Mercante di Luce Posted July 1, 2011 Share Posted July 1, 2011 (edited) Daltonici, presbiti, mendicanti di vista il mercante di luce, il vostro oculista, ora vuole soltanto clienti speciali che non sanno che farne di occhi normali. Non più ottico ma spacciatore di lenti per improvvisare occhi contenti, perché le pupille abituate a copiare inventino i mondi sui quali guardare. Seguite con me questi occhi sognare, fuggire dall'orbita e non voler ritornare. Nacqui nell'anno della caduta del Muro, facendomi studente per gran parte del tempo vissuto. Condizione che ancor conservo. Vedo che salgo a rubare il sole per non aver più notti, perché non cada in reti di tramonto, l'ho chiuso nei miei occhi, e chi avrà freddo lungo il mio sguardo si dovrà scaldare. Studente di materie aride d'emozioni, ma per questo di esse stesse permeate, dopotutto "Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore." Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare. Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia. Ci sarà tempo per conoscersi meglio, per ora lascerò che a proposito della sessualità diate per scontato quello che di solito si da per scontato. Parlarne già da ora in poche righe per me equivarrebbe a sparlarne. Vedo gendarmi pascolare donne chine sulla rugiada, rosse le lingue al polline dei fiori ma dov'è l'ape regina? Forse è volata ai nidi dell'aurora, forse è volata, forse più non vola. Per quanto riguarda le passioni la situazione è la medesima. I più scaltri, ma anche i meno, avranno notato un mio apprezzamento nei confronti di un particolare cantautore. Vedo gli amici ancora sulla strada, loro non hanno fretta, rubano ancora al sonno l'allegria all'alba un po' di notte: e poi la luce, luce che trasforma il mondo in un giocattolo. Dunque mi congedo da Voi, nella speranza di incrociarsi piacevolmente tra queste pagine. Faremo gli occhiali così! Faremo gli occhiali così! Edited July 1, 2011 by Mercante di Luce Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lin Posted July 1, 2011 Share Posted July 1, 2011 Benvenuto caro Mercante Bella presentazione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gianduiotto Posted July 1, 2011 Share Posted July 1, 2011 Visto che sei oculista, non puoi che essere medico d'amore. Infatti... Amor è un desio che ven da core Per abbondanza di gran piacimento; e li occhi in prima generan l'amore e lo core li dà nutricamento. Ben è alcuna fiata om amatore Senza vedere so 'namoramento, ma quell'amor che stringe con furore da la vista de li occhi ha nascimento: che li occhi rappresentan a lo core d'onni cosa veden bono e rio, com'è formata naturalmente; e lo cor, che zo è concepitore, imagina, e li piace quel desio: e questo amore regna fra la gente. Jacopo da Lentini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mercante di Luce Posted July 1, 2011 Author Share Posted July 1, 2011 Grazie mille per il benvenuto, son contento che ti sia piaciuta la presentazione, Lin! Gianduiotto, personalmente più che medico mi ritengo, per l'appunto, Mercante di Luce, spacciatore di lenti! Io mai da bambino volli guarire i ciliegi, quando rossi di frutti li credevo feriti! Piuttosto mi ritrovo vagamente in: Lui che offì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore né al cielo! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gaiovalerio Posted July 1, 2011 Share Posted July 1, 2011 Mercante di Luce ti do il benvenuto con questi versi Finì con i campi alle ortiche finì con un flauto spezzato e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto spero di essere stato abbastanza scaltro! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mercante di Luce Posted July 1, 2011 Author Share Posted July 1, 2011 Mercante di Luce ti do il benvenuto con questi versi Finì con i campi alle ortiche finì con un flauto spezzato e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto spero di essere stato abbastanza scaltro! Permettimi di glissare a proposito della tua scaltrezza, dirottando su un porto sicuro: gran gusto. Magnifica traccia. "In un vortice di polvere gli altri vedevan siccità. A me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa..." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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