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Battute infelici sui gay, come vi difendete?


Ilromantico

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Le battute penso ci saranno sempre, perché ormai la figura della "checca isterica più ingrifata di un caimano" è entrata nella cerchia delle figure stereotipate.

E, insomma, c'è chi fa battute sui tirchi, ma non è che vuole offendere perlappunto i tirchi.

 

Ci vorrebbe un po' più di flessibilità su questo lato, non essere veramente rigidi e dire subito "i gay sono persone, e devono essere rispettate sempre" come se avessero detto chissà quale anatema, ma neanche lasciar correre rischiando di lasciar degenerare queste battute in insulti veri e propri.

 

Ecco, tenersi a tono nel discorso, scherzarci su ma comunque rendere chiaro che non tutti gli omosessuali, bisessuali et cetera, sono come vengono dipinti dalla gente, che molto spesso lo fa per ignoranza più che per altro.

Tipo come hanno già fatto alcuni utenti nei precedenti post, in special modo Almadel xD

 

Per il resto, basta dirlo apertamente: "guarda che io sono gay, ma mica ti salto addosso".

Altrimenti, ignorare e via se l'altra persona è proprio chiusa lol

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Io mi offendo e ci sto male. Ma se è una giornata no rispondo in modo estremamente cinico senza curarmene.

Tanto poi mi metto le cuffie con la musica a palla con canzoni che inveiscono contro loro :D

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  • 4 weeks later...

@Almadel.

O.O Hai guadagnato 3500 punti stima, un po' te ne rubo.

 

Gli amici che sanno di me prima usavano molto spesso la parola "frocio", in contesti scherzosi, da quando ho fatto CO, però, su di me non la usano più e nemmeno sugli altri... infatti ho sostenuto che, magari, con me possono usarla perchè so che sono entrambi molto friendly e che non mi offendo (ma solo per via del rapporto speciale che abbiamo), una cosa però che mi dà molto fastidio è quando si etichetta qualcuno come "gay" o "frocio" (anche se è etero) per definire un comportamento magari ridicolo, imbranato o stupido, ma che non ha nulla a che fare con l'omosessualità. Questo davvero non posso sentirlo.

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  • 1 month later...

Per la prima volta in vita mia credo..ho risposto.

E' successo oggi mentre facevo la visita sportiva, sto medico che sembrava Lino Banfi, sulla 70ina abbondante mi chiede se sono allergico a qualcosa, rispondo "per ora a nulla!" al che la battuta brillantissima "ai maschi sì però eh ahahaha!" -.-" preso da non so quale rabbia, forse derivante dallo stress dell'uni al mattino e corsa per arrivare in tempo a sta cavolo di visita, gli ho risposto con "perchè in quel caso non mi darebbe l'idoneità? fossi in lei mi dedicherei al mio lavoro senza perdere tempo, c'è gente fuori che sta aspettando"

Risultato, la visita l'ha fatta proseguire dalla collega ... :(

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  • 2 months later...
rosa_delle_alpi

gli ho risposto con "perchè in quel caso non mi darebbe l'idoneità? fossi in lei mi dedicherei al mio lavoro senza perdere tempo, c'è gente fuori che sta aspettando"

hai fatto benissimo: sei riuscito a rispondergli prontamente e in modo apropriato, cioè allo stesso tempo pungente ma equilibrato, e mirando al punto debole di un professionista (la professionalità, appunto).

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Io rido, ma non perchè siano simpatici, ma perchè mi fanno pena... La mia amica a cui ho detto che ero gay, invece, si arrabbia un sacco se si fanno battute sui gay quando ci sono io e mi difende sempre... :)

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  • 2 weeks later...

non mi difendo, e ho imparato anche a non restarci troppo male... ormai ho capito che se qualcuno fa battute omofobe o comunque irritanti, allora è una persona ben poco meritevole di stima, e di conseguenza non vale nemmeno la fatica di replicare alle sue battute o insinuazioni.

 

non sono d'accordo. Bisogna anche educarle le persone e far notare loro che ciò che dicono è offensivo.

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rosa_delle_alpi

non sono d'accordo. Bisogna anche educarle le persone e far notare loro che ciò che dicono è offensivo.

se vuoi perder tempo ed energie nel tentativo di "educarli", liberissima... io non ho intenzione di farmi il sangue amaro a discutere con questa gente.

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In genere comunque rispondo in modo autoironico

 

in che senso autoironico?

 

io vario l'intensità della mia risposta in base al rapporto che ho con la persona, dipende se è un amico stretto, un parente, un conoscente, un estraneo... ma qualcosa secondo me bisogna dirla, per rispetto di noi stessi.

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se si tratta di battute fatte in modo scherzoso e non volte all'offesa la prendo sul ridere e ci scherzo anche io

 

se so che l'altra persona offende il genere in se, smetto immediatamente di parlargli e perde la mia attenzione

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rosa_delle_alpi

e se dicono cose del tipo "che schifo i gay" "che schifo le lesbiche" riesci davvero a far finta di niente?

sì, devo: per la mia stessa tranquillità e serenità devo evitare discussioni sterili e inutili (sono tali tutte le discussioni in cui l'interlocutore non è minimamente intenzionato a cambiare idea). tanto, comunque, se è gente che dice queste cose, per forza è gente di cui non mi importa nulla. quindi non perdo nemmeno tempo a discuterci. non mi interessa.

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Giusto per curiosità,

ma se voi foste Londra e sentiste battute sugli Italiani

o - se foste Meridionali - e sentiste battute sui terroni a Milano:

rimarreste zitti, ridereste e li compatireste?

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l'indifferenza fa più male.

 

Sono totalmente in disaccordo con Altair.

Rispondere per le rime qualcuno che mi offende mi renderebbe del tutto uguale a questa persona. Fare la guerra è la cosa più stupida e controproducente che si possa fare, perchè non si educa la persona alla comprensione. Ma all'odio :D

 

L'indifferenza funziona invece benissimo. Come per i bambini che vogliono attenzioni. Se una persona offende è perchè vuole attirare l'attenzione di quella persona, per ferirla. Se non la si considera, smette di colpirti, perchè si rende conto che la cosa non ti ferisce. Proprio come per i bambini :D

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Scusa, ma con l'indifferenza cosa ottieni?

Se ti dico: "Cazzo, senti che puzza! Ma non è che è passato un Napoletano?"

Se tu stai zitto, cosa pensi di aver ottenuto?

 

Un conto è se vieni offeso esplicitamente,

in questo caso l'indifferenza è anche una strategia;

ma se qualcuno non sa che sei gay o Napoletano

mi pare che il tuo silenzio sia solo vigliaccheria.

 

Non è necessario "rispondergli per le rime":

ma solo "dichiararsi" per il gusto di farlo vergognare.

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Almadel io penso che chi vuole offendere lo fa con la "materia prima" davanti.. raramente succede che uno si metta a fare un comizio per offendere i napoletani e guarda puro caso c'è un napoletano che ascolta e risponde: "Guarda che sono napoletano!".

Non sempre è vigliaccheria.. ma essere comunque superiori a quella persona, non averci a che fare oltre che evitare discorsi spiacevoli. Diversamente è se quella persona la conosciamo e quindi possiamo provare a fargli cambiare idea.

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Non serve neanche rispondere - strillando - "Brutto omofobo, ti spezzo la mascella!"

Basta rispondere gentilmente: "Pesa le parole che io sono gay..."

 

Io ancora mi mangio le mani per due volte che non ho risposto a 16 anni...

 

Dici, Yalen? Allora nessuno ha questo coraggio con me

(a meno che non sia pronto anche ad alzare le mani).

Di solito le battute su meridionali/gay/romeni/zingari

le sento sempre fare senza curarsi di chi ascolta.

 

Una offesa diretta è un'altra cosa.

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No, quello che intendevo è "non dare proprio corda" a uno che offende (i gay in questo caso).. Tu puoi benissimo rispondere "pesa le parole che sono gay" ma lui la può prendere per una provocazione e uno spunto per accanirsi su di te con le offese. Non si può mai sapere quello che pensa la gente purtroppo: ci sarà chi si vergognerà e chi invece trova pane per i suoi denti.. ovvero aumentare il peso delle sue parole. Questa è una cosa che io preferirei evitare (ma parlo io stesso per me) a meno che sia una persona che conosco.

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ma come pensate di migliorare la società attraverso l'indifferenza?

bisogna partire dalla vita quotidiana, cioè dal linguaggio e dalla correzione del linuaggio altrui.

se nessuno fa notare a queste persone che sono offensivi non lo capiranno mai.

Ci sarà quello che non se ne frega niente ma ce ne sarà anche qualcuno che ci rifletterà su.

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Personalmente le volte che ho ingoiato il rospo,

ho sofferto molto di più rispetto alle volte in cui ho reagito.

 

Anche la mia peggiore esperienza (un pugno in faccia)

è nulla paragonata a quanto mi brucino le volte che ho abbassato la testa.

 

E la cosa non è valida solo per la mia omosessualità, ovviamente.

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BruisePristine

Io rido, ma non perchè siano simpatici, ma perchè mi fanno pena... La mia amica a cui ho detto che ero gay, invece, si arrabbia un sacco se si fanno battute sui gay quando ci sono io e mi difende sempre... :)

ho odiato durante gli anni di scuola le amiche paladine che si fanno i cazzi miei, soprattutto nei primi mesi quando a saperlo era in 4 gatti e loro dovevano ad ogni battuta fare il casino, così da capire che io ero gay.

 

comunque le paladine le odio, sono ipocrite, m'è capitato anche in un altra scuola poco tempo fa, ormai non m i facevo problemi a dire che andavo con uomini.. ecc

però se capitava una discussione con qualcuno su sto argomento urlavano, facevano le rivoltose dei diritti gay ecc, anche con i prof quuando si parlava di gay ecc.

 

io ho sempre pensato che sono ridicole, infatti le persone così le odio di più della battutina, loro sono etero, sono diverse da me, forse è ora che la smettano di combattere una guerra che non è la loro.

 

 

per quanto riguarda educare, più che educare io ti ripago con la stessa moneta. mi insulti? ti rendo ridicolo e ti insulto!

come direbbero in queer as folk, non ci sono etero buoni.. c'è chi te lo dice in faccia e chi alle spalle.

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@@Almadel hai perfettamente ragione, per una questione di principio la mia soluzione risulta molto vigliacca,

ma conosco la mentalità del classico maschio medio: mi spezzo ma non mi piego,

non saranno mai disposti ad accettare di aver torto, non li ho mai sentire - Cacchio ho torto, mi metto in discussione!

E' proprio scendere al suo stesso livello che crea un litigio senza fine. Tanto ci penserà la vita a punirli, non è vero che la passano liscia, queste persone prendono dei bei calci in culo.

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Mica devi farlo per loro, non sei il loro "educatore".

devi farlo principalmente per te stesso.

 

Poi - può capitare - che qualcuno la volta successiva

ci pensi due volte prima di una battutaccia;

ma quello che conta fondamentalmente

è il benessere che ne ricaverai tu.

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