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"Codice Rosa" ai Pronto Soccorso della Toscana


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Omofobia, nei pronto soccorso toscani sarà "Codice Rosa"

 

Altro passo in avanti (solitario) della Regione Toscana. Le vittime di violenza omofobica d'ora in avanti avranno immediata attenzione al Pronto Soccorso. E l'avvio automatico delle indagini.

 

Dopo un anno di attività nella Asl di Grosseto, viene estesa anche ad altre città toscane l'esperienza del "codice rosa", un percorso per particolari categorie vittime di violenza. Si tratta di donne, bambini, omosessuali, anziani e immigrati.

 

D'ora in poi chi appartiene ad uno di questi gruppi sarà identificato al pronto soccorso con un codice particolare che prevede l'immediata attivazione di cure mediche e sostegno psicologico, e il contemporaneo avvio delle indagini da parte delle forze dell'ordine.

 

La Regione Toscana e la Procura della Repubblica di Firenze firmeranno un protocollo, che darà l'avvio alla fase sperimentale di un anno del "codice rosa" in 4 Asl toscane (oltre Grosseto): Arezzo, Lucca, Prato, Viareggio. L'assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e il Procuratore generale della Repubblica di Firenze Beniamino Deidda presenteranno l'iniziativa nel corso di una conferenza stampa, che si terrà domanie alla quale saranno presenti anche i direttori generali delle Asl in cui partirà la sperimentazione.

 

http://www.gay.it/channel/attualita/31974/Omofobia-nei-pronto-soccorso-toscani-sara-Codice-Rosa.html

Silverselfer

Apprezzabile

 

Non ho ben capito la modalità e la causa che dovrebbe far scattare il codice rosa.

 

Basta che una donna, un bambino, anziano o gay abbia mal di pancia per rientrare nella fascia di pazienti "rosa"?

 

A lume di ragione non credo. Tant'è che un attacco di colite non penso che preveda il sostegno psicologico o l'intervento dei carabinieri.

 

Deduco che codesto codice sia riservato alle vittime di violenze o abusi. Al che fa piacere sapere che se non rientri in questa categoria sarai lasciato a languire in sala d'aspetto.

 

Nel caso di donne, bambini e anziani capisco che basterà presentarsi alla porta del pronto soccorso per essere riconosciuti tali, un gay sarà creduto sulla parola o dovrà sculettare per provare la propria genuinità? No, okay. Basterà penso dichiararsi vittima di omofobia, speriamo solo che abbia fatto preventivamente CO, altrimenti si ritroverà a firmare una denuncia e poi spiegarlo ad amici e parenti.

 

A me la cosa che da fastidio è sto rosa del cavolo. Pure i nazisti bollavano col rosa i gay nei lager, non si potrebbe cambiare? Anche i comunizti sono diventati arancione, perché non si diventa "porpora" o meglio ancora, un codice arcobaleno per le vittime delle violenze, punto e basta. Uomini, donne, bambini, anziani, tutti possiamo essere vittime a qualsiasi colore apparteniamo. Una via preferenziale per gli abusi sulla persona che preveda il supporto psicologico.

 

Ma si sa che io spacco sempre il capello in quattro.

@ SilverSelfer2: Umh... credo che abbiano semplicemente esteso il vecchio `codice rosa' (quello dedicato ai casi di violenza sulle donne) ad altre categorie, senza pensare che magari non era il miglior colore per includere le vittime di attacchi omofobici. Se non sbaglio i colori usati per i codici di altre emergenze sono già quattro, quindi hanno pensato al colore più ovvio che mancasse xD

Il codice é riservato, sì, soltanto alle persone vittime di abusi e violenze, sì.

Il colore non mi sembra importante, e non lo collegherei ai vecchi pregiudizi... in fondo, mi sembra che anche gli anziani non abbiano molto a che fare col rosa, ma sono comunque inclusi in questo codice.

Ottima iniziativa, comunque. :sorriso:

L'iniziativa è ottima.. bisognerà vedere poi come e se verrà appliccata.. e il rosa credo che sia stato inserito come colore delle donne anche se ora che la cosa verrà estesa anche ai gay il rosa mi pare un colore un po' indelicato :P

 

Comunque Silver quello che hai scritto mi fa venire in mente i commenti che ho letto su alcuni giornali on-line alla notizia che la legge contro l'omofobia (la chiamo così per capirci) non fosse passata. Molti sostenevano che fosse giustissimo così e commentavano con frasi del tipo: perchè se un gay viene ucciso l'omicida deve pagare di più che non se uccidesse me?.. oppure: perchè la mia vita vale meno di quella di un gay?... tutti questi commenti mi hanno fatto ridere e piangere per l'ignoranza e l'omofobia di cui scaturivano e facevano notare che non avevano capito assolutamente nulla dell'intento della legge che non era quello di mettere su un piano superiore i gay. Questi non avevano capito che l'aggravante non era uccidere un gay (tipo se uccidi un gay per rapinarlo e non sai nemmeno che è gay il fatto che lui sia gay non è un'aggravante per il rapinatore. L'aggravante scatta se il motivo della violenza è l'omosessulità della persona verso cui attui la violenza.) .. Ovviamente non penso tu sia omofobo e niente, ma ci sono tante persone che ancora pensano e sono convinte che tutelare noi in quanto minoranza diventi automaticamente discriminazione verso gli etero.. e così non andiamo da nessuna parte.

Silverselfer

Certo che la pretestuosità delle obiezioni a una qualsiasi legge è di solito adoperata da chi cerca di ostacolarne l'attuazione, ma questo non dovrebbe pesare se, invece, ci fosse un dialogo sereno con il solo scopo di formulare una buona legge per tutti.

 

Purtroppo viviamo nel paese di Machiavelli, dove ci si continua a scannare tra fazioni e il fine giustifica i mezzi.

 

Come è accaduto nel caso di quella roba che volevano far passare per legge contro l'omofobia, ma che in realtà era diventata un contenitore vuoto, un insieme di compromessi che giravano attorno alla questione cercando di addobbarla con fini più generali. Del resto come era già successo con i DICO i PACS e compagnia bella. Cioè, per non dire che si fa una legge che tuteli dei diritti degli omosessuali, si allarga il discorso ad altre categorie, tanto per dare un alibi a chi non vuole inimicarsi chi ben sappiamo.

 

Il risultato è il solito minestrone che da la sponda alle polemiche cui accenni tu, Madoka. Questo non vuol dire che queste siano solo pretestuose, ma semplicemente usate con uno scopo ben preciso. Io non dico che il codice rosa sia ingiusto, dico che da adito a confusione. La violenza sugli anziani è quella subita anche dai bambini che è la stessa subita dalle donne e quindi idem per gli omosessuali? Infine, siamo certi che un ragazzo etero non possa essere pestato per le stesse ragioni di tutti i sopracitati? A questo punto, mi chiedo, che bisogno c'è di chiamarlo codice rosa e descrivere una rosa di persone che ne possano usufruire in modo, apparentemente, esclusivo? Se si distingue tra diverse tipologie di violenza, allora non si può fare di tutta l'erba un fascio, al contrario non si può escluderne dai benefici tutti i soggetti esposti a questo problema.

 

Mi spiego meglio, se avessero creato un codice per gli atti di violenza, questo non avrebbe accluso automaticamente anche omosessuali, donne e via discorrendo? Naturalmente se si parla di violenza sessuale è un altro discorso, di violenza sui minori, ancora un altro discorso eccetera fino alla violenza subita da una persona omosessuale, ma a questo punto me lo chiami codice "Cremisi" e prevederà ad esempio una discrezionalità diversa, magari che preveda prima l'anonimato, poi un supporto psicologico e infine, se richiesto, l'intervento delle forse dell'ordine. Così si tutela e si ha a cuore la salute di quel ragazzo/a che magari ha paura di rivolgersi a un pronto soccorso.

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