizioni morali, etiche, legali ... mi sa che è proprio tardi e sto sognando a occhi aperti.

Non mi pare che ci sia scritto da nessuna parte un divieto esplicito a famiglie formate da individui dello stesso sesso.

 

Il punto è che non serve.

Quando si applica la legge non conta solo quello che il testo espressamente dice. La legge la si deve interpretare. Abbiamo un istituto (il matrimonio), il giudice si chiede che caratteristiche il legislatore gli dà e dalla legge trova la risposta (che in questo caso non è nemmeno molto difficile da trovare). Non importa se il divieto non è espressamente enunciato.

 

Anzi la giurisprudenza va anche oltre, e sostiene che il matrimonio contratto tra due persone dello stesso sesso non sia nullo, ma radicalmente inesistente.

 

Comunque ormai l'interpretazione è quella. Se anche ci fossero stati dubbi in passato, dopo che si è espressa la Corte costituzionale nel modo in cui si è espressa dubito che un qualunque giudice oserà dire che il codice civile non vieta il matrimonio gay.

 

Però, anche quello che si discuteva in quel topic, sulla effettiva possibilità di abrogarle con l'intervento referendario. Ammesso che ci si riesca, ma poi chi riscriverebbe queste norme potrebbe persino renderle più esplicitamente restrittive verso di noi.

 

Potrebbero fare una legge per cui i figli gay perdono lo status di figli legittimi, toh, è l'unica che mi viene in mente per escluderci più di così dal matrimonio. :D

 

 

 

Per il resto, mi piacciono i tuoi deliri notturni. :D

Fabio Castorino

Lo Stato non può IMPORRE il divorzio ad una coppia legalmente sposata che non intende dividersi! Questa è una violazione macroscopica dei diritti costituzionali su cui deve intervenire la Corte Costituzionale.

Ma non è già successa più di una volta, una cosa del genere?

E ovviamente l'esito è sempre lo stesso: se il coniuge cambia sesso, si impone il divorzio.

È triste ammetterlo, ma le legge italiana parla chiaro.

[Ovvio poi che la legge è sbagliata, ma su questo siamo d'accordo tutti.]

che in Italia ci sia un vuoto, anzi un varco, in tema omosessualità beh su questo non c'è dubbio...ma non prevedendo i matrimoni tra persone dello stesso sesso trovo che sia giusto o perlomeno coerente annullare il matrimonio in questione; se poi esiste pure la 194 non si può proprio dire niente, se non lamentarsi per essere indietro anni luce...

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...