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Corpi intersessuali tra realtà biologica e costruzione sociale


Amelie21

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Esatto, come dice Frattaglia dipende da caso a caso. Ci sono alcune "varianti" che necessitano di un intervento medico, altrimenti il bambino o bambina potrebbe avere gravi problemi fisici (e talvolta anche rimetterci la vita). In altri casi, però, si può vivere tranquillamente anche senza interventi (soprattutto senza interventi chirurgici). Ciò nonostante, i medici generalmente ritengono che l'assegnazione a un sesso sia necessaria (per i motivi che dicevo sopra). Quindi, si può dire che i criteri di assegnazione siano oggi un po' più flessibili e che vengano "tollerate" caratteristiche sessuali che si discostano un po' dalla media (ad esempio, un clitoride più grande del normale), ma, secondo i medici, il sesso di assegnazione dev'essere chiaro.

 

Invece le associazioni internazionali (OII, INSA) ritengono che non si dovrebbe intervenire se non in caso di pericolo concreto di salute.

 

Ho trovato questo documento interessante che tratta, per esempio, dei pro e contro per l'asportazione delle gonadi in persone con Sindrome di Morris (AIS= sindrome da insensibilità agli androgeni). Le persone che hanno questa sindrome hanno cromosomi sessuali maschili (XY) ma sviluppano caratteristiche genitali esterne femminili. Presentano però anche testicoli che si sviluppano internamente e, spesso, una vagina cieca. é raro che le forme di AIS vengano diagnosticate alla nascita, proprio perché apparentemente i neonati sono femmine (solo alcune forme di parziale insensibilità agli androgeni hanno genitali ambigui).

 

Le forme di intersessualità hanno moltissime varianti, alcune ancora non classificate, per cui è davvero difficile parlarne in generale.

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"Tesoro, sei un bimbo o una bimba?"

 

"Ma papà, non va bene se sono così come sono? Che cos'è che ho di sbagliato?"

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posso fare una domanda? ma al di là dell'assegnazione di un sesso definito o del genere in cui l'individuo si riconosce... com'è la vita sessuale di un intersessuato? perchè tu, Amelie, prima hai parlato di "clitoride più grande del normale", "sviluppo interno dei testicoli" ecc... perciò mi chiedevo...poi a livello sessuale un soggetto intersessuato non operato ha difficoltà durante i rapporti?E... anche se si opera... poi come funziona? può essere che l'età in cui ci si opera possa influire sulla vita sessuale dell'individuo?

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"Tesoro, sei un bimbo o una bimba?"

 

"Ma papà, non va bene se sono così come sono? Che cos'è che ho di sbagliato?"

:)

 

Per rispondere a Divine, anche qui è difficile dare UNA risposta perché le situazioni sono molto eterogenee. Ci sono persone intersessuali che rivendicano il diritto a non subire interventi "normalizzanti" (ovviamente qualora non ci sia pericolo di vita) proprio perché l'intervento può a volte compromettere la sensibilità sessuale (come nel caso della riduzione del clitoride).

Nel caso dell' insensibilità agli androgeni (AIS) invece di solito la vagina è cieca, per cui a volte è necessario un intervento per poter permettere la penetrazione. Però, anche in questi casi, si sta cercando di rimandare gli interventi perché in molti casi l'uso di dilatatori per un periodo prolungato può essere sufficiente.

Nei casi in cui si decide per una ricostruzione dei genitali maschili, invece, un chirurgo mi ha detto che di solito si fa un primo intervento entro il primo anno di vita, che ha però solo una funzione estetica, e poi in pubertà è necessario un secondo intervento per permettere alla persona di avere una normale vita sessuale (di raggiungere l'erezione, insomma).

Poi ci sono sindromi che non danno alcun problema a livello sessuale, come la s. di Klinefelter di cui si parlava sopra...

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grazie Amelie, bè certo dipende da caso a caso. Bisognerebbe intervistare proprio degli individui intersessuali (o ex-intersessuali) che hanno subito degli interventi e vedere loro cosa dicono...

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  • 3 weeks later...

Di Butler ho letto "Scambi di genere", in particolare il cap.3- "Gli atti corporei sovversivi"...c'è qualcs'altro che mi consiglieresti?

 

Per aggiornarvi sulla mia ricerca, per ora ho intervistato 3 specialisti (2 endocrinologi e 1 chirurgo) e il 22 intervisterò una psicoterapeuta...inoltre ho intervistato una persona con AIS e forse a fine settembre parteciperò al loro incontro annuale, con la speranza di poter intervistare altre persone. Anche dall'ass. Klinefelter mi hanno dato la loro diponibilità, anche se, come già detto, loro mi hanno pregato di non chiamarli intersessuali.

Mi sono anche messa in contatto su Internet con una persona che invece si definisce intersessuale (ed ermafrodito) e ci stiamo mettendo d'accordo per un'eventuale intervista. Questa persona mi ha consigliato di mettermi in contatto con centri che seguono persone transessuali...ma ho qualche dubbio in merito perché non vorrei risultare troppo "invasiva"...voi cosa mi consigliate?

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Di Butler ho letto "Scambi di genere", in particolare il cap.3- "Gli atti corporei sovversivi"...c'è qualcs'altro che mi consiglieresti?

 

Per aggiornarvi sulla mia ricerca, per ora ho intervistato 3 specialisti (2 endocrinologi e 1 chirurgo) e il 22 intervisterò una psicoterapeuta...inoltre ho intervistato una persona con AIS e forse a fine settembre parteciperò al loro incontro annuale, con la speranza di poter intervistare altre persone. Anche dall'ass. Klinefelter mi hanno dato la loro diponibilità, anche se, come già detto, loro mi hanno pregato di non chiamarli intersessuali.

Mi sono anche messa in contatto su Internet con una persona che invece si definisce intersessuale (ed ermafrodito) e ci stiamo mettendo d'accordo per un'eventuale intervista. Questa persona mi ha consigliato di mettermi in contatto con centri che seguono persone transessuali...ma ho qualche dubbio in merito perché non vorrei risultare troppo "invasiva"...voi cosa mi consigliate?

Cosa ne pensi di quel libro e di quel capitolo? L'altro giorno ho trovato un saggio sull'interpretazione italiana del suo pensiero filosofico, tra cui pare si parli anche di intersessualità. Si chiama "Fare e disfare. Otto saggi a partire da Judith Butler", chissà... ti farò sapere.

Sarebbe molto interessante, a parer mio, se invece tu potessi scrivere una serie di testi fondamentali per capire meglio l'argomento e documentarsi. :smiley:

 

Per quanto riguarda il mettersi in contatto con centri che seguono persone transessuali, credo che, se gli spieghi la tua ricerca, le tue motivazioni e gli mostri il tatto che hai avuto nelle occasioni precedenti, non possano far altro che venirti incontro. Almeno, lo spero per te.

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Io di Butler pensavo di prendere in prestito il concetto per cui i corpi che si discostano da ciò che viene tradizionalmente considerato "normale" offrono l'occasione per vedere ciò che è dato per scontato, e quindi svelare la costruzione culturale che è alla base della divisione tra i sessi. Che è poi anche la ragione per cui ritengo che il trattamento dei corpi intersessuali riguarda tutti, perché ci dice qualcosa sul trattamento (dato normalmete per scontato) di tutti i nostri corpi.

Poi in quel capitolo prende in considerazione il pensiero, a questo proposito, di Foucault (che nella "Storia della sessualità" mette in dubbio la necessità di una nozione di "vero sesso"), di Page (che si vantava di aver scoperto "l'interruttore binario" che determina il sesso) e successive critiche, di Wittig (secondo la quale il sesso ha la funzione di "umanizzare", e viene visto come "naturale", ma secondo lei non c'è niente di naturale nel sesso di per sé).

 

Testi intendi da mettere proprio qui nel forum? Sarebbe interessante, solo che in questo momento sono abbastanza pigra anche nello scrivere la tesi :gha: quindi direi magari tra un po'...quando avrò un po' più di tempo...:blush: Poi mi dirai magari meglio qual era la tua idea...

 

Grazie per il consiglio!:)

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Io di Butler pensavo di prendere in prestito il concetto per cui i corpi che si discostano da ciò che viene tradizionalmente considerato "normale" offrono l'occasione per vedere ciò che è dato per scontato, e quindi svelare la costruzione culturale che è alla base della divisione tra i sessi. Che è poi anche la ragione per cui ritengo che il trattamento dei corpi intersessuali riguarda tutti, perché ci dice qualcosa sul trattamento (dato normalmete per scontato) di tutti i nostri corpi.

Poi in quel capitolo prende in considerazione il pensiero, a questo proposito, di Foucault (che nella "Storia della sessualità" mette in dubbio la necessità di una nozione di "vero sesso"), di Page (che si vantava di aver scoperto "l'interruttore binario" che determina il sesso) e successive critiche, di Wittig (secondo la quale il sesso ha la funzione di "umanizzare", e viene visto come "naturale", ma secondo lei non c'è niente di naturale nel sesso di per sé).

 

Testi intendi da mettere proprio qui nel forum? Sarebbe interessante, solo che in questo momento sono abbastanza pigra anche nello scrivere la tesi :gha: quindi direi magari tra un po'...quando avrò un po' più di tempo...:blush: Poi mi dirai magari meglio qual era la tua idea...

 

Grazie per il consiglio!:)

Purtroppo di Page e Witting non ho ancora letto niente, ma proverò a recuperare, Foucault per me era uno veramente avanti.

A parte questo, sono d'accordo con te sul fatto che il trattamento dei corpi intersessuali riguarda tutti.

Immaginavo che adesso non avessi tempo per scrivere una sorta di lista con i nomi dei testi fondamentali sul tema della tua ricerca, ma quando ne avrai a me farebbe davvero piacere approfondire il tema. :smiley:

Buon studio! ;)

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  • 3 years later...

Ciao!

Come ho già spiegato nella sezione "Presentati" sono una studentessa di Sociologia di Torino.

Apro questa discussione per rivolgermi in modo particolare a persone intersessuali iscritti al forum (qualora ce ne siano) o che semplicemente passassero da qui. Sto conducendo una serie di interviste (per la mia tesi di laurea) a specialisti e persone intersessuali con l'obiettivo di analizzare le influenze socio-culturali sulla percezione e il trattamento dei corpi intersessuali. In particolare m'interesserebbe saperne di più sui criteri di assegnazione a un sesso piuttosto che all'altro (ma questa più che altro è una domanda per gli specialisti) e su come le scelte compiute da medici e genitori vengono vissute dalla persona intersessuale. Preciso che la mia non vuole essere una critica a priori all'operato degli specialisti (anzi, ho avuto modo di parlare con due di loro e mi sembra che le cose siano cambiate in meglio negli ultimi dieci anni).

 

Inoltre, vorrei anche indagare sul perché in Italia l'intersessualità sia ancora pressoché invisibile e non esistano associazioni trasversali per la rivendicazione dei diritti degli intersessuali quali la INSA (Intersex Society of North America).

 

Il mio intento non è ovviamente quello di suscitare curiosità o morbosità ma piuttosto m'interessa mettere in discussione il binarismo sessuale rigido che sta alla base anche, in alcuni casi, delle definizioni di cosa è "patologico" e cosa non lo è.

 

Se qualcun altro non intersessuale vuole intervenire per riflessioni personali o consigli è benvenuto!

 

il tema intersessuale riguarda i corpi.

sicuramente si, c'è un legame col binarismo di genere , che impone sessi definiti, generi definiti, ruoli di genere definiti,

 

sono però un po' d'accordo con almadel, ormai tremila sociologhe ed antropologhe (sempre donne, tra l'altro), contattano la comunità GLBT :)

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Voi @Nath come associazioni che difendono gli interessi dei vostri membri rivendicate anche il diritto ad aver scritto sul passaporto come genere intersessuale ?

 

A me sembra che le persone che nascono con organi sessuali non chiari hanno il diritto di decidere loro stessi piu' in la con gli anni che vogliono fare cioe' se non operarsi o se restare come sono nati e in questo caso magari esiste pere il desiderio di non essere associati al genere maschile o femminile ma di esprimere la loro diversità pure nei documenti ufficiali con un genere specifico intersessuale.

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