Silverselfer Posted July 23, 2011 Share Posted July 23, 2011 MILANO - Sembrava scritto nel suo destino: troppo genio, troppi eccessi, troppo oltremisura. È stato tutto «troppo» nella breve vita di Amy Winehouse. Morta a 27 anni, sola nella sua casa di Londra, forse un'overdose, forse un suicidio ancora non è chiaro, ma poco importa. Figlia fuori tempo massimo di una tragica tradizione del rock stardom; 27 anni come Jimi Hendrix, 27 anni come Janis Joplin, 27 anni come Jim Morrison. E 27 anni come Kurt Cobain, ultimo fragile «martire», anno 1994, l'ultimo credevamo... Questo cappello all'articolo commemorativo del Corriere della Sera on line, mi è piaciuto particolarmente. La vita non è cosa per tutti e quando non ci trovi proprio niente che ne valga il dolore di essere sostenuta ancora, perché insistere? Amy era un'ebrea nata povera e morta sola, overdose o chi se ne frega. Milioni di sterline e fama internazionale, e chi se ne frega. Proprio non ce la faceva a fingere di guardare le cose come le vedono gli altri. Basta, non vorrei finire come quanti ora cercano di dare un senso a quello che un senso non ce l'ha, come canta un altro che sa riconoscere la luce in certi occhi. stop Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted July 23, 2011 Share Posted July 23, 2011 Per me ci starebbe bene un bel: embè? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted July 23, 2011 Share Posted July 23, 2011 mi dispiace veramente tanto per lei, purtroppo arrivati a un certo punto queste persone così famose con una vita così complessa arrivano a un punto che se sono fortunate riescono a farsi aiutare, altrimenti purtroppo si arriva a questo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Raziel Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 mi dispiace veramente tanto per lei, purtroppo arrivati a un certo punto queste persone così famose con una vita così complessa arrivano a un punto che se sono fortunate riescono a farsi aiutare, altrimenti purtroppo si arriva a questo. Concordo. Non fa mai piacere sapere la morte delle persone, famose e non, ergo condoglianze... ...sperando che non diventi una Michael Jackson 2, su Facebook almeno 30 miei contatti sono diventati fan di Amy Winehouse nel giro di un'ora Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 Come musica non mi piaceva anche se era brava. Esistono persone che nascono disgraziate e vivono male... e purtroppo i soldi e la fama non solo non aiutano, ma peggiorano solo la situazione. Avrebbe dovuto farsi aiutare ma... ognuno è artefice del suo destino. Nascere e vivere in brutte situazioni non è una scusa che copre al 100% le proprie azioni, ci sono persone che sono nate e cresciute in situazioni anche peggiori ma hanno scelto di vivere la loro vita in maniera diversa, forse migliore. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aquarivs Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 Lei è una delle tante prove viventi (ex viventi) che un'infanzia disastrata non la si recupera neanche con milioni di sterline.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Northern Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 Ma hanno provato ad aiutarla in mille, è lei che ha sempre rifiutato. Muoiono milioni di persone al giorno e noi stiamo qui a piangere una che poteva permettersi la clinica e l'aiuto e ha preferito continuare per la sua strada di drogata. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brown424 Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 mi spiace tanto per lei nonostante tutto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mercante di Luce Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 Non mi piaceva particolarmente la sua musica, a detta di molti era brava, sicuramente si faceva notare. Dispiace per la morte di una persona e di un'artista. Ma affiancarla a nomi del calibro di Janis Joplin, Jim Morrison o Kurt Cobain mi sembra esagerato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted July 24, 2011 Share Posted July 24, 2011 Ma hanno provato ad aiutarla in mille, è lei che ha sempre rifiutato. Muoiono milioni di persone al giorno e noi stiamo qui a piangere una che poteva permettersi la clinica e l'aiuto e ha preferito continuare per la sua strada di drogata. Concordo! Trovo ipocrita che in vita i suoi fan erano pochi e adesso tutti sono addoloratissimi. Ho letto messaggi che dicevano anche che era una dei grandi! Scherziamo? A me sembra che si vuole mangiare anche su tragedie del genere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Ho letto sui giornali, ma della sua vita non so niente se non brevi cenni, da cui deduco che la sua morte era "nell'aria" perchè proprio non ce la faceva ad uscirne, leggo di bulimia, anoressia, alcolismo, tossicodipendenza, troppe cose tutte insieme per non ipotizzare un disagio psicologico di ordine generale. Era una cantante blues, quindi tirare in ballo sesso droga e rock&roll mi pare improprio, a parte che lo trovo improprio pure per il rock oramai...rendo noto che Tenco, la Callas, Dalida hanno fatto brutte fini anche loro. Credo si debba rispettare fino a prova contraria l'autenticità di artisti affetti in varie forme da un male di vivere, che interpretano e portano in scena, ottenendone fama e soldi, ma solo un temporaneo benessere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Che dire.. avrà avuto una bella voce.. ma trovo irrispettoso rovinarsi la vita con droghe e alcool. Per di più cantanti come questa dopo un po' mi stanno sul c.... Beh non per essere cattivo.. troviamo il lato positivo.. ora in rehab ci è andata definitivamente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Northern Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Beh se si è suicidata come dicono, allora dispiacersi è ancora più inutile. Evidentemente ora sta meglio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aquarivs Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Ma hanno provato ad aiutarla in mille, è lei che ha sempre rifiutato. Muoiono milioni di persone al giorno e noi stiamo qui a piangere una che poteva permettersi la clinica e l'aiuto e ha preferito continuare per la sua strada di drogata. Potersi permettere certe cose non dà a queste persone automaticamente la forza mentale di adoperarle. La propria mente è il nemico più grande in questi casi. Come in tutti i disturbi della personalità, la grave debilitazione è che il nemico da combattere è la persona stessa. Come tale non riesce nè a capire, nè a comprendere, nè ad essere obiettiva. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Emu Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Chi è causa del suo mal... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ianthe Posted July 25, 2011 Share Posted July 25, 2011 Ma hanno provato ad aiutarla in mille, è lei che ha sempre rifiutato. Muoiono milioni di persone al giorno e noi stiamo qui a piangere una che poteva permettersi la clinica e l'aiuto e ha preferito continuare per la sua strada di drogata. Io ad esempio non la piango, però provo pena. Non me ne dispiaccio come per chi ha un destino segnato da un male o è stato vittima di una disgrazia, ma non sarò di certo quella che si mette a dire "se l'è cercata". Esistono delle persone che tendono alla distruzione e non necessariamente con droghe o stili di vita sregolati, quindi in caso che senso ha biasimare lei e non altri per atteggiamenti analoghi? Un conto è fingersi estimatori per una questione di apprezzamento comune, un altro è riconoscere un minimo di pietas a chi al 99.9% ha distrutto solo se stessa e con la "lucidità" di chi nelle droghe ormai ci sta del tutto dentro. Amy Winehouse era sicuramente un'anima persa come tante, ma proprio per questo andrebbe evitato una sorta di linciaggio tout court e una sequela di commenti alla "poteva permettersi la clinica e ha preferito diversamente". Ai suoi livelli non è solo una questione di semplice dipendenza, è un vero e proprio discorso di persona con problemi seri e un certo tipo di testa (e per tante celebrità morte di overdose o suicide per droga, ce ne stanno altrettante che si sono suicidate e che Hinzelmann ha ricordato essere più "tranquille" ma altrettanto dannate) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
shok Posted August 9, 2011 Share Posted August 9, 2011 Bella voce, belle canzoni. I giornali e i fan la mitizzano: sbagliato, non mitizziamo una morte e un disprezzo del genere per la vita. E poi è fuori moda da qualche decennio cavolo! Ci mancheranno le sue canzoni o non ce ne fregherà una mazza :) stimo Northern Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 9, 2011 Author Share Posted August 9, 2011 Io non credo che Amy Winehouse abbia poi avuto una vita così difficile. La sua famiglia, anche se di ceto basso, le ha voluto bene. I suoi genitori si sono battuti fino all'ultimo per "aiutarla". In quel video su un cab londinese, appena diciottenne, in cui mostra la chitarra e racconta le sue speranze di successo, è difficile solo intravedere un'ombra di quel disincanto che poi ha dominato il suo carattere scontroso e diciamolo "antipatico". Sicuramente ha influito molto l'ambiente artistico in cui si è trovata dopo. Altrettanto sicuramente ha voluto sperimentare un certo modo di intendere la vita di artista blues. Io sono fermamente convinto che come esiste il diritto alla vita, esiste quello di rinunciarci. Temo però che Amy non si sia suicidata, o almeno non volontariamente. Dopo il soggiorno ai Caraibi e la "plastica al seno" aveva dichiarato anche di pensare alla maternità; insomma, una che fa progetti pensa di avercelo un futuro. Temo che alcolismo e dipendenze varie, fragilità emotive comprese, alla fine l'hanno tirata di nuovo dentro per l'ennesima volta. Ascoltavo un servizio su Vasco e la sua depressione, in cui si faceva l'elenco di alcuni nomi affetti dal male oscuro, grandi personaggi, artisti ma anche intellettuali. Mi è piaciuto particolarmente come Vasco ha spiegato che seppure si tratti di un dolore viscerale, capace di toglierti ogni entusiasmo per la vita, per un artista che sa elaborare il proprio dolore, il gioco vale la candela. Lui stesso ha ammesso che ha scritto le sue canzoni più belle proprio in queste fasi della sua vita. Del resto chi l'ha detto che il dolore sia da debellare? Amy Winehouse aveva una grandissima voce, e si sa che la voce è uno strumento che per farlo suonare bisogna avere un'anima da soffiarci dentro. Tanto che ultimamente Amy non ci riusciva più a cantare. Però non dite che non vale questo e quell'altro, a certi livelli non esistono più termini di paragone, si è grandi e basta. Amy Winehouse "é" una grande della musica di tutti i tempi. E' andata com'è andata, del resto non è mai stata una che ha chiesto la pietas di nessuno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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